Vittoria sofferta ma preziosa per la Lazio Primavera. Gli aquilotti hanno sconfitto la Fiorentina. Queste le parole di mister Bonatti al termine della gara, rilasciate a Lazio Style Radio:
“Javorcic non mi stupisce, ha grandi qualità. All’inizio ha avuto qualche difficoltà con la lingua. È cresciuto tantissimo, ho grande fiducia in lui, ha offerto una prestazione notevole. Sono molto soddisfatto. Il risultato ci premia oltremodo, la Fiorentina ha altissimi valori tecnici. Stiamo maturando. Dobbiamo ancora crescere a livello di tecnica individuale. Siamo stati ordinati in fase di non possesso, non concedendo né possesso tra le linee né profondità. Loro sono stati pericolosi sugli esterni ma li abbiamo raddoppiati bene. Potevamo ripartire meglio, ci è mancata un po’ di lucidità nel colpo del K.O. Avevo chiesto alla squadra di giocare molto con il pallone, sapevo che la partita sarebbe stata decisa da un episodio. Siamo consci del nostro valore, cercheremo di recuperare le energie e poi subito testa alla gara di Coppa Italia conto il Palermo. Tengo tanto alla sfida di mercoledì. Nella partita in casa contro il Napoli abbiamo messo tanto orgoglio e cuore, oggi invece abbiamo disputato una gara di grande organizzazione. Questo mi rende soddisfatto. Spero di inserire un valore tecnico superiore, è un peccato non trovare continuità.
Non parto mai per essere battuto né per arrivare secondo. Dobbiamo migliorare ancora la qualità nell’ultimo passaggio e quando sviluppiamo l’azione esternamente per poter servire meglio gli attaccanti. Il Cesena settimana scorsa chiudeva gli spazi, oggi la Fiorentina ci pressava. Rossi ha qualità notevoli, può esprimere le sue caratteristiche solo quando è concentrato e sempre dentro la partita. A volte non lo fa e commette alcuni errori. Nel frangente dell’espulsione, ha provato a sacrificarsi: ovviamente è dispiaciuto, vuole esserci sempre ma gli altri ragazzi hanno dimostrato di poter svolgere il suo stesso lavoro. Abbiamo giocato meglio nel secondo tempo perché abbiamo gestito meglio il possesso basso e abbiamo trovato spazio per ripartire. La posizione di Rezzi dipende anche dall’avversario: la Fiorentina ha un centrocampo molto mobile. Edoardo è intelligente, deve mantenere le qualità in campo, non gli chiedo solo lavoro sporco. Crampi intensi per Portanova e Bezziccheri, Ceka ha disputato 90 minuti dopo un lungo periodo di inattività, Adamonis ha giocato con un problema al braccio, Bari veniva da un mese di inattività. Inoltre, abbiamo perso Petro e Cardoselli per un affaticamento. Mercoledì voglio vincere, il Palermo gioca con un 3-5-2 molto abbottonato, ha centrocampo dinamico ed esterni che fanno bene tutta la fascia. Cercheremo di sfruttare i loro punti deboli”.

finalmente la meritata Serie A seppur in un clima che definire surreale è un mero eufemismo. Era una Lazio in grave crisi psicologica a causa del disastroso campionato realizzato dalla truppa biancoceleste nei mesi precedenti. Ma nonostante ciò l’attuale tecnico biancoceleste non ha mai abbassato il livello del suo entusiasmo che inevitabilmente si è impennato dopo lo splendido debutto contro i rosanero (leggi sotto). Da quella partita poi ne seguiranno altre 6 (quattro vittorie e tre sconfitte) che sembravano solo una bella parentesi prima di percorrere una nuova strada destinazione Salerno. Invece…7 mesi dopo, Inzaghi torna al Renzo Barbera e, mentre per i rosanero la situazione non è assolutamente cambiata (in crisi erano ed in crisi sono), i biancocelesti al contrario arrivano con un umore nettamente opposto rispetto alla scorsa stagione. Inzaghino ha realizzato una rinascita a dir poco miracolosa che ha portato ad un’atmosfera così bella che non si vedeva da tempo (vedi ad es. la voglia dei tifosi di stare vicino alla squadra alla Stazione Termini e oggi all’
dribbla le difficoltà. La Lazio diverte, iglia e compagni inseriscono la quinta o meglio dire l’ottava, come i risultati utili consecutivi. Gol e spettacolo, ma soprattutto un gruppo unito che rema tutto nella stessa direzione. Come è cambiata la Lazio in appena sette mesi. Ma manca ancora qualcosa. Un segno di rinascita definitivo…qualcosa che dica una volta per tutte – come direbbe Max Pezzali – “Ci sono anch’io!” E tra poco più di una settimana c’è il derby…ma non pensiamoci ora, le grandi opere vanno costruite pezzo dopo pezzo e domani l’ulteriore pezzo mancante si chiama Palermo e dobbiamo portarlo assolutamente a casa. Ora è giusto preparare Palermo, ed i tre punti saranno fondamentali. Poi ci vorrà un gran lavoro di Inzaghi a livello psicologico, per fare finta che l’ultima stracittadina giocata sia stata quella del 26 Maggio 2013. Godiamoci la tranquillità di giocare praticamente una sola competizione, ed andiamo a Palermo per attaccare, con criterio e squadra corta.
do Inzaghi festeggiò il suo debutto in Serie A con una bellissima vittoria. Nonostante ciò, come dolce precedente, abbiamo scelto la bellissima vittoria di 2 anni fa della prima
