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Hernandez: “Anche la Lazio sulle mie tracce in estate. In futuro in Italia?…”

I 26 goal messi a segno quest’anno in Germania gli hanno permesso di ritrovarsi, ma nel suo futuro potrebbe esserci l’Italia. Non lo esclude Javier Hernandez, che già la scorsa estate, prima di trasferirsi al Bayer Leverkusen, aveva ricevuto diverse proposte dal nostro campionato, tra cui una proprio di quella Lazio eliminata ai preliminari di Champions dal suo attuale club. Ad ammetterlo lo stesso ‘Chicharito’ ai taccuini de ‘La Gazzetta dello Sport’: “Il Bayer mi ha riscattato e fatto firmare un contratto fino al 2018. Qui ho tutto quello che cerco: sono in un bel campionato, gioco la Champions e mi pagano bene. Negli ultimi tre anni, però, ho giocato in tre squadre di Paesi diversi e so che tutto può succedere. La Serie A? È un torneo di alto livello, non escludo di giocarci un giorno. Pensate che in estate mi hanno cercato in Italia Juve, Milan, Inter, Lazio e Roma“. E chissà che a giugno non si riapra la corsa dei nostri club alle prestazioni dell’ex Real Madrid.

Ballotta: “Lazio, ci vuole programmazione: decidere gli obiettivi per il futuro e, di conseguenza, l’allenatore”

L’ex portiere biancoceleste Marco Ballotta è intervenuto sugli 88.100 di Elle Radio, nella trasmissione “I Laziali Sono Qua“, per parlare di Lazio con tre giornate ancora da giocare di un finale di stagione che non sembra riservare grandi emozioni all’orizzonte per i biancazzurri.

A Genova non ho visto male la Lazio. Forse la squadra ha fatto meno bene rispetto alla prime due partite della gestione Inzaghi, ma la determinazione mi è sembrata quella dei momenti migliori. Il fatto è che il cambio di allenatore non può far cambiare dal giorno alla notte l’atteggiamento tenuto per una stagione intera: manca la personalità e la squadra ha dimostrato di averne poca durante tutto l’anno. Gli alti e bassi sono stati costanti per tutto l’anno e non sono una componente che si può imputare esclusivamente al tecnico. Per centrare gli obiettivi ci vuole un altro tipo di mentalità, quanto accaduto quest’anno deve servire assolutamente da lezione per il futuro.

Per la prossima stagione, giusto dare fiducia a Simone Inzaghi o puntare su un allenatore più esperto? “Ci vuole programmazione: quando la società decide cosa fare, quale campionato si può disputare e con quali ambizioni, allora la scelta dell’allenatore deve essere conseguente. A seconda di quello che vuoi fare puoi scegliere anche il tecnico. Inzaghi può andare bene, l’importante è che ci sia chiarezza su quello che si vuole fare. Come ripeto alla Lazio servono innesti di esperienza e soprattutto di carattere, una squadra che sappia reagire alle avversità come non è quasi mai accaduto quest’anno. Probabilmente bisognava intervenire durante il mercato invernale, investimenti mirati che potessero per lo meno garantire l’obiettivo dell’ingresso in Europa.

Domenica Lazio-Inter potrebbe essere una partita poco stimolante per entrambe le squadre. “Anche l’Inter è una squadra che ha fatto molta fatica a trovare la giusta continuità. Mancini si è trovato a cambiare spessissimo formazione e questo probabilmente ha impedito alla squadra di trovare una precisa identità, un gioco. Sicuramente l’esperienza di quest’anno avrà permesso al tecnico nerazzurro di capire su chi contare, crescendo ancora con due-tre inserimenti di qualità sul mercato.

Un’ultima riflessione sulla favola del Leicester in Inghilterra. “Sto seguendo questa vicenda come tutti gli appassionati di sport. E’ incredibile come questo club sia riuscito a combattere le squadre inglesi che sono in prima fila per la creazione di una SuperLega. E’ una storia che fa molto bene al calcio: il Leicester ha un po’ le caratteristiche di Ranieri, non molla mai su ogni pallone. Sono giocatori che uniti valgono di più, il classico caso in cui l’insieme totale è superiore alla somma delle singole parti.

Fabio Belli

Giovedì prossimo la conferenza di presentazione di “Di Padre in Figlio”

Giovedì 28 aprile alle ore 17.30 presso l‘hotel Donna Laura Palace in via Lungotevere delle Armi 21 si terrà la conferenza stampa di presentazione ufficiale dell’evento “Di Padre in Figlio“, in programma il 23 maggio 2016 a partire dalle ore 19.00 presso lo stadio Olimpico di Roma.

Verrà presentato l’evento degli organizzatori della A.S.D. 73-74. Presenti, oltre allo staff di professionisti che si sta occupando della realizzazione di questo grande spettacolo, il Direttivo della Curva Nord 12 e molti calciatori che hanno vestito e onorato la maglia della Lazio negli ultimi 40 anni.

L’ingresso alla conferenza stampa è libero.

Caso ‘Marò’, prorogato il rientro di Massimiliano Latorre

La Corte suprema dell’India ha deciso di estendere la permanenza in Italia di Massimiliano Latorre fino al 30 settembre 2016. L’attuale permesso, rilasciato al marò per motivi di salute, scadeva il 30 aprile.

Il fuciliere della Marina è stato arrestato nel febbraio 2012 con il compagno Salvatore Girone con l’accusa di aver ucciso due pescatori.

Sparatoria sulla A14. Attaccato ‘portavalori’, banditi in fuga

Dalle ore 6:45 è stato chiuso sulla A14 BolognaTaranto il tratto compreso tra Pescara Sud e Pescara Ovest, in direzione Ancona, a causa di una rapina effettuata ad un furgone portavalori all’altezza del chilometro 383+700. Lo fa sapere Autostrade per l’Italia, spiegando che sul luogo dell’evento si registra un chilometro di coda in direzione nord.

Per gli utenti in diretti verso Ancona, dopo l’uscita obbligatoria a Pescara Sud, si consiglia di proseguire sulla SS16 Adriatica e rientrare successivamente in autostrada a Pescara Ovest.

RASSEGNA STAMPA – Lazio, con Inzaghi sarà divorzio: Mihajlovic favorito per la panchina

a sensazione è che la sconfitta con la Sampdoria non abbia solo certificato il fallimento stagionale della Lazio (sebbene non servissero ulteriori prove), ma anche la cessazione delle residue speranze di Simone Inzaghi di confermarsi sulla panchina biancoceleste in vista dell’anno prossimo.

INZAGHI, ADDIO A FINE STAGIONE – Perché lui, Inzaghino, assicura di lavorare per raggiungere proprio quell’obiettivo e sottolinea come, nonostante la seconda sconfitta consecutiva, tutta la squadra sia con lui. Il pensiero della società, però, è stato espresso indirettamente dalla contraddizione del ds Tare prima del fischio d’inizio. Prima ha spiegato di essere d’accordo con Inzaghi nel valutare queste partite per prendere in considerazione l’eventuale conferma, poi qualche secondo dopo, ha parlato in altri termini: “Noi abbiamo le idee chiare, nel momento opportuno diremo chi sarà il nuovo allenatore della Lazio”. Una frase non esclude necessariamente l’altra, ma sa tanto di gaffe involontaria. A prescindere dalle interpretazioni, è davvero difficile che Inzaghi possa essere confermato e la società nelle ultime ore sta approfondendo i discorsi con i potenziali sostituiti: Sinisa Mihajlovic resta il favorito (e preferito da Lotito), più defilati  ci sono Montella (l’ideale per Tare), De Biasi, Ventura, Prandelli e Mazzarri. Ma non sarà certo il nuovo allenatore a risolvere i problemi della Lazio. Almeno non solo lui.

Fonte : La Repubblica

RASSEGNA STAMPA – Lazio, è l’ora delle scelte

Perché aspettare? Ecco la domanda più gettonata tra i tifosi della Lazio che non si fidano dell’attendismo di Lotito in passato poco produttivo. Perché aspettare a svelare il nome del nuovo allenatore da cui provare a ripartire? La risposta non esiste o meglio c’è la sensazione che Simone Inzaghi sia in ballo ma ancora sotto esame. Il giovane tecnico ha vinto le prime due partite con Palermo ed Empoli, perso contro Juventus e Sampdoria: il bilancio è di sei punti, la squadra ha dato qualche segnale di ripresa poi si è persa in trasferta, soprattutto a Marassi dove ha mostrato i soliti difetti di personalità. All’orizzonte Inter, Carpi e Fiorentina ma è difficile pensare che i prossimi risultati siano decisivi per giudicare Inzaghi. Ha lavorato bene le prime due settimane, ha preparato con attenzione le gare, poi si è incartato quando ci sono state tre partite in una settimana. Che, di sicuro, non ci saranno il prossimo anno e allora le possibilità di Simone di essere confermato ci sono anche se in calo dopo le ultime prove.

Ormai è certo, la Lazio non farà le coppe europee, ha fallito tutti gli appuntamenti principali (Supercoppa, preliminare di Champions, Europa League, piazzamento in campionato e derby) che cosa ci sia ancora da capire sugli artefici di questo scempio è ignoto. C’è bisogna di una scossa per riaccendere un po’ l’entusiasmo della tifoseria (tutti vorrebbero un cambio societario, ma Lotito continua a ribadire che non vuole vendere), una decisione di rottura per far comprendere alla gente che si sono capiti gli errori e non si vuole più ripeterli. La rifondazione deve cominciare proprio dal tecnico con cui preparare un mercato aggressivo fatto di acquisti importanti e qualche cessione dolorosa solo sulla carta (il primo sarà sicuramente Candreva).

Fonte : Il Tempo

RASSEGNA STAMPA – Inzaghi perde quota: Mihajlovic e Prandelli al fotofinish

Un altro ko con il solito paradosso: 20 tiri in porta (record stagionale), un solo gol, che spreco. Dopo l’addio a Pioli, il risultato non cambia: «Inzaghi ha la possibilità di diventare anche l’allenatore del futuro», giurava Tare prima del fischio d’inizio del match di Marassi. Due giorni dopo la sconfitta con la Samp, Simoncino perde quota e ripartono i casting. Vola basso l’aeroplanino Montella: «Non c’è stata nessuna chiamata biancoceleste e non è tra i miei pensieri». Pesa la sua fede giallorossa, ma lui è da tempo nei pensieri di Tare.

Fonte : Il Messaggero

Premier League – Leicester, 3 punti per arrivare in paradiso

Chissà quanti scettici, ad inizio stagione, non avrebbero scommesso nemmeno un euro nei confronti di Claudio Ranieri e del suo Leicester. Non per la vittoria della Premier League (ovviamente), ma semplicemente per un campionato decente, un piazzamento che potesse comunque convincere ed entusiasmare tifosi e nostrani italiani, che forse troppo spesso se ne sono approfittati dell’aplomb e dell’educazione dell’allenatore.

Adesso tutto è cambiato, radicalmente, come fosse un mare in piena di entusiasmo, apocalittico per certi versi ed inspiegabile. Eppure la squadra inglese si trova lì: soltanto 3 punti, e poi la vittoria della Premier, impensabile qualche mese fa. Forse soltanto quello scellerato di Jamie Vardy avrebbe covato un tale risultato.

Il pareggio del Tottenham contro il West Bromwich Albion sa tanto di resa, come fossimo alle battute finali e giunti al capolinea la squadra inseguitrice si trovasse senza fiato, in debito di energie per proseguire l’inseguimento. Come a dire: va bene, Ranieri, avete più polmoni voi, noi siamo arrivati. Game over.

Quindi ci siamo, obiettivo chiudere la pratica già la prossima partita. Tre punti, una vittoria per arrivare a meta e poi, finalmente l’urlo liberatorio. Quella parabola cui noi tifosi siamo affezionati, che tocca un po’ tutti e che vorremmo vivere in prima persona. Anche se, la differenza tra calcio italiano e inglese sta proprio qua: in Inghilterra sognare può portare a compimento e successo un’opera, spinti da tifoserie erte d’orgoglio e dirigenze serie, in Italia il sogno rimane tale, le tasse o le incompetenze calcistiche lo affondando, per buona pace di tutti, e non ti resta che risvegliarti ed attendere la notte successiva, chissà.

 

La stagione ormai è andata, ora chiediamo l’unica cosa ancora possibile: vedere Morrison!

La sconfitta con la Sampdoria ha ufficialmente decretato la fine del campionato della Lazio. Le due sconfitte consecutive in trasferta a Torino e Genova hanno rigettato i biancocelesti nella delusione di una stagione tutt’altro che soddisfacente. Ora che fare? Bisogna ripartire, capire su chi puntare nella stagione 2016/2017. A molte domande dovrà rispondere con i fatti la società questa estate. Ora però c’è un campionato da onorare e, visto che non ci sono più obiettivi ad animare i giocatori biancocelesti, si potrebbe approfittare per vedere coloro che durante la stagione hanno giocato poco o nulla e capire chi può far parte della Lazio del futuro. Tra i vari giocatori, ce né uno in particolare che fin dal suo arrivo ha stuzzicato la curiosità dei tifosi biancocelesti e che non è mai riuscito ad essere protagonista con la maglia biancoceleste: è Ravel Morrison.

Per Ravel queste ultime giornate di campionato potrebbero rappresentare la chance per mettersi finalmente in mostra. Il centrocampista ha la possibilità strappare la sua conferma proprio all’ultimo. Inzaghi domenica contro la Sampdoria lo ha buttato nella mischia negli ultimi 10 minuti di gara. L’inglese non ha avuto molto tempo a disposizione è vero, ma è entrato in modo vivace in gara, mostrando subito tutta la sua classe e (per tre volte) dei guizzi interessanti che hanno permesso di ribaltare l’azione in offensiva: vedi il tocco che ha portato alla punizione dal limite dell’area negli ultimi secondi della partita. Una cosa è certa: Ravel ha rappresentato la nota più lieta del match di Marassi e forse l’unico motivo che ha spinto i tifosi a guardare la partita fino al 95′. L’arrivo di Inzaghi ha rivitalizzato Morrison, che sta cercando di convincerlo a concedergli una possibilità di rilanciarlo in queste ultimissime gare. Una decisione del genere farebbe felice la società: Tare ha sempre puntato molto sull’inglese (lasciando intendere che il nuovo tecnico dovrà fare altrettanto) e ne aveva auspicato l’utilizzo in questi mesi anche pubblicamente. Il direttore sportivo spera che ci sia un’evoluzione come fu per Felipe Anderson. Nel 2014, infatti, nessuno avrebbe continuato a credere nel brasiliano, fino alla sua esplosione. Tanto che alla fine del primo anno in biancoceleste è stato proprio Tare a bloccare una sua eventuale cessione. Il mister lo ha visto bene, ha notato che si allena con impegno e costanza. Si potrebbe quindi aprire finalmente una nuova occasione da sfruttare nelle prossime settimane, altrimenti sarà addio. La domanda però sorge spontanea: Morrison vuole ancora giocarsi le sue chance a Roma? O il richiamo dell’Inghilterra diventerà sempre più forte? I prossimi mesi ce lo diranno. C’mon Ravel. We want you!

 

 

CRONACA – Roma: riapre il Teatro Olimpico

Ricevuta la comunicazione ufficiale di cessato pericolo e ripristinata la viabilità nella zona il Teatro Olimpico riapre finalmente i battenti. La programmazione dello storico palcoscenico di Piazza Gentile da Fabriano era stata interrotta il 22 gennaio a seguito del parziale crollo degli ultimi piani dell’edificio.

Il 26 aprile il Teatro riaprirà con una serata intitolata Teatro Olimpico…di nuovo in scena, dedicata a tutte le pesone che ne hanno voluto il ritorno. “Un teatro che riapre è un bene prezioso per tutta la comunità – ha dichiarato Lucia Bocca Montefoschi, direttore artistico e amministratore delegato del Teatro -. Abbiamo organizzato una festa di riapertura per ringraziare le istituzioni, le forze dell’ordine, il quartiere Flaminio, la cittadinanza tutta, ma soprattutto il nostro affezionato pubblico e gli artisti per la solidarietà ed affettuosa vicinanza in questa eccezionale situazione. Il teatro è l’arte dal vivo per eccellenza ed è stato un dolore rimanere chiusi così a lungo, tanto quanto oggi è un’enorme gioia riaprire con tale entusiasmo“. La speciale serata, presentata da Giancarlo Magalli, avrà inizio alle 21 e vedrà tanti protagonisti alternarsi sul palco: “Vogliamo ringraziare di cuore gli artisti che daranno il proprio contributo in amicizia – ha aggiunto Lucia Bocca Montefoschi – ognuno porterà in scena un assaggio del proprio talento per tornare a far rivivere questo palco tanto amato”. Lo sponsor della serata sarà Emc. L’iniziativa rientra nel programma “Emc Information Heritage”, che ha l’obiettivo di sostenere progetti di responsabilità sociale sul territorio, promuovendo la conservazione del patrimonio culturale e i luoghi dove l’arte e la cultura viene celebrata.

Maradona shock: “La Juve ha grandi giocatori in federazione e tra gli arbitri”. Poi attacca Conte

Estro e follia, ma soprattutto follia fuori dal campo quella di Diego Armando Maradona che intervistato da Piuenne Tv, ha sparato a 0 su tutti a partire dalla Juventus campione d’Italia: “Ha vinto meritatamente ma ha avuto tantissimo culo. Ogni partita facevano due tiri e 4 gol. Poi chiunque entra segna, segnano tutti. Però devo ammettere che hanno un grandissimo allenatore, una grandissima rosa e una società che sa cosa fare. Quando la Juve ha avuto problemi ha saputo risolvere i problemi al contrario del Napoli che quando doveva comprare non l’ha fatto. Buffon? Sembra abbia 18 anni. E’ stato determinante per lo scudetto. E poi la Juve ha giocatori fenomenali nella federazione italiana e tra gli arbitri. Non è nuova ad aiuti arbitrali. I giocatori della Juve in campo hanno sempre ragione. Il gol annullato alla Fiorentina è uno scandalo. E’ stato annullato solo perché giocava contro la Juve. La squalifica a Higuain è stata di 4 giornate perché il Napoli era in lotta per lo scudetto, altrimenti sarebbe stata di una giornata e mezzo”.

Poi su Higuain, el pide de oro dà la risposta che non ti aspetti: “Ha fatto una stagione strepitosa segnando in tutte le gare. Dubito possa ripetersi, l’abbiamo visto pure con Lavezzi. La società deve venderlo a un prezzo altissimo e con quei soldi costruire una grande squadra. Servono facce nuove. Al suo posto prenderei Kane del Tottenham”. Su Roma Napoli: “Risultato ingiusto, la Roma non meritava di vincere. Sarebbe stato più giusta un pareggio”. Maradona elogia Koulibaly:E’ un fenomeno. E’ stato il difensore migliore del campionato. Se fosse bianco giocherebbe nel Real Madrid o nel Barcellona. Servirebbe un intervento serio della Fifa: dare ammende di 15mila euro è ridicolo considerando quanto guadagnano i club”. Infine l’ex numero 10 argentino attacca anche Conte: “Il comportamento di Conte è stato vergognoso. E’ un prestigio allenare la nazionale italiana, è uno schifo che abbia firmato per il Chelsea”.

 

MUSICA – Boom di vendite per le canzoni di Prince. 1 mln di vendite il giorno della sua morte

La morte ti fa bella, o meglio ti fa ricco nel caso delle popstar. Come accaduto con David Bowie qualche mese fa, anche alla morte di Prince le vendite dei suoi brani sono di colpo schizzate alle stelle. Secondo Nielsen Music il giorno del decesso della rockstar statunitense ci sono state 1 mln di vendite e nei giorni a seguire 2,3 milioni. In vetta alle vendite canzoni intramontabili come Purple Rain e When Doves Cry. Mentre tra gli album in vetta alle classifiche c’è “The very best of Prince”.

 

STATISTICHE – I numeri della Lazio dopo 35 giornate

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Ecco le statistiche della S.S. Lazio dopo 35 giornate di Serie A Tim:

POSIZIONE IN CLASSIFICA – 9° posto

PUNTI – 48  VITTORIE – 13  PAREGGI – 9  SCONFITTE – 13

GOL SEGNATI – 45  GOL SUBITI – 47

TIRI TOTALI – 348  TIRI IN PORTA – 148

TOTALE ATTACCHI – 825

CORNER – 229

FALLI COMMESSI – 532

MEDIA POSSESSO PALLA A PARTITA – 26 minuti e 41 secondi

SCUOLA DI SQUADRA – Il progetto della Regione Lazio per promuovere lo sport

La Regione Lazio ha avviato il progetto ‘Scuola di Squadra’ con il quale intende sostenere la pratica dello sport negli Istituti Secondari di Secondo Grado. Il progetto ‘Scuola di Squadra’, approvato con Deliberazione di Giunta Regionale del 22 marzo 2016, n.123, ha l’obiettivo di dotare tutti gli Istituti Secondari di Secondo Grado della Regione Lazio di attrezzature necessarie a svolgere attività sportive con l’obiettivo di favorire la diffusione di un ampio ventaglio di discipline e contribuire a potenziare la pratica sportiva nelle scuole attraverso migliori dotazioni.
Con il progetto si intende anche contribuire a limitare il fenomeno dell’abbandono sportivo, che sempre più studi dimostrano avvenire con maggiore frequenza nella fascia d’età compresa tra i 14 e i 18 anni. Nei giorni scorsi tutti i dirigenti scolastici delle scuole secondarie di secondo grado del Lazio hanno ricevuto un questionario ricognitivo nel quale indicheranno i fabbisogni di attrezzature sportive del loro Istituto sulla base di un elenco elaborato dalla Regione. L’elenco comprende 118 diversi tipi di attrezzature appartenenti a 23 diverse discipline sportive. Nell’elenco sono state inserite anche alcune attrezzature sportive per favorire la pratica sportiva degli alunni con disabilità.
I questionari, compilati in ogni loro parte, dovranno essere rinviati alla Regione Lazio all’indirizzo mail scuoladisquadra@regione.lazio.it entro il ­­17/05/2016. Solamente le scuole che rispetteranno tale scadenza potranno beneficiare dell’iniziativa. Nei primi mesi del prossimo anno scolastico 2016-2017 la Regione Lazio invierà le attrezzature a tutti gli Istituti che avranno aderito al progetto, nel rispetto del budget complessivo a disposizione che è pari a 1 milione di euro per 253 istituti scolastici.
“Grazie a questa iniziativa – ha commentato il presidente Nicola Zingaretti – gli studenti delle scuole del Lazio potranno usufruire di nuove attrezzature adatte allo svolgimento delle attività sportive all’interno delle strutture. Lo sport è lealtà, condivisione e crescita per i nostri ragazzi, noi crediamo nello sport e la dimostrazione, dopo le tante richieste che ci sono giunte, è stata quella di investire in maniera tempestiva 1 milione di euro per 253 istituti della nostra regione.

FOTO – De Sciglio, ferita horror sulla guancia

Durante il match tra Verona e Milan, il laterale rossonero De Sciglio, è stato vittima di un brutto infortunio. Infatti durante uno scontro di gioco con Wszolek, il giovane italiano ha riportato un bruttissimo taglio sulla guancia. Ci sono voluti ben 7 punti di sutura. Nell’immagine sottostante il particolare della ferita sul volto di De Sciglio.

 

Principio di incendio alla stazione metro Flaminio

Questo pomeriggio ci sono stati attimi di panico alla stazione della Metro A Flaminio. Infatti è scaturito un principio di incendio che ha portato alla chiusura della stazione stessa. la causa è stato il surriscaldamento di un gruppo di batterie.

Dopo l’intervento dei vigili del fuoco, la stazione è stata riaperta verso le ore 18. I treni non hanno subito ritardi, poichè, fino alla riapertura, non fermavano alla stazione Flaminio.

VIDEO – La curva gli fa “buu” e il calciatore risponde in maniera particolare

Nuovo caso di razzismo nel calcio. Questa volta non in Italia, ma in Portogallo. Durante il match tra Rio Ave e Benfica,  i tifosi del Rio Ave hanno schernito il giovane Renato Sanchez, che milita nel Benfica. Il centrocampista di colore è stato oggetto di vari ululati e di vari “buu” razzisti. la sua risposta però è stata esemplare.

Non dando soddisfazione a quei tifosi, abbattendosi o arrabbiandosi, il centrocampista alla fine del match è andato sotto la curva avversaria e ha risposto facendo prima un applauso ironico, poi il gesto che serve per imitare la scimmia. In Portogallo, purtroppo, non si è nuovi a questi casi di razzismo. Di seguito il video dell’espisodio.

 

SERIE A – Risultato clamoroso in Verona – Milan

E’ terminato il secondo match dei questo 25 Aprile. Dopo la vittoria della Roma sul Napoli, al Bentegodi di Verona si sono sfidate Hellas e Milan. Gli scaligeri hanno calomorosamente vinto contro la squadra di Brocchi. Il Verona si è imposto per 2-1, rimontando l’iniziale svantaggio siglato da Menez.

Nella ripresa, prima Pazzini su rigore e poi Siligardi al 90esimo su calcio di punizione, regalano una vittoria clamorosa a Del Neri. Per il Milan, prima sconfitta targata Brocchi, che lascia aperta la speranza per il Sassuolo di centrare il sesto posto.

Leicester – Ranieri, occhio lungo e portafoglio gonfio

Ad agosto quando ha preso il via la Premier League in pochi avrebbero puntato sulla conquista del titolo da parte del Leicester. Ma non è stato così per quel vecchio marpione di Claudio Ranieri.

Infatti il tecnico romano, anche se probabilmente non si aspettava una stagione così bella e importante, sapeva che la sua squadra poteva essere in grado di comportarsi bene. Come riportato da Premium Sport, l’allenatore alla stipula del contratto ha fatto inserire una clausola particolare che prevede un premio di circa 200mila euro per ogni posto conquistato dal 15° alla testa della classifica. Quindi se il Leicester dovesse arrivare primo, oltre lo stipendio concordato, Ranieri riceverà un bonus da 3 milioni di euro.