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Lazio, due giocatori in anticipo: i ritardatari finalmente si svegliano per il ritiro

Due stelle della Lazio già al lavoro: un segnale promettente per il ritiro estivo! #Lazio #SerieA #Ritiro2025

I tifosi biancocelesti non vedono l’ora: la nuova stagione della Lazio è pronta a partire, con il ritiro estivo che si avvicina a grandi passi. Immaginate l’eccitazione di vedere i giocatori tornare in azione, soprattutto quando alcuni di loro stanno già mostrando segnali di dedizione assoluta. Manca davvero poco all’inizio ufficiale, fissato per lunedì 14 luglio al centro sportivo di Formello, dove gli allenamenti prenderanno il via per dare forma alla squadra.

Ma cosa accade prima di quel momento cruciale? Tutto inizia con il raduno fissato per domani, giovedì 10 luglio. I calciatori si sottoporranno alle tradizionali visite mediche di idoneità direttamente a Formello, un passo essenziale per assicurarsi che tutti siano pronti fisicamente. Subito dopo, toccherà ai test atletici personalizzati presso il centro specializzato Isokinetic – un passaggio che non solo valuta la condizione di ciascun giocatore dopo la pausa estiva, ma anche genera curiosità su chi potrebbe essere in forma smagliante fin da subito. Questo processo preliminare è come un’anteprima che tiene i fan col fiato sospeso, chiedendosi quali sorprese emergeranno.

E qui arriva l’elemento che stuzzica davvero l’interesse: nonostante il raduno ufficiale sia solo domani, alcuni giocatori hanno deciso di anticipare i tempi, dimostrando un impegno che fa riflettere. Già nella giornata di oggi, mercoledì 9 luglio, Mattia Zaccagni e Patric erano al lavoro a Formello. Questa frase sottolinea come la loro presenza precoce non sia solo una routine, ma un chiaro indicatore di professionalità e motivazione, spingendo i tifosi a chiedersi se questo li renderà protagonisti fin dall’inizio della stagione. Il difensore spagnolo ha proseguito il suo recupero post-intervento chirurgico alla caviglia destra di fine marzo con una seduta differenziata sul campo del Mirko Fersini, mentre Zaccagni ha seguito il suo programma in piscina dopo l’operazione all’inguine del 25 giugno per risolvere la pubalgia. Entrambi sono focalizzati sul rientro al più presto nel gruppo, un segnale importante in vista del ritiro, che evidenzia la loro determinazione a superare gli infortuni e contribuire alla squadra con rinnovata energia – un dettaglio che accende la curiosità su come influenzeranno le prestazioni future.

Intervista all’agente di mercato: “Sarà una Lazio dipendente da Sarri”

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Il punto sulla Serie A e le principali e attuali trattative di mercato l’oggetto dell’intervista esclusiva che l’agente e intermediario Eugenio Ascari ha rilasciato alla testata sportiva News.Superscommesse.it. Di seguito l’opinione di Ascari sulle difficoltà del mercato biancoceleste e sulla prossima stagione della Lazio di Maurizio Sarri.
Come vedi la Lazio del “Sarri bis”? Senza coppe europee e con difficoltà oggettive ad operare nel calciomercato in entrata, che Campionato ti aspetti dalla squadra capitolina?
Il mercato dei biancocelesti è bloccato per il problema dell’indice di liquidità; quindi, quello della Lazio è un discorso a parte. Dipende tutto da Sarri, solo da lui, dall’alchimia che riuscirà a costruire con la squadra, restituendo brillantezza a qualche giocatore che non ha reso in passato per quello che ci si aspettava. 
Il tutto a meno di una ricapitalizzazione di Lotito, che ad oggi sembra poco probabile. Per questo, a mio parere, si può già parlare di una Lazio Sarri dipendente”. 
Questa l’opinione del procuratore sportivo riguardo la Lazio di Sarri che mai come ora è alle prese con numerosi problemi: dal blocco del mercato per l’indice di liquidità rilevato dalla Covisoc alle condizioni di salute del presidente claudio Lotito ricoverato al policlinico romano Agostino Gemelli.

Zazzaroni attacca il caso Lazio: “Queste domande in ritardo valgono solo per esami di fine anno”

Zazzaroni attacca il nuovo sistema di conferenze della Lazio: “Domande pre-inviate? Solo per interrogazioni di fine anno!” #CalcioItaliano #Lazio #GiornalismoSportivo

Ivan Zazzaroni, direttore del Corriere dello Sport, non ci è andato leggero nel suo editoriale, suscitando non poco dibattito sul modo in cui la Lazio sta gestendo la comunicazione in un momento delicato. Con un tocco di ironia e una critica diretta, Zazzaroni si interroga sui motivi dietro le recenti scelte del club, lasciando i lettori a chiedersi se questa strategia sia davvero una buona idea per il mondo del calcio.

Nel suo testo, Zazzaroni inizia esprimendo solidarietà: «Innanzitutto in bocca al lupo a Claudio Lotito, reduce da un ricovero per accertamenti. E adesso una brevissima riflessione sull’ultima novità in tema di comunicazione introdotta dalla Lazio alla quale tutti noi vorremmo dare una mano in questo momento di conti non troppo floridi». (Qui, Zazzaroni mostra un approccio empatico, augurando il meglio al presidente Lotito mentre introduce il tema, invitando i lettori a riflettere su come il club stia navigando tra difficoltà finanziarie e scelte comunicative controverse.)

Egli descrive poi la nota ufficiale della Lazio, che ha limitato l’accesso dei media alla presentazione: «Con una nota ufficiale la società ha anticipato che la presentazione di Sarri non sarà aperta ai media i quali potranno inviare “una domanda per testata – precisa – indicando nome e cognome del giornalista”. “Le domande- si conclude nella nota – saranno lette in studio nel corso della diretta. Termine ultimo per l’invio mercoledì (oggi) alle 19”**. (Queste regole, spiegate da Zazzaroni, evidenziano un rigido controllo sull’interazione, come se il club volesse filtrare ogni domanda per evitare sorprese, alimentando curiosità su cosa ci sia da nascondere.)

Zazzaroni non nasconde il suo stupore, chiedendo apertamente: «Premesso che vorremmo solo parlare di calcio, non essere assunti, chiedo perché? Why? Pourquoi?». (Con questa tripla domanda in diverse lingue, l’autore esprime frustrazione universale, invitando i lettori a interrogarsi sul perché di una misura così restrittiva, quasi come un appello a una maggiore trasparenza nel calcio moderno.)

Tornando a un incontro recente, Zazzaroni ricorda di aver trovato l’allenatore in forma, ma usa ciò per puntare il dito contro le motivazioni del club: «Lunedì ho avuto il piacere di incontrare proprio Maurizio Sarri – in compagnia del figlio del mitico Giuseppe Virgili – a Santa Sofia, dove eravamo entrambi premiati, e l’ho trovato sereno, sorridente, molto lucido e consapevole dei problemi e delle soluzioni. E allora qual è la ragione di questo blocco della stampa (in presenza) dopo il blocco del mercato? Non credo che dipenda dall’assenza forzata del presidente, così come non capisco cosa possa temere la società». (Attraverso questa descrizione personale, Zazzaroni crea intrigo, suggerendo che se l’allenatore è così capace, perché limitare l’accesso? È un modo per far riflettere i lettori sulle paure nascoste dietro queste barriere.)

Infine, Zazzaroni paragona le domande pre-inviate a un contesto scolastico, criticando l’approccio: «Il lavoro del giornalista nella conferenza stampa è quello di fare domande che spesso vengono ispirate dalle risposte dell’intervistato. Le domande poste in anticipo vanno bene soltanto per le interrogazioni di fine anno quando rischi la bocciatura e i professori ti vogliono aiutare. Non è il caso di Sarri che sa cavarsela benissimo da solo in tutte le situazioni, anche le più scomode», e conclude con un’offerta: «Nel caso in cui la Lazio avesse qualche chiarimento da chiedere o precisazione da fare a proposito di questa vicenda, può inviare le domande e le osservazioni in anticipo a segreteria@corsport.it entro le 19 di oggi». (La prima parte sottolinea l’essenza del giornalismo sportivo, dove l’improvvisazione è chiave, e Zazzaroni usa l’analogia scolastica per rendere la critica più accessibile e curiosa; la seconda è un’apertura al dialogo, quasi una sfida, che lascia i lettori con l’idea di un possibile scambio per risolvere il mistero.) Questa mossa di Zazzaroni non fa che accendere ulteriormente l’interesse sul futuro della comunicazione nel calcio italiano.

Lazio Women beffa le rivali: arriva Karczewska, la nuova regina in attacco!

La Lazio Women fa un colpo da maestro: arriva l’attaccante Nikola Karczewska dal Milan! #LazioWomen #CalcioFemminile #NuoviAcquisti

Il calciomercato della Lazio Women si infiamma con un arrivo che promette di ravvivare le speranze dei tifosi: l’attaccante Nikola Karczewska è stata acquistata dal Milan. Chissà come cambierà il volto dell’attacco biancoceleste con questa mossa, che porta in squadra una giocatrice con grande potenziale inespresso dalla scorsa stagione? La società sta puntando su rinforzi di livello per costruire una rosa competitiva, e questo acquisto sembra il primo passo verso un campionato da protagoniste.

Con una strategia che sa di ambizione pura, la Lazio ha messo le mani su una punta centrale con un’esperienza internazionale di tutto rispetto, inclusi campionati prestigiosi come la Frauen-Bundesliga e la Women’s Super League, oltre alla Serie A italiana. Viene da chiedersi se questa mossa non sia il segnale che le biancocelesti mirano a scalare le gerarchie del calcio femminile, affidandosi a una calciatrice matura e pronta a fare la differenza in termini di gol e leadership.

A confermare l’operazione è la stessa società con la seguente nota ufficiale:
“La S.S. Lazio Women 2015 A.R.L. comunica di aver acquisito a titolo definitivo il diritto alle prestazioni sportive della calciatrice Nikola Karczewska dall’ A.C. Milan. Attaccante polacca classe 1999, in carriera può vantare esperienze prestigiose con le maglie di Tottenham, Bayer Leverkusen e Milan. Con la propria selezione nazionale, inoltre, ha collezionato ventitré presenze siglando otto reti. Benvenuta Nikola!”
Questa dichiarazione ufficiale non solo ufficializza il trasferimento, ma trasmette anche l’entusiasmo del club per il nuovo arrivo, evidenziando il curriculum di Karczewska come un valore aggiunto per il futuro della squadra. Con un colpo del genere, la Lazio Women si prepara a una stagione che potrebbe riservare sorprese inaspettate.

Lotito al tappeto: indiscrezioni sulle condizioni del boss Lazio

Claudio Lotito ancora ricoverato: aggiornamenti che tengono il mondo del calcio con il fiato sospeso #Lazio #CalcioItaliano #PresSalute

Il mistero intorno alle condizioni di salute di Claudio Lotito, il presidente della Lazio, sta alimentando curiosità tra i tifosi e gli appassionati di calcio. Immaginate la tensione: un leader carismatico del mondo biancoceleste rimane ricoverato al Policlinico Gemelli di Roma, sotto una stretta osservazione medica dopo un presunto malore (un improvviso disturbo che ha allarmato tutti) che lo ha colpito ieri. Questa notizia, che sta facendo il giro degli ambienti calcistici, non fa che aumentare l’ansia, con tutti in attesa di notizie ufficiali per capire cosa stia davvero accadendo.

Le ultime informazioni rivelano che per il presidente della Lazio sono in corso ancora accertamenti cardiologici (esami specializzati per monitorare il cuore e garantire una diagnosi precisa). Basandosi su quanto appreso dall’agenzia Adnkronos, lo staff medico del Gemelli – un’eccellenza italiana – sta procedendo con controlli approfonditi e meticolosi. Questa cautela estrema dimostra l’impegno dei sanitari a non trascurare alcun dettaglio, mantenendo la massima privacy, anche se trapela che la situazione sia sotto controllo, pur richiedendo un monitoraggio costante che tiene tutti sulle spine.

Non ci sono piani per una dimissione imminente. Al momento, Claudio Lotito resterà all’interno della struttura ospedaliera fino al completamento di tutti i controlli necessari. Questa decisione sottolinea la priorità assoluta data alla sua salute, con ogni passo preso con la dovuta attenzione. Mentre i tifosi biancocelesti e l’intero panorama sportivo italiano sperano in un rapido miglioramento, gli occhi sono puntati su eventuali aggiornamenti medici attesi nelle prossime ore, alimentando l’attesa per buone notizie che potrebbero rimettere tutto nella normalità.

Sarri infuriato per la conferenza senza stampa: retroscena sulla sua sfuriata improvvisa

Svelati i retroscena di una conferenza stampa controversa: tensioni interne in casa biancoceleste! #Lazio #Calcio #NewsSportive

Nel mondo del calcio, a volte le storie dietro le quinte catturano l’attenzione più delle partite stesse, rivelando dinamiche interne che alimentano il dibattito. Una recente vicenda ha scosso l’ambiente biancoceleste, con una conferenza stampa inizialmente esclusiva ai media e poi rinviata, evidenziando contrasti sulla gestione della comunicazione. Questa situazione non solo riflette divergenze strategiche, ma suscita curiosità su come un club gestisca le relazioni con il proprio staff e i giornalisti, rendendo la vicenda un intrigante capitolo di tensioni latenti.

Al centro del caso c’è una divergenza di vedute tra la dirigenza e il tecnico, con la società che aveva optato per un formato innovativo, interpretato invece come un tentativo di limitare la trasparenza. Un giornalista ha ricostruito gli eventi, dipingendo un quadro di attriti culminati in una decisione improvvisa. Le sue parole offrono uno spaccato vivido di come piccole scelte possano escalare in problematiche più ampie, accendendo l’interesse su cosa accade dietro le porte chiuse dei club sportivi.

Nel suo intervento, il giornalista ha fornito dettagli precisi, mantenendo il virgolettato originale: «Dopo un confronto avvenuto dopo l’open day di oggi a Formello, la conferenza stampa di Sarri verrà rinviata. A breve dovrebbe uscire una nota della società. Il diesse Fabiani ha provato a spiegare che c’era l’intenzione di fare qualcosa di innovativo e non di mettere il bavaglio a Sarri. Il tecnico si aspettava di fare una conferenza stampa vera e propria, ieri sera quando ha saputo della chiusura ai giornalisti era molto contrariato». Questa dichiarazione evidenzia una frattura evidente: da un lato, l’intento di modernizzare l’approccio comunicativo; dall’altro, la frustrazione per una mossa percepita come restrittiva, che potrebbe compromettere il dialogo aperto tanto caro al tecnico.

In attesa della nota ufficiale del club, questa vicenda si configura come un momento di riflessione per l’ambiente biancoceleste, dove la gestione delle comunicazioni potrebbe segnare il futuro delle relazioni interne. L’episodio non fa che aumentare la curiosità su come si evolveranno le strategie, lasciando i fan e gli osservatori con domande aperte su equilibri e scelte all’interno del team.

Fabiani: “La conference? Roba vecchia e carina, non cambiamo mai… Sarri senza freni”

Svelata l’innovazione dietro la polemica alla Lazio: Fabiani rompe il silenzio! #Lazio #Calcio #PolemicheSulCampo

Immaginate una giornata al quartier generale della Lazio piena di tensioni e colpi di scena, dove una decisione improvvisa ha acceso le discussioni tra i media e il club. Tutto ruota attorno alla gestione di un evento che, a prima vista, sembrava routine, ma che ha finito per catturare l’attenzione di tutti. Cos’è successo esattamente? La società aveva inizialmente optato per una conferenza a porte chiuse, escludendo i giornalisti, una mossa che ha scatenato un’onda di malcontento immediato e costretto il club a fare marcia indietro in fretta.

Questa svolta inaspettata ha spinto il direttore sportivo Angelo Fabiani a intervenire direttamente per chiarire le intenzioni del club. Durante un open day per la stampa al centro sportivo, Fabiani ha cercato di dissipare le ombre, presentando la nuova formula non come una barriera, ma come un esperimento audace. Viene da chiedersi: è davvero possibile rinnovare i modi tradizionali di comunicare senza perdere l’essenza del confronto? La nuova idea prevede che l’allenatore parli come di consueto, ma con immagini proiettate alle sue spalle, in un formato descritto dal club come “innovativo”. Fabiani ha difeso questa scelta, ammettendo che elimina il contraddittorio diretto – quel botta e risposta che rende le conferenze così accese – ma insistendo che è un passo necessario per esplorare nuove vie e superare le abitudini consolidate.

Ora, ascoltiamo direttamente dalle parole di Fabiani, che ha dichiarato: «Volevamo fare una cosa carina ed innovativa. Manderemo immagini proiettate dietro di lui. Non c’è nessuno bavaglio che viene messo a Sarri, anche perché lui non è il tipo che si presterebbe a tutto questo. Capisco che possa sembrare che così non c’è il contraddittorio, ma se questo ci ferma, non ci apriamo mai all’innovazione». Con questa affermazione, Fabiani sottolinea che l’obiettivo era creare qualcosa di fresco e coinvolgente, senza intentare alcuna limitazione alla libertà espressiva, riconoscendo al contempo le preoccupazioni che una novità del genere potrebbe sollevare tra i media e i fan.

In conclusione, questa vicenda lascia aperte domande sul futuro della comunicazione nel mondo del calcio: riuscirà questa innovazione a bilanciare tradizione e modernità, o finirà per alimentare altre controversie? La Lazio, con Fabiani in prima linea, sembra decisa a spingere i confini, in un’era dove ogni mossa può diventare virale.

Sarri evade i giornalisti: Conferenza rimandata, “Respingiamo ogni tentativo”

La conferenza stampa rinviata: un colpo di scena che fa discutere! #LazioUpdate #NotizieSportive

Immaginate la sorpresa quando una notizia del genere arriva all’improvviso: la conferenza di presentazione tanto attesa è stata rinviata, e un comunicato ufficiale della società biancoceleste svela i retroscena. Ma cosa ha spinto a questa decisione? Scopriamolo insieme, con i dettagli che stanno accendendo il dibattito nel mondo del calcio.

Attraverso una nota ufficiale, la società ha annunciato il rinvio della conferenza, rispondendo anche alle critiche arrivate per la scelta di non aprire l’evento ai giornalisti in presenza. Quella che sembrava una mossa innovativa si è trasformata in qualcosa di inaspettato, lasciando perplessi e, a quanto si mormora, persino l’allenatore stesso. È un twist che fa riflettere: come una decisione all’avanguardia può ribaltarsi in un momento?

IL COMINICATO – Respingiamo convintamente qualunque tentativo di attribuire alla S.S. Lazio la volontà di limitare la libertà di stampa o di sottrarre il nostro allenatore al legittimo confronto con i giornalisti. Nulla di più lontano dalla realtà.
In questa frase, la società difende con forza la propria posizione, chiarendo che non c’è alcuna intenzione di ostacolare i media, ma piuttosto di promuovere un dialogo aperto.

La società ha sempre garantito il massimo rispetto nei confronti dell’informazione e dei professionisti che seguono il nostro mondo quotidianamente. Proprio questa mattina, per la prima volta nella storia del Club, abbiamo aperto il nostro centro sportivo di Formello alla stampa accreditata alla vigilia del ritiro, offrendo una visita completa che ha consentito di osservare da vicino le rilevanti innovazioni tecnologiche e strutturali introdotte.

La scelta di realizzare la conferenza di presentazione di Mister Sarri negli studi televisivi del Club nasce dalla volontà di offrire un prodotto tecnologicamente avanzato, innovativo e trasparente.
Qui, si spiega che l’idea era quella di modernizzare l’evento, combinando tecnologia e accessibilità per un approccio più dinamico e inclusivo.

La comunicazione moderna richiede linguaggi e strumenti nuovi, che sappano coniugare accessibilità, qualità e trasparenza. È in questa direzione che stiamo lavorando, senza alcuna intenzione di eludere il ruolo dell’informazione, ma anzi con l’obiettivo di valorizzarlo.
Questa parte sottolinea l’impegno per un’evoluzione nel modo di comunicare, enfatizzando che l’obiettivo è rafforzare, non indebolire, il legame con i media.

È questo, d’altronde, lo spirito con cui è nata la media company della S.S. Lazio, ideata e realizzata all’interno del nostro centro sportivo: una struttura che lavora quotidianamente per produrre contenuti di valore, garantendo un’offerta fruibile da tutti i media e dai nostri tifosi. Un progetto aperto, inclusivo e trasparente, che ha più volte dimostrato disponibilità e attenzione nei confronti della stampa.
In queste parole, la società evidenzia il suo sforzo per creare contenuti accessibili e collaborativi, trasformando il centro sportivo in un hub per l’informazione.

Ribadiamo la nostra disponibilità a un confronto costruttivo con tutti gli organismi della categoria, nel rispetto dei ruoli e nella convinzione che la collaborazione – non la contrapposizione – sia la chiave per rafforzare il rapporto tra sport e informazione.
Questa frase ribadisce un’apertura al dialogo, invitando a una partnership positiva per migliorare le relazioni tra il mondo dello sport e i giornalisti.

Infine, la presentazione ufficiale, inizialmente prevista per domani, verrà rinviata alla conclusione del ritiro precampionato, in accordo con il tecnico. Questa mossa lascia aperto il campo a nuove domande: come evolverà questa situazione, e cosa significherà per il futuro delle conferenze nel calcio? Solo il tempo lo dirà, ma una cosa è certa – il mondo dello sport non smette di sorprenderci.

TENSIONE - Lazio, Maurizio Sarri ancora una volta contro il Presidente Lotito

Nella giornata di ieri, la S.S. Lazio ha comunicato la chiusura alla stampa della conferenza di presentazione, successivamente annullata, del nuovo allenatore Maurizio Sarri. La scelta non è stata per nulla condivisa dal tecnico toscano.

Lazio, (Il Messaggero) la furia di Maurizio Sarri non si placa

Ancora tensioni in casa Lazio. La solita tarantella è rappresentata da loro due: Sarri e il Presidente Claudio Lotito. Mau non sta gradendo in alcun modo la gestione societaria a Formello. Nonostante ciò, la sua permanenza non è messa in dubbio.

Come riportato dall’edizione odierna de Il Messaggero, la decisione della Società di chiudere le porte ai giornalisti per la conferenza stampa di domani 10 luglio, in programma alle ore 18:00 al Training Center S.S. Lazio, non è piaciuta al tecnico, ma non solo, Sarri non ne era nemmeno al corrente.

Un altro, grave (gravissimo) errore di comunicazione da parte della società che sta trattando Sarri come un estraneo in casa. Il tecnico ha deciso di tornare nella Capitale per amore, ma quando ancora la pulsione sentimentale potrà durare in queste condizioni?

Lazio
Lazio, il neoallenatore biancoceleste Maurizio Sarri non è contento della gestione societaria di Claudio Lotito (Foto Fraioli)

Nessuno è reo, ma nessuno è innocente” diceva Alessandro Manzoni. La situazione in casa Lazio sembra essere questa. La Curva Nord e i tifosi biancocelesti chiedono solamente una cosa: chiarezza, nella speranza che le cose possano cambiare il prima possibile.

 

 

L’ex laziale Tare punta a strappare Lucca al Milan, scatenando una rivalità feroce nel calciomercato.

Il Milan accelera per Lucca: un colpo di mercato che potrebbe scuotere la Serie A? #Calciomercato #ACMilan #LorenzoLucca

Il calciomercato è in piena effervescenza, e mentre le rivali della Lazio muovono le pedine, il Milan sta dimostrando un interesse rinnovato per un attaccante che potrebbe fare la differenza. Secondo fonti attendibili, il nome di Lorenzo Lucca, attualmente all’Udinese, è tornato prepotentemente in auge tra le opzioni rossonere. Ma cosa succederà se le cose dovessero evolversi? L’attenzione è tutta sul futuro di un altro centravanti, che potrebbe aprire le porte a un trasferimento intrigante.

Gimenez, arrivato con grandi aspettative dal Feyenoord, non ha pienamente convinto la dirigenza del Milan. Le sue prestazioni altalenanti hanno lasciato perplessi i vertici del club, soprattutto dopo i recenti cambiamenti. “Considerato uno dei colpi più promettenti dell’inverno scorso”: questa frase sottolinea quanto Gimenez fosse visto come un investimento chiave, ma al tempo stesso evidenzia i dubbi sorti tra i dirigenti, trasformando la sua situazione in un’incognita che tiene tutti col fiato sospeso.

Con il nuovo allenatore che potrebbe optare per profili diversi, il Milan è pronto a esplorare alternative. Ecco che entra in scena Lorenzo Lucca, un giovane italiano che ha impressionato con la sua maglia in Friuli. La sua fisicità e la capacità di reggere da solo l’attacco – doti che lo rendono ideale per le esigenze rossonere – stanno alimentando la curiosità: potrebbe essere lui il rinforzo che cambia le carte in tavola?

Al momento, qualsiasi trattativa per Lucca è legata alla cessione di Gimenez. I rossoneri non vogliono sovraccaricare l’attacco senza prima sfoltire la rosa, e così si parla di un’operazione con formula di prestito e opzione di riscatto. Contatti con l’entourage del giocatore sono già in corso, ma l’esito resta avvolto nel mistero – un dettaglio che rende questa saga di mercato ancora più avvincente.

Per le rivali della Lazio, osservare questi movimenti milanesi da lontano significa tenere d’occhio potenziali squilibri in Serie A. Se Lucca dovesse arrivare al Milan, il club rossonero si rafforzerebbe con un giocatore giovane e abituato alla pressione del campionato, influenzando così gli equilibri della prossima stagione. Con il calciomercato che ancora riserva sorprese, il Milan si conferma tra i più attivi, deciso a non farsi sfuggire l’opportunità di emergere.

Incredibile - La Lazio annulla la conferenza stampa di Mister Sarri. Ufficiale

Incredibile ma vero. La Lazio ha appena comunicato che la conferenza stampa di Sarri in programma domani è stata annullata. Attraverso un comunicato appena uscito sugli organi ufficiali della società Lazio che di seguito riportiamo, la società precisa e spiega le ragioni alla base della decisione di vietare la presenza dei giornalisti alla conferenza stampa del tecnico.

Il comunicato della Lazio su Sarri

Lazio, rivoluzione in vista: Novità esplosive per il ritiro estivo 2025/2026!

Ritiro Lazio a Formello: una svolta epica dopo 17 anni di tradizione montana #Lazio #Calcio2025 #RitiroBiancocelesti

Immaginate la Lazio che lascia le vette fresche di Auronzo di Cadore dopo ben 17 anni, per tuffarsi nel calore pulsante di Roma: un cambio radicale che promette novità entusiasmanti e una preparazione unica. Questa estate, il ritiro precampionato dei biancocelesti si sposta al centro sportivo di Formello, una mossa che, come riportato dal Corriere dello Sport, ridisegna le abitudini del club e accende la curiosità su come influenzerà la stagione.

Il tecnico, tornato ufficialmente alla guida, è atteso nel pomeriggio a Formello per definire orari e strategie del lavoro. Sarà un ritiro atipico sotto la sua gestione: ridotto a soli 13 giorni, ben lontano dalle lunghe e meticolose preparazioni abituali. Questa anomalia non fa che aumentare l’interesse, specialmente con un’organizzazione pensata per combattere le alte temperature estive della Capitale – una vera sfida per mantenere alte le prestazioni.

Per evitare il picco del caldo, il piano prevede sveglie all’alba: la squadra in campo già alle 9 del mattino per la prima sessione, e il secondo allenamento fissato alle 18:30. Questa scelta obbligata dimostra l’attenzione maniacale ai dettagli – un tratto distintivo – e fa sorgere la domanda: come reagirà il gruppo a questo ritmo serrato?

Il ritiro prenderà il via con le visite mediche a partire da domani, tra le 8 e le 15 per i giocatori, mentre per lo staff tecnico è previsto venerdì. “Comandante” – il soprannome che sottolinea lo stile autoritario e preciso del tecnico, ispirato al suo approccio militare sul campo – sarà centrale in questa fase di valutazione della condizione fisica, soprattutto con le prossime mosse di mercato all’orizzonte.

Senza il tradizionale calore dei tifosi in montagna, il ritiro a Formello offre un ambiente più controllato e focalizzato, ideale per costruire le basi di una stagione ambiziosa. Con sveglie anticipate, carichi di lavoro mirati e il clima torrido come avversario invisibile, questa novità potrebbe trasformare la preparazione in un’opportunità unica per i biancocelesti. L’obiettivo è chiaro: avviare un nuovo capitolo con rinnovate ambizioni, e la squadra è pronta ad affrontare la sfida.

Sarri non molla i tifosi: “Ho promesso, non potevo piantarli con tutto questo casino!”

Ritorno in Campo: Emozioni, Sfide e Legami che Cambiano Tutto

Scopri come un allenatore ha condiviso le sue motivazioni più intime in un’intervista che svela il suo legame profondo con la squadra e una città iconica, mescolando passione e sfide personali. Cosa lo ha spinto a tornare? #CalcioPassione #LazioRitorno #NapoliMagica

In una cerimonia speciale come quella del Premio Sportilia, un noto allenatore ha catturato l’attenzione con un’intervista concisa ma carica di emozioni. Ha parlato del suo rientro alla guida della Lazio, delle difficoltà che hanno portato alle sue dimissioni e di un capitolo indimenticabile legato a Napoli. Queste parole, piene di sincerità, invitano a riflettere su cosa significhi davvero dedicarsi al calcio con il cuore, lasciando i lettori curiosi di esplorare i dettagli di una carriera segnata da alti e bassi.

Parlando del motivo che l’ha spinto a tornare, l’allenatore ha evidenziato il suo forte legame con l’ambiente biancoceleste. “Non potevo lasciare il popolo laziale nel momento in cui ha un problema, il percorso non era completato”. Questa frase, messa in grassetto per enfatizzarne l’impatto, spiega come l’allenatore si senta profondamente responsabile verso i tifosi e la squadra, dimostrando una dedizione che va oltre il mero aspetto professionale e sottolinea la sua missione di riportare la Lazio ai vertici.

Sulle dimissioni avvenute nel marzo 2024, ha fornito una spiegazione chiara e personale. “Mi ero dimesso perché avevo problemi personali. Non mi consentivano di affrontare le sfide del calcio e non riuscivo a dare ciò che volevo. Adesso invece so di poterlo fare”. Queste parole in grassetto rivelano la sua vulnerabilità, mostrando come le questioni private possano influenzare una carriera e, allo stesso tempo, come un periodo di riflessione possa portare a un ritorno più forte, suscitando interesse su come si superino simili ostacoli nel mondo dello sport.

Un momento toccante dell’intervista è stato dedicato al suo passato a Napoli, descritto come un’esperienza unica. “A Coverciano dovrebbero rendere obbligatorio per ogni allenatore passare almeno un anno a Napoli. Allenare lì è qualcosa di unico, per ciò che rappresenta la città e per quello che ti restituisce a livello umano”. Questa citazione in grassetto illustra l’importanza emotiva di quell’esperienza, evidenziando come una città possa trasformare un allenatore, e invita i lettori a considerare il valore umano del calcio oltre ai risultati in campo.

Queste riflessioni confermano il profondo impatto che queste esperienze hanno avuto sulla sua carriera. Con il suo ritorno alla Lazio, l’allenatore mira ora a costruire una squadra competitiva, puntando su continuità e passione per rilanciare un progetto ambizioso, lasciando i lettori con la curiosità di seguire i prossimi sviluppi di questa storia affascinante.

Mentre il Comandante Fa la Guerra ai Media, il Calciomercato della Lazio Tace

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Il calcio estivo, si sa, vive di due cose: le amichevoli sotto il sole e, soprattutto, il calciomercato. Quella finestra di due mesi in cui le speranze dei tifosi vengono alimentate, le fantasie prendono forma e la “passione” si nutre di nomi, trattative e sogni di gloria.

A Formello, però, l’aria che tira è diversa. L’argomento del giorno non sono i nuovi acquisti, ma l’ennesima polemica di Maurizio Sarri contro il mondo dei giornalisti. Una battaglia personale che, guarda caso, funge da perfetta cortina fumogena per distogliere l’attenzione dal vero, grande problema di questa estate biancoceleste: un immobilismo sul mercato che sa di resa anticipata.

Mentre il “Comandante” affila le sciabole verbali, accusando la stampa di ogni nefandezza e creando un clima da assedio, i giorni passano e la casella dei “colpi” in entrata rimane desolatamente vuota. Le rivali si rinforzano, progettano, investono. La Lazio sembra quasi navigare a vista, aggrappata alle certezze di un gruppo valido, ma che avrebbe un disperato bisogno di nuova linfa per alzare l’asticella.

La domanda sorge spontanea e maliziosa: forse il presidente Lotito è convinto che Sarri possa replicare all’infinito il miracolo già compiuto a Napoli? Pensa forse che il genio tattico del suo allenatore basti a colmare il gap con le corazzate del campionato, trasformando giocatori buoni in fenomeni e lottando per traguardi ambiziosi con le sole armi della lavagna e del “sarrismo”? Il problema che ad un certo punto, se vuoi vincere servono i soldi.

Nessuno mette in dubbio il valore della rosa attuale. Da Provedel a Zaccagni, passando per la leadership di Romagnoli e i gol (si spera ritrovati) di capitan Immobile, le basi sono solide. Ma per competere su più fronti, per regalare ai tifosi la sensazione che la prossima possa essere davvero “la stagione giusta”, servono alternative di pari livello, serve il guizzo di mercato, serve l’acquisto che accende la fantasia e fa correre in massa a comprare la nuova maglia.

Invece, l’unica cosa che si accende oggi è la miccia della polemica. Una strategia tanto vecchia quanto efficace: creare un nemico esterno per compattare l’ambiente e, soprattutto, per non dover parlare delle proprie mancanze. Ma i tifosi della Lazio sono un pubblico esigente e preparato. Non si lasciano abbindolare facilmente. Ascoltano le parole del loro allenatore, forse annuiscono anche, ma poi guardano il calendario e si chiedono quando arriverà quel centrocampista dinamico, quell’esterno capace di saltare l’uomo, quel vice-Immobile che permetta al capitano di rifiatare.

È ora di spegnere le polemiche e accendere i riflettori sul mercato. La guerra di Sarri ai media può attendere. La costruzione di una Lazio competitiva, no. I tifosi non chiedono la luna, ma un progetto chiaro e ambizioso che trasformi l’attesa estiva in un prologo entusiasmante per la stagione che verrà. Perché i sogni, presidente, non si costruiscono con le conferenze stampa al veleno, ma con i fatti. E, nel calcio, i fatti hanno un solo nome: calciomercato.

IL CASO - Sarri, conferenza stampa a porte chiuse: intervento essenziale dell’Ordine dei Giornalisti

La conferenza stampa di presentazione di Maurizio Sarri é soltanto l’ultimo degli avvenimenti che hanno scatenato delle polemiche intorno all’ambiente Lazio: le modalità di svolgimento della stessa, in assenza di stampa con domande ricevute in precedenza, una per testata, ha scatenato una vera e propria sollevazione, che si va a aggiungere alle tensioni precedenti causa calciomercato.

Anche l’allenatore stesso avrebbe espresso il proprio malcontento: la beffa arriverebbe dopo il danno di non aver comunicato al tecnico la difficile situazione finanziaria in sede di trattativa contrattuale.

Sarri, conferenza senza stampa: il comunicato dell’OdG del Lazio

Secondo il comunicato rilasciato dall’Ordine dei Giornalisti del Lazio, la conferenza senza pubblico é da considerare inaccettabile, con modalità che venivano utilizzate sotto COVID per affrontare la pandemia. Per il presidente Guido D’Ubaldo, queste modalità ledono la libertà di stampa, già messa a dura prova anche nello sport.

Dopo gli auguri di buona guarigione a Lotito, D’Ubaldo ha invitato la società a rivedere la decisione, rivolgendosi soprattutto a Lotito in quanto iscritto all’Albo. I responsabili dell’Ufficio Stampa della Lazio saranno invitati a breve per un incontro di chiarimento e di confronto sulla situazione creatasi. La conferenza “non stampa” in salsa biancoceleste rimane sulla bocca di tanti, le polemiche non si arrestano.

Oddi bacchetta Sarri: “Basta titubanze, così la Lazio torna competitiva”

La Lazio si prepara per una nuova era con Sarri: cosa riserva il futuro? #Lazio #CalcioItaliano #NuovaSfida

I tifosi della Lazio sono in fibrillazione mentre la squadra si accinge a una nuova fase con Maurizio Sarri pronto a guidarla per la seconda volta. Con la conferenza stampa di presentazione fissata per domani alle 18, ma a porte chiuse, l’ambiente biancoceleste è percorso da un’ondata di curiosità: come influirà questa scelta sulla squadra? Tra le reazioni, spicca quella di Giancarlo Oddi, ex difensore e opinionista, che ha condiviso le sue riflessioni ai microfoni di Radiosei, analizzando le priorità per un rilancio efficace.

Oddi ha espresso perplessità sulle decisioni della società, affermando: “In questo momento queste scelte non aiutano. Bisognerebbe stare vicini alla squadra e guardare avanti, pensare al futuro della Lazio con spirito costruttivo”. (Con questa frase, Oddi sottolinea l’importanza di un supporto unito e positivo da parte della dirigenza, per evitare che le scelte interne minino il morale del gruppo e ostacolino il cammino verso obiettivi ambiziosi.)

Passando all’analisi tattica, l’ex giocatore ha identificato la difesa come punto di partenza cruciale per Sarri: “Chiederei a Sarri di sistemare la difesa. La Lazio lo scorso anno ha subito troppi gol e serve più equilibrio. I portieri ci sono e sono validi, penso a Provedel ma anche a Mandas. E poi c’è Gila, un centrale giovane e forte”. (Oddi evidenzia qui i problemi difensivi della passata stagione, suggerendo che rinforzare questa area con i talenti già presenti potrebbe ripristinare l’equilibrio necessario per competere ai massimi livelli.)

Non solo la difesa, ma anche il centrocampo deve fare la sua parte, secondo Oddi: “I centrocampisti dovranno fare la loro parte, soprattutto in fase di copertura. Il lavoro di Sarri sarà quello di ritrovare un’identità collettiva e restituire compattezza al gruppo”. (Questa osservazione pone l’accento sul ruolo chiave del centrocampo per migliorare la solidità difensiva, con Sarri chiamato a forgiare un’identità di squadra coesa e resiliente.)

Sul fronte tecnico, Oddi ha espresso ottimismo per alcuni elementi della rosa: “Isaksen ha qualità, ma deve essere messo nelle condizioni di esprimersi. Dele-Bashiru ha fisicità e buona tecnica, anche se non ho ancora ben chiaro quale sia il suo ruolo ideale”. (Oddi, con queste parole, riconosce il potenziale di questi giocatori, ma avverte della necessità di posizionarli al meglio per massimizzarne le prestazioni e renderli centrali nel progetto.)

Infine, l’ex difensore ha rimarcato il valore di Sarri nel valorizzare il gruppo: “È stato scelto anche per valorizzare il gruppo. Con lui diversi giocatori possono crescere e migliorare. La Lazio deve ripartire proprio da qui”. (Questa frase enfatizza come Sarri possa essere il catalizzatore per lo sviluppo individuale e collettivo, rappresentando la base per un rilancio ambizioso della squadra.)

Mentre a Formello l’aria è carica di aspettative, la Lazio guarda al futuro puntando sull’esperienza di Sarri per ricostruire solidità, entusiasmo e ambizioni, alimentando la speranza di una stagione da protagonista.

Signori non ha dubbi: “La storia della Lazio l’abbiamo scritta noi, e su quel talento perso…”

Ciro Immobile torna in Serie A: l’accoglienza ironica di Signori!

Ciro Immobile è di nuovo protagonista nel calcio italiano, con un trasferimento al Bologna che sta accendendo la curiosità dei tifosi. Dopo aver lasciato un’eredità indelebile alla Lazio, dove è stato il capocannoniere di tutti i tempi, l’attaccante sta per abbracciare una nuova sfida in Serie A. Solo pochi mesi fa, aveva cercato stimoli diversi in Turchia, al Besiktas, ma ora il richiamo del campionato italiano sembra irresistibile. Che cosa riserverà questa mossa alla sua carriera? I fan si chiedono se Immobile saprà replicare i suoi exploit passati in una maglia diversa.

A rendere tutto più intrigante è l’intervento di Beppe Signori, un’icona del calcio italiano che ha vestito sia la Lazio sia il Bologna. In un’intervista, Signori ha parlato di Immobile con affetto e un tocco di ironia, creando un parallelismo tra due campioni che hanno fatto la storia del club biancoceleste. «Abbiamo fatto la storia della Lazio», ha ricordato Signori – una frase che sottolinea il profondo legame condiviso tra i due attaccanti e l’eredità gloriosa del club, evocando emozioni nei supporter che vedono Immobile come un simbolo eterno.

Le 207 reti di Immobile con la Lazio rimangono un record intoccabile, ma ora l’attenzione si sposta sul suo futuro rossoblù. Signori, con la sua esperienza, prevede che questo ritorno motiverà Immobile a scalare nuove classifiche dei cannonieri. Eppure, non mancano le battute: «Su una cosa però non potrà superarmi: non farà più gol di me col Bologna. Io ne ho segnati 86…», ha scherzato Signori – un commento che evidenzia una competitività amichevole, aggiungendo un tocco di leggerezza e affetto a questa transizione, e che fa sorridere i tifosi immaginando possibili rivalità sul campo.

Per i sostenitori della Lazio, l’addio di Immobile segna la fine di un’era, ma anche l’inizio di una nuova avventura per un giocatore che ha sempre incarnato professionalità e passione. Con questo trasferimento, Immobile porta con sé un pezzo di storia laziale, lasciando i fan a chiedersi come si evolverà la sua legacy in Serie A. Un capitolo che promette di tenere tutti con il fiato sospeso.

Retegui sedotto dai petrodollari arabi: Atalanta rischia di perderlo dopo la Lazio

Retegui nel mirino arabo: l’Atalanta resiste alle offerte, l’ex obiettivo Lazio fa gola al Medio Oriente! #CalcioMercato #Retegui #Atalanta

Immaginate un talento calcistico che ha attirato l’attenzione di grandi club, ma che ora si trova al centro di una vera e propria battaglia sul mercato. Mateo Retegui, l’attaccante italo-argentino e ex bersaglio della Lazio, è attualmente nel mirino di squadre arabe disposte a sborsare cifre importanti per portarlo via dall’Atalanta. Con il calciomercato in piena ebollizione, questa situazione sta accendendo la curiosità di tanti appassionati, che si chiedono se il giovane centravanti riuscirà a compiere il salto in Medio Oriente o se resterà in Italia.

Fonti attendibili segnalano che, nonostante le proposte arabe, al momento non ci sono stati nuovi rilanci concreti. I club sauditi avevano messo sul piatto un’offerta tra i 35 e i 40 milioni di euro, una cifra che i dirigenti dell’Atalanta ritengono decisamente al di sotto del valore del giocatore. Questo commento spiega la frase: si tratta di una valutazione economica che sottolinea l’importanza strategica di Retegui per il club, evidenziando quanto sia difficile per gli acquirenti raggiungere le aspettative bergamasche.

L’Atalanta continua a considerare Retegui una pedina irrinunciabile per il suo futuro. Arrivato in Serie A appena un anno fa, l’attaccante è visto come un elemento chiave per le ambizioni della squadra, e il club è pronto a trattenerlo a tutti i costi, accettando solo un’offerta che superi abbondantemente i 60 milioni. Questa frase sottolinea la fermezza della posizione atalantina, dimostrando come il valore di Retegui non sia solo monetario, ma legato al suo potenziale di crescita e ai successi futuri.

Non è un segreto che Retegui abbia un legame con l’ambiente della Lazio, dove era stato seguito con interesse. In passato, soprattutto la scorsa estate, il suo nome era stato accostato al club biancoceleste, con figure come Igli Tare e la nuova dirigenza che lo avevano monitorato a lungo. Tuttavia, i costi elevati e la concorrenza agguerrita avevano spinto la società a orientarsi su altre opzioni, lasciando Retegui come un “ex obiettivo” che ora brilla altrove.

Con il mercato ancora aperto, la storia di Retegui rimane un caso affascinante da seguire: le sue prestazioni confermano il potenziale che la Lazio aveva individuato, e l’interesse arabo ne è una prova lampante. L’Atalanta, forte della sua crescita, non ha intenzione di svenderlo, mentre la Lazio osserva da lontano, consapevole di aver puntato su un giocatore di grande valore in tempi non sospetti. Chissà quali colpi di scena arriveranno nei prossimi giorni?

Conferenza Sarri contrario l’ordine dei Giornalisti: bufera sulla Lazio, che pasticcio ha combinato?

Bufera sulla presentazione del nuovo allenatore della Lazio: esclusi i giornalisti, scoppia la polemica! #Lazio #GiornalismoSportivo #CalcioNews

La presentazione ufficiale del nuovo allenatore della Lazio sta generando una tempesta di discussioni, non per questioni sul campo, ma per una decisione che ha lasciato tutti a bocca aperta: il club ha scelto di escludere i giornalisti dalla conferenza stampa del 10 luglio. Questa mossa ha scatenato reazioni veementi da parte dell’Ordine dei Giornalisti del Lazio e dell’Unione Stampa Sportiva Italiana (USSI), ponendo interrogativi su trasparenza e libertà di informazione in un mondo sportivo sempre più sotto i riflettori. Chissà se questa scelta segnerà un precedente o se sarà solo l’inizio di un dibattito più ampio?

Il Consiglio Regionale dell’Ordine dei Giornalisti del Lazio ha espresso il suo disappunto attraverso una nota ufficiale, definendo «inaccettabile» la decisione della Società Sportiva Lazio di bloccare l’accesso ai media durante l’evento – un commento che sottolinea la gravità di una scelta vista come un attacco diretto ai principi del giornalismo, costringendo i reporter a inviare domande via email in anticipo, proprio come durante l’emergenza Covid. Questa critica non fa che aumentare la curiosità su come i club gestiscano i rapporti con la stampa in tempi normali.

A rincarare la dose è stato il presidente dell’Ordine, Guido D’Ubaldo, che ha attaccato duramente l’iniziativa con parole chiare: «Non è questo il modo di garantire la libertà di informazione, già messa a dura prova anche nel mondo dello sport» – una frase che evidenzia come tali scelte possano minacciare il ruolo vitale dei giornalisti nel tenere informato il pubblico, trasformando un evento sportivo in una questione di diritti. D’Ubaldo ha proseguito: «Purtroppo sono numerosi i tentativi che ledono la dignità dei giornalisti e che di fatto impediscono il diritto/dovere di informare. Invitiamo la Lazio a rivedere questa assurda decisione», ribadendo con forza l’urgenza di un cambiamento e invitando i lettori a riflettere su quanto sia fragile l’equilibrio tra club e informazione.

Lo stesso D’Ubaldo ha annunciato che nei prossimi giorni verrà richiesto un incontro con i responsabili dell’ufficio stampa del club, per un confronto diretto e schietto. Questa mossa potrebbe essere il punto di svolta, lasciando i tifosi e gli osservatori a chiedersi se porterà a una risoluzione o solo a nuove tensioni.

Non da meno è stata la reazione dell’USSI, con il presidente Jacopo Volpi che ha espresso pieno appoggio alle posizioni dell’Ordine dei Giornalisti e della Federazione Nazionale Stampa Italiana (FNSI): «L’Ussi Roma, in accordo con l’Ussi Nazionale e l’Ordine dei Giornalisti del Lazio, ritiene molto grave l’organizzazione di una conferenza stampa senza la presenza fisica della stampa, proprio in occasione della presentazione ufficiale del tecnico». Questa dichiarazione, che sottolinea l’importanza di un dialogo diretto per mantenere l’integrità del giornalismo sportivo, sta alimentando discussioni su quanto questo episodio possa influenzare il futuro delle comunicazioni nel calcio.

Mentre il presidente del club è attualmente ricoverato al Policlinico Gemelli e riceve auguri di pronta guarigione, l’attenzione rimane alta per vedere se la Lazio deciderà di fare un passo indietro o di perseverare nella sua linea. Questa vicenda apre scenari affascinanti sul rapporto tra sport e media, lasciando tutti in attesa di sviluppi che potrebbero ridesignare le regole del gioco.

Basic molla la Lazio: la rivale ci prova con insistenza!

Calciomercato Lazio: Basic verso l’addio, con la Cremonese che torna alla carica! Chissà se questo sarà l’inizio di un nuovo capitolo per il centrocampista croato. #Calciomercato #Lazio #Basic #Cremonese

Nel cuore del calciomercato della Lazio, uno dei dilemmi più intriganti riguarda il futuro del centrocampista Toma Basic. Dopo essere stato reintegrato nella rosa biancoceleste a gennaio 2025, Basic non ha mai visto il campo, una situazione che alza numerosi interrogativi e rende inevitabile una svolta per lui e la società. Questa impasse potrebbe presto trasformarsi in un’opportunità, lasciando i tifosi a chiedersi cosa riserverà la prossima mossa.

Già durante la sessione invernale, Basic aveva attirato l’attenzione di diverse squadre, tra cui Hajduk Spalato, Sassuolo e Cremonese, che avevano presentato proposte concrete. Eppure, il giocatore le ha respinte, alimentando la curiosità su quali motivazioni lo abbiano spinto a restare, nonostante un impiego limitato. Ora, con il mercato estivo in piena effervescenza e la rosa laziale fin troppo affollata, sembra che il momento dell’addio sia arrivato, offrendo un twist inaspettato in questa storia.

Secondo quanto riportato da Il Messaggero (un quotidiano italiano rinomato per le sue coperture approfondite sul mondo del calcio), la Cremonese – fresca di ritorno in Serie A – starebbe nuovamente puntando su Basic. Si tratta di un’operazione stimata intorno agli 800 mila euro, una cifra modesta ma realistica data l’underutilizzazione del calciatore e la necessità della Lazio di alleggerire l’organico. Anche se non ci sono trattative ufficiali in corso, l’interesse appare concreto, lasciando spazio a speculazioni su un possibile trasferimento imminente.

Il calciomercato della Lazio è influenzato da una rosa mastodontica: ben 36 giocatori sotto contratto, tra rientri dai prestiti e tesserati. Questo eccesso rende imprescindibile cedere alcuni elementi, sia a titolo definitivo che temporaneo, e Basic sembra essere in cima alla lista. Con prospettive di spazio ridotte al minimo e la squadra lontana dalle coppe europee nella prossima stagione, la sua partenza appare non solo logica, ma anche una chance per rilanciare la carriera del croato.

Insomma, le prossime settimane potrebbero segnare una svolta decisiva nel calciomercato della Lazio, con Basic pronto a lasciare Formello. La Cremonese, in caccia di rinforzi, potrebbe offrire al centrocampista l’opportunità che merita, rendendo questa vicenda un capitolo da seguire con attenzione per tutti gli appassionati.