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Cagni duro attacco a Zenga: “Alla Samp mi ha usato. Bielsa? Loco ma non troppo”


Gigi Cagni a “La Lazio siamo noi” su Radio Incontro Olympia ha attaccato l’ex allenatore della Samp Walter Zenga: “Dopo l’esperienza durata circa tre mesi alla Sampdoria fra luglio e settembre scorsi, posso solo ringraziare il presidente Ferrero per l’opportunità concessami e per la sincerità con la quale mi chiamò comunicandomi il mio allontanamento da Genova, per il quale il patron blucerchiato non ha alcuna colpa, come qualcuno invece ha tentato di farmi credere… Quel qualcuno corrisponde al nome di Zenga, una delusione dal punto di vista professionale ed umano che non mi sarei mai aspettato dopo 35 anni di amicizia”.

IL MOTIVO

Cagni spiega il motivo della diatriba: “Lui mi chiamò a Genova per affidarmi la fase difensiva della squadra, cosa che in quei mesi mai avvenne se non in piccolissima parte. Il vero e reale motivo per cui Walter mi portò in Liguria fu il suo inserimento nel non facile ambiente genovese, che infatti all’inizio fu freddo e scettico nei suoi confronti. Zenga evidentemente aveva intravisto nella mia figura un aiuto in tal senso, una volta avvenuto il suo adattamento alla piazza, ha pensato bene di disfarsi di me affidando a Ferrero le cause del mio esonero, quando, ripeto, non era assolutamente così la realtà. Inoltre, Zenga mi riportò alcune presunte lamentele provenienti proprio dal reparto arretrato della Sampdoria, manifestate in particolar modo da un elemento che poi non ho mai concretamente saputo chi fosse. Secondo questo presunto contestatore, data la mia età non più verde, i miei metodi sarebbero “antichi”… La verità è che lui non mi ha mai saputo nè voluto dire le cose in faccia, con chiarezza e trasparenza come deve avvenire fra professionisti e soprattutto uomimi. Di lui non ne voglio più sentir parlare…”

BIELSA LOCO MA NON TROPPO

Cagni ha detto la sua anche sul prossimo allenatore della Lazio Bielsa: “Loco ma non troppo. Il tecnico argentino è esperto, navigato, se ha accettato di allenare la Lazio accogliendo l’offerta di Lotito, avrà studiato ogni minimo dettaglio per non lasciare nulla al caso. Rischi e pericoli annessi e connessi…”.

CALCIOMERCATO – Per la difesa, la Lazio potrebbe pescare nel Palermo

Più che l’attacco, sembra essere la difesa il reparto maggiormente interessato dalla ‘rivoluzione’ estiva di casa Lazio. Jardel, Roncaglia, Rodrigo Caio, Beausejour: tanti i  nomi circolati in questi giorni, ai quali nelle ultime ore se n’è aggiunto un altro, a differenza degli altri sopra citati, ben noto al nostro campionatoo. A rivelarlo il portale futbolcentroamerica.com, secondo cui il costaricano Giancarlo González sarebbe fermamente intenzionato a lasciare il Palermo per continuare la sua carriera in un altro club, sempre italiano. Tra le principali pretendenti ci sarebbe proprio la Lazio, che si unisce a Fiorentina, Bologna e Sassuolo nella corsa ad un profilo che, per esperienza ( è un classe ’88) e basso costo, potrebbe ben fare alla causa biancoceleste.

Euro 2016, Germania-Italia: probabili formazioni

Fra poche ore sarà Germania-Italia, al Nouveau Stadium di Bordeaux. Conte recupera De Rossi, ma il romanista non verrà schierato dal primo minuto. Conte per questa sfida delicatissima vuole giocatori che siano al 100%: perciò la necessità impone l’ingresso di Sturaro con Marco Parolo in cabina di regia.

Germania (4-2-3-1): Neuer; Kimmich, Boateng, Hummels, Hector; Khedira, Kroos; Ozil, Muller, Draxler; Gomez. All. Loew.

Indisponibili: –
Squalificati: – 
Diffidati: Boateng, Hummels, Khedira, Kimmich, Ozil.

Italia (3-5-2): Buffon; Barzagli, Bonucci, Chiellini; Florenzi, Sturaro, Parolo, Giaccherini, De Sciglio; Eder, Pellè. All. Conte.

Indisponibili: Candreva, De Rossi
Squalificato: Thiago Motta
Diffidati: Barzagli, Bonucci, Buffon, Chiellini, De Rossi, De Sciglio, Eder, Insigne, Pellè, Sirigu, Zaza,

Arbitro: Viktor Kassai (Ungheria).

CALCIOMERCATO – Non solo Rodrigo Caio: gli occhi di Bielsa anche su un altro difensore brasiliano

Non c’è solo il 22enne Rodrigo Caio per la difesa della Lazio del prossimo anno. Secondo indiscrezioni raccolte da Cittaceleste, infatti, il neo tecnico biancoceleste Marcelo Bielsa avrebbe intenzione di portare con sé nella Capitale anche un altro brasiliano, in possesso però del passaporto serbo: il 19enne Lyanco.

E’ uno dei migliori difensori del mondo in prospettiva”: in questi termini il Loco parlò del ragazzo alla dirigenza del San Paolo, club proprietario del cartellino e di cui aveva appena rifiutato la panchina, in una visita a dicembre 2015. Da allora il club paulista aveva affidato a Maicon il compito di fare da ‘tutore’ e di svezzare il baby talento. Che ora, nelle intenzioni dei dirigenti verdeoro, vale non meno di 5-6 milioni: cifra certo non impossibile per le casse della Lazio, cui Lyanco è già stato segnalato da Bielsa, desideroso, dopo averne intravisto le qualità, di potersene servire nella sua nuova avventura sulla panchina capitolina.

CALCIOMERCATO – Per la ‘sua’ Lazio, Bielsa guarda in casa della Fiorentina

Tra i giocatori richiesti da Marcelo Bielsa per la ‘sua’ Lazio, nelle ultime ore è spuntato un nome nuovo, che già conosce il nostro campionato e che in carriera ha avuto modo di esprimersi al meglio nel 3-3-1-3 adottato dal Loco ai tempi della Nazionale cilena.

Si tratta, secondo quanto rivela Lalaziosiamonoi, di Mati Fernandez, quello che il neo tecnico biancoceleste definì come ‘il giocatore più prezioso della sua rappresentativa’, giudizio che il centrocampista ricambiava con frasi tipo “Con Bielsa gioco come mi piace“. Un rapporto speciale, mai più ritrovato dal cileno in carriera, nemmeno alla Fiorentina, dove ha trovato parecchie difficoltà proprio per via del suo collocamento tattico. Invece Bielsa per lui arrivò persino a sconvolgere il suo credo pur di schierarlo insieme ad un altro elemento di qualità come Valdivia e creare così lo spregiudicato 3-3-1-3 che stupì il mondo. Nel gennaio 2015 il maestro e l’allievo avrebbero potuto ritrovarsi a Marsiglia, ma alla fine non se ne fece nulla.

Oggi il talento classe ’86 si trova ai margini del progetto viola, un po’ per il passaggio al 4-3-3, un po’ per qualche infortunio di troppo. Il suo agente Alejandro Santisteban arriverà a Firenze venerdì prossimo per incontrare il suo assistito e definire le sue intenzioni prima del summit con la dirigenza gigliata. Fernandez, che lo scorso inverno ha prolungato il suo contratto fino al 2018, chiede infatti più spazio e, se la Fiorentina lo accontenterà, la sua esperienza in Toscana proseguirà, altrimenti si guarderà intorno.

A tal proposito, il manager approfitterà  della gita italiana per far visita a due società: la Lazio e il Milan. A Roma, come detto, Bielsa lo accoglierebbe a braccia aperte, mentre a Milano ritroverebbe Vincenzo Montella, colui che lo ha lanciato senza paura in Italia. Tutto però dipenderà dal segnale che la Fiorentina darà al giocatore e al suo entourage: Milan e Lazio non aspettano altro per scatenare l’inferno…

Dramma in casa Pirlo, grave lutto per l’ex Juventus

Grave Lutto per l’ex centrocampista della Juventus Andrea Pirlo: il nipote di 3 anni del campione del mondo 2006, Pietro, ha perso la vita dopo essere affogato in piscinanella casa di famiglia del giocatore in provincia di Brescia. Come riportato da “Il Messaggero”, il corpo del piccolo è stato trovato dai genitori in stato di incoscienza ed è stato trasportato subito in ospedale, ma i soccorsi non sono serviti a nulla e  il piccolo Pietro è morto dopo un’ora dal ricovero.

Il padre del bimbo è Alberto Pirlo, cugino del famoso calciatore. La tragedia si è verificata mercoledì sera quando la famiglia si trovava in compagnia di una coppia di amici e alla loro bimba per festeggiare l’onomastico del piccolo. Un vero e proprio dramma. Il piccolo non è ancora chiaro se sia caduto per un malore o se sia solo inciampato. La dinamica dell’incidente è al vaglio degli inquirenti: si cerca di capire se abbia picchiato la testa dopo essere inciampato o se la cadura in piscina sia dovuta ad altro.

I genitori di Pietro Pirlo hanno autorizzato la donazione delle cornee. La data dei funerali è ancora sconosciuta. Anche perché è stata disposta l’autopsia per venerdì.

EURO 2016 – Klose: “Se la Germania batte l’Italia può vincere l’Europeo. Neuer migliore di Buffon”

Per commentare l’incontro tra la sua Germania e l’Italia il centravanti tedesco Miroslav Klose ha rilasciato una lunga intervista ai media del suo paese.

Queste le sue parole su Euro 2016: “Ho seguito tutte le gare disputate dall’Italia e dalla nostra squadra dall’inizio del torneo. Sono impaziente, attendo con ansia l’incontro di domani (oggi ndr). Ho avuto la fortuna di partecipare a queste manifestazioni ma ora posso seguirle da una prospettiva diversa, quella dell’osservatore. Quando ho deciso di smettere con la Nazionale sapevo cosa stavo facendo. E poi non mi sembra che senza di me stiano facendo male”.

Poi gli è stato chiesto chi sia il migliore tra Neuer e Buffon: Gigi è molto bravo ed è in splendida forma, è ancora in grado di proseguire la sua carriera, ma non credo sia meglio di Manuel. Neuer è il migliore al mondo, Gigi il numero due“.

Klose conferma di conoscere bene lo stato d’animo dei protagonisti in campo: “Sono tutti molto concentrati e c’è grande rispetto da entrambe le parti. Penso che il timore che la Germania ha dell’Italia può trasformarsi in motivazione. Gli azzurri hanno molte qualità. Delle due squadre non so quale possa essere la favorita, tutte e due mi hanno impressionato e non ho visto in giro Nazionali più forti di queste due. Se dovessimo battere gli azzurri, avremmo buone possibilità di sollevare il trofeo. Anche se con la Francia come possibile semifinalista, nonostante abbiano mostrato lacune difensive non sarà facile avere la meglio”.

Altro che Football Manager: l’incredibile idea dello United London

Quante volte, giocando a Football Manager, Fifa o Pes, hai desiderato essere tu l’allenatore della tua squadra del cuore? Scegliere chi mandare in campo, trovare giovani talenti che in futuro possono portarti alla gloria…un sogno. O almeno così era fino a poco tempo fa. Sì, perché ora tutto ciò è possibile: come riportato da gianlcucadimarzio.com, per la prima volta nella storia del calcio i tifosi potranno vivere una sorta di football manager “reale”.  Lo United London FC (squadra dilettantistica che la prossima stagione giocherà nella Essex Alliance Premier League) infatti, ha intenzione di portare i tifosi in panchina e renderli davvero parte dello sviluppo della squadra. Si affiderà totalmente ai suoi fan. Basta andare sul sito (unitedlondonfc.leadpages.co/manager/ ), registrarsi ed iniziare l’avventura da vero football manager. Incredibile ma vero…

In ogni aspetto della vita del club sarà quindi richiesto il il parere attivo dei tifosi, anche per quanto riguarda l’undici titolare da schierare di partita in partita. Un concetto molto simile a quanto accaduto in Italia con il Cervia, squadra che nel 2004 militava in Eccellenza e che fu per 2 stagioni protagonista del reality show “Campioni”. Come i migliori manager, inoltre, i tifosi dello United London FC avranno a disposizione statistiche, dati, video e foto degli allenamenti, mappe interattive sui movimenti in campo di ogni singolo giocatore ed anche la possibilità di visionare 700 giovani delle scuole calcio locali ogni anno. Anche perché ormai in Inghilterra c’è una missione: trovare il nuovo Jamie Vardy.

‘Pensi di essere l’allenatore che porterà questo club alla gloria?’. Se la risposta è Sì, via i panni del tifoso, ecco quelli del manager per un’esperienza di coinvolgimento reale nelle dinamiche calcistiche. Un nuovo ‘Football of people’, un calcio delle persone, aperto, gratuito ed accessibile, dove a decidere sono i tifosi. Spesso considerati il ‘cuore’ pulsante di una squadra, adesso possono diventarne anche la ‘testa’. Visto che da che mondo e mondo tutti i tifosi dagli spalti si sentono allenatori, quale miglior occasione per mettere alla prova le loro “capacità” manageriali di questa?! Ma attenzione…qui si fa sul serio. Qua non c’è un tasto che ti rimanda all’ultimo salvataggio per evitare una sconfitta…Questa è la realtà, sapranno assumersi la responsabilità?

Lazio, Adriano è il primo regalo per Bielsa

Lazio, Lotito regalerà Adriano a Bielsa. La società non ha mai smesso di aspettare il terzino del Barcellona ed ha promesso al neo allenatore due colpi entro il 10 luglio, giorno in cui la Lazio partirà per il ritiro di Auronzo. Come riporta “La Gazzetta dello Sport“, la trattativa con il Barcellona ha ripreso vita: Lotito, infatti, verserà una somma poco inferiore ai 2 milioni nelle casse del club catalano. Il triangolo di mercato che ha per protagonisti la Lazio, il Barcellona e il difensore brasiliano Adriano sembra orientato verso una risoluzione di buon senso.

Wilson: “Germania Italia ossia attacco contro difesa. Loro ci temono”

Pino Wilson è intervenuto in esclusiva ai microfoni di tuttomercatoweb.com per parlare di Germania Italia quarto di Euro 2016: “Ho sensazioni positive, suffragate da quanto ci ha fatto vedere la nostra squadra in queste partite. I tedeschi potevano e possono preoccuparci ma l’Italia adesso ha un suo volto ben preciso e credo che sarà una partita tutto sommato equilibrata. Da una parte – prosegue Wilson – l’attacco prorompente della Germania, dall’altra la nostra difesa che è la più forte degli Europei. Mi sembra di intuire che la squadra di Low ci teme. L’Italia se la gioca e Conte è l’artefice dei successi ottenuti finora. Sarà una gara affascinante e all’insegna della tattica. Italia avvantaggiata perché finora sono arrivate risposte positive, il gruppo sta bene. E il ct tiene i piedi creando il clima giusto nella squadra. E poi la Germania fino a poco tempo fa pensava forse di poter affrontare un’Italia diversa, meno temibile… Candreva? È la miglior scelta nel ruolo. Ma in questo momento sta vincendo il gruppo sul singolo e si può far bene anche senza di lui”.

Per Giggs non c’è più posto allo United. Dopo 30 anni è addio…

Dopo 30 anni finisce uno dei più bei matrimoni che il calcio mondiale abbia mai conosciuto. A manchester sponda United ormai ci stanno facendo l’abitudine. Dopo Ferguson un altro totem dei Red Devils lascia per sempre: stiamo parlando del grande Ryan Giggs. Anche per lui, ormai è arrivato quel momento in cui cala il sipario e si spengono le luci. E’ vero, nella vita nulla è eterno. Ma, sinceramente, sembrava impossibile che la storia tra Ryan Giggs e il Manchester United potesse chiudersi e invece anche il ‘Mago gallese’ dice addio al club con cui ha vinto più di trenta trofei. Sembrava pronto ad entrare nello staff di Mourinho e invece non ci sarà: per lui non c’è più posto. Imbarazzante la fretta messa per mandare via uno degli uomini più importanti della storia dello United: la rapidità con cui è stato stracciato il contratto che scadeva tra un anno non ha senso. Adesso per davvero si chiude un’epoca, quella del grande Manchester United.

LA SUA STORIA – 34 trofei, 968 partite – Ryan Giggs nel 1987, convinto da Sir Alex Ferguson (che si presentò direttamente a casa sua) a firmare un contratto con lo United, entra nell’Academy dello United. Nel novembre del 1990 l’allora giovanissima ala arriva in prima squadra. Il 2 marzo 1991 Giggs debutta contro l’Everton, pochi giorni dopo con un gol decide il derby. Il posto rapidamente diventa suo e per ventitré anni consecutivi nessuno riesce a scalzarlo. E con i suoi assist e i suoi gol Ryan contribuisce alla straordinaria era vincente di Sir Alex. Giggs ha disputato 963 partite con il Manchester United, con cui ha realizzato 168 gol e vinto addirittura 34 trofei, tra cui 13 Premier League, quattro FA Cup e due Champions League. Nella stagione 2013-2014 è stato contemporaneamente sia giocatore che vice di Moyes, che ha sostituito nelle ultime quattro partite della stagione, mentre negli ultimi due anni è stato il vice di Van Gaal – i due hanno vinto una FA Cup. Sembrava addirittura potesse diventare l’erede di Van Gaal, e invece con l’avvento di Mourinho per lui non c’è più posto.

 

EURO 2016 – Islanda: il Presidente diventa ultrà e guida l’assalto alla Francia…

In questo Euro 2016 l’Islanda sta realizzando qualcosa di incredibile e non ha alcuna intenzione di fermarsi, anche se l’avversario di turno è proprio la Francia padrona di casa.  Domenica tantissimi tifosi accoreranno allo Stade de France di Parigi per spingere i loro beniamini verso la continuazione di questo sogno. Tra di loro, ci sarà anche il presidente dell’Islanda. Solito posto d’onore in tribuna VIP penserete…e invece No! Secondo quanto riportato dal portale “gianlucadimarzio.com” infatti, il neo eletto presidente dell’Islanda Gudni Johannesson che ha deciso di vivere in curva altri 90 minuti del calcio più ‘vichingo’ della storia. Vuole stare lì in mezzo al suo popolo, nel cuore del tifo islandese, come giusto che sia:

Perché dovrei andare nell’area Vip e bere champagne quando queste cose posso farle ovunque? Starò insieme ai tifosi e indosserò la mia maglia dell’Islanda – ha detto il presidente Johannesson, il sesto nella storia dell’isola –. E, con tutto il rispetto per la Francia, dico di non sottovalutarciPer noi, come paese, questo torneo significa tanto. Dimostra che se ti poni un obiettivo, lavori per raggiungerlo e mantieni una certa disciplina, allora tutto può accadere“. Parole piene d’amore per un paese che sta facendo innamorare tutti gli amanti di calcio.

De Sciglio, il mental coach shock: “Era sull’orlo della depressione…”

Con la sua buonissima gara contro la Spagna, il giovane Mattia De Sciglio si è tolto una bella soddisfazione e si è definitivamente scrollato di dosso un periodo negativo che lo ha reso oggetto di tante e forti critiche. Critiche che per un giovane possono portare a conseguenze piuttosto pesanti se non si ha la forza di andare avanti e di cercare di dare una svolta. E’ quello che ha rischiato seriamente il terzino del Milan. L’ammissione è arrivata dal diretto interessato durante una conferenza stampa. Sembrava avere imboccato un tunnel senza uscita. Mesi raccontati ora, in una lunga intervista concessa a ‘La Gazzetta dello Sport‘, dal mental coach Stefano Tirelli“Al nostro primo incontro Mattia aveva gli occhi spenti. Non era depresso, ma a un passo dalla depressione Sì. Soffriva per le critiche dei tifosi e della stampa, era tormentato dagli infortuni. Si sentiva in colpa se usciva la sera per una pizza con la fidanzata. Suo padre Luca mi disse: A noi genitori il Mattia calciatore interessa relativamente. A noi preme il Mattia figlio, gli restituisca il sorriso e saremo contenti“.

Quindi Tirelli spiega il metodo utilizzato per ‘aiutare’ De Sciglio“Abbiamo cominciato a lavorare, un paio di sedute a settimana. Siamo andati alla scoperta delle potenzialità motivazionali e abbiamo sbloccato i livelli energetici del sistema dei meridiani della medicina cinese. Il nostro corpo è come il mare ed è attraversato da varie correnti, quelle di De Sciglio erano bloccate. Le abbiamo riattivate con digito-pressioni sugli arti, piedi, gambe e braccia: la stessa tecnica dell’agopuntura, ma con le dita, senza aghi. Abbiamo liberato i canali energetici di Mattia, gli abbiamo restituito le correnti. Noi non abbiamo soltanto muscoli, ossa e vene, esistono anche i canali energetici”. Infine il mental coach rivela: Ho capito che Mattia ce l’aveva fatta quando l’ho visto lottare per rimanere in campo a Verona, nonostante la ferita al volto. Sanguinava, sentiva dolore, non voleva uscire, poi lo hanno sostituito. Quando l’ho incontrato, gli ho detto: La cicatrice ti fa più uomo, dimostra come sia nato un nuovo Mattia. Da Verona ha ripreso a essere la persona e il giocatore che era. A me, come ai genitori, interessava che Mattia ritornasse se stesso, e oggi possiamo dirlo. Mattia è di nuovo felice”.

ACCADDE OGGI – Il suicidio di Ernest Hemingway

Il 2 luglio 1961 a Ketchum, nello Stato dell’Idaho negli Stati Uniti, muore suicida con un colpo di fucile Ernest Hemingway. Il grande scrittore statunitense diede inizio alla sua carriera negli anni venti quando, al ritorno dal fronte della Prima guerra mondiale, si trasferì a Parigi.

La sua vita, descritta in “Fiesta”, si rivela irrequieta, nevrotica e segnata da crisi depressive. Testimone della guerra civile spagnola, si schiera dalla parte repubblicana e anti-franchista. Nel corso della sua vita si sposa quattro volte, viaggia molto e vive tra Parigi, la Spagna e Cuba.  Tra le sue opere più famose: “Addio alle armi”, “I 49 racconti”, “Morte nel pomeriggio”, “Per chi suona la campana”, “Il vecchio e il mare”. Nel 1954 Hemingway viene insignito del Premio Nobel per la Letteratura.

METEO – Le previsioni per il fine settimana

Nel fine settimana un nuova perturbazione raggiungerà le Alpi portando aria fresca verso il Nord Italia. L’instabilità tenderà a riacutizzarsi fin da sabato con rovesci e temporali diffusi su Alpi e Prealpi che verso il pomeriggio o alla sera si porteranno verso la Valpadana.

Sulle pianure si registreranno fenomeni occasionali ma localmente violenti. Acquazzoni si avranno anche lungo l’Appennino, mentre per il resto della penisola prevarrà il sole. Domenica avremo variabilità al Nord con rovesci più probabili fin dal mattino tra Emilia e Nord-Est. Miglioramento con ampie schiarite sul Nord-Ovest con scarsa probabilità di temporali anche nel pomeriggio. Le temperature caleranno sul Nord-Est, caldo e sole prevarranno al Centro-Sud.

CRONACA – B&b trasformato in casa a luci rosse: indagato un magistrato e la compagna

A Lecce gli agenti della squadra mobile della questura hanno eseguito il sequestro preventivo di un appartamento che si trova nel centro della cittadina pugliese. Un magistrato originario di Lecce in servizio a Roma presso la Corte di Cassazione (il proprietario) e la sua compagna sono indagati per favoreggiamento della prostituzione.

I sigilli sono stati disposti dal gip presso il Tribunale, Vincenzo Brancato, su richiesta del sostituto procuratore Maria Vallefuoco. A quanto accertato dagli investigatori l’indagato avrebbe dato in locazione l’immobile di sua proprietà a delle giovani donne rumene perché vi esercitassero la prostituzione, pretendendo un canone di locazione superiore a quello di mercato e tramite pagamento immediato in contanti senza rilascio di ricevute e senza darne comunicazione all’autorità di pubblica sicurezza.

Negli ultimi mesi alla Squadra Mobile erano arrivate diverse segnalazioni relative all’esercizio della prostituzione all’interno di uno stabile, in zona piazza Mazzini, formalmente adibito a “Casa Vacanze” e pubblicizzato su molti siti internet. Alla polizia è stato riferito che nell’appartamento avveniva un continuo andirivieni di uomini che, a tutte le ore, dopo essersi fermati davanti alla casa ed aver fatto alcune telefonate entravano e riuscivano poco dopo. Gli investigatori, dopo una serie di appostamenti, ha accertato la veridicità dei fatti segnalati e fermato alcuni uomini, due dei quali hanno detto di aver ottenuto nell’appartamento prestazioni sessuali a pagamento con ragazze che avevano contattato tramite un sito internet. Alcuni agenti di polizia si sono finti clienti e sono entrati nell’appartamento, al primo piano dello stabile, verificando che all’interno c’erano tre donne che si prostituivano. L’appartamento è inoltre risultato essere collegato, attraverso una porta interna, all’abitazione del proprietario che era solito, insieme alla compagna, entrare liberamente in quello confinante nel quale veniva esercitata la prostituzione. Per una sola stanza ognuna delle donne pagava 300 o 350 euro, stanza che spesso, veniva contemporaneamente affittata a più di una persona.

Felipe Anderson parla a 360° di Tare, Keita e il suo futuro alla Lazio

In una lunga intervista a vavel.com, Felipe Anderson ha raccontato la sua esperienza alla Lazio: “Ai tempi del Santos giocavo centrocampista centrale, tanto che in prima squadra mi paragonavano a Ganso. Poi l’allenatore ha capito che avevo la possibilità di giocare sulla trequarti e ho iniziato questo adattamento che poi ho completato nella Lazio. Oggi mi sento a mio agio in questa posizione, tatticamente e fisicamente mi gestisco meglio”.

GRAZIE PIOLI

Gran merito della sua esplosione in serie A va all’ex tecnico biancoceleste che ha creduto ciecamente in lui: “Pioli mi ha aiutato molto dandomi libertà di movimento dietro la punta. Lui mi ha dato tanta fiducia e io ho cominciato prendermi più rischi. Mi ha fatto fare ciò che so fare in tranquillità. Prima avevo paura di sbagliare mentre adesso i miei compagni mi incoraggiano a provare la giocata. Mi dicono che il mio estro è importante per la squadra”.

SOGNI NEL CASSETTO E AMICIZIA CON TARE E KEITA

Felipe racconta quali sono i suoi obiettivi e i suoi sogni nel cassetto:Il mio obiettivo principale è quello di fare bene nella Lazio per realizzare i miei sogni tra cui giocare nella nazionale brasiliana. Spero di conquistare l’oro alle Olimpiadi e di essere chiamato nella nazionale maggiore”. Poi sul suo rapporto col ds della Lazio e con Keita: “A Tare gli voglio bene e lui ne vuole a me. E’ felice quando gioco bene. Keita? Lui è felice per i miei traguardi e io gli auguro il doppio della mia fortuna. E’ un giocatore favoloso con un futuro luminoso davanti. Arriverà il suo momento. Siamo grandi amici e farà sempre parte della mia vita. Futuro? Voglio fare bene con la Lazio per guadagnare maggiore notorietà a Roma. Il futuro solo Dio lo sa e io mi fido di lui”.

Fabrizio Piepoli

 

 

 

 

 

EURO 2016 – Una favola chiamata Galles. E’ semifinale!

Incredibile il risultato finale di Galles – Belgio. A sorpresa, Bale e compagni hanno sconfitto con un perentorio 3-1 i più quotati rivali del Belgio. Eppu la partita per i Diavoli Rossi guidati da Wilmots era iniziata nei migliori dei modi. Infatti Nainggolan al 13esimo aveva trovato il gol con un bolide dalla distanza.

Ma il Galles, dal grande cuore, al 31′ ha trovato il pari con capitan Williams. Nella ripresa accade di tutto. Il Belgio spinge, ma si scopre e la velocità dei gallesi è decisiva. Al 55′ superba giocata di Robson – Kanu che, con una finta magistrale, manda a vuoto tre difensori avversari e deposita alle spalle di Courtois per il gol del 2-1. Assalto Belgio, dentro Fellaini e Mertens ma, all’86′ il definitivo 3-1 di Vokes con un perfetto colpo di testa e Galles in semifinale. Unica nota negativa per i gallesi, l’ammonizione rimediata da Ramsey che, essendo diffidato, salterà la storica semifinale, contro il Portogallo.

Beausejour, Bielsa e la Lazio ci pensano

Dopo l’addio di Konko, è rimasto un vuoto sull’out di destra. La Lazio sta seguendo il cileno Beausejour, attualmente in forza al Colo Colo. L’agente, a lalaziosiamonoi, ha fatto sapere che al momento non c’è nulla di concreto, ma ha lasciato la porta aperta e qualche spiraglio.

Infatto ha fatto sapere che il calciatore è molto apprezzato da Bielsa e il calciatore vorrebbe lavorare con il tecnico argentino. In attesa che Bielsa sbarchi a Roma e che venga finalemente ufficializzato, proseguono le numerose trattative, sperando, che qualcuna vada finalmente in porto.

Hoedt ha le idee chiare: “Bonucci è il mio modello”

E’ tornato di nuovo a parlare Wesley Hoedt. Dopo le dichiarazioni di eiri in cui rimpiangeva l’addio di Braafheid, ora, sempre tramite Voetbal International, ha parlato della sua carriera. Un astagione quella alla lazio poco felice, ma lui non si abbatte e spiega il motivo:

In Olanda erano sicuri che avrei fallito in Italia, vista la mia giovane età. Io non penso di aver fallito del tutto. Certamente non è stata una stagione positiva, ma ho solo 22 anni e il tempo è dalla mia parte. A chi mi ispiro? A Bonucci. Lui alla mia età giocava in Serie B ed ora è il pilastro della Juventus. Vorrei ripercorrere la sua stessa carriera“.