Oggi in occasione del suo 29° compleanno l’argentino Mauro Zarate si è concesso ai microfoni di Radio Sei. Tra le sue svariate dichiarazioni ha parlato anche del periodo in cui il giocatore militava in biancoceleste: “Il primo anno fu bellissimo, meritavo la nazionale. Abbiamo vinto coppa e Supercoppa, poi la rottura con il club: l’amarezza di quei giorni non la scorderò mai”.
FANTACALCIO – ecco chi schierare in Milan-Lazio
Torna l’appuntamento con i consigli targati Fantaclub. I suggerimenti che diamo su chi puntare questa settimana riguardano ovviamente alcuni dei giocatori che scenderanno in campo per la gara valevole per la 30esima giornata di campionato Milan-Lazio. I rossoneri si ritrovano con diversi infortuni da valutare per la gara contro i romani, mentre non potranno contare sicuramente su Kucka e Niang. Tra i giocatori che vi suggeriamo di schierare e che potrebbero essere protagonisti domenica sera ci sono: Honda e Montolivo. Il giapponese potrà essere una spina nel fianco dei biancocelesti visto il suo contributo sempre positivo per la squadra, soprattutto in quest’ultimo periodo. Poi c’è un grande rientro tra le fila rossonere su cui puntare ed è quello di Riccardo Montolivo, il centrocampista dopo il lungo stop farà sicuramente di tutto per prendere il mano la metà campo e riprendersi il posto da titolare. Tra i meno in forma in questo momento nel Milan c’è Bertolacci, l’ex Roma non sembra essere ancora al top della forma.
La Lazio arriva alla sfida contro il Milan nel peggiore dei modi. Il momento è critico dopo la pesante sconfitta in Europa League contro lo Sparta Praga che è costata l’eliminazione dalla coppa. Tanti infortunati in casa Lazio, ma ci sono ugualmente alcuni giocatori su cui poter fare affidamento: Biglia, è lui il leader del centrocampo biancoceleste ed è una garanzia, anche nell’ultima partita in Europa ha offerto la sua solita solita prestazione da metronomo del centrocampo. Konko, tornato dall’infortunio è in crescita, e il rendimento ultimamente offerto è stato sempre molto positivo. Non puntare su Felipe Anderson, il brasiliano sembra perso nella tristezza della stagione anonima laziale e le prestazioni del numero 10 biancoceleste non sono sempre convincenti.
EUROPA LEAGUE – Quarti da brividi: questi gli accoppiamenti
Conclusi nella serata di ieri gli ottavi di Europa League – dove anche l’ultima squadra italiana impegnata nelle competizioni internazionali, la Lazio, ha dovuto arrendersi agli avversari di turno – questa mattina si sono svolti a Nyon i sorteggi per gli abbinamenti delle squadre rimaste in gioco. Dall’urna svizzera sono usciti quarti di finale da brividi.
Questi gli accoppiamenti (andata 7 aprile, ritorno 14 aprile):
Braga (Por)-Shakhtar (Ucr)
Villarreal (Spa)-Sparta Praga (R. Ceca)
Athletic Bilbao (Spa)-Siviglia (Spa)
Borussia Dortmund (Ger)-Liverpool (Ing)
Braga-Shakhtar – Il sogno della squadra portoghese sarebbe quello di ripetere il miracolo del 2011 quando arrivò in finale (poi persa con il Benfica). In campionato si trova in quarta posizione dietro le tre grandi del calcio portoghese. Ha superato il turno in Europa League ribaltando la sconfitta in Turchia subita con il Fenerbahce. Il divario tecnico con lo Shakhtar è abbastanza evidente a favore di quest’ultimo. Il tecnico degli ucraini è una vecchia conoscenza del calcio italiano, Mircea Lucescu, alla guida della squadra dal 2004.
Villarreal-Sparta Praga – Sfida tra le due squadre che hanno buttato fuori dalla competizione le compagini italiane. Gli spagnoli hanno eliminato il Napoli, lo Sparta invece, a sorpresa, la Lazio. Nonostante la leggera flessione del Villareal (due sconfitte e un pari nelle ultime tre partite) nella Liga spagnola anche in questa gara sembra esserci un grande divario tra le due formazioni.
Athletic Bilbao-Siviglia – Derby tutto spagnolo, le squadre in campionato sono divise da un solo punto. I detentori dell’Europa League dal punto di vista tecnico sono superiori ai rivali.
Borussia Dortmund-Liverpool – Una sfida che secondo molti addetti ai lavori è considerata una finale anticipata. Klopp, tecnico del Liverpool, torna a Dortmund dove ha allenato la squadra giallonera per sette stagioni.
Confronto Pioli-Lotito: ecco la scelta della società…
E’ ormai tempo di bilanci a Formello. Dopo l’eliminazione dall’Europa League e la contestazione dei tifosi in mattinata avvenuta fuori dal centro sportivo, è andato in scena un confronto tra il presidente Claudio Lotito, il direttore sportivo Igli Tare e il tecnico biancoceleste Stefano Pioli. Secondo quanto riportato da Lazionews.eu, per la permanenza o meno del mister Pioli sarà fondamentale la gara di domenica a San Siro contro il Milan. Lotito non ha digerito la sconfitta contro lo Sparta Praga ed ora Pioli sembra appeso ad un filo sottilissimo. La società osserverà con attenzione non solo il risultato ma soprattutto l’atteggiamento della squadra, visto che quello che viene imputato al tecnico emiliano è la mancata gestione dello spogliatoio.
LE FOTO IN HD DI LAZIO SPARTA PRAGA
Il day after di Lazio Sparta Praga è ancora amaro. Nessuno si aspettava che la Lazio sarebbe uscita dalla competizione in questo modo vergognoso. Certo, in Europa League nulla è scontato e anche le squadre sulla carta meno forti possono darti filo da torcere. Non è un caso che l’anno passato in finale ci arrivò il Dnipro. Però prendere 3 gol in casa senza riuscire a farne nemmeno 1 evidenzia ulteriormente i limiti difensivi e offensivi della squadra. Dopo la gara sono partiti i fischi dei tifosi alla squadra e al presidente Lotito. Ecco i momenti salienti della serata immortalati dal nostro fotografo Gianni Barberi. Buona visione.
VIDEO – Clima teso in casa Lazio, un tifoso se la prende con Onazi
La sconfitta e conseguente eliminazione dall’Europa League ha portato e continuerà a portarsi dietro gli strascichi per molto tempo. Prima della contestazione scattata in mattinata a Formello, già ieri all’uscita dello stadio, un episodio aveva visto protagonisti un tifoso e il calciatore Eddy Onazi, il tutto ripreso e pubblicato con un video, su cui si è espresso il nigeriano biancoceleste tramite Twitter: “Stanotte è stato pubblicato un video in cui litigo con una persona fuori dello stadio. Non lo chiamo tifoso e a breve capirete il perché. Costui si è arrabbiato con me per la partita: è normale, è un sacrosanto diritto dei tifosi prendersela con i giocatori. Io non gli ho risposto e allora lui mi ha urlato che sono un negro di m… A quel punto non ci ho visto più: la mia pelle è nera e ne sono fiero. Il razzismo invece è schifoso sempre, in qualsiasi. I tifosi della Lazio mi hanno trattato benissimo in questi anni, intendo i tifosi veri, non quelli che si permettono di urlarmi certe cose. Sul calcio potranno dire sempre quello che vogliono, perché senza i tifosi il calcio e noi calciatori non esisteremmo. Ma qui non si tratta di calcio. Sì, sono negro e ne sono fiero. Forza Lazio“.
IL MENO PEGGIO: Antonio Candreva
0-3 e tutti a casa. La partita di ieri sera rimarrà impressa nella mente di ogni singolo tifoso laziale per molto tempo. Purtroppo scrollarsi via di dosso le tossine per una sconfitta così amara, richiederà molto tempo. Inizialmente, la Lazio aveva dato anche l’impressione di voler rassicurare tutti sin da subito, entrando in campo con quell’atteggiamento giusto che serviva per controllare il match, infatti già al quindicesimo secondo di Lazio-Sparta Praga i biancazzurri hanno avuto la possibilità di andare in vantaggio, ma Candreva ha chiuso l’azione pericolosa sparando addosso al portiere avversario, poi però tra occasioni sprecate ed errori da film horror, la nostra redazione è riuscita (dopo un accurato studio) nell’impresa di trovare il migliore in campo, anzi diciamo IL MENO PEGGIO, e questo risponde al nome di: Antonio Candreva. Che la Lazio giocasse bene o meno, l’esterno di Tor De’ Cenci ha dato segnali assieme a pochissimi dei suoi compagni di voler mettere in tasca sin da subito la qualificazione ai quarti di finale di Europa League. Come abbiamo già evidenziato, al quindicesimo secondo Antonio ha la palla del vantaggio, che però vede respingersi da Bicik. L’occasione carica i circa 18 mila tifosi laziali presenti allo stadio. Quelle rare volte che la Lazio si affaccia dalle parti dell’area avversaria è sempre Candreva il protagonista dell’azione: movimenti, cross, tiri in porta e assist come quello regalato a Mauri che però si fa ipnotizzare dal portiere dei cechi. Insomma, riuscendo a scindere da quello che è stato il triste risultato, Antonio Candreva merita una piena sufficienza per quanto dimostrato sul campo, con le sue giocate a cui forse viene dato più risalto grazie alle “non giocate” dei suoi compagni. Anche nel secondo tempo, sempre dal nostro meticoloso studio, l’azzurro si conferma uno dei migliori della “squadra”, ma dopo una sconfitta di questo tipo arriviamo alla conclusione che sia sbagliato anche accostare questo gruppo di ragazzi, con la maglia della Lazio, al nome “squadra”, perché siamo sicuri che si sentirebbero offesi quelli che in passato, con questi colori, squadra lo erano davvero. Per ulteriori approfondimenti di seguito potrete leggere le pagelle di Lazio-Sparta Praga.
Lazio, ci si mette anche Kucka: “Bravo Sparta!”
Domenica sera a San Siro avrà luogo la gara di campionato tra Milan e Lazio e il centrocampista rossonero Juraj Kucka non si è lasciato sfuggire l’occasione per mettere un po’ di pepe su una sfida a cui nessuna delle due squadre ha grosse richieste da fare. Intervenuto su Instagram a seguito dell’eliminazione dei biancocelesti dall’Europa League ad opera dello Sparta Praga, Kucka ha infatti così commentato: “Bravo, bravo, bravo. Grande Sparta!“. Poche parole, con cui lo slovacco ha voluto esprimere la sua felicità per la vittoria europea della formazione ceca e, forse, rivolgere uno sfottó agli avversari capitolini in vista dell’imminente confronto. Del resto, Kucka ha militato per due anni, tra il 2009 e il 2011, nelle fila del club di Praga e i ricordi, si sa, sono cosa difficile a cancellarsi.
A Formello è contestazione, un tifoso a Tare: “Abbiamo perso la…”. Poi arriva Lotito…
AGGIORNAMENTO 13:30 – Dopo la mattinata di contestazione i primi giocatori a lasciare Fomello e a ricevere le critiche dei tifosi infuriati sono Antonio Candreva e il portiere Federico Marchetti.
AGGIORNAMENTO 13:00 – Il presidente Claudio Lotito, è da poco entrato al centro sportivo di Formello mentre continua la contestazione dei tifosi.
Prosegue la contestazione dei tifosi nei confronti della Lazio dopo il pesante 0-3 interno e l’eliminazione dall’Europa League ad opera dello Sparta Praga. Dopo gli attacchi di ieri sera fuori dello stadio e a dirigenti e giocatori, stamane a Formello un altro gruppo di supporters ha chiesto spiegazioni sulla debacle. Ad essere intercettato davanti ai cancelli è stato il ds Igli Tare, che ha abbassato il finestrino per ascoltare la protesta di un tifoso: “Abbiamo perso la dignità, la Lazio è stata sconfitta da tutte le squadre“, ha detto quest’ultimo, che poi ha aggiunto “Pioli va cacciato“. Tare ascolta e alla fine risponde, tanto laconicamente quanto malinconicamente, con un “Non posso parlare“. Successivamente un altro tifoso riesce a penetrare nel centro sportivo, intenzionato ad avere un confronto privato. Questi ha poi raccontato quanto accaduto ai microfoni di Radio Incontro Olympia: il colloquio è durato circa 20 minuti e Tare ha ascoltato lo sfogo del tifoso, manifestandogli a sua volta tutta la sua amarezza e delusione. Nel pomeriggio infine è probabile un faccia a faccia tra lo stesso ds e la squadra.
Lo sfogo di Xavier Jacobelli: “Adesso basta! Lotito venda la Lazio”
Presso la testata giornalistica del “Corriere dello Sport”, Xavier Jacobelli, noto giornalista e opinionista sportivo, ha espresso tutto il suo disagio in un articolo di accuse e analisi nei confronti della società biancoceleste e in particolare in Claudio Lotito.
Eccone i tratti più salienti: “Stasera, l’Olimpico è stato teatro di una invereconda caporetto, appena tre giorni dopo la straordinaria vittoria contro l’Atalanta (6 punti nelle ultime 14 partite; 26 gol in 29 partite: terzo peggior attacco del campionato; ultima vittoria conosciuta, 6 dicembre 2015, Atalanta-Palermo 3-0; punti di vantaggio sulla terzultima: 4).
Poi ha continuando ha scritto: “La bruciante eliminazione dal secondo torneo continentale non sancisce soltanto il totale fallimento tecnico di una stagione che segna il punto più basso della gestione lotitiana (sconfitta nella finale di Supercoppa di Lega con la Juventus; eliminazione dal preliminare di Champions League per mano del Bayer Leverkusen; eliminazione nei quarti finale della Coppa Italia ad opera della Juventus), eliminazione negli ottavi di finale dell’Europa League controllo Sparta Praga; ottavo posto in classifica dopo 29 turni con punti 41, cioè 7 in meno del Milan sesto in zona Europa League; 18 punti in meno della Roma terza, 23 punti in meno del Napoli secondo, 26 punti in meno della Juve capolista. Non certifica soltanto il crac del calcio italiano che non ha più una sua rappresentante né in Champions League né in Europa League. C’è di peggio”.
Il giornalista a questo punto focalizza l’attenzione sui tifosi della Lazio: “C’è la desertificazione dell’Olimpico che, pure, stasera, prima del suicidio della squadra, aveva registrato un numero di presenze inopinatamente superiore alla media stagionale, ma pur sempre landa desolata di amarezza e delusione. C’è l’insanabile, insuperabile, irrefrenabile frattura fra i tifosi della Lazio, Lotito e il modello di Lazio che egli incarna e che i tifosi della Lazio aborriscono in ogni sua manifestazione, in ogni sua forma. Qui sta il punto. Non stiamo parlando del Vattelapesca, ma della Società Sportiva Lazio nata il 9 gennaio del 1900, autentico e storico patrimonio del calcio”.
Poi conclude con un suggerimento per il “presidente”: “Bene. Anzi, male. Lotito è presidente della Lazio dal 19 luglio 2004. Dopo quasi dodici anni, è arrivato il momento che faccia qualcosa di laziale: venda la Lazio. E, se non trova un acquirente, la consegni al Prefetto Tronca, visto che il sindaco non c’è. Purché questo strazio finisca. La vita di ogni uomo è contrassegnata da molti dubbi e poche certezze. La vita di un tifoso laziale ha una sola certezza: basta con Lotito”.
Caos a Roma per lo Sciopero dei mezzi – AGGIORNAMENTO
AGGIORNAMENTO ore 11.00: È caos a Roma. Secondo un’indagine della nostra redazione, che è voluta andare più a fondo su un argomento che sta a cuore a tutti i cittadini romani, abbiamo saputo che in occasione dello sciopero indetto per la giornata di oggi sono previsti gli arrivi di migliaia di taxi dalle regioni limitrofe.
AGGIORNAMENTO ore 8.00: E’ iniziato a Roma lo sciopero del trasporto pubblico indetto dai sindacati Cub, Si-Cobas, Usi-Ait e Sbmè. L’astensione dal lavoro è articolato nell’arco delle 24 ore in diverse città, ad eccezione della Capitale dove il Prefetto ha limitato dalle 8.30 alle 18lo sciopero per evitare il rischio di gravi ripercussioni sul sistema di mobilità. Poco fa sono partite le ultime corse sulle metro A, B/B1 e C. Chiusa anche la ferrovia Roma-Lido. Attive ma con forti riduzioni di corse la Termini-Centocelle e la Roma-Viterbo. Per quanto riguarda i bus sono possibili cancellazioni di corse
Sciopero dei mezzi a Roma venerdì 18 marzo. A rischio caos per la Capitale.
I romani dovranno fare i conti con lo sciopero dei trasporti indetto dal CUB, la Confederazione Unitaria di base. Una ventiquattrore di protesta nazionale che interessa oltre ai trasporti locali anche quelli aerei e ferroviari.
In contemporanea, incrocieranno le braccia anche i sindacati dei tassisti sempre a livello nazionale, contro la “deregolamentazione a favore di Uber” voluta dal governo e gli aderenti al sindacato di Micaela Quintavalle, CambiaMenti 410.
Un concentrato di scioperi che metterà in allerta anche il prefetto Gabrielli, il commissario Tronca e il Garante, che ha chiesto esplicitamente ai sindacati di assicurare almeno le fasce di garanzia.
VIDEO – Urinano su un mendicante, ignobili tifosi dello Sparta Praga
Un video pubblicato dal sito di El Pais mostra un altro grave episodio nei confronti di una mendicante accaduto a Roma poco prima del match Lazio-Sparta Praga.
Alcuni tifosi, identificati dal giornale spagnolo come dello Sparta, hanno circondato una mendicante e le hanno urinato addosso.
La donna si è accorta di quanto stava accadendo e senza dire nulla è andata via. Solo poche ore fa in rete era rimbalzato il video del sadico passatempo dei tifosi olandesi del Psv che lanciavano monete alle mendicanti di Madrid.
Rom occupano casa – Famiglia proprietaria finisce in strada con tre figli
Con un bambino in braccio, approfittando dell’assenza momentanea dei legittimi assegnatari, dei Rom ne occupano l’abitazione, un alloggio popolare dell’Ater. Così un’intera famiglia di Avezzano, provincia dell’Aquila, i coniugi con tre figli si ritrovano da giorni sulla strada. E non riescono più a recuperare il loro tetto, visto che gli abusivi si guardano bene dal levare il disturbo. Anzi, hanno già rimontato una nuova porta d’ingresso.
Le vittime di questa vicenda kafkiana sono Gianni Di Marco, muratore, e sua moglie, collaboratrice domestica. “La nostra casa e tutto ciò che era all’interno (mobili, suppellettili, effetti personali) sono adesso in mano a degli sconosciuti, non abbiamo più niente. È entrata in casa una donna con un bambino e nessuno ha potuto farli uscire. Non sappiamo più dove andare. Stiamo chiedendo ospitalità ad amici e parenti provvisoriamente, ma poi cosa faremo?” ha lamentato Di Marco a Marsica Live.it.
Interpellato dalla redazione de “ilfattoquotidiano.it”, il vice-comandante della Polizia locale di Avezzano Adriano Fedele conferma tutto e ricostruisce il fatto, ultimo di una lunga serie. “La questione sta diventando sempre più seria, soprattutto per l’ordine pubblico, dal momento che gli abusivi nella gran maggioranza dei casi si coalizzano e ci fronteggiano con modalità che vanno ben oltre la soglia della tolleranza”. Il copione è collaudato: “Alla minima manifestazione di fermezza da parte di noi agenti, il gruppo di occupanti brandisce e si fa scudo di uno o più minori, sempre presenti in scena. E le nostre operazioni si fanno impossibili”.
Sembra che i Rom agiscano con notevole cognizione di commi, e delle leggi del teatro grottesco. “L’occupante si è presentata al nostro Comando, e si è autodenunciata. A quel punto una nostra pattuglia si è recata sul posto – ci racconta ancora il capitano – Abbiamo provato a contattare i regolari proprietari, per ricondurli a casa loro, non trovandoli. Abbiamo emesso comunque un provvedimento d’urgenza in flagranza di reato, ammonendo l’indagato che una sua inottemperanza e resistenza avrebbe comportato l’uso della forza pubblica. Ma per riuscire a farli allontanare dall’alloggio è stato necessario ricorrere agli stratagemmi più estenuanti, con quel bambino costantemente in braccio alla mamma”.
Nottetempo i Rom si sono però reintrodotti nell’appartamento, e a distanza di una settimana la situazione è invariata: “Non c’è rimasto che chiedere al magistrato il sequestro preventivo dell’alloggio, con l’aggiunta della querela presentata dai proprietari”. Che per il momento restano in albergo a spese del Comune, come ci spiega il sindaco di Avezzano Giovanni Di Pangrazio: “Si tratta di un episodio assolutamente deprecabile, che fa venire i brividi. Io e l’amministratore dell’Ater, Francesca Aloisi, abbiamo chiesto al prefetto dell’Aquila la convocazione urgente di un tavolo per la sicurezza e l’ordine pubblico”.
Fonte: Ilfattoquotidiano
L’Italia europea “affonda” con la Lazio – Non accadeva da decenni
La “barbina” uscita della Lazio di Pioli dall’Europa League è soltanto l’ultimo dei mattoncini che completa ed erge un muro di vergogna e sdegno sportivo del quale “tutta” l’Italia dovrebbe farsi carico. L’unica squadra che sentiamo di difendere è la Juventus che è uscita dignitosamente contro il Bayern Monaco, dopo aver lottato fino alla fine.
Zero squadre ai quarti di Champions League. Zero squadre ai quarti di Europa League. Potremmo non scrivere altro per far percepire l’amarezza ed un silenzio eloquente, intriso di delusione e sgomento.
L’Italia del pallone in Europa non conta più nulla. Passi l’oggettiva superiorità in fatto di introiti, sponsor, diritti tv e incassi domenicali, quello che da questa edizione di tornei si è evinto è stata la totale mancanza di approccio mentale. Un misto di disorganizzazione e apatia, che hanno portato squadre come lo Sparta Praga ieri sera, ad affondare sogni (pochi), e speranze (irrisorie), della Lazio. La Banda di Lotito è stata il “dulcis in fundo” del carretto delle belle speranze italiane che male si è approcciato alle competizioni europee quest’anno e che ancora peggio è uscito, mestamente. La pochezza della Lazio la si vede nello strapotere mostrato sul campo da parte della piccola “realtà” ceca (con tutto il rispetto ovviamente) che torna a casa espugnando Roma con tre “pere” regalo a Marchetti e la qualificazione in tasca.
FEEDBACK – Dovessimo guardarci indietro per andare a pescare un’annata peggiore di questa (difficile) o quanto meno che eguagli i risultati negativi, dovremmo risalire la china agli 2000/2001. Gli anni d’oro del calcio italiano moderno, potremmo dire. Le chiamavano sette sorelle e spodestavano squadre europee come fossero troni abbandonati. C’era il Parma di Thuram, Buffon, Cannavaro e Di Vaio. La “Super” Inter di Ronaldo, Vieri, Javier Zanetti e Recoba. Presente la Roma, poi scudettata del giovanissimo Totti, di Batistuta, Nakata e Montella. Passando poi per altre squadre che avevano un ruolo di “bestia” nera per tutte le rivali, quali Fiorentina, Perugia e Udinese. Il Milan uscì contro quel Deportivo che ancora oggi i rossoneri sognano negli incubi di una notte di mezza estate.
E la Lazio? La squadra, allora di Eriksson e Cragnotti, due a cui oggi stenderemmo tappeti rossi pur di rivederli tra le fila dell’organigramma laziale, quell’anno cadde contro il Leeds, il Real Madrid e l’Anderlecht. Il caso vuole che la Lazio di quegli anni fosse l’ultima ad essere rimasta in Europa, proprio come la compagine sbiadita, sfilacciata e anaffettiva di adesso.
Ma è solo una coincidenza, i tempi sono cambiati, le rose sono cambiate, e soprattutto le gerarchie dirigenziali sono cambiate.
Prima c’era Sergio Cragnotti, adesso c’è Claudio Lotito.
RASSEGNA STAMPA – Lazio, Lulic: «I fischi? Dovevamo restare tutti in campo a prenderli»
«Qualcosa manca sicuro, non siamo rimasti tutti in campo a prendere i fischi che abbiamo meritato. Anche qui non siamo stati una squadra. I fischi, così come gli applausi, vanno presi tutti insieme. Abbiamo qualità, dobbiamo ripartire uniti. Derby ultimo obiettivo? Il derby è sempre un obiettivo, ma ci sono anche altre partite». Le parole di Senad Lulic alla fine di Lazio-Sparta Praga sono l’ennesimo segnale preoccupante in casa biancoceleste: la sconfitta di stasera rischia di lasciare un segno profondo nello spogliatoio.
Fonte : Il Corriere dello Sport
RASSEGNA STAMPA – Pioli: “Non mi dimetto”. Biglia e Lulic attaccano: “Che vergogna”
“Purtroppo le nostre responsabilità ci sono tutte, come i meriti degli avversari, che in trasferta avevano fatto sempre bene. Abbiamo commesso troppi errori, ma dopo che siamo andati sotto di due gol è diventato tutto troppo difficile. La partita si è decisa in 12 minuti, anche se nel primo tempo abbiamo avuto le occasioni per recuperare”. Stefano Pioli prova ad analizzare il ko interno con lo Sparta Praga: troppo pesante il ko per cercare di trovare lati positivi. “Abbiamo avuto un’occasione dopo trenta secondi, ma abbiamo commesso delle ingenuità in una stagione negativa come la nostra. Adesso ci dobbiamo buttare solo sul campionato, serve grande orgoglio e dobbiamo dimostrare che non possiamo essere quelli di stasera. Preoccupato per le ripercussioni sul campionato? Certo, noi volevamo andare avanti, dovrò essere bravo a lavorare sulla testa dei giocatori”.
NON MI DIMETTO – Il tecnico non intende lasciare la nave che affonda: “Sarebbe molto facile in questo momento andare a casa. Invece rimango qui, mi prendo le mie responsabilità. Possiamo ancora fare qualcosa di positivo in campionato. Cosa dico ai tifosi? Non servono le mie scuse, meriteremmo tutti quanti una situazione diversa. Quella di oggi è una botta forte, stasera non siamo riusciti ad essere bravi come eravamo stati fin qui in Europa. Non ho mai detto che i quarti di finale sarebbero stati un grande traguardo, so benissimo che stiamo rendendo al di sotto delle nostre possibilità”. Non tira aria di esonero per Pioli, l’unica eventuale soluzione possibile sarebbe quella di Simone Inzaghi ma pare difficile che la società prenda provvedimenti.
Fonte : La Repubblica
RASSEGNA STAMPA – La Lazio si fa umiliare dallo Sparta Praga
Che disfatta per la Lazio, addio Europa League e la stagione non ha più alcun obiettivo da inseguire. I biancocelesti crollano senza alibi sotto i colpi dello Sparta Praga che dilaga per 0-3 e ribalta l’1-1 della partita di andata, appena una settimana fa in Repubblica Ceca. Dockal prima e Krejci poi stordiscono nei primi dodici minuti con il doppio vantaggio, Julis dà il colpo di grazia allo scadere del primo tempo. Ripresa senza soluzione d’appello, la Lazio si lascia scappare i quarti di finale tra la forte contestazione dei tifosi dell’Olimpico. La Lazio non ha a disposizione la formazione migliore, cinque assenze e alcune davvero pesanti. Come quelle di Basta e Radu che lasciano la difesa in emergenza, per fortuna Konko stringe i denti e scongiura Mauricio terzino destro. Come quella di Milinkovic-Savic a centrocampo, che porta il tecnico a passare al 4-2-3-1 perché in mediana si fida soltanto di Biglia e Parolo. Sulla trequarti Candreva, Mauri e Keita si muovono alle spalle di Klose. Lo Sparta Praga arriva a Roma senza nulla da perdere e la testa già al derby in campionato con lo Slavia Praga, tanto che bomber Lafata resta in panchina a riposare. Ma i due trequartisti, capitan Dockal e Krejci, sanno sostituirlo degnamente. Sono loro le firme che in novanta secondi fanno precipitare la Lazio all’inferno, novanta secondi per vanificare l’1-1 strappato nella partita di andata, una settimana fa al Letnà Stadion di Praga. Due gran gol, che mettono in mostra qualità che la squadra ceca aveva senz’altro nascosto nel primo round e i limiti dei due centrali biancocelesti affatto innocenti in occasione del doppio svantaggio dei padroni di casa.
Fonte : Il Tempo
RASSEGNA STAMPA – Disfatta Lazio, lo Sparta domina 3-0 e va ai quarti: ora la stagione è davvero fallimentare
Nella notte della vergogna la Lazio esce dall’Europa. Due reti subite nello spazio di altrettanti minuti, con la squadra sbilanciata, e qualificazione compromessa già al dodicesimo. Tutto archiviato allo scadere del primo tempo, dopo l’ennesimo capolavoro d’ignavia di una difesa improponibile e inguardabile, che consente allo Sparta di andare sullo zero a tre e giocare la ripresa in assoluta tranquillità. Una disfatta assoluta: colpa della squadra senza carattere, senza orgoglio e senza cuore e colpa di Pioli che sbaglia tutto il possibile.
Fonte : Il Messaggero
Lulic svela: “Fischi meritati ma ce li siamo presi in 6. Lotito è venuto nello spogliatoio…”
Incalzato dai cronisti in zona mista Senad Lulic ha rivelato: “Abbiamo sbagliato tutto. Il problema è che abbiamo sottovalutato l’avversario. Stasera non abbiamo giocato da squadra, questo è gravissimo. I fischi sono meritati e noi giocatori ce li dobbiamo prendere, ma in realtà a fine gara siamo rimasti in campo soltanto in 5-6, gli altri se ne sono scappati negli spogliatoi. Questo non è un comportamento da squadra. Lotito è venuto nello spogliatoio ma non ci ha detto nulla. Derby? Vogliamo vincerlo ma ci sono anche altre partite”.