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Peruzzi sul derby: “La Lazio può mettere in difficoltà la Roma per il 3° posto”.

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Torna a parlare Angelo Peruzzi. In un’intervista rilasciata a ‘La Gazzetta dello Sport’, l’ex portiere della Lazio e della Nazionale ha detto la sua sull’andamento del campionato, assegnando proprio ai biancocelesti un ruolo di ‘arbitri’ in quella che sarà la lotta per il terzo posto: “Possibili varianti nella volata? Forse una, un po’…impazzita. Nel senso che la Lazio affronterà all’Olimpico tutte e tre le contendenti. E, nonostante quest’anno abbia indubbiamente deluso, credo che abbia le qualità per mettere in difficoltà chiunque. A cominciare dalla Roma, nel derby post pasquale“. Già, il derby: una gara che il portierone di Blera conosce benissimo, lui che, partito dalle giovanili giallorosse, si trasferì sull’altra sponda del Tevere, dove concluse la sua carriera lasciando una bella impronta nella mente dei tifosi biancocelesti. I quali, c’è da giurarci, prenderanno quest’augurio con molta gioia.

Giuseppe Materazzi: “Ottimista per il futuro della Lazio, società lungimirante. Contro lo Sparta la chiave sarà…”

Giuseppe Materazzi, ex tecnico biancoceleste alla fine degli anni ottanta, è intervenuto sugli 88.100 di Elle Radio nella trasmissione “I Laziali Sono Qua” per parlare di Lazio-Sparta Praga, ma non solo.

Nella Lazio il rendimento tra Europa League e campionato è molto discordante. Quali possono essere le motivazioni? “La Lazio in Italia trova squadre chiuse, tatticamente asfissianti: al di là del fatto che possa essere più libera mentalmente, in Europa la Lazio trova squadre che amano giocarsi la partita e può esprimersi al meglio. Personalmente sono ottimista sul futuro della Lazio, ci sono giovani che stanno crescendo al meglio, hanno pagato lo scotto dell’ambientamento ma guardando oltre questo campionato il lavoro svolto dall società per il futuro può essere considerato lungimirante. La Lazio sta giocando meglio, sfruttando anche gli spazi in contropiede.

Che Lazio sarà giovedì prossimo? “Sicuramente sarà importante aspettare lo Sparta Praga e sfruttare gli spazi che verranno concessi, potrà essere questa la chiave per passare il turno. I ceki verranno all’Olimpico per vincere e per fare gol, questo atteggiamento dovrà essere sfruttato a favore della Lazio. I biancocelesti possono davvero puntare a far bene in Europa League.

Dopo la doppietta all’Atalanta, Klose merita un’altra chance da titolare? “Mi sembra in grande crescita, direi di . Poi c’è sempre la possibilità di cambiarlo a partita in corso se un po’ di energie dovessero venir meno: il tedesco si merita una possibilità per la fiducia che riesce anche ad infondere ai compagni di squadra.

Su Pioli: “Secondo me ha dimostrato di essere un ottimo allenatore. Deve avere tutti gli strumenti adatti per far bene, anche in difesa quando ha avuto la squadra al completo ha dimostrato di saper far giocare al meglio la squadra.

La Lazio se passerà il turno resterà l’unica italiana in Europa o può farcela anche la Juventus?: “Non bisogna dimenticare contro chi giocano i bianconeri. Ma stanno dimostrando di avere qualità per tentare l’impresa: d’altronde la tensione deve restare alta perché il Napoli e la stessa Roma stanno restando col fiato sul collo dei bianconeri. In Serie A vedo una situazione molto aperta, anche per la corsa al terzo posto.

Fabio Belli

Pino Insegno omaggia Riccardo Garrone: “Un Signore d’altri tempi”

E’ scomparso ieri a Milano Riccardo Garrone, tifoso laziale ma soprattutto attore di grande spessore, che ha collaborato fra i tanti con Federico Fellini (La Dolce Vita), con Luigi Zampa e Valerio Zurlini, per poi passare a Luchino Visconti.

Un altro grande attore e doppiatore Pino Insegno, da sempre esponente dei biancocelesti ha voluto così omaggiare l’attore scomparso ai microfoni di Radiosei: “E’ stato uno dei primi estimatori dell’Allegra Brigata. Grazie a Riccardo Garrone, nell’inizio degli anni ’80 venne a teatro con Paolo Panelli, Toni Ucci a vederci. E grazie a loro, mandarono poi a vedere noi, la Premiata Ditta, Garinei e Bramieri”.

Un elogio a Garrone uomo: “Riccardo era sempre carino,  si fermava in camerino, ci raccontava le sue esperienze. Una voce bellissima e una persona deliziosa. Veramente un signore d’altri tempi, come lo era Bramieri e le persone come loro. Io spero che comincino a ricordare, ogni giorno con le generazioni nuove. Levando in Sordi e i Totò, che tra un po’ si perderanno anche loro, le istituzioni dovrebbero cercare di ricordare, la cultura cinematrografica, teatrale e televisiva da dove veniamo”.

 

Scaloni a 360°: “La Lazio in Europa può arrivare in fondo”. Poi si sofferma su Mauri, Klose e Zarate

E’ stato uno dei giocatori che i tifosi biancocelesti ricordano con maggior affetto, un uomo spogliatoio ed un professionista esemplare, stiamo parlando di Lionel Scaloni. L’ex terzino del Deportivo La Coruna, Lazio e Atalanta, è intervenuto ai microfoni di Radio Incontro Olympia per parlare del momento della sua ex squadra e non solo. Queste le sue parole: “Adesso la Lazio sta attraversando un momento non brillante, però c’è questa possibilità importante di andare avanti in europa e la Lazio la deve sfruttare al massimo perché credo che può arrivare fino alla fine“. 

LA FASCIA DI CAPITANO A BIGLIA: In Spagna e in Argentina la portava sempre il giocatore più anziano ma questo non vuol dire che fosse quello più rappresentativo. Biglia è un giocatore di livello altissimo ed un giocatore serio. Secondo me il capitano deve essere un giocatore che quando parla tutti lo ascoltano e in più un giocatore che gioca ogni domenica, non può essere capitano uno che sta in panchina o che non gioca mai. Secondo me è importantissimo che stia dentro il campo e che sia un giocatore professionista perché altrimenti ti entra per un orecchio ed esce dall’altro quello che lui ti dice”. 

Biglia gol Lazio Bologna
© Gianni Barberi

CONVINCERE I BIG A RIMANERE:Uno pensa che magari altrove troverà qualcosa di meglio ma, io ho avuto la possibilità di giocare in diversi paesi ed è vero che ci sono squadre molto più grandi della Lazio che ti fanno giocare magari la Champions, però è vero anche che se tu cambi squadra è per andare a giocare. Loro alla Lazio hanno la possibilità di giocare sempre titolari e altrove questa garanzia non c’è l’hanno, per questo dico che non la farei questa scelta. Biglia è in un età dove magari privilegia meglio giocare ogni domenica piuttosto che cambiare per una squadra più alta e fare 20 partite l’anno, poi stiamo parlando della Lazio non stiamo parlando di una squadra piccola. Io che sono stato li ti posso dire che si sta benissimo, è una squadra grande che purtroppo per una cosa o un altra non riesce a lottare per i primi 3 posti e arrivare a giocare la Champions. Secondo me lo merita ma fino a quel momento si può rimanere tranquillamente alla Lazio.

OLIMPICO VUOTO: Questo è uno svantaggio grandissimo. Vedere l’Olimpico con 40.000 persone è un conto, vederlo con 5.000/10.000 persone è uno svantaggio per la squadra. Purtroppo anche quando giocavo io c’erano questi problemi con la società, ma nei momenti più difficili stavano sempre accanto alla squadra, la maglia conta di più. Io chiederò sempre di stare vicino alla squadra sopratutto in questo momento che la Lazio può andare in Europa e arrivare fino alla fine. Poi a fine campionato si vedrà, ma adesso è nu momento importante perché si può arrivare più avanti e lottare per l’Europa League fino alla fine”.

FELIPE ANDERSON: Felipe Anderson è un giocatore che deve fare quello che ha faTto l’anno scorso. E’ un giocatore che secondo me Felipe Andersonse da il 100% in ogni partita è un giocatore di livello altissimo. Il suo problema è che ha alti e bassi, il grande giocatore riesce a giocare ogni domenica da 7, lui invece fa una partita da 5, una da 8 e una da 10 forse. Deve sempre fare una partita da 7/8, se ci riesce diventerà uno dei migliori nel ruolo. Può dare di più e far fare il salto di qualità alla Lazio. 

KONKO: Sorpreso del suo rendimento? No al contrario. Chi conosce Abdulay (Konko, ndr), sa le qualità fisiche e tecniche che ha. Non riusciva a fare il salto, giocava sempre al 80-90%, e quanto accusava dolori non era capace di superarli. Quest’anno ha pensato che essendo in scadenza doveva stringere i denti, dare il massimo. A dare quel 10% in più che lo fa diventare un giocatore importantissimo. Ha tutto per essere un gran terzino. E’ veloce e forte, un bel giocatore. Quando c’ero io non riusciva, infatti avevo giocato 20 partite perché era sempre infortunato. Sono contento per lui.

© Gianni Barberi
© Gianni Barberi

MIRO KLOSE: “Sono contento perché lui, è un giocatore che magari chi è giovane, vede come si allena le cose che fa. Un giocatore totale. Tanti hanno imparato da lui, l’umiltà, è arrivato a questo punto per come si allena e si cura”.

LEDESMA: “Lo conosco, capisco la scelta di Cristian. Rimanere lì a queste condizioni, per un giocatore che faceva 30 partite l’anno era dura. Ha accettato la decisione di far venire Biglia, era difficile continuare. Poi con l’infortunio di Lucas, la squadra aveva bisogno di una buona alternativa, ma Ledesma non c’era. Era talmente forte che farlo rimanere tanto tempo in panchina non era buono. Capisco sia Ledesma che la Lazio”.

MAURI: “Secondo me stiamo parlando uno dei più intelligenti giocatori della Serie A, per i movimenti e i ruoli. Con Klose fa una bella coppia, si capiscono e occupano gli spazi. Può giocare tranquillamente in questa Lazio, anche se per come gioca la squadra è difficile trovare la posizione idonea per lui. Secondo me il suo posto naturale è dietro la punta, perché può all’occorrenza fare sia la punta che il centrocampista”. 

© Gianni Barberi
© Gianni Barberi

PIOLI: “Anche se non lo conosco mi piace il suo atteggiamento, alza la voce pochissimo”.

DELIO ROSSI – REJA – BALLARDINI: “Con Delio Rossi ho lavorato che era da poco in Italia, venivo dalla Spagna, un campionato diverso. Faceva un gran lavoro tattico di almeno 40 minuti che io non ero abituato a farlo. Ho imparato con lui i movimenti. Con Ballardini, a me la tranquillità che aveva, quando noi andavamo male, al quartultimo posto, lui diceva che le cose andavano bene. la sua serenità. Reja è un po’ un mix, tanti anni di esperienza in panchina, sa come gestire i momenti difficili”.

ZARATE: “Non solo da parte mia, ma anche di tutti i miei compagni, abbiamo fatto il massimo per cercare di far tornare Zarate al livello che conoscevamo tutti. Lui non ci è riuscito per una questione tecnica e fisica. Questo non voglio che succeda con Felipe (Anderson ndr)”.

Felipe Anderson: “L’Europa League è importantissima. Il Manchester?”

Direttamente da “Fox Sports Brasil”, la nota emittente brasiliana, arrivano parole importanti da parte di Felipe Anderson, che collegandosi su Skype da Roma rilascia delle dichiarazioni che fanno, almeno per adesso cadere le ipotesi di un suo trasferimento altrove.

Manchester_united_logoPrima domanda diretta, il Manchester United e il suo interessamento: “Non c’è niente di concreto. Sono voci che mettono in giro i giornali. Scrivono spesso di una mia possibile partenza ma io resto qui. Il mio obiettivo è semplicemente quello di fare bene con questa maglia per raggiungere la Seleçao. Questo modo di allenarmi mi ha già portato alla Selezione Olimpica ma devo pensare a migliorare sempre di più”. Poi appunto, la nazionale brasiliana, meta per tutti i giocatori sudamericani: “C’è grande concorrenza per un posto alle Olimpiadi, figuriamoci per la Nazionale maggiore. Siamo un paese competitivo, abbiamo due gruppi formidabili. Sono sicuro che il periodo difficile che abbiamo affrontato è da ricondurre a una fase di transizione. A nostra disposizione ci sono calciatori fortissimi”. Un’ultima domanda riguardo la sua concentrazione e i suoi obiettivi. Europa League o la Selecao: “Io penso solo a giocare bene. La concorrenza lì davanti è incredibile, a partire da Neymar per finire a Douglas Costa. Devo lavorare tanto. L’Europa League è importantissima, alla Lazio vogliamo continuare a sognare. Abbiamo un piccolo vantaggio calcolando che con lo 0-0 passeremmo il turno. Dobbiamo giocare con intelligenza, affrontando la gara come abbiamo fatto col Galatasaray. L’1-1 è un vantaggio, nel turno precedente lo abbiamo dimostrato”.

Premier League – Ranieri spazza via Benitez, Leicester a + 5. Gran gol..

Il Leicester di Ranieri miete un’altra vittima. Questa volta è stato il turno del Newcastle, in zona retrocessione che per provare a salvarsi ha cambiato recentemente panchina, affidandola al ben noto Rafa Benitez. Tra l’altro per l’ex tecnico partenopeo era la prima ufficiale alla guida della squadra inglese.

Partita non “eccellente” dal punto di vista del gioco, come sottolineato dal tecnico romano, il quale ha riconosciuto l’appannamento dei suoi, ma anche il carattere risoluto che alla fine ha portato ai tre punti: “Non è stata una delle migliori partite , ma ho visto lo spirito giusto”.

Mattatore della serata Okazaki, autore di un gol di rovesciata, figlio di un’azione rocambolesca e caparbia intrapresa con determinazione e cuore. A riguardo Ranieri ha sottolineato: “Okazaki eroe? Non importa chi segna, ma solo la concentrazione e la lotta”.

La squadra del popolo, che vince per la gente e che sta, punto dopo punto, fregiandosi della possibilità ormai concreta di realizzare un sogno. Inizialmente sembrava fosse un “privilegio” non alla portata della piccola realtà inglese, ma che adesso vede oltre le crepe dello scetticismo la luce della ribalta e della consacrazione. E Ranieri vede e legge benissimo le fitte trame della “nuova” compagine esaltandola da “gladiatore” all’occorrenza (in un momento di difficoltà nel quale si era spento anche il tifo il tecnico rivoltosi con veemenza sportiva nei confronti dello stadio li ha incitati a ricominciare a caricare la squadra).

CLASSIFICA:  +5 sul Tottenham, + 11 e + 12 su Arsenal e Manchester City (entrambe con una partita in meno).

Bičík lancia il guanto di sfida: “Lazio sei forte, ma noi non abbiamo paura di te”

È solo grazie a lui se la Lazio nella partita di andata è riuscita a fare soltanto un gol. Il miracolo su Candreva e Parolo lo ha reso di diritto uno dei protagonisti della gara d’andata, anche se non ha potuto fare niente sul tocco sottoporta di Parolo che ora da un importante vantaggio ai ragazzi di Pioli. Stiamo parlando di David Bičíkportiere dello Sparta Praga. L’estremo difensore è intervenuto ai microfoni dei media locali e tra le vari argomenti non poteva mancare l’imminente sfida dell’Olimpico questo giovedì, per il ritorno degli ottavi di finale di Europa League“La Lazio? Sarà sicuramente un ostacolo molto difficile da superare. Noi non ci arrendiamo e stiamo studiando la miglior tattica per affrontare i biancocelesti. Penso che cercheremo di attaccarli e di segnare subito un gol, così l’andamento sarà poi imprevedibile. Per il derby non avremo neanche il tempo di respirare. Ripartiremo da Roma venerdì mattina e domenica avremo questa sfida caldissima in campionato. Ora però pensiamo alla competizione internazionale. Vogliamo continuare a giocarla e, se andremo avanti, avremo anche il vantaggio di non arrivare all’appuntamento successivo tutti arrabbiati

RASSEGNA STAMPA – Tonelli, Lazio in vantaggio sulla Roma. L’agente: Lotito può soffiare Immobile al Toro

La Lazio piomba su Lorenzo Tonelli, 26 anni, difensore centrale dell’Empoli che il 1° dicembre scorso ha prolungato il suo contratto sino al 30 giugno 2019. Lo ha rivelato il managerSommela, agente del calciatore, intervistato da cittaceleste.it: «È vero, i biancocelesti sono in netto vantaggio». Nel novembre scorso, l’Empoli aveva rifiutato 1 milione per il prestito e 3,5 per il riscatto: Lotito e Tare potrebbero arrivare ad offrire 10 milioni, nell’operazione potrebbe rientrare Gentiletti, ma l’Empoli aveva già scartato questa ipotesi durante il mercato invernale. C’è dell’altro. Sommella ha soggiunto: «Il Torinopuò riscattare Immobile dal Siviglia per 11 milioni, ma, sicuramente, il club biancoceleste è importantissimo e un eventuale trasferimento a Roma non potrebbe che fargli piacere».

Fonte : Il Corriere dello Sport

 

RASSEGNA STAMPA – Lotito: “Daremo filo da torcere a tutti”. Ma per lo Sparta è emergenza

Non solo la prima vittoria di Pioli in campionato dopo una trasferta europea e il ritorno al gol di Klose in Serie A dopo oltre 9 mesi. Il successo contro l’Atlanta è riuscito addirittura a far rompere il silenzio del presidente Lotito, che non parlava del club biancoceleste da moltissimo tempo.

LOTITO: “DAREMO FILO DA TORCERE ALLE SQUADRE MIGLIORI” – La modalità è come sempre quella del comunicato, ma è già qualcosa: “La S. S. Lazio ha conseguito ieri sera una straordinaria vittoria contro l’Atalanta. Abbiamo ritrovato un grande campione, Klose, che ha trascinato la squadra verso il successo. Davanti al nostro pubblico abbiamo fatto vedere a tutti che la Lazio c’è ed è pronta a giocare al massimo fino all’ultimo secondo di questo campionato per riuscire a centrare il miglior piazzamento possibile in classifica. L’aquila della S. S. Lazio vola ancora alto e daremo filo da torcere alle squadre migliori di questo campionato puntando sul nostro essere squadra coesa e sempre pronta a dare il meglio per i nostri tifosi”. Che anche ieri, però, almeno quei pochi che si sono presentati allo stadio Olimpico, hanno manifestato il loro malessere e la contestazione nei confronti del presidente. Una situazione di stallo che difficilmente si risolleverà con questi comunicati.

Fonte : La Repubblica

RASSEGNA STAMPA – Klose chiede spazio in Europa

E ora chiede spazio. Riecco Miro Klose, un campione eterno, un fuoriclasse a 37 anni. È tornato un’altra volta, ha steso l’Atalanta e rialzato la Lazio in campionato, sogna un finale da protagonista e un trofeo inaspettato. L’Europa League è l’ultimo treno utile per salvare la faccia, la gara contro lo Sparta Praga s’è trasformata nella più importante dell’anno, Basilea resta però una missione (quasi) impossibile.

Fonte : Il Tempo

 

RASSEGNA STAMPA – Lotito: «Ritrovato Klose daremo filo da torcere»

«La Lazio c’è ed è pronta a giocare al massimo fino all’ultimo secondo di questo campionato per riuscire a centrare il miglior piazzamento possibile in classifica». Lo dice il presidente della Lazio, Claudio Lotito, commentando la «straordinaria vittoria contro l’Atalanta» conseguita ieri sera dagli uomini di Pioli grazie ai primi gol in campionato di Miroslav Klose. «Abbiamo ritrovato un grande campione, Klose – ha aggiunto il patron in una nota – che ha trascinato la squadra verso il successo. Davanti al nostro pubblico abbiamo fatto vedere a tutti che la Lazio c’è». «L’aquila della Lazio vola ancora alto e daremo filo da torcere alle squadre migliori di questo campionato puntando sul nostro essere squadra coesa e sempre pronta a dare il meglio per i nostri tifosi», ha concluso Lotito.

Fonte : Il Messaggero

Wilson: “Sono fiducioso sul passaggio del turno in Europa League”. E su Chinaglia…

La redazione di Passionedelcalcio ha intervistato Pino Wilson. L’ex capitano ha parlato del prossimo incontro dei biancocelesti in Europa League e inoltre ha piacevolmente spaziato nel mondo Lazio tra ricordi e aneddoti legati al passato.

La Lazio di oggi può essere paragonata a quella vincente del primo scudetto? “No, tra le due formazioni non c’è alcun punto di contatto”.

Fra lei e Nesta, capitani dei due scudetti biancocelesti, quali somiglianze e differenze ci sono? “Anche se eravamo fisicamente diversi facevamo del tempismo il nostro punto di forza. Alessandro è stato un grande calciatore, ha vinto tutto quello che c’era da vincere”.

Di Giorgio Chinaglia cosa ci racconta? “Un aneddoto divertente lo racconto volentieri. Prima di un Inter-Napoli eravamo in ritiro e ricordo che ci trovavamo in un mercato ortofrutticolo, caricando troppo peso sulle spalle Giorgio cadde sulle ceste di frutta facendoci scoppiare tutti a ridere fragorosamente”.

Cosa le piaceva di più di Chinaglia? Giorgio era un istintivo ma, anche se in alcuni momenti si arrabbiava, si rendeva conto se sbagliava e sapeva chiedere scusa. Ciò che sul terreno di gioco mi ha sempre colpito di lui era il modo di proporsi. E’ l’uomo che più di tutti ha lasciato un segno nel tifoso laziale, portandolo ad essere orgoglioso della maglia biancoceleste”.

La Lazio riuscirà a passare il turno in Europa League contro lo Sparta? E secondo lei nella partita di andata avrebbe potuto osare di più? “Certo ripensando alla gara di andata forse si poteva fare meglio ma sono fiducioso. L’atteggiamento della squadra a Praga mi è piaciuto, non ci sono elementi per credere che non ce la faccia a passare il turno. Il maggiore spessore dei biancocelesti è venuto fuori e così sarà anche nella gara di ritorno”.

Da dove nascono tutti i problemi riscontrati in Campionato? “Il problema più grande è stata la presunzione di poter giocare con gli stessi undici giocatori per tutto il campionato. Le assenze di Biglia e De Vrij hanno pesato tantissimo e le riserve non si sono dimostrate all’altezza. Inoltre, non c’è un centravanti in grado di sostituire Klose. Parlando dei singoli Felipe Anderson è quello che mi ha deluso maggiormente perché da un campione del suo calibro ci si aspetta molto di più, invece quando entra in campo sembra ci stia facendo un favore”.

Nel suo ruolo in Nazionale per il prossimo Europeo chi ritiene più adatto? Conte ha lavorato bene anche se sarebbe stato meglio che invece di pensare già al Chelsea avesse avuto la mente sgombra. Se devo citare un fuoriclasse della Nazionale nel mio ruolo penso a Bonucci“.

Qual è il ricordo più bello della sua carriera? “Sicuramente il giorno in cui ho esordito perché è il premio per ciò che ti sei guadagnato con tanto lavoro. Quel momento è il coronamento di un sogno cullato sin da bambino, quello di giocare in serie A”.

 

 

 

 

 

 

 

 

BENTORNATO Kaiser Klose, quadro d’autore in una stanza semivuota

Ci sono volute 29 giornate, ma finalmente eccola. La prima rete di Klose in questa Serie A. Si sa, le gioie non arrivano mai da sole: doppietta rifilata all’Atalanta (l’ottava della sua esperienza laziale) e proprio contro la squadra dell’ex allenatore biancoceleste Edy Reja. Non poteva durare per sempre quest’incubo e finalmente c’è stato il dolce risveglio: Miro Klose si è sbloccato. Una canzone dei Gemelli Diversi diceva: “Ci sei solo tu, con quella porta davanti e un tiro da segnare che aspetta per svelarti se… Tutti quei sogni per cui tu corri… Li meriti davvero o son solo illusioni folli…Solo tu, e quella porta più in là… Sotto i fischi di tutti quando quel tiro non va…Particolari sciocchi, se vali si vede dagli occhi… Niente paura tu corri…Tu corri…“, ecco, vedendo la partita incolore di domenica sera, nella testa di tanti tifosi risuonavano queste parole e questa melodia. Perché? Perché ogni volta che quel giovanotto tedesco di quasi 38 anni toccava palla tanti elementi emergevano in modo lampante ed inequivocabile: Miro Klose – campione del mondo e leggenda nella storia dei mondiali con la Germania – ieri, da buon capitano, ha preso per mano una squadra imbottita di riserve e ha trasformato una partita priva di stimoli (e che era considerata quasi come un amichevole) in una vittoria che ti rida un briciolo di speranza, felicità e di autostima collettiva. Klose Felipe Anderson abbraccio-01No, Lui non riesce a vedere una partita come un allenamento, per quanto priva di stimoli questa possa essere. L’assenza del gol stava diventando un silenzio assordante che lui non meritava, non può un campione come lui chiudere la stagione con neanche un gol fatto in campionato (e uno solo in Europa League). Ma lui non ha mollato ed ecco che 287 giorni dopo l’ultima rete fatta (31 maggio 2015 Stadio San Paolo di Napoli), può finalmente tornare a sorridere. Miro se li meritava tutti questi due gol, perché dal fischio d’inizio ha rincorso avversari come un 18enne che aveva voglia di mangiarsi il campo. E invece di anni ne ha 37, nessuna sorpresa lui è fatto così, per questo i tifosi lo hanno sempre amato fin dal suo arrivo a Formello: dedizione, sacrificio, umiltà e fair play, non avrebbe ottenuto il Premio etica nello sport altrimenti…
S’era già sbloccato in Europa League contro il Galatasaray, e ora finalmente anche il campionato non è più un tabù: In Serie A si tratta della rete numero 49 (58 in totale con la maglia della Lazio), superando così Morrone e Pandev e si è portato in solitaria all’ottavo posto della classifica dei marcatori biancocelesti in campionato. Il prossimo obiettivo è il grande Renzo Garlaschelli (51 gol). Nella classifica generale dei bomber, invece, il panzer ha staccato Casiraghi ed è nono a -6 dal duo Garlaschelli-Pandev. Avrà tempo fino al termine della stagione per migliorarsi e confermare il trend degli ultimi anni, che lo hanno visto accelerare sempre al fotofinish. Klose proverà ad avvicinarli e fino all’ultimo giorno che indosserà questa gloriosa maglia metterà la stessa immensa e sublime voglia e determinazione di sempre, come lui stesso ha dichiarato ieri sera nel post partita: Mi mancava questo gol per me e per la squadra, io penso che ogni squadra deve avere un bomber da 15 gol, ma se la squadra riesce ad aiutare noi 3 attaccanti per noi è più facile. Il mio impegno che metto è perché ho sempre appreso da qualche grande giocatore che avevo accanto. Per me i miei compagni sono fondamentali, la mia seconda famiglia è lo spogliatoio, sono molto contento di questo gruppo“.
Sta a Pioli ora dargli lo spazio che merita, serve la sua personalità e la sua grande voglia di lottare per trionfare nella delicatissima sfida di giovedì contro lo Sparta Praga. Basterebbe questo biglietto da visita per spaventare i difensori dello cechi.
Tutti dobbiamo alzarci in piedi e battere le mani ad un grande campione, che logicamente non ha più la continuità di un tempo, un campione che ieri sera, dopo aver fatto il suo primo gol in campionato quest’anno, invece di esultare come un pazzo… si è preoccupato delle condizioni del compagno a terra dolorante. E’ lo stesso calciatore che durante gli allenamenti è sempre il primo ad arrivare e l’ultimo ad andare via. Quello che magari va a raccogliere i fratini e i palloni, aiutando così i magazzinieri oppure appunto spiegando ai ragazzi più giovani come bisogna comportarsi. Possiamo dire tout court che …l’UMILTA’…è la sua dote più bella.
Abbiamo molto da imparare da lui sul piano della mentalità…peccato non poter ammirare ancora per molto questa immortale opera d’arte. 

Marco Lanari

A 37 anni ha la stessa fame di un ragazzino. Qualunque tifoso della S.S. Lazio non può non essere fiero di Miroslav Klose, un vero appassionato di calcio non può non amare questo calciatore.

Pubblicato da Serie A TIM su Domenica 13 marzo 2016

Dalla natura le soluzioni per risolvere il problema del traffico urbano

E’ la natura a offrirci consigli utili per risolvere, almeno in parte, il problema del traffico urbano. Secondo un nuovo studio australiano api, formiche e altri insetti, offrono le soluzioni migliori per migliorare i sistemi di gestione del traffico. Il loro comportamento potrebbe aiutare gli urbanisti a risolvere i maggiori problemi di infrastrutture e a pianificare il rinnovamento urbano di una cittadina. La comune formica nera dei giardini, nota come Lasius niger, prevede dove potrebbero formarsi gli ingorghi e si attiva precedentemente deviando il traffico verso sentieri alternativi . “Se l’uomo potesse sviluppare una simile strategia, possibilmente come parte di un sistema di navigazione online tipo Google Maps, si potrebbe conseguire un flusso di traffico più equilibrato sulle reti stradali. Potremmo ridurre o prevenire la congestione in certe aree”, scrive Middleton.

AMBIENTE – Plastica rinnovabile per un domani più eco

Scoperta sensazionale degli scienziati dell’università di Stanford. I ricercatori dell’università privata Americana, situata in California, hanno individuato un nuovo metodo per fare la plastica senza l’uso del petrolio ma, utilizzando al posto di quest’ultimo, anidride carbonica (CO2) e vegetali non commestibili come rifiuti agricoli. Con questa nuova eco-plastica si potrebbero produrre bottiglie e altri oggetti, in modo da ridurre notevolmente l’impronta di carbonio dell’industria delle materie plastiche.

Uno degli autori della ricerca – che è stata pubblicata su Nature -, Matthew Kanan, ha spiegato: “Il nostro obiettivo è quello di sostituire i prodotti derivati ​​dal petrolio con la plastica a base di CO2. Se si potesse farlo senza l’utilizzo di un sacco di energia non rinnovabili, si potrebbe ridurre drasticamente l’impronta di carbonio del settore delle materie plastiche”.

Molti prodotti in plastica sono costituiti da un polimero chiamato polietilene tereftalato (Pet). Di questa sostanza, nel mondo, ogni anno ne viene prodotta circa 50 milioni di tonnellate per contenitori di bevande riciclabili, elettronica, prodotti per la cura personale e tessuti. Il Pet è costituito da acido tereftalico e glicole etilenico, prodotti che derivano da gas naturale e petrolio raffinato. Ma la produzione di PET produce notevoli quantità di CO2, un gas serra che contribuisce al riscaldamento globale. “L’uso dei combustibili fossili come materia prima, insieme all’energia richiesta per la produzione di Pet, genera oltre 4 tonnellate di CO2 per ogni tonnellata di Pet”, ha dichiarato Kanan.

Gli esperti si sono concentrati sul polietilene furandicarbossilato (Pef), un’alternativa al Pet, composto da glicole etilenico e dall’acido 2-5-furandicarbossilico (Fdca), che può venire estratto da biomasse e non da petrolio. PEF è un sostituto interessante per il PET, perché FDCA può essere acquistato da biomasse al posto di petrolio. PEF è anche superiore al PET a tenuta su ossigeno, che è utile per applicazioni di imbottigliamento”, ha proseguito il ricercatore.

Ma nonostante le molte caratteristiche positive del PEF l’industria delle materie plastiche non ha ancora trovato un modo per la produzione su larga scala e a basso costo  Il problema finora è stato trovare un modo commercialmente fattibile per la produzione di FDCA sostenibile. Finora l’Fdca è stato ricavato dal fruttosio dello sciroppo di mais ma la coltivazione di colture per l’industria richiede un sacco di terra, energia, fertilizzanti e acqua. “Utilizzare il fruttosio è problematico perché la sua produzione ha un impatto ambientale notevole e, in ultima analisi, si entrerebbe in competizione con la produzione alimentare. Sarebbe molto meglio fare FDCA da biomasse non commestibili come erba o materiale di scarto lasciati dopo la raccolta”, ancora il professore su Nature.

Ora nella nuova tecnologia per fare il Fdca, i ricercatori, al posto dello zucchero di mais hanno trovato il modo di sfruttare un composto proveniente dagli scarti agricoli, il furfurolo – utilizzato per decenni – che, assieme alla CO2 e al carbonato e senza l’ausilio di sostanze chimiche pericolose porta al risultato ottenuto. Circa 400mila tonnellate sono prodotte annualmente per la produzione di resine, solventi e altri prodotti.

Come detto dal professore lo studio effettuato ha il potenziale di ridurre significativamente le emissioni a effetto serra perché il CO2 necessario per produrre il PEF potrebbe essere ottenuto dalle emissioni delle centrali elettriche a combustibili fossili o da altri siti industriali. L’anidride carbonica prodotta verrà riciclata da erba, erbacce e altre piante, per poi essere riutilizzati di nuovo per produrre più PEF. 

AUTO BLU – Diventerà reato penale l’abuso dell’utilizzo. Pena?…

Diventerà reato penale l’abuso dell’utilizzo delle auto blu. Lo prevede un emendamento del Pd alla proposta di legge sull’acquisto e la dismissione delle autovetture di servizio in discussione in Commissione affari costituzionali alla Camera. Non si potrà neanche compiere il percorso da casa all’ufficio, si rischiano da sei mesi a tre anni di reclusione per peculato d’uso. Oggi l’esecutivo ha dato parere favorevole alle modifiche dem, opponendosi invece ad alcuni cambiamenti proposti dalla Lega.

Si comincerà a votare domani e il via libera dell’aula è previsto per la settimana prossima. Si è stabilita inoltre la proroga al 31 dicembre 2017 del divieto di acquisizione di altre autovetture e di comminare sanzioni amministrative fino a 10mila euro per chi non rispetta i limiti d’acquisto e non fornisce i dati che vengono richiesti dal ministero della Pubblica amministrazione. Il M5s chiede di fare di più: “Occorre eliminare l’anacronistico e dispendioso status symbol, è inaccettabile che lo Stato sperperi 400 milioni di euro”.

Nel 2012 la spesa totale era stimata per 1.050 milioni, 128 milioni in meno rispetto all’anno precedente. Il governo nei giorni scorsi ha fornito gli ultimi dati. Lo scorso anno il parco auto delle pubbliche amministrazioni si è ridotto passando dalle 66.619 autovetture del 2014 alle 23.203 del 2015. Per le amministrazioni centrali dello Stato le autovetture in uso sono passare dalle 567 del 2014 alle 274 del 2015, con la riduzione delle auto blu con autista dei ministeri, passate dalle 159 del 2014 alle 59 del 2015, di circa due terzi. Nel corso dell’ultimo anno le regioni hanno piu’ che dimezzato il parco auto passando dalle 2.883 autovetture del 2014 alle 1.277 del 2015, di cui 759 sono di proprieta’. Ora l’ulteriore stretta che fissa i paletti per l’utilizzo delle autovetture di servizio.

Fuori per 2 settimane: giocatore del Milan salterà la sfida con la Lazio

Almeno due settimane di stop per Juraj Kucka. Il centrocampista slovacco del Milan, infortunatosi in allenamento prima della gara contro il Chievo Verona, ha riportato una lesione al flessore della coscia sinistra, come confermato da un comunicato apparso sul sito della società rossonera. Lo slovacco salterà quindi la gara di domenica sera contro la Lazio, mentre dovrebbe tornare in campo dopo la sosta, per la partita di Bergamo contro l’Atalanta.

Fonte: Skysport

L’amarezza di Oddi: “La Lazio ha giocato una brutta partita. Le riserve? Questa maglia è troppo…”

L’ex difensore biancoceleste  e Campione d’Italia con la Lazio di Maestelli del ’74, Giancarlo Oddi, intervenuto ai microfoni di Radio Sei, nella trasmissione ‘9 gennaio millenovecento’ per esprimere il suo giudizio sulla vittoria di ieri della Lazio contro l’Atalanta: “E’ stata una brutta partita, ‘calcioni’, palloni gettati al vento, situazioni tecniche non belle. Per come è andata doveva finire 0-0, invece sono arrivati i tre punti utili per onorare al meglio il campionato fino alla fine della stagione e per preparare con più serenità la gara di giovedì in Europa League”. La critica non risparmia i singoli autori, secondo Oddi, di una prova assoluamente insufficiente: “Per quanto riguarda i calciatori che ieri sono andati in campo e non conoscevamo dico che per il momento per esempio Patric non è un calciatore da Lazio in questo momento. La maglia della Lazio a questo tipo di calciatori sta larga. Non mi è piaciuto, così come Braafheid che è andato in grande difficoltà con D’Alessandro. In velocità era troppo per lui. Mauricio ha fatto una gara discreta ma nonostante questo ha fatto di tutto per farci prendere gol. E‘ andata bene, ma resta il fatto che questi giocatori non sono da Lazio“.

Milan-Lazio: parla il doppio ex Cristian Brocchi

Sarà una domenica piena di emozioni quella che vivrà l’ex centrocampista di Milan e Lazio, Cristian Brocchi. Domenica infatti le sue due squadre del cuore si affronteranno nel posticipo della 30° giornata di Serie A tim. La Lazio cercherà punti per un posto di Europa League (sperando che la partita di giovedì abbia fornito ai biancocelesti una nuova dose di entusiasmo) mentre il Milan deve cercare di tenere il più lontano possibile proprio i biancocelesti, diretti concorrenti nella corsa all’Europa. Per presenare questa sfida di campioanto, il dobbio ex Cristian Brocchi è intervenuto ai microfoni di Milan Channel. Queste le sua parole: “Credo che l‘Europa League peserà tantissimo alla Lazio, sia mentalmente che fisicamente. La gara con lo Sparta Praga sarà molto stancante e la squadra sarà concentrata sull’Europa, speriamo passi il turno e poi vediamo domenica sera come il Milan preparerà la gara”.

CASO PANTANI – Spunta la Camorra. Intercettazione choc [AUDIO]

Clamorosi, ennesimi risvolti nel “caso Pantani“.  Stanno emergendo nuovi ed incredibili scenari sul Giro perso dal Pirata nel ’99, quando venne fermato per un tasso di ematocrito superiore alla norma a Madonna di Campiglio, alla partenza della penultima tappa di una corsa rosa stra-dominata dallo scalatore di Cesenatico. La redazione di Premium Sport ha trasmesso in esclusiva l’audio di un’intercettazione telefonica di un detenuto vicino alla Camorra e ad ambienti legati alle scommesse clandestine. L’uomo sarebbe lo stesso che confidò in prigione a Renato Vallanzasca che quell’anno il Pirata non sarebbe riuscito a terminare il Giro d’Italia. Tutto questo esce proprio nel giorno in cui la Procura di Forlì ha chiesto l’archivazione del caso sulla morte dell’indimenticato ciclista romagnolo.
Di seguito riportiamo l’audio integrale di questa clamorosa intercettazione telefonica.