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RIECCO LA SPARUTA MINORANZA

Sono passati 24 mesi, 730 giorni. Era una domenica e la squadra, allora di Edy Reja, giocava il posticipo serale in casa contro il Sassuolo di Zaza e Berardi, gara finita per 3-2, con rete finale di Stefan Radu. Ma la vera partita, quella sera si giocava altrove, in tribuna, sugli spalti. Riecheggiava da una parte all’altra dello stadio Olimpico. Rimbombava all’unisono una voce, che sembrava partire come fosse “Giove Tonante”: “LOTITO VATTENE, LOTITO LIBERA LA LAZIO”.

Da una parte la dirigenza laziale in giacca e cravatta, nella fattispecie Igli Tare e Claudio Lotito. Dall’altra il “popolo, il tifo laziale, cuore, speranza e tanto sacrificio”, quei 50.000 (appurati e certificati) uomini biancocelesti venuti apposta per protestare, gridare a squarciagola tutto il loro rancore, dovuto da una gestione malata, sanguinolenta e manchevole di rispetto per i colori e la tradizione. Quella sera la protesta fu veemente, il respiro prima del balzo, la tensione si tagliava a fette e la repulsione era tanta. Molti illustri campioni e “uomini” del glorioso passato biancoceleste, fossero stati presenti avrebbero serrato le fila accanto alla Curva, per aggiungere al coro un’altra voce bianca, ad intonare “rime baciate in versi” col fine ultimo di entrare nel profondo “privato” di certuni, al fine di scalfirne la granitica perseveranza. Nel tentativo di far comprendere che quella, che per loro era un’azienda, fatta di partita doppia, faldoni impolverati, diritti tv e bilanci di fine campionato, per tutti i tifosi era motivo di vanto, uno stile di vita, quel retaggio sentimentale da tramandarsi “di generazione in generazione”. Rispettandolo e custodendolo gelosamente, al fine di preservarne la sua purezza, che fino ad allora era stata intaccata da imprenditori urbanistici e pseudo agenti incalliti.

La Curva Nord & la rediviva Maestrelli con il “placet” di  buona parte dello stadio, espose un cartello con scritto “Libera la Lazio”. Presente anche lo striscione, già esposto nel corteo che ha preceduto la gara, con scritto “Assoluta Maggioranza”. Man mano che si avvicina l’ingresso delle squadre vengono esposti altri striscioni di contestazione nei confronti della società biancoceleste.

Oggi a distanza di 2 anni non dimentichiamo quanto fatto quella sera, anzi probabilmente quello fu il “principio” di tutto, la cartina tornasole che ci riporta ad oggi, 23 Febbraio 2016. Se si pensava che la situazione sarebbe potuta migliorare ci si sbagliava di grosso.

Tant’è vero che è stata indetta un’altra protesta. Un’altra occasione si presenterà Domenica 13 Marzo, in concomitanza con la partita Lazio – Atalanta. Per dare peso alle parole, per ricordare che la libertà di ogni laziale risiede nel poter “esprimere al meglio il proprio pensiero” e per far presente a tutti coloro che se ne fossero dimenticati, che forse questa non è più la tanto stonata “sparuta minoranza” di cui si parlava.

Champions League: da oggi si completa il quadro degli ottavi, c’è Juve-Bayern

Altro giro altra corsa: la Champions League torna in campo per completare il programma delle gare di andata degli ottavi di finale.

Si comincia stasera alle ore 20.45. La Juventus, forte del primato ritrovato, affronterà un Bayern Monaco che, sulla carta, rappresenta l’avversario più ostico assieme al Barcellona tra le sedici squadre rimaste in campo. I bavaresi sembrano però aver perso la brillantezza della prima metà della stagione, a causa dell’addio anticipato di Guardiola che ha forse disorientato l’ambiente, che si sente già in tasca la quarta Bundesliga consecutiva. Il vero problema per il Bayern potrebbero essere però le assenze, soprattutto in difesa. La Juventus dopo il turn over di Bologna che è quasi costato il primo posto (oltre all’interruzione della serie di vittorie consecutive, fermatasi a quindici) punta sul ritorno di Dybala a tempo pieno in avanti per rivitalizzare un attacco che tra Genoa, Frosinone, Napoli e Bologna ha realizzato solo quattro gol.

Probabili formazioni:
JUVENTUS (4-4-2): Buffon; Lichtsteiner, Barzagli, Bonucci, Evra; Cuadrado, Khedira, Marchisio, Pogba; Dybala, Mandzukic. All. Allegri.
BAYERN MONACO (4-1-4-1): Neuer; Lahm, Kimmich, Alaba, Bernat; Xabi Alonso; Costa, Alcantara, Muller, Robben; Lewandowski. All. Guardiola.
ARBITRO: Martin Atkinson (ENG).

Alla stessa ora altra sfida tra stelle con Arsenal-Barcellona. Inglesi in piena lotta per un sogno chiamato Premier League, che i Gunners non conquistano da oltre dieci anni. Il problema della squadra di Wenger è sempre la continuità. Dopo ogni vittoria di solito arriva una frenata a spegnere gli entusiasmi. E’ successo anche stavolta con il successo in campionato sul Leicester seguito da un deludente pari, 0-0, in FA Cup contro l’Hull City, formazione di seconda divisione. Di sicuro non sarà tutto facile per un Barcellona che, con il doppio successo in trasferta contro Sporting Gijon e Las Palmas ha messo in ghiaccio la Liga, con otto punti di vantaggio sull’Atletico Madrid secondo. Nella fase a gironi i blaugrana hanno gestito bene la situazione, pareggiando due volte in trasferta e togliendosi lo sfizio della vittoria a valanga con sei reti realizzate alla Roma, non nuova in Europa a questi exploit alla rovescia.

Probabili formazioni:
ARSENAL (4-2-3-1): Cech; Bellerin, Koscielny, Mertesacker, Monreal; Ramsey, Flamini; Sanchez, Ozil, Oxlade-Chamberlain; Giroud. All. Wenger.
BARCELLONA (4-3-3): Ter Stegen; Dani Alves, Mascherano, Pique, Jordi Alba; Rakitic, Busquets, Iniesta; Neymar, Suarez, Messi. All. Enrique.
ARBITRO: Cüneyt Çakır (TUR).

Domani, sempre alle 20.45, si completerà il quadro dell’andata degli ottavi di finale. Quella tra Dinamo Kiev e Manchester City potrebbe sembrare una delle sfide più sbilanciate a livello di pronostico. Non va dimenticato però come, proprio per il caso Guardiola che da luglio allenerà il City, gli inglesi hanno sbandato pesantemente, perdendo tre sanguinose sfide contro Leicester e Tottenham in campionato e venendo eliminati dalla FA Cup domenica scorsa dal Chelsea, capace di imporsi con un clamoroso cinque a uno. La Dinamo Kiev dalla sua è emersa da un girone molto difficile, finendo proprio dietro al Chelsea ed eliminando il Porto. L’allenatore è Rebrov, partner d’attacco di Shevchenko nella squadra degli anni ’90 allenata da Lobanovsky: il portiere tra l’altro è sempre lo stesso, Shovkovsky.

Probabili formazioni:
DINAMO KIEV (4-2-3-1): Shovkovskiy; Danilo Silva, Dragovic, Khacheridi, Antunes; Rybalka, Sydorchuk; Gonzalez, Garmash, Yarmolenko; Kravets. All. Rebrov.
MANCHESTER CITY (4-2-3-1): Hart; Sagna, Kompany, Otamendi, Kolarov; Fernandinho, Yaya Tourè; De Bruyne, Silva, Sterling; Aguero. All. Pellegrini.
ARBITRO: Antonio Mateu Lahoz (ESP).

Più equilibrata sembra la sfida tra PSV Eindhoven e Atletico Madrid. I “Boeren” padroni di casa, dopo aver eliminato il Manchester United nella fase a gironi, stanno vivendo una nuova età dell’oro in Eredivisie. Dopo un inizio incerto i campioni d’Olanda in carica, allenati da Philip Cocu, hanno centrato una serie di quindici vittorie e tre pareggi (otto le vittorie consecutive con striscia positiva ancora in corso) che li hanno riportati in testa davanti all’Ajax. L’Atletico Madrid di Diego Pablo Simeone ha invece patito lo strappo imposto dal Barcellona alla classifica della Liga. Al momento in campionato l’obiettivo più realistico per i “Colchoneros” è il secondo posto. In Champions puntano invece ad essere di nuovo la mina vagante, ma in attacco, dopo l’addio di Jackson Martinez col colombiano che ha decisamente fallito nella Liga, “El Cholo” potrebbe ritrovarsi a corto di alternative.

Probabili formazioni:

PSV EINDHOVEN (4-3-3): Zoet; Marin, Bruma, Moreno, Brenet; Proppen, Hendrix, Guardado; Pereiro, De Jong, Locadia. All. Cocu.
ATLETICO MADRID (4-4-2): Oblak; Juanfran, Godin, Gimenez, Filipe Luis; Oliver, Gabi, Saul, Koke; Griezmann, Vietto. All. Simeone.
ARBITRO: Daniele Orsato (ITA)

Fabio Belli

VIDEO – Renzi, risate in aula all’affermazione: «Il 22 dicembre inaugureremo la Salerno-Reggio Calabria».

“A proposito di infrastrutture”, inizia così il Premier Matteo Renzi parlando della tanto agognata e quanto mai risolta questione “Salerno – Reggio Calabria” lo storico tratto stradale, mai ripristinato.

Ecco le sue dichiarazioni: “Fatemi fare una pubblicità progresso. Come sembrava impossibile concludere la Variante di Valico, so che non ci crederete, ma il 22 dicembre inaugureremo la Salerno-Reggio Calabria“.

Le dichiarazioni hanno provocato una “fragorosa” risata tra i presenti. A seguito il Presidente del Consiglio ha incalzato ribattendo: “Tutti quelli che hanno fatto ‘ohhh’, saranno costretti a fare la Salerno-Reggio Calabria e guiderò io”.

Ecco il video completo:

De Martino: “La mancanza della Curva Nord, polmone del tifo, costerà dei punti in classifica”

Durante la trasmissione “Lazialità in Tv” è intervenuto Stefano De Martino, responsabile della comunicazione della S.S. Lazio. Il dirigente si è così espresso nel corso della trasmissione: “Io confermo quello che è stato il discorso fatto al Corriere dello Sport, ritenevo anche che fosse necessaria l’intervista del ds Tare al giornale per chiarire il momento Lazio. Mi rimane difficile capire come possa essere il contrario. Io ho detto solo una cosa: il confronto con gli ex calciatori può essere fatto anche da noi, la società può invitare questi personaggi. Ad esempio abbiamo invitato Paolo De Paola a Formello, per conoscere il centro sportivo, che è cambiato moltissimo da quando sono arrivato io nel 2008. Se abbiamo in mente di fare qualcosa di clamoroso? Sono due cose diverse i tifosi e la comunicazione. Per i primi ci sono state molte possibilità di farli entrare a Formello, è chiaro che è impossibile aprire i cancelli 24 ore su 24, ma ogni iniziativa ha avuto un successo non indifferente“.

L’opinione pubblica vede il centro sportivo di Formello come un bunker inespugnabile, De Martino commenta così: “Non sono d’accordo, ogni volta che si è chiesto un intervento, c’è sempre stata la volontà di volerlo fare. Se cambierà qualcosa? I motivi di questo clima sono tanti, non c’è solo una problematica. Sappiamo le complicanze legate alle decisioni riguardanti Stadio Olimpico e ordine pubblico. Quando sento dire di salvare una stagione io non sono d’accordo: fino a quando ci saranno minuti da giocare, i giocatori sono tenuti a dare il massimo. Spero che a fine stagione ci possa essere un tavolo per sostenere un incontro. La mancanza della Curva Nord, polmone del tifo, costerà dei punti in classifica. Cosa intendo quando parlo di apertura agli ex? Noi siamo a disposizione, vogliamo farvi considerare il nostro centro sportivo disponibile. Siamo aperti con disponibilità quotidiana per far visitare Formello, sempre. Già la prossima settimana si potrebbe organizzare da noi una visita per chi vuole”.

In chiusura fa un’appello generale: “Il comun denominatore per tutti deve essere la Lazio, solo stringendoci, accorciando le distanze possiamo affrontare tutto ciò, lasciando fuori i vecchi problemi del passato sto parlando ovviamente al livello di comunicazione. Solo quando non verrà messo da parte definitivamente il retaggio del passato, qualcosa si potrà risolvere“.

ROMA, NUOVO BLOCCO DELLE AUTO

L’Amministrazione capitolina, su disposizione del Commissario Straordinario di Roma Capitale, Francesco Paolo Tronca, ha disposto per domenica 28 febbraio una giornata «antismog» che prevede il blocco della circolazione veicolare. Lo stop riguarderà tutti i veicoli sino alla categoria Euro 5, dalle 7.30 alle 12.30 e dalle 16.30 alle 20.30. Potranno circolare le categorie di veicoli meno inquinanti: metano, gpl, ibride, Euro 6 e ciclomotori due ruote quattro tempi Euro 2 e motocicli quattro tempi Euro 3. L’Amministrazione ha dato indicazione all’Atac di rafforzare il servizio, intensificando il numero di corse di bus e metro rispetto ad una normale domenica.

«La giornata di domenica 28 – spiega una nota del Campidoglio – è la terza di un ciclo di quattro date previste dal piano per il risanamento della qualità dell’aria – adottato dalla della Regione Lazio – che dispone che per almeno quattro domeniche, comprese nel periodo da novembre a marzo, è vietata la circolazione dei mezzi ad uso privato nel territorio della fascia verde. Si ricorda che è necessario adottare in via cautelare i provvedimenti di divieto della circolazione dei mezzi ad uso privato per le rimanenti due domeniche, al fine di salvaguardare il bene primario della salute dei cittadini, tenendo in evidente considerazione il fatto che i soggetti particolarmente a rischio per l’esposizione ad alte concentrazioni di polveri inalabili (PM10) e di biossido di azoto (NO2), sono bambini, donne in gravidanza, persone anziane, cardiopatici e, più in generale, soggetti con patologie respiratorie, nonché coloro che sono soggetti a prolungate esposizioni».

Fonte: Il Messaggero

Il malessere di Antonio Candreva

L’edizione odierna del “Messaggero” fa una disamina sul momento di Antonio Candreva, rientrato, dopo due panchine di fila, titolare contro il Frosinone: “E’ fin troppo evidente come non giochi tranquillo, come voglia dimostrare al mondo intero di essere ancora il migliore del gruppo. Quando ha la palla crea sempre scompiglio e situazioni insidiose però non è concreto come qualche tempo fa. L’impressione netta è che tra Candreva e la Lazio siamo ai titoli di coda, il matrimonio sembra ormai alla fine. Il prossimo anno lo vedremo con un’altra maglia“.

Eloquenti e quanto mai chiare le dichiarazioni del quotidiano. Il giocatore, così come tutta la Lazio va detto, non sta attraversando un grande periodo di forma, ed ovviamente in questi momenti le voci che lo vogliono lontano da Roma, si fanno quanto mai insistenti. Speriamo si possa fare chiarezza il prima possibile, per non aggiungere un’altra grana, in un momento in cui ce ne sono fin troppe.

 

 

RASSEGNA STAMPA – Lazio, triplette di Matri e Klose in amichevole

Lazio di nuovo al lavoro a Formello il giorno dopo lo 0-0 del Matusa di Frosinone. Pioli come sempre ha diviso il gruppo in due: lavoro di scarico in palestra per chi ha giocato al Matusa dal primo minuto, defaticante sul campo per Cataldi, Djordjevic,Bisevac e Hoedt.

Fonte : Il Corriere dello Sport

RASSEGNA STAMPA – Lazio, giallo Anderson. Lotito: “L’ho già venduto per 60 milioni…”. Ma la società smentisce

Felipe Anderson-Manchester United, una bomba di mercato che si chiude (almeno per ora) con la smentita ufficiale da parte della Lazio. “In riferimento alle dichiarazioni attribuite al Presidente Claudio Lotito riguardo la presunta vendita del calciatore Felipe Anderson, la S.S. Lazio precisa che queste sono destituite di qualsiasi fondamento”. Tutto nasce dalla clamorosa rivelazione che sarebbe emersa dalla zona mista dello stadio Arechi, al termine della gara tra Salernitana (l’altro club di Lotito) e Crotone. E che la società biancoceleste ha appunto sconfessato. “Felipe Anderson l’ho preso a 8 milioni e l’ho già rivenduto a 60, l’anno prossimo andrà al Manchester United”, questa la fragorosa uscita intercettata e riportata dai cronisti dei quotidiani locali “La Città di Salerno” e “Metropolis”, con Lotito intento a conversare con il presidente del Crotone Vrenna e il diesse Ursino.

Fonte : La Repubblica

RASSEGNA STAMPA – Il laziale Giordano contro Totti «Ha sbagliato tempi e modi»

Bomber e capitano, trasteverino e laziale, Bruno Giordano è stato per anni un «monumento» biancoceleste. In realtà è un idolo ancora oggi, i tifosi lo vorrebbero volentieri in panchina, si tratta della classica storia d’amore senza fine. «Bruno facci un gol», era un coro della Nord di fine anni ’70, ha fatto innamorare il popolo laziale, ha rappresentato l’aquila per dieci anni. Numero 9 sulle spalle e centodieci reti con la maglia del cuore, fantasia e classe allo stato puro. Lazio e Napoli le tappe più importanti della carriera, l’attuale allenatore del Tatabanya (club ungherese) ha voluto commentare per «Il Tempo» il caso Totti. L’esplosione del capitano giallorosso, un’intervista al veleno rilasciata a poche ore dalla sfida con il Palermo. Nervi tesi con Luciano Spalletti, l’esclusione dalla lista dei convocati e ambiente spaccato in due, una situazione che rischia di diventare pericolosa. Bruno Giordano ha analizzato la questione, s’è concentrato particolarmente sul 10 della Roma. S’è schierato però dalla parte dell’allenatore, ha difeso la società.

Giordano, chiaramente la notizia è arrivata anche in Ungheria?

«Assolutamente sì, se ne parla da giorni. Io ho letto un po’, mi sono documentato, ho cercato di capire con attenzione. Sinceramente mi sembra una storia un po’ particolare».

Fonte : Il Tempo

RASSEGNA STAMPA – Lotito: «Ho già venduto Felipe allo United per 60 milioni».

Già furiosi per l’ennesimo 0-0 – il terzo consecutivo in trasferta – di Frosinone e per il settimo pari nelle ultime 14 giornate a Frosinone, adesso i tifosi biancocelesti rischiano d’esplodere con questa bomba di mercato in uscita che arriva direttamente da Salerno, dove ieri sera Lotito, parlando con Ursino e il presidente Vrenna, fuori dai microfoni della stampa, ma davanti ai giornalisti presenti, ha esclamato: “Felipe Anderson l’ho preso a 8 milioni di euro e l’ho già rivenduto a 60. L’anno prossimo andrà al Manchester United”. Questo il virgolettato ascoltato e riportato “La Città Di Salerno” e “Metropolis”.  I Red Devils seguono il brasiliano da tempo e avevano offerto addirittura 45 milioni a fine agosto, ma resta difficile da credere che dopo questa stagione opaca di Anderson siano disposti a versare addirittura una cifra maggiore pur di averlo a giugno. La frase di Lotito è confermata al 100% in Campania, bisogna solo capire quanto corrisponda alla verità.

Fonte : Il Messaggero

Nonostante tutto Firmani ci crede: “Vincere l’Europa League è difficile, ma la Lazio può farcela”

La Lazio: bella e convincente in Europa League, noiosa, soporifera e raramente esaltante in campionato. Proprio per analizzare questo atteggiamento alla “Dr. Jekyll and Mr. Hyde” è intervenuto ai microfoni di Radio Incontro Olympia Fabio Firmani: “Ieri partita noiosa, dopo la prestazione in Europa League ci si aspettava una vittoria a Frosinone. Questa squadra conferma che quest’anno fatica a trovare continuità. Però c’è ancora tempo per recuperare qualcosa, l’Europa League va giocata fino in fondo con convinzione ma non bisogna abbandonare il campionato. Arrivare decimi o sesti per una squadra come la Lazio non è la stessa cosa. E’ chiaro si nota una differenza di motivazione tra le partite di coppa e quelle di campionato dove non si vede un obiettivo prestigioso alla portata. L’Europa league è una competizione difficile, vincerla è un impresa, non impossibile ma difficile. Però è una squadra costruita per poter fare molto bene in questa competizione. E’ una manifestazione dove spesso si vedono pronostici ribaltati, credo che la Lazio possa arrivare fino in fondo, poi vincerla o meno dipende molto anche dagli episodi. La stagione sicuramente è stata condizionata da assenze importanti”. Questione stadio: “Vedendola da fuori posso dire che è un peccato vedere lo stadio così vuoto, è una sconfitta per tutti. Questa atmosfera di contestazione nei confronti della società c’è da dieci anni. Però i tifosi hanno dimostrato che quando c’è da accompagnare la squadra verso un traguardo importante sono pronti a tornare a supportarla mettendo da parte altri discorsi. Pensando allo stadio dello scorso anno con quella cornice meravigliosa posso dire che è davvero un peccato vedere lo stadio così vuoto, pesa molto anche il rendimento della squadra“.

SERIE A – Napoli sorpasso rimandato. A Insigne risponde Bonaventura

Controsorpasso fallito. Il Napoli non va al di là del pareggio con il Milan (1-1) e non riesce a riprendersi il primo posto in classifica, sfruttando appieno il mezzo passo falso di venerdì scorso della Juventus sul campo del Bologna. Il Napoli va in vantaggio al 38′ del primo tempo con una conclusione di Insigne deviata da Abate. Una volta in svantaggio, gli uomini di Mihajlovic incominciano a giocare non solo per difendersi ma anche e soprattutto per offendere e dopo soli cinque minuti trovano la via della rete. Il pareggio è di Bonaventura che scaglia in porta un traversone di Honda da destra, deviato di testa da Koulibaly, il quale finisce per fare un assist involontario all’avversario. Nella ripresa il Napoli cerca invano il gol che però non arriva nonostante Sarri schiri contemporaneamente Higuain, Insigne, Gabbiadini e Mertens.
Finisce 1-1, con il Napoli a -1 dalla capolista Juventus.

Fonte: Ansa

Enrico Chiesa torna a giocare

L’ex biancoceleste Enrico Chiesa torna a giocare. Come riportato da Arezzonotizie.it l’ex attaccante di Sampdoria, Fiorentina, Lazio e Siena, ha deciso di tornare a calcare i campi di calcio. Il giocatore, ora quarantaseienne, tornerà sul terreno di gioco con la maglia del Castelluccio. L’idea è stata di Don Paolo De Grandi, grande amico di Chiesa e parroco di Campolucci, oltre che giocatore proprio del Castelluccio. Giovedì Enrico tornerà a indossare gli scarpini in occasione del primo allenamento, mentre sabato potrebbe debuttare nell’incontro con il Chiusi della Verna.

Nella stagione 2002/2003 Chiesa giocò nella Lazio, in 24 presenze realizzò 7 reti sotto la guida di Roberto Mancini. I biancocelesti quell’anno conquistarono la qualificazione in Champions League ma vennero eliminati dal Porto di José Mourinho in semifinale di Coppa Uefa.

Altra occasione sprecata. L’Europa League è l’ultima speranza per continuare a vivere…

Come già detto nell’analisi sull’avversario di turno, la Lazio ieri non poteva e non doveva permettersi di sbagliare, invece, come ormai accade costantemente da inizio campionato, i biancocelesti hanno sciupato ancora una volta l’ennesima occasione (forse l’ultima) per poter sperare in una rimonta che permetterebbe di qualificarsi alla prossima Europa League. La cosa che rattrista ancor di più è l’atteggiamento che, finché si resta nei confini nazionali, la rosa biancoceleste mostra in campo. Si contano infatti sulle dita di una mano le partite in cui i biancocelesti sono riusciti a fornire PRESTAZIONI degne di questo nome. Non è tanto una questione di risultati ma è appunto la mancanza di grinta, di voglia, di fame…è questo ciò che sta deludendo fortemente il tifoso biancoceleste in questo momento, al di là delle “particolari” scelte societarie. Alla 26/a giornata…la Lazio ha prodotto la miseria di due tiri nello specchio contro il Frosinone, una delle difese peggiori del campionato. La gara di domenica scorsa allo Stadio Matusa per certi versi, può essere l’immagine che raffigura perfettamente la stagione biancoceleste: una stagione anonima e noiosa. Tutto l’opposto di quello che accadeva di questi tempi l’anno scorso. E’ vero, il passato ora non conta, ed è il momento di guardare avanti. Come detto tempo fa dal mister Stefano Piolise la stagione finisse oggi sarebbe sicuramente fallimentare”, ma per fortuna (o purtroppo, dipende dai punti di vista) la stagione non è finita, NON PUO’ esserlo a Febbraio… e giovedì la Lazio ha subito l’occasione per riaccendere la miccia della speranza.

Fra 3 giorni infatti si torna a giocare in ambito europeo, unico habitat in cui i tifosi hanno potuto riassaporare la Lazio della scorsa stagione. In Europa League i ragazzi di Pioli (vuoi per l’atmosfera, vuoi perché in europa gli avversari non fanno catenaccio ma ti affrontano a viso aperto, ecc.) sono un’altra squadra: dinamica, aggressiva, affamata, ricca di carattereemozionante, e che da soddisfazioni (vedi appunto giovedì scorso con il Galatasaray)…insomma…in Europa la LAZIO E’ BELLA. Fuori dalle competizioni nazionali, non si sa per quale motivo, la Lazio sa essere una Squadra con la S maiuscola. E’ riuscita anche a tenere testa ad un ambiente caldo e stressante come quello turco. Purtroppo le avversità hanno impedito di tornare a casa con una vittoria, ma un pareggio con gol in trasferta è comunque un buonissimo risultato che da un discreto vantaggio per la gara di ritorno dove, sinceramente, questo Galatasaray non può e non deve fare paura. E allora…perché no? Perché non sperare e crederci? Se non ci fosse questo atteggiamento altalenante della truppa biancoceleste degno di “Dr. Jekyll and Mr. Hyde” non ci sarebbero dubbi sul risultato finale di giovedì. L’unica speranza quindi è che i biancocelesti confermino ancora una volta il buon feeling con la competizione europea: bisogna assolutamente sfruttare il fattore campo e il vantaggio dato dal gol di Milinkovic-Savic alla Türk Telekom ArenaLa Lazio può ancora andare avanti in Europa League e se qualcosa comincia ad andare per il verso giusto, e qualche big decide di svegliarsi pensando di più alla squadra, la strada verso Basilea può essere una realtà. Dipende solo dai biancocelesti, solo loro hanno la possibilità di cambiare il destino. Se non hanno intenzione di farlo…allora non dovranno fare altro realizzare l’ennesima prestazione anonima e soporifera, ma i tifosi questo non lo meritano. Di passi falsi, i ragazzi di Pioli, non possono più permetterseli.

Marco Lanari

Facebook sempre più fenomeno mondiale: numeri impressionanti

A fine 2015 nel mondo erano online 3,2 miliardi di persone, il 43% della popolazione mondiale, in aumento dai 3 miliardi dell’anno prima. Il dato emerge dallo State of Connectivity 2015, rapporto di Facebook pubblicato in occasione del Mobile World Congress, la fiera della telefonia mobile che si apre oggi ufficialmente a Barcellona.

Mark-Zuckerberg1Il numero uno del social network, Mark Zuckerberg, ha già fatto un cameo durante l’anteprima di Samsung ma oggi, avvio ufficiale della kermesse, terrà il suo keynote che sarà incentrato non a caso sull’impegno della compagnia di riuscire a connettere i restanti 4,1 miliardi di persone nel globo. A tal proposito in seno a Internet.org Facebook ha lanciato il Telecom Infra Project. L’iniziativa, anticipa Zuckerberg con un post, vuole unire operatori e compagnie per lo sviluppo «aperto» di nuove tecnologie per le infrastrutture di rete per le telecomunicazioni. Tra i partner del Telecom Infra Project ci sono anche Intel e Nokia.

L’obiettivo è accelerare la crescita delle reti di nuova generazione, 5G, che serviranno per la trasmissione di contenuti sempre più ricchi. In primis video e realtà virtuale, i trend emergenti. E nell’ambito del progetto Internet.org Facebook sta sfruttando sempre di più anche l’intelligenza artificiale. I dati provenienti dai satelliti vengono elaborati, anche sfruttando la tecnologia di riconoscimento delle immagini, per realizzare mappe dettagliate che indichino dove si trovano le persone che hanno bisogno di accedere a internet. La tecnologia, come riporta il sito Engadget, viene sperimentata dai Connectivity Labs, braccio di Internet.org.

Fonte: Messaggero.it

F1: primi test a Barcellona, Vettel davanti a tutti

Miglior tempo targato Ferrari nella prima sessione di test invernali della F1 cominciati oggi sul circuito di Montmelò, vicino a Barcellona. La nuova Rossa (la Sf16-H) guidata da Sebastian Vettel ha segnato la miglior prestazione in 1’24”939 totalizzando 69 giri e precedendo la Mercedes di Lewis Hamilton (1’25”409 e 156 giri). Terzo tempo per la Red Bull di Daniel Ricciardo (1’26”044 e 87 giri) davanti alla Williams di Valtteri Bottas (1’26”091) ed alla Force India di Alfonso Celis (1’26”298). Hanno girato 11 piloti.

Fonte: ansa

Zico: “Messi sta superando Pelè”

Arthur Antunes Coimbra, più facilmente noto come Zico, intervistato da Barca Tv, ha incoronato il fuoriclasse argentino Leo Messi, come uno tra i calciatori più grandi di sempre se non il migliore: Messi sta iniziando a superare i livelli toccati da i vari Pelè, Garrincha, Cruyff, Beckenbauer e Maradona”. Considerato da diversi anni il miglior giocatore del pianeta e, secondo molti, il più grande di tutti i tempi, il giocatore del Barcellona ha una carriera molto lunga davanti data l’età (appena ventinovenne) ma è già di diritto un protagonista importante del calcio mondiale. Messi, che ha sfondato il muro delle 300 reti nel campionato spagnolo, fa parte di un tridente fantastico formato da Neymar e Suarez: “Parliamo di un trio fantastico, sono tre campioni che giocano per la squadra e che si amalgamano perfettamente”, continua Zico. Comunque nonostante consideri il calciatore argentino il miglior giocatore al mondo, il campione brasiliano  prevede che il prossimo Pallone d’Oro sarà assegnato a Neymar: “Non sarei affatto sorpreso se il riconoscimento andasse a lui”.

 

Presunta cessione di Felipe Anderson: la società e l’entourage del giocatore fanno chiarezza…

AGGIORNAMENTO ORE 18.00 – L’entourage del giocatore biancoceleste, tramite GloboEsporte.com, ha comunicato di non sapere nulla riguardo il possibile trasferimento di Felipe Anderson al Manchester United.

AGGIORNAMENTO ORE 16:00 – Dopo la smentita in diretta radio, la società ha voluto ribadire la falsità delle dichiarazioni diffuse dai media attraverso un comunicato riportato sul sito ufficiale biancoceleste: “In riferimento alle dichiarazioni attribuite al Presidente Claudio Lotito riguardo la presunta vendita del calciatore Felipe Anderson, la S.S. Lazio precisa che queste sono destituite di qualsiasi fondamento“.

AGGIORNAMENTO ORE 14:00 – Dopo le clamorose indiscrezioni uscite poche ore fa, su una presunta dichiarazione di Lotito che annunciava una già conclusa cessione di Felipe Anderson, è arrivata la smentita della società tramite Lazio Style Radio“Dichiarazioni che sono da smentire perché riferite ad offerte pervenute in passato”, è stato quanto comunicato in diretta.

La Lazio avrebbe già messo a segno una eccellente cessione. A confermarlo lo stesso patron biancoceleste Claudio Lotito, a margine del posticipo di serie B tra la Salernitana e il Crotone. Parlando con il ‘collega’ Vrenna e il ds dei pitagorici Ursino, il numero uno capitolino si sarebbe lasciato scappare la seguente frase: “Felipe Anderson l’ho preso a 8 milioni di euro e l’ho già rivenduto a 60. L’anno prossimo andrà al Manchester United“. Una vera e propria bomba di mercato, che, con i microfoni della stampa lontani, non è passata tuttavia inascoltata alle orecchie degli inviati di ‘La Città di Salerno’ e ‘Metropolis’, che l’hanno subito rilanciata sulle proprie testate, dalle quali poi è rimbalzata fino a ‘Il Messaggero’ in edicola stamane. Resta ora da confermarne la veridicità: sotto questo aspetto, se sulle parole di Lotito in Campania sembrano non avere dubbi, non altrettanto fanno sull’entità dell’offerta, addirittura più alta di quella pervenuta negli ultimi giorni dell’ultimo mercato estivo.

SPAZIO – In volo sulla Terra, trenta secondi da sogno (VIDEO)

In volo da ovest a est passando sopra il canale della Manica, la Gran Bretagna, avanzando verso la Russia. Un filmato in timelapse veramente affascinante. Immagini oniriche fantastiche nel video pubblicato dall’Esa (European Space Agency) e filmato dagli astronauti della missione spaziale ‘Principia‘, dal nome del trattato in tre volumi di Isaac Newton ‘Naturalis Principia Mathematica’ in cui sono contenute le leggi della dinamica e di gravità. Il nome della missione è stato scelto da Tim Peake, l’astronauta britannico che il 15 dicembre scorso è partito con la Soyuz da Baikonur, in Kazakistan, in compagnia del collega della Nasa Tim Kopra e il comandante-cosmonauta russo Yuri Malenchenko. I tre astronauti, giunti sulla stazione spaziale internazionale, stanno svolgendo una serie di esperimenti scientifici che saranno utili a centinaia di ricercatori sulla Terra.

Scontri al Matusa!

Al Comunale di Frosinone si sono verificati, per la prima volta nella storia della società ciociara in serie A, i primi scontri tra tifosi locali e le forze dell’ordine. La partita con la Lazio, finita bene dal punto di vista sportivo, almeno per gli aspetti legati ai tifosi era iniziata male. Tutto ha preso il via poco prima dell’inizio dell’incontro, quando i tifosi canarini stavano entrando in curva nord, culla del tifo giallazzurro. I tifosi ciociari non hanno rispettato i continui inviti della questura ad arrivare prima allo stadio per permettere i controlli previsti per poter accedere all’impianto e, di conseguenza, anche ieri il grosso del tifo si è assembrato ai tornelli poco prima dell’inizio della gara. Alcuni tifosi, resosi conto che non sarebbero entrati in tempo per l’inizio della partita, hanno cominciato a spingere e, tra loro, convinti che le forze dell’ordine e gli steward avrebbero allentato i controlli, si sono infiltrati anche un gruppo di una ventina di tifosi senza biglietto. Ma gli ordini della questura erano perentori: nessuno entra senza essere controllato. Le forze dell’ordine, quindi, si sono posti di fronte alla folla di tifosi che spingeva. Da qui allo scontro c’è voluto poco e i tifosi sono stati respinti. Pochi minuti di disordine che, per la prima volta quest’anno, si sono verificati in curva nord. L’ordine è stato presto ristabilito ma al termine degli scontri ci sono stati un ferito tra i tifosi e uno tra i carabinieri (guaribile in tre giorni). Nel trambusto generale, inoltre, qualcuno ha cercato di far passare un grosso e pericoloso petardo ma i controlli delle forze dell’ordine gli hanno impedito il passaggio. A. I., tifoso di 24 anni, è stato fermato e arrestato per possesso di artifizi pirotecnici in occasione di manifestazioni sportive (l’ordigno è stato sequestrato) e, inoltre, il giovane si trovava in possesso di un coltello a scatto con lama di 9 cm nascosto nella tasca posteriore dei jeans. Per lui è scattato il Daspo per cinque anni, gli arresti domiciliari e inoltre verrà processato con rito direttissimo. I poliziotti della Digos stanno ora visionando le immagini di videosorveglianza dello stadio per accertare eventuali ulteriori responsabilità anche al fine dell’emissione di altri provvedimenti di Daspo. La curva nord gialloblu ha espresso la propria contrarietà verso ciò che si è verificato con uno sciopero del tifo di venti minuti e con cori non propriamente eleganti e ripetuti verso le forze dell’ordine e, nel secondo tempo, con l’uscita anticipata dal settore tra il silenzio assoluto dei sostenitori ciociari.