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Svolta storica: le Unioni civili sono legge. Renzi: “Oggi è un giorno di festa per tanti”

Oggi si scrive la storia italiana. E’ finalmente giunto il via libera definitiva dell’Aula della Camera alla legge sulle Unioni civili. Il testo è stato approvato con 372 voti a favore, 51 contrari e 99 astenuti. La Camera da così il via libera definitivo alla legge sulle Unioni civili tra persone dello stesso sesso e la disciplina delle convivenze, già licenziata dal Senato. La proclamazione del risultato della votazione – riporta il portale Ansa.it – è stata salutata da un forte applauso dai banchi del Pd. Applausi anche fuori della Camera dove un gruppo di attivisti ha salutato il voto con un boato. 

È un giorno di festa per tanti, oggi. Per chi si sente finalmente riconosciuto. Per chi vede dopo anni che gli vengono restituiti diritti talmente civili da non aver bisogno di altri aggettivi” scrive Matteo Renzi su Facebook riferendosi al voto alla Camera sulle Unioni civili e sottolineando come la fiducia sia stata messa proprio per evitare altri ritardi.. “Per chi stanotte ha fatto fatica a prendere sonno, per chi da giorni ci scrive chiedendo dove festeggiare, per chi semplicemente non sta più nella pelle. È un giorno di festa per tanti, oggi. In queste ore decisive tengo stretto nel mio cuore il pensiero e il ricordo di Alessia. E questo mi basta. Perché le leggi sono fatte per le persone, non per le ideologie. Per chi ama, non per chi proclama. Scriviamo un’altra pagina importante dell’Italia che vogliamo“, sottolinea il premier.

RADICALI  – “Il voto di oggi segna solo un primo passo verso la conquista in Italia di diritti che in tanti altri paesi sono già storia: le unioni civili che usciranno dalla Camera dei deputati, infatti, sono lontane dall’essere la soluzione definitiva ai problemi delle coppie omosessuali e dei loro figli, esclusi dal provvedimento nel corso della bagarre al Senato. Non sono l’azione di riforma complessiva di un diritto di famiglia che da decenni non riflette più le esigenze di una società in mutamento. Oggi, quindi, siamo felici per le coppie che da troppo tempo aspettavano questo momento, già da domani saremo di nuovo al lavoro, anche con tutti gli strumenti giuridici a nostra disposizione, per una riforma della legge in senso egualitario. Continua la battaglia radicale per assicurare davvero pari diritti a tutti i cittadini“: così Riccardo Magi, segretario di Radicali Italiani, Yuri Guaiana, segretario dell’Associazione Radicale Certi Diritti, e Filomena Gallo, segretario dell’Associazione Luca Coscioni, commentando la fase finale dell’iter parlamentare delle unioni civili.

BOSCHI – “Sono molto contenta. Ora si festeggia, perché un giorno di festa per il quale ringraziare anche tanti che hanno lavorato in questi anni. E’ una risposta ai diritti, ai sogni, alle aspettative di tanti cittadini. E’ un giorno di festa per tutti gli italiani e le italiane“. Lo ha detto il Ministro delle Riforme Maria Elena Boschi, parlando con i giornalisti alla Camera dopo l’approvazione definitiva della legge sulle unioni civili.

 

 

Foro Italico a tinte biancoceleste: Cataldi, de Vrij e Felipe Anderson si divertono alla Paddle Arena

Dopo il dovere, il piacere. A pochi passi dallo stadio che ospiterà l’ultima gara di campionato della Lazio, va in scena oggi un pomeriggio all’insegna del bianco e celeste. Neanche la pioggia riesce a frenare la passione per il paddle (il nuovo sport che simile al tennis vengono utilizzate delle racchette più piccole e a piatto pieno con forellini. La palla utilizzata può essere molto più soffice di quella del tennis e la dimensione del campo da gioco è meno della metà di un campo da tennis). Sotto il cielo nuvoloso di Roma infatti, CataldiF. Anderson e De Vrij hanno approfittato del pomeriggio libero per diventare protagonisti alla Paddle Arena nei pressi del Foro italico. I primi due si sono affrontati a colpi di racchette tra tante risate, mentre l’olandese, arrivato dopo aver svolto degli accertamenti in Paideia, è rimasto a guardare. Al dritto incrociato di Danilo, Felipe risponde con un rovescio a una mano. Ritmi blandi e qualche risata. Foto e autografi in abbondanza, in un pomeriggio di svago per i calciatori biancocelesti.

 

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Stefan Derkum il nuovo Manzini?

Stamattina è trapelata la notizia che ad aspettare Jorge Sampaoli in rappresentanza della Lazio ci fosse Stefan Derkum, uomo di fiducia dell’olandese Joop Lensen. Di nazionalità olandese, Stefan ufficialmente riveste la carica di  Team Manager ed è alla Lazio dal 2014.

E’ quindi, per certi aspetti, una data storica quella di oggi, perché a rappresentare la Lazio non c’era il Grandissimo Maurizio Manzini, (a cui va il saluto di tutta la nostra redazione). Forse per Maurizio era troppo presto oppure no, fatto sta che già diverso tempo fa si parlò di un avvicendamento fra i due e pian piano questo passaggio di testimone si sta concretizzando. Anche per lui, sembra (purtroppo) esser arrivato quel momento in cui cala il sipario e si spengono le luci. Certo, 45 anni di Lazio sono veramente tanti…anni in cui si sono susseguite un corollario di emozioni e sensazioni che ancora riecheggiano e calzano forti, come fosse un’armatura emozionale, in te “Caro” Maurizio. Noi che in te rivediamo quello scudiero tutto d’un pezzo, immagina come ci sentiamo al solo pensiero di una Lazio senza di te. Gli altri non si rendono conto che dentro la “cantera” tanto conclamata dall’entourage biancoceleste, c’è un “giovanotto” che può ancora oggi raccontare ai più giovani le gesta di Chinaglia, le carezze di Maestrelli e le burla di“Gazza” Gaiscogne. Nei suoi occhi c’è e ci sarà sempre il racconto di mille storie di Lazio, specchio di tante pagine biancocelesti che hanno fatto la storia di questa società, e l’Amore (con la A maiuscola) mai tradito per la squadra del cuore.

Tutto questo patrimonio di Lazio ora lui lo consegnerà (con la stessa delicatezza di un padre che consegna il suo bene più prezioso al figlio) a Stefan Derkum. Sicuramente per il dirigente olandese raccogliere l’eredità di un totem assoluto come Manzini però Derkum sarà non solo un privilegio concesso a pochi ma, decisamente, una sfida non da poco. Buona fortuna.

FOCUS LAZIOCHANNEL – WHO IS JORGE SAMPAOLI ?

In attesa dell’ultima gara di campionato contro la Fiorentina, il nome che tiene banco oggi in casa Lazio è quello del tecnico sampaoli, nome nuovo della dirigenza biancoceleste. Jorge Luis Sampaoli Moya questo il nome completo del tecnico argentino è nato il 13 marzo del 1960 ed è alto appena 1,66 cm ma come dice il proverbio “Nella botte piccola c’è il vino buono”, almeno questa è la speranza :)

Nato a Casilda, nella provincia di Sante Fe, si ritirò dal calcio giocato appena 19enne per essersi fratturato la tibia. Uomo abbastanza colto, prima di intraprendere la carriera da mister, ha lavorato in banca e poi addirittura come giudice di pace. Il modulo che attua è il 3-3-1-3 che non è un prefisso internazionale, ma un modulo che ci lascia molto perplessi, anche in virtù dell’altissimo livello tattico presente nel nostro paese.

ALLENATORE GIRAMONDO

Allenatore molto esperto, inizia la carriera di allenatore agli inizi degli anni ’90, dapprima allenando squadrette di seconda divisione argentina, poi nel 2002 si trasferisce in Perù allenando per solo otto gare la società Juan Aurich, prima volta da allenatore di una compagine della prima serie peruviana. Poi, dal 2002 al 2012 cambia ben sei squadre e nel 2007, si trasferisce in Cile assumendo la guida della O’Higgins club fondato nel 1955 e che deve il suo nome a Bernardo O’Higgins, eroe nazionale dell’indipendenza cilena. Il 15 dicembre 2010 venne assunto dall’Universidad de Chile, vincendo il campionato di Apertura 2011. Con 9 vittorie consecutive stabilì, nel settembre 2011, il primato cileno per il maggior numero di successi ottenuti all’inizio di un campionato (dalla prima alla nona giornata). Il tecnico continuò a vincere anche la Copa Sudamericana 2011, primo titolo continentale dell’Universidad de Chile e prima società cilena nella storia a vincere tale competizione. Non pago si aggiudicò anche il titolo nazionale di Clausura. Dopo essersi tolto qualche importante soddisfazione, nel 2011 Sampaoli arriva secondo nel premio allenatore sudamericano dell’anno.

La consacrazione massima arriva però nel 2012, quando la Federazione Calcistica Cilena lo nomina CT della nazionale e dopo appena tre anni riesce addirittura a conquistare la Copa America battendo 4-1 dopo i calci di rigore la nazionale Argentina, non certo l’ultima arrivata. Questo gennaio dopo quattro anni più che positivi, il piccoletto ma navigato tecnico argentino, lascia la panchina del Cile perché vuole provare a conquistare anche il continente europeo.

Quale club?

Stamattina l’arrivo a Fiumicino accompagnato dal suo manager per parlare non solo con gli uomini di Lotito. Infatti – secondo informazioni arrivate alla nostra redazione – oltre alla Lazio il tecnico argentino farà tappa anche in Spagna per relazionarsi con i dirigenti del Valencia e dell’Espanyol. Tare e Lotito dopo aver acquistato Petkovic, potrebbero di nuovo stupirci, tirando fuori dal cilindro un tecnico fuori dal solito giro. Ora però dovremo capire se stupire, sia sinonimo di vittoria. Solo questo è importante: Vincere.

 

L’Aarhus vuole riscattare Elez

Nel Febbraio 2015, dopo l’esperienza al Grosseto in Lega Pro, Josip Elez ha lasciato l’Italia, prima per approdare in Ungheria con l’Honvéd, poi per spostarsi più a nord, in Danimarca, e vestire la maglia dell’Aarhus. Un’avventura importante per l’ex Primavera che, ancora di proprietà della Lazio, sta trovando continuità vivendo il campionato da titolare. 25 presenze stagionali del difensore croato, suggellate anche da due reti e da una grande costanza di rendimento. Proprio il buon rendimento di Elez, come riportato da tuttomercatoweb.com, sta convincendo il club danese a valutare il riscatto del classe ‘94 dai biancocelesti. Dopo la fine di maggio, quando la Superliga chiuderà i battenti (il 29 l’ultima giornata sul campo dell’Odense), arriverà una decisione definitiva.

NOVITA’ PER I TASSISTI E PER GLI NCC ROMANI

CITTA’ METROPOLITANA ROMA: BORELLI “PROVE DI ACCORDO SULLE REGOLE PER TAXI E NCC IN PORTI E AEROPORTI”.

La Regione Lazio, con una norma contenuta nell’ultima Legge di stabilità ha dato tempo sino la 31 maggio p.v. ai Comuni ricadenti nel “bacino di traffico Comprensoriale” (Fiumicino, Ciampino e Civitavecchia, ossia quelli che hanno porti e/ o aeroporti, e Roma ) per trovare un’intesa che regolamenti il servizio Taxi e Ncc nei sedimi portuali ed aeroportuali. In particolare, la Legge Regionale chiede che gli Enti stabiliscano le condizioni per l’esercizio di Taxi ed Ncc, le tariffe integrate, le modalità di identificazione univoca e le sanzioni. In assenza di questo accordo, sarà la Città Metropolitana di Roma Capitale a farsene carico. Il Delegato alla mobilità della Città Metropolitana Massimiliano Borelli, d’intesa con il Vice Sindaco Mauro Alessandri, ha sostenuto e promosso quindi un tavolo con tutti i soggetti interessati, al fine di definire un percorso condiviso nel raggiungimento dell’intesa richiamata dalla normativa regionale di settore.

“Abbiamo già avuto una prima proficua riunione – ha dichiarato Borelli – pur costatando l’assenza ai lavori del Comune di Roma Capitale, soggetto maggiormente interessato all’attuazione del nuovo disposto normativo. La nuova gestione territoriale del servizio Taxi ed Ncc in ambito aeroportuale e portuale impegna le Amministrazioni in un coordinamento tecnico-amministrativo al quale la Città Metropolitana vuole prendere parte, fornendo quella collaborazione istituzionale specifica e promuovendo quelle sinergie utili al raggiungimento dell’obiettivo, in linea con la propria vocazione istituzionale. Il Comune di Fiumicino, presso il quale si terrà la prossima riunione, si è già mosso in tal senso, e lo ringrazio per questo. Lavoriamo al fine di raggiungere un’intesa entro il termine di legge, anche per evitare che dopo la sua scadenza la Città Metropolitana debba esercitare il potere sostitutivo come previsto dalla normativa vigente. E comunque almeno avremo già condiviso con gli Enti parte del percorso. Siamo fiduciosi che con il supporto dell’Ente si arrivi ad un’intesa che regoli questo servizio così importante e delicato”.

L’agente di Defour apre alla Lazio

Questa mattina è trapelato l’interesse della Lazio per il centrocampista dell’Anderlecht Steven Defour, individuato come sostituto di Biglia in un’eventuale partenza dell’argentino.

A far chiarezza sulla situazione ai microfoni di TuttomercatoWeb è intervenuto l’agente del calciatore belga, Paul Stefani, che ha aperto ad un eventuale trasferimento in Italia: “Il ragazzo piace a tanti club, la Lazio ha fatto sapere che il suo profilo potrebbe essere interessante ma non c’è ancora nulla di concreto. L’interesse di numerose società non mi sorprende, ha collezionato 44 presenze con la Nazionale del Belgio e ha vinto il campionato due volte con lo Standard Liegi e due volte con la maglia del Porto”. Dichiarazioni seguono quelle rilasciate ai microfoni di HLN: “E’ normale per un calciatore pensare al proprio futuro quando arrivano offerte irrinunciabili. A Steven non dispiacerebbe restare all’Anderlecht ma tutto dipende dalle offerte che arrivano. Molte squadre lo seguono, ma non tutte possono permetterselo. Qualora arrivasse un’offerta degna, l’Anderlecht lo lascerebbe partire“.

Trapela ottimismo sulle condizioni di De Vrij

Stefan De Vrij si trova al momento presso la clinica Paideia per svolgere controlli strumentali al ginocchio operato.

Trapelano buone notizie riguardo le condizioni del colosso difensivo biancoceleste: secondo indiscrezioni raccolte in esclusiva dalla redazione di Laziochannel.it infatti, il controllo odierno dovrebbe, incorciando le dita, essere l’ultimo per il centrale olandese. Ci sarebbe anche qualche piccola possibilità di vederlo nell’elenco dei convocati domenica per l’ultima sfida di campionato contro la Fiorentina di Paulo Sousa, anche se l’ultima parola a riguardo spetta al professore olandese che lo ha operato (professor Cugat), anche e soprattutto in virtù della polemica scatenatasi nei giorni scorsi intorno allo staff medico biancoceleste.
Che per De Vrij si cominci a intravedere la luce in fondo al tunnel?

Per Miro Klose futuro in USA?

Domenica sarà la sua ultima partita con la maglia biancoceleste. Dopo 170 presenze e 62 gol, Miroslav Klose lascerà la Lazio.

Ancora incerto il suo futuro: si parla di un ritiro dal calcio giocato, di un ritorno in Germania, o di una chiusura di carriera in campionati meno impegnativi. Ecco che a tal proposito, secondo quanto riportato da La Repubblica, i New York Red Bulls, squadra militante nella MLS americana, sarebbero interessati ad offrire un biennale al campione tedesco. Dopo il Klose day un futuro a stelle e strisce per il campione tedesco?

 

Lopez: “Chiudere con una vittoria. Keita? Si è consacrato”

L’ex centrocampista biancoceleste degli anni ’70, Antonio Lopez, per tutti Totò, è intervenuto sulle frequenze di LazioStyleRadio per analizzare il momento della squadra in vista dell’ultima fatica di campionato contro la Fiorentina, in programma domenica all’Olimpico contro la Fiorentina.

Lopez si augura una vittoria: “Sarebbe il massimo chiudere la stagione con un risultato positivo, sia per i tifosi che per Inzaghi“. Proprio sul mister biancoceleste: “Quello che sta facendo Simone è molto positivo, peccato per la sconfitta di Genova dove la Lazio meritava di vincere. Magari proprio con quei tre punti in più si sarebbe agguantata l’Europa. Il merito del mister fuori dal campo è quello di aver risistemato lo spogliatoio, ha un altro modo di trattare i giocatori. Dal punto di vista tecnico e del gioco ha imposto la sua filosofia mettendo in campo una formazione composta da atleti collocati nei ruoli giusti in tutti i reparti, ha dato un equilibrio“. Sulla stagione mediocre di Danilo Cataldi e su quella positiva di Keita: “Cataldi quest’anno ha sofferto tanto, spero domenica abbia l’occasione di mettersi in mostra perché è un ragazzo con grandissime qualità. Keita ora gioca sempre, quest’anno si è consacrato mettendo in luce tutto il suo valore. Spero facciano bene in quest’ultima partita“. Infine riguardo il modo di giocare di Inzaghi: “Inzaghi ama la manovra e mette in campo i giocatori tecnici, sta sperimentando in questo scorcio di campionato, anche se sceglie chi gli dà più affidamento. Questa Lazio ha una base, lo abbiamo capito in queste ultime partite“.

 

FORMELLO – Prove tattiche in vista dell’ultima di campionato

La Lazio di Inzaghi si è ritrovata questa mattina sul campo Fersini di Formello. Dopo il riscaldamento iniziale il gruppo si è dedicato ad una serie di esercizi. Prima lavoro sull’equilibrio con e senza il pallone. A seguire partitella a campo ridotto con passaggi con le mani e tiri in porta prima di testa e poi coi piedi di prima. Successivamente, il gioco e’ proseguito coi piedi. Quindi cinque postazioni con esercizi per lo sviluppo della forza, con successivi scatti in velocità con l’utilizzo dei coni e degli ostacoli. Al termine partitelle tre contro due a campo ridotto.

DUE RITORNI IN GRUPPO – Rispetto a ieri tornano in gruppo Basta e Braafheid, out invece Hoedt, Morrison, Kishna e Matri, oltre a De Vrij, atteso in Paideia nel primo pomeriggio per effettuare controlli strumentali al ginocchio operato. Per il resto gruppo compatto agli ordini di mister Inzaghi.

SENZA BIGLIA CHANCE PER CATALDI? – Per l’ultima sfida di campionato contro la Fiorentina di Paulo Sousa sarà assente il capitano Lucas Biglia per squalifica (così come Djordjevic), ed ecco che potrebbe esserci una chance per Cataldi nel ruolo di regista. Da scegliere anche le mezzali che agiranno a fianco del classe ’94, con Onazi, Parolo, Milinkovic-Savic e Lulic in lotta per due maglie. Torneranno dal turno di stop Gentiletti e Keita, che molto probabilmente riprenderanno posto nell’undici titolare, a scapito di Hoedt (comunque infortunato), e Felipe Anderson.

 

 

 

MERCATO – Si pesca nell’Anderlecht per il dopo Biglia. Pronto un ritorno, mentre Immobile…

Lucas Biglia pare sempre più lontano dalla Lazio, e allora Lotito e Tare si stanno guardando alla ricerca di un sostituto. L’ultimo nome arriva dal Belgio, proprio da quell’Anderlecht di cui il Principito era capitano prima di approdare nella Capitale. Si tratta di Steven Defour, 26 presenze con un gol e sette assist collezionate in campionato, prima di un brutto infortunio al muscolo femorale che ha posto fine anticipatamente alla sua stagione. 28enne, costa sui 4 milioni e, fattore non da poco, ha voglia di confrontarsi con il campionato italiano (“Non direi mai no ad un’offerta dall’Italia…“, ha confidato nei giorni scorsi). Secondo “The Last Time”, la Lazio ci avrebbe fatto un pensierino, pescando nuovamente in quell’Anderlecht dove, nelle scorse settimane, interessava molto anche il centrocampista classe ’97 Youri Tielemans.

Per un centrocampista che arriva, un altro che invece ritorna: Alvaro Gonzalez, tramite i suoi profili social, ha annunciato la fine della sua avventura messicana. “Termina la mia esperienza all’Atlas. – ha scritto – Indubbiamente non è stato l’anno sportivo che mi aspettavo sia a livello collettivo che individuale, ma sono in pace con me stesso per aver fatto il massimo per cambiare la situazione. Vorrei fare un grande saluto ai tifosi, che ringrazio per averci trattato con rispetto nonostante i risultati poco favorevoli. Rivolgo loro un grande in bocca al lupo per il futuro“. Adesso dunque per il Tata si prospetta il rientro alla Lazio, con cui ha un contratto fino al 2017, ma dove difficilmente resterà. Per l’attacco, infine, Ciro Immobile ha smentito l’interesse dei biancocelesti: “Mi vuole la Lazio? No, non mi risulta“.

Under 15: Lazio a caccia degli ottavi di finale dopo il match d’andata contro il Palermo

Dopo tre settimane di sosta, entra nel vivo delle finali il campionato Under 15: domenica 8 maggio hanno preso il via i sedicesimi di finale.

La Lazio, dal suo terzo posto della classifica nel girone F, ha ospitato tra le mura amiche del ‘Gentili’ il Palermo, secondo classificato nel girone H. Le due compagini si sono affrontate nella partita d’andata, c’è solamente un pass per gli ottavi di finale.

Mister Ruggeri ha dovuto sopperire alle assenze degli squalificati Del Mastro e Siclari, mentre Chilà e Noto sono out per infortunio; sono stati aggregati alla squadra i 2002 Conforti e Franco. I cambiamenti maggiori nell’undici titolare biancoceleste hanno riguardato la difesa, De Angelis è stato indietreggiato dal centrocampo e Mengoni è stato spostato sulla destra. La Lazio si è presentata con il solito 4-3-3: tra i pali Cirillo, linea difensiva formata da Mengoni e Petricca sulle fasce, mentre Armini e De Angelis sono la coppia centrale, a centrocampo agiscono Putti, Spoletini e Guerini, mentre il tridente d’attacco è formato da Cerbara, Adusa e Nicodemo. Dopo un primo tempo equilibrato terminato sullo 0-0, al 13’ della ripresa Adusa si inventa il gol: il numero 9 biancoceleste dalla sinistra tenta di crossare al centro per Nicodemo, ma la sfera prende un effetto strano e diventa un imprendibile pallonetto per il portiere. La squadra capitolina passa così in vantaggio, poco dopo viene annullato anche un gol per fuorigioco a Nicodemo, ma i biancocelesti fino al triplice fischio finale difendono con le unghie e con i denti il vantaggio.

Le giovani aquile di mister Ruggeri conquistano una vittoria importante, domenica prossima la sfida di ritorno in terra siciliana sarà fondamentale per staccare il pass per gli ottavi di finale, ma la Lazio ci crede.

Nel post partita sulle frequenze di Lazio Style Radio 89.3 FM, è proprio il tecnico biancoceleste ad incoraggiare i suoi ragazzi:

E’ stata una sofferenza, ma lo sapevamo. Non ci dimentichiamo che abbiamo incontrato una squadra che è arrivata prima in classifica a pari punti con il Napoli, poi ha pagato caro il prezzo degli scontri diretti e quindi è passata come seconda. Il Palermo ha un ottimo organico, una linea difensiva ben strutturata, non è stato facile, ma lo sapevamo. Queste sono tutte finali e nel caso dovessimo passare agli ottavi di finale saranno difficili anche le prossime gare. Sognare le Final Eight? Ci dobbiamo credere per forza, ormai siamo qua e balliamo. E’ un obiettivo difficile da raggiungere, dobbiamo mettercela tutta. Sappiamo che non possiamo regalare nulla, sarà una battaglia anche a Palermo e speriamo di riuscire a portarla a casa. I ragazzi non devono mollare, neanche un centimetro perché se il nostro sogno è il 19 giugno (data della finale per il titolo nazionale ndr) dobbiamo mettercela tutta. Mi sento di elogiare i miei ragazzi, continuiamo su questa strada.”

Ancora una volta è lui l’ago della bilancia della Lazio, l’attaccante classe 2001 Jonathan Adusa sblocca la partita e regala la vittoria alla propria squadra. Passando dai microfoni di Lazio Style Radio 89,3 FM, il numero nove biancoceleste esprime tutta la sua gioia per la vittoria e racconta la sua rete:

Il mio gol? Volevo servire Nicodemo, invece la palla ha preso un effetto strano ed è uscito fuori un pallonetto al portiere che è terminato in rete. A Palermo ci aspettiamo molta pressione, giocheranno sicuramente con più attaccanti, ma noi siamo più bravi quindi dobbiamo vincere per noi e per tutti i laziali. In questa partita non ho giocato benissimo, purtroppo non sempre si gioca bene, ma per Palermo mi farò trovare in forma, sono molto contento per la vittoria della squadra. Le Final Eight? Speriamo di arrivarci, siamo un bel gruppo e possiamo farcela!”

Lorenzo Putti, il centrocampista biancoceleste impensierisce per ben due volte l’estremo difensore rosanero, la sfera non è entrato, ma alla fine gioisce per la vittoria conquistata:

E’ stata una sfida molto importante per noi, anche se manca ancora la partita di ritorno. Ho impensierito il portiere avversario? Ho tirato da molto lontano, era quasi impossibile, magari al ritorno la palla entra in rete. A Palermo sarà una vera battaglia, andremo giù nelle migliori condizioni per cercare di portare a casa la vittoria.”

Di Gennaro: “La Lazio poteva fare molto di più. Klose campione leggendario”

Antonio Di Gennaro, ex centrocampista della Fiorentina, è intervenuto ai microfoni di Lazio Style Radio 89.3 FM.

La Lazio poteva fare molto di più in questa stagione. Spesso le annate negative possono servire per ripartire con un altro slancio. Inzaghi sta facendo bene, ha fatto una gavetta importante, sei anni nel settore giovanile non sono pochi. Inoltre conosce l’ambiente e i calciatori.

Peccato per la sconfitta contro la Samp, è stata clamorosa potevano essere 3 punti in più.

Il mister ha portato tranquillità e serenità, questi pochi mesi gli sono serviti per fare il salto bene, si può ripartire da lui. La società deve capire cosa vuole fare. La squadra ha dato qualcosa in più, ci sono stati meno problemi alla difesa con Gentiletti, i biancocelesti si sono ripresi. La Lazio è composta da giocatori giovani e in prospettiva può far bene.

Milinkovic lo vedo bene come centrocampista e non come trequartista, deve solo imparare a leggere le situazioni tattiche, è giovane e si può plasmare per trovare il suo giusto collocamento in campo.

Klose è giocatore fantastico, racchiude classe, qualità ed intelligenza. È un campioni che si mette a disposizione della squadra. Alla Lazio ha fatto delle cose straordinarie. Per lui parlano i fatti, non si arriva a questi livelli e a questa età se non sei un vero professionista”.

Gol e assist, annata da record per Antonio Candreva

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Annata da record per Antonio Candreva: con la rete realizzata al Carpi domenica scorsa, l’esterno biancoceleste ha infatti toccato quota 10 gol, dicendo il primo centrocampista della storia laziale ad andare in doppia cifra per tre campionati consecutivi. Un traguardo importante, ancora di più perché raggiunto in occasione della 150esima presenza con l’aquila sul petto. In precedenza, ‘Sant’Antonio’ era stato autore di 12 gol nel 2013-2014, 10 nel 2014-2015 e, considerati quelli messi a segno nell’anno in corso, si arriva ad un totale di 32 reti. Numeri da bomber per Antonio, considerato ormai come attaccante, anche se nato come centrocampista. E numeri importanti sono riscontrabili anche sotto il profilo degli assist sfornati nel medesimo triennio: sono infatti ben 26 i suggerimenti per i compagni di squadra dell’esterno di Tor de’ Cenci, che ha superato per prolificità gente come Fuser, Nedved, Simeone e Veron. Se dunque, come racconta radiomercato, a giugno dirà addio, per la Lazio non sarà facile sostituirlo con uno del suo stesso calibro.

Lazio, nel primo pomeriggio un big in Paideia per accertamenti

Manca ancora la partita contro la Fiorentina, ma la Lazio inizia già a impostare la prossima stagione. Scaldano i motori giocatori che potrebbero segnare il riscatto della società biancazzurra nella prossima annata. Su tutti Stefan De Vrij, che oggi sarà visitato in Paideia per accertamenti: il difensore olandese è ormai clinicamente guarito, ma è ora chiamato alla risposta del campo per capire se il ginocchio terrà al meglio dopo la lunga inattività. Alle 14.15 il centrale olandese effettuerà accertamenti strumentali per fare il punto sulle sue condizioni fisiche, in un cammino che dovrà portarlo ad essere pronto a scendere in campo con i compagni di squadra a luglio, nel ritiro di Auronzo di Cadore.

Verso il Klose-day – Ci sarà una premiazione e una dedica speciale sulla maglia

AGGIORNAMENTO ORE 10:58 DEL 11/05 –  In occasione dell’ultima gara di Miroslav Klose in biancoceleste, la società ha deciso infatti di omaggiare l’attaccante tedesco con una dedica cucita sulla divisa che i ragazzi di Inzaghi indosseranno per sfidare la Fiorentina: “Grazie Miro”, questo il messaggio, semplice ma ricco di gratitudine, rivolto al bomber tedesco. Lo scenario però, come riporta il Corriere dello sport, non sarà dei migliori. Come anticipato infatti dalla nostra redazione, ad oggi sono poco più di 4 mila i biglietti venduti, nonostante l’invito della società, pubblicato ieri sui propri social. I prezzi dei tagliandi, del resto, sono molto bassi già dalla scorsa settimana, con curve e distinti a 5 euro. Considerando i 14 mila abbonati, a stento si arriverà alle 30 mila presenze contro la Fiorentina. E’ comunque prevista una particolare premiazione e da un video emozionale in cui verranno raccolti i gol più belli del campione del mondo con l’aquila sul petto. Sperando che con i violi superi le attuali 63 gioie in biancoceleste (54 in campionato),superando così Pandev e Garlaschelli e diventare così, il bomber straniero più prolifico e il settimo nella classifica dei cannonieri del club. Al termine del match, infine ci sarà l’immancabile giro di campo con cui calerà definitivamente il sipario sull’avventura romana del Re.

AGGIORNAMENTO ORE 13:20 – Arriva anche il tweet della Lazio a rendere ufficiale l’addio di Klose. “Ci vediamo domenica all’Olimpico per salutare Miro“. Questo il messaggio apparso sui profili ufficiali Twitter e Facebook della società biancoceleste.

AGGIORNAMENTO ORE 8:30 DEL 10/05 – Aumenta leggermente il dato dei biglietti venduti. Ad oggi sono poco più di 2500 i tifosi che si sono assicurati un tagliando per partecipare al “Klose-day”.

Il sogno Europa è ormai infranto. Inzaghi però non molla e ha chiesto ai suoi giocatori una grande prestazione anche contro la Fiorentina per poter chiudere con un risultato positivo una stagione che di positivo ha avuto ben poco. Ma più che sul risultato, l’attenzione del popolo biancoceleste domenica sarà rivolta tutta su Miro Klose, che calcherà per gli ultimi 90 minuti il prato dell’Olimpico da calciatore della Lazio.  Sarà la sua festa, il suo giorno, sarà appunto il “Klose-day”.

Il dato parziale dei biglietti al momento, nonostante i prezzi popolari, non è molto incoraggiante. Si procede a rilento: è vero che siamo appena a lunedì ma ad oggi sono poco più di 1300 i biglietti staccati. Molti tifosi sono ancora combattuti tra andare e non andare, sospendere qualsiasi protesta giustificata per un “ultimo” saluto al Re oppure rinunciare ma con la voglia matta di vederlo, eventualmente, alla festa dei laziali: il 23 Maggio per l’evento “Di Padre in Figlio“. Mancano 6 giorni alla sfida di domenica, il tempo ci darà una risposta.

Sequestrato tritolo, la Sacra Corona Unita voleva uccidere il procuratore di Napoli

L’obiettivo era quello di uccidere il procuratore di Napoli Giovanni Colangelo. A questo sarebbe servito il tritolo sequestrato il 29 aprile in provincia di Bari. La notizia è stata rivelata agli inquirenti della Dda di Bari da un collaboratore di giustizia vicino alla Sacra Corona Unita ma originario del napoletano il quale, in cella, alla fine del 2015, sarebbe entrato in contatto con uomini della camorra che parlavano di un agguato al magistrato.

Sulla vicenda indaga il pm Antimafia barese Roberto Rossi, che ha coordinato anche le indagini che hanno portato al sequestro dei 550 grammi di esplosivo letale, nascosto sotto un albero, di fronte al cancello della tenuta di un boss di Gioia del Colle (Bari), il trafficante di armi Amilcare Monti Condesnitt, il quale per questa vicenda è ora in carcere con altre 4 persone. E proprio aGioia del Colle, stando alle dichiarazioni del pentito, sarebbe dovuto avvenire l’attentato. Il clan che lo stava progettando aveva infatti studiato gli spostamenti di Colangelo fra Puglia eCampania e avrebbero colpito a Gioia, dove il capo dellaProcura di Napoli abita.

Rocca di Papa, a fuoco un auto. Coinvolto un ragazzo

Attimi di gran paura alle prime ore della sera di ieri lungo via Enrico Ferri, nel centro storico di Rocca di Papa dove una Fiat 600 guidata da un ragazzo ha improvvisamente preso fuoco probabilmente per il surriscaldamento del motore. Il giovane, accortosi delle scintille e del fumo che uscivano dal vano motore ha subito accostato l’auto ed ha chiamato i soccorritori. Sul posto sono intervenuti dopo alcuni minuti i vigili del fuoco e la polizia locale di Rocca di Papa.

Nel frattempo si era fermato anche un automobilista di passaggio, che senza pensarci due volte ha imbracciato l’estintore di un bar vicino ed ha aiutato il giovane in preda al panico ad estinguere le prime fiamme.
Nel tremendo rogo, l’utilitaria è andata distrutta, danneggiando anche un’autovettura parcheggiata vicino, il manto stradale e il muro di una proprietà privata adiacente.

Crespo: “Domenica sarò all’Olimpico per Miro. Inzaghi? Gli voglio bene ma…”

Il campionato della Lazio è finito da un pezzo ma la sfida di domenica sera con la Fiorentina ha comunque un significato importante: è l’ultima partita del Re Miro Klose ed è importante per Inzaghi aggiungere un gradino in più verso la conferma l’anno prossimo. Per parlre di tutto questo, è intervenuto ai microfoni di Radio Incontro Olympia, l’ex bomber biancoceleste Hérnan Crespo, che ha anche confermato la sua presenza stadio Olimpico per omaggiare il Re:

 “Il giorno che arrivò Klose dissi che finalmente era tornato un grande attaccante a vestire la maglia della Lazio. Ha dimostrato che è un giocatore di un calibro e di uno spessore impressionante. Solo vederlo allenare è stato un onore. E’ un esempio per i giovani con la sua professionalità e serietà. E ovviamente ha confermato di essere un cannoniere incredibile. Bisogna essere orgogliosi che la Lazio se lo sia tenuto stretto per cinque anni. Domenica ci sarà l’occasione per salutarlo, mi farà ancor più piacere essere presente allo stadio. Sarò all’Olimpico, e voglio precisare che non c’è nessun legame con la futura panchina della Lazio. Rispetto molto chi sta lavorando in questo momento alla Lazio. Voglio bene a Simone, è un bravo ragazzo. Però in un futuro, non so quanto lontano, mi piacerebbe allenare la Lazio. Voglio ripercorrere quello che ho fatto da giocatore. Conosco la situazione ambientale che c’è in questo momento a Roma nella Lazio ma non mi spaventerebbe. Lavorare in una piazza così importante ha tanti aspetti belli ma anche qualche criticità, ma bisogna metterlo in conto se si vuole fare questo mestiere. E di sicuro sono molti di più gli aspetti positivi. Non conosco il motivo dell’esonero di Pioli. E’ indiscutibile che lo scorso anno abbia fatto un grandissimo lavoro. Il problema è sempre legato al progetto e agli obiettivi. Se perdi il preliminari e avevi costruito le tue ambizioni intorno a quella partita, è chiaro che la stagione diventa subito fallimentare, se alzi troppo l’asticella le ambizioni crescono e non sempre è facile concretizzarle. Simone Inzaghi ha fatto bene ad accettare, non si può rifiutare una piazza come Roma, tutti abbiamo l’ambizione di allenare in serie A. Non credo che la Lazio abbia pensato che Inzaghi fosse il salvatore della patria. Se hanno scelto di prendere Inzaghi significa che sono state fatte le valutazioni per quello che ha già fatto vedere in primavera. Pensare di perdere Biglia fa piangere il cuore. E’ un giocatore di livello, ne vedo pochi nel suo ruolo alla sua altezza. Però è chiaro che alla sua età c’è la voglia di giocare in una squadra con ambizioni di vittoria nell’immediato. Tutto dipende dal progetto, in base alle intenzioni della Lazio sul mercato si può dire è giusto tenere Biglia e comprare altri giocatori per lottare al titolo. Oppure è giusto vendere Biglia per avere i soldi necessari per rinforzare la squadra