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Rivaldo avverte: “Se venite alle Olimpiadi rischiate la vita”

L’Olimpiade di Rio de Janeiro è alle porte, ma la situazione in Brasile non sembra quella ideale a garantire la sicurezza di tutti coloro hanno intenzione di partecipare alla più antica manifestazione sportiva del mondo. Il più grande paese sudamericano sta vivendo un momento decisamente difficile. La criminalità, nonostante i messaggi propagandistici che vengono mostrati al mondo, appare dilagante o, almeno, è questo l’allarme lanciato da Rivaldo, ex stella brasiliana di Barcellona e Milan. Su Instagram l’ex campione della Nazionale verdeoro, ha condiviso sul proprio profilo l’immagine di una ragazzina 17enne assassinata a Rio. Si legge: “Questa mattina alcuni banditi hanno ucciso questa ragazza. Le cose più brutte accadono sempre in Brasile. Io consiglio a tutti coloro che intendono visitare il Brasile o venire all’Olimpiade di Rio, di restare a casa. Qui siete a rischio di essere uccisi. Per non parlare degli ospedali pubblici che non sono in grado di garantire un’assistenza adeguata e della situazione politica caotica. Solo Dio può cambiare la situazione del nostro Brasile”.

Kezman su Bisevac: “Il gol premio per un professionista esemplare”. Poi sul suo futuro…

Il procuratore del difensore biancoceleste Milan Bisevac, Mateja Kezman, ha rilasciato in esclusiva alcune dichiarazioni ai microfoni di LaLazioSiamoNoi, per parlare della stagione del suo assistito e del suo futuro.

Kezman è soddisfatto per la stagione di Bisevac, ieri al suo primo gol in maglia biancoceleste: “Siamo molto felici, è un premio a un calciatore serio e a un professionista esemplare. Purtroppo la condizione è arrivata da poco, colpa di qualche infortunio di troppo che ha inciso su Milan e sul suo rendimento. Lui è un ottimo giocatore, lo ha sempre dimostrato in carriera e credo lo stia facendo vedere anche in queste ultime partite“. Sul futuro del difensore serbo: “Sono convinto che il mio assistito resterà alla Lazio e farà vedere di sapere mettere a disposizione della squadra qualità importanti. Io, personalmente, sono felice che la squadra si stia riprendendo e abbia mostrato di saper giocare un buon calcio in queste ultime sei partite. La Lazio è un club prestigioso e spero che la prossima stagione sia ricca di soddisfazioni come lo è stata quella dello scorso anno“.

Ledesma: “Alla Lazio serve un progetto. Klose? Un campione” Poi sul suo futuro…

Cristian Ledesma è rimasto nel cuore di tutti i laziali. L’ex capitano biancocleste ha rilasciato una lunga intervista al Tg3, in cui ha parlato della stagione della Lazio e di tanti altri argomenti.

Ledesma è partito dalle ultime prestazioni della squadra di Inzaghi: “La Lazio nelle ultime partite ha trovato quella continuità che non ha mai avuto sia ad inizio che a metà campionato. Questo lo ha sicuramente penalizzata. Inzaghi? Non so come lavora perché non l’ho mai visto all’opera come allenatore. Sicuramente è una persona che si fa volere bene. Questo conta, ma conta anche il lavoro sul campo. Per la sua conferma sono valutazioni che deve fare la società, insieme a lui e alla rosa che ha a disposizione“. Sull’addio a fine stagione di Miroslav Klose, giunto a 63 reti con la maglia della Lazio: “È un campione, e quando ne hai uno in una rosa fai fatica a farne a meno. Ma a questa età, se ha deciso così, è perché non si sente più di proseguire questa avventura“. Per la Lazio si parla di “rivoluzione” al termine della stagione in corso: “Penso che non serva soltanto investire nel mercato, ma occorra sviluppare un progetto importante alla pari di molte altre squadre. La Juve da quando è retrocessa sta portando avanti un progetto sempre più ambizioso. L’ambizione è cercare sempre di più“. Poi sul capitano della Roma, Francesco Totti: “Sicuramente merita il rinnovo. Lui e Klose sono campioni che hanno fatto tanto non solo in Italia ma a livello mondiale. Va riconosciuto loro quello che hanno fatto. Sono valutazioni però che spettano alle società, e dipende da come si vuole progettare il futuro. Per competere con la Juve credo oggi sia difficile. I bianconeri hanno una fame e una struttura che non ha eguali in tutta Italia. È quasi impossibile e lo dimostrano i risultati“. Il Frosinone da ieri è ufficialmente retrocesso: “Saluta la Serie A con molto onore. Tutto il calcio italiano, insieme ai suoi tifosi, dovrebbe battere le mani prima a questa società che ha mantenuto un allenatore che in altre società non sarebbe arrivato fino alla fine, poi anche alla squadra che dimostrato di potersela giocare. Sicuramente hanno delle responsabilità perché si potevano salvare. Mentalmente la sfortuna può incidere a livello mentale, soprattutto se sei una piccola. Ho giocato a Lecce e so di cosa parlo. Stellone ha lavorato con una società che lo ha sostenuto fino alla fine, ma non è sempre così. Ha dimostrato anche lui però di poter far bene nella massima serie“. Infine sul suo futuro: “Mi aspetto un’altra opportunità, stiamo valutando con la mia famiglia e con chi mi segue delle soluzioni, cercando di fare la scelta giusta e sperando che sia più positiva dell’ultima. In Brasile non è andata bene, ma era comunque un’esperienza da fare“.

 

Biglia-Lazio-Juventus: la situazione

Quale sarà il futuro di Lucas Biglia? Il capitano biancoceleste ha terminato la propria stagione con un’espulsione rimediata nell’ultima vittoriosa trasferta sul campo del Carpi.

Da oggi si comincia a pensare al suo futuro. Ieri il centrocampista argentino ha dichiarato nel post partita che deciderà la sua permanenza o la sua prossima destinazione solo dopo le vacanze al ritorno dalla Coppa America, mentre il Ds Tare, poco prima del fischio d’inizio della sfida del Braglia, aveva assicurato che il capitano biancoceleste non è sul mercato.

LA SITUAZIONE – Ma qual è la reale situazione? La Juventus è molto vigile sul giocatore, soprattutto dopo il brutto infortunio occorso a Claudio Marchisio. A frenare l’interesse di Marotta, che ha già avviato i contatti con l’agente del giocatore, Enzo Montepaone, è la richiesta di Lotito: 25 milioni. Troppi per i bianconeri, considerando i 30 anni del volante argentino. I bianconeri sembrano comunque non disposti ad offrire una cifra superiore ai 15 milioni.

RINNOVO – Dal canto suo Lotito si è da tempo detto disposto a prolungare il contratto al capitano, raddoppiando di fatto l’ingaggio fino a 2,5 milioni di euro più bonus. Nel caso però l’argentino chiedesse la cessione, ecco che la richiesta del presidente farà di fatto il mercato con lo staff del giocatore che avrebbe a quel punto il compito di trovare la società in grado di accontentare le richieste biancocelesti, che si annunciano in prima istanza piuttosto esigenti. Un accordo tra le parti (Lazio-Juventus, Biglia-Lazio), sembra dunque lontano, ma il mercato non è ancora iniziato ed in casa biancoceleste sarà una lunga e rovente estate.

 

 

 

Foschi svela un retroscena su Luca Toni e la Lazio…

Luca Toni, uno degli attaccanti più prolifici degli ultimi dieci anni, terminerà domenica la sua entusiasmante carriera da calciatore.

Intanto ieri ha salutato il pubblico di Bentegodi con una straordinaria vittoria del suo già retrocesso Verona contro i campioni d’Italia della Juventus, siglando anche la rete del vantaggio gialloblu con un delizioso cucchiaio su calcio di rigore. Per il saluto a Luca Toni, sulle tribune dello stadio Bentegodi era presente anche Rino Foschi, ex direttore sportivo del Palermo, l’uomo che riuscì a portare in rosanero l’attaccante modenese nel lontano 2003. L’ex Ds dei siciliani, ai microfoni di Tuttomercatoweb Radio, ha svelato un retroscena riguardante l’attaccante e la Lazio: “Sono andato al Bentegodi, mi faceva piacere vedere la sua ultima gara in casa. Gli applausi sono stati emozionanti. Scelse Palermo rifiutando la Lazio, nonostante fossimo in B, perché credeva nel progetto. Ha avuto ragione, e sono contento per lui“.

De Cosmi: “Con Inzaghi bilancio positivo. Klose grande uomo”

Ospite fisso di LazioStyleRadio, sulle frequenze dalla radio ufficiale biancoceleste è intervenuto l’allenatore della Lazio Women Roberto De Cosmi.

De Cosmi ha tracciato un bilancio di questo mini ciclo con Inzaghi in panchina: “È un bilancio positivo quello che Inzaghi e il suo staff sono riusciti a tracciare. La Lazio sta ottenendo il successo attraverso la condivisione di tutti, anche l’atteggiamento dei giocatori è diverso rispetto al passato con vittorie meritate sul campo. sono convinto che Simone lotterà fino in fondo anche contro la Fiorentina vedremo una squadra agguerrita per l’ottenimento dei tre punti“. Ieri bella prova contro un Carpi in cerca di punti salvezza: “Nella partita di ieri si è vista una gara preparate nei minimi particolari, il Carpi ha tentato di fare la partita ma la Lazio era ben disposta in campo con un Marchetti sopra le righe, tatticamente il mister ha usato delle correzioni in corsa e ha vinto. I tre punti sono figli di situazioni ben preparate in settimana e attraverso la lettura della partita“. Le parole per Miroslav Klose sembrano finite: “Klose in queste ultime gare ha dimostrato di essere al massimo del suo splendore fisico e mentale, è importante la collaborazione da parte di tutti, il panzer è grande motivatore e stimolatore, è capace di aprire gli spazi, è un grande uomo, la sua serietà, la sua professionalità e l’alta qualità lo hanno sempre contraddistinto, i numeri parlano per lui“. Sulle mancanze stagionali di questa Lazio: “Il cruccio della stagione è stata la fase difensiva dove è mancando un leader come de Vrij. La Lazio ha faticato a costruire un reparto affidabile con continuità“. Sui singoli, Lulic e Candreva: “Lulic è un giocatore che tutti vorrebbero avere, è eclettico e sa ricoprire più posizioni, gioca con personalità si butta negli spazi, riesce a capire e sfruttare le proprie caratteristiche. Ti permette di avere tante soluzioni in campo. Candreva arriva in doppia cifra anche quest’anno e questo vuol dire che mette lo zampino sulla gara. Ora è più spensierato e si esprime al meglio con le sue giocate“. Infine chiusura sulla sua Lazio Women: “Le ragazze ieri hanno fatto una partita importante contro una squadra forte, ma devo dire malgrado tanti infortuni le ragazze hanno fornito una prestazione di testa e cuore”.

LAZIALI FUORI PORTA – Poche gioie per i biancocelesti in prestito. Bene Elez

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Nuovo appuntamento con la consueta rubrica che settimanalmente aggiorna i nostri lettori sulle prestazioni dei giocatori della S.S. Lazio attualmente in prestito ad altre squadre italiane o straniere: Gonzalez (Atlas), Vinicius ( Zurigo), Lombardi (Ancona), Rozzi (Robur Siena), Filippini (Pro Vercelli), Crecco (Modena), Elez (Aarhus), Oikonomidis, Prce, Ronaldo, Tounkara, Pollace, Strakosha (Salernitana), Perea (Troyes), Minala (Bari).

SERIE B

Oikonomidis, Prce, Ronaldo, Tounkara, Pollace, Strakosha: finisce a reti bianche lo spareggio salvezza tra Salernitana e Modena. All’Arechi domina la paura e le due squadre pensano più a difendersi che a cercare di far gol. Parte titolare Oikonomidis, che tuttavia non riesce ad incidere nonostante tanta generosità. Panchina per Strakosha, Pollace, Tounkara e il rientrante dopo lunga assenza Prce. Out in extremis Ronaldo per un problema muscolare accusato in mattinata, e la squadra sembra sentire molto la mancanza delle sue geometrie.

Filippini: la Pro Vercelli impatta per 1-1 allo stadio Silvio Piola contro il Trapani di Serse Cosmi. Un punto prezioso per i piemontesi, ancora in piena lotta per la salvezza. Panchina per Lorenzo Filippini, l’ennesima della gestione Foscarini.

Crecco: 90 minuti in panchina per Luca Crecco nello scontro salvezza dell’Arechi. Per il mancino classe ’95 un campionato in salita dopo l’esonero di Hernan Crespo e l’arrivo sulla panchina dei canarini dell’altro ex laziale Cristiano Bergodi.

Minala: il Cagliari passeggia a Bari e vincendo per 0-3 ottiene la matematica promozione in Serie A. Brutta stop per i galletti, ora al quinto posto in classifica. Minala, ancora alle prese con un problema al tendine d’Achille, non figura nella lista dei convocati.

LEGA PRO

Lombardi: l’Ancona passa di misura sul campo del Siena. 0-1 il risultato finale in virtù della rete messa a segno in apertura da Casiraghi. Nell’ultima giornata di campionato out per squalifica l’attaccante esterno Cristiano Lombardi. Il bilancio stagionale per lui è discreto: 26 presenze e 4 gol all’attivo.

Rozzi: solo panchina per Antonio Rozzi nella sconfitta interna del Siena contro l’Ancona. Brutta stagione, anche questa seconda metà in Lega Pro, per l’attaccante romano classe ’94, che chiude con 12 presenze e solo un gol in Toscana.

LIGUE 1

Perea: nella 26esima sconfitta stagionale del Troyes, 1-0 sul campo del Tolosa, torna nella lista dei convocati El Coco Perea, che tuttavia siede in panchina per tutti i 90 minuti di partita.

PRIMERA DIVISION Messico

Alvaro Gonzalez: nello 0-0 casalingo contro il Tijuana del suo Atlas, non figura nella lista dei convocati El Tata Gonzalez, apparso in evidente ritardo di condizione nelle ultime uscite stagionali.

ALKA SUPERLIGAEN Danimarca

Elez: importante pareggio per 1-1 dell’Aarhus sul campo del Midtjylland. Josip Elez parte titolare come consuetudine al centro della difesa e offre una buona e consistente prova. Per il giovane croato stagione più che positiva nel campionato danese.

SUPER LEAGUE Svizzera

Vinicius: rimedia un’ammonizione Vinicius, partito titolare e in campo per 69 minuti nella sconfitta interna subita dallo Zurigo (la terza consecutiva), contro la capolista Basilea. 2-3 il risultato finale.

Giulio Piras

Compleanno Lotito, ecco il comunicato della società e la risposta del patron

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AGGIORNAMENTO ore 12.10 – Immediata è arrivata, ai microfoni di ‘Lazio Style Radio’, la risposta del patron capitolino al comunicato di auguri della società: “Grazie a tutti per gli auguri. Al momento mi trovo fuori Roma perché stiamo lavorando per creare una squadra e una società sempre più competitive“.

Claudio Lotito festeggia oggi i suoi 59 anni, dodici dei quali spesi al comando della Lazio. Per fargli gli auguri, la società biancoceleste questa mattina ha pubblicato sul proprio sito ufficiale il seguente comunicato: “Il Presidente della S.S. Lazio Claudio Lotito, nato a Roma il 9 maggio del 1957, oggi compie 59 anni. Dalla Società, dai giocatori e da tutto lo staff biancoceleste, i più sentiti auguri di buon compleanno“.

Carpi-Lazio, una trasferta bellissima!

“Grida forza Lazio, grida forza Lazio, grida forza Lazio, grida forte e vincerà!”

Non importa se questa trasferta è stata importante soltanto per aggiornare l’almanacco e per far aumentare le chance del nostro Federico Marchetti in una chiamata da parte del CT Antonio Conte per i prossimi europei che si svolgeranno in Francia. Come scritto anche ieri, se non è un record, poco ci manca. Bellissimo vedere un portiere parare due rigori nell’arco dei novanta minuti di gioco. Certo che – bisogna anche essere sinceri – i rigori calciati da Mbakogu erano davvero degli stracci bagnati, ma bisogna comunque dare anche i giusti meriti al nostro portiere che comunque ha anche indovinato l’angolo giusto dove buttarsi per agguantare la sfera.

Oltre alla vittoria della Lazio, un plauso particolare va a tutti i cinquecento tifosi presenti ieri nel settore ospiti. Senza salire sul carro del vincitore, loro erano presenti anche ieri nell’ultima trasferta dell’anno, solo e soltanto per un ideale chiamato S.S. Lazio. Belli, spavaldi, goliardici e considerando anche il clima ormai primaverile, alcuni di loro hanno avuto la brillante idea di togliersi anche la maglietta rimanendo a dorso nudo. Molti erano provenienti da Roma, ma tanti erano i fans provenienti dal centro nord della nostra bella penisola. Naturalmente anche a loro va il nostro saluto e ammirazione per non aver lasciato la nostra Lazio da sola.

Per concludere in bellezza questo articolo di costume, vogliamo dedicare un pensiero al più GRANDE BOMBER DELLA STORIA DEI MONDIALI DI CALCIO: MIROSLAV KLOSE, che anche ieri ha timbrato il cartellino realizzando la sua 63esima rete con la maglia della Prima Squadra della Capitale! Ave Lazio Populus Tuus Te Acclamat...

Platini, il Tas riduce la squalifica. E lui annuncia…

Il Tas ha ridotto da sei a quattro anni la squalifica comminata a Michel Platini per la consulenza da due milioni di franchi svizzeri pagatagli dalla Fifa di Blatter. Gli avvocati hanno annunciato che l’ex calciatore assegnerà le dimissioni dall’incarico di presidente dell’Uefa nel corso del prossimo congresso dell’organizzazione”.

La vicenda risale allo scorso 21 dicembre, quando  Platini fu squalificato per otto anni, insieme all’ex presidente Fifa Joseph Blatter, nell’ambito dell’inchiesta sui 2 milioni di franchi svizzeri versati nel 2011 al francese dalla Fifa per un lavoro svolto circa dieci anni prima. A febbraio poi la Commissione d’Appello della Fifa ridusse la pena a sei anni.

TEMPI BELLI – Gerry non aver paura

Quando andavo a scuola, c’era un ragazzo che tutti chiamavano Gerry. Nel mio immaginario violentato da troppi cartoni animati, parafrasando Max Collini, ho sempre visualizzato il suo nome come Jerry, il topo. Col tempo ho capito che a Roma la G si pronuncia G e basta, e non c’è niente di male in questo.

Gerry non aveva molta voglia di studiare. Anni e anni dopo avrei potuto paragonarlo al suo omonimo protagonista del più grande road movie di tutti i tempi, “L’imperatore di Roma“. Non aveva (fortunatamente, cavolo) una storia disperata come quella nel film, ma era molto, molto più facile trovarlo per strada che sopra i libri. Per essere un ragazzino, Gerry aveva soprattutto una caratteristica: era inaffidabile. Dimenticava tutto: il libro? “L’ho dimenticato a casa.” La giustificazione? “L’ho dimenticata a casa.” Il compito da riportare? “L’ho dimenticato a casa.”

La leggenda narra che un giorno in classe qualcuno sentì la sua voce senza che lui fosse presente, che diceva: “Me so’ dimenticato a casa!

Gerry una volta smarrì tutti i cartellini il giorno in cui la squadra di calcio della scuola doveva partecipare ad un famoso torneo organizzato dal Corriere dello Sport. Con annesse carte di identità: una vera scocciatura, sembra avesse lasciato il borsone in metro. Me lo ricordo perché io venni misteriosamente convocato per quel match, ed il fatto che avessero anche solo pensato di poter considerare me tra i migliori 18 calciatori dell’istituto, la dice tutta sul dramma del programma di educazione fisica delle scuole italiane. In ogni caso, da buon teenager un po’ nerd, avevo rifiutato di consegnare la carta d’identità prima di essere al cospetto dell’arbitro. Il che mi risparmiò una lunga fila a via Telese, ma questa è un’altra storia.

Ci fu un gran parlare di Gerry, che aveva combinato l’ennesimo disastro. Il preside decise di ergersi a paladino dei diritti dello studente scapestrato, difendendo a spada tratta un ragazzo difficile che andava sostenuto e non mortificato. Così, alla fine dell’anno scolastico, a Gerry fu conferito dal boss in persona un importante incarico: consegnare presso il Ministero dell’Istruzione gli elaborati per un importante concorso letterario al quale avevano partecipato i più brillanti studenti della scuola (se qualcuno se lo stesse chiedendo, io stavo preparando i calendari del torneo di calcetto).

Da quel giorno, c’è chi giura di non averlo visto mai più.

Tutta questa storia mi è rivenuta in mente quando ieri un altro Jerry, stavolta inequivocabilmente con la “J“, si è ripresentato sul dischetto sfidando il karma che aveva chiaramente indicato come non fosse giornata. E mi è rivenuta in mente anche perché dopo Bologna-Milan ogni ombra di interesse per il campionato era svanita, e ho finito quasi con il concentrarmi più sul Carpi che sulla Lazio. La morale è che al di là dei luoghi comuni, una seconda occasione devi meritartela a meno che non ti chiami Jerry. O Gerry. O Simone, anche se per certi versi si tratterebbe della prima, ci siamo capiti. Ma anche questa è un’altra storia: ne riparliamo, eventualmente, a luglio.

Fabio Belli

P.S. Onore a te, Gerry, non aver paura di tirare un calcio di rigore. Non smettere mai di riprovarci.

Higuain come Angelillo. Ora c’è solo Nordahl a 35 gol

Un palo, ma soprattutto un gol, l’ennesimo. Il numero 33. Gonzalo Higuain riscrive ancora una volta i numeri della sua straordinaria stagione raggiungendo un traguardo che in Serie A non si verificava dalla stagione ’58/’59, quando Antonio Valentin Angelillo segnò 33 reti con la maglia dell’Inter. Il campionato era a 18 squadre e Angelillo segnò 33 gol in 33 partite. Higuain, che ha saltato 3 partite per squalifica, è a 33 gol in 34 presenze. Ora ha l’ultima partita, in casa con il Frosinone, per battere lo storico record dei 35 gol di Nordahl.

Per ritrovare numeri di questo genere bisogna tornare indietro di oltre 60 anni. Higuain in questa stagione ha segnato 33 gol giocando 34 partite (3 saltate per squalifica), ha colpito 5 pali (recordman in Serie A). Delle 33 reti, 3 sono arrivate dal dischetto. Angelillo, nella stagione 1959-1960, segnò 33 gol in 33 partite (campionato a 18 squadre), con 4 rigori: l’Inter arrivò terza, dietro a Milan e Fiorentina.

Ora Higuain ha l’occasione, contro il Frosinone già retrocesso, nell’ultima giornata al San Paolo, di dare l’assalto al record di Gunnar Nordahl, l’attaccante svedese che nel Milan 1949-1950 segnò 35 gol in 37 presenze (record per la Serie A col campionato a 20 squadre), solo uno su rigore. I rossoneri arrivarono secondi dietro alla Juventus. Servirà una doppietta, ad Higuain, per eguagliare un record che dura da 66 anni.

Alex Schwazer, il ritorno del ‘figliol prodigo’

Alex Schwazer ha marciato, dentro se stesso e fuori, per un percorso di redenzione che pare la sublimazione dello sport come metafora di vita. Ma l’atleta altoatesino non e’ certo il primo al quale la vittoria arride dopo una catarsi del genere.

Ce la fece ad esempio Paolo Rossi, capace di essere l’eroe eponimo dei Mondiali ’82 dopo avere conosciuto la gogna della squalifica per il calcioscommesse.

Ma ce l’ha fatta anche l’uomo del giorno del calcio britannico, Jamie Vardy, il bomber del Leicester che qualche anno fa girava con il braccialetto elettronico dopo una condanna per rissa e ora è un idolo degli stadi e si appresta a giocare il suo primo Europeo.

In Francia non ci andrà invece l’attaccante del Watford Troy Deeney, che prima di indossare la maglia del club dei Pozzo ha vestito la tuta da galeotto. Uscito dal carcere è però tornato a giocare, e nel novembre scorso ha segnato uno spettacolare gol al Manchester United: e tanto è bastato ai suoi tifosi per andare in delirio e considerare la sua storia l’ennesimo remake della parabola del figliol prodigo.

Marchetti in nazionale, ora si può. Ecco i precedenti di due rigori parati nella stessa partita

Federico Marchetti ha fatto felici fantallenatori e tifosi della Lazio oggi con i due rigori parati a Jerry MBakogu, che al contrario si starà beccando molti improperi. Un’impresa non da poco parare due rigori nello stesso match e infatti in Serie A non ci sono riusciti molti portieri prima di lui.

Il caso più recente è quello di Andrea Consigli che nel 2012 con la maglia dell’Atalanta ha neutralizzato i rigori di Larrivey e di Conti del Cagliari.

Prima di lui Matteo Sereni che alla guardia della porta del Torino ha chiuso la porta nel 2007 per due volte all’attaccante del Siena Maccarone.

Ancora Atalanta nel 2000 con Davide Pinato capace di chiudere la porta due volte al barese Daniel Andersson.

MotoGp, Le Mans: monologo di Lorenzo, grande prova di Valentino Rossi

AGGIORNAMENTO del 9/5 ore 08:00 – Tutto come previsto: Jorge Lorenzo trionfa nel Gp di Francia nella classe MotoGp. Lo spagnolo della Yamaha, scattato dalla pole position, resta al comando dal primo all’ultimo giro e vince con ampio margine, oltre dieci secondi, sul compagno di squadra Valentino Rossi. Grande prova del numero 46 che agguanta comunque la secodna posizioen dopo esser partito settimo. Per Lorenzo è il secondo successo stagionale, dopo quello in Qatar all’esordio, e torna in vetta al mondiale grazie alla caduta di Marc Marquez.

Nessuna sorpresa nelle qualifiche di Le Mans, dove Jorge Lorenzo ha dominato. Sul circuito Bugatti il maiorchino ha sempre occupato la prima posizione nella classifica dei tempi migliorando ulteriormente il suo crono. Quella di oggi per Lorenzo è la trentasettesima pole position in MotoGP, il pilota se l’è aggiudicata con il tempo di 1’31.975 ed è stato l’unico a battere il muro dell’1’32.

In seconda posizione scatterà Marc Marquez, quattro decimi di ritardo dal pilota della Yamaha, terzo Andrea Iannone, in ritardo di soli 53 millesimi. L’italiano ha rischiato di perdere la prima fila a causa di una caduta, avvenuta a metà della sessione, e quando mancavano solo quattro minuti alla bandiera a scacchi è riuscito a raggiungere il box e a salire sulla seconda Desmosedici GP, mantenendo così il terzo miglior tempo in 1’32.502. Quarto posto per Pol Espargaro che aprirà la seconda fila davanti ad Andrea Dovizioso e al compagno di squadra nel team Yamaha Tech 3 Bradley Smith. Solo settimo Valentino Rossi, che ha ben otto decimi di ritardo dal suo compagno di squadra e quindi dovrà fare una buona partenza per non far scappare i suoi avversari al titolo. In terza fila anche Maverick Vinales e Cal Crutchlow, mentre dietro di loro partiranno Danilo Petrucci, Dani Pedrosa e Aleix Espargaro. La gara avrà inizio alle ore 14 e si potrà seguire in diretta TV su Sky e su TV 8.

LA CRONACA – Fa tutto la Lazio: vince, segna, para i rigori e finisce in 9 uomini!

Al Braglia di Modena, la Lazio affronta il Carpi giusto per la gloria. La vittoria del Milan sul Bologna ha spento matematicamente i sogni europei dei biancocelesti. Simone Inzaghi però non vuole che la squadra vada subito in vacanza e schiera la migliore formazione titolare. Rientra Parolo al posto di Onazi e Felipe Anderson sostituisce lo squalificato Keita.

MARCHETTI PARA RIGORE, GIOIA BISEVAC – Il Carpi parte forte cercando una vittoria in chiave salvezza. Dopo un tentativo al volo di Candreva, deviato in corner forse con un braccio, ecco il primo episodio chiave del match. Al 10’ Hoedt stoppa male un pallone in area di rigore allungandoselo. Mbakogu lo anticipa e l’olandese lo falcia. Dal dischetto lo stesso attaccante nigeriano si assume la responsabilità del tiro. Il suo piazzato però è parato da Marchetti che riesce a respingere. Si resta sullo 0-0. Mauricio subentra a Hoedt infortunato. Al 17’ clamoroso doppio legno di Lulic. Il bosniaco con il destro colpisce prima la traversa e poi il palo. Ma al 23’ ecco il vantaggio Lazio: Biglia mette in mezzo da calcio d’angolo, Parolo vede le sue conclusioni ribattute sulla line di porta ed ecco Bisevac che sigla l’1-0 con un destro secco. Primo gol in biancoceleste per il difensore.

IL DECIMO DI CANDREVA, MARCHETTI ALTRO RIGORE PARATO – La partita si incattivisce e Poli e Pasciutti vengono ammoniti. Al 32’ arriva lo 0-2 per la Lazio. Klose lancia nello spazio Felipe Anderson che mette un cross rasoterra sul secondo palo per l’accorrente Candreva per il raddoppio. Per il numero 87 è il decimo gol in campionato. Ma al 40’ Mauricio ne combina una delle sue: tocco di mano ed altro rigore per il Carpi: ancora Mbakogu e ancora Marchetti che neutralizza il calcio di rigore. Parolo e Biglia ammoniti insieme a Romagnoli, prima del fischio che manda tutti negli spogliatoi.

IL 63ESIMO GOL DI KLOSE – Nel secondo tempo i ritmi sono puù blandi. Il Carpi ha subito il colpo del doppio svantaggio e non ha più idee chiare in campo. Solamente Lasagna, subentrato ad inizio ripresa, tenta qualche offensiva. Unico brivido per Marchetti è al 46′ con la traversa colpita proprio da Lasagna. La Lazio amministra ed Inzaghi fa rifiatare Anderson e Candreva sostituendoli con Onazi e Djordjevic, passando al 4-4-2. Al 73′ arriva lo 0-3. Onazi crossa al centro e Klose con il destro dal limite dell’area trafigge Belec. Per il tedesco è il gol numero 63 ed ora si trova ad un solo gol dal record di Nedved.

ESPULSI BIGLIA E DJORDJEVIC, GOL CARPI – All’84’ arriva l’espulsione per il capitano Biglia. L’argentino riceve il secondo giallo e lascia la Lazio in dieci uomini. dalla punizione scaturisce il gol di Mbakogu che, mette a segno il tap in vincente dopo la traversa colpita. Negli utlimi minuti il Carpi ci prova ma non succede più nulla, se non la follia di Djordjevic che stende un avversario e rimedia l’espulsione. Lazio in 9 ma torna a Roma con una bella vittoria e con la speranza che Klose possa abbattere l’ennesimo record della sua carriera.

Marco Corsini

FORMELLO – Domani la ripresa degli allenamenti. Da valutare diversi infortuni…

Ci siamo, manca solo una partita e il pessimo campionato della Lazio finirà. Dopo la bella vittoria del Braglia di Modena contro il Carpi i biancocelesti fanno ritorno a Roma dove ad attenderli ci saranno 24 ore di meritato riposo. Gli allenamenti riprenderanno domani pomeriggio (martedì 10 maggio) alle 17. Nell’ultimo match della stagione contro la Fiorentina, Inzaghi dovrà fare a meno sia di Biglia che Djordjevic, espulsi nella ripresa con il Carpi. Per l’argentino la 100esima in maglia biancoceleste è rimandata alla stagione 2016/2017.

Torneranno invece dal turno di stop Gentiletti e Keita: entrambi dovrebbero riprendersi il posto da titolare. Saranno valutate le condizioni di Hoedt, uscito dal campo a causa di un problema muscolare dopo un quarto d’ora gioco, si sospetta una lesione. Intanto attende notizie dall’infermeria il tecnico laziale: Berisha, Braafheid, Matri e Morrison sperano nel rientro. Mancheranno certamente i lungodegenti Radu, Kishna e de Vrij.

 

COREA DEL NORD – Kim Jong-un assicura: “Useremo l’atomica solo se attaccati”

Dopo tate minacce finalmente di attacco nucleare, finalmente la Corea del Nord sembra usare il buon senso. Il leader nord coreano Kim Jong-un, infatti, ha promesso che non userà mai armi nucleari a meno che non sia attaccata. Ieri però fonti Usa avevano rivelato che la Corea del Nord si starebbe preparando a condurre un nuovo test nucleare.

La nostra Repubblica – ha detto il leader nordcoerano – non utilizzerà armi nucleari a meno che la sua sovranità non sia violata da forze ostili e aggressive che utilizzano armi nucleari’‘. La Nord Corea – aggiunge Adnkronos – andrà avanti con gli impegni di ”non proliferazione” del nucleare e gli sforzi per la ”denuclearizzazione globale’‘. Kim Jong ha anche assicurato di voler cercare di ”migliorare e normalizzare” le relazioni con i Paesi considerati ostili.

SERIE A – E’ la notte dei grandi bomber: Napoli e Verona ringraziano

Ecco i risultati dei posticipi della penultima giornata di Serie A riportati da Gazzetta.it:

TORINO – NAPOLI

Il Napoli vince 2-1 a Torino e torna al secondo posto: azzurri a 79 punti, 2 in più della Roma. All’Olimpico apre Higuain al 12′ (il Pipita arriva a 33 gol in campionato, eguagliando Angelillo e portandosi a 2 reti dal record di marcature nella A a 20 squadre, che appartiene a Nordahl) e raddoppia Callejon al 20′ del primo tempo. Inutile la rete di Bruno Peres al 21′ della ripresa.

VERONA – JUVENTUS

La lunga striscia vincente della Juve si chiude dopo 26 partite: i campioni d’Italia perdono 2-1 a Verona contro l’Hellas già retrocesso. È la notte di Luca Toni che chiude la carriera con un gol su rigore trasformato con un cucchiaio: i gialloblù salutano il proprio pubblico con una bella vittoria, frutto anche della rete di Viviani in apertura di ripresa. In pieno recupero l’inutile gol di Dybala su calcio di rigore.

APPIA DAY – Turisti mandati via prima della chiusura

Come sappiamo, oggi era in vigore l’Appia Day, un evento che doveva permettere ai cittadini romani e ai turisti di visitare e/o conoscere meglio la bellissima Appia Antica, segreti, bellezze e aneddoti. Peccato però che tra gli orari di apertura indicati nel materiale ufficiale dell’iniziativa e quelli applicati dal personale addetto ci sia una bella differenza. Ed è così che – come riporta Adnkronos – alle 15.32 il custode del Circo di Massenzio chiude i cancelli in faccia a visitatori e turisti arrivati lì una mezz’ora prima della chiusura, secondo quanto indicato nell’opuscolo distribuito per la giornata. “No, l’ultimo ingresso è alle 15.30“, si ostina a ripetere il custode del monumento, visibilmente irritato dalle richieste dei visitatori che, da parte loro brandiscono gli orari sui quali c’è scritto: ‘Accesso libero 10.00-16.00‘.

Niente da fare, l’apertura straordinaria dei monumenti in questa giornata di festa non scalfisce lo zelante custode. Alle proteste dei turisti arrivati da ogni dove, e che hanno organizzato il percorso in base agli orari forniti, le risposte dello staff variano da un poco cortese “tornate un’altra volta” a un indispettito “a noi gli straordinari mica ce li pagano“. E i turisti denunciano la stessa situazione negli altri monumenti.