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EURO 2016 – Uva: “Tabellone squilibrato. Chiederò di rivedere la formula”

La formula che compone il tabellone degli Europei non è piaciuta a nessuno. Le squadre più forti e blasonate tutte da una parte, quelle di levatura “inferiore” dall’altra.

A tale proposito, da Parigi, il dg della Federcalcio Michele Uva intervenendo alla trasmissione Rai Radio anch’io ha dichiarato: “Porterò nella prossima riunione del National Team Competition Committee della UEFA, come rappresentate della Federcalcio, una proposta di modifica della formula del campionato europeo che preservi l’equità competitiva nello svolgimento del tabellone. Sono convinto che l’Europeo a 24 sia stato un successo ma dovremo rivedere sicuramente il sistema per gli abbinamenti della seconda fase. Lo dico prima di Italia-Spagna perché questa iniziativa esula dal risultato sportivo”. Poi il dg ha parlato dell’incontro di questa sera: “C’è massima concentrazione, credo che sia più la Spagna ad aver paura dell’Italia e non viceversa”. Inoltre ha sottolineato: “Come ha detto il Presidente Tavecchio prima della partenza per la Francia, il calcio è il più grande fattore unificante del nostro Paese. Gli ottimi ascolti televisivi e radiofonici lo testimoniano, inoltre siamo primi in Europa nei risultati di interazione e seguito sui social network“.

EURO 2016 – Juanfran: “L’Italia assomiglia al mio Atletico. Forse è meglio affrontarla ora”

Questa sera alle ore 18 a Saint Denis scenderanno in campo gli azzurri di Conte e gli spagnoli di Del Bosque. La squadra che passerà il turno dovrà vedersela poi con la Germania.

Per parlare del difficile incontro che li aspetta ai microfoni di Goal è intervenuto il giocatore spagnolo Juanfran: “L’Italia ha le stesse caratteristiche del suo allenatore, ricalca completamente quello che era la sua Juventus dove con il 3-5-2 ha vinto tantissimo. Anche se nell’Atletico Madrid giochiamo con una linea a quattro la compagine di Conte un po’ assomiglia anche alla mia squadra di club. L’Italia ha giocatori che giocano in grandi squadre come la Juve, per poterli battere dovremo fare molto bene e sfruttare il buon momento di Morata. Avessimo incontrato il Portogallo il passaggio del turno sarebbe stato difficile lo stesso. Del resto poi forse è meglio incontrare da subito la squadra migliore in modo da poter dare il massimo e renderci conto che se vogliamo andare avanti e arrivare in finale dobbiamo fare molto di più”.

Van Winckel: “Bielsa dedica la sua vita al calcio, è un vero maestro”

L’attuale Ct dell’Arabia Saudita ed ex collaboratore di Marcelo Bielsa ai tempi dell’Olympique Marsiglia, Jan Van Winckel, ha rilasciato una lunga intervista al quotidiano francese L’Equipe in cui ha parlato della sua esperienza al fianco del neo allenatore biancoceleste.

Van Winckel ha ricordi nitidi della sua collaborazione con il Loco: “Ricordo tre cose: la cura dei dettagli, la passione e il dinamismo. I suoi allenamenti hanno sempre avuto questi tre pilastri ai quali ci siamo sempre ispirati. Abbiamo giocato il calcio più bello del mondo per mesi. Le nostre riunioni tecniche erano delle lezioni su come si gioca a calcio. Un gioco fatto di pressing, passione e verticalizzazione. Il ‘maestro’ è dotato di un’intelligenza incredibile e vive la sua vita interamente dedicata al calcio. Io non ho quel dono. Ho altri interessi e non potrei raggiungere quel livello di eccellenza. Solo una persona che dedica tutta la sua energia e la sua anima ad una causa può essere considerato un vero maestro. Nel corso dei sedici mesi svolti all’OM, ci siamo presi solo quattro o cinque giorni di riposo. In tutti gli altri giorni siamo rimasti all’interno del centro sportivo per lavorare. Bielsa dedica la sua vita al calcio e si aspetta lo stesso impegno dai suoi stretti collaboratori“.

Del Bosque cauto: “Non c’è una favorita, sarà una partita diversa dalla finale del 2012”

Il Ct della Spagna Vicente Del Bosque è apparso cauto nella conferenza stampa della vigilia di Italia-Spagna, attesissimo ottavo di finale di Euro 2016.

Il Ct delle Furie Rosse non vuole che la sua Nazionale sia etichettata come la favorita del match: “Non c’è una favorita quando si affrontano due squadre di questo livello. Ricambio il rispetto che ci ha mostrato Conte e mi aspetto un match equilibrato, ben diverso dalla finale dell’Europeo 2012. Lì l’Italia arrivò in cattive condizioni, mentre stavolta ce la troveremo davanti in uno stato di forma migliore“. Del Bosque teme la difesa azzurra: “Abbiamo già incontrato parecchi problemi contro formazioni disposte in modo simile agli azzurri. Speriamo di riuscire a fare le cose bene. Però i tre centrali difensivi sono un problema che dovremo affrontare. Non c’è grande differenza di livello tra noi e l’Italia, ma ce la vedremo con una rivale che ha uno stile molto particolare. Per questo dovremo stare attenti. Attaccano bene la fasce, cercano la profondità, hanno uomini di peso in mezzo al campo. E un’organizzazione di gioco apprezzabile“. Infine su Alvaro Morata, autentico mattatore degli spagnboli nella fase a gironi della competizione: “Ha compiuto un passo importante nella sua crescita, ma se vuole arrivare al livello dei grandi campioni deve acquisire regolarità. Lo stesso vale per la mia squadra… abbiamo conseguito una certa affidabilità, ma dovremo dimostrarlo domani“.

De Cosmi: “L’assenza di Candreva si farà sentire. Parolo giocatore importante”

Il tecnico della Lazio Women Roberto De Cosmi è intervenuto sulle frequenze di LazioStyleRadio per parlare dei due biancocelesti della Nazionale italiana presenti ad Euro 2016, Parolo e Candreva.

De Cosmi ha iniziato parlando del numero 87, purtroppo infortunato: “Candreva è un giocatore di valore assoluto, con i gol in campionato raggiunge sempre la doppia cifra, si plasma su vari moduli tattici. È fortissimo, in quel ruolo è tra i migliori. Questa sera la sua assenza si percepirà. Mi ha sorpreso nelle prime due gare dove è stato bravissimo anche nella fase di non possesso. Conte ha trovato in lui il giocatore ideale. Florenzi, che stasera dovrebbe agire al posto del numero 87 biancoceleste, ha caratteristiche diverse. L’Italia dovrà essere brava nel saper gestire la fase di non possesso e cercare di colpire la Spagna quando si creeranno gli spazi giusti“. Poi su Parolo: “Parolo è importante per questa nazionale, noi lo abbiamo già apprezzato con la casacca biancoceleste. È un giocatore che dà equilibrio, è abile nell’inserirsi tra gli spazi e dà densità nella zono centrale del campo“. L’Italia avrà vita dura questa sera contro la Spagna: “Dobbiamo essere bravi ad essere Italia. Mi aspetto un atteggiamento come nelle prime due gare dove è stato raggiunto il giusto risultato. Nella terza gara gli azzurri hanno peccato in atteggiamento e attenzione. Nella sfida di questa sera ci vuole compattezza, unione di gruppo e abilità nel mettersi nella metà campo avversaria in maniera repentina per sfruttare gli spazi che la Spagna potrebbe concedere“. Infine sulla Lazio e sulla prossima stagione dei biancocelesti: “Le difficoltà della Lazio, nella scorsa stagione, sono nate con l’assenza di de Vrij, un punto di riferimento dominante. Per fare il gioco di Bielsa, se dovesse essere lui l’allenatore per la prossima stagione, occorre solidità, mentalità e volontà di riconquistare il pallone, per avere una difesa alta serve un dominante. Il suo modo di fare calcio porta molti uomini nella zona avversaria, la squadra deve essere corta e compatta. La filosofia di Bielsa mi piace, è sicuro di se, e questo rappresenta un segnale importante per tutti“.

EURO 2016 – Le probabili formazioni di Italia-Spagna

Alle ore 18:00 allo stadio Saint Denis di Parigi andrà in scena l’ottavo di finale più incerto di questi Europei 2016: Italia-Spagna, partita affascinante da dentro o fuori.

Gli azzurri sfideranno i campioni europei in carica cercando di prendersi la rivincita rispetto a 4 anni fa, dove vennero surclassati in finale dalle Furie Rosse con un netto 4-0. Bilancio in parità nei precedenti, con 10 vittorie a testa e ben 14 pareggi nei 34 incontri totali disputati. Arbitra il turco Cakir.

QUI ITALIA: l’infortunio ed il conseguente forfait di Antonio Candreva ha scombinato i piani di Antonio Conte aprendo un vero e proprio ballottaggio. Alla fine dovrebbe spuntarla Florenzi, che agirà sulla corsia destr, mentre sul versante opposto giocherà De Sciglio, che ha vinto il duello con Darmian. In attacco confermata la coppia Eder-Pellè. Intoccabile il blocco Juventus difensivo, così come i 3 di centrocampo Parolo – De Rossi –  Giaccherini.

QUI SPAGNA: Del Bosque ha pochi dubbi e molto probabilmente confermerà in blocco la formazione vista nel girone eliminatorio, con Morata punta centrale di un tridente con Nolito, in ballottaggio fino all’ultimo con Koke, e David Silva sugli esterni. A centrocampo Iniesta a fare gioco, supportato da Fabregas e Sergi Busquets. Difesa confermata, così come De Gea in porta.

PROBABILI FORMAZIONI:

Italia (3-5-2): Buffon; Barzagli, Bonucci, Chiellini; Florenzi, Parolo, De Rossi, Giaccherini, De Sciglio; Pellé, Eder. A disp: Sirigu, Marchetti, Ogbonna, Darmian, Thiago Motta, Sturaro, Candreva, Bernardeschi, Insigne, Zaza, Immobile, El Shaarawy. Ct: Conte
Spagna (4-3-3): De Gea; Juanfran, Piqué, Sergio Ramos, Jordi Alba; Fabregas, Busquets, Iniesta; David Silva, Morata, Nolito (Koke). A disp: Casillas, Rico, Azpilicueta, Bartra, Bellèrin, San Josè, Koke, Lucas Vazquez, Pedro, Thiago Alcantara, Aduriz, Bruno. Ct: Del Bosque

Arbitro: Cakir (TUR)
Assistenti: Duran (TUR), Ongun (TUR)
Addizionali: Gocek (TUR), Sirnsek (TUR)
IV Uomo: Atkinson (ENG)

Mazza: “Nel contratto di Bielsa una clausola calciomercato. Coi tifosi va sancito un patto”

Sulle colonne del Corriere dello Sport si legge un editoriale del giornalista e tifoso laziale Mauro Mazza: “Nelle centinaia di pagine che sanciscono il legame di un anno tra Marcelo Bielsa e la Lazio, potrebbe esserci una clausola: nessun annuncio ufficiale fino a quando non saranno messe nero su bianco le operazioni di mercato più importanti, sui giocatori in entrata e quelli in uscita. Insomma, Bielsa potrebbe aver preteso prove tangibili di essere stato preso sul serio, con le sue richieste, attese e pretese. Insomma “pacta sunt servanda”. E Lotito, che conosce il latino, tace e obbedisce. Le voci si rincorrono. Il mercato, ancora per due settimane, deve convivere con l’Europeo di Francia, prima di invadere le prime pagine dei giornali e il “prime time” delle tv sportive. I laziali restano alla finestra. Contenti, certo, per il nome altisonante scelto per la panchina. Ma, adesso, in attesa vigile che tutto il resto sia all’altezza delle ambizioni e del fascino che il nuovo tecnico evoca naturalmente. Insomma il “loco” Bielsa è una prima pietra, quella d’angolo, la più importante, sulla quale poggiare e costruire tutto il resto. Le sue avventure, il suo carattere, la sua maniacale dedizione al lavoro. E poi, il suo “vangelo” di un calcio spettacolare, offensivo, veloce. Tutto questo incuriosisce e affascina, comprese la priorità del bel gioco e la pretesa che tutti i suoi giocatori siano contagiati dal sacro fuoco della passione e dell’impegno massimo, sempre e comunque. Il tifoso aspetta. Se ne sta alla finestra. Non più affranto e sconfortato, disamorato o rassegnato. Ma ancora perplesso, indeciso. Perché ne ha viste e subite troppe in questi ultimi anni. Dopo ogni soddisfazione e vittoria importante (26 maggio, terzo posto in campionato e, prima ancora, qualificazione alla Champions con Delio Rossi) arrivarono cocenti delusioni, esoneri, polemiche, fallimenti. Diciamolo. L’ingaggio di Bielsa, per quanto che riesce ad evocare, somiglia ad una di quelle vittorie. Ora si tratta di dargli un seguito coerente, all’altezza delle suggestioni. Non solo con il “loco” Bielsa, ma soprattutto coi tifosi va sottoscritto un patto che dovrà essere onorato ogni giorno. Riconquistare la fiducia e riaccendere la passione: è questa l’operazione più importante. Le scadenze incombono: calendario, mercato, campagna abbonamenti. Occorre fare in fretta”.

Inzaghi alla Salernitana: al tecnico gli auguri dei fratelli Donnarumma

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Non è ancora ufficiale (lo sarà in settimana), ma intanto in casa della Salernitana ci si prepara a celebrare l’approdo in panchina di Simone Inzaghi. Dopo la breve parentesi con la prima squadra della Lazio, il tecnico piacentino è pronto alla nuova esperienza nella piazza campana, voluto fortemente dal patron Claudio Lotito, che ha convinto in questi anni e che ha spinto affinché fosse affidata a lui la guida di una squadra che vuole tornare a volare dopo l’ultima deludente stagione. E, in vista del delicato incarico, a lui sono arrivati gli auguri di Gianluigi Donnarumma, 17 enne portiere del Milan sorpresa dell’ultimo campionato: “Gli auguro una stagione di successi. – ha detto l’estremo difensore, originario di Castellammare di Stabia, località non lontana da Salerno – Mister Inzaghi è un professionista bravissimo e sono convinto che farà del suo meglio con la Salernitana“. Al giovane numero uno ha fatto eco il fratello, portiere del Genoa, Antonio: “Conosco Inzaghi da tanto tempo e sono sicuro che darà il massimo per i colori granata. È un allenatore molto preparato“, si legge su Lacittadisalerno.it.

CALCIOMERCATO – Candreva sempre più lontano. E per sostituirlo, Lotito tratta Alessandrini

Antonio Candreva è sempre più lontano dalla Lazio: in settimana, secondo quanto fa sapere Gianluca Di Marzio, è infatti previsto un nuovo rilancio da parte dell’Inter, che, con l’immissione di alcuni bonus, potrebbe arrivare a circa 20 milioni. In casa nerazzurra si spera che tanto basti per convincere il presidente Lotito, il quale, intanto (come vi abbiamo già anticipato ieri), non vuole farsi trovare impreparato alla partenza del suo gioiello e per questo starebbe iniziando a trattare Romain Alessandrini, esterno offensivo del Marsiglia. Classe 1989, il giocatore è stato richiesto espressamente da Marcelo Bielsa, che lo ha già allenato ai tempi della sua esperienza col club della Costa Azzurra e sarebbe felicissimo di riaverlo con sé nella Capitale.

Come riporta Tuttomercatoweb.com, la dirigenza capitolina si è quindi già messa in contatto con l’entourage del calciatore, che avrebbe fatto sapere di gradire la destinazione italiana, e anche l’OM sembra intenzionato a trattare con la Lazio. Per privarsi di Alessandrini, il club francese chiede intorno ai 5-6 milioni di euro. I biancocelesti, dal canto loro, al momento non hanno ancora presentato un’offerta ufficiale, ma non si esclude che possano avanzarla in breve tempo. L’accordo non dovrebbe essere difficile da trovare, né con il club né con il giocatore, che d’ingaggio percepisce 1 milione di euro, cifra assolutamente in linea con i parametri capitolini.

Zanetti descrive Bielsa in 3 aggettivi: “Capace, intelligente e preparato. I laziali se ne innamoreranno”

Javier Zanetti ha descritto sulle colonne del Corriere dello Sport, Marcelo Bielsa, prossimo allenatore della Lazio. Queste le sue parole: “Se devo usare tre aggettivi direi capace, intelligente e molto preparatoLe sue squadre giocano in modo propositivo e molto offensivo. Gli piace che la sua formazione abbia sempre il controllo della partita e non accetta una squadra che in campo non sia protagonista. Al di là del modulo vi dico che a Bielsa piace molto il pressing alto e che i primi a doverlo fare sono gli attaccanti. Reputa fondamentale la condizione fisica e vuole che tutti, dal primo all’ultimo, si sacrifichino per la squadra. Penso che sia un bene per il calcio italiano avere un allenatore così: lui è carismatico, bravo e molto preparato. Farà bene”.

Zanetti racconta il suo rapporto con Bielsa ai tempi in cui era ct della nazionale argentina: “Abbiamo lavorato insieme 6 anni e con lui ho imparato tanto. Ho apprezzato una grande persona, molto rispettosa del lavoro degli altri e che ha dentro grandissima passione per il calcio. I tifosi della Lazio se ne innamoreranno presto”.

CALCIOMERCATO – Difesa: no a Jardel, in pole ora c’è un paraguaiano

La Lazio cambia obiettivo per la difesa: non più Jardel, che nelle ultime ore è stato superato da Gustavo Gomez. Il brasiliano era la prima scelta della società, che avrebbe però deciso di virare altrove, viste le perplessità manifestate dal neo tecnico Bielsa: Jardel infatti ha 30 anni ed è alto 1,90, mentre, per affiancare De Vrij, il Loco preferirebbe un giocatore più giovane e agile. Una descrizione che combacia perfettamente con quella del classe ’93, il quale sembrerebbe quindi in cima alla lista dei desideri.

La concorrenza su di lui, però, è folta: sulle sue tracce ci sarebbero anche Besiktas e Valencia, già in contatto con l’entourage del calciatore. Oltre al Lanus, club in cui Gomez attualmente milita e che vorrebbe comprare il restante 50% del cartellino, di proprietà del Libertad Asuncion, per trattenerlo tra le proprie fila. Un’ipotesi questa ammessa dallo stesso Gomez e confermata nelle ultime ore anche dal presidente del club argentino Nicolas Russo: “Qualora non arrivasse nessuna offerta degna per Gomez, compreremmo noi il 50% mancante dal Libertad”, le parole del patron al quotidiano ‘Olè’ .

TEMPI BELLI – In Bielsa we trust

E alla fine Bielsa sarà. Permesso di soggiorno, burocrazia, intoppi vari che non mancano mai e che forse dovevano essere pianificati per far partire la trattativa a fine maggio, non a fine giugno. Ma tant’è: si tratta di un regalo davvero inaspettato. In molti sottolineano, in fondo anche giustamente, le possibili asperità caratteriali che potrebbero far durare poco la convivenza con Lotito e l’ambiente romano in generale. La cosa che lascia basiti è il salto in avanti in termine di ingaggio, mai la Lazio con questa società aveva anche solo corteggiato un tecnico di fascia 2,5 mln – 3 mln.

Nessuno si aspettava un tecnico capace di far di nuovo accendere le luci sulla Lazio dopo una stagione mai così scialba e opaca. Giornalisticamente parlando è stato importante non accordarsi a chi si lamenta per partito preso e non basandosi sulle reali difficoltà, e capire come l’ingaggio di Pioli non potesse essere in ogni caso una zavorra sulla scelta del nuovo tecnico. Ammesso e non concesso che per Lotito sia intollerabile pagare due allenatori, per come stanno messe le cose attualmente quei soldi andrebbero per forza ammortizzati da altre parti, non risparmiando su chi dovrà ricostruire dallo scempio dell’ultimo anno. Fortunatamente così sarà.

Parlando di calcio, si tratta di una scelta tatticamente estrema, ma era l’unica possibile per riportare interesse attorno alla Lazio, che mancando il salto di qualità dopo il terzo posto con Pioli era davvero arrivata ad un punto morto. Procura amarezza come in molti abbiano spasmodicamente sperato nell’aborto dell’operazione. Non si tratta di quelli che giustamente, dicono: “Vediamo se Bielsa si adatterà, se funzionerà.” Non è giusto avercela con quelli che non si entusiasmano a priori, scottati da troppe delusioni. Il riferimento è a quelli che amano la contestazione eterodiretta, delusi anche solo dall’idea che la prossima stagione non possa essere un unico anno di insulti e di spalle voltate alla squadra. Ecco, tutti vorremmo una proprietà cinese o araba a farci tornare cragnottiani, ma al momento l’arrivo di Bielsa rappresenta l’unico passo avanti per tornare a far bene e a far parlare di Lazio in tutto il mondo anche con l’attuale società. Il gesto è indubbiamente di buona volontà: Inzaghi, Maran o Gasperini avrebbero solo prolungato l’agonia degli ultimi 12 mesi. Così qualcosa cambierà, in bene o in male vedremo, ma si temeva che la società non avrebbe mai avuto il coraggio di fare questa scelta.

Personalmente sono contento, non perché ho la certezza che Bielsa farà chissà che, ma perché qualcosa si è mossa e in molti non ci credevano più. Voglio una Lazio sempre vincente, con Cragnotti, Lotito, Napo Orso Capo o Rupert Murdoch alla presidenza: con Bielsa gli occhi degli appassionati di calcio nel mondo sono di nuovo su di noi. Non mi piace invece chi si fa imbeccare, chi usa sempre la stessa frase sentita sempre dalle stesse persone. Dopo “mediocrità” e “modus operandi” nelle ultime settimane, l’ultimo mantra è già diventato “rescissione unilaterale“, una roba che in moltinella loro vita non hanno manco mai letto sul vocabolario . Ecco, le battutine, il sarcasmo che nasconde un sottile rosicamento, il desiderio che tutto vada sempre e solo a catafascio, non mi apparterrà mai. Lo lascio ai non laziali, perché è vero che le patenti non vanno mai date, ma se si è laziali non c’è sforzo di volontà che possa impedirti di sognare la vittoria. Se manca quella stretta allo stomaco, quel desiderio dei tre punti sempre e comunque, allora amico: sei sgamato. Sarà quel che sarà, io ci sarò. Vamos Loco!

Fabio Belli

VIDEO – Messi shock annuncia in lacrime il suo ritiro dall’Argentina

Perdere una finale ai rigori, per la seconda volta, contro la stessa squadra, è troppo anche se ti chiami Leo Messi. Il campione del Barcellona, visibilmente scosso, ieri dopo la partita contro il Cile, alle telecamere ha annunciato il suo ritiro dalla Nazionale argentina. “La decisione è presa. Ho fatto di tutto per cercare di vincere qualcosa, ma non ce l’ho fatta. La mia esperienza con la Seleccion è finita, ha sentenziato il numero 10 albiceleste. Il mondiale del 2018 senza di lui non sarebbe la stessa cosa, la speranza è che a mente lucida Messi possa cambiare idea.

EURO 2016 – Il richiamo di Collina agli arbitri

Il designatore degli arbitri Pierluigi Collina ha chiesto maggiore attenzione agli arbitri di Euro 2016. Specialmente sulla battuta dei calci da rigore. L’ex arbitro italiano ha ricordato ai direttori di gara che i portieri che durante i rigori non restano sulla linea di porta devono essere sanzionati.

Avanzare anche di un solo passo per respingere il tiro è un gesto irregolare che deve essere punito con un cartellino giallo e con la ripetizione del penalty. Tale procedimento deve essere rispettato anche nella sessione dei rigori battuti dopo i tempi supplementari.

L’intervento del designatore arbitrale si è reso necessario dopo l’ultima infrazione della regola capitata nel corso di Croazia-Spagna: per respingere il rigore di Ramos, il portiere croato Danijel Subasic ha superato la linea di porta, rimpicciolendo non di poco il campo visivo di chi stava battendo il rigore.

“Gli arbitri devono fare attenzione che i calci di rigore vengano battuti correttamente. Altrimenti, dev’essere ribattuto e il portiere deve venire sanzionato. Sfortunatamente è successo, ma è stato un errore commesso in un match ben arbitrato”, ha dichiarato Collina. L’ex arbitro è certo che il livello dell’arbitraggio nella competizione sia eccellente e questo grazie anche al nuovo sistema che permette agli arbitri di analizzare le squadre prima degli incontri. “Cerchiamo continuamente di alzare gli standard delle loro performance e questo è possibile se gli arbitri hanno maggiori informazioni sul match che stanno per dirigere, per stare sempre un passo avanti”, ha aggiunto. Gli arbitri e i loro assistenti hanno a disposizione un’ora da passare con gli allenatori delle squadre che dovranno andare ad arbitrare, in modo di capire meglio la loro tattica di gioco, ma anche per scoprire il modo in cui conquistano i calci di punizione e per poter scegliere la posizione migliore da prendere rispetto ai giocatori in campo.

6 laziali nella Top 50 Primavera del Nuovo Corriere Laziale. Scopriamoli insieme…

Come ogni anno, il “Nuovo Corriere Laziale” ha stilato la classifica dei 50 migliori talenti del campionato Primavera. Una Top 50 che ha visto ben 6 calciatori biancazzurri piazzati, in una stagione non memorabile dopo un triennio di grandi successi. Vediamo, con i relativi giudizi, quelli che sono stati i giocatori laziali che si sono distinti in maniera particolare in questa stagione, con la relativa posizione di classifica.

10. Simone Palombi

23.04.1996/attaccante/Lazio

19 presenze/19 gol/1695 minuti

La media di un gol a partita indica in maniera assolutamente chiara il suo valore, anche se al terzo anno di Primavera era lecito aspettarsi per lui un rendimento sopra le righe. Alla Lazio è mancato tantissimo a causa degli infortuni che ne hanno funestato il rendimento stagionale, il gol nel derby di ritorno la perla più bella. Ora però deve trovare una destinazione per giocare tra i grandi con continuità.

23. Michael Folorunsho

07.02.1998/centrocampista/Lazio

24 presenze/3 gol/1405 minuti

E’ la prova tangibile che non è vero che il campionato Primavera non serve ai giovani talenti per crescere e imparare. Di origine nigeriana, arrivato alla Lazio via Savio, è l’elemento che in biancoceleste assieme a Germoni ha fatto registrare i maggiori progressi. Potentissimi i suoi cambi di passo a centrocampo, deve trovare la giusta continuità per diventare un big a tutti gli effetti.

33. Alessandro Murgia

09.08.1996/centrocampista/Lazi0

25 presenze/11 gol/2189 minuti

Anche lui è ormai a tutti gli effetti un top player per la categoria, anche se proprio alla luce della sua ampia esperienza ci si poteva attendere qualcosa di più dal punto di vista della capacità di spostare gli equilibri in campo. E’ comunque uno dei fiori all’occhiello della Lazio Primavera, pronto ormai ad affrontare un’avventura nel calcio che conta, preferibilmente in B con Inzaghi che farebbe carte false per portarlo a Salerno.

39. Luca Germoni

01.09.1997/difensore/Lazio

23 presenze/0 gol/1931 minuti

In casa biancazzurra è uno dei giocatori che ha fatto registrare la crescita maggiore, esterno di difesa potentissimo in fase di proiezione offensiva, deve probabilmente migliorare qualcosa dal punto di vista difensivo. L’anno prossimo per lui sarebbe ideale fare esperienza in B, la presenza di Inzaghi a Salerno potrebbe essere in questo senso una garanzia per molti giovani della Primavera laziale di quest’anno.

48. Simone Mattia

19.01.1996/difensore/Lazio

25 presenze/1 gol/2250 minuti

Uno dei veterani del campionato, si è dimostrato uno dei difensori più affidabili in assoluto del campionato Primavera. L’esperienza giocava dalla sua parte, la soddisfazione più bella, pur senza esordire nella massima serie, è stata l’aver attirato l’attenzione di Simone Inzaghi nella parte conclusiva del campionato, col tecnico della Primavera biancazzurra chiamato a guidare i grandi.

50. Kristjan Matosevic

05.06.1997/portiere/Lazio

25 presenze/-33 gol/2250 minuti

La sua eredità era pesante. Ha gestito il post-Guerrieri nel migliore dei modi, la Lazio lo ha scelto dal Catania con grande fiducia. Ottimo tra i pali, i riflessi sono il suo punto di forza. Manca forse qualcosa i termini di tecnica di base e di piazzamento, l’anno prossimo potrà crescere ulteriormente per puntare ad essere uno dei pilastri della Primavera biancazzurra del futuro.

Fabio Belli

Immobile, c’è l’accordo con l’attaccante napoletano

Per l’attaccante della Nazionale Ciro Immobile, di proprietà del Siviglia, sarebbe arrivato il benestare di Bielsa.

Lotito sta lavorando all’affare con il club iberico: la richiesta del Siviglia è di 12 milioni di euro. Come riportato da Calciomercato la Lazio dopo aver trovato l’accordo con l’attaccante, che ha dato la disponibilità al trasferimento dietro la proposta di un contratto quadriennale, sta provando a ottenere un prestito con obbligo di riscatto fissato a 11 milioni.

Un difensore albanese per la Lazio?

Dopo aver fatto buona impressione per sei mesi a Frosinone e dopo l’Europeo disputato con l’Albania Arlind Ajeti potrebbe continuare a giocare in Serie A anche nel prossimo campionato.

Secondo informazioni raccolte da Calciomercato.it l’interessamento della Lazio nei confronti del difensore albanese è piuttosto concreto. Ma la società romana non è la sola interessata al calciatore, la concorrenza sul giocatore è tanta. Il ventiduenne albanese può essere ingaggiato a parametro zero e ha attirato l’attenzione di Atalanta, Bologna, PescaraTorino.

Bielsa, l’annuncio entro metà settimana. Ecco perché…

Ormai è fatta, Bielsa sarà l’allenatore della Lazio nella stagione 2016-2017, nessuno osa dubitarlo. La trattativa è chiusa da giorni, Bielsa ha fatto quello che doveva fare, ma allora perché ancora non c’è l’ufficialità? Nessun allarme. Purtroppo quando si parla di trasferimenti internazionali ci sono sempre tutta una serie di questioni burocratiche da sbrigare, poi se calcoliamo che la società biancoceleste non brilla in velocità i gioco è fatto.

Secondo quanto riportato da gianlucadimarzio.com ci sono ancora da risolvere qualche pratica per il permesso di soggiorno. Questo è definitivamente l’ultimo ostacolo prima dell’ufficializazione del matrimonio tra lui e la Lazio. Poi questa estenuante trattativa potrà dirsi conclusa e i biancocelesti potranno abbracciare il loro nuovo allenatore. Lotito ha messo tutto in mano ai suoi collaboratori, oggi assisterà alla partita della Nazionale, poi tornerà a Roma ed ecco che l’ufficialità di Bielsa potrebbe arrivare tra martedì e mercoledì.

COPA AMERICA – Continua la maledizione di Messi & Co. Cile ancora campione

Continua la maledizione dell’Argentina di Messi & Co. La tanto attesa rivincita non c’è stata e il tonfo è stato notevole. Al MetLife Stadium di East Rutherford nel New Jersey, il Cile alza al cielo la Coppa America Centenario, la seconda della sua storia (la prima se si considera l’eccezionalità del trofeo visto che era un centenario), sempre contro l’Albiceleste, ancora una volta ai calci di rigore, proprio come nell’edizione dello scorso anno. 2-4 per la cileni il risultato finale, con gli errori decisivi dal dischetto prima di Leo Messi poi di Lucas Biglia. Per il Cile aveva sbagliato il primo penalty Arturo Vidal, ma sul successivo rigore, il 10 del Barcellona ha subito sprecato l’occasione sparando alle stelle il tiro.

La Nazionale Argentina purtroppo non riesce ancora ad assaporare il sapore della vittoria: terza finale persa nel giro di tre anni. Se non è una maledizione poco ci manca. L’ultimo trofeo per la nazionale maggiore albiceleste risale infatti alla Coppa America del 1993. Ancora una volta però nel momento decisivo (quando i campioni dovrebbero esaltarsi) viene meno proprio lui: Leo Messi, tra i peggiori in campo. Il “Re” si traveste da solista incallito fino a essere raddoppiato, triplicato… e costantemente fermato dai cileni. Avrebbe potuto fare la storia del proprio paese e invece, ancora una volta, cade nel momento decisivo. La sua gara è decisamente negativa, non gli riesce nulla di nulla né durante i 120 minuti né ai rigori, dove sparacchia sopra la traversa la propria esecuzione. Una serata da incubo.

LA GARA – Sostanziale equilibrio nei 90′ minuti, così come nei tempi supplementari, impreziositi dalle parate di Romero su Vargas e di Bravo su Aguero, che hanno sigillato il match sullo 0-0, fino alla roulette dei calci di rigore. Clamorosa l’occasione al 22′ del primo tempo di Higuain, che a tu per tu con Bravo non trova la porta con un colpo sotto. Da registrare anche le due espulsioni nella prima frazione: somma d’ammonizioni per Diaz (che stende Messi partito in contropiede), rosso diretto invece per l’argentino Rojo (fallo su Vidal).

Il tabellino

Argentina-Cile 0-0 (2-4 d.c.r.)

Argentina (4-3-3): Romero; Mercado, Otamendi, Funes Mori, Rojo; Biglia, Mascherano, Banega (111′ Lamela); Messi, Higuain (70′ Agüero), Di Maria (57′ Kranevitter). Ct: Martino

Cile (4-3-3): Bravo; Isla, Medel, Jara, Beausejour; Aranguiz, Diaz, Vidal; Fuenzalida (80′ Puch), Vargas (109′ Castillo), Sanchez (103′ Silva). Ct: Pizzi

Arbitro: Heber Roberto Lopes (Brasile)

Gol:

Rigori: Vidal (C) parato, Messi (A) alto, Castillo (C) gol, Mascherano (A) gol, Aranguiz (C) gol, Agüero (A) gol, Beausejour (C) gol, Biglia (A), Silva (C) gol

Note: ammoniti Diaz (C), Vidal (C), Mascherano (A), Messi (A), Beausejour (C), Aranguiz (C), Kranevitter (A); espulsi al 28′ Diaz (C) e al 42′ Rojo (A)

Usa, mamma perde il controllo e spara alle due figlie: freddata dalla polizia

I fatti – riportati da “Il Messaggero.it” – risalgono allo scorso venerdì pomeriggio, quando alla polizia di Houston, in Texas, è arrivata la segnalazione di sparatoria nel quartiere di Fulsher. Quando gli agenti sono arrivati sul posto hanno trovato le sorelle Taylor, 22 anni, e Madison Sheats, 17 anni, ferite mortalmente. Sembra che la madre fosse in preda ad un raptus incontrollabile, urlava frasi senza senso e brandiva l’arma da fuoco pericolosamente. Le forze dell’ordine, allora, hanno accerchiato la donna intimandole più volte di gettare l’arma e di permettere loro un intervento tranquillo, lei, però, non ha voluto obbedire agli ordini degli agenti e li ha costretti a fare fuoco per disinnescare la minaccia (la donna in forte stato confusionale avrebbe potuto fare male anche ad altre persone). Niente da fare per le due ragazze: la più piccola è morta sul posto, mentre l’altra è stato trasportato in ospedale in condizioni critiche, e li è morta.
Al momento della sparatoria, che pare sfociata in seguito a una discussione in famiglia, in casa c’era anche il padre delle ragazze, ora sotto choc. Christhy sembrava amare le sue figlie, e non perdeva occasione per elogiarle su Facebook, dove scriveva: “Sono i miei angeli”.