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Berisha infuriato con il CT albanese De Biasi

In occasione dell’amichevole contro il Qatar, vinta per 3-1, l’allenatore dell’Albania Gianni De Biasi – orfano di Cana – ha deciso di affidare la fascia di capitano ad Elseid Hysaj, giocatore del Napoli. La notizia dell’allenatore ha ovviamente suscitato qualche polemica nel gruppo della Nazionale impegnata a preparare il prossimo Europeo.

Come riportato dal portale albanese Panorama, Etrit Berisha, non avrebbe preso bene la decisione del tecnico di affidare la fascia di capitano al terzino azzurro. Dopo quattro anni in Nazionale il portiere biancoceleste si aspettava un riconoscimento diverso, una maggior considerazione e l’onore e l’onere di portare al braccio la fascia di capitano del proprio paese. Berisha non è rimasto soddisfatto della situazione e di certo non nasconde il suo malumore. In Albania la scelta di De Biasi è la notizia del giorno, nel paese non si parla d’altro. A pochi giorni della storica presenza della nazionale albanese agli Europei l’ennesimo problema per il tecnico italiano che dovrà essere bravo a ricompattare l’ambiente e lo spogliatoio della sua creatura.

Milik: “Non so se resterò all’Ajax, tutto può succedere”

La Lazio è sempre alla ricerca di un degno sostituto dell’attaccante tedesco Miroslav Klose e l’oggetto del desiderio della società romana continua ad essere la punta dell’Ajax Arkadiusz Milik.

Quella biancoceleste però non è l’unica società interessata all’attaccante polacco. Infatti, le sue buone prestazioni lo hanno anche fatto finire nelle mire di Roma e Leicester. Raggiunto dai microfoni del De Telegraaf il calciatore ha ribadito di non aver ancora preso nessuna decisione sul suo futuro, procrastinando la scelta a dopo i prossimi europei. Come già dichiarato nei giorni scorsi Milik ha ribadito ancora una volta: Prima gli Europei, poi il futuro. E’ ancora presto per decidere se il prossimo anno resterò ancora qui ad Amsterdam. Sono un giocatore dell’Ajax ma il club sta ricevendo diverse offerte. Per ora non ho nessuna fretta, solo dopo il campionato europeo prenderò una decisione in perfetta armonia con la società. In ogni caso voglio prima parlare con il nuovo tecnico”.

CALCIOMERCATO – Domani incontro decisivo tra Adriano e il Barcellona. Poi tocca a Lotito

Dalla Spagna sono sicuri dell’accordo tra la Lazio e Adriano, ma resta ancora un intoppo da superare. I biancocelesti sono disposti a garantire un quadriennale da 2 mln all’anno al brasiliano, ma si aspettano di prenderlo a parametro 0, mentre a marzo il terzino ha sfruttato una clausola di rinnovo automatico del contratto fino al 2017. E’ stato un escamotage per assicurarsi lo stipendio per un altro anno.

Tuttavia, il Barcellona spera di trovare una rescissione consensuale per risparmiare i 6 mln lordi d’ingaggio. Come riporta il Corriere dello Sport, è previsto domani l’incontro tra i manager di Adriano e il club blaugrana. C’è solo da trovare un accordo sulla buona uscita, ma la voglia di salutarsi c’è da ambedue le parti. Dopodiché ci sarà l’incontro tra i procuratori del brasiliano e Lotito per limare gli ultimi dettagli economici.

Basta che il 10 a Motta non sia presagio funesto

Tutti gli italiani che masticano calcio, anche quelli che lo masticano davvero poco, avranno saputo la triste notizia. Non bastavano le esclusioni eccellenti e poco giustificabili di Pavoletti (primo marcatore italiano con 14 reti all’attivo), di Jack Bonaventura, (6 reti e 10 assist) che, insieme a Carlos Bacca ha dato quella forza d’inerzia a un Milan che mai come la stagione appena conclusa, è stato così povero e inconsistente. Un giocatore intelligente e duttile, utilissimo anche e sopratutto nella fase di rifinitura per le punte della nostra nazionale che troppo spesso sono a corto di rifornimenti, nonché di chiare occasioni da rete. Senza poi dimenticare Rugani (declassato a riserva) al posto di Ogbonna che comunque ci può stare, anche perché il giocatore in forza al West Ham ha giocato con continuità e su livelli interessanti.

Ma tornando alla notizia del giorno, come non soffermarsi sul fatto che la maglia numero 10 della nostra Nazionale sia stata consegnata a Thiago Motta?! Un giocatore famoso più per avere un cognome che ricorda la famosa azienda di dolci natalizi che altro. Per carità, ottimo interditore nell’Inter di Mourinho, e carriera degna di un grande professionista. Ma non ce ne voglia il giocatore – a cui facciamo gli auguri per un fantastico europeo – ma come se non bastasse essere brasiliano (ci sarebbe da vergognarsi che facciamo giocatore atleti che non sappiano nemmeno l’inno di Mameli e che per giunta sono nati e cresciuti lontano dalla nostra penisola e inseriti soltanto per racimolare e tappare qualche ipotetico buco per conquistare qualche risultato positivo), la cosa grave è che la forzatura di assegnare la maglia che per eccellenza spetta al fantasista della squadra sia palese ed evidente. Quella maglia che fu indossata da Francesco Totti, Alex Del Piero e Roberto Baggio, la si poteva consegnare a Insigne o a Eder, giocatori più vicini al concetto di fantasista e di abilità tecnica. Ora però, bando alle ciance, la maglia numero 10 adesso è sulle spalle di un giocatore naturalizzato, non troppo forte, nemmeno trequartista o come dir si voglia fantasista, e per giunta nemmeno militante nella nostra “povera” Serie A.

CALCIOMERCATO – Stramaccioni fa spesa in casa Lazio

L’allenatore del Panathinaikos e vecchia conoscenza del nostro calcio Andrea Stramaccioni vuole fare spesa in casa Lazio. Stando a quando riportato da tuttomercatoweb, l’ex allenatore dell’Inter ha infatti messo gli occhi su Ogenyi Onazi, centrocampista della Lazio messo ai margini da Pioli, ma rivalutato nell’ultimo periodo da Simone Inzaghi. L’alternative è Panagiotis Kone, centrocampista che nell’ultima stagione ha vestito la maglio della Fiorentina ma di proprietà dell’Udinese, con cui il club greco ha già iniziato i contatti.

Pioli-Anderlecht: rottura tra le parti. Ecco il motivo

AGGIORNAMENTO ORE 14:30 – Pareva fatta per Pioli all’Anderlecht ma la trattativa di colpo ha subito una brusca frenata. Secondo il portale anderlecht-online.be a causare la rottura sarebbe stata la durata del contratto (la società belga ha proposto un anno di contratto mentre Pioli voleva un biennale) ma soprattutto alcune richieste di mercato fatte dall’ex tecnico biancoceleste che l’Anderlecht non intende soddisfare. L’allenatore è corteggiato anche da Palermo e Atalanta. Questa notizia potrebbe posticipare ulteriormente l’arrivo di Prandelli sulla panchina biancoceleste.

Ci siamo, potrebbe avere finalmente una svolta il futuro di Stefano Pioli. Dopo tante trattative saltate (vedi Udinese, Atalanta e Chievo), infatti, l’ex mister biancoceleste (ancora sotto contratto fino al 2017) potrebbe aver trovato finalmente una nuova squadra da allenare, ed è anche di un certo spessore. Secondo quanto riportato da tuttomercatoweb.com infatti, il suo futuro non sarà in Serie A, ma nella Jupiler Pro League, in Belgio. E’ praticamente fatta con i belgi dell’Anderlecht, l’ex squadra del capitano Biglia. Giorni fa si parlava di un suo primo rifiuto di sedersi sulla panchina dei belgi per cercare di restare in Serie A, ma il richiamo di una delle squadre più importanti del Belgio sembra aver prevalso sull’ex tecnico biancoceleste. Con il suo addio la Lazio non avrebbe più ostacoli all’ufficializzazione del suo il prossimo allenatore, Cesare Prandelli, visto che Lotito si libererà dell’ingaggio dell’ex allenatore biancoceleste.

L’ag Petricca: “Nel 2010 proposi Manolas alla Lazio, ma lo rifiutarono perché…”

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Della serie ‘affari (mai) fatti’. Ai microfoni di ‘LazioFamily’ ha parlato l’agente Oberto Petricca, che ha svelato un retroscena di mercato riguardante l’attuale difensore della Roma Kostas Manolas:

Era l’estate del 2010, Manolas era molto giovane ma già si vedevano le sue qualità. Giocava nell’Aek Atene e ricordo che andai a parlare con chi allora lo gestiva, ma l’affare poi non si concretizzò perché la Lazio cercava giocatori più maturi. Non credo si arrivò mai a parlare di cifre. All’epoca il centrale giallorosso aveva come procuratore suo zio Stelios, che aveva giocato nella Nazionale greca e collezionato quasi 500 presenze con l’AEK tra la fine degli anni Settanta e il 1999. Alla trattativa partecipò anche Guglielmo Acri, che il ds Igli Tare conosceva bene perché in quella stagione, e nel 2008-2009, aveva collaborato con lui soprattutto alle cessioni. Sfortunatamente, la coppia dei sogni con De Vrij non si è formata. Ora ai tifosi biancocelesti non resta che sperare nel pieno recupero dell’olandese attualmente in Belgio per farsi trovare pronto per il ritiro di Auronzo.

Lapadula, Sebastiani avverte Lotito: “Se lo vuole, si sbrighi a tirare fuori i soldi”. E su Oddo…

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Daniele Sebastiani è intervenuto telefonicamente ai microfoni di Radiosei. Il presidente del Pescara ha parlato in primis della sua squadra, impegnata stasera nel ritorno delle semifinali playoff contro il Novara: “Viviamo normalmente questa che è una gara delicata, nonostante l’ottimo risultato che abbiamo ottenuto con lo 0-2 all’andata in Piemonte. Come abbiamo fatto due gol noi possono farli anche loro, quindi dobbiamo prestare la massima attenzione”. In caso di promozione in serie A, i tifosi abruzzesi ritroveranno quelli della Lazio, con i quali non hanno proprio rapporti idilliaci: “Conosco la storia, ma sono discorsi svaniti perché negli ultimi anni siamo stati poco in Serie A . Credo che il buon senso sia fondamentale in questi casi e che, con le nuove norme, la gente sia più attenta a non compromettere la propria libertà per andare allo stadio.”

Poi su Lapadula, obiettivo di mercato anche dei biancocelesti: “Come ho già detto in precedenza, per educazione ho ascoltato tutte le proposte che mi sono arrivate, ma in questo momento siamo occupati con i playoff quindi di mercato ne riparleremo a giugno. Con Lotito e Tare abbiamo fatto un pranzo a Roma per parlare di Lapadula. Ho avuto colloqui anche con De Laurentiis, con la Juve e il Genoa, ma, come ripeto, ho rifiutato tutte le offerte. Se serve la doppia cifra per acquistarlo? Direi proprio di sì, perché, se avesse tirato anche i rigori, avrebbe fatto più gol di Higuain. Al momento il ragazzo è un mio giocatore, quindi chi lo vuole acquistare deve tirar fuori i soldi. Al presidente Lotito ho consigliato di sbrigarsi… (ride, ndr)”. Su Oddo, anche lui nei giorni scorsi accostato ai capitolini: “Con lui non ho mai avuto problemi, come ho detto dopo la partita contro la Ternana. Rimarrà con noi fino a che ci saranno i presupposti, vale a dire fino a che non arriverà una proposta da una squadra di Serie A di prima fascia come ad esempio il Milan. Lotito? Non me lo ha mai chiesto e mi ha sorpreso sinceramente”.

 

Beruatto: “L’anno prossimo la Lazio tornerà a lottare per l’Europa”

Paolo Beruatto, ex terzino biancoceleste, è intervenuto ai microfoni di Lazio Style Radio 89.3 FM.

I cambiamenti ci devono essere, per quanto riguarda l’allenatore, in un primo momento sembrava ci fosse la riconferma di Inzaghi poi è uscito il nome forte di Prandelli. Sarebbe un bel profilo quello di Cesare. Siamo in attesa di scoprire chi allenerà la Lazio la prossima stagione, speriamo che questa situazione si possa chiudere con mister Prandelli.

Lui è sempre stato un tecnico innovativo, le sue squadre giocano un buon calcio, sarei curioso di rivederlo in Italia dopo l’esperienza all’estero che lo avrà sicuramente arricchito. Anche come personaggio, sarebbe giusto in questo momento, c’è bisogno di ricompattare l’ambiente, Prandelli è un allenatore che ispira fiducia e credo che possa mettere tutti d’accordo, è un uomo di grande esperienza, a Firenze ha fatto delle ottime cose, le sue squadre attuano un calcio propositivo.

L’idea del trequartista è una peculiarità tattica solo Italiana. Abbiamo visto le finaliste di Champions ed Europa League e nessuna ha adottato questo sistema di gioco. Il 4-3-1-2 è una moda tutta Italiana e non mi piacerebbe vederlo nella Lazio perché proietto la squadra biancoceleste in campo internazionale. Anche per questo motivo mi piacerebbe vedere Prandelli, dopo le esperienze fatte, se proporrebbe il trequartista oppure no.

La prossima stagione i biancocelesti non parteciperanno alle Coppe ma lotteranno per un posto in Europa”.

Nazionale Under 15, Damiano Franco convocato in azzurro

Continuano le soddisfazioni in casa Lazio, in particolar modo per Damiano Franco. Il difensore centrale classe 2002 e capitano dei Giovanissimi Fascia B Elite di Mauro Girini si tinge d’azzurro per la prima volta. Dopo aver esordito nel campionato Under 15 di mister Ruggeri, dopo esser riuscito a conquistare la finale per il titolo regionale con la propria squadra classe 2002 e vantare di essere l’unica squadra della Lazio ad aver battutto la Roma in questa stagione, per Franco arriva la prima chiamata nella Nazionale Under 15.
Per gli azzurrini del CT Antonio Rocca, è giunto l’ultimo appuntamento stagionale, dal 7 al 9 giugno i 28  giocatori (22 classe 2002 e 6 giocatori classe 2001) saranno impegnati nello stage al Centro Tecnico Federale di Coverciano.
Il capitano biancoceleste Damiano Franco risponde alla sua prima chiamata azzurra, continuano le soddisfazioni in casa Lazio.

CALCIOMERCATO – Non solo Pavoletti e Lapadula: per il dopo Klose si pensa anche a un ex Juve

In ottica calciomercato, in casa Lazio in queste ore, oltre a quella relativa all’allenatore, tiene molto banco anche la questione del centravanti che dovrà sostituire Miroslav Klose. A questo proposito, restano sempre in piedi le piste che portano a Pavoletti Lapadula: per il genoano, che Preziosi valuta circa 13 milioni di euro, Lotito aveva provato ad inserire, come contropartite, i cartellini di Mauricio, Djordjevic e Gentiletti, ma la proposta non sembra aver trovato il gradimento del club ligure. Per il pescarese, invece la Lazio sembra in vantaggio sul Napoli, dove il peruviano avrebbe certamente meno spazio. Per privarsene, il club abruzzese chiede quasi 10 milioni e, quando, dopo i playoff, le due società si incontreranno, non si esclude che al tavolo possa sedersi anche lo stesso Genoa, per accaparrarsi quello che sarebbe il sostituto perfetto di Pavoletti. Uno scenario difficile al momento, ma non impossibile, visti i buoni rapporti tra i club.

Nelle ultime ore, però, alle due ipotesi se ne è aggiunta una terza e porta il nome di Fernando Llorente del Siviglia. Secondo quanto riporta Tuttosport, ci sarebbe già stata da parte della Lazio una proposta contratto per il 31enne ex attaccante della Juventus, che vuole ritornare in Italia e, per farlo, sarebbe disposto a ridursi l’ingaggio e a liberarsi a parametro zero dal club andaluso. La Lazio però non sarebbe la sua prima scelta: in cima alle sue preferenze, come da lui stesso ammesso più volte negli ultimi mesi, ci sono infatti sempre i bianconeri.

Biglia resta in Argentina: dopo la Coppa America le trattative per il rinnovo

Un infortunio ha messo a repentaglio la partecipazione di Lucas Biglia alla Coppa America. Nonostante i dubbi il biondo centrocampista è rimasto nel ritiro dell’albiceleste, sperando di recuperare almeno per le gare conclusive. Fino alla fine della Coppa America non si penserà al rinnovo con la Lazio, come confermato dal suo agente Enzo Montepaone ai microfoni di Sportitalia: “Lucas resta in Argentina. Al suo ritorno in Italia dopo la competizione si incontrerà con la Lazio per decidere il futuro “.

Dunque c’è ancora tempo, poi si capirà se Biglia potrà ancora far parte del futuro della Lazio. L’allenatore non è stato ancora deciso, ma sia Prandelli sia Inzaghi hanno parlato con Lotito di quanto la presenza del regista argentino sia fondamentale. Per lui sarebbe pronta una proposta di rinnovo a tre milioni di euro l’anno.

Che disavventura per Armero! Ecco cosa è accaduto all’esterno dell’Udinese…

Guai seri per per Pablo Armero. Il calciatore colombiano dell’Udinese è stato arrestato negli Stati Uniti in un hotel a Miami, con l’accusa di violenza domestica. L’esterno bianconero avrebbe aggredito la sua compagna tagliandole anche i capelli. Come riporta la Cbs «La polizia è accorsa in hotel dopo aver ricevuto alcune chiamate per una coppia che stava gridando in un hotel. Quando gli agenti sono entrati nell’abitazione hanno trovato una donna con i capelli tagliati. La donna in lacrime ha raccontato alla polizia che era uscita in compagnia Armero. Quando sono tornati in albergo, Armero voleva fare sesso con lei, e dopo il rifiuto avrebbe perso la testa. Il calciatore avrebbe preso una macchinetta per capelli che era in hotel, avrebbe afferrato la donna per i capelli, cominciando a tagliarli. La polizia avrebbe portato Armero in carcere, ora in attesa di udienza».

L’ERBA DEL VICINO – Follia giallorossa: giocatore colpisce l’arbitro con una testata

Poco prima del termine dei tempi supplementari della sfida tra Inter e Roma, valida per la semifinale scudetto Primavera, incredibile episodio con l’attaccante giallorosso Marco Tumminello protagonista.

Colto da un momento di nervosismo l’attaccante, che tra l’altro durante l’incontro aveva realizzato due reti, si è scagliato contro l’arbitro protestando per un contatto dubbio in area su Ponce e lo ha colpito con una testata. Rosso diretto, espulsione e violento calcio alla panchina per il giovane di De Rossi. Terminata in parità la gara è stata poi decisa ai rigori con la vittoria dei giallorossi. Si attende ora l’entità della squalifica.

La società giallorossa ha rilasciato sul suo sito internet un comunicato sulla condotta del suo giovane tesserato. Questo il contenuto: “L’AS Roma, con profondo rammarico, stigmatizza il comportamento assunto dal proprio calciatore Marco Tumminello nel corso della semifinale del campionato Primavera. Il giocatore verrà immediatamente sospeso dal Club a tempo indeterminato“.

Franceschini: “Per la Lazio Primavera tornaconto negativo. Tornerei volentieri a Roma”

Dopo due anni nelle giovanili della Lazio, quest’anno Daniele Franceschini ha deciso di lanciarsi nel calcio dei grandi allenando la squadra pugliese del Martina Franca. L’allenatore romano, intervistato da TMW radio ha parlato della Lazio Primavera: Il tornaconto è sicuramente negativo, ma quando si cambia non è mai facile. Parlo dall’esterno. Cambiando mentalità e tanti calciatori e responsabili del settore giovanile, come primo anno i risultati non sono arrivati ma bisogna valutare la crescita dei ragazzi. Credo che il prossimo anno andrà certamente meglio. Non parlerei di disfatta, perché quando si cambia è sempre un’incognita. Se la Lazio richiamasse? Sono stato due anni lì, mi sono trovato benissimo. ho raccolto degli ottimi risultati, ringraziando sempre Lotito perché mi ha scelto personalmente. Ho lasciato sempre una porta aperta in merito a un eventuale ritorno. Non si sa mai”.

Su Simone Inzaghi: “Sono stato felice quando l’ho visto esordire in prima squadra, mi sono emozionato per lui perché so cosa vuol dire fare la gavetta. Lotito gli ha offerto questa grande chance, come uomo è stato sempre un combattente. Ha trasmesso il suo carattere ai calciatori, ha fatto il massimo in prima squadra. La sua chance l’ha giocata benissimo, non posso che fargli i complimenti. Prandelli? Tare e Lotito staranno facendo le proprie valutazioni, questi allenatori hanno un profilo diverso. Non si tratta di meriti o demeriti, ma di cosa si vuole fare. Se puntare sull’emergente oppure su un tecnico già affermato”.

Franceschini non ha dubbi su di chi costruire la Lazio del futuro: Ho un debole per Biglia, secondo me ha grandi qualità e sa interpretare la gara. Riesce a trascinare la squadra nei momenti di difficoltà, come Candreva. È difficile trovare elementi di questo tipo. Infine sul calciomercato: “Mi piace Lapadula, lo conosco da quattro anni. L’ho visto tempo fa, quando era un giovane emergente. Adesso non si conoscono i suoi margini di miglioramento, Pavoletti è un grande realizzatore. Punterei sui giovani italiani”.

Fabrizio Piepoli

Giordano attacca Tare: “Incredibile che stia ancora alla Lazio. Vive di rendita per Anderson”

Special guest nella trasmissione Nove gennaio millenovecento di Radiosei, il grande ex Bruno Giordano ha parlato della possibilità che Pioli vada in Belgio:Pioli può fare bene all’Anderlecht, anche perché il campionato belga non ti dà tante pressioni. Pioli è un ottimo tecnico ma nelle difficoltà va in confusione. Alla Lazio ha fatto bene e pertanto penso possa lavorare in qualsiasi campionato, soprattutto in uno minore come quello belga”.

Poi Giordano parla del direttore sportivo biancoceleste: “Non capisco perché a pagare siano solo gli allenatori e mai chi fa le squadre. Nel caso di Tare sta alla Lazio da 8 anni, cosa incredibile per qualsiasi società. Vive di rendita perché ha scoperto Felipe Anderson e ci si dimentica di tutti gli sbagli commessi”.

Fabrizio Piepoli

EURO 2016 – Un 18enne tra i convocati dell’Inghilterra. Out l’idolo del Leicester

E’ tempo di convocazioni per le Nazionali. L’Inghilterra di Roy Hodgson punta molto sulle nuove leve e su alcuni fenomeni esplosi in questa stagione. L’ex allenatore dell’Inter ha diramato la lsita dei 23 convocati. Fuori a sorpresa l’idolo dei social Drinkwater, centrocampista del Leicester. C’è invece il baby fenomeno Rashford. A soli 18 anni parteciperà agli Europei. Di seguito la lista completa:

Portieri: Fraser Forster (Southampton), Joe Hart (Manchester City), Tom Heaton (Burnley);

Difensori: Ryan Bertrand (Southampton), Gary Cahill (Chelsea), Nathaniel Clyne (Liverpool), Danny Rose (Tottenham Hotspur), Chris Smalling (Manchester United), John Stones (Everton), Kyle Walker (Tottenham Hotspur).

Centrocampisti: Dele Alli (Tottenham Hotspur), Ross Barkley (Everton), Eric Dier (Tottenham Hotspur), Jordan Henderson (Liverpool), Adam Lallana (Liverpool), James Milner (Liverpool), Raheem Sterling (Manchester City), Jask Wilshere (Arsenal).

Attaccanti: Harry Kane (Tottenham Hotspur), Marcus Rashford (Manchester United), Wayne Rooney (Manchester United), Daniel Sturridge (Liverpool), Jamie Vardy (Leichester City)

2 giugno 2016 – 70° anniversario della Festa della Repubblica: sfilata ed eventi

Dalle 23.00 di lunedì alle ore 5.00 di questa mattina si sono svolte le prove della sfilata militare che si terrà il 2 giugno, giovedì prossimo.

I mezzi e le truppe saranno schierate su viale delle Terme di Caracalla per poi sfilare in direzione di via dei Fori Imperiali passando per piazza di Porta Capena, via di San Gregorio, via Celio Vibenna, piazza del Colosseo, via dei Fori Imperiali, piazza Venezia, via del Teatro Marcello, via Petroselli, piazza della Bocca della Verità, via della Greca, via del Circo Massimo e piazza di Porta Capena.

Le celebrazioni prenderanno il via il 1 giugno alle 15.30 quando in Piazza del Quirinale si terrà il cambio solenne della Guardia d’Onore da parte del Reggimento Corazzieri a cavallo con la Fanfara del 4° Reggimento Carabinieri a cavallo.

Prima della sfilata vera e propria, alle ore 9.15, all’Altare della Patria verrà deposta dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, alla presenza delle più alte cariche dello Stato una corona d’alloro. Alle 10,00  sotto gli occhi attenti del Capo dello Stato, delle autorità politiche, diplomatiche, militari, civili e religiose prenderà il via la sfilata militare con il sorvolo delle frecce tricolori. Quest’anno a sfilare anche 400 Sindaci di altrettanti Comuni italiani.

Inoltre, in via occasionale, dalle 15.00 alle 19.00 saranno aperti al pubblico i Giardini del Palazzo del Quirinale. Entrando nel Palazzo dalla via del Quirinale, attraverso Porta Giardini e un ottocentesco cancello, ci si inoltra nel Viale delle Palme, affiancato ai lati da dodici aiuole geometriche che ospitano una ricca collezione di specie arboree. Separato rispetto al resto del giardino tramite mura e alte siepi, il Boschetto si caratterizzava per un’originale organizzazione degli spazi. I viali erano coperti da pergolati e i restanti spazi erano occupati da una fitta vegetazione che dava un aspetto boscoso all’intera area.

Il Quirinale quest’anno per la prima volta si rivolge anche ai Social. Dopo la nascita dell’account ufficiale della Presidenza della Repubblica su Instagram (@Quirinale) il social network dedicherà al Quirinale l’iniziativa #emptyquirinale che vedrà coinvolti alcuni tra i più famosi “Instagramers” provenienti da diverse parti del mondo che, con i loro scatti con i cellulari, metteranno in risalto gli aspetti meno conosciuti, le attività istituzionali e le bellezze artistiche del Quirinale. Oltre alla mostra per tutti i visitatori sarà possibile pubblicare i propri scatti sul popolare social con l’hashtag #openquirinale.

Da venerdì 3 giugno a martedì 5 luglio, sempre al Quirinale, sarà aperta al pubblico la mostra iconografica dell’Agenzia giornalistica ANSA “2 giugno 1946: la scelta degli italiani”. La mostra espone una serie di fotografie, custodite negli archivi dell’Agenzia, sul Referendum che portò gli italiani a scegliere la forma repubblicana. Una serie di immagini suddivise in cinque capitoli: La campagna elettorale; Il voto del 2 giugno; La proclamazione del voto; La Costituente e De Nicola; Quei giorni in edicola. Per assistere alla mostra, completamente gratuita, occorre prenotarsi. I giorni di apertura saranno il martedì, il mercoledì, il venerdì e il sabato dalle ore 10.00 alle 15.00.

 

 

 

CINEMA – Marylin Monroe, sex symbol del XX° secolo

Marilyn Monroe nasce il 1 giugno 1926 a Los Angeles, negli Stati Uniti come Norma Jeane Baker Mortenson. La piccola Norma trascorre un’infanzia assai travagliata. La madre, affetta da gravi disturbi mentali, non si prendeva cura della bambina e lei era costretta a subire continui affidamenti a famiglie sconosciute e in vari orfanotrofi.

In una situazione simile Marilyn cerca un punto di appoggio sicuro, desiderio che la porta appena sedicenne a sposarsi con il ventunenne James Dougherty ma il matrimonio fallisce. Lavora presso un’industria aeronautica che produce paracaduti fino a quando il fotografo David Conover, impegnato a documentare il lavoro femminile nel periodo della guerra, la convince a intraprendere la carriera di modella e a iscriversi a una scuola specializzata. Marilyn accetta e  la sua decisione le cambierà la vita. Da quel momento, sotto la guida di un altro fotografo, Andrè de Denes, conquista le copertine delle riviste fin quando viene notata dalla Fox. Nel 1946 a venti anni divorzia, schiarisce i capelli e cambia il nome in Marilyn Monroe (il cognome da nubile della madre).

La sua carriera di attrice inizia con parti da comparsa poi conquista piccole parti che la lanciano nel mondo del cinema. Nel 1952 ottiene il suo primo ruolo da protagonista e nel ’53 con “Niagara” ottiene il successo mondiale. L’anno successivo sposa il famoso giocatore di baseball, Joe DiMaggio, da cui divorzia nel giro di un anno. Il fallimento della relazione le lascia dentro una ferita profonda. Dopo la separazione con il campione si trasferisce a New York per studiare all’Actor’s Studio. Conosce Arthur Miller, un intellettuale affascinante conosciuto in tutto il mondo per le sue commedie. Marilyn ancora una volta si illude di aver trovato l’uomo della sua vita e nel 1956 i due si sposano. L’anno dopo con l’amico fotografo Milton Green fonda la sua casa di produzione cinematografica, la Marilyn Monroe Productions. La sua casa di produzione produce un unico film che però risulta un autentico fiasco.

La relazione con Miller traballa. All’orizzonte dell’attrice spunta una nuova fiamma, Yves Montand. Il loro flirt è breve, intenso e soprattutto soggetto di gossip e pettegolezzi. Nel 1962 Marilyn riceve il Golden Globe come migliore attrice. In questo periodo inizia la relazione segreta con il presidente degli Stati Uniti John Fitzgerald Kennedy e con il fratello Robert.

L’instabilità emotiva della diva si aggrava. Qualcuno avanza l’ipotesi che Marilyn soffrisse per l’incapacità di avere figli o per la mancanza di un amore vero. Si rifugia nell’alcool e nei barbiturici, in breve la situazione si aggrava e l’attrice entra ed esce dalle cliniche. Nel 1962 esce il suo ultimo film e nello stesso anno divorzia dal marito Miller. Per via dei continui ritardi, delle crisi isteriche, dell’inaffidabilità e delle sbornie, viene licenziata dal set di un film.

Un mese più tardi, fra il 4 e il 5 agosto 1962, viene trovata morta nella sua casa. Apparentemente sembra trattarsi di un suicidio – un’overdose di barbiturici – ma molte voci hanno sempre sostenuto l’ipotesi dell’omicidio. Il mistero sulla sua morte non è mai stato svelato ma di certo ha contribuito a fare entrare Marilyn nel mito. Dal testamento lasciato risulta che Marilyn aveva lasciato il suo patrimonio (un paio di milioni di dollari) alla scuola di recitazione di Lee Strasberg, alla sua psicoanalista e alle cure per la madre malata. Venne sepolta al Westwood Memorial Park di Los Angeles. Tanto per far capire quanto il suo mito sia ancora vivo e vegeto basti sapere che nel 1999 Christie’s battè all’asta per un milione di dollari il famoso vestito color carne con il quale Marilyn cantò la canzone di buon compleanno a John Fitzgerald Kennedy.

 

CRONACA – Palermo, abusi sessuali su minore: arrestato professore di religione

Un professore di religione, di cui non sono state rese le generalità, è stato arrestato alle prime luci dell’alba dalla Polizia di Stato di Palermo con l’accusa di avere abusato sessualmente di una alunna ancora minorenne.

La squadra mobile ha proceduto all’esecuzione di una misura di custodia cautelare agli arresti domiciliari, con l’applicazione del braccialetto elettronico, nei confronti del docente, un insegnante 47enne di un istituto superiore della città. L’uomo avrebbe compiuto atti sessuali, ancorché circoscritti, con una sua ex alunna minorenne. La misura cautelare è stata disposta dal Gip di Palermo.

Come spiegato dalla Questura: “I gravi indizi raccolti dagli agenti della Squadra Mobile di Palermo, diretta da Rodolfo Ruperti, Sezione Reati Sessuali e in Danno di Minori, nel corso dell’indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Palermo, hanno condotto al provvedimento di oggi”.