Intervistato da cittaceleste, Daniele Portanova ha parlato dell’evento Di padre in figlio: “Ho detto subito al capitano che faccio dieci minuti, poi vado nel mio posto che è in Curva. Oggi rappresento il tifoso della Lazio in campo. Ho la pelle d’oca nell’indossare questi colori. La squadra tanti anni fa andava bene così, quindi non avevo la presunzione di paragonarmi a certi campioni. Ultimamente invece le cose erano cambiate e un Portanova poteva esserci. La mia aggressività? La prima finta non la capisco”.
Stankovic: “A Roma abbiamo scritto la storia. Tornare? Non potrei mai…”
Grande serata allo Stadio Olimpico per l’evento “Di Padre in figlio”. Tra i tanti ex calciatori biancocelesti presente anche l’ex centrocampista Dejan Stankovic.
L’ex laziale, attualmente dirigente interista, ai microfoni dei cronisti presenti fuori dall’albergo che ospita i giocatori si è soffermato a parlare di svariati argomenti riguardanti la società biancoceleste a partire da Simone Inzaghi, suo ex compagno di squadra: “Secondo il mio parere meriterebbe la conferma sulla panchina biancoceleste. E’ una decisione che spetta alla società, ma secondo me dovrebbe restare. A Roma avevo uno splendido rapporto con i tifosi, ai nostri tempi qui alla Lazio abbiamo fatto un po’ di storia“.
Poi sul suo pigmalione Sinisa Mihajlovic: “L’ho sentito pochi giorni fa, da ciò che so era in trattativa con il Torino e credo che la cosa possa andare in porto. Non so se sarebbe potuto essere il tecico giusto per la Lazio, voi giornalisti conoscete queste situazioni meglio di me. Tra di noi non abbiamo parlato della Lazio, ma credo che se ci fosse stato qualcosa di reale me lo avrebbe comunicato”.
In futuro è possibile un tuo ritorno in biancoceleste? “Potrebbe anche essere, alla Lazio ho fatto bene. Ora sono all’Inter. Vivo a Milano da dodici anni, anche in questa società ho scritto la storia. Ma se un giorno mi dovessero chiamare non potrei mai dire di no“.
Su Simeone e il suo Atletico Madrid impegnato in finale di Champions contro il Real: “Diego questa sera non può essere qui, sta preparando la finale. Per lui è la partita della vita”.
‘Di Padre in Figlio’ – Le parole di Cesar, Castroman, Agostinelli e Facco
All’evento “Di Padre in figlio” sono intervenuti ai microfoni di Radiosei alcuni protagonisti di questa meravigliosa serata. Ecco le loro parole ricche di sentimento:
Cesar: “Il derby del 6 gennaio? Bellissimo. I derby sono sempre belli, ma vivere le emozioni come le abbiamo vissute noi davanti a certe difficoltà è bellissimo. Una volta si metteva cuore e anima speriamo di tornare presto a quei livelli“.
Castroman: “Ho ritrovato tanti compagni che però quando mi visto non mi hanno riconosciuto, sicuramente è per i capelli…prima erano lunghi, poi li ho tagliati (ride n.d.r.). Dopo però mi hanno abbracciato tutti, mi hanno riportato a 15 anni fa quando ero arrivato a Roma, un’emozione bellissima“
Agostinelli: “Non gioco questa sera perché non sto molto bene”. Una giornata di festa: “Sono cose belle ed emozionanti, c’è una vita dietro, ci ritroviamo dopo anni anche con gente che non vediamo da tanto”. Oggi ci sono tante Lazio diverse ed il tasso tecnico è elevato: “Sì, il tasso tecnico è grande ed è bello questa sera, ma mi fa piacere tanta gente che accorre per vedere questa maglia. Di giocatori ce ne sono stati tanti, ma la maglia è sempre quella. La mia partita più bella? Lazio-Juve 3-0, con 70 mila spettatori, grande prestazioni e la gente che ha perso la testa“
Facco: “Oggi in questo magnifico stadio è qualcosa di bellissimo. Se gioco? No perché già ho i campi mentre dormo non vorrei fare figuracce, però c’è ancora qualcuno però che ha voglia di giocare, bisogna vedere quanto durano (ride n.d.r.)”.
Dabo: “Sono stato benissimo alla Lazio, fa sempre piacere tornare qui”
Presente all’evento “Di Padre in figlio” anche l’ex biancoceleste Ousmane Dabo.
Queste le sue parole rilasciate ai microfoni di Radio Sei sulla serata: “È bello ritrovarsi fra tanti amici. Soprattutto è bello rivedere i giocatori e i tifosi biancocelesti. Alla Lazio sono stato benissimo, è sempre un piacere tornare all’Olimpico. Il mercato biancoceleste? Se dovesse andare via Biglia servirebbe un regista all’altezza che possa sostituirlo. Cataldi è una mezz’ala non può agire al suo posto, ma tutto dipende dalla società”.
Ledesma: “Un onore per me essere qui”
Tra i tanti protagonisti presenti questa sera all’evento “Di Padre in figlio” anche Cristian Ledesma.
L’ex centrocampista laziale è intervenuto a microfoni di Radio Sei per parlare della speciale serata biancoceleste e del suo futuro: “Per me essere presente qui per un evento così importante e emozionante è un onore. È veramente una cosa bellissima vedere in campo molti giocatori che hanno fatto la storia di questa maglia. Essere insieme a loro è un piacere. Il mio futuro? Non posso permettermi di sbagliare scelta, ma mi auguro di poter continare a giocare”.
Giordano: “Lo stallo dei biancocelesti delegittima il lavoro dell’allenatore”
Per parlare del momento che sta attraversando la società biancoceleste è intervenuto ai microfoni di Radio Sei Bruno Giordano.
Queste le parole dell’ex attaccante laziale: “Questo periodo di stallo delegittima sia Inzaghi che qualsiasi altro tecnico debba subentrare perchè la società già si sta muovendo sul mercato e ciò fa pensare che ancora una volta i giocatori verranno scelti da Tare e non dall’allenatore. Agendo così saremo sempre al punto di partenza, come dieci anni fa quando si prendevano i tecnici ma gli acquisti venivano scelti dalla società. Spero che prima di tutto venga annunciato l’allenatore chiunque esso sia. Anche per dimostrare che la Lazio ha delle certezze come dichiarato dallo stesso Tare qualche giorno fa. Ma qui mi sembra che ci sia tutto tranne che delle certezze, sia nella scelta del tecnico che dei giocatori”.
Parlando di mercato si fa il nome di Lapadula: “E’ un giocatore che in base alle cifre annunciate ci può stare. Andava preso prima non adesso, ovvio che se un giocatore realizza tutti quei gol in serie B abbia gli occhi di molte squadre puntati addosso. La bravura era nell’accorgersi di Lapadula quando era a Teramo e in quel momento bisognava avere il coraggio di puntarci come fatto dal Pescara“.
C’è differenza tra segnare tanti gol in Serie C o in B? “Ce n’è molta perchè se ci sono delle differenze di categoria è evidente che sia differente anche il valore dei protagonisti. Il fatto di realizzare tante reti in qualunque categoria conferma il valore del giocatore in qualsiasi contesto. Prima c’erano giocatori che quando facevano il salto di categoria poi non dimostravano lo stesso valore. Ora, forse a causa delle difese che non sono più quelle di prima, è differente. Diventa tutto più facile per gli attaccanti”.
Intanto la società sta trattando la conferma di Biglia: “Il discorso è ampio perchè se per far restare un giocatore è solo questione di denaro non si parla più di meriti sportivi ma solo di questione economica. Io mi sarei aspettato dall’argentino una risposta del genere ‘resto se fate una grande squadra‘ e non solo per i soldi, anche perchè altrimenti altri elementi, come Candreva, potrebbero fare lo stesso discorso. Non mi piace sentire dire resto se mi aumentate il contratto. Prima di tutto tu resti perchè hai altri due anni di contratto e poi perchè c’è la speranza che la squadra possa crescere, invece mi sembra che i calciatori in questi ultimi anni pensino prima a riempire il conto in banca e solo dopo al risultato sportivo”.
Roma – 25 maggio, sciopero e corteo del settore pubblico
Mercoledì prossimo a Roma si svolgerà lo sciopero generale sia del pubblico impiego sia dei settori privati che erogano servizi. Migliaia di persone si ritroveranno per dare via al corteo che si terrà a via dei Fori Imperiali.
La protesta del 25 maggio è rivolta a tutto il pubblico impiego, compreso il settore scuola e soprintendenza. Quest’ultima tramite una nota ha fatto sapere che mercoledì «saranno aperti per un solo turno di lavoro il Colosseo e i principali siti archeologici di Roma». Visitabili dunque solo dalle 8.30 alle 13.30 Colosseo, Foro Romano-Palatino e Scavi di Ostia Antica; Terme di Caracalla, Crypta Balbi, Palazzo Altemps, Palazzo Massimo, Terme di Diocleziano, Cecilia Metella e Tombe Latine dalle 9 alle 14.
Una grande mobilitazione a pochi giorni dalle amministrative che vedrà impegnate migliaia di persone. La Confartigianato ha diffuso un report nel quale si riscontra che il 42% delle nuove aziende chiudono entro tre anni dalla loro apertura. Nel Lazio si riscontra la «mortalità» aziendale più alta d’Italia. Ciò dimostra che serve urgentemente una riorganizzazione dell’intero sistema economico e produttivo.
Prandelli : “Voglio un progetto, mi manca il campo”
Cesare Prandelli è uno dei nomi che girano in orbita Lazio per la panchina della prossima stagione. L’ex tecnico della nazionale starebbe aspettando una chiamata da Lotito.
Interpellato sulla questione futuro, il tecnico di Orzinuovi ha voluto chiarire la propria situazione: “Ho voglia di ricominciare, mi manca il campo. L’Atalanta la porto nel cuore, ma più che di squadre vorrei parlare di programmazione: in giro vedo un sacco di confusione e la scelta la vorrei ponderare bene. Ricreare un ciclo come quello fatto in viola sarebbe bellissimo“.
I pre-convocati di Conte: dentro Marchetti, fuori Cataldi
Gli Europei di Francia sono sempre più vicini, ed il Ct della Nazionale Antonio Conte ha diramato la lista dei convocati per la seconda parte del raduno in vista della Kermesse continentale.
Tre biancocelesti confermati nel gruppo: Antonio Candreva e Marco Parolo, già sicuri di un posto, e Federico Marchetti, che ha battuto la concorrenza del portiere dell’Atalanta Sportiello per il ruolo di terzo portiere alle spalle di Buffon e Sirigu. Esclusione invece per Danilo Cataldi, che ha comunque potuto assaporare per la prima volta la maglia della Nazionale dei “grandi”.
Di seguito la lista completa dei convocati:
Portieri: Gianluigi Buffon (Juventus), Federico Marchetti (Lazio), Salvatore Sirigu (Paris Saint Germain);
Difensori: Davide Astori (Fiorentina), Andrea Barzagli (Juventus), Leonardo Bonucci (Juventus), Giorgio Chiellini (Juventus), Angelo Obinze Ogbonna (West Ham), Daniele Rugani (Juventus);
Esterni: Federico Bernardeschi (Fiorentina), Antonio Candreva (Lazio), Matteo Darmian (Manchester United), Mattia De Sciglio (Milan), Stephan El Shaarawy (Roma), Davide Zappacosta (Torino);
Centrocampisti: Marco Benassi (Torino), Giacomo Bonaventura (Milan), Daniele De Rossi (Roma), Alessandro Florenzi (Roma), Emanuele Giaccherini (Bologna), Jorge Luiz Jorginho (Napoli), Riccardo Montolivo (Milan), Thiago Motta (Paris Saint Germain), Marco Parolo (Lazio), Stefano Sturaro (Juventus);
Attaccanti: Citadin Martins Eder (Inter), Ciro Immobile (Torino), Lorenzo Insigne (Napoli), Graziano Pellè (Southampton), Simone Zaza (Juventus).
Aggregato al gruppo il portiere Alex Meret (Udinese)
Sampaoli sempre più lontano. Su di lui…
Jorge Sampaoli si allontana sempre di più dalla panchina biancoceleste della prossima stagione.
Dopo l’incontro a Roma con la Lazio di due settimane fa e le richieste esose dell’argentino ex selezionatore della nazionale cilena, la dirigenze biancoceleste starebbe puntando altri obbiettivi. Sampaoli nel frattempo, secondo quanto riportato dal quotidiano brasiliano Sport, sarebbe stato contattato dalla federazione del Brasile. La Seleçao starebbe infatti pensando all’allenatore argentino per sostituire Carlos Dunga.
Keita in scadenza nel 2018: rinnovo o cessione?
In una stagione deludente dal punto di vista del gioco e dei risultati, una delle poche note liete è stata la definitiva esplosione di Keita Balde Diao.
L’attaccante senegalese è stato uno dei biancocelesti più positivi, nel torpore generale di una stagione assolutamente insoddisfacente. Ecco perchè bisognerebbe ripartire da lui e dal suo talento cristallino , anche se in realtà il suo matrimonio a lungo termine con la Lazio non è poi così scontato. Il classe ’95 infatti ha il contratto in scadenza nel 2018, un contratto da circa un milione di Euro all’anno. Su di lui ci sono i maggiori club europei (Liverpool, Atletico Madrid e Benfica su tutte), e la società deve muoversi in tempo per rinnovare il contratto del senegalese, assicurandogli un ingaggio da top player. In tal senso il club di Lotito starebbe già lavorando per prolungare l’accordo fino al 2021. La Lazio, secondo quanto riportato dal quotidiano Il Tempo, valuta Keita circa 30 milioni.
L’Atletico Madrid piomba su Candreva: ecco l’offerta
L’Atletico Madrid fa sul serio per Antonio Candreva. Nella settimana che vedrà i colchoneros impegnati nella finale di Champions League contro gli acerrimi rivali del Real Madrid, dalla Spagna arrivano conferme su un’offerta ufficiale per l’esterno di Tor de’ Cenci.
Lo riporta il quotidiano La Repubblica, secondo il quale però la Lazio avrebbe rifiutato una prima offerta della squadra di Simeone da 14 milioni più bonus. La richiesta del club biancoceleste e del presidente Lotito si aggira intorno ai 35 milioni, cifra considerata troppo alta dai vertici dell’Atletico, i quali però preparano un nuovo assalto, convinti di poter chiudere a 28.
CALCIOMERCATO – Lazio vicina a Milik
Secondo quanto appreso dalla redazione di Laziochannel.it, Arkadiusz Milik sarebbe pronto a vestire la casacca biancoceleste. A quanto pare infatti, il segretario generale Calveri sabato avrebbe avuto un contatto diretto con il giocatore polacco e chiuso l’accordo con il bomber classe ’94. Non solo, ma voci di corridoio affermano che in società già sarebbero iniziate le pratiche per il biglietto aereo per far venire il giocatore a Roma entro la fine di questa settimana.
32 gol in 52 partite di Eredivisie con l’Ajax, (di cui 21 quest’anno più 8 assist e 7 reti nelle coppe europee), Milik è una punta centrale, ma in nazionale gioca in coppia con Lewandowski nel 4-4-2. I buoni rapporti instaurati lo scorso anno con Mino Raiola – che è il procuratore del ragazzo – e che fecero arrivare Kisnha a Roma, oltre all’obbligatorietà di Lotito di risollevare l’umore in casa Lazio, sono degli indizi che lasciano fiducia sull’esito finale trattativa.
LAZIALI FUORI PORTA – Vinicius assist, ma non basta. Crecco retrocede, Salernitana-playout
Nuovo appuntamento con la consueta rubrica che settimanalmente aggiorna i nostri lettori sulle prestazioni dei giocatori della S.S. Lazio attualmente in prestito ad altre squadre italiane o straniere: Vinicius ( Zurigo), Filippini (Pro Vercelli), Crecco (Modena), Elez (Aarhus), Oikonomidis, Prce, Ronaldo, Tounkara, Pollace, Strakosha (Salernitana), Minala (Bari).
SERIE B
Oikonomidis, Prce, Ronaldo, Tounkara, Pollace, Strakosha: ultima di regular season per la Salernitana, che grazie alla vittoria casalinga sul Como (1-0 il finale), si giocherà la salvezza tra due settimane nello spareggio contro la Virtus Lanciano. Nella vittoria ottenuta grazie alla rete in aperture di Donnarumma, poca gloria per la folta pattuglia di biancocelesti in prestito: Oikonomidis, Strakosha e Pollace guardano dalla panchina; Ronaldo è out per problemi al ginocchio operato; Tounkara e Prce sono fuori dalla lista dei convocati.
Crecco: il Modena saluta la serie cadetta e lo fa nel peggiore dei modi: a Novara la squadra di Bergodi viene surclassata con un rotondo 4-0. Luca Crecco chiude la sua stagione con una panchina, l’ennesima dall’arrivo di Bergodi al posto di Crespo. Stagione abbastanza positiva tuttavia per il mancino classe ’95.
Filippini: si chiude con una sconfitta indolore la stagione della Pro Vercelli, che perde in casa contro la capolista Cagliari (1-2 il finale). Per Filippini ancora una panchina, in una stagione che lo ha visto protagonista solo nel girone di andata, per poi finire nel dimenticatoio.
Minala: la disastrosa regular season di Joseph Minala si chiude con l’ennesima tribuna. Nella sconfitta interna del Bari contro il Trapani per 1-2, il camerunense è fuori dalla lista dei convocati per il solito problema al tendine d’Achille. Difficilmente il classe ’96 verrà ripescato per i playoff, in cui il Bari affronterà al primo turno il Novara.
ALKA SUPERLIGAEN Danimarca
Elez: scoppiettante 3-3 in rimonta per l’Aarhus sul campo del Nordsjelland. Sotto di 3 reti al 69esimo, l’Aarhus pareggia grazie alla tripletta di Duncan. Titolare Elez, cardine della difesa dei danesi, che nel corso del primo tempo rimedia un’ammonizione.
SUPER LEAGUE Svizzera
Vinicius: pareggia 2-2 lo Zurigo sul campo del Sion. Vinicius parte titolare largo a sinistra nel 3-4-2-1 di mister Forte e offre un’ottima prova in fase di spinta, fornendo anche l’assist per il momentaneo 1-2 di Kerzhakov. Viene sostituito a due minuti dalla fine per infortunio, le sue condizioni saranno da valutare.
Giulio Piras
Un ex Primavera verso il prestito in estate: ecco chi c’è su di lui
Novità importanti in vista per l’ex Primavera della Lazio Alessandro Murgia. Secondo quanto rivela Lalaziosiamonoi, il talentuoso centrocampista classe ’96, dopo la conclusione del suo percorso con il gruppo di Simone Inzaghi (ai cui recenti successi ha contribuito da protagonista, tanto da spingere il tecnico piacentino ad invocare presso la società la sua permanenza in biancoceleste) e l’approdo in prima squadra, in estate sarà mandato in prestito per farsi le ossa. Tra i club maggiormente interessati alle sue prestazioni, scrive il portale, ci sarebbe la Lupa Roma, al momento in lotta nel playout per conquistare la permanenza in Lega Pro e che, in caso di salvezza (ha battuto il Prato per 2-0 nella gara di andata, ndr) tenterà l’assalto per aggiudicarsi il giovane regista. Sulle cui tracce ci sono però anche il Modena fresco di retrocessione nella medesima categoria, e la Salernitana.
MERCATO – Per la difesa si guarda anche in Argentina. In tre per il dopo Klose
Nome nuovo per il pacchetto centrale della difesa della Lazio targata 2016-2017: oltre al brasiliano del Benfica Jardel (che resta in pole), il club biancoceleste, stando a quanto rivela ‘Gianlucadimarzio.com‘, avrebbe messo nel mirino anche Gustavo Gomez, classe ’93 in forza al Lanús. Cercato in passato anche dal Boca Juniors, il suo cartellino appartiene per il 50% al club argentino, che per accaparrarselo ha sborsato 2 milioni di euro e che ora, per privarsene, ne chiederebbe 4. Una cifra alla portata della Lazio, che deve però guardarsi dalla concorrenza del Fenehrbace e di una squadra spagnola.
I movimenti riguardano anche l’attacco, dove si cerca sempre l’erede di Miroslav Klose. Il primo nome sulla lista è quello di Gianluca Lapadula, per il quale i contatti con il Pescara si sono infittiti, dopo il colloquio tra Lotito e il collega abruzzese Sebastiani. A quanto si apprende, il patron biancoceleste avrebbe messo sul piatto una prima offerta di 10 milioni per assicurarsi il capocannoniere della serie B, conteso però anche da Napoli e Leicester. In alternativa, l’ultimo nome è quello di Giuseppe Rossi: secondo indiscrezioni, la società capitolina avrebbe avanzato un’offerta di contratto biennale all’attaccante della Fiorentina, di rientro dal prestito al Levante e che i viola cederebbero per una cifra intorno ai 7-8 milioni. Più sullo sfondo resta invece il polacco Milik, per il quale l’Ajax chiede non meno di 20 milioni, cifra considerata elevata dalle parti di Formello.
TEMPI BELLI – Chi sa parlare tedesco non può essere malvagio
Insomma alla fine Klose voleva restare a Roma ed è la Lazio che voleva sbolognarlo. Maracaibo rom-anella e carbonara, altro che saudade teutonica. Tare però dice di no, che ha provato a trattenerlo in tutti i modi, in tutti i luoghi e in tutti i laghi. Meno credibile del parrucchiere di Valerio Scanu, il DS si è prodotto in un’accurata difesa del suo modus operandi: Miro, tu quoque, ti ho detto un paio di volte di rimanere, una serata tra amici, una chitarra e uno spinello. Ma tu niente, dovevi tornare in Germania, sei fissato con questa Germania oh! Niente, alla fine non si è convinto nessuno, neanche Miro a quanto pare.
Che poi sembra di riascoltare quando nei Simpson dicono: “Chi sa parlare tedesco non può essere malvagio!“. Incalzato dalla stampa teutonica, l’unica con la quale ha mai parlato davvero volentieri (aridaje co’ ‘sta Germania…), Klose non cede il punto: ma quale Sparta Praga, ma quali incontri al lume di candela, Tare al massimo mi ha proposto un panino da Pippo a Tivoli e Lotito non lo sento da quella volta che ci siamo giocati il 2 in Salernitana-Brescia. Dal picchetto al due di picche, è la Lazio che non mi ha cercato e io ho altro da fare, pfui!
Insomma, chi mente e chi dice la verità? Se non ci fosse da piangere è una storia che farebbe ridere, perché non separarsi consensualmente con un giocatore di 38 anni, per quanto prestigioso ed importante? Il punto è che qualcuno ormai l’ha sparata troppo grossa: troppo precisi i riferimenti di Igli Tare su presunte proposte di rinnovo, troppo netto il diniego di Miro Klose. Nessuno gli ha chiesto di rimanere o è lui che non si è neppure seduto al tavolino? Socraticamente (il filosofo, non il calciatore, bestie!) noi sappiamo di non sapere e ci piace ricordarlo così, un campione del mondo tedesco alla parca mensa degli ultimi anni laziali. Che poi se ha detto una bugia ‘sti cavoli, lui è Miro Klose, il più grande marcatore della storia dei Mondiali di calcio con la maglia della Germania!
Germania? Aaaaah ecco perché ‘sta fissa, allora! D’altronde “i tedeschi si fanno perdonare tutto tutto (cit.).”
Fabio Belli
La pagina anti-Lotito sul Corriere di Emozione Lazio e Federsupporter
Come dichiarato nei giorni scorsi Emozione Lazio e Federsupporter hanno acquistato una pagina del Corriere dello Sport per lanciare un appello ai piccoli azionsti biancocelesti con l’intento di contrastare l’egemonia assoluta del presidente Lotito.
Questo il testo del comunicato:
“Cari Azionisti, il capitale sociale della S.S. Lazio S.p.A. è controllato per il 67%, direttamente ed indirettamente, da un unico azionista di maggioranza, per cui la Società, pur quotata in Borsa (cioè, per definizione, sul mercato) viceversa non lo è. E ciò in quanto non è contendibile sul mercato stesso. La Lazio, fra le società di calcio quotate, è l’unica ad aver adottato, per scelta del socio di maggioranza, il sistema di governo societario cosiddetto “dualistico”, solitamente utilizzato nel caso in cui la società abbia un capitale interamente polverizzato o detenuto da investitori professionali non interessati alla funzione dirigente, o da soci inidonei o disinteressati a svolgere detta funzione. Tale presupposto, nel caso della Lazio, non esiste essendo essa ininterrottamente, da luglio 2004 ad oggi, controllata e diretta da un socio che concentra nelle sue mani la maggioranza del capitale sociale e che svolge la massima funzione dirigente della Società. Il sistema dualistico comporta il pressoché totale svuotamento di poteri dell’assemblea dei soci – come espressamente ammesso in varie sedi – perché concentra ogni potere di indirizzo, di gestione e di controllo, nelle mani del socio maggioritario. L’unione dell’azionariato di minoranza è l’unica possibilità per contare qualcosa. EMOZIONE LAZIO E FEDERSUPPORTER, pertanto, invitano tutti i piccoli azionisti della S.S. Lazio a voler far conoscere via e mail o, in subordine, via fax a Federsupporter (info@federsupporter.it e fax 06.68192311) la propria identità, il proprio indirizzo email e/o fax, il proprio recapito telefonico, indicando il numero di azioni possedute. E ciò in quanto Federsupporter, avendo già la qualità di Ente esponenziale dei diritti degli interessi collettivi e diffusi dei tifosi, anche in qualità di piccoli azionisti di società sportive, è abilitata a raccogliere le deleghe di voto in assemblea da parte degli associati (il modulo di iscrizione a Federsupporter è scaricabile dal sito www.federsupporter.it), purché risultino iscritti almeno 50 azionisti, azionisti dei quali, peraltro, alcuni già iscritti a Federsupporter. A questo proposito, si fa inoltre presente che:
a) con una rappresentanza corrispondente ad un numero di azioni pari al 2% del capitale sociale (quest’ultimo composto da n. 67.738.911 di azioni), gli azionisti possono denunciare al Consiglio di Sorveglianza fatti che ritengono censurabili, con obbligo per il Consiglio di indagare senza ritardo i fatti stessi, presentando le conclusioni e le eventuali proposte all’assemblea;
b) con una rappresentanza del 2,5%, essi stessi avranno il diritto di eleggere un componente effettivo ed uno supplente nel Consiglio di Sorveglianza, composto da cinque membri (scadrà e dovrà essere rinnovato nel 2018), unito a quello di far integrare l’ordine del giorno dell’assemblea, indicando l’ulteriore o gli ulteriori argomenti da trattare;
c) con una rappresentanza del 5%, gli azionisti hanno la possibilità di denunciare al Tribunale eventuali irregolarità che potrebbero arrecare danni alla Società;
d) con una rappresentanza del 10%, si ha il diritto di far convocare, senza ritardo, l’assemblea nella quale, per esempio, porre all’ordine del giorno l’approvazione di un aumento di capitale; aumento che, qualora bocciato dal socio di maggioranza, potrebbe far emergere eventuali responsabilità per il mancato rafforzamento societario; ove invece l’aumento di capitale venga deliberato e non sottoscritto dai soci in proporzione alla quota azionaria posseduta, l’inoptato potrebbe essere sottoscritto da altri soci o da investitori ancora non soci, con conseguente diluizione della partecipazione del controllante e con il rischio per quest’ultimo di perdere il controllo detenuto.
Ci sono, dunque, numerose ed ottime ragioni affinchè, tutti uniti ed insieme, si dia finalmente al socio di maggioranza una risposta forte e chiara allo strapotere attraverso il quale ha gestito e vuole continuare a gestire la Lazio; pretendendo di tenere per sempre ingabbiati un amore ed una storia ultracentenaria che non gli appartengono. E’ la stessa risposta che a Luigi XVI, il giorno dopo la presa della Bastiglia, fornì gelidamente il suo Gran Maestro del Guardaroba.
‘Si tratta di una rivolta?’ – provò ad informarsi infastidito il monarca al momento del risveglio –“No, maestà. Non è una rivolta. E’ una rivoluzione’”.
Calcioscommesse, nel mirino due gare di B. Indagato anche un Nazionale azzurro
Un nuovo caso di partite truccate scuote il mondo del calcio. Come riporta Gazzetta.it, un’operazione è scattata questa mattina all’alba a Napoli e ha visto l’arresto di dieci persone appartenenti al clan camorristico ‘Vanella Grassi‘, operante nella zona di Secondigliano . L’indagine riguarda alcune attività del clan sulle scommesse in relazione a due match di Serie B della stagione 2013-2014: si tratta di Avellino-Reggina, terminata sul risultato di 3-0 (di cui si parla nel corso di un’intercettazione telefonica: “Dobbiamo mangiare tre polpette, abbiamo la pancia piena“) e Modena-Avellino, conclusa invece 1-0. Tra gli indagati figurano inoltre il difensore irpino Francesco Millesi e il ‘collega’ Armando Izzo, che oggi milita nel Genoa ed è stato appena convocato dal ct della Nazionale Antonio Conte per lo stage di Coverciano in previsione dei prossimi Europei. Nessuno dei due è stato tuttavia tratto in arresto.
Giovanissimi Fascia B Elite, il titolo sfugge ai rigori: a Ciampino Lazio ko contro l’Urbetevere
Una stagione brillante per i Giovanissimi Fascia B Elite biancocelesti di Mauro Girini. La Regular Season viene conclusa dai ragazzi classe 2002 al secondo posto della classifica dopo aver collezionato 21 vittorie, 3 pareggi e 2 sconfitte. Nella fase finale del campionato la Lazio supera il Tor di Quinto nei quarti, espugna il campo di Trigoria battendo la Roma 1-0 ed accede alla finalissima dove incontra l’Urbetevere. Uno scontro tra le due forze del girone B, in campionato i biancocelesti contro i gialloblu hanno conquistato la vittoria di 3-0 e perso la gara di ritorno 1-0 in casa dell’Urbe. Una finalissima dal sapore di rivincita.
Al 16′ del primo tempo arriva il vantaggio della Lazio, Russo dalla destra gonfia la rete per l’1-0. Biancocelesti ancora in avanti, Picchi sfiora il secondo palo. Al 24′ Marras N. buca la difesa laziale e sigla la rete del pari. Il primo tempo termina 1-1. Nella ripresa i Girini’s boys partono con il piede sull’acceleratore: Guerini serve Picchi, ma il palo nega la gioia del gol al numero 9biancoceleste. Un minuto più tardi si rende pericolosa l’Urbetevere dalle parti di Conforti, ma Pingitore salva sulla linea. Un secondo tempo dettato dai ritmi elevati, si creano occasioni su entrambi i fronti, ma il risultato rimane invariato. Nei minuti di recupero prima della fine del secondo tempo Pingitore viene mandato sotto la doccia anzitempo per aver rimediato il secondo cartellino giallo, Lazio in 10. Si prosegue nei tempi supplementari e subito al primo minuto il neoentrato Broso colpisce la traversa. Al 7′ Orlandi direttamente da punizione spedisce la palla in rete, ma il portiere blocca in due tempi. Nel secondo tempo supplementare pronti e via ed Orlandi salva la porta della Lazio, mentre proprio all’ultima azione, Broso in pallonetto supera il portiere, ma la sfera finisce fuori di un soffio. Il vincitore per il titolo regionale si decreta ai calci di rigore.
Purtroppo la lotteria dei tiri dal dischetto va in favore dell’Urbetevere. Dopo aver sbagliato un penalty a testa, sul 4-4 si prosegue ad oltranza. I gialloblu gonfiano la rete, mentre l’estremo difensore dell’Urbetevere intercetta il sesto tiro dal dischetto dei biancocelesti. I Giovanissimi Fascia B Elite di mister Girini devono accontentarsi della medaglia d’argento, ma alle giovani aquile classe 2002 va un plauso meritato per la stagione disputata fino ad oggi, nonostante tutto vantano di chiudere il campionato vantando di essere il miglior attacco e la miglior difesa della categoria.