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Cambio di data per il Derby Primavera

Cambio di data per il Derby Primavera in programma inizialmente sabato 23 Aprile alle ore 14: Lazio-Roma, 11ª giornata di ritorno del Campionato Primavera TIM “Trofeo Giacinto Facchetti” girone C, si giocherà infatti venerdì 22 aprile alle ore 18:00 presso lo Stadio ‘Mirko Fersini’ di Formello.

Rottura del crociato per Perin, addio Europei. Chi al suo posto?

Brutta tegola per il Genoa e per la Nazionale italiana in ottica Europei di Francia: l’estremo difensore dei rossoblu, Mattia Perin, ha riportato un grave infortunio al ginocchio. Il club rossoblu, in una nota, ha specificato: “Gli accertamenti a cui è stato sottoposto il portiere hanno evidenziato una rottura del legamento crociato anteriore con interessamento meniscale esterno del ginocchio destro. Nella giornata di domani Perin sarà operato dal professor Pier Paolo Mariani presso la Clinica Villa Stuart“. Per il portiere quindi stagione finita e niente Europei in Francia. L’infortunio è stato causato da uno scontro di gioco con il compagno di squadra Munoz avvenuto durante la sfida con il Sassuolo di sabato scorso. Il trauma terrà Perin lontano dai campi di gioco per circa 6 mesi.

Si aprono dunque nuovi scenari per il ruolo di prima riserva di Buffon per gli Europei estivi. A tal proposito sta guadagnando posizioni il giovanissimo portiere del Milan, Gianluigi Donnarumma, reduce da una ottima stagione di esordio tra i pali rossoneri. Che ci sia una chance anche per il biancoceleste Federico Marchetti?

“Di Padre in Figlio” – Wilson: “Arrivate altre due conferme eccellenti”

Il 23 Maggio, giorno del ritorno del grande evento ‘Di Padre in Figlio‘, giunto alla sua terza edizione, si avvicina a grandi passi. La prevendita dei biglietti procede a gonfie vele: sono infatti quasi 20mila i tagliandi staccati per la serata tutta biancoceleste dello Stadio Olimpico. Molti gli ex biancocelesti eccellenti che hanno già confermato la loro presenza: Cristian Ledesma, Tommaso Rocchi, Luciano Zauri, Sebastiano Siviglia, Aleksandar Kolarov, Ousman Dabo, Giuseppe Signori.

La serata sarà imperniata su un mini torneo tra 4 squadre storiche: la Lazio del 1973-1974 di mister Maestrelli, Pino Wilson, Giancarlo Oddi e Felice Pulici. Parteciperanno anche la Lazio del 1999-2000 di Roberto Mancini, Dejan Stankovic, Simone Inzaghi, e la Lazio dei -9 di Ernesto Calisti, Angelo Gregucci e Giancarlo Camolese. Infine l’altra Lazio in cui figurano nomi come Bruno Giordano, Stefano Fiore, Giuliano Giannichedda e Cesa. Hanno dato inoltre la loro adesione, con riserva per possibili impegni professionali, Alessandro Nesta, Juan Sebastian Veron, Hernàn Crespo e Christian Vieri.

Per parlare dell’iniziativa e confermare altre due presenze eccellenti, ai microfoni di Radiosei è intervenuto lo storico capitano della Lazio del ’73-’74, Pino Wilson: “Abbiamo cercato di venire ancora di più incontro ai nostri amici laziali sotto tutti i profili. Oggi sono arrivate due conferme importanti: quella di Casiraghi e quella di Ravanelli. Ci auguriamo che ci sia la ripetizione di quello che è accaduto due anni fa. Questo deve essere il giorno dei laziali senza altre interpretazioni. I nomi sono quelli degli scorsi anni e per altri stiamo in attesa di risposte. Stiamo aspettando Simeone e Stam che contatteremo. Faremo di tutto per portare qui Gascoigne. Ci saranno quelli del 2000 e noi del 1974. Ci saranno anche i figli di coloro che purtroppo non ci sono più. Ovviamente ci saranno quelli del -9. La serata si chiuderà con Mogol al centro del campo che canterà I Giardini di Marzo“.

Katia Fersini: “Hanno tutti un bel ricordo di Mirko, non mi sento mai sola”

Oggi, 12 Aprile, sono passati esattamente 4 anni dal giorno della tragica scomparsa di Mirko Fersini, giovan capitano degli Allievi Nazionali biancocelesti venuto a mancare dopo 6 giorni di coma causato da un incidente con lo scooter. Nel giorno dell’anniversario di quella funesta data, ai microfoni di LazioStyleRadio è intervenuta Katia Fersini, mamma del giovane aquilotto. La signora Fersini è apparsa commossa per le molteplici dimostrazioni d’affetto ricevute in questi lunghi 4 anni: “Tutte queste manifestazioni di affetto sono per me un grande onore, sono passati quattro anni dalla prematura scomparsa di Mirko, per me è passata un’eternità. Ho delle testimonianze di affetto quotidiane, non mi sento mai sola, oggi più che mai sono tante le persone che rivolgono un pensiero a Mirko e hanno un ricordo bello di lui. Questo è quello che mi resta e non è poco“.

Sicuramente non è stato un periodo facile: “Sono forte, con Mirko passavo molto tempo come tutte le mamme, lo accompagnavo agli allenamenti e lo seguivo in tutto quello che faceva, lui è sempre stato un ragazzo allegro. Sin da subito ho dovuto scegliere se morire dentro oppure andare avanti e sorridere. Sono convinta che lui, ovunque sia, vorrebbe vedere il sorriso, lui che era il sorriso fatta persona e questo mi ha dato la forza di andare avanti. Ho scelto di vivere e non sopravvivere“. Simone Inzaghi è stato l’allenatore di Mirko ai tempi degli Allievi: “Simone Inzaghi è sempre presente nonostante gli impegni. Al tempo degli Allievi aveva con Mirko un rapporto professionale così come con gli altri ragazzi, ma dopo l’accaduto si è dimostrato non un allenatore ma un amico, ha un grande cuore, si è creato un rapporto speciale. Ci è stato sempre vicino, è una persona speciale”. Stasera ci sarà una cerimonia per ricordare il giovane biancoceleste: “Questa sera alle 19.30 a Fiumicino nella chiesa della parrocchia ci sarà una cerimonia, naturalmente l’invito è aperto a tutti, più siamo e più preghiere arrivano a mio figlio“.

Ag. Gentiletti: “Ha offerte dall’Italia e dall’estero, ma…”

Santiago Gentiletti è tornato in campo nella vittoriosa trasferta di Palermo dopo quasi 4 mesi di calvario per via di uno scompenso muscolare. Nella partita d’esordio di Simone Inzaghi sulla panchina biancoceleste, l’argentino è tornato al centro della difesa mostrando una discreta condizione, comunque lontana dal top. A gennaio si era parlato insistentemente di un suo trasferimento, voci che potrebbero tornare prepotentemente di moda al termine della stagione.

La redazione di LaLazioSiamoNoi, a tal proposito, ha contattato l’agente dell’ex San Lorenzo, Pascual Lezcano, per cercare di fare chiarezza su queste voci. L’agente ha confermato: “A gennaio sono arrivate alcune offerte da altre squadre. Non solo dall’Italia, ma anche da Germania e Spagna. Lui mi ha detto che voleva giocare nella Lazio. Sta bene lì, non so perché siano uscite queste voci, ha un contratto con la Lazio. Tuttavia non ho ancora parlato con la società, ma credo che il suo futuro sia lì. Non è comunque il momento di parlare di queste questioni“.

Un ex Primavera verso la Roma? Parla l’agente

Fino allo scorso anno di lui si parlava un gran bene come futuro padrone della fascia sinistra biancoceleste. Nella Primavera di Simone Inzaghi aveva dimostrato facilità di corsa, grandi doti tecniche e abilità offensive. Inoltre aveva la garanzia della sua provenienza: cantera del Barcellona. Stiamo parlando di Moustapha Seck, terzino sinistro classe ’96 di origine senegalese, che in questa stagione, dopo essere stato promosso in prima squadra, si è perso tra le mura di Formello. Di lui non si è avuta più traccia e le voci riguardanti il suo futuro si sono succedute. Una su tutte: il passaggio alla Roma al termine della stagione, quando il contratto che lega Seck alla Lazio arriverà a scadenza.

Per fare chiarezza sulla situazione, l’agente del giocatore, Nunzio Marchione, è intervenuto a romanews.eu: “Il calciatore non vuole rinnovare con la Lazio e c’è l’interesse dei giallorossi, ma non c’è ancora niente di definitivo. Seck non è stato trattato male dai biancocelesti, ma ha deciso così. Sicuramente chi deciderà il futuro è solo il giocatore, quando prenderà una decisione sarà lui a comunicarlo ufficialmente“.

Carli (Ds Empoli): “Tonelli? La Lazio non ci ha contattato. Andiamo a Roma per vincere…”

A pochi giorni dalla sfida di domenica pomeriggio (ore 18) tra Lazio ed Empoli allo Stadio Olimpico, è intervenuto ai microfoni di Radiosei a “Quelli che hanno portato il calcio a Roma” il direttore sportivo dei toscani Marcello Carli per parlare dela sfida con i biancocelesti e delle insistenti voci di mercato che vedono come protagonista il difensore centrale Tonelli. Queste le sue parole: “Tonelli? Credo che la Lazio abbia parlato con il suo agente ma per quanto ci riguarda non c’é niente. Non abbiamo sentito nessuno di loro per parlare del giocatore, mentre a gennaio abbiamo ricevuto le offerte di Sabatini e di Pradè della Fiorentina. Non è ancora il momento per parlare di mercato anche se possiamo tranquillamente dire che il ciclo di Lorenzo da noi é terminato. Trattenerlo sarebbe dannoso per il ragazzo. Intanto pensiamo a fare bene a Roma, domenica vogliamo fare risultato perché abbiamo la grande occasione per chiudere il campionato in bellezza. É un’occasione che non capita facilmente

Mirko Fersini ricordato dalla Lazio sul sito ufficiale

A quattro anni di distanza dalla tragica scomparsa del giovane talento biancoceleste Mirko Fersini, il club lo ha ricordato con un post sul sito ufficiale sslazio.it.

Troppo presto un’aquila se ne è andata. Mirko Fersini ha lasciato un vuoto incolmabile nel cuore della sua famiglia, dei suoi compagni di squadra, dei suoi amici e di tutta la S.S. Lazio. Ha lasciato ricordi ed emozioni nella mente delle persone che gli hanno voluto bene, le stesse persone che, a quattro anni di distanza da quel tragico pomeriggio, giorno dopo giorno tengono vivo il suo ricordo.

Il tuo sorriso è la nostra vittoria. Ciao Mirko.”

E’ morto il cofondatore del MoVimento 5 Stelle, Gianroberto Casaleggio

E’ morto il cofondatore del MoVimento 5 Stelle, Gianroberto Casaleggio. La notizia, battuta in mattinata dall’Ansa, è stata confermata sul blog beppegrillo.it. “Ciao Gianroberto, hai lottato fino all’ultimo” il post dedicato a colui che assieme al comico Beppe Grillo aveva fondato quella che nel giro di pochi anni è diventata una tra le principali forze politiche italiane. Casaleggio era stato operato nel 2014 per un edema cerebrale ed aveva continuato ad avere problemi di salute negli ultimi due anni: attualmente era ricoverato in una struttura dell’istituto Scientifico Auxologico di Milano.

Rizzolo: “I presidenti non devono mentire sugli obiettivi. Inzaghi scelta giusta”

Antonio Rizzolo, bomber laziale negli anni ’80, è intervenuto sugli 88.100 di Elle Radio nella trasmissione I Laziali Sono Qua per fare il punto sulla situazione della Lazio, a partire dall’ultima vittoria ottenuta in Sicilia dai biancocelesti all’esordio di Simone Inzaghi in panchina.

La Lazio è stata sicuramente avvantaggiata dal clima surreale che ha trovato a Palermo. Si tratta di una partita in cui i siciliani hanno sofferto soprattutto dal punto di vista psicologico. E’ anche vero che si è vista una Lazio liberata in campo, l’arrivo di Simone Inzaghi potrebbe aver sbloccato la squadra e potrebbe essere auspicabile che questo possa essere il preludio ad un ottimo finale di stagione.

Alessandro Nesta recentemente ha detto che gli allenatori pagano sempre e i dirigenti mai. Una situazione relativa non solo alla Lazio, ma anche allo stesso Palermo con i tanti cambi di Zamparini ed ora anche al Milan con l’allontanamento di Sinisa Mihajlovic. Perché non c’è mai un’ammissione di colpa da parte di chi guida le società? “Entriamo in un campo difficile da valutare, penso che in un percorso di un’annata ci debbano essere tante componenti che funzionano nel modo giusto per arrivare agli obiettivi prefissati. Questo vuol dire programmazione, bisogna cambiare un po’ la mentalità anche nei confronti della gente, bisogna dire la verità sui piani societari e dimostrare lealtà. I presidenti dovrebbero dire le cose come stanno, spiegare perché eventualmente si può spendere poco e non mentire sugli obiettivi: questo aiuterebbe a vivere un’annata un po’ più tranquilla. Spesso si tende a promettere cose alle quali i tifosi credono e poi quando mancano i risultati pagano inevitabilmente gli allenatori: il che può rappresentare anche la normalità, finché non si arriva alle situazioni paradossali come quella di Palermo, in cui viene meno anche il rispetto a livello umano di quelli che sono comunque seri professionisti del settore come i tecnici.

Ma il lavoro societario della Lazio come può essere giudicato? “Il valore del lavoro può essere stabilito dai risultati: tutto sommato la Lazio negli ultimi anni ha sempre cercato di fare il massimo e qualche trofeo e qualche piazzamento è arrivato. Bisogna essere molto realisti: non si può pensare di poter arrivare a competere ai vertici massimi del campionato. Più che sui risultati sul campo mi sembra che ci siano state mancanze sul piano della lazialità, delle emozioni. Più che dal punto di vista imprenditoriale il presidente Lotito può essere criticabile dal punto di vista della gestione del patrimonio emozionale della Lazio, si sono raffreddati troppo i rapporti, non ho mai visto iniziative tese a unire la società alla tifoseria, c’è stato sempre scollamento da questo punto di vista. L’anno scorso i bagni di folla a Formello e la presentazione della maglia-bandiera sembravano primi passi che non hanno avuto però seguito.

Può verificarsi all’orizzonte un avvicendamento come quello che all’inizio degli anni novanta ci fu tra Calleri e Cragnotti? “L’errore più grande, a mio avviso, nel mondo del calcio di oggi, è quello di rapportarsi ai tempi passati, come quelli in cui io mi affacciavo come giocatore alla Lazio. Lo stesso vale per gli allenatori così come per la gestione delle società: non si può allenare un ragazzino di quindici anni così come mi allenavo io all’epoca. Il mondo è cambiato, la stessa cosa vale per le società: la Lazio di trent’anni fa si muoveva in un mondo completamente differente, fare calcio è diventato molto più difficile e lavorare in questo ambiente rasenta la pazzia, certe volte. La visione deve essere a trecentosessanta gradi: capisco lo scoramento dei tifosi ma poi senza un’alternativa credibile bisogna andare avanti con il meglio dei mezzi a disposizione.

Un’ultima valutazione sul campionato e sui valori espressi dalla Serie A quest’anno: “Sono rimasto sbalordito dalla rimonta della Juventus. Non credevo che si ripetesse visto il cambio generazionale che i bianconeri hanno vissuto, già ad inizio stagione ero scettico. La società bianconera ha dimostrato invece di saper azzerare, ripartire e programmare, dando l’ennesima lezione al calcio italiano. La delusione può essere rappresentata dalle milanesi, senza dubbio.

Fabio Belli

Berlusconi ‘silura’ Mihajlovic per telefono. Squadra affidata a Christian Brocchi

La corsa di Sinisa Mihajlovic finisce qui, a sole sei giornate dalla fine del campionato, e con in tasca un biglietto per la finale di Coppa Italia da giocare contro la Juventus. Questo è quello che il serbo è riuscito a conquistare, pur avendo un organico sufficiente per la Serie A (ovviamente rispetto alla caratura del club milanista) e nonostante sia riuscito, nel corso della stagione, a dare un peso specifico alla squadra, riorganizzandola con sapiente maestria.

Evidentemente in via Aldo Rossi non piacciono gli ‘uomini’ tutti d’un pezzo, ed hanno già pianificato, come scritto stamane dalla Gazzetta dello Sport, esonero ed immediato sostituto (Christian Brocchi). Un tam-tam che va avanti da Dicembre, e che quindi fa comprendere quanto le sfere societarie non abbiano mai gradito l’ex biancoceleste.

Silvio Berlusconi, Adriano Galliani e Brocchi, nuovo ‘papabile’ allenatore milanista, si sono ritrovati a Villa San Martino ad Arcore, dove sono state poste le basi per costruire il Milan del futuro. Nel pomeriggio di ieri, l’ad della parte sportiva del club avrebbe chiamato Mihajlovic, che si trovava a Roma, per comunicargli la decisione della società di esonerarlo immediatamente. In serata, poi, nuovo summit Berlusconi-Galliani-Brocchi presso la residenza del numero uno rossonero.

Il papà di Inzaghi dichiara l’amore del figlio per la Lazio: “Altre offerte? Vuole allenare..”

L’inizio non poteva essere dei migliori, portare a casa i tre punti, vincendo fuori casa e con un risultato pieno, meglio di così non si poteva fare. Simone Inzaghi lo sa bene e sa anche che le prossime partite saranno sicuramente più impegnative, rispetto al Palermo, che con tutto rispetto ha ‘ben altri’ problemi a cui pensare in questo momento.

Dietro le quinte il papà Giancarlo Inzaghi fa il tifo per il figlio, ovviamente, e stamattina il Corriere dello Sport ha rivelato un retroscena al miele nei confronti del club di Piazza della Libertà: “Ha sempre sognato di allenare la LazioE’ preparatissimo e convinto. Vuole allenare i biancocelesti anche nella prossima stagione. Ha ricevuto molte offerte, ma ama la città di Roma”.

RASSEGNA STAMPA – Konko verso il recupero. Basta a rilento, si ferma Lulic

Debutto migliore Simone Inzaghi non poteva immaginare, il neo allenatore biancoceleste anche per questo motivo ha voluto subito riprendere la preparazione:  nel mirino la sfida con l’Empoli, scarico per chi ovviamente ha giocato domenica.

A Formello assenti Berisha, Radu, Braafheid, Kishna e Mauri, si è rivisto soltanto Basta, che però non ha lavorato col pallone, sofferente ancora di un problema al polpaccio. Va verso il recupero, invece, Konko. Il francese ha svolto un intenso lavoro atletico in campo e potrebbe già essere disponibile per la sfida contro l’Empoli di domenica prossima. Affaticamento per Lulic, il bosniaco non ha svolto tutta la seduta.

Fonte : Il Corriere dello Sport

RASSEGNA STAMPA – Inzaghi ha già lasciato il segno

Dopo il 3-0 al Palermo Klose ha detto che non è cambiato niente a livello di modulo e che la differenza l’hanno fatta le motivazioni che Simone Inzaghi è riuscito a dare nel ritiro di Norcia. In realtà, però, qualcosa nel gioco è mutato rispetto a due settimane fa. Certo, l’avversario era un Palermo in estrema difficoltà e non certo il Barcellona, ma il nuovo allenatore è già riuscito a far intravedere qualcosa di suo, qualcosa di nuovo rispetto al passato.

Fonte : La Repubblica

 

RASSEGNA STAMPA – «Non sono un traghettatore»

Ha stregato lo spogliatoio, il segreto è tutto qui. Non s’è inventato nulla di particolare, non ha modificato l’assetto tattico, ha solo riportato ordine e fatto colpo sul gruppo. La cura s’è rivelata subito vincente, Simone Inzaghi ha rilanciato i senatori, li ha responsabilizzati e resi protagonisti, è entrato in punta di piedi in un momento complicato. La Lazio è rinata a Norcia, come d’incanto, s’è rialzata all’improvviso, ha battuto il Palermo e riacceso il sogno Europa League. Il Milan adesso non è più un miraggio, l’obiettivo stagionale è a quattro lunghezze, Inzaghino ci crede e non ha intenzione di mollare. Guai a definirlo un traghettatore, lui punta a restare, lo ha fatto capire in più occasioni: «Farò di tutto per essere l’allenatore del futuro, guidare la prima squadra è quello che ho sempre voluto». Il direttore sportivo Tare non ha chiuso la porta, anzi: «Speravamo di finire la stagione con Pioli, purtroppo non è andata così. Simone ha trasmesso sicurezza ai giocatori, era l’unica cosa che poteva fare in una settimana di lavoro. Per il futuro vedremo, pensiamo partita dopo partita, mi auguro possa rimanere. Ha sempre ottenuto grandi risultati nel settore giovanile, se sfrutterà questa chance prenderemo in considerazione la riconferma».

Fonte : Il Tempo

Marcello Lippi si offre alla Lazio. Lotito tentenna

Futuro a tinte biancocelesti quello di Marcello Lippi. Pare infatti, secondo quanto riportato dal Messaggero, che il tecnico Campione del Mondo 2006 sarebbe molto interessato a condurre l’area tecnica nel ruolo di direttore, e crede che la società laziale sia la più indicata. Da sottolineare che porterebbe con se un collaboratore ‘fidato, il figlio Davide che ha intrapreso da tempo la carriera di procuratore sportivo.

Lotito dal canto suo non disdegna l’idea, ecco spiegato del perché non ci sia stato un ‘secco’ rifiuto alla trattativa. Non è la prima volta che l’allenatore viene accostato ai colori biancocelesti.

Da monitorare anche la situazione di Sinisa Mihajlovic, che in queste ore è in rottura con il club rossonero, intenzionato ad esonerarlo subito per far terminare la stagione a Christian Brocchi, attuale allenatore della primavera del Milan.

D’Amico usa bastone e carota: “Facile vincere contro questo Palermo. Ma la Lazio mi è piaciuta”

La vittoria di Palermo non risolver sicuramente i tanti problemi della Lazio e non riabilita una stagione che continua a rimanere assolutamente insufficiente, ma almeno permette di avere un pizzico di gioia dopo tanta rabbia. Proprio della partita di Palermo ha parlato un grande ex biancoceleste come Vincenzo D’amico ai microfoni di Radiosei nella trasmissione “Non mollare mai“. Ecco le sue parole: “Squadre del livello del Palermo non le abbiamo incontrate, quindi tutto più facile. Detto questo a me la Lazio è piaciuta, ha fatto bene il suo compitino. Inoltre in un momento in cui c’è il gioco dello scarico delle responsabilità, dare il massimo per far vedere che le colpe erano di Pioli è stata una motivazione importante. Non credo che la squadra giocava contro Pioli, ma l’occasione di Palermo era propizia per riabilitarsi agli occhi dei tifosi“.

Firenze – Assalto ai tifosi dell’Empoli sventato dalla polizia

Nella serata di venerdì scorso i poliziotti hanno individuato e bloccato un gruppo di ultras fiorentini della formazione “Firenze 1926” che, con tanto di bastoni e mazze, erano intenti a dirigersi verso degli ultras dell’Empoli. Nei confronti di tredici di loro sono stati emessi dei provvedimenti di daspo.

Prima del derby toscano la Digos di Firenze, verso le 22.30, ha notato un gruppo di tifosi della curva Fiesole nell’atto di caricare su alcune auto materiale idoneo ad effettuare una vera e propria aggressione di stampo ultras. A questo punto, gli uomini della Digos hanno deciso di seguire le auto dei tifosi. Il gruppo, composto da tredici ultras fiorentini tra i 17 e i 46 anni, diversi dei quali con numerosi precedenti specifici per fatti di violenza sportiva, grazie anche all’aiuto di tre volanti del commissariato di Empoli, è stato fermato in un parcheggio nella zona industriale di Cerreto Guidi, nei pressi di un ristorante dove, oltre ad altri clienti, si trovavano anche circa cinquanta ultras dell’Empoli appartenenti al gruppo “Desperados”. Nelle tre autovetture dei sostenitori viola sono stati trovati 4 bastoni di legno, 8 caschi da motociclista, 1 manganello telescopico, indumenti e guanti. Tutto il materiale è stato sequestrato. I tredici ultras sono stati tutti denunciati per possesso di oggetti atti ad offendere in concorso e sono state avviate le procedure per l’adozione dei daspo.

CRONACA – Asilo dell’orrore: le maestre inchiodate da un video (VIDEO)

La polizia di Grosseto ha eseguito, su richiesta della Procura, un’ordinanza di applicazione degli arresti domiciliari, emessa dal gip del Tribunale, nei confronti di tre maestre di 50, 40 e 32 anni. Le tre insegnanti sono accusate di maltrattamenti e abbandono di minore, reati commessi all’interno dell’asilo nido privato “Albero Azzurro”.

Le indagini, avviate dalla polizia di Grosseto a novembre del 2015 e coordinate dalla Procura, sono state aperte in seguito alle rivelazioni di due ex dipendenti dell’asilo nido. Le forze dell’ordine si sono avvalse dell’aiuto di intercettazioni audio/video effettuate all’interno dell’asilo e sono state proprio le immagini registrate a confermare quanto riferito dalle due ex educatrici riguardo l’ipotesi di maltrattamento ai danni di bambini, di età tra i dodici e i ventiquattro mesi, che frequentavano la struttura. Come spiegato in una nota dal procuratore Raffaella Capasso in particolare ha trovato conferma la circostanza secondo la quale all’interno dell’asilo veniva seguito un metodo “consistente nell’utilizzare maniere molto brusche per costringere i bambini a mangiare e nel punire i bambini stessi, allorché questi erano particolarmente agitati, portandoli in una sala dormitorio dove venivano lasciati a terra, da soli, senza alcun controllo, anche per un tempo prolungato”.

Due educatrici e la titolare dell’asilo sono state colpite da ordinanza cautelare e sono state indagate perché, in concorso tra loro e abusando della prestazione d’opera professionale, hanno sottoposto “a maltrattamento materiale e psicologico i bambini di età infantile loro affidati, e hanno posto in essere condotte violente e vessatorie nei loro confronti”. Nelle riprese si vedono le tre educatrici afferrare i bimbi di peso, strattonarli, trascinarli da una parte all’altra facendoli ricadere bruscamente a terra dall’alto. Inoltre per far mangiare i bambini usavano spingere la testa dei piccoli all’indietro mentre con la forza infilavano loro il cibo in bocca, tappando poi la bocca dei bambini con l’altra mano per evitare che potessero dare di stomaco. Altre volte, sempre allo scopo di far mangiare forzatamente i bambini, le educatrici davano loro buffetti e schiaffetti sulle mani, sulla bocca e sulla testa e, in altri casi, “veri e propri schiaffi sul viso e sulla testa allo scopo di indurli a interrompere il pianto o, comunque, allo scopo di infliggere punizioni”. Altre volte isolavano i bambini dal gruppo e li chiudevano da soli al buio nel dormitorio, oppure li chiudevano fuori della porta della sezione, seduti o sdraiati sul pavimento, lasciandoli anche per lunghi lassi di tempo da soli, in balia di loro stessi e in preda al pianto, privi di qualsiasi protezione e di una pur minima vigilanza. Infine, urlavano e inveivano contro i bambini per farli stare in silenzio o imporre loro i vari comportamenti di volta in volta oggetto di coercizione.

Oltre gli arresti domiciliari per le tre maestre la polizia ha notificato anche le informazioni di garanzia ad altre due educatrici e a una seconda proprietaria dell’asilo privato, tutte persone indagate in stato di libertà in concorso con le tre persone sottoposte a provvedimento cautelare per i medesimi reati.

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Scandalo patenti vendute: arresti e sequestri di beni

La Polizia di Frosinone, in collaborazione con personale delle questure di Caserta, L’Aquila, Napoli e Roma, ha arrestato venti persone, tra cui un ingegnere della Motorizzazione che all’epoca dei fatti ricopriva il ruolo di Direttore dell’Ufficio di Frosinone. Il capo di accusa riguarda un traffico di patenti di guida rilasciate o rinnovate in cambio di denaro – quattromila euro – a cittadini stranieri.

Le accuse sono di accesso abusivo a sistema informatico pubblico, associazione a delinquere finalizzata alla corruzione, falso in atto pubblico, frode informatica ai danni dello Stato e sostituzione di persona.  Le persone che risultano indagate sono 135, tra cui anche clienti cinesi, egiziani, marocchini e pakistani, spesso non in grado di comprendere la lingua italiana, tantomeno di essere a conoscenza del codice stradale e della segnaletica, ma disposti comunque a pagare. L’indagine della polizia si è protratta per sei mesi ed alla fine si è scoperto un giro d’affari di 224 mila euro. Agli indagati sono stati posti sotto sequestro 5 autoveicoli, compresa una Ferrari modello California, pagata oltre 200.000 mila euro, e una Mercedes acquistata pochi giorni fa per una cifra di quasi 100.000 euro, i conti correnti bancari e postali, 5 immobili (tra ville, abitazioni e locali commerciali) e due motocicli.