Sono arrivate le decisioni del Giudice Sportivo. Oltre alla stangata rifilata a Gonzalo Higuain, vengono confermate le squalifiche per un turno a Wesley Hoedt (espulso nel Derby), e a Franco Vazquez che, diffidato, è stato ammonito nella trasferta in casa del Chievo Verona. Un turno anche a Miranda e Nagatomo (Inter), Correa e Cassani (Sampdoria), Dionisi (Frosinone), Fernandes (Udinese), Giaccherini (Bologna),Koulibaly e Mertens (Napoli), Nainggolan (Roma).
ULTIM’ORA -La richiesta del Pm di Cremona per Antonio Conte
Nel day after dell’annuncio ufficiale della sua nuova prossima avventura con il Chelsea, a partire dalla fine dell’Europeo, arriva un annuncio importante a rovinare la festa ad Antonio Conte. E’ arrivata infatti da pochi minuti la richiesta del Pm di Cremona, Roberto Di Martino, riguardo l’accusa di frode sportiva che pende sulla testa del Ct azzurro: 6 mesi di reclusione con pena sospesa e 8 mila euro di multa. L’accusa riguarda un unico episodio relativo ad una partita Albinoleffe-Siena del 2011. La richiesta è arrivata nel corso del processo celebrato con rito abbreviato per gli imputati del processo sul calcioscommesse che hanno optato per il rito alternativo. La sentenza è attesa per metà maggio.
BIGLIETTERIA – Info e prezzi per Palermo-Lazio
La società biancoceleste ha reso note le modalità di acquisto dei biglietti per la partita di Serie A Tim Palermo-Lazio in programma domenica 10 Aprile allo Stadio Renzo Barbera di Palermo alle ore 20:45. Di seguito tutte le info biglietteria:
Questi i dettagli della vendita:
– gara: Palermo – LAZIO
– stadio: Renzo Barbera di Palermo
– domenica 10 aprile ore 20:45
– prezzo del settore ospiti 20 €.
– circuito di vendita: Listicket – (selezionare Listicket/Biglietteria Calcio/**Calcio settore ospiti)
– chiusura delle vendite: sabato 9 aprile ore 19:00
La vendita del settore ospiti, è vietata ai residenti della Regione Lazio fatta eccezione ai soli possessori delle Fidelity Card-Tessera del Tifoso (nel settore ospiti la Fidelity Card è obbligatoria anche per i residenti di altre regioni).
Ulteriori informazioni:
– Regolamento d’uso dello stadio
– L’area destinata ai tifosi ospiti sarà quella dell’anello Superiore, ingresso 21. L’anello inferiore rimarrà chiuso. Il Tornello abilitato all’accesso è il n. 23.
– Autorizzazione per l’ingresso allo stadio di striscioni e stendardi.
– Considerato l’intensificazione dei controlli di sicurezza all’ingresso si invitano i tifosi, per quanto possibile, di non presentarsi con zaini e borse ingombranti.
Corradi, consiglio a Inzaghi: “Alla Lazio serve un po’ di spensieratezza”
Intervenuto ai microfoni di ‘TMW’, Bernardo Corradi ha parlato del momento della Lazio, soffermandosi sull’avvicendamento in panchina tra Stefano Pioli e Simone Inzaghi: “A pagare in questa situazione è stato l’allenatore, ma le colpe non sono state distribuite in maniera equa. Purtroppo nel calcio l’allenatore è quello che paga per tutti, anche se Pioli non è certamente l’unico colpevole. Inzaghi non poteva rifiutare l’occasione di prendere in mano la prima squadra, ma la situazione non è affatto semplice. Spero che riesca a dare qualche segnale positivo, così da meritarsi la conferma anche per il prossimo anno. Con le giovanili della Lazio ha fatto molto bene e spero che riesca a portare un po’ di spensieratezza, perché ho visto i giocatori appesantiti nella testa più che nelle gambe. Credo che fosse arrivato per lui il momento di misurarsi con il grande calcio: certo non parte in una situazione semplice, ma ha l’occasione di guidare una grande squadra e spero la sfrutti“.
Sulfaro: “Inzaghi punti sui giovani in vista della prossima stagione, a partire da Guerrieri”
Michelangelo Sulfaro, ex portiere biancoceleste, è intervenuto ai microfoni di Lazio Style Radio per commentare il derby e l’arrivo di Simone Inzaghi sulla panchina biancoceleste.
“L’unica cosa che salverei della gara di ieri è l’ultimo quarto d’ora, l’entrata in campo di Klose e di Keita ha cambiato un po’ la gara. Ieri ci sono stati troppi errori di disattenzione, la Lazio non era lucida.“
I problemi della Lazio di quest’anno partono però da lontano: “Purtroppo quest’anno la Lazio non è mai andata bene, la colpa non è solo dell’allenatore ma anche dei giocatori. Sicuramente le assenze importanti come quella di De Vrij hanno pesato e inciso per tutta la stagione. Nella zona arretrata i biancocelesti non hanno un buon gioco, subiscono troppi gol, a centrocampo e in difesa si concedono troppi spazi e gli attaccanti segnano poco, la Lazio ha fatto 20 goal in meno dell’altro anno. La scorsa stagione, per quanto riguarda il gioco, è stata una delle migliori, quest’anno non è stata all’altezza.“
Ora con Inzaghi si dovrà pensare da subito al futuro: “In quest’ultima parte di campionato farei giocare i giovani come Palombi e in porta Guerrieri, ormai non c’è più nulla da perdere. Mister Inzaghi è un ottimo allenatore, conosce bene i suoi ragazzi ed è il tecnico più indicato per chiudere la stagione e per concentrarsi sul prossimo anno“.
Garlini: “Fondamentale ora che Inzaghi sfrutti la conoscenza dell’ambiente-Lazio”
Oliviero Garlini, ex bomber biancoceleste negli anni ottanta, è intervenuto su Lazio Style Radio per fare il punto sul durissimo momento che i biancocelesti stanno attraversando, partendo dall’analisi del derby:
“Nell’analisi della partita di ieri bisogna essere sinceri e trasparenti, la Roma ha sfruttato di più le occasioni ed è stata superiore. La Lazio è stata spenta e ha sofferto molto in fase difensiva, questo fa pensare che l’assenza di De Vrij è stata fondamentale.“
E’ stato il rendimento generale dei biancocelesti ad essere però approssimativo: “La Lazio quest’anno è stata imprecisa, ha segnato molto meno ed ha subito troppi gol. La colpa è complessiva non solo del singolo, ora bisogna ponderare le decisioni per l’anno prossimo.“
Qualche valutazione sui singoli: “Keita è un giocatore che può fare la differenza, è un giovane di talento e non deve perdere la testa. Nella gara di ieri il suo ingresso in campo, insieme a quello di Klose, ha cambiato la partita. Lucas Biglia in casa Lazio è stato uno dei migliori, è un giocatore che ha esperienza e che gioca in un ruolo non semplice, per la squadra ha dato molto ed è un cardine. Lascia perplessa invece la prestazione di Cataldi che forse ha sentito troppo la partita. In quest’annata tutti hanno reso meno rispetto allo scorso anno, pochi giocatori sono da salvare, è necessario prendere atleti che in campo diano tutto, oltre che a cambiare allenatore.“
Infine, due parole sul nuovo tecnico chiamato a prendere in mano la situazione: “Simone Inzaghi è un allenatore di esperienza, conosce bene l’ambiente e in queste ultime 7 partite deve cercare di onorare la squadra e acquisire punti in classifica“.
MERCATO – Pronto l’assalto per Tonelli, offerta per un esterno offensivo turco
Cambiata la panchina, per la Lazio è tempo di rinforzare anche la squadra. Anzi di rifondare, a partire da quella difesa, che, tra lacune di alcuni elementi e infortuni, è apparsa il reparto in maggiore difficoltà. Il nome più caldo in tal senso è sempre quello di Lorenzo Tonelli, classe ’90 dell’Empoli. Con lui i biancocelesti hanno già un accordo per un contratto quinquennale da circa 1 milione di ingaggio annuo. Resta dunque da trovare l’intesa con il club toscano, che per lasciar partire il suo gioiello chiede non meno di 10 milioni. La Lazio potrebbe dunque sferrare l’assalto nei prossimi giorni, magari proprio in occasione della visita dell’Empoli all’Olimpico del prossimo 17 aprile: sul tavolo, secondo alcune indiscrezioni, potrebbero essere inseriti anche alcuni giovani aquilotti, che piacciono molto agli azzurri e che Lotito e Tare potrebbero usare come contropartite per limare il prezzo del cartellino di Tonelli.
Non solo difesa però, nei pensieri dei vertici biancocelesti c’è anche l’attacco. In particolare, nel mirino ci sarebbe Yusuf Erdogan, esterno mancino del Trabzonspor, un obiettivo confermato anche dall’agente del giocatore (“So che la Lazio lo sta seguendo“, le sue parole a ‘lalaziosiamonoi’). Ebbene, a breve il club capitolino dovrebbe muovere anche dei passi ufficiali: secondo infatti quanto riporta il portale Fanatik, a fine stagione dovrebbe essere presentata un’offerta di 4-5 milioni per il classe ’92, in scadenza con il club turco a giugno del 2018.
Champions League, si riparte: ecco il programma della due giorni europea
Martedì 5 aprile e mercoledì 6 si alza di nuovo il sipario sulla Champions League. Sono rimaste in otto a contendersi il più prestigioso trofeo continentale, ecco quale programma aspetta gli appassionati.
Martedì 5 aprile, ore 20.45: BARCELLONA – ATLETICO MADRID
Scottati dalla sconfitta nel ‘clasico’, i blaugrana affrontano l’Atletico di Simeone capace sempre di fare grandi cose in Europa. Nel 2014 proprio eliminando il Barca nei quarti i ‘colchoneros’ si spinsero fino alla finalissima. Difficile pensare che Luis Enrique ne perda due di fila in casa, con Neymar, Suarez e Messi che hanno già steccato la sfida contro il Real Madrid.
Probabili formazioni:
Barcellona (4-3-3): Ter Stegen; Jordi Alba, Piquè, Mascherano, Dani Alves; Iniesta, Rakitic, Busquets; Neymar, Messi, Suarez. All. Luis Enrique.
Atletico Madrid (4-4-2): Oblak; Filipe Luis, Hernandez, Godin, Juanfran; Niguez, Fernandez, Gabi, Koke; Griezmann, Torres. All. Simeone.
Arbitro: Felix Brych (GER).
Martedì 5 aprile, ore 20.45: BAYERN MONACO – BENFICA
Sulla carta la sfida più squilibrata del programma dei quarti. Il Bayern però dopo aver sofferto le pene dell’inferno contro la Juventus negli ottavi va avanti a colpi di vittorie di misura anche in Bundesliga. L’annuncio della fine del ciclo-Guardiola sembra aver turbato i giocatori, pur favoritissimi contro i portoghesi che tra campionato nazionale (dove hanno riconquistato la vetta) e Champions sono reduci però da otto vittorie consecutive.
Probabili formazioni:
Bayern Monaco (4-1-4-1): Neuer; Lahm, Kimmich, Alaba, Bernat; Alonso; Douglas Costa, Muller, Vidal, Ribery; Lewandowski. All. Guardiola.
Benfica (4-4-2): Ederson Moraes; André Almeida, Jardel, Nilsson Lindelöf, Eliseu; Gaitán, Samaris, Renato Sanches, Pizzi; Jonas, Mitroglou. All. Rui Vitoria.
Arbitro: Szymon Marciniak (POL).
Mercoledì 6 aprile, ore 20.45: PARIS SAINT GERMAIN – MANCHESTER CITY
Sarà la grande occasione per i due club emergenti europei di spingersi tra le prime quattro d’Europa, per la prima volta dall’avvento delle rispettive proprietà arabe. Il PSG ha conquistato la Ligue 1 lo scorso 13 marzo e contro il Chelsea negli ottavi si è visto un Ibrahimovic mai così brillante in Champions. Il City, in attesa di aprire con Guardiola un nuovo ciclo l’anno prossimo, in Premier League lotta punto a punto con il Manchester United per ripresentarsi anche l’anno prossimo tra le regine di Champions League.
Probabili formazioni:
Paris Saint Germain (4-3-3): Trapp; Marquinhos, Thiago Silva, David Luiz, Maxwell; Rabiot, Thiago Motta, Matuidi; Di Maria, Ibrahimovic, Cavani. All. Blanc.
Manchester City (4-2-3-1): Hart; Zabaleta, Mangala, Demichelis, Clichy; Yaya Touré, Fernandinho; Sterling, Jesus Navas, David Silva; Aguero. All. Pellegrini.
Arbitro: Milorad Mažić (SRB).
Mercoledì 6 aprile, ore 20.45: WOLFSBURG – REAL MADRID
L’ottavo posto in classifica in Bundesliga non fa ben sperare i biancoverdi, che per la prima volta si ritrovano negli ottavi di Champions League. Squadra solida e ricca di giovani individualità del calcio tedesco come Draxler e Arnold, il Wolfsburg aprirà le sue porte ad un Real rivitalizzato dalla cura Zidane, con Cristiano Ronaldo che ha superato i malumori della gestione-Benitez. E il blitz al Camp Nou di sabato scorso dimostra come i ‘blancos’ vogliano ricavare il massimo da questa campagna europea.
Probabili formazioni:
Wolfsburg (4-2-3-1): Casteels; Trasch, Knoche, Dante, Rodriguez; Guilavogui, Luiz Gustavo; Arnold, Draxler, Schurrle; Kruse. All. Hecking.
Real Madrid (4-3-3): Navas; Danilo, Sergio Ramos, Pepe, Marcelo; Modric, Casemiro, Kroos; Bale, Benzema, Cristiano Ronaldo. All. Zidane.
Arbitro: Gianluca Rocchi (ITA).
Ducati – Iannone e Dovizioso se le danno di santa ragione
Il ds della Ducati Paolo Ciabatti commenta così lo scontro al termine della gara che ha messo K.O. le moto di Iannone e Dovizioso: “Abbiamo lasciato che gli animi si calmassero un attimo, poi abbiamo analizzato la situazione con i piloti, in particolare con Iannone. Un attacco del genere al proprio compagno di squadra non ci stava secondo noi, quando il team stava per portare a casa un doppio podio”. Ha commentato: “Certamente non ha fatto un favore né a lui, né al compagno di squadra e sicuramente neanche alla Ducati. Sappiamo che è un ragazzo velocissimo con un grande cuore, ovviamente il più dispiaciuto era lui perché si è reso conto di aver esagerato per aver tentato una manovra che di fatto ha combinato un disastro. Iannone è un ragazzo estremamente intelligente e talentuoso, deve però riuscire a tenere a freno questa sua esuberanza perché le gare vanno portate a termine soprattutto quando si riesce, in un week end così complicato come questo in Argentina, ad arrivare a pochi metri che avrebbe completato un fine settimana importante per Ducati”.
La figlia 13enne va a dormire dal ‘fidanzatino’ – Il padre arriva con l’ascia
Un uomo di più di quarant’anni è stato arrestato nella notte dal Nucleo Operativo dei Carabinieri. Causa del fermo, l’aver scoperto la figlia di 13 anni a casa del ‘fidanzatino’, un ragazzino di 16 anni di origine rumena.
I FATTI – Non appena venuto a sapere che la figlia era a casa del giovane, ha avuto un raptus isterico e ha preso a colpi d’ascia il portone dove abitava. Quindi la minaccia di uccidere la moglie, la figlia e la madre del ragazzo con la stessa arma. Dovrà rispondere di minaccia aggravata e maltrattamenti in famiglia.
L’UOMO – Un operaio con dei precedenti di droga che abitava nella frazione di Boara Pisani, provincia di Padova. Secondo le testimonianze il ‘padre’ sarebbe andato su tutte le furie non appena appreso della frequentazione fra i due giovani. Le grida della donna lo hanno fatto desistere.
A quel punto l’uomo è rincasato e ha deciso di rivolgere le medesime minacce alla moglie, colpevole a suo dire di aver in qualche modo acconsentito alla relazione della figlia col ragazzo. A quel punto la donna ha chiamato i carabinieri. Quando i militari sono arrivati, hanno trovato il 42enne che brandiva l’ascia sul capo della moglie, comunque rimasta illesa al pari della figlia. L’uomo ora è in carcere. Sembra peraltro che la moglie abbia raccontato ai carabinieri di aver subito per anni maltrattamenti con percosse dal marito e di non averlo mai denunciato.
Raffaele Sollecito ‘nuovo’ opinionista in tv. Paolo Liguori lo difende
Raffaele Sollecito, condannato in primo grado per l’omicidio di Meredith Kercher nel 2007 e assolto poi dall’accusa, è diventato ‘ufficialmente’ il nuovo opinionista/criminologo in fatto di temi riguardanti la giustizia nel programma, trasmesso da Mediaset, Il Giallo della Settimana, uno spin-off di Quarto Grado trasmesso il sabato sera da TgCom24.
PAOLO LIGUORI – “Sollecito è stato definitivamente assolto anche dalla Cassazione, è stato in carcere, ha affrontato tutti i gradi del processo: conosce la macchina della Giustizia meglio di tutti noi – conferma il direttore Paolo Liguori durante la presentazione alla stampa della nuova veste del TgCom24 – e ci racconterà anche il suo calvario. A volte quando guardo la televisione mi chiedo: quella è una criminologa? È una bella ragazza, lo vedo anch’io, ma dove si prende il diploma di criminologa? Io mi sento molto come Sollecito e se lui è uno specchietto per le allodole, allora lo sono anch’io”.
RASSEGNA STAMPA – Lazio, Pioli e quelle colpe non solo sue. Tocca a Inzaghi salvare il salvabile
“La S.S. Lazio comunica di aver sollevato dall’incarico il mister Stefano Pioli. La prima squadra viene affidata al mister Simone Inzaghi”. Sono trascorse poche ore da questo comunicato che ha sancito la fine del rapporto tra la Lazio e Pioli. Due righe, secche, che lo sollevano dall’incarico per affidarlo a Simone Inzaghi, promosso dalla Primavera.
IL FREDDO ESONERO DI PIOLI: LE COLPE DA SUDDIVIDERE – Si conclude in modo quasi anacronistico, il rapporto tra la Lazio e Pioli. Perché a sette giornate dalla fine del campionato, senza più nessun obiettivo raggiungibile, un cambio di allenatore desta qualche perplessità. Sarebbe stato più plausibile, forse, qualche mese fa: di occasioni per farlo, d’altronde, non sono mancate nella stagione fallimentare dalla Lazio. Nel corso della quale Pioli, così come società e squadra, ha commesso degli errori: dalla gestione del gruppo (in particolare la questione della fascia di capitano), alla lettura sbagliata di alcune gare cruciali, passando per la preparazione della partita di ritorno di Europa League con lo Sparta Praga, probabilmente l’errore più grave della sua gestione.
Fonte : La Repubblica
RASSEGNA STAMPA – Ecco Inzaghi. Rivoluzione Lazio
Tutti in ritiro. E’ scattata l’ennesima punizione della stagione (la quarta da settembre), la Lazio rimarrà nel bunker di Norcia fino a venerdì. Il rientro nella Capitale è previsto per il fine settimana, sabato Simone Inzaghi sarà a Formello in conferenza stampa per presentare la sfida contro il Palermo. Nella giornata di ieri è stato scelto anche lo staff che accompagnerà l’ex campione d’Italia in questa nuova avventura: Farris resterà il vice anche in prima squadra, mentre Bianchini, Ripert e Fonte saranno i nuovi preparatori atletici. Confermato il mental coach Allavena.
La storia è dunque cambiata, stravolta completamente, ha pagato Stefano Pioli, il futuro è ancora da scrivere. Lotito e Tare hanno ordinato la partenza verso l’Umbria, l’avevano minacciata in settimana, la sconfitta nel derby ha rappresentato un’altra umiliazione per il popolo laziale. I giocatori si sono riuniti ieri pomeriggio, capitan Lucas Biglia ha incontrato subito il nuovo allenatore, fuori dal centro sportivo ha parlato ai tifosi: «Mancano ancora 7 partite e i punti dal Milan sono 7, io non ho smesso di crederci».
Fonte : Il Tempo
RASSEGNA STAMPA – Le sette giornate della nuova Lazio: Inzaghi traghettatore, poi Prandelli o Mihajlovic, ma servono acquisti di valore
l fondo è stato toccato da tempo e ora si sta scavando per scendere ancora più in basso. La Lazio ha di fronte sette giornate, apparentemente inutili, che però dovranno essere sfruttate nel miglior modo possibile. Ad Inzaghi il compito di finire in modo dignitoso il campionato, centrare l’Europa è un’impresa impossibile. Sette giornate che non dovranno essere prese assolutamente come amichevoli estive, quanto meno per assicurare la regolarità del campionato. Visto che tutto è stato buttato all’aria, si raccolgano almeno le cose necessarie per iniziare una rivoluzione vera. Seria. Nei fatti e non solo nelle parole.
I CANDIDATI
In rosa ci sono molti giovani che meritano una chance visto che i big quest’anno hanno pensato più al nome scritto dietro alla maglia che al simbolo impresso davanti. Niente più piedi sbattuti a terra e litigi da femminucce. C’è bisogno di uomini. E visto che in rosa non ce ne sono poi molti, si riparta dalle speranze. La situazione è ben nota, Inzaghino sarà un semplice traghettatore. Una scelta fatta in casa per non gravare ulteriormente sulle casse biancocelesti. Il futuro però va programmato adesso. L’allenatore del prossimo anno dovrà avere un identikit ben preciso. Mihajlovic sembra la prima scelta di Lotito che avrebbe un patto con Galliani e con il Milan per la prossima estate.
Fonte : Il Messaggero
Primavera di sole? Macché in arrivo temporali e neve. Ecco dove..
Quasi quasi ci eravamo illusi che l’inverno, quello serio fosse stato un miraggio quest’anno, e l’alternarsi di questo clima tropicale avesse, in questi 365 giorni messo da parte temperature rigide e piumoni.
Mai sfidare madre natura in quanto, sì la primavera è ‘ufficialmente’ iniziata, ma da quello che dicono i più importanti metereologi italiani, a partire dal 7-8 Aprile, grazie all’arrivo della bassa pressione dal Nord Africa, ci sarà un significativo peggioramento delle condizioni climatiche.
NEVE ? – E’ previsto un intensificarsi della nuvolosità su gran parte del Paese, con piogge sulle isole e in tutto il resto dell’Italia. La neve dovrebbe iniziare a cadere abbondante, soprattutto nel corso di giovedì pomeriggio, sulle Alpi, ma a quote superiori ai 1700/1800 m. Nel corso di venerdì 8, una bassa pressione interesserebbe gran parte della nazione con piogge diffuse da Nord a Sud anche forti sulle regioni settentrionali.
La temperature inizierebbe a calare sulle Alpi con la neve che si spingerebbe fino a 1400/1500 metri. Per sabato invece, quando la temperatura calerà ancora, la neve scenderà anche a 1000 metri.
LAZIO SOCIAL – Parole al miele di de Vrij per Stefano Pioli
Avrà commesso sicuramente i suoi errori in questa stagione, ma una cosa è certa, Pioli mancherà a tante persone. Anche se questa stagione la sua Lazio ha deluso tantissimo diventando lontana parente di quella squadra che incantava in tutto il territorio italiano. Non poteva e non doveva finire così la chiusura del rapporto con l’ormai ex mister biancoceleste. Tutto ciò di buono che ha fatto l’anno scorso, le gioie e le emozioni che ha regalato ad un intero popolo con la Lazio non può e non deve essere dimenticato. Il suo esonero ha fatto molto discutere (vedi Delio Rossi) e, nonostante tutto, sono tantissimi gli attestati di stima che da ieri l’ormai ex tecnico biancoceleste sta ricevendo: tra questi c’è sicuramente Stefan de Vrij. Il gigante olandese infatti, ha voluto esprimere nei confronti del suo mentore, che lo ha reso uno dei migliori difensori del campionato italiano (e non solo), tutta la sua solidarietà, stima, affetto e riconoscenza attraverso la sua pagina ufficiale di Facebook: “Grazie Mister per avermi dato fiducia! Non dimenticherò mai tutti i bei momenti che abbiamo avuto! In boca al lupo per il tuo futuro!“. Parole di riconoscenza e di stima, finalmente che Pioli apprezzerà tantissimo e renderà questi giorni un po’ meno amari.
Grazie Mister per avermi dato fiducia! Non dimenticherò mai tutti i bei momenti che abbiamo avuto! In boca al lupo per il tuo futuro!
Pubblicato da Stefan de Vrij su Lunedì 4 aprile 2016
SERIE A – Napoli: che stangata per Higuain
Guai in arrivo per “El Pipita” Gonzalo Higuain. Secondo gazzetta.it, infatti, saranno ben quattro le giornate di squalifica che il giudice sportivo, Gianpaolo Tosel, oggi attribuirà al campione argentino a causa delle espressioni irriguardose e ingiuriose manifestate contro l’arbitro Irrati in occasione di Udinese-Napoli. 60 secondi di rabbia, seguiti all’espulsione per doppia ammonizione, che potrebbero compromettere pesantemente la corsa scudetto dei partenopei visto che la loro punta di diamante, qualora la sanzione fosse confermata, dovrà saltare le delicate sfide in trasferta contro Inter e Roma e le due gare in casa contro Verona e Bologna. A meno che, ovviamente, il Napoli non vincerà l’eventuale ricorso. Paradossalente è stato anche fortunato visto che l’arbitro nel referto non fa riferimento a “condotte violente”, ma solo ad espressioni irriguardose e ingiuriose. Ripetute, però, e pronunciate mentre gli “appoggiava le mani sul petto esercitando una lieve pressione”. Se Irrati non avesse aggiunto la parola “lieve”, Higuain avrebbe avuto dieci turni di qualifica per “condotta violenta”, finendo ampiamente qui la sua stagione. Un turno di squalifica invece a Sarri, che era stato allontanato per proteste.
MUSICA – Torna un grande artista al Circo Massimo
Nell’arena archeologica più grande della Capitale, il Circo Massimo, il 2 e 3 luglio ci sarà il ritorno di un grande artista. Ad esibirsi sul palcoscenico romano – in un evento speciale del Postepay Rock In Roma – sarà David Gilmour, chitarra e voce dei Pink Floyd. Gli organizzatori delle due serate hanno specificato che per l’occasione nella grande arena verranno allestiti soltanto posti a sedere in platea e tribuna. I biglietti per i concerti saranno disponibili dalle 10 di giovedì 7 aprile in prevendita, il costo è tra i 60 e i 120 euro e sarà possibile acquistare fino a un massimo di quattro biglietti a persona. I ticket saranno disponibili anche su www.davidgilmour.com.
Gilmour si esibirà con i nuovi pezzi del suo ultimo album “Rattle That Lock“. Il nuovo album, pubblicato a settembre 2015, ha subito conquistato le vette delle classifiche in Belgio, Danimarca, Francia, Italia, Norvegia, Nuova Zelanda, Regno Unito e Svezia; la seconda posizione in Austria, Irlanda, Germania e Olanda; la terza in Finlandia e la quinta negli Stati Uniti. Il disco è stato prodotto dallo stesso artista assieme a Phil Manzanera dei Roxi Music e i testi sono della compagna di Gilmour, Polly Samson. Ma non è escluso che il settantenne musicista britannico – impegnato in un lungo tour italiano che lo vedrà impegnato il 7 e l’8 luglio nell’area archeologica di Pompei e il 10 e l’11 dello stesso mese all’Arena di Verona – potrebbe anche ripresentare pezzi che hanno fatto dei Pink Floyd uno dei più grandi gruppi sul proscenio internazionale.
MUSICA – 5 aprile 1994: la scomparsa di Kurt Cobain
Sono già trascorsi ventidue anni da quando ci ha lasciato Kurt Cobain, cantante, chitarrista e leader dei Nirvana, il più popolare gruppo grunge fine anni ottanta-inizi anni novanta. Il corpo dell’artista fu ritrovato l’8 aprile 1994 nella sua casa vicino al lago Washington, nei pressi di Seattle, ma la polizia stabilì che si era suicidato con un colpo di fucile tre giorni prima. Aveva appena 27 anni. Nei suoi ultimi mesi di vita Cobain venne spesso in Italia.
A fine febbraio 1994 i Nirvana si esibirono nel programma televisivo Tunnel, per quella che fu una delle loro ultime performance dal vivo. Il gruppo veniva da un tour promozionale che aveva già subito degli stop imprevisti per via dei frequenti problemi di Cobain con le droghe. Dopo essere stato in Germania, a Monaco, gli furono diagnosticate una laringite e una bronchite. Per curarsi venne a Roma, dove fu raggiunto dalla moglie Courtney Love. Nella capitale, dopo un’overdose da eroina, fu ricoverato al Policlinico Umberto I e una volta ristabilitosi tornò negli Stati Uniti.
Il 18 marzo Courtney Love telefonò alla polizia denunciando che Cobain, al termine di un litigio nella loro casa, si era chiuso in bagno con una pistola minacciando di uccidersi. Alla fine del mese si sottopose a un programma di recupero per tossicodipendenti all’Exodus Medical Center di Los Angeles, in California, ma scappò solo due giorni dopo per andare a Seattle. L’8 aprile 1994 un elettricista arrivò a casa di Cobain per installare un sistema di sicurezza. Fu lui a trovare Kurt riverso e disse di avere inizialmente pensato che Cobain dormisse, ma che subito dopo notò la presenza del fucile. In seguito l’autopsia stabilì che la morte fu causata da un colpo di fucile alla testa.
Cobain lasciò una lettera con questo testo scritto a mano:
“Vi parlo dal punto di vista di un sempliciotto un po’ vissuto che preferirebbe essere uno snervante bimbo lamentoso. Questa lettera dovrebbe essere piuttosto semplice da capire. Tutti gli avvertimenti della scuola base del punk-rock che mi sono stati dati nel corso degli anni, dai miei esordi, intendo dire, l’etica dell’indipendenza e di abbracciare la vostra comunità si sono rivelati esatti. Io non provo più emozioni nell’ascoltare musica e nemmeno nel crearla e nel leggere e nello scrivere da troppi anni ormai. Questo mi fa sentire terribilmente colpevole. Per esempio quando siamo nel backstage e le luci si spengono e sento il maniacale urlo della folla cominciare, non ha nessun effetto su di me, non è come era per Freddie Mercury, a lui la folla lo inebriava, ne ritraeva energia e io l’ho sempre invidiato per questo, ma per me non è così. Il fatto è che io non posso imbrogliarvi, nessuno di voi. Semplicemente non sarebbe giusto nei vostri confronti né nei miei.
Il peggior crimine che mi possa venire in mente è quello di fingere e far credere che io mi stia divertendo al 100%. A volte mi sento come se dovessi timbrare il cartellino ogni volta che salgo sul palco. Ho provato tutto quello che è in mio potere per apprezzare questo (e l’apprezzo, Dio mi sia testimone che l’apprezzo, ma non è abbastanza). Ho apprezzato il fatto che io e gli altri siamo riusciti a colpire e intrattenere tutta questa gente. Ma devo essere uno di quei narcisisti che apprezzano le cose solo quando non ci sono più. Io sono troppo sensibile.
Ho bisogno di essere un po’ stordito per ritrovare l’entusiasmo che avevo da bambino. Durante gli ultimi tre nostri tour sono riuscito ad apprezzare molto di più le persone che conoscevo personalmente e i fan della nostra musica, ma ancora non riesco a superare la frustrazione, il senso di colpa e l’empatia che ho per tutti. C’è del buono in ognuno di noi e penso che io amo troppo la gente, così tanto che mi sento troppo fottutamente triste. Il piccolo triste, sensibile, ingrato, pezzo dell’uomo Gesù! Perché non ti diverti e basta? Non lo so. Ho una moglie divina che trasuda ambizione ed empatia e una figlia che mi ricorda troppo di quando ero come lei, pieno di amore e gioia.
Bacia tutte le persone che incontra perché tutti sono buoni e nessuno può farle del male. E questo mi terrorizza a tal punto che perdo le mie funzioni vitali. Non posso sopportare l’idea che Frances diventi una miserabile, autodistruttiva rocker come me. Mi è andata bene, molto bene durante questi anni, e ne sono grato, ma è dall’età di sette anni che sono avverso al genere umano. Solo perché a tutti sembra così facile tirare avanti ed essere empatici. Penso sia solo perché io amo troppo e mi rammarico troppo per la gente. Grazie a tutti voi dal fondo del mio bruciante, nauseato stomaco per le vostre lettere e l’appoggio che mi avete dato negli anni passati. Io sono troppo un bambino incostante, lunatico! E non ho più nessuna emozione, e ricordate, è meglio bruciare in fretta che spegnersi lentamente.
Pace, amore, empatia.
Kurt Cobain.
Frances e Courtney, io sarò al vostro altare.
Ti prego, Courtney, continua così, per Frances.
Per la sua vita, che sarà molto più felice senza di me.
VI AMO. VI AMO.