E’ un Simone Inzaghi molto amareggiato quello che si presenta ai microfoni di LazioStyleChannel dopo la brutta sconfitta casalinga subita dalla Primavera biancoceleste contro l’Ascoli: addirittura 0-5 il risultato finale per gli ospiti. Una sconfitta pesante quella ottenuta oggi sul campo Fersini di Formello: “Queste sono sconfitte che speriamo servano da lezione, anche se il risultato è stato un po’ troppo largo, l’Ascoli ha vinto meritatamente, sono scesi in campo più pronti di noi. Avevamo preso quel margine di vantaggio in classifica per il terzo posto, ora dobbiamo rimettere tutto in discussione. Abbiamo tre settimane per riprenderci, speriamo che per Dovidio non sia niente di grave. Petro è uscito ma non era il colpevole, compagni più esperti di lui stavano facendo peggio. Mi dispiace per la sconfitta ma speriamo sia salutare e di lezione“. La squadra è entrata in modo molle in campo: “Al di là del risultato, della formazione e delle assenze è stato sbagliato l’approccio alla gara. Sul 3-0 loro la gara era chiusa, dovevamo restare in partita ma non è accaduto. Ennali volevo tenermelo, siamo un po’ corti in panchina“. Adesso per il terzo posto è di nuovo tutto in discussione: “Abbiamo due punti di vantaggio sull’Empoli, ora si ferma il campionato, recuperiamo le energie e riprendiamoci. C’è preoccupazione per Dovidio, seriamo di non averlo perso, Calì ha un altro turno da scontare, Rossi, Borecki e Quaglia li stiamo recuperando“.
SEI NAZIONI – Italia ancora KO, ma stavolta è una vera batosta
La Nazionale italiana di rugby esce sconfitta dalla trasferta in Irlanda. E’ la quarta sconfitta in altrettante partite per gli azzurri di Brunel nel Torneo Sei Nazioni 2016. Quella di oggi è stata una lezione pesantissima, 58-15 il risultato finale. L’Irlanda ha segnato nove mete (a due) e l’Italia si è dimostrata leggera, inesperta, poco attenta, comunque lontanissima dal livello degli avversari e mai in partita. E’ il penultimo passo verso un Cucchiaio di Legno che ormai sembra ineluttabile ma è soprattutto una dimostrazione di inferiorità e di inadeguatezza al livello preoccupanti. Gli azzurri non sono mai stati in partita, hanno sofferto in tutte le fasi – dalla touche ai breakdown, dalla gestione offensiva agli impatti – e non bastano i pochi spunti di Odiete e Campagnaro per tirare fuori qualcosa di buono dal match. Come si temeva, la poca esperienza nei ruoli chiave è stata pagata salatissimo, ma sono mancati anche alcuni giocatori ormai esperti, come Sarto, autore di un errore imperdonabile che è costato la prima meta. Per l’Italia è il secondo peggior passivo di mete subite di sempre nel Sei Nazioni. Solo con l’Inghilterra nel 2001 (80-23, dieci mete subite) andò peggio.
Fonte: Gazzetta dello Sport
Sulfaro: “Contro lo Sparta la Lazio meritava di vincere. Vittoria in EL? Niente è impossibile…”
Sulle frequenze di LazioStyleRadio è intervenuto l’ex portiere biancoceleste Michelangelo Sulfaro, che ha analizzato il momento biancoceleste alla vigilia della sfida di campionato contro l’Atalanta e a meno di una settimana dalla decisiva gara di ritorno degli ottavi di finale di Europa League contro lo Sparta Praga. Sulfaro è partito analizzando la partita di andata in terra ceca: “Contro lo Sparta la Lazio ha fatto una partita abbastanza buona, ben giocata. Sembra che ci sia una metamorfosi, in coppa vediamo un’altra Lazio e speriamo che riescano ad andare avanti. Purtroppo giovedì c’è stato qualche infortunio di troppo, speriamo che siano di lieve entità“. Una delle sorprese di questa stagione è il rendimento di Konko, arrivato giovedì alla 19esima gara consecutiva da titolare: “Konko che in questo scorcio ha dimostrato di essere un grande giocatore, tecnicamente non gli si può imputare niente. Purtroppo era sempre stato utilizzato poco perché spesso si infortunava ed non aveva potuto dimostrare il suo valore, invece ora ha dimostrato di essere un giocatore da Lazio“. I biancocelesti vorrebbero arrivare in fondo alla prestigiosa competizione europea: “Niente è impossibile, la Lazio è una discreta squadra, può arrivare fino in fondo, ha ottimi giocatori ed in Europa lo ha dimostrato contro tutte le squadre che ha incontrato“. Giovedì la squadra con un pizzico di fortuna in più avrebbe potuto portare a casa il bottino pieno: “La Lazio ha creato molto più occasioni, meritava di vincere, purtroppo anche sul gol loro c’era un fallo sul passaggio in profondità, ma il risultato è buono, a Roma se la deve giocare e non sperare nello 0-0“.
PRIMAVERA – Lazio-Ascoli 0-5, black out biancoceleste, ora si lotta per i play off
Non resta che lottare per i play off. Un primo tempo da incubo, una ripresa senza reazione: a quattro giornate dalla fine della regular season, la Lazio torna a -7 dal Palermo secondo dopo il tracollo casalingo contro l’Ascoli. Uno 0-5 pesantissimo con la squadra di Inzaghi che ora dovrà vivere una volata finale con Empoli e Frosinone per accedere ai play off. Due posti per tre squadra, sarà un finale tutto da vivere a patto di dimenticare in fretta questo sabato nero.
ASCOLI IMPLACABILE – I sette punti di distanza in classifica tra i biancocelesti ed i marchigiani non si sono assolutamente visti, anzi: la squadra di Inzaghi è apparsa da subito estremamente fragile, subendo le avanzate dei bianconeri. Che trovano il break giusto già al quarto d’ora con Orsolini, bravo ad irrompere su iniziativa personale di Manari e a depositare in rete alle spalle di Matosevic. Tutti si attenderebbero una reazione della Lazio, ma quello che sembrerebbe un incidente di percorso è solo l’incipit di una giornata nera. Manoni è ingenuo in area su Fazzini, il fallo è abbastanza netto e Manari trasforma il penalty spiazzando Matosevic.
TUTTO STORTO – E’ una mazzata per la Primavera biancoceleste, che prova a reagire con veemenza. Ma l’Ascoli va a nozze negli spazzi e nel momento migliore della partita per la Lazio trova il tris sempre sul binario Manari-Orsolini. Inzaghi prima dell’intervallo getta nella mischia Ennali ma è già troppo tardi. Nella ripresa Murgia e Palombi sfiorano l’1-3 a più riprese, ma col passare dei minuti sembra evidente che un eventuale gol servirà solo per l’onore. In contropiede l’Ascoli a 12′ dalla fine colpisce ancora con Orsolini: tripletta personale e saracinesca abbassata per una Lazio che non si aspettava certo un pomeriggio del genere. Ma Orsolini non ha ancora terminato: praticamente al novantesimo una sua iniziativa spiana la strada allo 0-5 finale con l’assist per Tomasetti. Ora la pausa, dal 2 aprile prossimo Ternana, Roma, Napoli e Virtus Lanciano saranno gli ostacoli sulla strada dei play off.
IL TABELLINO
Marcatori: 15′, 35′, 75′ Orsolini (A), 24′ rig. Manari (A), 89′ Tomassetti (A)
LAZIO (4-3-3): Matosevic; Dovidio (63′ Beqiri), Mattia, Petro (38′ Ennali), Germoni (79′ Ceka); Murgia, Rokavec, Folorunsho; Palombi, Bezziccheri, Manoni. A disp. Borrelli, Lazzari, Cotani, Antonucci, Cardoselli, Bernardi. All. Simone Inzaghi
ASCOLI (4-3-3): D’Egidio; Tomassetti, Capozzi (71′ Busti), Quaranta, Perri; Fazzini, Mancini (79′ De Angelis), Parlati; Orsolini, Jallow (84′ Ciabuschi), Manari. A disp. Venditti, Buono, Botta, Carrozzo, Ferrari, Bartolini, Ciarcelluti, Giannantonio, Bellini. All. Cetteo Di Mascio
Arbitro: Chindemi (sez. di Viterbo).
Ass. Rotondale- Marinenza.
NOTE. Ammoniti: 30′ Rokavec (L), 37′ Germoni (L), 50′ Capozzi (A), 52′ Dovidio (L), 71′ Mancini (A) Recupero: 2’pt; 5′ st.
Fabio Belli
Lazio-Atalanta: ecco i convocati di Reja
Sono 24 i calciatori convocati da mister Reja per Lazio-Atalanta, in programma domani sera alle 20,45 allo Stadio Olimpico di Roma, posticipo della 29esima giornata di Serie A Tim.
Portieri: Bassi, Sportiello, Turrin.
Difensori: Brivio, Cherubin, Conti, Dramé, Masiello, Paletta, Stendardo, Toloi;
Centrocampisti: Cigarini, D’Alessandro, De Roon, Freuler, Kurtic, Migliaccio, Raimondi,
Attaccanti: Borriello, Diamanti, Gakpé, Gomez, Monachello, Pinilla
Scudetto 1915, l’avv. Mignogna a Lazio Style Radio: “La rivendicazione va avanti con forza! Vogliamo cancellare un’ingiustizia centenaria…”
Un gioco tra gli amici del liceo. E’ questa la “genesi” dell’idea che sta movimentando il mondo Lazio ormai da circa nove mesi. Riportare lo scudetto 1915 sulle maglie del sodalizio più antico della Capitale, un’ingiustizia lunga cento anni che solo in coincidenza dell’anniversario dell’entrata dell’Italia nella Grande Guerra l’avvocato Gian Luca Mignogna ha voluto provare a cancellare con un’iniziativa che ha raccolto quasi 32.000 firme nella petizione online su Change.org.
L’avvocato Mignogna è intervenuto su Lazio Style Radio, intervistato da Toni Malco, ed ha raccontato che: “Un giorno marinammo la scuola con gli amici del liceo: tutti appassionatissimi di calcio, ci lanciammo in un quiz su chi ne sapeva di più. Alla domanda su chi avesse vinto lo scudetto nel 1915, venne fuori questa ingiustizia tra le incertezze nelle risposte. Da quel giorno, per anni questa ingiustizia, da laziale, mi è rimasta sullo stomaco, fino alla nascita dell’iniziativa e della petizione online.“
La rivendicazione sembra essere arrivata ad un punto cruciale: “Un passo decisivo è stato il dossier emerotecario, con la fondamentale collaborazione di Federico Felci. Abbiamo prodotto documenti che porteranno la FIGC all’istituzione della commissione che potrebbe portare all’assegnazione alla Lazio del titolo ex aequo contro il Genoa. Anche perché sarebbe anche un modo per onorare la memoria dei tanti eroi biancocelesti che pagarono con la vita la loro partenza per il fronte per combattere nella Grande Guerra.“
Fabio Belli
CONFERENZA – Reja: “Emozionato di tornare all’Olimpico, ma mi serve la vittoria”
Edy Reja, allenatore dell’Atalanta, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia del match contro la Lazio, sua garnde ex squadra. Il tecnico è determinato a fare punti all’Olimpico: “Ci servono punti, meglio la vittoria. E’ una partita che potrebbe essere decisiva perchè il Frosinone si è rifatto sotto“. Reja punta tutto su Gomez: “Lo vorrei in campo. Comunque parlerò con lui per sapere se ha recuperato del tutto dall’infortunio“. Un ritorno all’Olimpico che lo farà emozionare: “Sicuramente sentirò l’emozione perchè incontrerò tanti amici di mille battaglie. Ma dobbiamo vincere e approfittare della situazione non brillante di biancocelesti, che penseranno all’Europa League“.
Sei un vero romano? Allora non puoi mancare!
A pochi giorni dalla primavera, tempo permettendo, cosa c’è di meglio di una bella gita fuori porta? E in tal caso perchè non approfittarne per deliziare sguardi e palati? In questo periodo sono tante le sagre dei prodotti nostrani che si svolgono nella nostra penisola e, tra le tante, sicuramente ce n’è una che farà felici molte persone, sicuramente quelle che amano la cucina romana in particolare. A Sacrofano, piccolo centro non lontano dalla capitale a due passi dal Parco Regionale di Veio, domenica 13 marzo si terrà la prima sagra dedicata a uno dei più famosi piatti della cucina romana: la trippa. La manifestazione, patrocinata dal Comune di Sacrofano, sostiene i programmi della Pro Loco e dell’Accademia della Trippa, uno dei principali punti di riferimento per la valorizzazione, la salvaguardia e la promozione di questo famoso prodotto, della sua storia e delle sue ricette. Il presidente Umberto Di Camillo ha dichiarato: “Con questa prima edizione abbiamo voluto dare risalto e rendere omaggio ad un altro dei piatti popolari non solo romaneschi, che però a Sacrofano era, ed è ancora, un piatto della nostra tradizione. Fino alla fine degli anni sessanta nel nostro comune c’era ‘a mazzatora e cioè il mattatoio e quindi il giorno che si macellava il bestiame le donne andavano a prendersi la trippa e le frattaglie, che erano le parti meno costose dell’animale. Quindi la trippa è stato uno dei nostri tradizionali cibi. La ricetta era naturalmente con la menta e cioè ‘alla romana’”.
Un’ottima occasione quindi per mangiare la vera trippa alla romana, cucinata secondo tradizione, da gustare in un tripudio di altri piatti poveri e gustosi della cucina del posto: fagioli cannellini conditi, pane fatto in casa e un buon bicchiere di vino rosso corposo. E ancora dolci, formaggi, marmellate, pizze pasqualine, salamelle e uova fresche da provare sui banchi della mostra mercato, dove si potranno trovare anche oggetti di artigianato e antiquariato.
CONFERENZA – Pioli: “Priorità all’Europa League. Domani ampio turnover”. Poi sui cori razzisti…
Dopo la gara pareggiata in Europa League contro lo Sparta Praga, ora per la Lazio è tempo di campionato. Domani alle ore 20:45 i biancocelesti ospiteranno l’Atalanta dell’ex Edy Reja. Alla vigilia della sfida valevole per la 29esima giornata di campionato il mister Pioli, attraverso la conferenza stampa, ha presentato la gara di domani. Queste le parole del tecnico biancoceleste.
La partita contro l’Atalanta è un impegno o un problema?
“Impegno importante ma dobbiamo rimanere concentrati in vista di giovedì. Passare in Europa League è l’obiettivo e domani terrò conto della partita di giovedì”.
Ci sarà turnover?
“Sto aspettando i risultati dei probelmi fisici di alcuni giocatori. Si è aggiunto anche Milinkovic. Per questo farò ampio turnover perchè giovedì è la priorità. Anche Keita ha avuto i crampi”.
Keita prima punta è una soluzione per l’attacco?
“E’ una delle soluzioni per sfruttare tutte le caratteristiche dei giocatori offensivi. Non è problema di essere troppo sbilanciati. Devo mettere in campo i giocatori migliori per affrontare le caratteristiche degli avversari”.
Come sta Cataldi mentalmente?
“Cataldi sta come tutti i giocatori che non giocano titolari. A Torino l’ho cambiato perchè ho ritenuto sia giusto farlo. Non deve abbattersi però e domani potrebbe giocare”.
Bisevac e Konko come stanno?
“Bisevac non ha avuto nessun problema giovedì sera era solo stanco. Ho già deciso chi deve giocare. Per Konko devo aspettare i risultati dei controllo medici”.
Contro il Sassuolo sono arrivati fischi anche per lei.
“In tutte le partite che giochiamo dobbiamo dimostrare il nostro impegno. Giustamente mi sto prendendo le critiche perchè non stiamo facendo bene quest’anno”.
Biglia domani riposerà?
“Biglia è un grande giocatore. Farò delle scelte anche in ottica di giovedì. Vedremo”.
Che ne pensa dei cori razzisti a Praga?
“Sinceramente non ho avvertito la situazione dei cori razzisti. Ho provato a spiegarmi con l’arbitro. Sono situazioni che non fanno bene allo sport, ma bisogna punire solo i responsabili e non un’intera tifoseria”.
La partita persa all’andata contro l’Atalanta non ha tolto la convinzione di essere una grande squadra?
“La partita dell’andata ce la ricordiamo. Dobbiamo concentrarci sulle cose che sappiamo fare e metterle in campo. Un pò di rivalsa c’è”.
Dopo lo Sparta Praga, Biglia ha detto che la Lazio non ha continuità…
“Ha ragione, in campionato siamo stati altalenanti a differenza dell’Europa League. Ma parliamo di due competizioni diverse e di avversari troppo diversi che si affrontano. ma ripeto non dobbiamo parlare degli errori fatti perchè altrimenti ci facciamo del male. I bilanci meglio farli alla fine della stagione“.
Marco Corsini & Alessio Allegrucci
Grandissimo gesto dei tifosi dell’Inter a favore della Nord laziale
Il problema delle barriere all’Olimpico sta attirando l’attenzione anche fuori dalla Capitale. Le numerose proteste portate avanti dalla Curva Nord con conseguente abbandono dello stadio, hanno trovato il supporto dei tifosi dell’Inter. Infatti, cme riporta fcinternews.it, la Curva Nord nerazzurra ha deciso di non partecipare al match tra Roma e Inter in virtù della presenza di barriere in Curva Nord. Questo gesto inoltre, sottolineano i tifosi dell’Inter, è un gesto di solidarietà nei confronti dei fratelli laziali, in virtù anche del gemellaggio che esiste da anni tra le due tifoserie. Un gesto che sicuramente la Nord biancoceleste approverà in pieno.
MUSICA – Le “han suonate” al rapper italiano, che finisce in ospedale
A volte essere famoso non paga, anzi… potrebbe creare seri problemi. Soprattutto se sei u rapper, alternativo, senza peli sulla lingua e che organizza feste notturne che si dilungano fino all’alba di un sabato. A Milano il tanto discusso Fedez, come riportato dall’Ansa, è stato protagonista di uno sgradevole episodio di violenza. Il cantante ha avuto un diverbio con il vicino di casa a causa di una festa organizzata dal rapper con tanto di dieci persone e musica alta alle 6 di mattina. Quando il vicino gli ha intimato di abbassare il volume e mettere fine alal festicciola, è scoppiata una rissa che ha mandato all’ospedale entrambi i protagonisti. Fedez ha riportato un trauma alla mandibola con prognosi di 15 giorni. Il vicino, trauma facciale e prognosi di 10 giorni. Ancora non è chiaro chi ha colpito l’altro per primo. probabilmente entrambi sporgeranno denuncia.
Sparta Praga, le parole di mister Scasny e di Martin Frydek
L’allenatore dello Sparta Praga Zdenek Scasny è tornato a parlare ai media cechi della gara di giovedì contro la Lazio: “Nessuna partita è esente da rischi, – ha detto – ma bisogna ammettere che la Lazio è molto forte. All’andata forse abbiamo affrontato la sfida con troppa pressione addosso. Non c’è dubbio sul fatto che dobbiamo migliorare sui calci piazzati, ma non posso certo cambiare tutti i giocatori. Invece dobbiamo lavorare, soprattutto sotto il profilo dell’attenzione, perché non si tratta di un problema di reparto, ma di combinazione. L’esclusione di Fatai? In questa squadra serve alternanza. Lui è un giocatore come gli altri e, se giovedì non è stato impiegato, è perché non rispetta i compiti che gli vengono assegnati“.
Alle parole del tecnico si aggiungono poi quelle di Martin Frydek, autore del provvisorio vantaggio della formazione ceca: “Tatticamente è una Lazio più preparata di noi e quindi molto difficile da affrontare. Nella ripresa eravamo a secco di energie, ma a Roma andremo per lottare fino alla fine e giocarcela“.
CHOC IN GERMANIA: DAL GOVERNO CONSIGLI CHE FANNO DISCUTERE IL MONDO…
Incredibile in Germania, in un momento di difficoltà per i flussi migratori, anziché aiutare i rifugiati investendo fondi per interrompere il processo dei migranti, o pensare di tendere una mano verso quei paesi in difficoltà che ogni giorno devono barcamenarsi causa diverse problematiche portando poi certe popolazioni a vagabondare da questo o quell’altro paese, il governo tedesco ha pensato bene di inaugurare una pagina web, con spiegazioni e immagini all’interno, rivolta tutta ai rifugiati, facendo capire loro qual’è il modo migliore per fare sesso con le persone Europee. Il sito, chiamato Zanzu, è stato aperto dal Ministero della Salute in collaborazione con il governo del Belgio. La pagina viene utilizzata anche per alcune spiegazioni sull’omosessualità, bisessualità e transgenderismo. Il sito web è diviso in diverse e interessanti sezioni ed alcune le elenchiamo qui di seguito:
-Nella sezione “relazione e sentimenti” i creatori di questo sito impartiscono anche lezioni sul delitto d’onore: “Onore significa essere apprezzati da se stessi e dalla società… La violenza fondata sull’onore è proibita dalla società”. Un messaggio, questo, dedicato soprattutto e quasi esclusivamente alle persone di religione musulmana, nella cui società il delitto d’onore è diffuso e spesso accettato, soprattutto all’interno delle cerchia familiari.
-In un’altra, dedicata all’omosessualità, viene spiegato come in Occidente i nuclei familiari possano essere composti anche da persone dello stesso sesso. Questo argomento che ultimamente coinvolge da molto vicino anche il nostro paese con opinioni contrastanti. Questa è la riprova che c’è stata una totale evoluzione negli ultimi anni su tale questione.
-Un’altra sezione,definita “diritti e leggi” spiega, perché purtroppo in questo mondo c’è ancora bisogno di spiegare ai nuovi arrivati, perché non debbano praticare violenze sessuali sulle donne.
Violenza sessuale sulle donne, il sito tocca una tematica delicata e su cui versa l’attenzione di tutta la popolazione europea dato che al giorno d’oggi, secondo un’ approfondita indagine dell’Agenzia Ue per i diritti fondamentali, è emerso che sono 62 milioni le donne in Europa che hanno subito violenze fisiche o sessuali (o entrambe) a partire dall’adolescenza, un dato impressionante, superiore come numero all’intera popolazione italiana. Una su tre di tutte quelle tra i 15 e i 74 anni che vivono nei 28 Paesi dell’Unione Europea. La stessa pagina web spiega cosa si intende per violenza sessuale: “Violenza sessuale è quando qualcuno ti minaccia, usando violenza contro di te o approfitta della tua posizione di debolezza per fare sesso con te. Questo è un crimine. Alcune forme di questa violenza sono la coercizione sessuale, l’abuso sessuale e lo stupro. Le persone che commettono violenza sessuale possono essere severamente punite. E’ una forma di violenza sessuale anche se qualcuno ti aggredisce verbalmente o con azioni a sfondo sessuale e se qualcuno lo fa per umiliarti. Per esempio se qualcuno fa commenti volgari su di te in tua presenza, se ti tocca, se qualcuno ti molesta via telefono sms o e-mail, se ti mostra immagini pornografiche contro il tuo volere. Donne e ragazzine ne sono spesso vittime, ma lo possono essere anche gli uomini e i ragazzi”.
In un’altra sezione, chiamata “mutilazione genitale femminile” i nuovi arrivati sono avvertiti che tale pratica, “è illegale in Europa e proibita dalla legge anche se fatta per ragioni culturali”.
Nella sezione “Tipologie di sesso” vengono utilizzate immagini che ritraggono scene di sesso interrazziale, per illustrare ai “migranti” (e non ai tedeschi) i termini ai quali si devono attenere per avere dei rapporti sessuali con delle tedesche o dei tedeschi.
Una spiegazione plausibile sulla nascita di questa pagina web, può derivare dal fatto che gli episodi di violenza e vicende similari, denunciate su tutto il territorio tedesco, hanno portato il Ministero della salute e il governo del Belgio a prendere questa come contromisura per cercare di sconfiggere tale problematica e “educare” i nuovi arrivati alle abitudini sessuali dell’Occidente. Ma questo modus operandi, potrebbe rivelarsi un’arma a doppio taglio, perché trattare un argomento come questo, ritenuto da tutti e siamo sicuri anche dalla nazione tedesca di vitale importanza attraverso una pagina web, potrebbe non avere gli effetti sperati. Forse bisognerebbe attuare regole più decise su chi commette simili reati.
Pioli trema: anche un centrocampista nella lista degli infortunati
Non si ferma l’emergenza infortunati in casa Lazio. Come rivela l’edizione odierna de ‘Il Tempo’, infatti, nel corso della gara di giovedì in Europa League contro lo Sparta Praga si sarebbe fermato anche Milinkovic-Savic, che avrebbe accusato un problema al polpaccio. Non sarebbe nulla di grave, a quanto si apprende, ma il solo pensiero di un nuovo infortunio non contribuisce a mantenere sereno l’animo di Pioli, che, in vista dei prossimi due impegni casalinghi contro Atalanta in campionato e formazione ceca per il ritorno degli ottavi di EL, sarà costretto letteralmente ad inventarsi l’undici che scenderà in campo: il tecnico dovrà infatti fare a meno già di Konko, Basta e Radu, usciti anzitempo dal terreno del Letnà Stadion. Per il francese si tratta di un problema all’adduttore, ma potrebbe recuperare per giovedì, mentre il serbo e il romeno dovrebbero essersi fermati entrambi per stiramento. Da valutare inoltre le condizioni di Bisevac, che avrebbe dovuto essere sostituito da Mauricio e che invece, complice l’infortunio di Basta, è stato costretto a restare in campo fino al termine della gara.
LAZIO – ATALANTA: Marchetti vs Sportiello. Presente e futuro della Lazio?
Domenica sera allo Stadio Olimpico si affronteranno Lazio e Atalanta. Un match che ai fini della classifica non risulta determinante. I biancocelesti sono ormai tagliati fuori dala corsa al sesto posto (a meno di miracolo e di cali eclatanti delle squadre che la precedono). Gli orobici hanno un più 4 sulla terz’ultima, ma il loro organico è nettamente superiore di chi li insegue. Pertanto al momento possono dormire sonni tranquilli.
CALCIOMERCATO – Le attenzioni del match serale si spostano in tribuna dove potrebbe esserci un incontro tra le due dirigenze per parlare di calciomercato. Alla Lazio, che a gennaio ha provato a strappare ai nerazzurri Drame, ora è interessata a Sportiello via… Juventus. Infatti i destini dei due portieri Marchetti e Sportiello potrebbero incrociarsi dando vita ad un valzer interessante di numeri 1.
MARCHETTI IL PRESENTE, SPORTIELLO IL FUTURO? – Come accennato nelle righe precedenti, Sportiello potrebbe difendere la porta della Lazio dalla prossima stagione. Come? La Juventus è interessata a Marchetti come nuovo vice Buffon, in quanto Neto non è propenso a trascorrere una nuova stagione da riserva. Marchetti che poi potrebbe diventare l’erede di uno stagionato Buffon (in cerca del record assoluto di imbattibilità). I bianconeri per arrivare a Federico Marchetti avrebebro pensato la seguente mossa: prelevare Sportiello dall’Atalanta e girarlo alla Lazio in prestito con diritto di riscatto, in cambio proprio di Marchetti. Per ora sono suggestioni, ma la Juventus ci sta lavorando…
Geis: “Sì, la Lazio mi voleva a giugno. E in futuro…”
“È vero, la Lazio mi ha cercato in estate, ma io volevo restare in Germania perché sono troppo legato alla mia famiglia e a 22 anni non potevo stravolgere così la mia vita“. Parla così, dalle colonne de ‘La Gazzetta dello Sport’, Johannes Geis, l’ex regista del Magonza, ora di proprietà dello Schalke 04, che a giugno è andato vicino al trasferimento in biancoceleste. La società capitolina ci aveva fatto un pensierino per il ruolo di vice Biglia, ma, dopo averlo corteggiato a lungo e avergli persino fatto visitare il centro sportivo di Formello, si era sentita rispondere “no grazie, resto in Germania”. Geis è così approdato dal Mainz allo Schalke, dove sta proseguendo il suo percorso di crescita. Il suo futuro è tuttavia ancora un’incognita e, come lui stesso ammette, non è escluso che l’aquila possa ancora posarsi sul suo petto: “La Lazio è una buona squadra e prima o poi potrei decidere di provare un’avventura da quelle parti“.
L’AVVERSARIO DI TURNO – Il campo dice Atalanta, ma la testa è allo Sparta Praga
Finito di respirare l’aria rivitalizzante dell’europa, è arrivato il momento per la Lazio di andare avanti. Il pareggio con gol realizzato in terra ceca crea una situazione favorevole ai biancocelesti e permette di affrontare il ritorno con tanta carica positiva, ma “purtroppo” c’è questo sassolino nella scarpa che si chiama Campionato di Serie A. Certo…ormai il campionato non ha nulla da offrire ai ragazzi di Pioli, ma guai ad abbassare la concentrazione, sarebbe l’ennesimo errore imperdonabile di questa squadra in questa stagione. Ergo la sfida di domani contro l’Atalanta dei doppi ex Reja–Bollini potrebbe perdere valore e di fatto stare inevitabilmente con la testa già alla partita di ritorno di Europa League e al sogno di arrivare ai Quarti di finale. Ma ogni avversario va rispettato e onorato. Domani quindi la Lazio ha comunque il dovere di vincere, per sé stessa, per per i tifosi e per riassaporare finalmente il sapore della vittoria che non fa mai male. Si potrebbe cercare di vendicare lo sfortunato risultato dell’andata…inoltre i ragazzi di Pioli non devono dimenticare che è importante vincere anche per difendere l’ottava posto, evitando così i preliminari di Coppa Italia, con uno sguardo alla settima piazza del Sassuolo, insomma, trovassero le motivazioni dove ritengono più opportuno ma l’importante è che domani chi scenderà in campo faccia una prova di carattere e cerchi di vincere. La Lazio deve dare delle risposte convincenti anche in campionato, dopo i due punti conquistati nelle ultime tre giornate. La 29° però non è molto incoraggiante, perché storicamente l’Atalanta è una delle bestie nere dei biancocelesti. Analizziamo nel dettaglio l’avversario di domani:
I DOPPI EX NON FARANNO SCONTI – Sulla panchina dell’Atalanta domenica ci saranno due gradite vecchie e gradite conoscenze: mister Reja e il suo vice Bollini, già insieme in panchina nel finale di stagione del campionato 2013-2014 con la Lazio. Il simpatico duo tornano per la prima volta da ex insieme all’Olimpico con l’intento di bissare lo scherzetto realizzato nella partita d’andata a maggio ragione ora che i bergamaschi stanno vivendo un periodo difficile in campionato complice anche la cessione di pedine fondamentali come “El Tanque” Denis, Maxi Moralez e il talento Grassi. Sono sei i punti realizzati dai ragazzi di Reja in queste prima 9 giornate del girone di ritorno e ora si ritrovano nelle zone calde della bassa classifica con appena quattro punti di vantaggio dal Frosinone terzultimo e con i ciociari che affronteranno il Carpi in una sfida salvezza determinante. L’Atalanta quindi ha intenzione di a fare punti per risalire subito la classifica, ma c’è un problema: in trasferta la squadra non gira. Lontano dall’Atleti Azzurri d’Italia infatti, i neroazzuri, hanno realizzato appena due vittorie (contro Roma ed Empoli). Alla Lazio l’arduo compito di far si che questa tradizione negativa non si spezzi proprio domani sera.
PIOLI VS REJA – Pioli domani cercherà di sfatare un piccolo tabù con l’ex tecnico biancoceleste. Il bilancio al momento, è leggermente a favore di mister Reja. Nei dieci incontri precedenti, infatti, 3 volte è uscito vincitore Pioli, cinque Reja, mentre in due occasioni si sono spartiti la posta in palio. Ma contro la Dea i numeri di Pioli sono più positivi: in tredici scontri infatti, ha collezionato cinque vittorie, quattro pareggi e 4 sconfitte. Mentre Reja, da quando guida i nerazzurri è imbattuto contro la Lazio: ha collezionato un pareggio e una vittoria (un girone fa con l’autorete di Basta e la rete del Papu Gomez che ribaltarono l’iniziale vantaggio firmato dal capitano Biglia).
PRECEDENTI, STATISTICHE E CURIOSITA’ –
- La Lazio è la squadra più battuta dall’Atalanta in Serie A sia in generale (32 successi di cui 12 in trasferta). Tuttavia, i biancocelesti hanno perso solo due delle ultime 12 sfide interne in campionato contro la Dea, vincendone otto; in questo parziale, la Lazio ha tenuto la porta inviolata in nove occasioni.
- Era dalla stagione 2004/05 che l’Atalanta non rimaneva a digiuno di vittorie per almeno 13 partite di campionato: la Dea è la squadra che non vince da più giornate tra le 20 di questa Serie A.
- Male anche la Lazio che nelle ultime sette giornate ha saputo trovare la via del gol solo in due match e a vincere una sola volta (le altre gare hanno portato a 4 pareggi e 2 sconfitte).
- Di fronte la squadra più prolifica della Serie A nel quarto d’ora finale di partita (la Lazio con 15 gol) e quella che nello stesso periodo di gioco ne ha incassati di più (cioè l’Atalanta 13, come il Frosinone).
- L’Atalanta è insieme alla Fiorentina una delle due squadre ad aver sempre perso in trasferta una volta andate sotto nel punteggio (sette volte su sette per la Dea).
- La Lazio è la squadra che ha subito più gol da fuori area nei cinque maggiori campionati europei (11).
COME SCENDERANNO IN CAMPO: A Zingonia riaggregati al gruppo Gomez e Pinilla, il cileno sarà schierato punta centrale e fa così scivolare in panchina Borriello, mentre l’argentino partirà dalla panchina e nel tridente d’attacco dovrebbe partire titolare D’Alessandro: se invece Reja deciderà di schierare l’argentino dall’inizio, quest’ultimo indosserà un tutore per proteggere il costato. Il mister friuliulano potrebbe dare continuità a Toloi in difesa. Indisponibile Carmona, a centrocampo si punta sul recupero di Cigarini dopo esser stato colpito in settimana da un virus intestinale, pronto al suo posto Freuler. Anche Diamanti tornerà fra gli undici titolari. Da decidere il modulo: Reja dovrebbe schierare un 4-3-3 in un match sicuramente da non perdere. In caso di 3-5-2 si giocherebbero una maglia Conti e l’ex Roma D’alessandro sull’out destro, con il primo favorito nel caso della difesa a tre, mentre il secondo andrebbe a comporre il tridente con Diamanti e Pinilla qualora Reja decida per la difesa a 4.
PROBABILE FORMAZIONE (4-3-3): Sportiello; Masiello, Paletta, Toloi, Dramé; Cigarini, De Roon, Kurtic; D’Alessandro, Pinilla, Diamanti. A disp: Bassi, Djimsiti, Cherubin, Brivio, Bellini, Freuler, Migliaccio, Conti, Gomez, Gakpé, Monachello, Borriello. All. Edoardo Reja
Squalificati: –
Indisponibili: Carmona
Diffidati: Diamanti, Gomez, Kurtic, Paletta, Toloi
FOTO – Johnny Depp: La reazione alle critiche è da “ZOMBIE”
Hanno accusato Johnny Depp su più svariati fronti, dall’essere fuori forma, solo una pallida imitazione imbolsita del se stesso sex symbol, al più strapagato di Hollywood, con cachet sproporzionati rispetto ai risultati del botteghino.
REAZIONE DA ZOMBIE – Per tutta risposta il “Pirata dei Caraibi” gioca ancora più duro con la propria immagine e si immerge nell’amatissimo mondo horror camuffandosi da zombie. Lo fa nella serie di genere per eccellenza, The Walking Dead, nella puntata numero 12 della sesta stagione (titolo Non è ancora domani) andata in onda il 6 marzo in America e il 7 in Italia.
Vediamo se lo riconoscete:

ADDIO BUSTA PAGA: Inizia l’era del “Total Reward Statement”
Va in pensione la vecchia e cara busta paga, simbolo negli anni di fioritura migliori italiani, di aumenti e rinnovi, che accumulata, non solo dimostrava una certa stabilità lavorativa, ma permetteva anche una serenità economica (anche e soprattutto nei confronti delle banche, va detto).
Oggi i giovani che dovrebbero farsi carico del prosieguo della crescita del paese non vedono, giustamente, l’ora di “accomodarsi”, loro malgrado, sul primo volo diretto per chissà dove. In fuga dall’Italia, che di prospettive ne ha ben poche e che si ricorda dei “talenti nostrani” soltanto quando essi si sono affermati altrove (vedi onde gravitazionali).
Lo strumento che verrà introdotto al posto del vecchio cartaceo sarà il “Total Reward Statement”, che tradotto letteralmente vuol dire, “dichiarazione totale di ricompensa”.
DI COSA SI TRATTA – Per meglio dire, sarà un documento che certificherà in modo mirato e personalizzato come è composto il pacchetto retributivo di ciascun dipendente, che riunisce stipendio, bonus, incentivi, integrazioni pensionistiche, sanitarie e benefit. Questi ultimi molto spesso scelti dal dipendente stesso in base alle sue esigenze e preferenze. Un pacchetto retributivo calibrato sulle singole caratteristiche del dipendente, dove alcune voci possono cambiare nel corso degli anni, in base a mutate esigenze e situazioni: età, progetti di carriera, necessità familiari, formazione, etc..
Ad oggi il 37% delle azienDe wordlwide adotta questo sistema, come documentano i dati 2016 della ricerca di Top Employers Institute, ma la tendenza è in costante crescita.
IN ITALIA – Una nuova filosofia retributiva e di trasparenza che si sta velocemente affermando in tutto il mondo, ma che vede l’Italia sensibilmente in ritardo rispetto al trend globale, anche se sta tentando di recuperare terreno perduto. Infatti aumentano le aziende che si stanno attrezzando in quest’ottica, proponendo pacchetti di benefit ad hoc, che vanno da quelli per la maternità (contributi per asilo nido, baby sitter ecc) ai corsi di aggiornamento professionali (corsi di lingue, informatica), ad assistenza e previdenza sanitaria (home caring per anziani), a corsi e vacanze sportive (corsi e campus per giovani o figli dei dipendenti).
Milano, accesso a scuola con un “Badge” elettronico
Importante mini rivoluzione in una scuola di Milano, il liceo Parino. Dai primi Marzo, infatti, basterà strisciare un badge elettronico davanti i cancelli dell’ingresso per far apparire in un registro elettronico, presente in classe, i nomi degli studenti presenti. Sarà dunque come fare l’appello, soltanto che adesso non si scorrerà più l’elenco cartaceo come si faceva una volta e con occhi “indiscreti” da parte dell’insegnante cercando l’alunno chiamato.

Un badge che fungerà da storico per controllare tutti i ritardi, presenze e i movimenti degli studenti frequentanti. Ogni tessera ha un codice, sprovvisti non si farà ingresso a scuola.
Non è una pratica nuova quella del tesserino di riconoscimento elettronico, e spesso è stato scelto come veicolo per controllare gli accessi “indesiderati”. “Vogliamo eliminare la burocrazia delle nostre aule – spiega il preside, Giuseppe Soddu – i nostri ragazzi devono entrare in classe e fare lezione, punto”.
Alla base del provvedimento “rivoluzionario”, il tempo che studenti e docenti dedicano agli adempimenti burocratici del sistema scolastico (appello, giustificazioni, etc). “Ci siamo accorti che anche solo l’appello durava troppo”, prosegue Soddu. Da Martedì tutti con il badge in mano per l’appello elettronico, pratica che magari, sarà diffusa su larga scala nelle altre strutture scolastiche.