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CRONACA – Roma, abusi su minori anche in parrocchia

Fingendosi un professore di ginnastica artistica si appartava con due bambine di 5 e 9 anni per abusare di loro. Arrestato dagli agenti della Squadra mobile del commissariato Casilino di Roma un 45enne romano con precedenti per reati simili. L’uomo dovrà rispondere di violenza sessuale e corruzione di minori e di tentata violenza nei confronti di una ragazzina di 15 anni.

L’uomo, che già in precedenza aveva scontato una pena a sette anni di reclusione per una condanna definitiva del 2008 per abusi  commessi ai danni di altri minori, si fingeva un fisioterapista o un insegnante di ginnastica artistica per carpire la fiducia delle minori per poi abusarne.

Come spiegato dagli investigatori l’uomo aveva elaborato delle vere e proprie strategie, come nel caso della bambina di 9 anni, avvicinata mentre si trovava in compagnia del padre e della sorellina di 5 anni, in cui si era dichiarato un insegnante di ginnastica artistica che stava selezionando bambine per uno spettacolo per una festa parrocchiale. Dopodichè aveva invitato il padre delle piccole in una parrocchia e aveva portato le due bambine nel teatro vicino alla struttura. Rimasto solo con la più grande consumava la violenza.

Felipe Anderson, mercato bollente

Nonostante la stagione, se non deludente sicuramente sotto le aspettative, Felipe Anderson stuzzica la fantasia di diverse società sia italiane che estere. E, anche se il giocatore brasiliano è legato alla società biancoceleste da un contratto fino al 2020, nel prossimo calciomercato potrebbe lasciare Roma. In questa stagione, sia prima con Pioli che in seguito con Inzaghi, la mancanza di stimoli e continuità non ha permesso al calciatore di rendere al meglio e la sua permanenza tra le fila biancocelesti è almeno dubbia.

Anche se il suo rendimento quest’anno è calato sono diversi i club alla finestra pronti ad accogliere il giocatore a braccia aperte. Su di lui in Italia è forte l’interessamento delle due società milanesi. Ieri il brasiliano ieri era a Milano, niente di che ma la notizia suscita sospetti. Il giocatore da tempo accende l’appetito di Ausilio e di Galliani. Come riportato da Telelombardia quest’ultimo si metterà presto in contatto con Emerson, l’ex rossonero è uno degli agenti che seguono Anderson. La sorella, e suo agente, ha smentito una prossima partenza di Felipe, ma nel caso dovesse arrivare l’offerta ritenuta idonea potrebbe anche lasciare la Capitale. La valutazione del giocatore si aggira sui 30 milioni di euro, una cifra ritenuta troppo alta dalle due società milanesi.

ADDIO ALL’AQUILA STILIZZATA?

La notizia che non ti aspetti arriva sempre quando tutto va male. Come se non bastasse l’anonima stagione offerta dalla Lazio sul terreno di gioco, a peggiorare lo stato d’animo dei tifosi della Lazio, potrebbe essere la notizia che – secondo indiscrezioni raccolte in esclusiva da laziochannel.it – dalla prossima stagione (2016-2017), la tanto amata aquila stilizzata non dovrebbe far parte del prossimo campionario.

Dopo trent’anni di attesa e il fantastico successo che la Maglia Bandiera ricevette dal mercato, l’aquila stilizzata potrebbe scomparire definitivamente dai negozi che vendono i prodotti della Lazio. Sperando che questa indiscrezione sia priva di fondamento, ci auguriamo di rivedere al più presto la Lazio giocare con quella maglia, o in extrema ratio, quantomeno di ritrovarla disegnata sulle t-shirt o sulle polo ufficiali della nostra amata Lazio.

Un’aquila che ha segnato un’intera generazione e che ha fatto innamorare migliaia di tifosi biancocelesti e non solo. L’Aquila dei -9 non può essere abbandonata e messa in archivio. La Lazio ha bisogno di quel simbolo. I laziali hanno bisogno di ritrovare quell’identità e quell’appartenenza che sempre più spesso sta venendo meno per molteplici motivi. AVANTI LAZIO NON MOLLARE

Farris: “L’espulsione di Inzaghi è stata ingiusta. Ma che emozione per me quando…”

Il suo futuro è legato a quello di Simone Inzaghi. Qualora il tecnico piacentino venisse confermato al termine di questo mini-ciclo di partite, si aprirebbero inevitabilmente le porte ad una nuova ed emozionante avventura in Serie A. Stiamo parlando di Massimiliano Farris il secondo di Inzaghino nella primavera biancoceleste prima e ora in prima squadra. Farris è intervenuto ai microfoni di Lazio Style Radio 89.3, e tra i tanti temi toccati vi riportiamo in particolare le sue parole sulla Lazio dei grandi:

“Con Inzaghi e con la Lazio è cambiato tutto in uno dei settori giovanili migliori d’Italia. Sono convinto che i ragazzi della Primavera riusciranno a centrare le Final Eight”. Riguardo l’espulsione di domenica scorsa di Inzaghi contro l’Inter, Farris non riesce a nascondere l’emozione di aver  gestito lui la squadra (pur provando un forte dispiacere per l’espulsione ritenuta decisamente ingiusta): “Domenica, quando ho allenato la Lazio con Simone espulso è stata una grande emozione per me quando ho preso il suo posto. Mi sono tolto il giaccone, la pressione era altissima dentro di me. Tra l’altro, l’espulsione è stata inutile. C’era rabbia per il giallo di Keita, ma la partita non era cattiva. Simone è una persona educata, mai sopra le righe. Ma alla fine meglio (ride, ndr), mi sono gustato il momento“.

 

Tumori, arriva il farmaco contro cancro a polmone e rene ma…

E’ giunta una novità storica nella lotta ai tumori. Un passo importante che consentirebbe di fornire alle persone una possibilità terapeutica alternativa alla chemioterapia nella lotta ai tumori del polmone e del rene: il farmaco elaborato per qusto tipo di patologie FUNZIONA ma…da ormai un mese l’uso “compassionevole” – e cioè a titolo gratuito – non è più consentito. Il programma è stato bloccato dopo che la Commissione europea, il 4 aprile, ha espresso parere favorevole all’utilizzo del Nivolumab, usato nel trattamento della istologia non squamosa nei tumori del polmone e del carcinoma renale. Adesso inizia la trafila per la registrazione presso l’Agenzia italiana del farmaco (Aifa) e il successivo acquisto a carico del servizio sanitario nazionale, ma nel frattempo il medicinale sarà solo a pagamento in forma privata. Gli oncologi hanno espresso preoccupazione per i tempi e perché non ci sono analoghi farmaci di questa classe, stimolanti del sistema immunitario, in quanto non ancora in commercio con questa indicazione. Un altro farmaco che potrebbe essere registrato per questo utilizzo è il pembrolizumab.

Questa però, come riporta “Il Messaggero.it“, potrebbe portare a delle situazioni pesanti perché adesso i pazienti, pur sapendo che c’è un farmaco adatto alle loro esigenze e in grado di aumentare le loro aspettative di vita, si troveranno di fronte alla sostanziale impossibilità di usarlo. A meno di acquistarlo in privato, a cifre sicuramente elevate. La preoccupazione degli oncologi, che hanno sperimentato sul campo tali farmaci, è quella che i pazienti, oltre a non avere una cura adeguata, possano sentirsi in qualche modo abbandonati oltre che disperati per la loro condizione di salute.

Pin accende il toto allenatore: “Per Prandelli la Lazio è un obiettivo. Seguirlo alla Lazio? Magari…

Nonostante la vittoria contro l’Inter abbiano aumentato le possibilità di una permanenza di Simone Inzaghi sulla panchina biancoceleste, le voci su eventuali sostituti continuano a farsi insistenti. Tare ha già ribadito che ancora nulla è deciso e che al termine di questo mini-ciclo saranno fatte con attenzione tutte le dovute valutazioni. Solo all’indomani di Lazio-Fiorentina si saprà chi sarà l’allenatore della Lazio nella stagione 2016/2017. Lo sfidante principale dell’allenatore piacentino è, ad oggi, Cesare Prandelli. Per confermare il piacere immenso dell’ex Ct della nazionale italiana di sedere sulla panchina della Lazio è intervenuto l’ex centrocampista biancoceleste e storico secondo di Gabriele Pin, sulle frequenze di Radio Incontro Olympia. Queste le sue parole:

Per Prandelli la Lazio è un obiettivo, per me è un sogno. In questo momento, a campionato ancora in corso, non è delicato parlare della prossima stagione, tuttavia, la voglia di Cesare Prandelli oltre che del sottoscritto di tornare a lavorare esiste e per questo stiamo alla finestra valutando ciò che accadrà in tal senso. La Lazio? E’ un’opportunità, è un obiettivo. Onestamente, la serie A tutta potrebbe rappresentare l’occasione giusta per rientrare, il nostro calcio era e resta una vetrina tanto importante quanto affascinante. Inoltre, aggiungo che per me tornare a lavorare a Roma dopo gli anni del -9, della promozione, sarebbe un sogno. Ho ricordi di quelle imprese indelebili, porto sempre con me l’amore e l’affetto del popolo laziale. Se fosse ricambiato, oltre all’eventuale gradimento della piazza, ne sarei lieto oltre che grato”. 

Siparietto Nargi-Matri a ‘Le Iene’: “Ecco chi è più forte tra Alessandro e Totti”

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Divertente siparietto tra Alessandro Matri e la sua fidanzata Federica Nargi nel corso dell’intervista doppia che i due hanno concesso al programma televisivo ‘Le Iene Show’, in onda questa sera su Italia 1. Alla domanda “chi è più forte tra Matri e Totti?“, la showgirl ha infatti risposto senza esitazioni: “Non tocchiamo il re di Roma. Scusa amore, ma Totti è Totti“. Opinione condivisa dell’attaccante biancoceleste, che, prestandosi a sua volta allo scherzo, ha risposto: “Meglio Totti“.

Arbitri, designata la sestina per Carpi-Lazio

Sono state rese note le designazioni arbitrali della 18^ giornata di ritorno della Serie A 2015/16. La partita tra CarpiLazio – valida per la penultima giornata di Serie A e in programma domenica pomeriggio allo Stadio Braglia di Modena– sarà diretta da Gianluca Rocchi (sez. Firenze), coadiuvato dagli assistenti Di Fiore e Longo, gli addizionali Mazzoleni e Pinzani. IV Uomo: Costanzo. Sono addirittura 31 i precedenti del fischietto toscano con i biancocelesti, con un bilancio comunque positivo seppur di poco, al netto di 13 vittorie, 11 sconfitte e 7 pareggi. L’ultimo incrocio risale alla prima gara stagionale in campionato, coincisa con il successo dei capitolini per 2-1 contro il Bologna. Rocchi fu anche il direttore di gara di Napoli-Lazio dello scorso 31 maggio: quella sera i biancocelesti si imposero per 2-4 contro gli uomini di Benitez, strappando il definitivo pass per i preliminari di Champions League. 

MERCATO – Mario Rui pronto per il grande salto…nella Capitale? E per il dopo Klose…

Dopo l’avventura in quel di Empoli, per Mario Rui è arrivato il momento del grande salto. Il terzino portoghese è al centro di mille interessi di mercato, in particolare da parte delle due romane (ma c’è anche la Fiorentina), che quest’estate potrebbero dar vita ad un vero e proprio derby per assicurarsi le sue prestazioni. “Gli interessamenti fanno piacere. – il commento del diretto interessato – Lazio o Roma? Sono entrambe squadre importanti, tra le più importanti del panorama calcistico italiano e mondiale. Vedremo se arriverà un offerta, io mi sento pronto per il salto di qualità“. Poi sul derby della Capitale: “Sono abituato a vedere il derby in televisione. È una partita molto sentita, che la città si ferma per vivere, e bella da vedere anche da fuori”. Infine, l’ex Lisbona si sofferma su Lazio-Empoli della scorsa stagione, in cui con un poker di reti i biancocelesti agganciarono momentaneamente i giallorossi al secondo posto: “Ricordo che lo stadio era pieno di tifosi. Affrontammo una Lazio molto forte, credo nel suo momento migliore. Farebbe piacere a qualsiasi calciatore giocare in un grande club e in un grande stadio”.

Mario Rui dunque per la Lazio 2016-2017, e forse anche Vevad Ibisevic. La squadra biancoceleste infatti a giugno perderà Miro Klose e ha quindi bisogno di rinforzare l’attacco con un elemento che garantisca lo stesso numero di gol del tedesco. Ecco perché dunque nelle ultime ore la società starebbe attenzionando il centravanti bosniaco classe ’84, il cui contratto scade nel 2017 e che quest’anno ha messo a segno 10 reti con la maglia dell’Hertha Berlino, contribuendo all’ottima stagione della squadra. Sul cui finale, dal canto suo, appare al momento concentrato, nonostante le voci: “Stiamo attraversando un bel momento – ha detto in questi giorni – la città è in fibrillazione e faremo in modo che ci resti. È chiaro che abbiamo fatto grandi cose in questa stagione, poi a fine campionato vedremo dove saremo“.

Garlini: il ritorno in campo di De Vrij la più bella notizia di fine stagione

L’ex attaccante biancazzurro Oliviero Garlini è intervenuto a Lazio Style Radio per fare il punto verso Carpi-Lazio:

Che de Vrij sia in campo con la squadra è una bella notizia, l’importante è che sia tranquillo e che sia a posto. Stefan è un giocatore che ha lasciato il segno, la sua assenza è stata pagata cara dalla Lazio.

La corazzata di Mancini ha toccato il fondo per merito della Lazio, i biancocelesti hanno dimostrato di essere una squadra diversa, hanno concesso poco o nulla. La squadra di Inzaghi ha meritato ampiamente la partita. L’Inter ha giocato male perché la Lazio ha fatto una grande partita. È stata brava ad aspettare e ripartire, ha aspettato facendo girare la palla, pressando partendo dalle punte e a centrocampo c’è stata una grande prestazione di Biglia, giocatore fondamentale per questa squadra. Sembra una Lazio rinata.

Inzaghi ha dato tranquillità e gli stessi giocatori sono più sicuri di se stessi. È una Lazio convinta e concreta. Klose può fare ancora gol e con due esterni come Keita e Candreva, il tedesco può andare a nozze. La continuità in un giocatore è importante, il minutaggio dà fiducia e riesce a lavorare bene con la testa.

Per la prossima stagione bisogna cambiare qualcosa, la società deve decide se dare fiducia all’allenatore e valutare se è pronto per il grande salto. I risultati di Inzaghi sono buoni, riesce a gestire la squadra. Anche se ha perso due partite la squadra gioca tranquilla. Questa è la dimostrazione più lampante la Lazio sta giocando con una serenità diversa dal solito, prima la palla scottava ora non più, i giocatori sono mentalmente più liberi. Merito di Inzaghi ma non demerito di Pioli. Keita e Gentiletti mancheranno e la chance per Felipe Anderson è importante.

Il Carpi non regala niente, loro se la giocheranno a tutti i costi per vincere anche se domenica sono stati sconfitti dalla Juve dovranno cercare di poter vincere per sperare nella salvezza. Se la giocheranno fino alla fine. La Lazio deve essere brava a tenere il possesso palla e ripartire”.

Massimo Maestrelli: “La Lazio 1974 come il Leicester di oggi, ecco perché”

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La Lazio del 1974 come il Leicester di oggi: due ‘storie’ calcistiche per certi versi assimilabili, in quanto entrambe emblema della vera essenza di questo sport, vincitrici con la forza del collettivo contro la potenza del ‘dio denaro’. A mettere in luce le analogie tra le due squadre è intervenuto Massimo Maestrelli, figlio di quel Tommaso che fu condottiero della squadra biancoceleste verso il primo scudetto della sua storia: “In quella Lazio c’era tanta passione, la stessa che ho rivisto nel Leicester di Ranieri. Claudio per la sua semplicità mi ricorda molto mio padre. Vardy invece assomiglia a Chinaglia, che beveva una bottiglia di Chivas prima dell’allenamento“.

Ultimo saluto a Re Miro di sabato o di domenica? Dipenderà da Carpi-Lazio…

Il tam tam in rete si è già attivato, i tifosi della Lazio vogliono rendere omaggio a Miro Klose prima della sua ultima partita con la maglia biancoceleste. Ci saranno diverse occasioni per farlo: il match contro la Fiorentina sarà l’ultimo in campionato per Re Miro, ma il 23 maggio nel corso della manifestazione “Di Padre in Figlio”, la grande affluenza di pubblico permetterà anche di celebrare, con i gol più belli visti sui maxischermi, le gesta del campione tedesco.

Chi volesse comunque seguire l’ultima partita ufficiale di Klose alla Lazio, dovrà aspettare Carpi-Lazio e la penultima giornata di campionato per sapere quando Lazio-Fiorentina si disputerà. La partita è stata fissata dalla Lega alle 20.45 di domenica 15 maggio, ma se i biancocelesti dovessero essere ancora in corsa per il sesto posto, sarebbero chiamati a giocare contemporaneamente con Milan-Roma, prevista per sabato sera. Affinché ciò avvenga, la Lazio dovrà vincere a Modena e Sassuolo e Milan non dovranno ottenere i tre punti nei rispettivi impegni in trasferta a Frosinone e a Bologna. In questo caso, Lazio-Fiorentina si giocherà di sabato, altrimenti match confermato domenica sera.

Sponsor, i rumor sembrano fondati. Contatti con una ditta tedesca

Rumors vicini alla società, come riportato da “Il Messaggero” questa mattina, parlano di un forte interessamento della società biancoceleste ad acquisire uno sponsor per la stagione prossima. Ci sarebbe (usiamo ovviamente il condizionale) l’interessamento per una ditta tedesca, la Dussmann Service, società tedesca che si occupa, tra le altre attività, di pulizie nel settore sanitario e scolastico.

L’azienda figura tra le più importanti della  Germania, ma con una presenza capillare su tutti gli ospedali e gli istituti del territorio italiano (e non solo, vedi foto in basso). A Roma così come a Salerno. Le trattative sono ancora in alto mare, e si sa che in questi casi meglio non fare scongiuri, anche se sembra ci sia già stato qualche contatto. Così circolano addirittura le prime cifre, che parlano di un accordo triennale sulla base di 5 milioni di euro a stagione per un totale di 15 milioni. Un bel tesoretto per dar via alla rivoluzione/restaurazione della Lazio. A Formello s’affrettano a smentire i rumors.
La Lazio difficilmente giocherà in Europa League, per questo è più difficile ora trovare un ottimo sponsor da apporre sulle maglie. Per la Dussmann – tra l’altro una sorta di “concorrente” delle aziende di Lotito – ciò però non dovrebbe essere un problema, e da qui deriva l’offerta non certo irresistibile. Potrebbero essere inserite però delle clausole, in caso dei successivi piazzamenti biancocelesti nei prossimi due anni. E’ tutto in divenire. Bisogna incrociare le dita. Anche per non veder più – a intermittenza – solo lo sponsor Paideia sulle maglie. E magari riuscire a investire più denaro senza la necessità di rivolgersi altrove.

Roma, centro storico in mano alla ‘camorra’. Confiscati numerosissimi ristoranti e pizzerie

I carabinieri del comando Provinciale di Roma hanno eseguito un decreto di confisca dei beni, del valore di 80 milioni, emesso dal Tribunale di Roma nei confronti di quattro imprenditori, tre dei quali arrestati dai carabinieri nel gennaio 2014 nel contesto dell’indagine ‘Margarita’, meglio conosciuta come ‘Pizza Ciro’. Si tratta di 28 esercizi commerciali tra cui bar, ristoranti e pizzerie, 41 beni immobili, 385 rapporti finanziari e bancari, 76 veicoli, 77 società titolari di parte di questi beni e 300mila euro di denaro contante rinvenuti nel corso delle operazioni.

Il provvedimento si basa “sull’accertata pericolosità sociale” degli arrestati, “fondata sul loro coinvolgimento in traffici delittuosi gestiti dalla camorra napoletana”. Secondo i carabinieri i tre imprenditori arrestati a gennaio, tutti fratelli, sarebbero “stabili riciclatori per conto della camorra napoletana, al servizio, in particolare, del clan Contini”.

I beni confiscati, già sottoposti a sequestro di prevenzione nel 2014 su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia di Roma, sono attualmente gestiti dagli amministratori giudiziari nominati dal Tribunale.

Le indagini dirette dalla Dda di Roma e condotte dai Carabinieri del Nucleo Investigativo di Roma hanno dimostrato che l’impero economico dei tre imprenditori fratelli, diventati proprietari di fatto di una holding di società attive nella gestione di numerosissimi ristoranti e pizzerie nelle principali vie di pregio del centro storico della Capitale, con un volume d’affari palesemente sproporzionato rispetto ai redditi dichiarati, veniva gestito con modalità illecite, attraverso una rete di società intestate a prestanome, finalizzate al reimpiego e all’occultamento di ingenti risorse economiche di provenienza illecita.

Internazionali di Roma – Tennis alla Stazione Termini: Barazzutti sfida un ferroviere (VIDEO)

Simpatico episodio alla Stazione Termini di Roma. La stazione, colma di gente, si è trasformata nel centrale del Foro Italico. Tra lo stupore di viaggiatori e curiosi il più volte campione italiano Corrado Barazzutti, vincitore della Coppa Davis e allenatore della nazionale, ha sfidato un ferroviere appena sceso dal Frecciarossa 1000. Il “Barazza” si è prestato a palleggiare con un giovane ferroviere che ha chiuso il match con un ace.

Realizzato da Supertennis, in collaborazione con Trenitalia e Internazionali BNL d’Italia 2016, il video è già diventato virale. Le Frecce Trenitalia portano “dritto” agli Internazionali BNL d’Italia 2016 con un risparmio del trenta per cento sul biglietto del treno. Per ottenere lo sconto basta acquistare, dal 7 al 15 maggio, il biglietto di ingresso alla manifestazione sportiva del Foro Italico. Inoltre, un servizio navetta gratuito Frecciarossa collegherà la Stazione Termini al Foro Italico. Trenitalia è presente con uno stand anche agli Internazionali e durante la competizione uno schermo Frecciarossa mostrerà in tempo reale la velocità degli ace e degli altri servizi vincenti dei tennisti durante le gare.

RASSEGNA STAMPA – De Vrij: «Sto bene, voglio lavorare con Inzaghi»

A Formello si festeggia, non tanto per la vittoria sull’Inter di domenica quanto per il ritorno in campo di Stefan De Vrij. L’olandese, assente da settembre a seguito di un’operazione per una lesione alla cartilagine del ginocchio sinistro, da sabato è a Roma per proseguire il protocollo riabilitativo e oggi ha svolto a sorpresa un intero allenamento con il gruppo. Un’intera sessione agli ordini di Simone Inzaghi, poi al termine della seduta ha commentato. “Mi sento molto bene, sono contentissimo di essere tornato. Quando mi sono infortunato mi sono subito concentrato sul recupero, in questi casi inizialmente si può essere tristi ma per stare bene ho voluto guardare al futuro“, le sue parole alla radio ufficiale del club biancoceleste.

Fonte : Il Corriere dello Sport

RASSEGNA STAMPA – Parolo rientra e de Vrij si allena a sorpresa.

Buone notizie in casa Lazio. Nell’allenamento pomeridiano si è rivisto a sorpresa Stefan de Vrij. Il centrale olandese, assente dallo scorso autunno per un problema al ginocchio, è tornato a faticare nel centro sportivo di Formello, svolgendo l’intera seduta. Rientrato a Roma sabato scorso, de Vrij sta continuando il protocollo riabilitativo per tornare a disposizione nel ritiro estivo di Auronzo di Cadore. Cauto ottimismo, dunque, maInzaghi ha un motivo in più per sorridere: anche Marco Parolo si è rivisto in campo. Il centrocampista, uscito malconcio dalla sfida con la Juventus, ha ormai superato il fastidio al polpaccio. Esercizi personalizzati perOnazi, Konko, Basta e Biglia, la cui presenza non è in discussione per la sfida di domenica contro il Carpi a Modena. Ancora assenti, invece, gli infortunati Kishna, Radu e Matri, che non saranno della partita insieme aKeita e Gentiletti, entrambi squalificati.

Fonte: Il Messaggero

Leicester – Quando la vittoria la fa il gruppo…

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La favola del Leicester è ormai su tutti i giornali. Stampa, tv, radio, web, la parabola dei Foxes guidati da Claudio Ranieri è destinata a diventare leggenda.

Ma cosa ha portato una banda di discreti giocatori, ex operai o scarti di squadre più forti, ad arrivare sul tetto d’Inghilterra? Mancanza di infortuni e possibilità di schierare sempre (o quasi) lo stesso undici iniziale, certo; l’esplosione di talenti acerbi e mai considerati ad alti livelli, sicuramente; ma una cosa è stata fondamentale per arrivare alla conquista del campionato forse più blasonato e sicuramente più ricco al mondo: il gruppo.
Davvero c’è chi ancora pensa che una squadra formata da due difensori lenti e impacciati, un terzino scartato dal Manchester United, un trequartista algerino sconosciuto ai più e un attaccante che fino a 5 anni fa non conosceva ancora il professionismo possa battere e surclassare, addirittura con un paio di giornate di anticipo, squadre che per formare la propria rosa spendono ogni anno in estate milioni su milioni di euro? Le vittorie le fanno i campioni, è vero, ma con undici solisti in campo non si ottengono i risultati. E’ il gruppo che fa le vittorie, e questa è una cosa stupenda. Undici (o meglio diciotto) amici, compagni, dentro e fuori dal campo. Diciotto menti unite e sintonizzate verso un unico obbiettivo: vincere, insieme. Vincere gli uni per gli altri. Vincere per la gente. Vincere per il proprio allenatore. Vincere per tutti coloro che non ci hanno mai creduto. Vincere per tutti quelli che li hanno da sempre giudicati come gli underdog di turno. Vincere per rimanere nella storia e diventare leggenda.

Perchè alla fine, c’è forse cosa migliore di poter condividere una vittoria di portata storica con un gruppo di veri amici?

De Niro di nuovo sul ring, ma stavolta come manager

Robert De Niro è uno degli attori più celebri e conosciuti a livello mondiali. Alcune su einterpretazioni sono rimaste nella storia del cinema, basti pensare a film come “Il padrino parte II”, “Taxi Driver” o “Toro scatenato“.

Proprio in Toro Scatenato, De Niro vestiva i panni di Jake La Motta, indimenticato campione di pugilato negli anni ’50, persona eccentrica e fuori dal comune dentro e fuori dal ring. Al prossimo Festival di Cannes, lunedì 16 maggio, l’attore newyorkese tornerà sul ring, ma stavolta, vista anche l’età, svestirà i panni di pugile per vestire quelli di Ray Arcel, manager/allenatore del famosissimo campione panamense Roberto Duran. Una partnership, quella tra Arcel e Duran, che porterà quest’ultimo alla vetta del successo mondiale nel pugilato tra gli anni ’70 e gli ’80 con incontri leggendari, tra cui quello contro Sugar Ray Leonard. Sarà una proiezione unica e speciale nella selezione ufficiale di Hands of Stone del regista venezuelano Jonathan Jakubowicz.
Sono contento di tornare a Cannes specialmente con questo film Hands of Stone di cui sono orgoglioso“, ha detto De Niro. Il film è prodotto e distribuito da Weinstein Company, il cui produttore, Harvey Weinstein, ha dichiarato: “Hands of Stone è un vintage De Niro. Chi conosce Bob sa quanta passione ha per il pugilato e il suo grande impeto per questo film è davvero autentico. Sarà una fantastica notte per un tributo ad uno dei più grandi personaggi della nostra industria“.

Decisione storica: il Kosovo entra nell’UEFA

E’ una decisione di portata storica quella presa dal congresso della UEFA in corso in questi giorni a Budapest.

Durante questo congresso è stato infatti deciso che il Kosovo entra ufficialmente a far parte dell’Uefa. Lo ha stabilito una votazione nella quale il sì è arrivato con la maggioranza semplice (28 voti favorevoli, 24 contrari), nonostante in precedenza fosse stato respinto con la maggioranza dei due terzi un emendamento diretto a cambiare lo statuto dell’Uefa, in modo da consentire l’ingresso nell’organizzazione di Paesi non membri dell’Onu, com’è il caso del Kosovo.
Tra i grandi oppositori a questa adesione c’è sicuramente la Serbia, che fino all’ultimo ha provato strenuamente ad opporre resistenza; il Kosovo è una sua ex provincia meridionale a maggioranza albanese e musulmana proclamatasi indipendente il 17 febbraio 2008. Finora il piccolo stato della ex Jugoslavia è stato riconosciuto da 111 Paesi dei 193 rappresentati alle Nazioni unite, Italia compresa.
Difficile comunque credere che molti dei giocatori kosovari che hanno optato da tempo per giocare con altre Nazionali possano tornare tra le braccia della madre patria. Per ora, il nome più conosciuto già facente parte del Kosovo è quello di Samir Ujkani, conoscenza del calcio italiano, ex Palermo ora in forza al Latina. Parlando per assurdo però, sono tanti i giocatori famosi con origini kosovare: Cana, Behrami, Shaqiri, Januzaj, Xhaka, e molti, molti altri. Verrebbe fuori una Nazionale di tutto rispetto…