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Leicester – Ranieri, occhio lungo e portafoglio gonfio

Ad agosto quando ha preso il via la Premier League in pochi avrebbero puntato sulla conquista del titolo da parte del Leicester. Ma non è stato così per quel vecchio marpione di Claudio Ranieri.

Infatti il tecnico romano, anche se probabilmente non si aspettava una stagione così bella e importante, sapeva che la sua squadra poteva essere in grado di comportarsi bene. Come riportato da Premium Sport, l’allenatore alla stipula del contratto ha fatto inserire una clausola particolare che prevede un premio di circa 200mila euro per ogni posto conquistato dal 15° alla testa della classifica. Quindi se il Leicester dovesse arrivare primo, oltre lo stipendio concordato, Ranieri riceverà un bonus da 3 milioni di euro.

Sulfaro: “Inzaghi sta facendo bene, è un laziale vero sarei contento se restasse”

Per parlare di Sampdoria-Lazio e del nuovo tecnico biancoceleste ai microfoni di Lazio Style Radio è intervenuto l’ex Michelangelo Sulfaro.

Queste le sue parole: “La nuova Lazio di Inzaghi gioca bene. A Genova la squadra biancoceleste ha giocato bene ma ha sprecato troppe occasioni e, come sempre succede quando si sbaglia troppo, è stata punita oltremodo. Con la Samp è mancato qualcuno al centro dell’area che concretizzasse le tante occasioni create dai compagni che arrivavano a fondo campo e mettevano la palla in area. Lulic era limitato nella sua azione, ha pensato più a coprire e quando non ci è riuscito abbiamo subito la rete. Senad se è al meglio della forma è uno dei pochi che dà il massimo, non possiamo rimproverargli nulla, in campo è un elemento troppo importante, gioca bene sia in fase di attacco che di difesa. Anche Konko e Basta, se non hanno problemi giocano bene. Il problema sono i centrali che non sono all’altezza della situazione, vedendoli si rimpiange Cana, Gentiletti da quando si è fatto male non è più lo stesso. De Vrij è una mancanza troppo pesante, è un difensore insostituibile e la difesa risente molto della sua assenza. Dovesse restare Inzaghi anche nel prossimo campionato sarei contento, è un laziale, preferisco tenere lui piuttosto che andare a cercare altri tecnici. Simone si sta comportando bene, non è facile entrare in uno spogliatoio con giocatori che sono quasi tuoi coetanei. Fino ad adesso ha fatto delle scelte precise e sta proseguendo nelle sue convinzioni. In attacco, dato che Klose e Matri sono fermi, proverei uno dei ragazzi della Primavera che ha convocato, Rossi o Palombi. Li metterei in campo per vedere cosa possono dare. E lo stesso discorso lo farei per Guerrieri in porta, sarebbe un banco di prova per capire se è il caso di darlo in prestito per fargli fare esperienza o se tenerlo per qualche coppa. Morrison non si può ancora valutare, solo cinque o dieci minuti non sono valutabili in pieno. Se non dovesse essere confermato Inzaghi mi piacerebbe vedere in panchina Mihajlovic, almeno è gente laziale che tiene alla maglia“.

 

SERIE A – Il Napoli cade all’Olimpico: Juventus Campione d’Italia per la 5° volta consecutiva

Dopo 81 anni la Juventus entra di nuovo nella storia del calcio italiano. Grazie alla vittoria dei giallorossi di Spalletti nella partita di oggi pomeriggio contro il Napoli di Sarri, infatti, i bianconeri sono matematicamente CAMPIONI D’ITALIA per il 5° anno consecutivo.

LA STORIA SI RIPETE – L’impresa era già riuscita al club bianconero nel quinquennio che va dal 1930 al 1935, ed ecco che 81 anni dopo, la storia si ripete. Basta il solo riferimento temporale per avere un’idea della grandezza di un’impresa che si consegna alla storia del calcio mondiale. E’ ora di di applaudire l’exploit di un gruppo che ha letteralmente frantumato ogni ostacolo e ha reso ancora più esaltante ciò che ha fatto grazie alla rimonta che i numeri dicono essere stata marziana: 24 vittorie e 1 pareggio nelle ultime 25 gare di campionato; 67 gol segnati e 18 subiti, 85 punti in 35 partite, 12 punti di vantaggio sulla seconda in classifica, 14 sulla terza, 21 sulla quarta, 26 sulla quinta. E se pensiamo a come era iniziata la stagione con le consuete critiche frettolose di chiunque si vanti di essere “esperto di calcio”, il tutto diventa ancora più straordinario. Nessuna rivale sembra in grado di spezzare, ferma restando la stagione del Napoli, il cui secondo posto è ora messo a repentaglio dalla sconfitta di Roma. Ecco, Roma e Napoli sono le uniche due squadre che possono attaccare e intaccare la dittatura bianconera. Ma ne hanno di strada da fare.

LA JUVENTUS RINGRAZIA LA ROMA – Grazie ad un gol di Nainggolan all’89’, la squadra di Spalletti batte il Napoli. Un risultato che la squadra di Allegri aspettava davanti alla tv. Alle 16.54 I bianconeri sono campioni d’Italia per la quinta volta consecutiva. La squadra di Sarri ora rischia il secondo posto, con i giallorossi a soli due punti. Quella dell’Olimpico è stata partita vivace nei primi minuti, aperta da un tentativo da fuori di Salah, alto di poco. Al 17′ manata in viso di Higuain su Manolas: i romanisti chiedono il cartellino, Manolas rimane a terra e finisce per chiedere il cambio per un problema all’occhio, entra Zukanovic. Al 25′ Callejon segna a gioco fermo, per fuorigioco millimetrico, 4′ dopo Higuain si libera per il tiro con il sinistro evitando Rudiger, Szczesny indovina il tempo dell’uscita bassa e gli chiude lo specchio. Il duello tra i due va avanti al 28′ della ripresa, nuovo doppio intervento del polacco, impegnato anche da un pericoloso retropassaggio di Maicon (subentrato a Florenzi) che deve rinviare con i piedi. In mezzo, un cross dello stesso Maicon che non trova deviazioni, e un tentativo a lato di Mertens. Al 36′ Spalletti mette in campo Totti, un minuto dopo Szczesny anticipa Higuain, Hamsik viene anticipato all’ultimo da Rudiger. Poi il gol di Nainggolan, al termine di una lunga azione manovrata.

Albertini: “Troppi stranieri nei nostri campionati”

Ai microfoni di Radio 24 è intervenuto Demetrio Albertini. L’ex centrocampista si è soffermato sul fatto che nel nostro campionato militano troppi giocatori stranieri. In Inter-Udinese ce n’erano ben 22 in campo.

Queste le sue parole: “Il problema è tutto in come si vuole costruire una squadra. Il nostro è il terzo campionato con più stranieri in Europa, però dei 100 stranieri che giocano in Italia solo 25 fanno parte delle loro nazionali. In Inghilterra per giocare in Premier devi avere il 75% delle convocazioni, da noi ne bastano solo due. I presidenti possono fare una squadra tutta straniera ma bisogna capire dove si vuole arrivare”.

Pistocchi: “Investitori stranieri per la Lazio? Ho informazioni interessanti in merito…”

Intervistato dalla trasmissione La Lazio Siamo Noi su Radio Incontro Olympia, il giornalista Mediaset Maurizio Pistocchi ha spiegato come mai i media nazionali attribuiscono la contestazione dei laziali contro Lotito ai risultati della squadra, quando in realtà i motivi sono soprattutto altri: “Non vivendo a Roma non riesco ad entrare nei meccanismi più stretti di ciò che sta accadendo. E’ difficile conoscere questi aspetti perché non possiamo ascoltare le radio romane e le informazioni ci arrivano solo dalla stampa nazionale”. Periodicamente circolano voci su investitori stranieri pronti ad acquistare la società. A tal proposito Pistocchi ha rivelato: “Qualche sera fa ne parlavo con un mio caro amico ginecologo, Severino Antinori, grande tifoso laziale che ha contatti con grandi presidenti di stati stranieri ricchissimi e mi ha dato informazioni interessanti in merito. Se volete saperne di più contattatelo, io preferirei parlare di calcio giocato”.

Sulla serie A: “Negli ultimi 5 anni la Juve ha vinto 5 scudetti, 4 dominati ma questo no. Fino al derby di Torino il campionato è stato aperto in cui il Napoli ha tenuto testa ai bianconeri. Poi dopo il derby hanno fatto la differenza gli episodi in cui la Juve è stata molto fortunata. Anche ieri contro la Fiorentina ai viola hanno annullato un gol regolare e non li hanno dato un rigore su Alonso. La Juve ha un organico fortissimo, soprattutto la difesa che ha subito solo 18 gol e poi hanno un portiere che sta salvando la stagione in tutte le situazioni. Però sul piano del gioco rispetto agli anni passati sono peggiorati. Hanno la migliore società in Italia che è continuamente in movimento a differenza delle altre squadre che sono immobili. Gli altri club non hanno neanche lo stadio di proprietà ad eccezione di Sassuolo e Udinese. Le competitor non sono all’altezza: l’Inter e il Milan sono in vendita, la Roma insegue delle situazioni che a lunga scadenza non possono pagare, il Napoli come società non è all’altezza della Juve”.

 

Corino critica Inzaghi: “Con lui la situazione non è migliorata, anzi…”

Intervenuto su Radio Incontro Olympia, alla trasmissione La Lazio Siamo Noi, Gigi Corino ha criticato l’operato di Inzaghi: “La sconfitta di ieri a Genova contro la Sampdoria testimonia che con l’esonero di Pioli e con l’arrivo in prima squadra di Simone Inzaghi, la situazione non è cambiata, anzi… Stessi errori, sia in fase difensiva che in quella conclusiva, stessi risultati. La Lazio ha perso contro una Sampdoria che alla fine del primo tempo sembrava atleticamente e psicologicamente morta, senza aggiungere i problemi tecnico-tattici che la squadra di Montella in quel momento presentava. Il futuro? Con questa società difficile prevederlo e soprattutto sognarlo…”.

Zauri: “Lapadula spero resti al Pescara ma penso andrà alla Lazio”

L’ex capitano della Lazio Luciano Zauri ha commentato su Radio Incontro Olympia, la situazione del mister biancoceleste: “Simone Inzaghi, al quale auguro le migliori fortune, è stato catapultato dalla primavera alla prima squadra proprio come Massimo Oddo, quando nella scorsa stagione allenò la squadra abruzzese nell’ultima giornata di campionato e per i successivi play off, dovendo dimostrare tutto e subito. Pur sfiorando solamente la promozione in serie A in finale contro il Bologna di Delio Rossi, a Massimo è andata bene, meritandosi la conferma, mentre Simone giustamente sa che può giocarsi le sue possibilità e cerca di ottenere il meglio nel poco tempo a disposizione che ha”.

Zauri nativo di Pescara e tifosissimo della squadra del delfino, si augura che il bomber della serie B Gianluca Lapadula, oggetto dei desideri di mezza serie A, possa rimanere in Abruzzo anche nella prossima stagione: “Il prossimo anno giocherà in serie A, magari con il Pescara ma non credo, alla Lazio o in un altro top club è l’ipotesi più verosimile. Nel frattempo, speriamo poterlo avere a nostra disposizione per la fase finale e che non venga convocato dal Perù (il giocatore è italiano ma ha la madre peruviana, ndr) per la Coppa America a giugno. Anche l’Italia, in caso di mancata chiamata, ne potrebbe approfittare…”.

De Silvestri: “Contro la Lazio vittoria importante. Per segnare ci ho rimesso il naso”

Inconsapevole autore del gol vittoria, Lorenzo De Silvestri ha commentato a Samp tv la vittoria dei blucerchiati contro la sua ex squadra: È stata una vittoria fondamentale perché ci permette di toglierci definitivamente dalla bassa classifica. Ora abbiamo altre tre partite importanti, tra queste anche il derby, quindi dobbiamo continuare così e giocare come in questo periodo: abbiamo dimostrato di essere una squadra importante”. Poi sulla questione gol: “Non so se ho segnato io o Mobido, questo è importante soprattutto per chi fa il fantacalcio (ride, ndr). Ci ho rimesso pure il maso ma l’importante è che la palla sia entrata”.

Fabrizio Piepoli

ERRATA CORRIGE – Il gol vittoria della Sampdoria contro la Lazio non è di Diakitè

Ieri la Sampdoria ha battuto la Lazio in maniera rocambolesca, come ha ammesso Montella in conferenza stampa. Il gol vittoria dei blucerchiati è stato il classico “gollonzo” con mischia selvaggia in area di rigore. Nessuno ha ben capito chi fosse l’autore del gol partita ma la maggior parte dei media ha assegnato la rete al difensore Mobido Diakitè, ex biancoceleste dal dente avvelenato, che ieri ha giocato una delle sue migliori partite della stagione. In realtà, c’è stata un errore generale, perché l’ultimo a toccare la rete prima di varcare la linea è stato Lorenzo De Silvestri, altro ex biancoceleste, come comunicato dalla Lega serie A. Insomma, cambiando l’ordine degli addendi il risultato non cambia. Lazio punita per l’ennesima volta da un suo ex, per giunta in questo caso romano e laziale fino al midollo.

I tifosi del West Ham chiamano la Lazio: ecco perché

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Si lavora sodo in casa West Ham. Il calcio giocato però non c’entra: come annunciato nei mesi scorsi, il club inglese sta infatti effettuando le operazioni per portare a circa 60mila persone la capienza dell’Olympic Stadium. Il termine dei lavori, previsto per agosto, sarà celebrato in grande stile dalla dirigenza degli Hammers, che ha deciso di invitare a giocare la prima partita nel rinnovato impianto nientemeno che la Juventus.

Un’occasione speciale dunque, accolta con molto entusiasmo non però da tutti i tifosi: c’è stato infatti chi avrebbe optato per un’altra soluzione, preferendo inaugurare l’Olympic Stadium con un’amichevole contro la Lazio. Una scelta, hanno scritto i supporters su Facebook, dettata dal rapporto di amicizia e di stima che da tempo lega le due tifoserie.

Rizzoli spiega: “Anche l’addizionale aveva segnalato la rete della Samp”. Poi difende Keita

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Ha destato non poche polemiche in casa Lazio il gol di De Silvestri (proprio in questi minuti, infatti, la Lega ha ufficializzato l’ex terzino biancoceleste, e non Diakitè, quale autore del tocco decisivo) che ieri pomeriggio al ‘Ferraris’ ha permesso alla Sampdoria di aver ragione dei biancocelesti. Per fare chiarezza sull’episodio, è intervenuto questa mattina, ai microfoni di ‘Radio Anch’io Lo Sport’, l’arbitro della gara Nicola Rizzoli: “Con la Goal Line Technology – ha detto – si può verificare, attraverso le telecamere, se la palla sorpassa o meno la linea. La risposta arriva nel giro di un secondo, quindi praticamente in tempo reale, in modo da evitare polemiche. In ogni caso, comunque, ieri l’addizionale aveva già segnalato che la palla era entrata. Ho mostrato l’orologio che vibrava (quando la palla supera la linea, infatti, arriva un impulso all’ orologio dell’arbitro ndr) al capitano della Lazio Biglia, che ha sedato sul nascere ogni polemica“.

Poi sulla sterile polemica nata sui social della presunta testata di Keita, Rizzoli ha risposto: “Se ne è parlato assolutamente troppo. Non ha senso costruire castelli in aria per due fotografie. Se si guardano i video, ci si rende conto che non c’è alcun tipo di contatto fra le teste. Sia con Bonucci che con Keita non è successo assolutamente nulla, ieri il laziale era fermo e mi ha parlato in modo civilissimo. Capisco che sui social network ormai tutti possano dire quello che vogliono, ma basta vedere le immagini nei video e non in un paio di foto per rendersi conto di cosa sia successo. Io sarei comunque per tornare al passato: a parlare con l’arbitro dovrebbe essere solo il capitano“.

Lazio Women, sconfitta esterna sul campo del Nebrodi: le siciliane si impongono 4-2

Come riportato dal sito ufficiale della Lazio, la formazione biancoceleste femminile è uscita sconfitta dall’ultimo impegno contro il Nebrodi. La Lazio Women scende in campo per la diciottesima giornata del campionato cadetto con quattro defezioni importanti: Cianci, Lommi, Berarducci e Santoro.

Il Nebrodi è una squadra organizzata, occupa le posizioni alte della classifica del campionato di Serie B. Al pronti via le ragazze di De Cosmi giocano sempre la palla, con idee chiare e precise: la ricerca dell’ampiezza con gli esterni e le transizioni positive nel cercare di sorprendere la retroguardia siciliana. Il primo gol arriva proprio dalla Lazio, sugli sviluppi di un corner battuto dalla Lombardozzi, Pezzotti prolunga di testa per il colpo vincente di Celli che sempre di testa insacca. Dopo tre minuti arriva il raddoppio della Lazio grazie ad un passaggio filtrante della Corradino per la Coletta che buca centralmente la retroguardia siciliana. Sugli sviluppi di un calcio d’angolo le siciliane accorciano le distanze, siamo la 28esimo minuto di gioco. Sul finire del primo tempo, il Nebrodi agguanta il pareggio con un rapido capovolgimento di fronte. Termina in parità la prima frazione di gioco. Nel secondo tempo, dopo una fase di controllo, sugli sviluppi di un corner il Nerobi si porta in vantaggio. La Lazio prova a pareggiare i conti ma gli avversari chiudono ogni varco. A due minuti dalla fine, con un contropiede, arriva il quarto gol delle padrone di casa.

Biancocelesti con tante giovani in campo, ben quattro Under 16 (Sarnataro, Angelini, Sette e Olivieri) e quattro Under 22 (Pezzotti, Vaccari, Lombardozzi e Celli).

Nebrodi – Lazio 4-2

Marcatrici: 9′ Celli (L), 12′ Coletta (L), 28′ Dragotto (N), 42′ Buttaccio (N), 52’ Trassari (N), 88′ Minciullo (N).

Lazio Women (4-2-3-1): Mari (53’ Sarnataro); Sette, Vaccari, Angelini, Pezzotti; Casali, Lombardozzi; Celli, Lattanzi (75’ Lattanzi), Corradino (75’ Spagnuolo); Coletta.

A disp. Autili, Schiavi.

All. Roberto De Cosmi.

 

 

Dall’infermeria: nuova tegola per un centrocampista biancoceleste

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Non solo De Vrij: anche per Ricardo Kishna quella che si avvia alla conclusione è una stagione da dimenticare. Come rivela ‘lalaziosiamonoi’, il centrocampista olandese dovrà infatti sottoporsi ad una nuova operazione al ginocchio destro, un intervento di artroscopia dello stesso tipo di quello subito dal classe ’95 nel mese di dicembre per la rimozione di un piccolo residuo osseo. L’operazione potrebbe avere luogo già questa settimana, stavolta in una clinica italiana (e non in quella olandese di Utrecht, dove era avvenuta la precedente). Con una Lazio ormai senza più nulla da chiedere al campionato, Kishna, che stava recuperando da una lesione muscolare, potrà dunque risolvere, si spera definitivamente, i suoi problemi fisici. Così potrà chiudere questo triste capitolo della sua storia e aprirne uno nuovo, questo più positivo, all’inizio della prossima stagione.

TEMPI BELLI – Punto e Basta

Adesso però Basta. No, non ci riferiamo al caro Dusan, che dopo Samp-Lazio ha avuto ancora il coraggio di dire la frase che trasforma ogni laziale in una sorta di incredibile Hulk con gli occhi iniettati di sangue. “Ogni volta che le mie dita toccano cervelli divento Superfly TNT… divento i cannoni di Navarone!” E’ quello che dice Jules a Vincent in Pulp Fiction in “La situazione Bonnie, che già abbiamo avuto modo di citare in questa stagione e lo capite da voi che non è buon segno. Allo stesso modo quando ogni laziale sente la frase: “Adesso pensiamo a chiudere bene la stagione”, l’unica cosa che viene da fare è gridare “Basta, Basta, Basta!!!

Dusan, non girarti perché tu non c’entri nulla! O meglio, c’entri alla pari dei tuoi meravigliosi compagni, da Djordjevic che prende la porta soltanto per sbaglio (e ieri si è visto) a Candreva che ha più immunità di Craxi nel 1985, e appoggia rigori come fossero margheritine. Forse pensava al prossimo comunicato da far redigere sotto dettatura al proprio procuratore, visto che il mercato si avvicina? Da Roma alla Milano nerazzurra la lista è lunga, noi non possiamo che rievocare l’augurio che i fiorentini fecero a Roberto Baggio quando passò in bianconeri: “Che tu abbia fortuna tra i Gobbi come nel Milan l’ha avuta Carobbi!“. Hernanes docet.

Già, i comunicati. Facciamo che la voce del padrone si comincia a sentire anche dopo le sconfitte? Chi parla solo nei momenti sì non fa bella figura a prescindere, poi vogliamo dire che questa abitudine comincia anche a portare un po’ sfiga? Dall’altra parte ancora aspettano le parole di un Capitano dopo il 26 maggio, poi nei momenti buoni a prendere gli applausi sono buoni tutti. Ma visto che a farne questione di opportunità e di eleganza sembra di parlare con i muri, allora stabiliamo che visti i precedenti parlare (o “comunicare”, che Dio fulmini chi ha iniziato ad abusare di questo termine) solo dopo le vittorie porta male.

Sventura, nefandezza, disastro. E’ ora di dire Basta. Che vuoi chiudere bene la stagione, caro Dusan? Per chiuderla ora, con tre 0-3 a tavolino, c’è chi pagherebbe di tasca sua, tra i tifosi laziali. Che sono quelli che non mollano mai, che mordono forte quando la vita mozzica a sua volta, che sono quelli magari un po’ troppo rompiscatole, ma che dopo l’anno scorso, con dimostrazioni d’amore tra Empoli, Juventus e Roma che fanno impallidire i tanto decantati anni ottanta, tutto questo non se lo meritavano proprio. Facciamo che Basta: facciamo che ci rivediamo a luglio, per preparare qualche eccitante partita contro Giana Erminio, Renate, Melfi o Virtus Entella (potrebbe capitarne anche una di B, so’ brividi forti) che ci attenderà a fine agosto. Dal preliminare di Champions a quello di Coppa Italia? Probabilmente sì: facciamo allora anche che quel giorno, qualcuno di voi non ci sarà più: un posto dove litigarsi una fascia di capitano, che tanto non serve a niente se non parli nei momenti neri, si trova sempre. E a mai più rivederci.

Fabio Belli

Offerta russa per la Lazio: arriva la risposta di Lotito

Come ogni stagione fallimentare della Lazio, sui media nei giorni scorsi è spuntata la notizia di un ipotetico investitore straniero pronto ad acquistare la società. Questa volta, però, non è arrivata la smentita ufficiale della società. La risposta arriva da Lotito stesso, tramite un audio registrato all’Arechi di una sua conversazione informale con i tifosi della Salernitana, riportato dal sito lalaziosiamonoi.it, in cui il patron capitolino tuona: “La notizia che sto vendendo la Lazio ai russi è una cavolata. Ho già fatto una denuncia alla Procura per aggiotaggio”. Ennesima bufala che rischia di deprimere e destabilizzare un ambiente già in frantumi da 12 anni di gestione societaria non all’altezza.

Roma, cremato il ‘morto’ sbagliato. Errore e scambio di bare per i defunti

Roma, cremato il morto sbagliato: deceduti avevano lo stesso nome. Al cimitero di Prima Porta c’è stato infatti un clamoroso scambio di bare. I defunti avevano lo stesso nome e cognome, uno 90 e l’altro 92 anni. Gli operatori se ne sono accorti dalla fiammata diversa. L’Ama: “Siamo costernati, chiediamo scusa”. Aperta un’inchiesta.

“Il 21 aprile una grave inadempienza delle procedure di controllo – dice una nota dell’Ama – ha fatto sì che venisse avviata a cremazione la salma errata. Si è trattato di errore umano, in quanto gli operai in servizio hanno controllato la tabella con il nome e cognome, senza verificare la data di nascita”. L’irreparabile disastro è stato accertato “subito dopo la cremazione” e immediatamente è stata chiamata la famiglia, “per informarla e scusarsi”.

Come riporta il Corriere della Sera, negli stessi minuti è stata depositata denuncia ai carabinieri della stazione Cassia e altrettanto rapida è scattata la decisione dell’Ama di farsi carico di tutte le spese. “C’è costernazione e indignazione per l’accaduto – conclude la nota – L’azienda sarà inflessibile nel perseguire i responsabili della colpevole negligenza, nei confronti dei quali è stato avviato procedimento disciplinare, mentre una specifica commissione è al lavoro per rivedere le procedure previste”. Toccando ferro, davvero. Sperando che, nella Roma delle iatture infinite, non accada mai più.

FORMELLO – Domani la ripresa in vista dell’Inter. Da valutare diversi rientri…

Le speranze di raggiungere il sesto posto sono ormai nulle. Di conseguenza non ha nemmeno senso stare in ansia per avere notizie dall’infermeria. Per Inzaghi però, il campionato è ancora molto importante e vuole ottenere il massimo per sperare nella conferma. Domenica prossima (1 Maggio ore 20.45) verrà all’Olimpico l’Inter di Mancini e sarebbe bello bissare il successo dell’andata. Inzaghi inizierà a preparare la sfida con i nerazzurri da domani, oggi il gruppo biancoceleste riposerà.

Sarà da valutare Hoedt, sostituito ieri all’intervallo per una contusione alla coscia sinistra (nello scontro con Diakité). Niente da fare ancora per Radu, Kishna e Matri. Inzaghi spera almeno di recuperare alcuni titolari come Bisevac, Parolo e Klose.

 

 

CURIOSITA’ – In Italia e in Giappone aumentano i centenari. E nel 2050 ci sarà il boom

“Vorrei incontrarti tra 100 anni” recita una bellissima canzone nostrana che col tempo rischia di diventare realtà. Da uno studio elaborato nel 2015 dalle Nazioni Unite i centenari nel mondo nel 1990 erano 95mila mentre nel 2015 erano 451mila. Un bell’aumento che nel 205o è destinato a crescere di ben 8 volte passando a circa 3,7 mln. La maggior parte di questi vecchietti sono concentrati in Giappone e in Italia. Una notizia che farà sicuramente contenti i produttori di candeline.

 

MUSICA – Morte Prince, lo sceriffo esclude il suicidio e l’overdose

Continua a susseguirsi voci sulle cause del decesso del cantante Prince. Tra le varie ipotesi c’è però da escludere quella del suicidio, almeno stando alle parole dello sceriffo del Minnesota Olson che durante la conferenza stampa ha spiegato che sul corpo dell’artista non sono stati trovati segni di traumi. Anche sull’ipotesi di overdose lo sceriffo ha smentito, affermando che l’ambulanza arrivata insieme alla polizia, non ha fatto ricorso al Naxolone, usato come antidoto in caso di overdose di droghe. Per l’autopsia bisognerà aspettare giorni se non settimane, ma difficile pensare che possa trapelare tutta la verità.

 

 

ROMA – Il Giardino degli Aranci torna agli antichi splendori

Il Giardino degli Aranci torna agli antichi splendori degli anni ’30, quando venne progettato dall’architetto Raffaele de Vico. Tutto questo merito della Fondazione Sorgente Group, convenzionato dal Comune di Roma, che ha recuperato tutto il verde e ripristinato panchine, impianto di irrigazione, cartelli con divieti e norme e cestini per il pattume. Un’opera a 360° di restyling e recupero di uno dei luoghi più belli e più visitati della Capitale. Dal 21 Aprile, ovvero dal Natale di Roma, il giardino è stato riaperto al pubblico.

Altresì la Fondazione Sorgente Group ha annunciato la realizzazione di un’indagine archeologica a cura del professore Eugenio La Rocca, nel giardino degli Aranci e nell’antica strada del Clivo di Rocca Savella, che contribuirà ad approfondire le varie fasi di insediamento e di trasformazione di quest’area del colle, la presenza fin dall’antichità di ville accanto alle mura serviane e di importanti dimore dell’Alto Medioevo appartenenti all’aristocrazia romana. Era qui la residenza degli imperatori del Sacro Romano Impero, tra cui l’imperatore Ottone III.