Dopo aver introdotto aver fatto il punto sulla Lazio di Inzaghi, che domani sera (ore 20:45) giocherà contro l’Udiense di Giuseppe Iachini alla Dacia Arena (CLICCA QUI), andiamo ad analizzare nel dettaglio proprio i prossimi avversari dei biancocelesti:
PRECEDENTI, STATISTICHE & CURIOSITÀ’ –
- La Lazio ha vinto quattro delle ultime sei sfide contro l’Udinese in Serie A (1 pareggio e una sconfitta).
- L’Udinese non ha segnato negli ultimi tre confronti con i biancocelesti in Serie A: dall’ultima rete in campionato alla Lazio dei friulani sono passati 334 minuti (l’ha segnata Théréau nel settembre 2014).
- In Friuli Lazio è imbattuta nelle ultime tre contro l’Udinese in A (2 vittorie ed 1 pareggio), dopo che aveva perso le precedenti tre in casa dei bianconeri.
- L’Udinese ha raccolto un solo punto nelle ultime tre giornate e in casa ha vinto solo una delle ultime cinque gare di Serie A giocate (1 pareggio, 3 sconfitte).
- La Lazio ha sempre subito gol nelle ultime sei trasferte di Serie A: 12 gol concessi nel parziale, due di media a partita.
- Nessuna squadra ha segnato più gol di testa della Lazio in questo campionato (cinque): quattro degli ultimi sei centri biancocelesti in A sono arrivati in questo modo.
- L’Udinese è la squadra che ha schierato meno italiani in questa Serie A: solo due nelle prime sei giornate (Angella, due presenze, e Lodi, una presenza).
- L’Udinese è l’unica squadra di questo campionato che non ha ancora né segnato gol con nuovi acquisti né subito gol da nuovi acquisti delle avversarie.
- Ciro Immobile ha trovato il gol in entrambe le ultime due partite di Serie A giocate contro l’Udinese: due reti in tre presenze totali contro i friulani nel massimo campionato per lui.
- Sei dei 12 tiri nello specchio dell’Udinese in gare casalinghe di questo campionato sono stati effettuati da Duván Zapata, il 50%.
- Inchini con la Lazio non ha di certo un buon feeling: nelle sette volte in cui l’ha incontrata ha raccolto solo una vittoria, collezionando bene 6 sconfitte. Nessun precedente con Simone Inzaghi.
IL PIU’ BEL PRECEDENTE – Uno dei più bei precedenti giocati dalla Lazio in terra friulana è la rocambolesca rimonta per 2-3 in cui figurano l’espulsione di Onazi, il rigore di Candreva per il momentaneo pareggio, l’autogol di Lazzari per il secondo pareggio laziale e il definitivo sorpasso al 90′ segnato da Hernanes. Equilibrio e noia, invece, nell’ultimo confronto terminato con un bruttissimo 0-0 a gennaio 2016, distintosi solamente per il numero di cartellini sventolati dall’arbitro.
COME SCENDERANNO IN CAMPO – Mister Iachini non ha digerito la sconfitta contro il Sassuolo, rischiano di farne le spese Jankto e Thereau. Convocato Badu, ma se non dovesse farcela a partire dal 1′ spazio stavolta a Fofana. In attacco scalpita Perica per affiancare Zapata, ai box Ewandro che è stato operato al piede e ne avrà per tre mesi. Ballottaggio Alì Adnan-Armero sulla fascia
PROBABILE FORMAZIONE – Udinese (4-3-1-2) Karnezis, Heurtaux,Danilo, Felipe, Alì Adnan (Armero), Kums, Kone, Fofana (Badu), De Paul, Perica, Zapata. A disp: Scuffet, Wague, Armero, Angella, Badu, Lodi, Balic, Jankto, Lucas Evangelista, Penaran, Matos, Thoreau. All. Giuseppe Iachini
Diffidati: –
Squalificati: –
Indisponibili: Samir, Hallfredsson, Widmer, Faraoni, Ewandro
Marco Lanari

sconfitta di Sassuolo e con una classifica che non lascia tranquilli gli uomini di Iachini. Ma nonostante ciò la sfida resta delicata, non sarà facile però tornare con i tre punti dalla Dacia Arena, impianto che ha regalato gioie e delusioni ai capitolini. Il bilancio dei 37 precedenti in A è infatti in pieno equilibrio. Tra le mura bianconere si registrano 13 vittorie a testa e 11 pareggi.
versione giovane dell’ex mister Edy Reja. L’unica differenza con il friulano è che Inzaghi non ha alcuna paura di lanciare un giovane se lo ritiene opportuno, anzi…(vedi Lombardi). Cataldi lo ha promesso: “Il gioco con il tempo arriverà”, e ha ragione. Inzaghi purtroppo sta ancora cercando la giusta formula per far rendere al massimo tutte le sue armi letali (Da Felipe Anderson a Milinkovic-Savic, da Keita a Immobile). E’ vero… per questo esistono i ritiri estivi ma non dimentichiamoci che il mister ha lavorato sì sul 4-3-3, ma con una squadra che dire “incompleta” è un eufemismo. Di fatto ormai Auronzo di Cadore si è trasferito a Formello perché soltanto da un mese il mister sta lavorando con la rose completa (niente Europei, niente Olimpiadi, niente Copa America ecc.), anzi lavorava visto che i tanti infortuni gli stanno complicando (e non poco) la vita. Per adesso i numeri sono dalla sua parte: per quanto riguarda i chilometri percorsi è la seconda di tutto il campionato e per i gol, invece, è riuscita a segnarne 10 con 9 marcatori diversi. In sostanza, non rimane altro che lavorare da squadra con impegno e altruismo, per riuscire a raggiungere risultati importanti con il buon auspicio delle statistiche che riguardano anche proprio l’allenatore laziale: 13 partite e 7 vittorie in Serie A, mica male per un “esordiente”…Diamogli fiducia, dobbiamo assolutamente stargli accanto. Dieci punti per come si sta mettendo la situazione non sono male, perciò aspettiamo. Tanto per criticare c’è sempre tempo…
Il 30 settembre 1964 nasce in Umbria a Città di Castello, in prov. di Perugia, Monica Bellucci. Dopo la maturità classica si iscrive a giurisprudenza per diventare avvocato ma nel frattempo, con l’intento di pagarsi gli studi, entra a far parte del mondo della moda, mondo che la assorbe in una molteplicità di impegni. Nel giro di un paio di anni lascia l’università per dedicarsi a tempo pieno alla sua carriera, che prende il volo nel 1988 quando Monica si trasferisce a Milano per entrare a far parte della famosa agenzia “Elite”, conquistando in breve tempo le copertine delle maggiori riviste di moda. A Parigi la rivista “Elle” le dedica diverse copertine e la consacra al mondo internazionale delle top model. Un anno dopo debutta a New York fotografata da Richard Avedon per una campagna della Revlon e, inoltre, diventa la protagonista di una serie di campagne per Dolce e Gabbana, che la eleggono quale vera e propria icona della donna mediterranea. Ma alla Bellucci il ruolo di modella va stretto e nel 1990 tenta la strada della recitazione.
Poco tempo prima aveva incontrato Enrico e Carlo Vanzina che, colpito dal suo sguardo e dal suo fisico mozzafiato, la presenta a Dino Risi. Ed è proprio con Risi che nel 1991 gira il film TV “Vita coi figli”, assieme a uno straordinario Giancarlo Giannini. Quell’esperienza, anche se solo televisiva, le apre molte porte e la Bellucci comincia a capire che il cinema può diventare davvero un sogno realizzabile. Sempre nel 1991 è protagonista de “La riffa” e interprete di “Ostinato destino”. Nel 1992 il gran salto internazionale che la proietta direttamente ad Hollywood: ottiene infatti una parte nel “Dracula” di Francis Ford Coppola. Sempre nel 1992 gira “Briganti” e “La Bibbia”. Nel 1994 gira “Palla di Neve”. Nel 1995 è la protagonista del film “L’appartement”, dove conosce l’attore Vincent Cassel, suo futuro marito e compagno in numerose pellicole, come “Méditerranées” e “Come mi vuoi”. Nel 1996 la Francia le assegna un “Cesar” come miglior giovane attrice promessa per il ruolo nel film “L’appartamento”. Nel 1996 è co-protagonista in “Le doberman”. Nel 1997 “L’ultimo capodanno” di Marco Risi, per il quale l’anno successivo riceve il Golden Globe, premio della critica straniera come miglior attrice italiana.
Nel 1998 gira la commedia noir “Comme un poisson hors de l’eau”. In Spagna ottiene un grande successo di pubblico con il film “A los que aman”. Sempre nel 1998 gira come protagonista femminile il film noir “Frank Spadone” e un cortometraggio a Londra dal titolo “That certain something” recitando in inglese. Tra il 1999 e il 2000 è la volta di “Under Suspicion” e “Malena”. Nel 2003 torna alla ribalta a livello mondiale per la sua interpretazione di Persefone in “Matrix Reloaded”, il secondo capitolo della saga fantascientifica. Nel 2004 gira la “Passione di Cristo”, di Mel Gibson, dove interpreta Maria Maddalena.