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Miro Klose è sempre più nella storia biancoceleste: nuovo sorpasso nella classifica dei bomber…

Lo stadio Renzo Barbera porta bene agli attaccanti biancocelesti. Già la scorsa stagione lo stadio del Palermo fu il teatro ideale per vedere la bellissima tripletta di Filip Djordjevic. Quest’anno invece musica e cantante lirico sono diversi ma il risultato è comunque altrettanto spettacolare. Il protagonista questa volta è proprio lui: Re Miro Klose. Il “ragazzino” tedesco di 37 anni ha realizzato una delle sue più belle partite di questa stagione, trascinando la squadra come non lo faceva da tempo. Deve averlo visto bello carico il tecnico Inzaghi, per questo ha deciso di affidare a lui il compito di accompagnare la sua squadra alla vittoria (la prima per il tecnico piacentino). Lui non ha esitato un secondo ad accettare questo arduo compito, voleva dimostrare che la testa dei giocatori è cambiata e (almeno per una sera) c’è riuscito. Dopo l’Atalanta finalmente Klose riesce a ripetersi e per di più dopo un momento assai difficile per tutto l’ambiente biancoceleste (l’uscita dall’Europa League, l’umiliazione del derby, il cambio di tecnico, il ritiro): è arriva finalmente un’altra doppietta ed è la 9° alla Lazio.

CURIOSITA’ & STATISTICHE – Quelli di Klose sono anche i primi gol in trasferta di una punta. Strano ma vero, in questaKlose Felipe Anderson abbraccio-01 stagione ancora NESSUNO dei tre centravanti era riuscito fino ad ora ad inserire il proprio nome sul tabellino dei marcatori in trasferta (in quei pochi gol che venivano fatti visto che anche in casa non è che facevano faville). Ma al di là dell’aspetto statistico e della gioia della vittoria ritrovata: la doppietta del Panzer è ancora più importante perché gli permette di entrare sempre di più nella bellissima e gloriosa storia biancoceleste. I due gol siglati in casa del Palermo, infatti, permettono al centravanti tedesco di scalare la classifica dei marcatori biancocelesti in Serie A. Sono 51 ora i gol dal numero 11: superato uno degli eroi dello scudetto del ’74 come Renzo Garlaschelli. L’attaccante di Vidigulfo aveva segnato 49 reti, nella massima serie. Ora si trova solitario al 7° settimo posto in classifica: sembra irraggiungibile ora Bruno Giordano, altro storico bomber di razza fermo a quota 68. Se Miro non avesse avuto il peso dell’età avrebbe avuto sicuramente ampie chance di raggiungerlo. Nella classifica generale, invece Klose è al 9° posto con 60 gol totali: quattro gol lo separano dalla piazza condivisa da nuovamente Garlaschelli e  dal recente ex Goran Pandev fermi entrambi appunto a 64. Sei giornate ancora a disposizione per provarci, almeno, a farsi spazio anche in questa graduatoria. Ma non sembra essere una sua preoccupazione: a Miro interessa che la squadra giochi bene, più degli obiettivi personali. Una cosa che gli riesce bene, d’altronde, è indicare la strada giusta ai suoi compagni come ha ribadito al termine del match con i rosanero: “La doppietta? Io guardo sempre la squadra. Perché normalmente Sì sono attaccante e devo fare gol, ma è più importante che la squadra giochi bene“. Insomma Trentasette anni e non sentirli…questo è Miro Klose. Semplicemente…UN CAMPIONE. 

In progetto a Dubai il grattacielo più alto del mondo

A quanto riferito dai media locali è stato presentato a Dubai dall’azienda degli Emirati Arabi, Emaar Properties, il progetto per la costruzione del nuovo grattacielo più alto del mondo. L’edificio dovrebbe superare il Burj Khalifa, l’attuale torre detentrice del primato mondiale dell’altezza (828 metri). L’azienda, realizzatrice anche del Burj Khalifa, avrebbe intenzione di completare la costruzione prima del Dubai World Expo, in programma nel 2020.

Il grattacielo verrà eretto in una zona residenziale con negozi ancora da costruire, sarà dotato di una piattaforma panoramica e di 20 piani riservati a ristoranti e alberghi anche se la ditta costruttrice non ha ancora dichiarato quanto sarà alto: “L’altezza sarà annunciata quando inaugureremo la torre, ma sarà un tantino più alta del Burj Khalifa”, le parole di Mohamed Alabbar, presidente di Emaar. Per il nuovo grattacielo, che si chiamerà The Tower“, è prevista una spesa di 1 miliardo di dollari. Il progetto è stato disegnato dall’architetto spagnolo naturalizzato svizzero, Santiago Calatrava Valls, realizzatore anche della fermata della stazione ferroviaria al World Trade Center. Il disegno de ‘The Tower’ è ispirato a un giglio e un minareto.

Addio “Selfie”, le neo mamme presentano i “Brelfie”…

Ormai il mondo ruota intorno ai “selfie“: ogni occasione, passo, pretesto è buono per farsi immortalare  con un autoscatto. Ma le mode si sa sono fatte per essere superate, purtroppo o per fortuna, da altre…e così la moda dei selfie ora deve vedersela con un nuovo avversario. Come riporta il Il Messaggero, infatti,  il nuovo trend, che già da tempo sta spopolando, sopratutto tra le vip, e che ora sta contagiando tutto il popolo delle “super mamme social” è il ‘brelfie’: ovvero il selfie mentre si allatta il bebè.
A sdoganarlo su Instagram, stelle dello showbiz come Gisele Bundchen, Eva Riccobono, Miranda Kerr e Bianca Balti. Ed ora a scatenarsi sul web sono le mamme della porta accanto. Chissà quale sarà la prossima moda del web, purtroppo non dovremo attendere molto per saperlo

MEDICINA – Per evitare figuracce con la partner il calcio è il miglior rimedio

Calcio e sesso binomio perfetto. Se giocato e non soltanto seguito in TV o allo stadio il calcio è un’attività “anti-flop” tra le più efficaci. Infatti, giocare a calcio regolarmente, due o tre volte a settimana, riduce il rischio di disturbi sessuali del 40%.

A dimostrare questa teoria è la Società Italiana di Andrologia (SIA), grazie a dei dati rilevati dal 1998 al 2010 su oltre 15mila ragazzi dai 18 ai 20 anni visitati in occasione di campagne di prevenzione andrologica e interrogati sulle loro attività sessuali e sportive. Secondo la ricerca effettuata oltre a ridurre del 40% il rischio di disturbi sessuali, il calcio, è più “benefico” anche in confronto agli altri sport soprattutto a quelli potenzialmente più “a rischio” per la fertilità o la sessualità come arti marziali, ciclismo o pugilato.

Altri studi hanno rilevato un effetto simile anche negli adulti che giocano a calcetto e perfino negli anziani, in cui la capacità cardiorespiratoria aumenta fino al 18%, dato che l’esercizio aerobico mantiene le arterie “pulite” ed evita il formarsi di occlusioni che impediscono al flusso sanguigno di irrorare a sufficienza il pene. Per ricordare a tutti l’importanza della prevenzione attraverso un corretto stile di vita e regolari visite andrologiche di controllo, la SIA – con l’importante sostegno di Menarini – ha ideato la campagna di sensibilizzazione “L’amore in gioco”, durante la quale verranno disputate sette partite di calcio in tutta Italia, a margine delle quali saranno presenti medici che diffonderanno informazioni per la salute sessuale della coppia e in cui, inoltre, verranno raccolti fondi per enti benefici e di ricerca.

Il primo appuntamento si è svolto il 9 aprile allo stadio “Bozzi” di Firenze, dove sono scesi in campo gli artisti della Nazionale Cantanti e la Squadra di medici SIA affiancati da personaggi del mondo dello spettacolo e dello sport guidati da Cesare Prandelli. Il ricavato è stato interamente devoluto a due ONLUS fiorentine, CuretoChildren e Associazione Trisomia 21. Come dichiarato dal responsabile della ricerca e coordinatore dell’evento “L’amore in gioco” Nicola Mondaini: “I settemila ragazzi del nostro campione che giocavano a calcio soffrivano di disturbi come eiaculazione precoce e disfunzione erettile nell’8,5% dei casi (rispettivamente 5 e 3,5%) mentre i tremila sedentari ne soffrivano nel 12,7% dei casi (con l’eiaculazione precoce al 7,4% e disfunzione erettile al 4,4%). In generale, un ragazzo su tre soffre di disturbi dei genitali che nel 50% dei casi possono compromettere la fertilità, nel 10% possono influire sulla futura sessualità: il gioco del calcio, il più diffuso nel nostro campione, può invertire la tendenza riducendo del 40% il pericolo grazie all’effetto positivo sul sistema cardiocircolatorio”.

Svelato il contratto di Neymar: tanti soldi per il campione brasiliano, ma a certe condizioni…

È il colpo più importante messo finora a segno da Football Leaks, che da oggi può vantarsi di aver reso pubblico uno dei contratti più importanti e segreti dell’universo calcistico, ovvero quello firmato da Neymar con il Barcellona nel 2013. Numerosi i dettagli emersi e riportati da Adnkronos:

Al momento della firma con il Barcellona, al giovane campione brasiliano ha ricevuto un bonus di 8,5 milioni di euro. A cui si aggiungono i 45,9 milioni garantiti nei 5 anni di contratto: per la precisione5 milioni lordi a stagione cui si aggiungono una serie di bonus e premi legati a risultati, presenze e convocazioni che fanno lievitare la cifra complessiva a quasi 46 milioni appunto. Fra gli extra previsti nell’accordo alcuni sono legati ai risultati conseguiti dal Barcellona: 637mila euro in caso di vittoria in campionato, 850mila per la Champions e 1,7 milioni per il ‘Triplete’ che i blaugrana hanno già realizzato nella scorsa stagione. Senza contare la clausola rescissoria da 190 milioni di euro.
Il tutto però è condito da tutta una serie di clausole al quanto curiose che il brasiliano deve assolutamente rispettare:

  • Neymar, è obbligato a “mantenere la sua condizione fisica e sportiva al massimo livello” e deve invece evitare di “partecipare ad attività considerate pericolose o a rischio come la guida di moto e moto ad acqua, il parapendio, lo sci, l’arrampicata, la guida di veicoli con un tasso di alcol oltre il consentito“.
  • Limiti e divieti sono stati stabiliti anche per quanto riguarda il gioco d’azzardo e le scommesse.
  • Un’altra clausola riguarda invece l’apprendimento della cultura catalana da parte del giocatore, che deve compiere “i massimi sforzi per integrarsi nella società catalana, rispettando e facendo propri i valori culturali della stessa, impegnandosi ad imparare il catalano, strumento fondamentale per la suddetta integrazione“. In quest’ottica, il Barcellona a sua volta si impegna ad aiutare il giocatore nel suo percorso di apprendimento.

Felipe Anderson raggiante: “Crediamo all’Europa League. I gol? Spero di farne ancora…”

Dopo la bellissima vittoria contro il Palermo in casa Lazio si torna a parlare di obiettivi. I tifosi si aspettavano una risposta importante dopo il recente confronto durante il ritiro di Norcia, e così è stato: il 6° posto (ultimo posto valido per la qualificazione in Europa League), alla luce dei risultati della 32esima giornata, dista ora solo 4 punti. Un dato importante, che permette ai biancocelesti di dare un senso a questo finale di stagione che stava diventando terribilmente anonimo. I giocatori biancocelesti ora sembrano tornati a crederci ma sarà importante dare continuità alla serata di ieri già domenica prossima in casa contro l’Empoli. Proprio in merito alla qualificazione europea, uno dei protagonisti della partita di ieri, Felipe Anderson, ha rilasciato alcune dichiarazioni ai media brasiliani. Ecco le sue parole: “Sapevamo che vincere contro il Palermo sarebbe stato fondamentale per continuare a sognare un posto in Europa League, per fortuna tutto è andato bene. Sicuramente non sarà semplice, dobbiamo ancora affrontare squadre come Juventus e Inter, ma fin quando ci sarà la possibilità lotteremo con tutte le nostre forze. Fino ad ora in stagione ho segnato 9 gol (tra Serie A ed Europa League,ndr), sono contento. Superare le 11 marcature dello scorso sarebbe un risultato meraviglioso. Spero di continuare a segnare per aiutare la squadra e i miei compagni”.

 

Calcioscommesse, il pm Di Martino si ritira: “Non c’è posto per me in questa magistratura”

Il pm Di Martino, salito alla ribalta della cronaca per il “discutibile” (per usare un eufemismo) processo sul calcioscommesse di Cremona, ha deciso di ritirarsi e di andare al più presto in pensione: “Sono stanco e non c’è più posto per me in una magistratura in cui c’è uno strapotere delle correnti”. Questo è lo sfogo del procuratore di Cremona – riportato da Il Fatto Quotidiano – dopo che si è visto rifiutare le domande a procuratore capo di Brescia e Bergamo. Si è detto “amareggiato e deluso” per non aver visto “riconosciuto il lavoro fatto in tutti questi anni”. “Domani – ha annunciato – presenterò domanda per andare in pensione al più prestoMi hanno rottamato – ha proseguito il magistrato – e sono dispiaciuto che vada disperso il mio lavoro in tema di terrorismo, sulla strage di piazza della Loggia e anche quello contro la corruzione nello sport”. Non potevano mancare due parole in relazione al processo sul calcioscommesse, Di Martino ha così commentato: “Devo aver pestato molti piedi e sono convinto che questo non abbia giocato a mio favore”.

 

 

Roma – Caos nella Capitale, deraglia trenino

Questa mattina a Roma intorno alle 11,30 si è verificato un incidente sulla Linea Termini-Centocelle. Il trenino della Roma-Giardinetti stava viaggiando in direzione Porta Maggiore, quando all’altezza di Ponte Casilino, nella zona del Pigneto, è finito fuori dai binari. Nel deragliamento fortunatamente non si sono registrati feriti, ma l’imprevisto stop ha causato un inevitabile blocco della linea ferroviaria in entrambe le direzioni di marcia con l’attivazione di bus sostitutivi.

Sul posto sono prontamente intervenuti i tecnici dell’azienda di trasporti e il problema, a partire dalle 13 con la riattivazione delle corse tra Centocelle e Ponte Casilino, è stato in parte risolto anche se il percorso è rimasto dimezzato. Il servizio tra Roma Termini e Centocelle è stato infatti interrotto  con l’attivazione dei bus sostitutivi mediante le linee 50 e 105.

 

Roma – Scandalo al Vaticano (FOTO)

Questa mattina al Vaticano si è verificato un episodio a dir poco curioso. La Gendarmeria ha costretto un camion a fermarsi dopo che questi si era avvicinato troppo alla Porta del Perugino, una delle entrate dello Stato del Vaticano, imponendo all’autista di coprire l disegni presenti sulla cabina del mezzo.

Come riportato su La Repubblica le immagini delle ragazze sono state considerate troppo “spinte” – una bella ragazza con un bikini osè su un lato e una ragazza in topless sull’altro – e l’autista non ha potuto far altro che adattarsi. Ovviamente il camion ha suscitato l’interesse di molti curiosi tra cui numerosi fotografi e cameramen presenti davanti all’ingresso delle mura e,  forse anche per questo motivo, il camion è stato fatto entrare solo con le immagini celate da carta e nastro adesivo. Il disegno è stato così coperto per consentire l’accesso nella Città del Vaticano. Solo una volta che il camion ha ripreso il suo itinerario lasciandosi alle spalle il Vaticano la copertura è stata rimossa.

Magnocavallo: “Inzaghi la scelta più giusta in questo momento”

Nel giorno del suo 59° compleanno ai microfoni di Lazio Style Radio è intervenuto Giorgio Magnocavallo. L’ex terzino biancoceleste si è detto d’accordo sulla scelta effettuata dalla società di consegnare la guida della squadra a Simone Inzaghi e ha parlato del momento dei biancocelesti.

Queste le sue parole: “Quella di ieri è una partita che non fa testo, sembrava che le squadre stessero disputando un’amichevole, il risultato finale avrebbe potuto essere ancora più pesante. Quindi c’è ancora poco da festeggiare, il problema della Lazio di quest’anno è stata la rosa dei giocatori a disposizione. Nel calcio la testa è fondamentale, se non funziona bene quella non rendono neanche le gambe. Anche il Palermo ha lo stesso problema, non è possibile che i rosanero siano ridotti così. Ma i rosanero sono messi peggio. A parte i tanti infortuni, credo che alla Lazio i problemi si fossero creati sia con l’allenatore che nello spogliatoio. La scelta di Inzaghi la ritengo la più idonea perché, per la rosa che ha la Lazio, la sua è la candidatura giusta per traghettare la squadra fino alla fine. Inzaghi, grazie a tutta la trafila fatta nel settore giovanile, ha un po’ di esperienza ma la serie A è tutta un’altra cosa. Però credo sia giusto che gli sia stata data questa grande occasione. Non allena il Frosinone o il Carpi ma una grande squadra, con una rosa di valore come quella biancoceleste. Speriamo tutto vada bene, con il cuore voglio vedere una Lazio che risalga la classifica. In Coppa Italia tifo Milan, così per l’Europa si libera un posto”.

Euro 2016 – Francia ancora nel mirino dei terroristi

Nelle intenzioni dei terroristi arrestati in questi ultimi giorni a Bruxelles c’era anche quello di tornare a colpire ancora una volta in Francia. L’obiettivo sarebbe stato l’Europeo di calcio che si disputerà nel paese transalpino dal 10 giugno prossimo. E proprio lo Stade de France, lo stesso luogo dove iniziarono gli attacchi del 13 novembre che portarono al decesso di 130 persone, considerando anche le altre strade macchiate di sangue a Parigi.

Questo è quanto riportato dal quotidiano “Libération” a seguito dell’interrogatorio dello jidadista Mohamed Abrini, noto come “l’uomo con il cappello”, l’uomo ricercato dopo l’attentato all’aeroporto di Bruxelles. Durante l’interrogatorio il terrorista ha spiegato che il loro obiettivo, in stretto contatto con un referente dell’autoproclamato Stato Islamico, fosse Euro2016. Parole che confermano i piani di attacco ritrovati in un computer vicino e che indicano il quartiere della Défense come obiettivo. Negli ultimi quindici mesi in territorio francese sono stati sventati almeno dodici attentati. In caso di rischi elevati l’Uefa non esclude di giocare alcune partite a porte chiuse.

Totò Lopez: “Inzaghi è un grande laziale, diamogli fiducia”

Per parlare della prima di Simone Inzaghi sulla panchina biancoceleste è intervenuto ai microfoni di Lazio Style Radio l’ex Totò Lopez: “Tra i tifosi laziali c’è un grande entusiasmo e una grande stima nei confronti di Inzaghi. Simone è attaccato alla maglia e un grande laziale, ritengo che abbia delle qualità per allenare e bisogna dargli molta fiducia. Per ora si è presentato bene, il primo risultato ottenuto èstato buono. Sin dall’inizio dell’incontro ho notato che c’era qualcosa di diverso”.

Annata tremenda per i rosanero: “Il Palermo è una squadra in crisi che sta attraversando un brutto periodo. Le responsabilità sono anche e soprattutto di Zamparini. Quando si tenta di cambiare sistema alternando tanti allenatori si perdono le sicurezze e si va in confusione”.

Sull’incontro di ieri sera: “La Lazio è stata brava a rimanere tranquilla. Candreva in primis è stato bravo a sminuire certe situazioni in campo quando l’arbitro ha interrotto per due volte la gara. La situazione avrebbe potuto degenerare, meno male che è andata bene. La questione principale è che finalmente si è vista una formazione diversa. Keita in questa stagione è stato sempre messo in discussione, invece ieri partendo dall’inizio ha disputato un grande incontro e ha dimostrato per l’ennesima volta di avere l’autonomia per giocare molto di più di un quarto d’ora. Pioli in questa stagione dopo un po’ di partite ha perso il bandolo della matassa, non ha mai schierato una formazione base ma cambiava sempre gli interpreti e il modo di giocare con l’unico risultato di mandare in confusione la rosa. Non puoi giocare con Matri unico attaccante nel tentativo di ottenere un punto, come si è visto nel derby una volta inseriti Klose e Keita la gara è cambiata. Se poi i due episodi capitati fossero andati diversamente avremmo parlato di altro. Sono giocatori che non puoi non far giocare se stanno bene”.

Sulla squadra biancoceleste: “Anche l’anno scorso il centrocampo era composto da Biglia, Cataldi e Parolo, ma erano aiutati dal resto della squadra. Ed era la squadra titolare. Questa stagione invece è nata male e anche la gestione del gruppo non ha dato i risultati sperati, ma il centrocampo visto ieri sera fa parte delle scelte del tecnico. L’argentino è un regista e contro il Palermo aveva ai fianchi due mediani, Onazi e Parolo. Con Cataldi in campo ti ritrovi quasi un doppione di Biglia che deve convivere nella stessa zona. Ma anche puntare su due mediani di quantità va bene, dipende sempre dalle scelte del tecnico. Chiunque giochi va bene ma nel secondo caso cambiano gli equilibri in campo. Parolo è in grado anche di far male quando si spinge in avanti. Avere a disposizione un buon incontrista come Onazi a centrocampo è importante. Con la squadra Primavera Inzaghi giocava in questo modo e ora tenta di sfruttare le caratteristiche dei suoi giocatori per poterlo fare anche qui. Con il Palermo è stato solo l’inizio, ma credo che la Lazio possa ancora giocarsela fino al termine del campionato. Penso che ora cambierà lo spirito dei giocatori e vedremo un’altra squadra. Quello di ieri è stato uno scoglio difficile da superare, in campo stava succedendo di tutto. Nel prossimo turno, contro l’Empoli, credo che torneremo a vedere la squadra che ci fece divertire lo scorso anno. Quella toscana è una squadra che fa giocare gli avversari, assisteremo a una bella partita. Peccato che dopo i risultati della scorsa stagione non si sia stati in grado di ripetersi, è stato un anno perso. La difesa è stata il reparto che ha incontrato i problemi più grandi. E’ stato giusto puntare su Gentiletti, il centrale argentino è stato fuori per molto tempo e ieri sera ha fatto quello che poteva, ma credo sia la strada giusta per permettergli di tornare ad essere quello di prima. Nelle ultime partite che mancano Inzaghi dovrà lavorarci molto ma non dimentichiamoci che senza de Vrij abbiamo perso il 40% del reparto difensivo. Per il resto dei reparti credo che siamo ben coperti. Felipe Anderson è un ragazzo che non riesce ad essere continuo, alterna buone prestazioni ad altre di livello nettamente inferiore. Per lui conta molto la fiducia dell’allenatore, bisogna aiutarlo facendolo sentire un giocatore importante. L’abbraccio tra il brasiliano e il tecnico dopo il gol è stato un segnale importante”.

Ma se i giocatori ci sono perchè la squadra si ritrova così? “Secondo il mio parere Pioli non è riuscito a gestire al meglio la situazione esiliando alcuni giocatori in panchina, e questo non solo non ha reso contenti gli esclusi ma ha anche causato uno scisma all’interno dello spogliatoio. Inzaghi è un professionista e un ottimo intenditore di calcio. Se la società lo lascia lavorare e gli da’ fiducia in queste ultime partite Simone riuscirà a restituire il sorriso a tutti i componenti della rosa”.

Palermo, che bella novità! Esonerato Novellino. Al suo posto…

La sconfitta di ieri sera contro la Lazio è costata cara a Walter Novellino: il presidente Zamparini ha infatti deciso di esonerare il tecnico campano, e di richiamare per l’ennesima volta sulla panchina del Palermo Davide Ballardini. Siamo addirittura al nono cambio stagionale sulla panchina dei rosanero. Nel frattempo il vulcanico presidente del Palermo ha inoltre deciso di mandare la squadra in ritiro: in vista della sfida contro la Juventus, il Palermo si allenerà a Coccaglio, in provincia di Brescia.

Trainini: “Vi racconto il primo Simone Inzaghi”

Giovanni Trainini è stato uno dei primi allenatori di Simone Inzaghi. In particolare il tecnico nativo di Corzano ha allenato il neo allenatore biancoceleste nell’anno che il piacentino ha giocato in C2 alla Lumezzane. Trainini ha raccontato a GianlucaDiMarzio.com i suoi ricordi a riguardo. Tanti gli aneddoti sull’Inzaghi giovane giocatore: “Simone era il classico giocatore di qualità, faceva cose che pochi altri avrebbero saputo fare. Quell’anno vincemmo il campionato di C2, lui contribuì in modo rilevante alla promozione. Lo notai nel precampionato, giocammo un’amichevole col Brescia di Reja e Inzaghino segnò due gol. Vincemmo 2-1, noi eravamo una squadra di C2, loro di Serie B. A fine stagione fummo promossi entrambi”. La stagione di Inzaghi fu positiva: “Si rivelò un giocatore importante, segnò 6 reti. La più bella? Un pallonetto contro la Maestrina, me lo ricordo ancora! Fece finta di calciare e invece, tuc! Tocchettino a scavalare il portiere, gol”. Poi aggiunge: “Certo, non giocò tutte le partite perché era uno dei suoi primi anni da professionista (23 presenze ndr). Ma fu determinante, senza dubbio. Era furbo, scaltro, aveva doti da vero attaccante”. Trainini continua così il suo racconto: “Simone è un giocatore da ricordare. In tutti i posti in cui è stato si è fatto apprezzare. E’ intelligente, educato e rispettoso. Pur essendo giovanissimo aveva già una professionalità unica. Poi era simpatico a tutti, anche ai suoi concorrenti. Sapeva farsi voler bene. Legava coi compagni, non era una persona che divideva il gruppo. Quando gli spiegavo le cose capiva alla svelta, gli auguro ogni bene”.

Simone è sempre stato molto vicino al fratello Pippo: “Erano legatissimi, Filippo l’ha sempre supportato. Sempre. Psicologicamente Simone non ha mai subito il valore del fratello, il sentirsi secondo per forza. Non gliene importava molto”. Poi la curiosità: Quell’anno vivevano insieme nello stesso appartamento, Simone giocava da noi alla Lumezzane e Filippo all’Atalanta. Il loro senso del gol è una questione di famiglia, ma tengo a precisare che Simone tecnicamente era più forte di Filippo. Senza dubbio. Aveva più qualità, nel corso della sua carriera è stato sfortunato. Ci sono calciatori che fanno una carriera al di sopra delle proprie capacità, riguardo Inzaghi penso che abbia avuto molto meno di quel che meritava. Non solo per demeriti suoi”. Due giocatori simili ma fondamentalmente diversi: Pippo viveva il gol con un’espressione più rabbiosa, era opportunista, agiva sul filo del fuorigioco. Simone era diverso, aveva qualità. Non ci siamo più sentiti, ma lo chiamerò”.

Corsi: “Tonelli alla Lazio? La verità è un’altra…”

E’ uno dei nomi maggiormente accostati alla Lazio in vista del prossimo mercato estivo. Lorenzo Tonelli potrebbe essere il difensore giusto da affiancare a De Vrij per la linea arretrata biancoceleste della prossima stagione e la Lazio, stando alle voci di mercato, sarebbe in pole position sulle concorrenti per un suo eventuale acquisto. Per fare chiarezza in merito, il presidente dell’Empoli Fabrizio Corsi, è intervenuto sulle frequenze di Radio Incontro Olympia.

Il presidente dei toscani è stato molto esplicito: “Tonelli è un nostro patrimonio, ho rifiutato, fra le altre, un’offerta da 13 milioni per lui durante la sessione del mercato di gennaio, tutte provenienti da squadre italiane che il prossimo anno parteciperanno alla Champions League. Una sua cessione alla Lazio? Non scherziamo… Stimo Lotito, presidente di alto spessore che alla Lazio ha dato tanto seppur nelle difficoltà e nelle contestazioni, ma chi parla di trattativa già avviata o addirittura conclusa, si inventa una realtà che non esiste. Infine una chiusura sulla prossima sfida di campionato tra Lazio ed Empoli: “Cerchiamo il punto salvezza, lo vogliamo e scenderemo a Roma per otttenerlo“.

LAZIO SOCIAL – La reazione social dei biancocelesti alla vittoria di ieri

La nuova Lazio targata Simone Inzaghi ha convinto all’esordio, uscendo dal Renzo Barbera di Palermo con una bella vittoria per 0-3 sui rosanero. I giocatori biancocelesti sono apparsi in palla e vogliosi di riscatto e non hanno tardato ad esprimere la propria soddisfazione attraverso i social network. Per primo Keita, un habituè del mondo social, che sulla sua pagina Instagram ha pubblicato una foto della squadra con la scritta “Vamos Equipo“. Poi Onazi, sempre tramite Instagram ha espresso tutta la propria felicità: “Grazie a tutti i tifosi che sono venuti per sostenere la squadra! Ora possiamo solo migliorare“. I giovani Murgia e Germoni, emozionati per la convocazione condita dalla bella vittoria esterna. E infine l’ex capitano Mauri: “Bella vittoria finalmente”.

Vamos equipo!!!! #0-3

Una foto pubblicata da Keita Balde Diao✔ (@keitabalde14) in data:

Walking in the light of God Grazie a tutti i tifosi che sono venuti fuori per sostenere la squadra può solo migliorare. #keepworkinginsilence

Una foto pubblicata da Onazi Ogenyi Eddy(MON) (@onaziogenyi) in data:

#immaginichelascianoilsegno⚪

Una foto pubblicata da Lucagermoni (@lucagermoni) in data:

Bella vittoria finalmente S.S. Lazio Serie A TIM

Pubblicato da Stefano Mauri – Pagina Ufficiale su Lunedì 11 aprile 2016

INFERMERIA – Controlli per due biancocelesti

Dopo la vittoria di Palermo, la nuova Lazio di Simone Inzaghi è tornata al lavoro per un lavoro di scarico nel centro sportivo di Formello. Per quanto riguarda l’infermeria, due giocatori biancocelesti acciaccati stanno svolgendo alcuni controlli strumentali presso la clinica Mater Dei di Roma. Si tratta di Kishna e Braafheid. I due olandesi sono arrivati in clinica verso l’ora di pranzo. Per il primo sembra vicino il rientro, mentre per il secondo ci sarebbe bisogno di più tempo.

Materazzi: “Lazio, bella reazione! Inzaghi? Può avere una brillante carriera”

In esclusiva ai microfoni di TuttomercatoWeb, è intervenuto l’ex allenatore biancoceleste Giuseppe Materazzi, per parlare della bella vittoria della Lazio di ieri sera sul campo del Palermo, nel giorno dell’esordio di Simone Inzaghi in panchina. Una buona prova della Lazio ieri al Renzo Barbera: “Ieri sera ho visto una bella gara da parte della Lazio. La settimana è stata utilissima perchè il gruppo e il tecnico si conoscessero meglio. Ho notato la giusta reazione da parte dei giocatori“. Inzaghi non ha tradito nel giorno dell’esordio sulla panchina biancoceleste: “Lo conosco bene, è una persona seria e vuole fare l’allenatore. Ha ottenuto questa possibilità perchè ha lavorato bene con la Primavera. Credo abbia tutte le caratteristiche per sviluppare una carriera brillante: è attento, ambizioso e ha voglia“. Inzaghi vorrebbe non essere solo un traghettatore: “Ha ragione. Non c’è bisogno di dargli garanzie, che in questo caso devono essere i risultati. I presupposti si creano così, ottenendo buoni risultati. L’inizio è stato positivo, da parte dei giocatori c’è stata una reazione giusta, che però non è contro Pioli o a favore di Inzaghi. Ora i giocatori sanno che non c’è più un capro espiatorio“.

Garlini: “Brava Lazio, nessuna partita è scontata”. Poi su Klose…

L’ex attaccante biancoceleste Oliviero Garlini, è intervenuto sulle frequenze di LazioStyleRadio, nel day after dell’esordio vittorioso di Simone Inzaghi sulla panchina della Lazio. Una buona Lazio che è sembrata diversa da quella delle scorse settimane: “I giocatori sono e sono sempre sempre stati quelli, ora c’è più concretezza, più posizione in campo e sicurezza nelle loro giocate. Il cambiamento è una cosa normale dopo il cambio allenatore. Può succedere di tutto e di più. Ho visto una Lazio più sicura che voleva vincere, sono partiti con il piglio giusto e la voglia di portare il risultato a casa“. Per la prima volta la Lazio ha approcciato bene la gara: “In cinque minuti la Lazio ha fatto due gol, chiudendo quasi la partita. Mi sono piaciuti, nella fase del centrocampo, sia Biglia, Parolo che Onazi e hanno aiutato la fase offensiva e difensiva. “. Poi sui singoli: “Non mi è dispiaciuto Parolo, come fino ad ora non mi dispiace Matri. Un giocatore che negli ultimi quindici metri fa gol. Candreva ieri sera ha cercato in tutti i modi di mettere in difficioltà la difesa del Palermo e c’è riuscito andando sul fondo e mettendo la palla in mezzo. Hai dei giocatori davanti tipo Klose, che salta di testa, e Parolo che ha i tempi di inserimento. Keita è andato in superiorità numerica più volte, sulla facia Lulic è il giocatore cardine della squadra insieme a Biglia. Più attento e concentrato Patric, non ha permesso a nessuno di passare e tagliava nelle vie centrali per aiutare. Inizialmente, sembrava titubante e timoroso, ieri sera si è visto un Patric diverso. Prima aveva giocato poco, dandogli più spazio con qualche partita in più, acquisisce fiducia in se stesso e ieri non aera facile perché il Palermo è in zona retrocessione“.

Pioli non va però dimenticato: “Pioli ha fatto un anno eccezionale la scorsa stagione, poi non so cosa sia successo“. Ora c’è bisogno di continuare su questa strada: “Ora bisognerà vedere se Inzaghi riuscirà a dare questa continuità alla squadra, se i giocatori riusciranno a percepire le giuste motivazioni. La Lazio ha segnato 42 gol, subendone 42. Sotto l’aspetto calcistico, se trovi la punta che ti fa gol, alla fine porti a casa il risultato e così è stato ieri. Inzaghi è stato bravo a voler determinare questa mentalità e questa voglia nella squadra“. Certo il Palermo era un po’ allo sbando: “Nessuna partita è facile e scontata, ogni partita ha una storia sua, bisognerà lavorare ancora sotto l’aspetto mentale e poi cercare di giocare per dare continuità a certe prestazioni. La Lazio ha bisogno di queste prestazioni per acquisire la fiducia e la riconferma da parte di qualche giocatore. Queste ultime gare possono mettere in discussione molte pedine“. Riguardo Klose: “Quest’anno Klose ha segnato poco, ma sono dell’idea che prima giocava troppo indietro. Ha tecnica e piedi, ha vinto quasi tutto dove è stato, bisogna vedere lui che mentalità ha, se ha la voglia di rimanere, se è disponibile. E se sta bene, è giusto farlo giocare“. Chiusura sui problemi di ordine pubblico di ieri: “Quanto accaduto ieri a Palermo, dentro e fuori lo stadio, è una presentazione per il mondo non bella da parte del calcio italiano. Situazioni difficili o meno“.

LAZIALI FUORI PORTA – Elez difensore-bomber! Oikonomidis e Crecco dal 1′

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Nuovo appuntamento con la consueta rubrica che settimanalmente aggiorna i nostri lettori sulle prestazioni dei giocatori della S.S. Lazio attualmente in prestito ad altre squadre italiane o straniere: Gonzalez (Atlas), Vinicius ( Zurigo), Lombardi (Ancona), Rozzi (Robur Siena), Filippini (Pro Vercelli), Crecco (Modena), Elez (Aarhus), Oikonomidis, Prce, Ronaldo, Tounkara, Pollace, Strakosha (Salernitana), Perea (Troyes), Minala (Bari).

SERIE B

Oikonomidis, Prce, Ronaldo, Tounkara, Pollace, Strakosha: vittoria della speranza per la Salernitana, che tra le mura amiche dello stadio Arechi batte il Latina per 3-2 rimettendosi in corsa per la salvezza. I granata, per due volte in svantaggio, riescono a ribaltare il risultato nella ripresa, dopo che il primo tempo si era chiuso sul 2-2. Decisivo il rigore trasformato da Coda al minuto 86. Parte titolare Oikonomidis, che tuttavia disattende le aspettative. L’australiano si limita al compitino, non cercando mai la giocata. Trova tuttavia l’assist per il gol del 2-2 di Donnarumma, prima di essere sostituito nell’intervallo. Entra al 37esimo del primo tempo Ronaldo, cercando di dare geometrie alla manovra granata con il risultato però di rallentare molto il gioco. Ammonito appena entrato in campo, rischia l’espulsione nel secondo tempo. Panchina per Pollace, Tounkara e Strakosha, Fuori il lungodegente Prce.

Filippini: impatta per 1-1 sul campo del fanalino di coda Como la Pro Vercelli di Filippini. Succede tutto nel primo tempo: al gol dei padroni di casa di Cristiani risponde Marchi per gli ospiti. 90 minuti in panchina per Filippini, che dopo aver riassaggiato il campo la scorsa settimana, si trova nuovamente a dover guardare i compagni. Girone di ritorno negativo per il classe ’95.

Crecco: brutto tonfo interno per il Modena di Crespo, che viene sconfitto per 1-4 dal Trapani di Serse Cosmi. Una prova incolore per il mancino classe ’95, che dopo un discreto primo tempo, naufraga insieme al resto della squadra nella ripresa. Decisiva in tal senso la doppia espulsione rimediata dai canarini, che avevano chiuso in vantaggio per 1-0 il primo tempo.

Minala: vince il Bari, corsaro a Livorno, con il risultato di 1-2. Decisiva la rete di Lazzari allo scadere, che regala ai galletti i 3 punti ed il terzo posto in campionato in compagnia dello Spezia. Non risulta nella lista dei convocati Minala, ancora alle prese con un problema al tendine d’Achille. Una stagione travagliata per il classe ’96, da cui in molti si aspettavano il definitivo salto di qualità.

LEGA PRO

Lombardi: un pareggio inutile per l’Ancona, che viene fermato sullo 0-0 sul campo del Pontedera. Lombardi, al rientro dal primo minuto, non incide in alcun modo, non azzeccando nemmeno una giocata. Comprensibile, ma insufficiente la sua prova. Sostituito al 59esimo minuto.

Rozzi: spettacolare 3-3 per il Siena contro il Teramo: ai 3 gol toscani nella prima frazione di gioco rispondono gli abruzzesi con una grande rimonta nella ripresa. Poco più di 10 minuti in campo per Rozzi, che ha anche una chance su calcio piazzato ma si vede respingere il suo buon tiro. Difficile incidere con una squadra tutta rivolta nella metà campo difensiva.

LIGUE 1

Perea: perde ancora il retrocesso Troyes, stavolta sul campo del Saint Etienne con il risultato di 1-0. El Coco Perea non risulta nella lista dei convocati. Stagione fallimentare per l’attaccante colombiano.

PRIMERA DIVISION Messico

Alvaro Gonzalez: ennesima sconfitta per l’Atlas che, battuto in casa per 1-2 dal Monarcas, ora si ritrova ultimo in classifica. Solo panchina per El Tata Gonzalez, l’ennesima di un campionato di clausura in cui non riesce a trovare la migliore condizione fisica.

ALKA SUPERLIGAEN Danimarca

Elez: pareggio per 2-2 sul campo del Sonderjyske per l’Aarhus di Elez, protagonista in positivo del match. E’ il croato infatti ad aprire le marcature, con una zampata da vero opportunista sugli sviluppi di un calcio d’angolo. Da colonna difensiva a bomber il passo è breve, Elez per l’Aarhus si dimostra una vera certezza. Sostituito al minuto 70, con la sua squadra ancora in vantaggio per 1-2.

SUPER LEAGUE Svizzera

Vinicius: bel pareggio per lo Zurigo sul campo della capolista e ormai campione di Svizzera Basilea. 2-2 il risultato finale, con gli ospiti che si fanno recuperare il doppio vantaggio nel finale di partita. Entra al minuto 55 l’esterno brasiliano, con il risultato ancora fermo sullo 0-0. Per lui una buona prova di corsa, grinta e sacrificio, a conferma della buona stagione fin qui disputata in Svizzera.

Giulio Piras