La Uefa stamane ha aggiornato la classifica del ranking per club relativo alla stagione in corso. I primi tre posti sono, nell’ordine, di Real Madrid, Barcellona e Bayern Monaco. La Juventus, prima delle italiane, torna di nuovo tra le prime dieci della classifica generale: gli uomini di Allegri infatti salgono in nona posizione. La Roma scavalca Fiorentina, Lazio e Napoli e si porta in sedicesima posizione. Subito dopo i giallorossi si trovano i partenopei di Sarri. Anche la Lazio è in crescita, i biancocelesti infatti salgono al 22° posto, conquistando ben sei posizioni. I viola di Sousa, invece, si trovano in quarantunesima posizione.
SS Lazio Nuoto: 2 gare in 3 giorni al Foro…
ROMA- Due sfide in tre giorni fra le mura amiche, le aquile si preparano al tour de force. Questa sera alle 19.30 la Lazio Nuoto affronterà il Brescia, capolista del campionato a pari merito con la Pro Recco, per la 17^ giornata di serie A1. Sfida oggettivamente molto complicata per i biancocelesti, rinvigoriti comunque dall’ultima vittoria ottenuta fuori casa contro il Sori, un successo che ha risollevato sia il morale che la classifica. I lombardi, invece, sabato scorso hanno avuto la meglio della Florentia per 16-7 e hanno vinto quindici delle sedici partite totali del campionato. Per gli uomini di Formiconi sarà sicuramente un buon test (dopo quello positivo al di là del risultato contro la Pro Recco) a tre giorni di distanza da un’altra partita molto importante contro il Bogliasco, che si disputerà sempre nella piscina del Foro Italico. Quella sì decisiva per tentare la scalata al nono posto, al momento lontano ben 5 punti e primo utile ad evitare la fase di play out.
Pierluigi Formiconi allenatore Lazio Nuoto ha rilasciato queste dichiarazioni: “Mai perdere prima di cominciare, lo dico sempre, ma sulla carta non c’è storia, molto nel risultato finale dipenderà anche dal metro arbitrale perché il loro gioco è molto fisico. Non abbiamo nulla da perdere, la nostra partita però è quella con il Bogliasco. Il Brescia ha tanti giocatori di qualità, i Presciutti a cui sono particolarmente legato, Del Lungo, Molina, inutile fare l’elenco, una squadra che lotta sempre per il vertice e si contende lo scudetto con il Recco da anni. Siamo in difficoltà con l’uomo in più è vero, ma noi non lo facciamo male tatticamente, il problema è che sbagliamo troppo sotto porta“.
Ex dell’incontro, Daniele Giorgi, molto legato ai suoi vecchi comapgni a cui lancia un messaggio: “Penso che il Brescia abbia messo tanto dal punto di vista economico e sportivo, meritano un riconoscimento sul campo, spero che sia l’anno buono e nella lotta scudetto faccio il tifo per loro. Sono contento di rivedere i miei ex compagni che stanno facendo un grande campionato, per noi è un test un po’ fuori portata che però ci permette di capire a che livello siamo di gioco e di gestione delle gare, in vista della sfida con il Bogliasco. Ho detto più volte che a noi mancava solo una vittoria per trovare entusiasmo, il clima in casa nostra è cambiato, si lavora meglio vincendo. Puntare al nono posto è un obbligo, non dipende solo da noi ma anche dagli altri risultati, io ci credo e ci spero, la classifica è corta e per questo non è impossibile, serve in ogni caso non sbagliare più, noi ci sentiamo forti ma dobbiamo dimostrarlo”.
Convocati: Convocati: Radic (P), Ferrante, Colosimo (C), De Vena, Charuto, Di Rocco, Giorgi, Cannella, Leporale, Lapenna, Maddaluno, Mele, Vespa (P)
MEDIA E TV – Grazie alla collaborazione con la Lazio Calcio, la partita tra S.S. Lazio Nuoto e A.N. Brescia verrà trasmessa in differita su Lazio Style Channel, canale 233 del bouquet di Sky, venerdi 26 febbraio alle 21. La gara verrà trasmessa in diretta streaming, basterà collegarsi 10 minuti prima dell’inizio sul sito: www.sslazionuoto.it. Per info e notizie seguici su: www.sslazionuoto.it o sulla nostre pagine Facebook e Twitter, Lazio Nuoto
Campionato serie A1 maschile
Girone di ritorno 4^ Giornata – mercoledì 24 febbraio 2016
Roma, Piscina Foro Italico, ore 19:30
S.S. LAZIO NUOTO – A.N. BRESCIA
Arbitri: Brasiliano e Romolini
Delegato: Pais
Roma: trapiantato ad una 16enne un cuore finto…
L’operazione porta la firma dell’ospedale Bambino Gesù di Roma. Una ragazza di 16 anni ha rischiato di vedere il suo cuore arrestarsi per un miocardiopatia dilatativa severa. Così, i dottori lo hanno sostituito con un nuovo cuore artificiale ‘magnetico’. La paziente è stata trapiantata l’11 gennaio, data diventata storica visto che, per la prima volta al mondo viene impiantato con successo un cuore artificiale in un paziente pediatrico. Nel 2002 l’ospedale pediatrico Bambino Gesù ha costruito il primo impianto di cuore artificiale, da quel momento sono stati oltre 60 sono i cuori meccanici impiantati. Ma il primo cuore artificiale permanente impiantato in un paziente è datato del 30 settembre 2010. Nell’aprile 2012 invece fu la volta del più piccolo cuore artificiale, sempre per la prima volta al mondo, su un bambino di appena 16 mesi. Il nuovo dispositivo creato per la ragazza 16enne si chiama ‘Heart Mate 3’. La pompa centrifuga che lo fa funzionare, mantiene la parte rotante sospesa evitandogli di entrare in contatto con altre parti meccaniche, impedendo ai globuli rossi di danneggiarsi durante il passaggio del sangue nel dispositivo. Inoltre il nuovo device, evita l’attrito tra le parti meccaniche scongiurando così l’usura. Come riportato da Adnkronos, gli esperti spiegano che il cuore artificiale a levitazione magnetica può essere utilizzato sia come soluzione ponte in attesa del trapianto di cuore, sia come soluzione definitiva. La giovane, a distanza di sole 16 ore dall’intervento, era sveglia e in ottime condizioni.
Moggi: “Candreva non va ceduto. Lotito via dalla Lazio? Credo che…”
L’argomento principale in casa biancoceleste è sempre lui: Antonio Candreva. Non può essere altrimenti, visto che dopo le esclusioni del mister Pioli, l’agente del centrocampista ha strizzato l’occhio alle big in più di un’occasione. Le opinioni tra i tifosi sono contrastanti, c’è chi valuta l’esterno di Tor de’ cenci inamovibile e fondamentale per la truppa biancazzurra, mentre un’idea che sta percorrendo il restante dei tifosi e addetti ai lavori, è quello che vede un Antonio demotivato e con la mente da un’altra parte, atteggiamento che secondo quest’ultimi renderà più leggero un possibile addio a fine stagione dell’azzurro. Anche un ex dirigente come Luciano Moggi dice la sua su tale argomento intervenendo a Cittaceleste.it: “In una squadra come la Lazio me lo terrei stretto Candreva. E’ uno dei migliori giocatori di tutta la rosa, poi certo che di fronte ad un’offerta importante…” Poi continua con un commento su Claudio Lotito: “Tenete sempre a mente che lui è un uomo di ferro. E’ una vita che sta li avendo dato anche delle soddisfazioni ai tifosi che nonostante questo lo contestano da sempre”. Infine una battuta se ci sia una possibilità reale che Lotito lasci la Lazio: “Credo che questo lo dovete chiedere a lui…”
Pulici: “Agli inviti e alle parole della società ora facciano seguito i fatti concreti.”
Felice Pulici, storico numero uno della Lazio dello scudetto del ’74, è intervenuto sugli 88.100 di Elle Radio, nella trasmissione condotta da Danilo Galdino e Vincenzo Oliva “I Laziali Sono Qua“, alla vigilia dell’importantissima sfida europea che vedrà la Lazio contendere l’accesso agli ottavi di finale di Europa League ai turchi del Galatasaray.
Nelle ultime settimane si è parlato di personaggi che potrebbero aiutare la società a riavvicinarsi alla tifoseria: “Il dialogo, quando è sincero, voluto e sereno, porta sempre comportamenti che possono essere condivisi. Ci sono opportunità nuove che possono essere colte quando si dialoga, però la volontà deve essere chiara e trasparente da entrambe le parti. Questo al momento rappresenta a mio avviso lo strappo più grande al momento, più dei mancati acquisti o dei risultati che possono venire a mancare. Fattori che contano, perché la classifica serve per creare entusiasmo, ma è la presenza dei tifosi che ha consentito alla Lazio di andare avanti anche in momenti peggiori.“
Un riavvicinamento però è stato auspicato spesso tra le parti, ma non sempre i fatti hanno fatto seguito alle parole: “L’abbandono totale della tifoseria e in parte anche della critica ha delle radici profonde. Alla disponibilità va fatta seguito un’azione tangibile, anche attraverso una denuncia da parte della società degli errori veniali che sono stati commessi. L’invito ad aprire le porte di Formello io lo leggo in questo modo: non un’iniziativa isolata, ma un modo di recuperare, costantemente nel tempo, la fiducia reciproca.“
Lo stadio però è vuoto non per il logorio dei rapporti con la società, ma per un altro problema primario: l’allestimento delle barriere e la divisione della curva. Ma in merito a questo argomento la società e la grande maggioranza degli addetti ai lavori non si sono espressi chiaramente. “Anche questo deriva fondamentalmente dalla mancanza di dialogo. Il prefetto Gabrielli ha chiesto dimostrazioni tangibili per togliere le barriere: andare allo stadio e dimostrare che sono inutili, o inserire una figura di raccordo con la tifoseria che possa istituire finalmente una mediazione tra le parti e risolvere la situazione. Una figura di vera garanzia per la società e per i tifosi. Non può essere quella individuata in Calveri, che ha compiti all’interno della Lazio puramente amministrativi. Non si può però dire “cacciamo via il presidente”, né prendere in giro i tifosi con parole che non trovano mai riscontro nei fatti.“
“Forse,” spiega Pulici, “Lotito vuole dimostrare di essere più irriducibile degli irriducibili, come disse una volta, ma a credo non sia insensibile alle istanze dei tifosi, così come è accaduto quando l’anno scorso sono state aperte le porte di Formello dopo le grandi vittorie. Il presidente capisce che le cose non stanno andando nel verso giusto e forse questo è un momento di mediare finalmente tra le parti.“
Per chiudere, una battuta su Lazio-Galatasaray: “Per quanto visto all’andata la preoccupazione non sarebbe molta, ma le partite europee nascondono sempre grandi tranelli: certo giocando in casa senza il vantaggio dei tifosi si potrebbe avere qualche problema in più.“
Fabio Belli
Una Lazio sempre più ‘green’ in un Olimpico sempre più deserto
Largo ai giovani: lo richiede il mondo del calcio per proiettarsi verso il futuro senza pesare troppo sui bilanci societari. E l’Italia si adegua, portando giovanotti rampanti dal basso delle gerarchie fino al posto da titolare. A confermarlo uno studio del CIES (Centro Internazionale per lo studio sullo sport), che ha elaborato una graduatoria degli under 19 più utilizzati dalle squadre europee nei vari reparti. E il nostro paese riscuote innumerevoli sorrisi: a partire dai pali, dove il portierino classe ’99 del Milan Donnarumma risulta in testa alla classifica dei portieri under 21 più utilizzati. Stesso discorso, per quanto riguarda i difensori, per Diawara, classe ’97 del Bologna, che precede Goretzka dello Schalke. In casa Lazio, invece, si registrano i settimi posti di Milinkovic-Savic tra i centrocampisti e di Keita tra gli attaccanti: due ragazzi che non partivano certo tra i titolari nel progetto originario di Pioli e che sono riusciti a farsi largo a suon di buone prestazioni e di gol. Due elementi che rappresentano il simbolo del progetto di ammodernamento messo in piedi dalla società e che dovranno essere i pilastri della Lazio del futuro.
Quella Lazio che, tornando al presente, si ritrova però a dover combattere le sue battaglie in uno stadio sempre più vuoto. Complici le barriere in Curva e il non proprio idilliaco rapporto con la società per i deludenti risultati di quest’anno, infatti, i tifosi hanno disertato sempre più in massa l’Olimpico in occasione delle gare casalinghe. A confermarlo ‘Leggo.it’, dove si legge che la media spettatori è passata dai 35mila dello scorso anno ai circa 20mila di quello in corso. E non va meglio per quel che concerne l’Europa League, dove la media di 7756 spettatori a partita pone i biancocelesti al 44° posto tra i club che partecipano alla competizione, dietro persino a sodalizi come il Midtjylland, che occupa la 42esima piazza.
Per fortuna, a riportare il sereno, oltre ai giovani, ci ha pensato anche l’Uefa, che questa mattina ha aggiornato il ranking per squadre di club relativo alla stagione in corso. E i biancocelesti compiono un bel balzo in avanti, dal 28° posto di qualche giorno fa al 22°. Stesso discorso per la Juventus, che rientra nella top ten, seguita, in 16esima posizione, dalla Roma, che ha scavalcato in un colpo solo Fiorentina, Napoli e appunto i cugini. I partenopei sono sotto la formazione di Spalletti di una piazza, mentre i viola si assestano al 41° gradino della graduatoria. Sulla cui cima resta saldo il Real, seguito dal Barça, che ha scavalcato nella piazza d’onore il Bayern, ora terzo.
L’avv. Mignogna: “Non esistono documenti sull’assegnazione dello Scudetto 1915 al Genoa: siamo ad un punto cruciale…”
La battaglia per l’assegnazione ex aequo dello scudetto 1915 alla Lazio con il Genoa va avanti. L’avvocato Gian Luca Mignogna, promotore dell’iniziativa, è intervenuto alla webradio del settimanale Nuovo Corriere Laziale spiegando i passi avanti finora compiuti dall’iniziativa.
“Mano a mano che la petizione è andata avanti (superate nel frattempo le 31.000 firme, CLICCA QUI per sottoscrivere anche tu) sono emersi nuovi particolari. Quello dello scudetto assegnato al Genoa può essere considerato un vero e proprio vulnus nella giustizia sportiva. Non ci sono documenti che provano l’assegnazione del titolo ai grifoni, né testimonianze nella letteratura sportiva dell’epoca che abbiamo scandagliato in lungo e in largo. Tanto che viene quasi spontaneo chiedersi: ma l’assegnazione del titolo al Genoa fu effettivamente messa in atto dalla FIGC, oppure ci fu una sorta di autoassegnazione, dando per scontato che la squadra campione del centro-nord sarebbe stata da considerare campione d’Italia?”
La nomina della commissione dovrebbe comunque essere imminente ed allora si entrerà nel vivo dell’iter che potrebbe portare alla Lazio quello che sarebbe il primo scudetto della storia di Roma.
(CLICCA QUI per ascoltare l’intervista integrale all’avv. Gian Luca Mignogna)
Fabio Belli
MERCATO – Quattro nomi per il dopo Klose
Non solo Europa League, anche il mercato tiene fortemente banco in queste ore in casa Lazio. Il motivo? La sempre più probabile partenza a fine stagione di Miro Klose, che costringerà la società a cercare un attaccante del livello internazionale in grado di garantire al reparto avanzato quella spinta che in questa stagione è mancata in fin troppe occasioni. Nelle scorse ore dalla Turchia era giunta la voce di un interesse per Lucas Podolski, connazionale e amico di Klose. Fuori un teutonico, dentro un altro: un’ipotesi alquanto romantica, ma che al momento si scontra con le parole dell’agente dell’ex Inter, che ha smentito nettamente l’indiscrezione in virtù di un contratto che lega il giocatore al Galatasaray fino al 2018. Meglio quindi percorrere le piste italiane, in particolare quella che porta al centravanti croato del Crotone Ante Budimir. Di proprietà dei tedeschi del St. Pauli, sta trascinando a suon di gol verso la serie A i pitagorici, che a fine stagione potrebbero riscattarlo per rivenderlo al miglior offerente. I biancocelesti si tengono dunque pronti all’assalto, non perdendo tuttavia di vista possibili alternative: in primis, quel Leonardo Pavoletti che rappresenta al momento una delle poche note liete nella disgraziata stagione del Genoa. Al momento fermo a causa di uno stiramento, il classe ’88 piace a molti club soprattutto di A, i quali quest’estate potrebbero presentarsi in massa alla porta del patron rossoblu Preziosi per convincerlo a cedere il proprio gioiello. Il vero pallino di Lotito resta tuttavia Ciro Immobile, attualmente in prestito al Torino ma di proprietà del Siviglia. Se in estate il numero uno granata non riuscirà a trovare l’accordo con gli andalusi per il riscatto, non è escluso che l’omologo capitolino possa inserirsi nella trattativa per provare a strapparglielo. Podolski, Budimir, Pavoletti, Immobile: da questi quattro nomi dovrebbe (almeno al momento) uscire il sostituto di Klose. Staremo a vedere chi la spunterà.
Chiara Insidioso, un triste epilogo. Perché tanto silenzio?
Un silenzio che fa tanto rumore. Questo si avverte intorno alla “piccola” Chiara Insidioso. La ragazza e tifosissima laziale, massacrata due anni fa e ridotta in fin di vita da quel dannato Maurizio Falcioni.
Tra meno di un mese la figlia finirà in un ospizio per anziani, dove purtroppo non potrà ricevere le cure adeguate. Lei, che a detta di pareri medici autorevoli che la stanno seguendo fin dall’inizio è passata dallo stato vegetativo a quello di coscienza come dalle dichiarazioni del Dottor Formisano: “Potrebbe migliorare ancora, per questo per lei la cosa migliore sarebbe vivere in una casa attrezzata con i suoi cari e con un’assistenza in grado di provvedere alle sue esigenze. Sebbene Casa Iride sia un’ottima struttura con una piccola comunità di 7/8 posti, è anche vero che i pazienti ospitati lì hanno un livello di coscienza minore rispetto a quello di Chiara, che potrebbe invece seguire un percorso diverso con minore livello assistenziale ma maggiori stimoli, continuando tra il soggiorno domiciliare e il day hospital qui al Santa Lucia”.
E come spesso capita in queste situazioni delicate, gli intoppi sono all’ordine del giorno. Oggi il Presidente Mattarella, il ministro Lorenzin visiteranno la Fondazione Santa Lucia, la clinica dove si trova Chiara in questo momento. E’ probabile che il Presidente nemmeno sappia che la giovani si trovi lì e neppure del suo “imminente” trasferimento presso la casa degli anziani.
Ma perché nessuno ne parla? Non fa tanto clamore una notizia del genere? Com’è possibile che non venga divulgata con meticolosità?
FAMIGLIA IN DIFFICOLTA’ – La mamma di Chiara, Danielle Conjarts, è un’olandese che vive a Cerveteri a casa di amici e ha perso tutto per seguire la figlia, anche il lavoro, e impiega 4 ore per venire in ospedale e tornare a casa. “Chiara ha convissuto con me fino a 16 anni – dice la madre – ma da quando è successo il fatto ho lasciato ogni cosa per stare dietro a lei e non ho più né una casa né un lavoro”. Il padre, Maurizio Insidioso, lavora alle poste ed è in una casa in affitto con la compagna, una casa che non è in grado di ospitare Chiara che, malgrado ormai capisca tutto, muove solo il pollice. “Ho chiesto aiuto facendo la domanda delle casa al comune – spiega il papà – perché ero preoccupato per il dopo, e quello che mi hanno proposto sono stati 50 metri quadrati a Ponte di Nona con un affitto 450 euro al mese. Una casa dove Chiara non può neanche girarsi con la carrozzina, e dove continuare la riabilitazione al Santa Lucia non è praticabile per la distanza. Per non parlare dell’assistenza domiciliare che per mia figlia deve essere costante e specializzata e che qui è gratis, ma che a casa sarebbe improponibile con le nostre risorse economiche”.
I MIGLIORAMENTI – Il Dottor Sergio Pero, logopedista di Chiara, spiega: “Quando Chiara è arrivata qui non sapeva riconoscere né l’ambiente né le persone che la circondavano, e la responsività era minima, mentre a livello motorio non aveva nessun movimento degli arti superiori. Ora non solo percepisce quello che ha intorno ma muove gamba, piede e braccio sinistro, e alza il pollice per dire sì, chiude gli occhi per dire il no, e ora ha anche imparato ad alzare l’indice per prenderti in giro. E poi ride, e con la mimica facciale esprime diversi stati d’animo, cosa che prima non faceva assolutamente”. Risultati conquistati lentamente che potrebbero andare in fumo se Chiara non venisse stimolata come succede adesso in un centro specializzato come il Santa Lucia.
DALLE PAROLE AI FATTI – In conclusione è ingiusto e costituisce una violazione dell’obbligo di dovuta diligenza dello Stato, il fatto che Chiara, a differenza di una donna straniera, non possa trovare immediato accesso ai fondi destinati alle vittime di reato, come sta succedendo. Un obbligo di compensazione che non comprende un mero ristoro economico in quanto le istituzioni dovrebbero garantire un accesso agevolato a forme di assistenza psicologica e materiale ai fini della riabilitazione, per consentire la riparazione effettiva di quello che sì è il gesto di un singolo, ma che si inserisce in un contesto di inadeguata prevenzione ed attenzione delle istituzioni al fenomeno della violenza maschile nelle relazioni di intimità, specie quando colpisce persone svantaggiate come Chiara, più vulnerabili e per il cui aiuto dovrebbero esistere protocolli e misure ad hoc.
Fonte: bettirossa.com
Biglia: “I tifosi turchi sono caldi? I laziali non sono da meno”. Poi svela un retroscena di mercato…
Manca poco ormai all’attesissima sfida contro il Galatasaray. Lucas Biglia, ai media turchi, non ha fatto mancare il suo apporto, rivelando qualche retroscena: “È la partita più importante della stagione, daremo il massimo per ottenere la qualificazione. I giochi sono ancora aperti. Il nostro obiettivo è mettere in campo una prestazione migliore rispetto a quella dell’andata. In campionato stiamo vivendo uno dei nostri peggiori momenti, ma la nostra speranza resta quella di ottenere un piazzamento europeo. Matematicamente è ancora possibile. La gara di giovedì sarà comunque la più importante di tutta la stagione”.
Poi sullo scontro a centrocampo con Wesley Snejder: “È un grande calciatore che ha avuto modo di giocare con i più importanti club europei come il Real Madrid. Affrontare un giocatore di questo livello non può che essere uno stimolo ulteriore per noi. Il nostro desiderio più grande è però passare il turno”.
Sulla partita d’andata ad Istanbul: “È stata una buona gara. Devo dire che è molto bello vedere uno stadio così pieno e con tanto calore, ma i nostri tifosi sono allo stesso livello di quelli del Galatasaray”.
Conclude con una curiosità: “Molti anni fa ho ricevuto un’offerta dal Galatasaray, tuttavia poi non andò a buon fine. Non per motivazioni economiche. Non l’accettai per un discorso di priorità sportive e scelsi di andare alla Lazio, spero che all’Olimpico troverete la stessa piacevole atmosfera. Sarà un bel match”.
SCANDALO MARS – Sono ben 55 i paesi che hanno ritirato la barretta, ecco il motivo
La Mars, multinazionale Usa di prodotti alimentari, ha deciso di ritirare alcune delle sue famose barrette al cioccolato in Germania e Olanda dopo che in una di queste è stato trovato un pezzo di plastica. Alcuni media olandesi riferiscono che Mars avrebbe deciso il ritiro dagli scaffali di oltre 50 Paesi, tra cui anche Italia, Belgio, Spagna e Gran Bretagna.
L’azienda, che non ha precisato il numero dei prodotti che verranno tolti dagli scaffali, ha fatto sapere che la misura riguarda tutte le barrette Mars, Snickers e alcune versioni di Milky Way e Celebrations con data di scadenza dal 19 giugno del 2016 all’8 gennaio del 2017.
La decisione, ha chiarito il portavoce della Mars in Germania, Roul Hamacher, è stata presa dopo la segnalazione di una consumatrice. Finora è stata l’unica lamentela di questo tipo e la società si è scusata con i clienti. Le barrette erano state prodotte in uno stabilimento in Olanda.
“Stiamo valutando le azioni da intraprendere a tutela dei consumatori italiani” afferma il Codacons, “e non escludiamo possibili azioni risarcitorie collettive contro la multinazionale per conto dei cittadini che hanno acquistato le barrette incriminate, in relazione ai potenziali pericoli corsi”.
RASSEGNA STAMPA – Galatasaray, 20 convocati per la sfida alla Lazio
Dopo l’1-1 dell’andata il Galatasaray è partito intorno all’ora di pranzo alla volta di Roma, dove giovedì sera sfiderà laLazio per il ritorno dei sedicesimi di finale in Europa League. Col goal subito in casa, all’Olimpico dovrà essere il Galatasaray a cercare maggiormente il gol.
RASSEGNA STAMPA – Parolo: “Nessun egoismo per tornare a volare”
“In estate abbiamo rifiutato 150 milioni pur di trattenere i nostri giocatori”. È stato detto in più occasioni negli ultimi mesi, sia da parte del presidente della Lazio Lotito che dal suo ds Tare. Una scelta, quella della società biancoceleste, dettata dalla volontà di puntare sul gruppo che solo un anno fa si era conquistato la possibilità di disputare il playoff Champions. Uno step che, se superato, avrebbe garantito una crescita esponenziale del valore di tutta la rosa e di conseguenza potenziali offerte ancora più alte. La scommessa però è andata male, la Lazio ha perso nel doppio confronto con il Bayer Leverkusen, si è dovuta accontentare dell’Europa League e il valore dei giocatori in organico anziché aumentare è diminuito.
PAROLO, DAI 20 MILIONI DEL MILAN AL CALO – È successo pure a una colonna portate della scorsa stagione come Marco Parolo, che in estate il Milan aveva tentato di portare in rossonero offrendo ben 20 milioni (ovviamente rifiutati) a Lotito. Li valeva tutti all’epoca, dopo una stagione da 3564 minuti giocati (di gran lunga il più impiegato da Pioli), 40 presenze e 11 gol complessivi. Ma quello di quest’anno è un Parolo molto diverso, non solo per la differenza di reti (sono una segnata finora). Le sue prestazioni sono molto al di sotto dei suoi standard, tanto che Pioli sta pensando di sostituirlo con Cataldi in occasione del ritorno di Europa League con il Galatasaray. Al momento è solo un’idea, il tecnico ci vuole ragionare bene, perché Parolo è uno dei suoi fedelissimi, sia in campo che dentro lo spogliatoio. Non è un caso che nel corso del tour della Lazio nelle scuole, l’ex centrocampista del Parma abbia parlato dell’importanza del gruppo esattamente con le stesse parole che usa Pioli in ogni sua conferenza stampa: “Tutti rendono meglio quando si aiutano l’uno con l’altro. Per stare insieme agli altri non bisogna essere egoisti. Si devono accettare i difetti, se uno è più lento devi correre anche per lui. È importante stimarsi l’uno con l’altro, si deve parlare con i compagni e confrontarsi per capire come crescere”.
Fonte : La Repubblica
RASSEGNA STAMPA – Candreva pensa al divorzio
La sensazione è che si tratti di una storia già scritta. Con un finale senza troppi colpi di scena. Anzi, con un bel copione elaborato e studiato a memoria: l’avventura di Antonio Candreva alla Lazio è giunta ormai al capolinea, a giugno le due strade (probabilmente) si divideranno, il rapporto è compromesso e impossibile da ricucire. Il fantasista di Tor dé Cenci è a un passo dall’addio, non lo ha ancora comunicato alla società, si farà sentire a fine stagione. Non ha digerito l’esclusione in Turchia contro il Galatasaray, resterà fuori anche domani sera all’Olimpico nel match d’andata, con il Frosinone è mancato l’atteggiamento giusto. Se n’è accorto Stefano Pioli, non ha più intenzione di perdonare nessuno, il momento è delicato e l’Europa League resta l’ultimo obiettivo percorribile. In questo momento c’è bisogno di gente motivata, entusiasta di giocare per la Lazio, è quello che il tecnico ha chiesto più volte al gruppo. Candreva è un professionista, ma sogna una big e il calcio inglese, è innamorato della Premier League, da un po’ di tempo s’è stancato di Roma. Federico Pastorello, agente e amico del giocatore biancoceleste, lo ha fatto intuire a più riprese: «Tra qualche mese il ciclo di Antonio nella Capitale potrebbe finire. Il futuro? Può accadere di tutto, le offerte sono all’ordine del giorno».
Fonte : Il Tempo
VIDEO – Due ex laziali nella squadra più cattiva e ignorante del mondo
Un divertente video pubblicato sulla pagina Facebook Punk’s F.C., mostra gli undici titolari e la panchina della squadra più cattiva ed ignorante del calcio. Un mix di cattiveria e sfrontatezza che metterebbe paura ad ogni singolo avversario. Il video mostra il lato peggiore di ogni calciatore all’interno del rettangolo da gioco. Nella rosa anche due ex laziali. Vi lasciamo scoprire chi sono. VIDEO. (Clicca sul quadrato in basso a destra per ingrandire a tutto schermo).
Koulibaly torna a parlare dei cori razzisti dei laziali
Sono trascorse delle settimane dai buu dei laziali all’indirizzo di Koulibaly. Eppure il difensore del Napoli ha avuto voglia di tornare sull’argomento. Un episodio che è costato alla Curva Nord due giornate di squalifica (nonostante la loro assenza in Lazio – Napoli). Intervistato da RMC, il difensore ha svelato quale sarebbe la sua prossima reazione ad eventuali nuovi cori razzisti: “Questa volta potrei davvero lasciare il campo di gioco. Sto prendendo in considerazione questa possibilità“.
FIGC – Incentivi ai club per costruire lo stadio di proprietà
Negli ultimi anni in Italia si sta portando avanti l’idea di far costruire stadi di proprietà ai club. I motivi sono molteplici: colmare il gap con i ricchissimi club inglesi, spagnoli e francesi; evitare costi superflui alle società come gli affitti per gli stadi; rendere più tecnologici gli impianti di gioco e soprattutto invogliare i tifosi a frequentare lo stadio 24 ore su 24 e 7 giorni su 7 con varie attività durante i giorni in cui non sono programmate le partite. Però, come spesso accade in Italia, la burocrazia ne rallenta il percorso. Percorso che è stato completato solo da Juventus e Udinese. Così, la FIGC, ha deciso di mettere a disposizione 80 milioni di euro a interessi agevolati a disposizione dei club che vogliano costruire e/o ristrutturare/riqualificare impianti sportivi. Per la Lazio potrebbe essere una buona notizia sia per la costruzione dello stadio oppure per la tanto sognata riqualificazione dello stadio Flaminio.
Due ex laziali per l’addio al calcio di Recoba
E’ stato il pupillo di Massimo Moratti, che lo prelevò giovanissimo portandolo all’Inter. Il numero 20 sulle spalle e tanta fantasia nella testa e eni piedi. Sriamo parlando di Alvaro Recoba, El Chino dell’Uruguay. L’ex fantasista nerazzurro, il 31 marzo appenderà definitivamente gli scarpini al chiodo. Per la sua partita d’addio, convocate tantissime stelle del calcio e d amici. Tra tutti Javier Zanetti, Ronaldo, Toldo, ma anche due ex laziali come Vieri e Veron. Il match d’addio verrà disputato allo stadio Parque Central, casa del suo Nacional.
Pirlo, che aneddoto su Matri: “E’ un grande amico ma crede di avere ogni malattia del mondo”
Il Mitra Matri sta vivendo una stagione altalenante in biancoceleste, così come la sua Lazio. Giovedì dovrebbe tornare titolare per la decisiva sfida contro il Galatasaray. Spesso apprezzato fuori dal campo anche in virtù della sua ragazza Federica Nargi, Matri è stato raccontato da Pirlo in un modo particolare. L’ex centrovampista della Juventus, nel suo libro “Penso, quindi gioco” ha dipinto in maniera pittoresca l’attaccante laziale. Di seguito un divertente aneddoto su Matri, tratto dalle pagine della sua autobiografia:
“Pagava Matri. Pagava sempre Matri, anche in senso figurato. Nesta era emigrato in Canada, De Rossi lo vedevo solo in nazionale, quindi, finché ha giocato nella Juve, non restava che lui: Matri. Il mio ultimo compagno di stanza è sempre la mia prima vittima, per regolamento non scritto. Certe volte era come sparare sulla Croce Rossa, anche se Alessandro preferirebbe bombardare direttamente un ospedale. E’ ipocondriaco, si sente addosso tutte le malattie del mondo senza averne una, certe volte addirittura pensava di essere un giocatore del Torino. Matri è ansioso, ha paura di tutto, il dottore della Juventus lo odiava. Io invece lo adoro. Quando starnutiva diceva “Lo sapevo, mi è venuta la polmonite. Dottore…” Gli spuntava un brufolo: “Ecco, è una reazione allergica a quello che ho mangiato, aiuto, sto per morire. Dottore…”. In campo si trovava da solo davanti al portiere, calciava il pallone da tutt’altra parte, non prendeva neanche la porta: “Mamma mia, colpa della congiuntivite”. Io tranquillizzavo:”Sei sanissimo Ale tranquillo. Il problema è che sei una pippa”. Rideva, ma gli veniva mal di denti, smetteva di ridere, e gli bruciava l’orecchio. Gli voglio bene, e mi divertivo con lui, quindi mi inventavo cose che non esistevano: “Ale stai perdendo sangue dal naso”. Lui mi rispose: “Noo. E’ un’epistassi, una piccolissima emorragia”. E a quel punto gli dissi: “Ce l’hai nel cervello l’emorragia”. E lui: “Ho un’emorragia cerebrale?”. Mi arresi.