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Gabrielli viene incontro ai romani: sciopero confermato ma ridotto…

AGGIORNAMENTO ORE 19:10 – Lo sciopero indetto dai sindacati Orsa, Sul, Faisa Confail, Usb, Utl e Cambia-Menti M410 per venerdì 20 maggio in Atac e in Trotta Bus, società facente parte del consorzio Roma Tpl, è stato ridotto da 24 a 4 ore, lo ha deciso il Prefetto di Roma Franco Gabrielli. Lo stop a bus, tram metropolitana e ferrovie Roma-Lido, Termini-Centocelle e Roma-Civitacastellana-Viterbo, e alle sette linee di bus gestite dalla società Trotta 218, 702, 720, 721, 764, 767 e 789 si terrà quindi solo dalle 8.30 alle 12.30.

Venerdì 20 maggio a Roma, indetto dai sindacati Cambia-Menti M410, Faisa Confail, Orsa, Sul, Usb, Utl e dall’Ugl per i Trotta Bus, è in programma uno sciopero di 24 ore dei mezzi pubblici (coperte le consuete fasce di garanzia). L’agitazione è così articolata:

– dalle 8,30 alle 17 e poi dalle 20 a fine servizio, sulla rete Atac, saranno a rischio le corse di bus, tram, filobus, metropolitane e ferrovie Roma-Lido, Termini-Centocelle e Roma-Civitacastellana-Viterbo.

– nelle stesse ore, possibili disagi anche su sette linee di bus gestite dalla società Trotta Bus (consorzio Roma Tpl): 218, 702, 720, 721, 764, 767 e 789.

Nella notte tra venerdì e sabato, poi, saranno a rischio non solo i collegamenti diurni che finiscono il servizio dopo le 24 ma anche tutte e 28 le linee notturne (i collegamenti N).

Beruatto: “Inzaghi scelta giusta per dare continuità”

Per parlare delle prossime  mosse dei biancocelesti ai microfoni di Lazio Style Radio è intervenuto Paolo Beruatto.

L’ex terzino biancoceleste ha parlato prima dei biancocelesti soffermandosi poi sui Nazionali italiani: “Credo che, come ho già dichiarato in altre occasioni, se la società dovesse puntare su Inzaghi sarebbe la scelta più giusta per dare continuità. Con Simone in panchina si sono viste molte buone cose, in alcuni momenti la Lazio ha fatto bene e mi è piaciuta. La squadra è scesa in campo con uno spirito diverso. Vedere cosa riuscirebbe a fare Sampaoli nel nostro campionato potrebbe essere interessante dal punto di vista tecnico-tattico. La Serie A è un torneo molto difficile, tecnico e tattico. E’ un vero peccato vedere andare via Klose, trovare un degno sostituto sarà una missione quasi impossibile, nell’ultimo periodo aveva anche ritrovato la via della rete. Nel prossimo mercato sarà difficile per tutte le squadre italiane arrivare a qualche top player, bisognerebbe trovare dei giovani interessanti. Milinkovic è un giovane promettente, deve avere la possibilità di giocare. Credo che si dovrebbe puntare su di lui, come anche su Felipe Anderson, credendo nei loro mezzi e con un progetto che li possa valorizzare. Ora le squadre puntano molto su punte di movimento, la società deve lavorare bene e essere convinta delle proprie mosse, dalla scelta dell’allenatore e dalle sue idee dipenderà la scelta dell’attaccante più adatto da cercare. Molto  dipenderà anche dal budget sul quale la società potrà contare, non sono tantissimi i giocatori ai livelli di Klose e non costano poco. Sempre tenendo conto che Roma è una piazza dura per qualsiasi attaccante. Da una prima punta ci si aspettano tante reti, quelle che sono mancate in questa stagione. Anche la difesa va rinforzata, bisognerebbe prendere un giocatore di esperienza che possa subito integrarsi nei meccanismi difensivi. Per tornare in forma de Vrij avrà bisogno di giocare ma dopo il grave infortunio che ha subito non potrà garantire sin da subito il 100%, avrà bisogno di un compagno che possa garantirgli un recupero tranquillo”.

Poi due parole sulla Nazionale e sui biancocelesti convocati: “Gli Europei non saranno facili per l’Italia, credo che gli azzurri avranno molte difficoltà a centrocampo dove si sono perse pedine importanti. Non so se Conte punterà ancora su Pirlo, ma dovrà comunque fare a meno di giocatori di esperienza internazionale. Sono molti a credere che senza gli oriundi e il duo MarchisioVerratti saremmo in grande difficoltà. I giocatori biancocelesti in Nazionale credo che potrebbero fare bene. Cataldi ha meritato la chiamata, nonostante abbia avuto un’annata poco brillante anche lui rientra nel discorso della crescita giovanile e le difficoltà fanno parte di questa crescita. E’ un giocatore che potrà far comodo alla Nazionale, come Parolo, sono giocatori eclettici in grado di giocare sia in un centrocampo a due che a tre. Voglio vedere come il CT schiererà il centrocampo, giocando con la difesa a tre non si vince molto, quelle che vincono puntano su altri moduli. Guardiola non ha mai vinto con la difesa a tre, sono i numeri stessi a confermare che con questa difesa nessuno vince i campionati o ottiene grandi risultati a livello di Nazionale. Giocano tutti a quattro”.

Il magistrato che sfidò Cosa Nostra

Il 18 maggio 1939 a Palermo nasceva Giovanni Falcone, il magistrato che lottò ininterrottamente e senza tregua contro Cosa Nostra.

Nel 1983 assieme al suo amico e collega Paolo Borsellino entrò a far parte del cosiddetto pool antimafia“, una squadra costituita per evitare che nel caso di morte di uno dei giudici le indagini possano essere interrotte. Strategia verificatasi esatta visto che grazie a questa si è riusciti a porre le basi per quello che sarà il grandemaxiprocesso di Palermo“, a causa del quale Falcone venne mandato a lavorare per motivi di sicurezza nel carcere dell’Asinara. Nel 1987 il maxiprocesso si conclude con 360 condanne ed è una vittoria storica che però non ferma Giovanni Falcone che continua imperterrito nel suo lavoro. Né le minacce di morte né un attentato alla sua vita dal quale si salva per miracolo lo fermano. Questo almeno fino al 23 maggio 1992, giorno della strage di Capaci nella quale perdono la vita Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo e tre uomini della scorta.

Dalla Spagna al Portogallo, il viaggio di Tare continua

Dopo essere volati a Barcellona per incontrare il tecnico argentino Sampaoli il viaggio di Tare e Calveri è proseguito per il Portogallo. Obiettivo primario dei due dirigenti biancocelesti è cedere qualche giocatore biancoceleste: Mauricio potrebbe avere mercato e in caso di offerte la Lazio sarebbe ben lieta di prenderle in considerazione, Patric potrebbe essere ceduto in prestito.

Ma non solo cessioni, la Lazio sarebbe interessata al brasiliano Wallyson Mallmann, ventiduenne centrocampista in forza allo Sporting Lisbona. Inoltre, come riportato da La Repubblica, è di qualche settimana fa la notizia di un interessamento dei biancocelesti nei confronti di Alberto Aquilani, altro centrocampista dello Sporting.

UEFA – Novità assoluta per il mondo del calcio: ecco l’espulsione a tempo

La UEFA nel quadrangolare tra San Marino, Macedonia, Albania e Andorra Under 16 ha testato delle nuove proposte per il gioco del calcio. Come voluto da Platini è stato utilizzato ilcartellino bianco“, un nuovo provvedimento che prevede l’espulsione a tempo – 8 minuti – per placare le proteste dei giocatori verso le decisioni prese dai direttori di gara.

Oltre al nuovo cartellino il torneo prevedeva che ogni giocatore dovesse giocare almeno 80 minuti in tutto il torneo e l’aumento del numero delle sostituzioni a nove. Ma sicuramente la nuova regola che ha creato più scalpore è stata sicuramente il “cartellino bianco”. Questo provvedimento è già in uso in sport come basket, calcio a 5, hockey e rugby.

Il giocatore “espulso” si deve portare in un’area tecnica fuori dal campo dove deve aspettare lo scadere dell’espulsione. Il cartellino bianco va a punire quei falli non tanto gravi da rosso ma più pesanti di una semplice ammonizione. Nel calcio è previsto che venga utilizzato più che altro per placare le proteste dei giocatori.

Finale UEFA – In campo la Goal-Line Technology

A Basilea, in Svizzera, questa sera nella Finale di Coppa UEFA tra Liverpool e Siviglia verrà utilizzato il sistema occhio di falco“, ossia la Goal-Line Technology, approvata dal Comitato Esecutivo UEFA a gennaio.

Il sistema GLT coadiuverà gli arbitri addizionali (AAR) che potranno dedicarsi al controllo delle azioni in area di rigore e nei suoi dintorni.

Come riportato dall’UEFA stessa il responsabile arbitrale, Pierluigi Collina, ha dichiarato: “La goal-line technology e gli arbitri addizionali sono perfettamente complementari. Il compito principale degli AAR non è di controllare la linea di porta e decidere se la palla l’abbia varcata o meno; questi arbitri di porta sono responsabili del monitoraggio di tutto quello che succede complessivamente in area di rigore, aiutando l’arbitro a prendere decisioni importanti in quella zona nevralgica del campo. Adesso, con la GLT che penserà alla linea di porta, gli arbitri addizionali potranno concentrarsi esclusivamente sul controllo degli incidenti in area di rigore, che è la zona più importante del campo”.

La GLT si avvale di sette camere per porta e di un software che segue il pallone dentro l’area di rigore. Tramite tecniche e software di elaborazione visiva è in grado di indicare con certezza in un secondo se la palla abbia superato o meno completamente la linea di porta attraverso una vibrazione e un segnale visivo trasmesso negli orologi degli arbitri di gara. Dopo di questa sera la Goal Line Technology verrà utilizzata a partire dai playoff nella UEFA Champions League 2016/17. Verrà invece deciso in seguito se usare la GLT in UEFA Europa League dalla fase a gironi in poi nella stagione 2017/18.

 

Murgia: “Qualche rimpianto, ma la stagione resta positiva”

Ai microfoni di LazioStyleRadio è intervenuto uno dei migliori giocatori della Lazio Primavera, il centrocampista Alessandro Murgia.

Murgia ha parlato di tanti argomenti, a partire dall’ultima e decisiva partita di Empoli, persa in trasferta con il risultato di 1-3: “Qualche rimpianto c’è, sapevo che siamo una squadra competitiva che poteva fare grandi cose. L’Empoli è una grande squadra, giocare fuori casa non ci ha aiutato. La prima mezz’ora abbiamo giocato alla grande, i due gol ci hanno buttato giù, poi il terzo è stato il colpo di grazia. Avevamo lavorato bene, meritavamo di più. E’ andata così, il rimpianto rimane. Il girone è stato tosto, anche le squadra di medio-basso livello ci potevano mettere in difficoltà. Durante l’anno potevamo fare qualche errore in meno. Quest’anno ci è mancato quel qualcosa in più, la stagione resta però positiva. Con un pizzico di fortuna avremmo fatto qualcosa di meglio. Da cosa ripartire? Non è stato un anno del tutto negativo, abbiamo perso una semifinale di Coppa Italia strana, meritavamo la finale. Anche la Supercoppa con un po’ più di fortuna l’avremmo vinta. Non c’è nulla da buttare, ci sono state anche cose positive: molti giovani hanno trovato spazio, si sono allenati con noi diversi giocatori degli Allievi e diversi classe ’98“. Sulla sua stagione: “Io sono contento della mia stagione, il mio obiettivo era quello di crescere per poi fare il salto. Sono stato tutelato dalla società che ringrazio. Avrei preferito andare avanti nelle Final Eight, ma sono contento di quello che ho fatto, della mia crescita. Il derby di Coppa Italia lo porto nel cuore, così come il primo derby in Primavera in cui ho segnato il 3-2. Ogni partita mi ha lasciato qualcosa, come i compagni e i mister che ho avuto”. Riguardo l’attuale tecnico della prima squadra, Simone Inzaghi: “Inzaghi mi ha aiutato molto dal punto di vista della personalità, della presenza in mezzo al campo, mi ha sempre detto di essere un trascinatore. Mi ha trasmesso molta forza. Dal punto di vista tecnico mi ha aiutato a fare le scelte giuste, il mister è una grande persona e lo sta dimostrando anche nei grandi. Quello è il suo posto”. Poi sul futuro: “Ora sono sereno, ho staccato la spina. Più avanti vedremo con la società qual è la migliore scelta. Voglio continuare a migliorare, ho accanto persone che mi seguono e che mi danno mano. La società mi stima e sono contento. Se esiste un futuro Murgia? Lo spero, ci sono giocatori molti interessanti nel settore giovanile della Lazio. Diversi giocatori degli Allievi mi hanno sorpreso. Se devo fare un nome, dico Cardoselli che mi ha impressionato. Può migliorare e fare molto. L’anno prossimo dovrà prendere lui in mano questa squadra, ha le qualità per fare ancora molto. La nostra forza è il gruppo”. Infine sulla prima squadra: “Giocare in prima squadra è il sogno di ogni ragazzo, impari anche dalle piccole cose. E’ stato un onore, ho imparato davvero tanto. Spero di mettere in pratica tutti i consigli di Biglia, Matri e Klose. Io penso ogni giorno a migliorare, il calcio dei grandi è diverso da quello della Primavera”.

Premio Ussi – Inzaghi: “Futuro? Spero alla Lazio”. De Martino: “Sarà mercato importante”

A margine del premio ‘Ussiroma‘, dedicato ad atleti, dirigenti e giornalisti del mondo dello sport, tenutosi stamane al Circolo Canottieri Aniene, ai microfoni dei cronisti presenti si sono fermati l’attuale allenatore biancoceleste dei biancocelesti Simone Inzaghi, e il responsabile della comunicazione della società, Stefano De Martino.

L’allenatore ha parlato della stagione appena conclusa, che lo ha visto protagonista nelle ultime 7 giornate: “Sono contento di quanto fatto, ero arrivato in una situazione non semplice e aver messo forti dubbi alla società è motivo di orgoglio e di successo. Sono sereno, vedremo che deciderà la società. Io sapevo che sarebbero potute essere 7 partite uniche ma non potevo dire no alla Lazio, perché sono laziale e per la mia storia con questo club. Ho fatto tutto nel migliore dei modi, ora vedremo con estrema serenità cosa deciderà la società”. Sui sondaggi della società con altri allenatori: “Non mi disturbano, è normale che una società fa. Se fosse stato per me non li avrei fatti e avrei confermato Inzaghi (ride, ndr). Però so che funziona così, lo fanno tutti. Due anni fa quando fu scelto Pioli prima della mia finale con la Primavera c’era anche il mio nome, poi scelsero Pioli e mi sono rimesso a lavorare con i miei ragazzi. Due anni dopo è capitata questa possibilità, è stata estremamente rischiosa visto che c’erano grossi problemi. Io ho fatto il massimo“. Poi sul suo futuro: “Programmare e iniziare una nuova stagione è il sogno di ogni allenatore, ora vedremo cosa succederà poi si vedrà anche il mio futuro. Io spero sia qui alla Lazio, ma se non fosse così la vita va avanti e il lavoro continua. Mi sentivo pronto per il salto in Serie A, ho fatto sei anni di giovanili, da 25 anni sono nel calcio, un po’ di esperienza l’ho fatta. In questo mini ciclo alla Lazio ho potuto dimostrare che posso giocare le mie carte nel migliore dei modi, la società ha visto come lavoro, i ragazzi della squadra hanno visto che possiamo e dobbiamo fare delle buonissime cose. Vedremo cosa succede”. Infine su uno dei pezzi pregiati dell’organico biancoceleste, Lucas Biglia: “Ho visto cosa vuol dire avere un giocatore con queste caratteristiche nella squadra“.

Stefano De Martino era presente in vece di Igli Tare, insignito del “Premio Limone”. Queste le sue parole: “Tare è fuori per motivi di lavoro, ovviamente per il calciomercato. Sarà un mercato importante, come ha detto anche lo stesso Inzaghi, comunque si tratta del direttore sportivo, lavora ed è già in giro per questo. Ha detto bene Inzaghi sulla questione allenatore. Fra l’altro ha gestito benissimo questo momento molto delicato e molto difficile; non posso far altro che complimentarmi con lui. La società ha il dovere di guardarsi intorno e di fare le sue valutazioni, vedremo cosa uscirà fuori. Fra una decina di giorni sapremo tutto. A brevissimo non credo, già nel ritiro ci saranno delle novità, questo è un gruppo molto importante, non certamente da ottavo posto. Lo ha sottolineato anche Inzaghi, non è un caso che la società la scorsa stagione abbia deciso di tenere tutti i calciatori più importanti e credetemi sono state stracciate offerte stratosferiche. I risultati non hanno dato assolutamente merito a questo gruppo“.

Nazionale – Pronto il nome del nuovo Ct

Come già noto da tempo, al termine degli Europei estivi di Francia Antonio Conte lascerà la guida tecnica della Nazionale, per approdare alla corte di Abramovic al Chelsea.

Impazza il toto Ct, ma un nome sembra averla spuntata sugli altri, quello del tecnico del Torino Giampiero Ventura. L’allenatore dei granata nella giornata di ieri ha avuto un incontro con Claudio Lotito (in veste di consigliere federale) a Roma, in un hotel sulla Pontina dove è in ritiro la Salernitana. Secondo il portale Gianlucadimarzio.com, il colloquio è stato molto positivo, tanto che si attenderebbe solo firma e il conseguente annuncio. Come vice di Ventura salgono le quotazioni di Fabio Cannavaro su indicazione di Marcello Lippi. Per Ventura, Cannavaro e lo staff previsto un budget totale di 3,5 milioni di euro. A sedere sulla panchina del Torino per la prossima stagione dovrebbe invece essere Sinisa Mihajlovic.

Mauri-Lazio: rinnovo in vista? L’agente: “A breve incontro con Lotito”

AGGIORNAMENTO ORE 15: per chiarire la questione relativa al rinnovo di Stefano Mauri, la redazione di LaLazioSiamoNoi ha contattato in esclusiva il suo agente, Simone Canovi. L’agente è stato chiaro: “Speravo di incontrare il presidente Lotito già oggi, ma ci vedremo presto. Posso dire che abbiamo un accordo che risale alla stagione scorsa. Non sono assolutamente preoccupato per il rinnovo, sarei sorpreso del contrario: andremo avanti per un altro anno. Credo che si tratti solo di una formalità. Nel calcio da cui provengo io basta una stretta di mano, Lotito con noi ha sempre rispettato la parola data“. Parlando del suo momento di forma: “Gli infortuni di Stefano sono stati tutti di natura traumatica, non ha problemi fisici. Soprattutto a partire da gennaio ha trovato una discreta continuità. Con Inzaghi non ha praticamente mai giocato per il problema che ha avuto alla mano e che lo ha costretto ad operarsi“.

La sua avventura alla Lazio sembrava dover finire l’estate scorsa, dopo 9 stagioni con l’aquila sul petto. Poi il rinnovo annuale e una stagione mediocre, la decima, ed il traguardo delle 300 presenze toccato nell’ultima stagionale contro la Fiorentina.

Stefano Mauri ha testa e cuore biancocelesti, e, secondo quanto riportato dal Corriere dello Sport di stamattina, si starebbe lavorando su un ulteriore prolungamento annuale per il brianzolo. Nel pomeriggio infatti, dovrebbe tenersi un incontro tra la dirigenza della Lazio e l’agente del centrocampista, Simone Canovi, per discutere i dettagli del rinnovo contrattuale.

CAPITOLO TERZINI – Diversa la situazione per quanto riguarda gli esterni difensivi biancocelesti: a Braafheid non verrà proposto il rinnovo, le situazioni di Basta e Patric sono in fase di valutazione, mentre per quanto riguarda Konko la questione appare ingarbugliata. Al francese era stato proposto il rinnovo lo scorso febbraio, ma l’esterno aveva preso tempo. L’interesse della Lazio per Adriano ed il suo eventuale acquisto non renderebbero poi così scontata la sua permanenza…

Parolo: “Il riscatto del prossimo anno dovrà partire dal gruppo. E su Inzaghi e la Nazionale…

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Italia, Lazio e non solo. Questi i temi al centro dell’intervista che Marco Parolo ha rilasciato ai microfoni di Sport Mediaset. Si parte con i biancocelesti e con le ragioni del flop dell’ultima stagione: “Avremmo potuto fare di più, invece siamo partiti troppo rilassati, convinti che ci bastasse poco per vincere le partite, e quando ci siamo accorti che non era così era troppo tardi. Le aspettative erano alte, soprattutto per il terzo posto dell’anno prima, ma non siamo partiti concentrati, eravamo troppo rilassati. Purtroppo dispiace per la stagione, soprattutto per la società e per i tifosi. Noi giocatori avremmo potuto fare di più, verso la fine del girone di ritorno siamo anche riusciti a recuperare qualcosa ma ormai era troppo tardi. Anche l’Europa League era alla nostra portata, potevamo andare avanti e dispiace non esserci riusciti“.

Parolo saluta la curva Nord
© Gianni Barberi

Su Inzaghi: “Innanzitutto mi dispiace per Pioli, perché quando una stagione va male l’allenatore è sempre il primo a pagare. Il nuovo mister ha portato un po’ più di spensieratezza e nelle ultime sette partite abbiamo provato ad agguantare il sesto posto. Peccato aver perso l’ultima con la Fiorentina, perché una vittoria avrebbe chiuso alla grande un ciclo di partite importanti. Inzaghi ha dimostrato di essere un buon allenatore, che può fare bene. Si è giocato le sue carte e adesso sarà la società a decidere il suo futuro“. Ora il prossimo dovrà essere necessariamente l’anno del riscatto: “Abbiamo visto cosa vuol dire fare un anno buono e fare un anno pessimo. Spero si sia fatto tesoro degli errori di quest’anno, perché è da essi che dobbiamo ripartire, cercando di non commetterli più. Se ci riusciremo, allora potremo fare bene perché all’interno della squadra ci sono principi e valori importanti. Poi sarà la società a decidere sul mercato, ma penso che tutto debba partire da un discorso di gruppo e di spogliatoio. Perché i gruppi forti sono anche quelli vincenti. Mi auguro che tutti abbiano capito che è questa la base da cui ripartire“.

Parolo gol-01

Capitolo Nazionale: E’ un gruppo compatto, unito, dove tutti danno il 100% e seguono le indicazioni di Conte. Il mister è riuscito nel suo intento di costruire una squadra. Che si è sempre vista, a parte forse nella sconfitta con la Germania, così come sono sempre visti determinati tipi di atteggiamenti che, solitamente, si hanno nei club. Mancheranno giocatori importanti e forse non abbiamo troppo talento, quindi solo con la squadra e rimanendo compatti si potrà fare bene e arrivare fino al nostro massimo. Il nostro obiettivo deve essere arrivare fin dove riusciamo, senza avere rimpianti e dando tutto da oggi fino alla fine dell’Europeo. Conosco quello che ho fatto in questi due anni in Nazionale, il percorso che ho fatto con Conte, ho imparato a conoscerlo e adesso so quello che vuole dai giocatori sul campo. Io darò tutto me stesso e farò di tutto per essere al meglio, se e quando sarò chiamato in causa. Per me sarebbe un’emozione grande essere nei 23, dopodiché dovrei iniziare a dare il massimo per mettere in difficoltà il mister nelle scelte. Nella mia vita non mi hanno mai regalato niente e ho cercato sempre di guadagnarmi tutto sul campo e anche stavolta sarà così“.

Sulle possibilità azzurre all’Europeo: “Questa Nazionale può fare bene, nella testa può e deve giocarsela con tutti, anche con le squadre più forti Pensiamo giorno per giorno e partita per partita, perché quando si guarda troppo lontano non si va da nessuna parte. In Brasile, per esempio, dovevamo vincere il Mondiale già dopo la prima partita con l’Inghilterra e invece siamo usciti malamente. Ogni partita è una storia a sé, quindi concentriamoci su ognuna singolarmente e diamo il massimo. Lo stage a Coverciano? Mi sento come un bambino che comincia una nuova, grande avventura. Proprio come i bambini quando iniziano a giocare a calcio, con entusiasmo e divertimento, voglio vivermi quest’esperienza, convinto che questo atteggiamento ci possa portare a raggiungere il massimo possibile per questa squadra“.

Infine, qualche parola sul sociale, con particolare riferimento alla scuola calcio che porta il suo nome inaugurata domenica scorsa a Gallarate: “Sono contento di iniziare con il Torino Club Gallarate, dove sono cresciuto, questo progetto. Ho sempre voluto creare una scuola calcio perché voglio trasmettere ai bambini quello che è stato il mio percorso. Nei primi anni sarà mio papà a seguire tutto più da vicino, anche se io ci sarò sempre. Poi, quando smetterò di giocare a calcio, seguirò i bambini durante le partite e durante gli allenamenti. Voglio essere un presidente presente. Bisogna divertirsi, imparare a stare in gruppo, metterci entusiasmo e crederci sempre, perché se ti si chiude una porta, più avanti può aprirsi un portone. Io ci ho sempre creduto e ho sempre dato tutto me stesso, i risultati poi sono arrivati e continuano ad arrivare. Per me è un orgoglio avere dato il nome alla scuola calcio dove sono cresciuto, spero che i bambini possano seguire le mie orme. La prima volta che è stata indossata la maglia con il nuovo simbolo e il mio nome, mi sono emozionato“.

Premio ‘Ussiroma’, Zoff su Inzaghi: “Ha fatto bene da allenatore della Lazio. Confermato? Lo deciderà…”

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Si è svolta questa mattina alle 10.30 presso il Circolo Canottieri Aniene l’edizione numero 28 del premio ‘Ussiroma‘, dedicato ad atleti, dirigenti e giornalisti del mondo dello sport. Presenti all’evento il tecnico della Lazio Simone Inzaghi, arrivato in compagnia del Responsabile della Comunicazione De Martino, e l’ex difensore della Roma Federico Balzaretti, oltre al presidente del Coni Malagò, al dirigente Figc Michele Uva e a Carlo Mornati, capo della delegazione italiana alle prossime Olimpiadi di Rio de Janeiro. A tutti sono stati assegnati riconoscimenti per meriti sportivi o alla carriera.

Tra i primi ad arrivare anche Dino Zoff, che, ai microfoni dei giornalisti presenti, ha commentato ironicamente il premio ricevuto: “È un piacere, anche se il premio è arrivato dopo anni. A Inzaghi sono bastate sette partite per riceverlo, di me invece si sono ricordati 20 anni dopo, forse perché lui è romano e io no. A parte gli scherzi, come allenatore della Lazio Inzaghi ha fatto bene, se merita o meno di essere confermato lo deciderà Lotito. La squadra più forte che ho allenato è stata la Lazio di Eriksson, quella in cui ho giocato l’ultima Juventus, che contava sette nazionali italiani e Platini“.

Al momento di ritirare il premio, l’ex allenatore ha poi aggiunto: “Ringrazio chi mi è stato vicino, ora va tutto bene e cerco di fare sport come prima. Quando poi non ce la farò più, mi darò al golf, anche se non sono molto bravo. Forse questo premio è arrivato in ritardo, ma non voglio fare polemiche. L’Italia? La vedo bene, ma non benissimo. Abbiamo qualche problema di rosa. Conte ha fatto un buon lavoro, ma per vincere ce ne vuole. Per fortuna partiamo umili, perché le volte che siamo partiti in pompa magna abbiamo preso sempre batoste“.

Europa League, stasera la finalissima Liverpool-Siviglia: le probabili formazioni

Siviglia per la terza volta consecutiva o Liverpool dopo 15 anni? Questa sera l’Europa League consumerà il suo ultimo atto a Basilea alle ore 20.45. Queste le probabili formazioni; nel Liverpool certamente fuori Sakho squalificato e il gallese Ward infortunato. In fortissimo dubbio anche Can e Origi, mentre da tempo Klopp non ha a disposizione Ings, Gomes, Henderson e Rossiter. Nel Siviglia sarà indisponibile a lungo Krohn-Deli che si è gravemente infortunato in semifinale, out anche Reyes e Tremoulinas.

Liverpool (4-2-3-1): Mignolet; Clyne, Skrtel, Lovren, Moreno; Milner, Leiva; Coutinho, Firmino, Lallana; Sturridge. All.: Jurgen Klopp.

Siviglia (4-2-3-1): Soria; Mariano, Rami, Carrico, Escudero; Krychowiak, N’Zonzi; Vitolo, Banega, Konoplyanka; Gameiro. All.: Unai Emery.

Arbitro: Jonas Eriksson (SWE).

Giovanissimi Fascia B, impresa Lazio a Trigoria: Kammou porta i Girini-boys in finale

Ore 15 al campo Di Bartolomei di Trigoria, quando il direttore di gara Testa fischia il calcio di inizio: il match vale per l’accesso alle finali del campionato regionale della classe dei giovanissimi. Sono trascorsi appena dodici secondi sull’orologio, quando Kammou in contropiede piazza la palla in rete, approfittando di un pasticcio difensivo della Roma, davanti agli occhi increduli dei tifosi. La Lazio è molto propositiva in attacco: sebbene i pochi minuti di gioco trascorsi, diverse sono state le occasioni presentatesi per il raddoppio del risultato, sia dalle rimesse dal corner, sia dalle iniziative dei singoli attaccanti. Una occasione goal si presenta adesso per i giallorossi: Cesaroni colpisce la palla in area che sfiora la traversa, ma non attraversa la linea dello specchio; afferra, allora, la sfera Muteba e con una rovesciata cerca l’incrocio dei pali, ma il colpo finisce sopra alla traversa e si spegne sul fondo. Al 16’ Bertini per la Lazio cerca il raddoppio con una conclusione, ma il tiro risulta essere centrale e Rossi para senza problemi. Dieci minuti di break e le squadre rientrano in campo. Attualmente il risultato è a favore dei biancocelesti grazie al goal lampo di Kammou. Le condizioni climatiche sono del tutto differenti rispetto alla prima metà di gioco, vista la copiosa pioggia. Al quarto giro di orologio Carnevali realizza una bella girata al volo per la Roma, ma Conforti para in due tempi. Calcio dal corner adesso per la Lazio, il terzo del match finora disputato, che non sortisce però alcun effetto. I giallorossi guadagnano una punizione dal limite: va in battuta Silvestri, ma Vecchi devia in area e il portiere riesce ad arrivare. All’11’ Cancellieri si spinge in area con la palla e prova a tirare, ma anche questa volta la sfera si spegne sul fondo. I giallorossi guadagnano un calcio d’angolo, ma il nuovo entrato Paolocci fallisce una clamorosa occasione da rete per i suoi e la difesa spazza via, mettendo in sicurezza l’area. Al 21’ della ripresa Travaglini colpisce la palla di testa, che finisce di poco alta sopra alla traversa. Va ora in battuta dal corner la Lazio: la difesa giallorossa interviene e spazza via prontamente. Al 30’ i giallorossi hanno l’occasione del pareggio grazie al tiro di Carnevali, che impatta però sul palo destro e finisce in angolo. Va in battuta Cesaroni, crossa in direzione di Carnevali, ma la difesa interviene e respinge prima che l’attaccante giallorosso arrivi. Al termine dei cinque minuti di recupero assegnati, il direttore di gara Testa fischia la fine del match e sancisce, così, la vittoria della Lazio per 1 a 0. I biancocelesti si qualificano per la finale e dovranno affrontare la vincente della sfida tra Urbetevere e Savio.

(fonte Alessandra Ricci – www.nuovocorrierelaziale.it)

IL TABELLINO

AS ROMA – S.S. LAZIO  0-1

MARCATORI Kammou (LA 1’pt)

AS ROMA Rossi, Muteba (Tomassini 35’st), Calafiori, Tripi, Ciocci, Buttaro (Astrologo 21’st), Travaglini, Silvestri (Bove 21’st), Carnevali, Cesaroni, Cancellieri (Paolocci 14’st) PANCHINA Trovato, Morichelli, Tomassini, Astrologo, Bove, Zalewski, Paolocci ALLENATORE Mattei
S.S. LAZIO Conforti, Pingitore, Franco, Ronci, Vecchi, Tempestilli, Russo (Gioia 25’st), Bertini, Broso (Picchi 11’st), Guerini, Kammou (Orlandi ‘st) PANCHINA Scardetta, Cornacchia, Gioia, Francia, Orlandi, Calvigioni, Picchi
ALLENATORE Girini
ARBITRO Mirko Testa di Formia
NOTE: Ammoniti: Calafiori (RO 31’pt), Russo (LA 34’pt), Travaglini (RO 14’st), Bertini (LA 35’st) Angoli 2-6 Recupero: 0’pt – 5’st

RASSEGNA STAMPA – L’agente di Candreva: «Non piace soltanto all’Inter»

Che Candreva piaccia all’Inter non è un mistero. Lotito ha più volte ricevuto telefonate da emissari nerazzurri e nello scorso calciomercato di gennaio i due club sembravano molto vicini. La valutazione della Lazio per il centrocampista è di circa 30 milioni, cifra che l’Inter non ha mai avuto intenzione di sborsare.

A fare chiarezza sulla vicenda ci pensa l’agente di Candreva, Federico Pastorello,intervistato da calciomercato.com: «Se piace all’Inter? Questo bisognerebbe chiederlo al club nerazzurro, ma è normale che possa piacere a tante squadre in giro per il mondo. Adesso è alla Lazio, ma non posso escludere assolutamente niente su quello che potrebbe essere il suo prossimo futuro».

Fonte : Il Corriere dello Sport

 

RASSEGNA STAMPA – Tare incontra Sampaoli

Tare e Calveri in missione in Spagna. I due sono partiti questa mattina dall’aeroporto di Fiumicino, destinazione Barcellona, e torneranno domani. Tanti gli scenari di mercato che possono portare i dirigenti biancocelesti in Catalogna, quello principale riguarda ovviamente il tecnico Jorge Sampaoli.

NUOVO INCONTRO CON SAMPAOLI IN SPAGNA – Dopo il lungo colloquio con Lotito di mercoledì sera e il blitz segreto di giovedì mattina nel centro sportivo di Formello, l’ex ct del Cile è volato a Barcellona, in via ufficiosa per incontrare i dirigenti dell’Espanyol. Che solo due giorni prima erano stati a Roma proprio per parlare con lui e proporgli, scrivono in Spagna, di diventare il nuovo allenatore del club catalano. La loro offerta però si è rivelata insufficiente, comunque inferiore a quella presentata dalla Lazio, rimasta la squadra in cima alle sue preferenze. Questa sera in Spagna è previsto un nuovo meeting tra il club biancoceleste e Sampaoli, in cui si cercherà di trovare un punto di incontro definitivo tra la proposta del tecnico di 2,6 milioni netti annui per due stagioni e quella della Lazio di 2.

PIACCIONO ROCO E CAICEDO DELL’ESPANYOL – Ma la Spagna può portare anche ad altre piste di mercato, non necessariamente legate alla questione allenatore. A Barcellona, ad esempio, c’è Adriano. La Lazio lo corteggia da tempo e dal terzino brasiliano ha ricevuto dei segnali positivi, nonostante la forte concorrenza del Milan. E non è finita, perché Barcellona non è solo blaugrana. Dall’altra parte della Rambla, infatti, c’è proprio l’Espanyol con cui ha parlato più volte lo stesso Sampaoli. Nella rosa del club catalano ci sono almeno due giocatori che sono stati seguiti dal ds Tare. Uno è il difensore cileno di 23 anni Enzo Roco, con cui Sampaoli ha avuto modo di lavorare in Nazionale, e l’altro è Felipe Caicedo, centravanti ecuadoriano (ma con passaporto spagnolo) che nell’ultima Liga ha realizzato 8 gol in 31 partite.

Fonte : La Repubblica

 

RASSEGNA STAMPA – Lazio in Spagna

Ore 11, tutti in Spagna, direzione Barcellona. Il diesse Tare e il segretario generale Calveri (volo AZ74 da Fiumicino) sono partiti (scoperti dal sito Lazio Press) con le idee chiare: chiudere l’accordo con Sampaoli, il tecnico argentino che sta per prendersi la panchina biancoceleste. Ritardare potrebbe essere fatale visto l’interesse di Espanyol e Valencia (c’è anche il Fenerbahce), ecco allora il blitz per confermare all’allenatore la proposta laziale e trovare l’accordo economico. Com’è noto ballava un milione di euro, Lotito si è avvicinato offrendo un biennale da 1.8 a stagione al tecnico e 800.000 mila euro per lo staff: totale 2.6 milioni. Il tecnico ha stregato il presidente, i contatti sono frenetici, c’è moderato ottimismo dopo l’incontro della scorsa settimana a Roma. Ieri in tarda serata nuova riunione a Barcellona con Tare e Calveri che non sono rientrati nella Capitale come inizialmente previsto e questo è sicuramente un buon segnale sulla volontà di entrambe le parti. Le alternative restano Inzaghi e più staccati Prandelli e Montella.

E non è tutto perché nella capitale della Catalogna gioca il brasiliano Adriano, vecchio pallino del ds biancoceleste che non trova molto spazio con i blaugrana di Luis Enrique. Il jolly delle fasce laterali chiede un quadriennale da quasi 10 milioni totali, potrebbe essere un’operazione alla Klose visto che può svincolarsi dal Barcellona (in realtà ci sarebbe una commissione di 2 milioni da pagare ai procuratori). Non è facile vincere la concorrenza del Milan e di un paio di club della Premier, Tare sta provando a portare a chiudere un doppio colpo impensabile solo qualche mese fa.

Non solo Adriano. A Barcellona il diesse ha parlato con i dirigenti dell’Espanyol di Enzo Roco, difensore cileno di 23 anni (Sampaoli lo ha portato in nazionale) e anche di Felipe Caceido, centravanti ecuadoregno con passaporto spagnolo che quest’anno in Liga ha segnato otto gol in 31 gare. Intanto in Spagna potrebbe concretizzarsi la cessione di Antonio Candreva. Tare e Calveri si trovano a Barcellona, ma non è da escludere che possano trasferirsi a Madrid nelle prossime ore, l’Atletico del Cholo Simeone è in pole position da settimane. Lotito lo valuta circa 35 milioni di euro, il futuro sarà lontano dalla Lazio.

Fonte : Il Tempo

LIVERPOOL – SIVIGLIA: Le quote di William Hill

Questa sera si giocherà la finale di Europa League tra Liverpool – Siviglia. Gli spagnoli cercano uno storico tris, gli inglesi vogliono la coppa che gli permetterebbe di tornare in Champions League. Partita difficile con le due compagini che si equivalgono. Il nostro partner William Hill vede il Liverpool leggermente favorito. Di seguito il dettaglio delle quote sclete dal sito William Hill:

Liverpool vincente: 2.40
Siviglia vincente: 3.10
Pareggio: 3.10

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SI VIAGGIARE – Visitiamo Basilea in attesa di Liverpool – Siviglia

18 maggio 2016, la città di Basilea sarà al centro del mondo per l’attesissima finale di Europa League. A contendersi il trofeo ci saranno gli spagnoli del Siviglia e gli inglesi del Liverpool. L’atmosfera per le strade della città svizzera sarò sicuramente molto calda, grazie alle tifoserie che coloreranno il centro cittadino.

Ma in attesa del match cosa fare? Scopriamo Basilea e le sue bellezze. Duemila anni di storia e 170.000 abitanti, è la terza città più importante della Svizzera. Caratteristico il centro storico, mix tra edifici nuovi e antichi monumenti.

La Citta Vecchia Sita a Grossbasel, sulla riva sinistra del Reno, è il nucleo storico della città .

Piazza del mercato(Marktplatz) e Municipio (Rathaus)
Il cuore della città  vecchia è la Marktplatz, animata da un colorato mercato e sede del Rathaus (il Municipio). La Cattedrale che è situata nella strada principale di Berna, Freie Strasse; è una chiesa di epoca medioevale che presenta uno stile romanico-gotico. Notevoli sono le due grandi torri irregolari, i muri in arenaria rossa e le tegole variopinte. Al suo interno si trova la tomba di Erasmo da Rotterdam.

Attorno al Museo Storico sorge un’area che comprende al suo interno il Museo della Musica, il Museo delle Antichità  il Museo delle Belle Arti, la Sala della Cultura, il Teatro e la Steinenberg, una delle vie più animate e frequentate di Basilea soprattutto nelle ore notturne.

Il Museo d’arte di Basilea (Kunstmuseum Basel) è il principale museo svizzero; ospita la collezione d’arte pubblica più antica al mondo.

Il Museo della musica ( Musikmuseum), inaugurato nel 2000, ospita invece la più grande collezione di strumenti musicali della Svizzera, presentati in base a tre temi centrali: strumenti dal XVI al XX secolo; concerto, corale e danza; parata, festa e segnali.

Roma, una fermata archeologica nella Metro C

La caserma romana rinvenuta presso la futura fermata Amba Aradam della Metro C e risalente al II secolo dopo Cristo non sarà un ostacolo al proseguimento della costruzione della Metro (già gravata da ritardi e costi cresciuti a dismisura), ma sarà un vero e proprio valore aggiunto dato che sorgerà in questo sito la prima stazione archeologica di questa linea.

A dirsi certo di ciò è il soprintendente per i beni archeologici di Roma, Francesco Prosperetti, dopo un sopralluogo effettuato tra le mura e gli affreschi dell’edificio, costruito probabilmente durante l’impero di Adriano. Un’area di 1.753 mq, trentanove sale attraversate da un corridoio, molte delle quali con mosaici pavimentali e affreschi. Un’opera molto vasta, interrata per  consentire la costruzione delle mura Aureliane, come spiegato dalla responsabile degli scavi Rossella Rea.

Le indagini archeologiche risalgono al novembre 2015, i lavori in zona Amba Aradam erano ripresi a marzo 2016. Per il soprintendente Prosperetti l’ipotesi più plausibile per la trasformazione della fermata in stazione archeologica è quella di restaurare i mosaici e gli affreschi per poi spostarli temporaneamente, e di sezionare le mura e traslocarle, per poter consentire in tal modo il proseguimento dei lavori. Una volta terminati i lavori per la Metro la caserma tornerà al suo reale sito. Secondo Andrea Sciotti, responsabile del procedimento linea C di Roma Metropolitane, i tempi previsti per la realizzazione della tratta T3 dovrebbero consentire la realizzazione del progetto, a patto che quest’ultimo sia «flessibile», in modo da non creare ostacoli da parte della soprintendenza. Per Sciotti i tempi potrebbero essere rispettati ma i costi per la realizzazione aumenteranno notevolmente.

Tutto bello, tutto giusto e degno di una grande Capitale quale Roma, ma nel frattempo per vedere realizzata la Metro C, pensata per il Giubileo del 2000 – e che sulla carta doveva essere consegnata ai romani già tre anni fa – ci sarà ancora molto da attendere.