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Milinkovic – Corsa contro il tempo in vista del ‘derby’

Milinkovic-Savic Lazio Juventus
© Gianni Barberi

Lo Sparta Praga oltre che essere stato il tragico crocevia della Lazio per l’eliminazione dall’Europa League, competizione cui i tifosi erano convinti di poter proseguire, è stato anche il momento dell’infortunio di MilinkovicSavic, uno dei pochi che fino ad allora stava fornendo delle prestazioni all’altezza.

La ricorsa contro il tempo del giocatore, per tentare un disperato recupero in vista del derby è iniziata. Savic, come sottolinea il Tempo sta provando in tutti i modi a recuperare, ed è l’unico insieme a Konko che ha delle ‘chance’ di scendere in campo e giocare la stracittadina, chiave di volta della stagione dei biancocelesti.

Patric – Da oggetto misterioso a titolare nel derby di Roma

Chi l’avrebbe mai detto che Patricio Gabarrón, in arte Patric, trasferitosi in Italia nell’Agosto 2015, dopo essersi svincolato dalla ‘cantera’ blaugrana B, sarebbe diventato titolarissimo delle ultime gare dei biancocelesti?

Come sottolineato dalla Gazzetta dello Sport, le defezioni di Basta e Konko hanno agevolato la scalata verso una maglia da titolare, ma adesso con il derby alle porte (3 Aprile) e coi i due ancora ai box, la fascia destra sarà tutta sua e occorrerà un prestazione all’altezza del blasone della squadra da dove proviene per non farli rimpiangere.

 

RASSEGNA STAMPA – Calciomercato Lazio, Lotito ha scelto Mihajlovic

L’addio tra due mesi è sicuro e la figuraccia in Europa League ha solo accelerato i tempi per cui l’argomento diventasse d’attualità. La Lazio e Pioli avevano deciso di separarsi a maggio ben prima della partita con lo Sparta Praga e anche adesso, come avevano concordato in precedenza e si erano promessi, cercheranno di chiudere la stagione nel miglior modo possibile e tentando, per quanto resti solo la matematica, una complicatissima rimonta sul Milan, sesto con 7 punti di vantaggio e un saldo positivo nei confronti diretti a otto giornate dal termine del campionato.

Lotito a dicembre aveva contattato Trapattoni e pensato anche a Fabio Capello: disse no. Nelle ultime settimane è così diventata automatica la candidatura di Mihajlovic, in uscita dal Milan. C’è stima e rapporto con Lotito, la scintilla scattò in una telefonata del luglio 2004. Si sono spesso visti a Cortina. Il serbo lo attrae per la personalità, il carisma ed è sempre stato l’unico laziale del passato a cui ha pensato realmente. Tre o quattro anni fa non aveva ancora completato un certo tipo di percorso, oggi sarebbe pronto e di sicuro ben accolto dai tifosi, un aspetto di cui Lotito dovrà per forza tenere conto non volendo cedere la società

Fonte : Il Corriere dello Sport

Mancini ‘pressing’ per Antonio Candreva, ma l’ostacolo principale è un altro

Il Corriere dello Sport si sofferma su Antonio Candreva, oggetto del desiderio dell’Inter e in particolar modo di Roberto Mancini.

© Gianni Barberi
© Gianni Barberi

A quanto pare l’ostacolo principale è rappresentato da Claudio Lotito, che per il giocatore chiede “non meno” di 25 milioni di euro.

La sensazione è che probabilmente Candreva farà parte dei giocatori che lasceranno Roma per la rivoluzione biancoceleste, è considerato la prima alternativa a Bellarabi del Bayer Leverkusen per i nerazzurri.

RASSEGNA STAMPA – Lotito contro la Nord «È strumentalizzata»

Nessun passo indietro, il presidente Claudio Lotito non tende la mano ai tifosi biancocelesti, sale in cattedra e dispensa la sua verità. Le barriere nelle curve dello stadio Olimpico, la sudditanza della società ai tifosi e ancora l’ennesima critica a quanto su quegli spalti accade e poco c’entra con lo sport. Nella sua lectio magistralis all’Università Europea di Roma il patron biancoceleste è un fiume in piena, come al solito, e non apre spiragli di conciliazione con quella tifoseria che è tornata a contestare ancor più forte dopo la deludente stagione della Lazio. L’Europa League sfumata, le competizioni europee legate al miraggio del sesto posto (a condizione della sconfitta del Milan in Tim Cup contro la Juventus) e il derby alle porte.

Con la curva Nord ancora deserta in segno di protesta contro la divisione delle curve: «Le barriere sono scelte che magari si possono non condividere ma che bisogna rispettare, un presidente di calcio cosa può fare se non rispettare i dettami delle autorità di pubblica sicurezza? Ci sono stati dei comportamenti che sono stati sottoposti ad autorità giudiziaria e se ci fossimo opposti il Prefetto avrebbe decretato la chiusura dello stadio. Su questo tema è stata fatta molta strumentalizzazione – precisa Lotito rispondendo a uno studente – la curva dell’Olimpico è molto numerosa rispetto a quella delle altre città e merita una gestione diversa. Sono state fatte delle scelte legate esclusivamente alla tutela della sicurezza, affinché sia luogo di tutti quelli che vogliono accedere e non patrimonio esclusivo di pochi».

Fonte : Il Tempo

RASSEGNA STAMPA – Lotito: «I miei metodi sono un esempio di legalità.

Lotito sale in cattedra. Il presidente della Lazio è intervenuto nel pomeriggio all’Universita Europea Pontificia di Roma, durante la lectio magistralis, tenuta in occasione dell’Open Day, giornata di presentazione dell’ateneo. Il consigliere della FIGC, durante la spiegazione, ha toccato molti temi legati all’intero sistema calcio.

Un esempio per tutti
Lotito ha sottolineato l’importanza del suo avvento nel mondo del calcio: «Sono stato sempre osteggiato e criticato, perché ho cercato di mettere dei paletti con diritti e doveri, ma sono diventato un esempio per il sistema, non soltanto per le società che rappresento (Lazio e Salernitana, ndr), ma anche per la Federazione italiana. Cerco di esaltare l’aspetto morale e combattere gli emolumenti eccessivi ai giocatori. Bisogna fare in modo che i campioni, quelli veri, lo siano non solo sul campo, ma anche nella vita per costituire un paradigma per ognuno di noi. Vogliamo trasformare il mondo del calcio in modo positivo».

Fonte : Il Messaggero

FOTO – Belgio, identificati i due kamikaze all’aeroporto di Zaventem

Sono stati identificati, tramite le telecamere a circuito chiuso dell’aeroporto, i kamikaze “protagonisti” della strage di ieri a Bruxelles a Zaventem. A confermarlo l’emittente belga RTBF, asserendo che la fonte originale è attendibile.

I due, Khalid e Brahim, erano noti ai servizi di polizia come esponenti della criminalità e non per fatti legati al terrorismo. Uno dei due, Khalid, aveva preso in affitto sotto falsa identità l’appartamento del 60 rue du Dries a Forest dove si era verificata la sparatoria con la polizia.

DELITTO AMENDOLA – Presi i killer

Sono stati catturati i due killer di Vincenzo Amendola, il giovane napoletano di 18 anni ucciso brutalmente da Formicola e Tabasco. I due sono stati fermati a Viterbo, mentre preparavano la fuga. Amendola, ucciso con colpi di pistola in faccia è stato ucciso tra il 4 e il 5 febbraio, ma il suo corpo fu ritrovato due settimane dopo perchè sotterrato. Formicola, uno dei due killer, è il figlio di un boss della Camorra. De l caso se ne occupò anche il programma RAI “Chi l’ha visto?”.

Rambaudi: “Tutti sono responsabili di questa situazione, serve una rifondazione”. Su Pioli…

Peggio di così, forse, non potrebbe andare. A fine marzo la Lazio infatti è già fuori dalla corsa per qualsiasi obiettivo che si era prefissata, Sì è vero, la matematica lascia ancora un briciolo di speranza di agguantare l’ultimo posto utile per andare in Europa League, ma lo sconforto che sta colpendo l’ambiente biancoceleste lascia intendere che ormai c’è poco da sperare. Proprio per esprimere tutto il suo rammarico sulla stagione disputata dai ragazzi di Pioli, è intervenuto ai microfoni di Tuttomercatoweb.com l’ex centrocampista della Lazio Roberto Rambaudi. Queste le sue parole: “Non mi sarei aspettato finisse così presto, certamente mi sarei aspettato rimpianti per le strategie effettuate a giugno-luglio, dove si poteva alzare l’asticella e valorizzare quanto di straordinario avessero fatto tutti quanti. Cosa che non è stata fatta e i risultati sono questi: chi semina raccoglie. Pioli è solo uno dei responsabili ma non il principale.

LE COLPE – Le colpe di chi sono? Quando le cose vanno male tutti hanno responsabilità, ma in primis chi dà certi messaggi dall’inizio. Sin dal primo giorno di ritiro sentivo parlare di quarto-quinto posto come obiettivo, cosa strana dal momento che la stagione appena conclusa eri arrivato terzo“.

PIOLI – Merita un’altra chance. Fosse per me rifonderei tutto, tenendo al massimo 4-5 giocatori e confermando l’allenatore. Per la prima stagione il tecnico merita un 9 come voto, per la seconda 5. Media di 7“.

LE POSSIBILI PARTENZE DEI BIG –Quello non m’interessa, l’importante è che si attui una strategia che porti a migliorare. La Lazio non è una squadra che deve fare esperimenti e accontentarsi. Per storia, cultura, tifosi e trofei vinti la Lazio è una squadra che deve lottare per le prime posizioni“.

Lotito ancora un duro attacco alla curva e all’ex presidente Cragnotti

Il presidente Claudio Lotito ha preso parte oggi all’Open Day dell’Università Europea di Roma. Nel corso del suo intervento il numero uno biancoceleste è tornato a parlare della sicurezza nello Stadio Olimpico e si è espresso, ancora una volta, pesantemente nei confronti dei frequentatori del settore più caldo dell’impianto romano:  “Lo stadio è caduto vittima di una sparuta minoranza che condiziona la maggioranza dei tifosi, bisogna trovare il modo per permettere alle persone perbene di accedere tranquillamente all’Olimpico. In curva molte persone assumono comportamenti non civili e lontani dallo sport. Come documentato dal comitato provinciale per la sicurezza, nelle curve c’è spaccio di stupefacenti, vendita di merchandising falso, reclutamento di persone per commettere reati e prostituzione.

Dopo il duro attacco ai tifosi biancocelesti Lotito ha tirato in ballo anche l’ex presidente Sergio Cragnotti accusandolo di sudditanza nei confronti dei sostenitori laziali. Sudditanza, che secondo l’attuale numero uno, ha condizionato il rapporto tra società e tifoseria: “Ai tempi del presidente Sergio Cragnotti i tifosi hanno avuto un forte peso nelle decisioni della società. Allora i gruppi in curva venivano considerati appassionati deformati, facevano pressioni su chi andava ceduto o su chi acquistare. Questi pseudo-tifosi tenevano sotto scacco i club e per anni hanno avuto anche il sostegno della società stessa tramite aumenti di capitale. Ma ora la musica è cambiata, i ruoli si sono invertiti, i giocatori non possono neanche più andare sotto la curva pena una multa di 40 mila euro”.

LAZIO SOCIAL – Il mondo Lazio esprime tutta la sua solidarietà al popolo belga

Questa mattina Bruxelles si è svegliata sotto assedio, colpita al cuore da due esplosioni. La prima all’aeroporto di Bruxelles Zaventem, la seconda alla fermata Metro Malebeek, nei pressi delle istituzioni europee. Il bilancio attuale è di 34 morti e 130 feriti. Ed ecco che iniziano ad arrivare messaggi di solidarietà da tutto il mondo.
Anche dal mondo del calcio arrivano tanti messaggi di cordoglio, tra questi ci sono anche quelli della S.S.Lazio, che attraverso i social network ha voluto esprimere tutta  la sua vicinanza al popolo belga e alle famiglie delle vittime: “La S.S. Lazio esprime il proprio cordoglio alle famiglie delle vittime dell’attentato a Bruxelles”. Oltre che dalla società, arrivano anche i messaggi di Eddy Onazi sul suo account Twitter: “Preghiamo per Bruxelles ora più che mai, abbiamo bisogno che Dio ci protegga. I nostri cuori sono con coloro che soffrono”. Al nigeriano hanno fatto eco anche lo spagnolo Patric: “La nostra solidarietà per Bruxelles”. Pure Keita Balde Diao affida al proprio account di Instagram il suo messaggio di vicinanza al popolo belga: “I miei pensieri si stringono intorno a tutte le vittime di quest’attacco irrazionale di Bruxelles”. Messaggio simile infine, anche da parte di Edson Braafheid: “Le miei pregherie vano alle persone e alle famiglie delle vittime”.

My thoughts and pray for Belgium people and victims of irrational attack. #PrayForTheWorld

Una foto pubblicata da Keita Balde Diao✔ (@keitabalde14) in data:

My prayers go out to the people and families of the victims 🙏🏾❤️

Una foto pubblicata da Edson (@edsonbraafheid) in data:

FIFA – Blatter passa al contrattacco

La squalifica di 6 anni inflittagli dal Comitato d’Appello della FIFA, non è andata giù a Blatter. L’ex presidente della Fifa, ha deciso di fare ricorso. Infatti Blatter ha presentato domanda di annullamento della squalifica al Tribunale di Losanna. Ora il caso è sotto esame da parte degli arbitri svizzeri che prenderanno una decisione nel rispetto delle regole e dopo aver analizzato fino in fondo le motivazioni della squalifica. Nelle prossime settimane è attesa la decisione finale.

TERRORISMO – Il ciclismo non si piega all’Isis e non annullerà le gare

In questa settimana è in programma il Giro delle Fiandre, classica corsa che attraversa il cuore del Belgio. Nonostante gli attacchi terroristici, gli organizzatori hanno deciso di andare avanti e non piegarsi al terrorismo. Nonostante ci sia la paura e lo sgomento per quanto accaduto, gli organizzatori hanno così motivato la scelta di non sospendere il Giro: “La polizia ci ha assicurato la massima protezione. La gara si svolgerà, anche se in circostanze particolari. Comunque, se il Ministro degli Interni deciderà di sospendere la gra, accetteremo senza problemi“.

TERRORISMO – L’UEFA pensa ad annullare l’Europeo. Intanto viene annullata un’amichevole

Le due stragi causate a Bruxelles dal terrorismo islamico, hanno sconvolto il Mondo intero. La sicurezza è stata annientata per l’ennesima volta ed ora l’Europa ha davvero paura. Come detto da Hollande, “l’Europa è in guerra“, e ciò potrebbe avere ripercussioni anche sullo sport. L’UEFA ha già deciso di annullare l’amichevole Belgio – Portogallo, come successo dopo le stragi di Parigi, dove si annullò Belgio – Spagna. Ma l’UEFA sta pensando seriamente di annullare gli Europei. la manifestazione continentale si dovrebbe svolgere in Francia dal 10 giugno al 10 luglio. ma sono molte le voci che spingono il massimo organismo continentale a prendere la decisione di annullare la rassegna calcistica. Per ora è solo un’ipotesi, ma è al vaglio degli organizzatori.

ACCADDE OGGI – Quella punizione di Mihajlovic allo Stamford Bridge

Correva l’anno 2000, mese marzo, giorno 22. Era la notte di Champions League per la Lazio di Eriksson. Quella Lazio che a maggio si cucì lo scudetto sul petto al termine di una rimonta storica. Ma quella notte a Londra si andò a scrivere una pagina memorabile per i colori biancocelesti. La Lazio salì a Londra, direzione Stamford Bridge, tana del Chelsea. I Blues allenati da Vialli sono primi nel girone, mentre la Lazio è seconda e deve vincere per qualificarsi, visto che il Feyenoord, con una vittoria scavalcherebbe gli uomini di Eriksson. Una Lazio che dovette rinunciare a Nesta, con Mancini in panchina e con un 4-5-1 pronto a puntare al contropiede. Simone Inzaghi punta coadiuvato da Veron e Nedved. Eppure la malasorte era dietro l’angolo. Nonostante una buona Lazio, Poyet castiga Maarchegiani dai 30 metri siglando l’1-0. Ma nella ripresa cambia tutto con l’ingresso di Boksic e il 4-4-2. Prima è Inzaghi a regalare l’1-1 mettendo in rete un tiro cross di Nedved. Poi al minuto 66′ Mihajlovic inventa una parabola clamorosa su punizione per il definitivo 1-2. Punizione perfetta da posizione angolatissima, un gol che rimarrà impresso nella mente dei tifosi della Lazio per l’eternità. E la Lazio divenne la prima squadra italiana a vincere allo Stamford Bridge.

FOTO – Keita pronto per l’esordio con il Senegal: “Sono qui per mio volere, amo l’Africa”

La decisione di giocare con la maglia del Senegal ha lasciato molti addetti ai lavori perplessi e sorpresi. Tutti si aspettavano che la scelta di Keita ricadesse sulla Spagna e invece così non è stato. Il numero 14 della lazio ha voluto dare la priorità alle sue origini, nonostante sia cresciuto in Spagna. Nel week end esordirà con la maglia degli africani, nella doppia sfida contro il Niger. Keita ha così motivato la sua scelta: “Sono qui per mio volere. E’ vero che ne ho parlato con la mia famiglia: abbiamo approfondito il discorso, ma in realtà ho sempre sognato di giocare con questa Nazionale. Sono io che ho deciso di giocare per il Senegal. Sono molto contento di essere qui e la squadra mi ha accolto bene. E’ vero che sono nato e cresciuto in Spagna, ma io sono africano. Amo l’Africa, conosco il calcio africano e voglio giocare qui“. Poi su instagram pubblica la foto con Fadiga.

Un honneur de rencontre Khalidou Fadiga#kf10#KB14

Una foto pubblicata da Keita Balde Diao✔ (@keitabalde14) in data:

Lopez: “Quest’anno è mancata l’armonia nello spogliatoio. Ora si deve vincere il derby”

L’ex giocatore della Lazio, Giovanni Lopez, è intervenuto a Lazio Style Radio per analizzare il momento dei biancocelesti. In particolar modo sulla stracittadina e sul perchè del fallimento in questa stagione: “Il derby è la partita più importante della stagione. Occorre prepararla al meglio e fare contenti i tifosi. Vincere potrebbe, in parte, salvare la stagione, anche perchè entrare in Europa è veramente difficile“. Poi sulla stagione in corso: “Lo scorso anno tutti i calciatori hanno reso al meglio. In questa stagione invece tutto è andato male. Soprattutto è mancata la giusta armonia nello spogliatoio“. Il vero probelma della Lazio sono i primi 15 minuti di gioco: “Subire sempre gol nel primo quarto d’ora è sinonimo di mancata concentrazione e su questo le responsabilità sono anche di Pioli, che non è riuscito a trasmettere l’atteggiamento giusto ai giocatori“.

Lazio, ecco le decisioni del Giudice sportivo…

Dopo la 30esima giornata di campionato sono arrivate puntuali le decisioni del Giudice Sportivo. Importanti più che mai per quanto riguarda la Lazio, visto che alla ripresa dopo la sosta della Nazionale andrà in scena il derby di Roma. Per il fallo commesso a metà campo contro il Milan nella sfida di domenica scorsa e conseguente espulsione per doppio giallo, Senad Lulic è stato squalificato per un turno. Proprio l’eroe dello storico derby del 26 maggio, non potrà vivere la stracittadina da protagonista. Ecco gli altri giocatori fermati per il prossimo turno di campionato: Bonucci e Alex Sandro (Juve),Koulibaly (Napoli), Kalinic (Fiorentina), Glik (Torino), Rebic (Verona), Hetemaj (Chievo), Crimi e Suagher (Carpi), Gastaldello e Mbaye (Bologna). Mano pesante per il centrocampista Juventino Sami Khedira che viene squalificato per due giornate a causa delle frasi ingiuriose rivolte all’arbitro Rizzoli durante il derby, contro il Torino, vinto 4-1  dalla formazione di Allegri.

Immobile: “Il mio futuro? Vedremo cosa deciderà…”

Mentre si va verso la fine di una stagione fallimentare, in casa Lazio i discorsi di rifondazione stanno prendendo sempre più piede e la girandola dei nomi in entrata e in uscita sembra essere solo all’inizio. Uno degli attaccanti ultimamente accostati con insistenza alla Lazio risponde al nome di Ciro Immobile che rispondendo ai media spagnoli ha dichiarato: “Attualmente sono in prestito al Torino dove avevo già fatto bene in passato. Ora però sono di proprietà del Siviglia, ma in spagna non mi sono ambientato bene. Il mio futuro sarà discusso dalle due società, il Torino ha un’opzione per portarmi definitivamente in Italia e loro valuteranno il tutto, ora però penso solo a rientrare dall’infortunio”.

Toni, dure critiche agli attaccanti italiani…

Due volte capocannoniere della Serie A, campione del mondo nel 2006 e vincitore nello stesso anno della scarpa d’oro. Luca Toni, dopo aver giocato con alcune delle maglie più prestigiose come: Juventus e Bayern Monaco adesso si ritrova a lottare per non retrocedere con l’Hellas Verona. L’attaccante ex Fiorentina ha rilasciato alcune dichiarazioni in un intervista ai microfoni del quotidiano Bild: Il problema degli attaccanti in Italia è che non dispongono della capacità di reggere la pressione, e il motivo è perché non sono mai stati abituati a giocare a certi livelli. Secondo il mio punto di vista, il calcio italiano avrebbe bisogno di gente come me, Del Piero o Totti. Sono convinto che però la gara contro la Germania sarà una grande partita. I match contro i tedeschi sono avvincenti”.