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Osservatorio: “Frosinone Lazio ad elevato rischio”. Vendita biglietti limitata

Per l’incontro di calcio “Frosinone – Lazio”, connotato da elevati profili di rischio, per il quale non appare necessario il rinvio alle valutazioni del CASMS, dovranno essere adottate, in sede di G.O.S., particolari misure organizzative, tra le quali si suggeriscono:
– sospensione delle facilitazioni per i sostenitori ospiti previste al punto T1.2 delle misure varate dalla Task Force, anche in relazione alle iniziative di fidelizzazione previste dal punto T2.1 e conseguente vendita dei tagliandi, per i sostenitori ospiti, ai soli sottoscrittori del programma di fidelizzazione della società S.S. Lazio;
– implementazione del servizio di stewarding;
– implementazione dei servizi di controllo, nelle attività di prefiltraggio e filtraggio, con particolare riferimento alla corrispondenza delle generalità indicate sul biglietto e quelle dell’utilizzatore;
– ulteriori misure organizzative relative alle vendita dei biglietti da adottare
in sede di G.O.S.;
– scambio di informazioni e stretto raccordo tra i Supporter Liaison Officer delle società interessate.

Fonte: L’Osservatorio Nazionale sulle Manifestazioni Sportive

Lippi, sulla piazza, strizza l’occhio ai biancocelesti

Marcello Lippi intervistato a Radio Anch’io Lo Sport ha parlato dell’idea di tornare in panchina alla guida di qualche squadra: “In Nazionale già mi sono misurato due volte, non credo possa capitarne una terza. Quando sono rientrato dalla Cina credevo di non avere più voglia di calcio, ma poi ho ricominciato a vedere le partite. Ora sono sulla piazza, ma da quando ho detto di voler tornare ad allenare mi hanno accostato a Lazio, Milan e altre squadre, però finora nessuno mi ha chiamato. Anche se…”.

FOTO – Un’altra piccola soddisfazione per Cataldi

La vittoria contro il Verona ha messo in luce il talento di Cataldi autore di ben due assist. Il centrocampista dopo la rete al Chievo è rinato: ha acquisito sicurezza e consapevolezza dei suoi mezzi e sembra un altro giocatore rispetto a quello visto fino a un mese fa. Non è un caso, quindi, che il noto sito di statistiche whoscored.com abbia inserito Cataldi nella top 11 di serie A. Un’altra piccola soddisfazione per il nostro aquilotto.

Giordano attacca Tare: “Le sue parole aria fritta. Noi prendiamo Bisevac mentre la Roma fa acquisti importanti”

Intervenuto ai microfoni di Radiosei (98.100), nella trasmissione ‘Quelli che hanno portato il calcio a Roma’, Bruno Giordano ha commentato le parole del ds Tare, riportate nell’intervista concessa al Cds. Tra i diversi argomenti toccati, ovviamente, c’è il deludente mercato biancoceleste: “Bisevac? Tare ha detto tutto e niente, fa capire che ha preso uno scarso visto che dice l’investimento importante lo farà a giugno. Dall’altra parte del Tevere hanno fatto investimenti importanti subito e i risultati si vedono. A giugno ci dirà che i veri giocatori costano tanto, fa sempre così. I numeri dicono che la Lazio ha solo un difensore di livello che è de Vrij, mentre gli altri possono stare in squadre come Sampdoria, Bologna e Atalanta. Bisevac è arrivato i primi giorni di mercato ma non era pronto subito, la società sapeva che non era integro fisicamente, gli è servito tempo per essere a disposizione di Pioli. E’ lo stesso discorso fatto quando abbiamo preso Gentiletti, ci dicevano che era esperto e che era integro. Integro? Dopo tre partite, aveva sicuramente qualche acciacco fisico che si è aggravato giocando. E’ aria fritta quello che dice, non capisco perché non gli chiedono perché non ha migliorato la squadra con giocatori già pronti e non sempre con giovani che, secondo lui, diventeranno top tra qualche anno? Io invece che Bisevac avrei preso Juan Jesus, invece che Milinkovic mi sarei preso Allan. La Lazio era credibile a giugno visto che faceva la Coppa dei Campioni. Senza nulla togliere a Milinkovic che tra due anni magari sarà superiore ad Allan ma a noi serviva un giocatore subito. Perché dobbiamo sempre prendere i giocatori per pensare a quanto rivenderli tra qualche anno?”.

FORMELLO – Un rientro importante in difesa in vista di Istanbul

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Buone notizie per la Lazio dall’allenamento di questa mattina: Stefan Radu è infatti a completa disposizione. Come già avvenuto ieri pomeriggio, il romeno scende in campo con i compagni e partecipa all’intera seduta. A questo punto è certa la sua convocazione per Istanbul, ma non il suo impiego dall’inizio sulla fascia sinistra difensiva, dove Pioli sembra intenzionato a confermare Lulic. Proverà a farcela per la trasferta di EL anche Bisevac, che anche oggi ha svolto lavoro differenziato, accanto all’altro infortunato Basta: per i due corsa intorno al perimetro del ‘Fersini’, seguita da esercitazioni con il pallone sotto la guida del prof. Perondi. Da domani via alle prove tattiche anti Galatasaray, con Mauri che potrebbe collezionare la sua terza presenza da titolare consecutiva, mentre per la fascia destra dell’attacco, con Keita squalificato ancora per due turni, si profila un nuovo ballottaggio tra Candreva Felipe Anderson.

Patarca: “Pioli, Cataldi merita fiducia totale! Lo strappo coi tifosi si può ricucire se…”

Per anni è stato il punto di riferimento del settore giovanile della Lazio ed ha scoperto un grande numero di campioni passati sotto la sua supervisione. Volfango Patarca è intervenuto sugli 88.100 di Elle Radio nella trasmissione “I Laziali Sono Qua” per parlare del momento-Lazio, con un occhio di riguardo ai giovani che restano sempre il suo pane quotidiano.

Non dico che avessi previsto questo momento, ma a lungo andare avevo la sensazione che qualcosa si sarebbe potuto rompere. Io ho tanti bei ricordi del passato, con tanti bambini della scuola calcio da me condotta che riempivano lo stadio. Lo strappo coi tifosi si ricuce con la partecipazione attiva della società e della squadra: bisognerebbe portare giocatori in grado di entusiasmare la piazza e soprattutto impostare le priorità a gennaio, la mancanza di programmazione sistematica fa sì che la gente cada nel disamore e non si presenti più allo stadio.

Parlando di singoli nella squadra biancoceleste e in particolare di giovani, Danilo Cataldi sta vivendo un momento di importante crescita. “Se Cataldi prosegue nel giocare con la stessa continuità e la stessa padronanza di adesso, può diventare un giocatore importantissimo. Mi piace come lavora, come suda per la maglia: ma ha bisogno della piena fiducia, entrare e uscire dalla formazione titolare a volte può essere destabilizzante. L’allenatore deve credere in lui al cento per cento, per il suo modo di giocare e per l’impegno che mette in campo.

Ma con l’innesto di tanti giovani nella rosa titolare non si è rischiato di forzare troppo la mano? “A volte giocare con troppi giovani diventa un rischio. Ma è un rischio anche affidarsi ad ultratrentenni come Klose e Mauri. L’ideale è sempre un inserimento graduale e in questo il tecnico è sempre stato bravo a cercare il giusto equilibrio. Un mix tra giovani e meno giovani porta a bilanciare le qualità di tutti gli elementi. Pioli secondo me è meritevole di grandi complimenti: quest’anno è mancato qualcosa nella squadra, lui non è abituato a lamentarsi ma le lacune della rosa, tra infortuni e mancati arrivi, hanno forse disorientato anche lui, almeno in alcune circostanze.

La vittoria col Verona può aver ridato morale alla squadra in vista del Galatasaray? “In questo momento prendiamo qualche gol di troppo. In casa loro i turchi sono tremendi, se passiamo indenni attraverso la trasferta ce la possiamo giocare alla grande. Chiaramente andando avanti in Europa League il livello di difficoltà aumenta, ma con un sorteggio favorevole si potrebbe fare strada, soprattutto se finalmente la squadra riuscisse ad entrare in un buon momento di forma collettivo che è sempre mancato in questa stagione.

L’ultima giornata di campionato è stata particolarmente importante con le vittorie della Juventus sul Napoli e della Fiorentina sull’Inter: la corsa scudetto e la corsa Champions quale epilogo potranno avere? “Secondo me il duello tra bianconeri e partenopei durerà fino alla fine dell’anno. Le distanze sono così strette che basta una partita sbagliata per ribaltare le gerarchie e questo vale anche nella corsa al terzo posto.

Fabio Belli

Mauri, l’avv. Melandri spiega l’assenza al processo ‘Last Bet’

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Stefano Mauri non sarà in aula a Cremona il prossimo 18 febbraio per l’udienza preliminare dell’inchiesta ‘Last Bet’, che lo vede imputato per associazione a delinquere. A confermarlo, ai microfoni di ‘Lazio Family’, uno dei legali del numero 6 biancoceleste, Matteo Melandri: “Mauri ha piena facoltà di scegliere se essere presente a Cremona. Il 18 febbraio non sarà dunque in aula, ma non per una mancanza di rispetto verso il Gup Pierpaolo Beluzzi, ma perché deve pensare ad allenarsi e a dare il massimo per la Lazio. Sarà un processo articolato (visti i 103 indagati e le accuse, a vario titolo, dall’associazione a delinquere transnazionale alla frode sportiva ndr) e avremo delle difficoltà, anche perché il Gup da qui a giugno ha calendarizzato udienze ogni lunedì e martedì. Noi, per quanto ci sarà possibile, cercheremo di venire incontro alle esigenze di chi deve giudicare, ma ovviamente Mauri non è il nostro unico cliente e anche noi abbiamo delle esigenze che vanno considerate. In primis si costituiranno le parti, poi si potrebbero avanzare delle questioni preliminari, come la competenza territoriale per alcune fattispecie (ad esempio, chi è accusato soltanto di frode potrebbe chiedere di essere giudicato dal tribunale della città in cui è stato commesso il reato ndr). Credo che realisticamente una data per il termine dell’udienza preliminare potrebbe essere giugno 2016“.

Domani riparte la Champions League: tutto quello che c’è da sapere sugli ottavi di finale

Champions League di nuovo ai nastri di partenza: domani la giostra della più importante competizione europea ripartirà con le prime gare degli ottavi di finale, che come di consueto tra andata e ritorno saranno spalmate su quattro settimane.

Si comincerà martedì 16 febbraio alle ore 20.45 con Benfica-Zenit San Pietroburgo e Paris Saint Germain-Chelsea. Match aperto ad ogni possibile sviluppo il primo, con i portoghesi che dopo l’addio di Jorge Jesus, passato agli odiati rivali dello Sporting, stanno provando ad aprire un nuovo ciclo, ed i russi che sono a caccia di una legittimazione internazionale che finora non è mai arrivata in Champions, anche se in bacheca c’è già un’Europa League. Lo Zenit ha chiuso a punteggio pieno la fase a gironi, unica formazione fra le trentadue partecipanti ad essere riuscita nell’impresa. Il Benfica arriva inoltre dal ko difficile da digerire contro il Porto in campionato, che ha dato via libera proprio allo Sporting in testa alla classifica. PSG-Chelsea sarà invece una delle sfide più affascinanti degli ottavi. I francesi hanno già messo in cassaforte il titolo in patria ma vogliono essere protagonisti in una Champions che non li ha mai visti finora superare i quarti di finale dall’avvento della proprietà araba. Quella col Chelsea è una sfida che si ripete per la terza volta consecutiva nella fase ad eliminazione diretta: due anni fa la spuntarono gli inglesi, l’anno scorso i transalpini. Il Chelsea, come ha dimostrato anche l’ultima goleada contro il Newcastle, con l’arrivo di Hiddink in panchina ha scacciato gli incubi di bassa classifica che si erano fatti clamorosi visto il valore complessivo della rosa dei londinesi. Nonostante questo la Champions rimane la porta principale per ottenere grandi risultati in una stagione che, nonostante gli investimenti, resta al momento clamorosamente deludente per i campioni d’Inghilterra in carica, che rischiano di non essere ai nastri di partenza delle prossime coppe europee.

PROBABILI FORMAZIONI:

Benfica (4-4-2): Julio Cesar; Silvio, Jardel, Lopez, Eliseu; Talisca, Almeida, Samaris, Guedes; Jonas, Jimenez.
Zenit (4-4-2): Lodigin; Criscito, Lombaerts, Neto, Smolnikov; Danny, Witsel, Yusupov, Ryazantsev; Dzyuba, Hulk.
Psg (4-3-3): Trapp; van der Wiel, Thiago Silva, Marquinhos, Maxwell; Matuidi, Motta, Rabiot; Cavani, Ibrahimovic, Di Maria.
Chelsea (4-2-3-1): Courtois; Ivanovic, Terry, Cahill, Azpilicueta; Matic, Fabregas; Oscar, Hazard, William; D. Costa.

Mercoledì 17 febbraio, sempre alle ore 20.45, toccherà a Roma-Real Madrid e a Gent-Wolfsburg. I giallorossi con l’arrivo di Spalletti in panchina in sostituzione di Rudi Garcia sembrano aver ritrovato la quadratura del cerchio. Quattro vittorie consecutive, anche con un pizzico di buona sorte, che hanno riportato la squadra in piena lotta per il terzo posto. In casa del Carpi è tornato anche al gol Edin Dzeko e soprattutto si è rivisto un Salah ai livelli di inizio stagione. Segnali importanti visto che all’Olimpico arriverà CR7 e tutta la corte dei miracoli di Zinedine Zidane. Destino comune, anche il Real ha vissuto un avvicendamento in panchina, con l’avventura di Rafa Benitez durata solo metà stagione nella capitale spagnola. L’arrivo di Zidane ha riportato il buonumore per il tre volte Pallone d’Oro, come si è visto con la doppietta realizzata contro l’Athletic Bilbao nell’ultimo impegno della Liga. Il Barcellona però sembra ancora irraggiungibile, e per non vivere un flop anche in Champions il Real dovrà fronteggiare alcune importanti assenze. Per la trasferta a Roma dovrebbe recuperare Marcelo, non ce la farà invece Gareth Bale, che si preparerà per la partita di ritorno dopo aver iniziato a sua volta benissimo, prima dell’infortunio, l’era Zidane con una tripletta. Lo scontro fra belgi e tedeschi sarà invece tutt’altro che scontato. Il Gent è diventato una realtà e dopo aver superato a sorpresa un girone che ha visto eliminate formazioni più esperte in campo internazionale come Valencia e Lione, sta primeggiando anche in campionato, dove l’anno scorso ha ottenuto il primo titolo della sua storia. Il Wolfsburg, pur avendo vinto l’ultima sfida di campionato contro l’Ingolstadt, sta soffrendo anche a causa dello scandalo-Volkswagen che ha indebolito l’assetto societario. L’ispirazione di Draxler è sempre fondamentale per una squadra che in Bundesliga sta soffrendo per rincorrere l’Europa nella prossima stagione, ma che si trova comunque per la prima volta impegnata nella fase ad eliminazione diretta di Champions League.

PROBABILI FORMAZIONI:

Roma (4-2-3-1): Szczesny; Florenzi, Rudiger, Manolas, Digne; Pjanic, Nainggolan; El Shaarawy, Salah, Perotti; Dzeko.
Real Madrid (4-3-3): Navas; Danilo, Sergio Ramos, Pepe, Carvajal; Modric, Kroos, Isco; J. Rodriguez, Ronaldo, Benzema.
Gent (5-3-2): Sels; Seif, Asare, Nielsen, Mitrovic, Foket; Kums, Neto, Dejaegere; Coulibaly, Depoitre (Raman).
Wolfsburg (4-2-3-1): Benaglio; Vieirinha, Dante, Naldo, Rodriguez; Guilavogui, Arnold; Schurrle, Kruse, Caligiuri; Dost.
Il quadro dell’andata degli ottavi di finale di Champions League si completerà martedì 23 febbraio, con le sfide tra Arsenal e Barcellona e fra Juventus e Bayern Monaco, e mercoledì 24 febbraio con i match tra Dinamo Kiev e Manchester City e fra PSV Eindhoven e Atletico Madrid. Lunedì prossimo vi proporremo i focus su questi quattro incontri. Stay tuned!
Fabio Belli

IL COMUNICATO DELLA CURVA NORD: Una grande iniziativa per Lazio-Atalanta!

Nella trasmissione “I Laziali Sono Qua“, condotta da Danilo Galdino e Vincenzo Oliva, sugli 88.100 di Elle Radio, è stato letto un importante comunicato della Curva Nord che ha svelato un’importante iniziativa in vista di Lazio-Atalanta.

In occasione della partita Lazio-Atalanta del giorno domenica 13 marzo 2016, la Curva Nord Lazio vuole tornare a vivere la partita casalinga come piace a noi e come è sempre stato: tutti uniti, compatti e senza barriere, vetrate divisorie o inutili e mortificanti limitazioni. L’appuntamento è fissato a via del Baiardo (campo dell’US Tor di Quinto), a partire dalle 0re 12 dove sarà allestito un maxischermo e uno spazio in grado di contenere tutto l’amore e l’entusiasmo che vorrete portare. Bandiere, voce e cuore, per dimostrare ancora una volta che la Lazio non è di nessuno se non dell’amor di chi la vive… Avanti Laziali, Avanti Curva Nord!

Yuri Alviti è intervenuto per parlare della decisione: “Ci stiamo applicando da giorni per questa iniziativa, per realizzare una vera trade union fra i tifosi. Speriamo che ci sia una grande passione e una grande goliardia, quella che ci ha sempre contraddistinto rispetto alle altre tifoserie. Ci ritroveremo a tifare davanti a un maxischermo come ai vecchi tempi, perché ricordiamo che la problematica delle barriere resta il motivo principale per il quale non saremo presenti allo stadio. Poi siamo attenti e sensibili alle altre problematiche che tutti conosciamo, ma bisogna mantenere alta l’attenzione su questo aspetto, che non deve assolutamente rischiare di passare in secondo piano.

Nuovo “terremoto” Palermo. Ecco il “nuovo” tecnico rosanero

Torna, o perlomeno, speriamo per il tifosi palermitani sia il “ritorno” definitivo, Giuseppe Iachini sulla panchina del Palermo.

Queste le dichiarazioni del presidente Maurizio Zamparini  sul sito ufficiale del club: “A seguito del comunicato ufficiale del suo reintegro, desidero ringraziare per la sua massima disponibilità Beppe Iachini, che ritorna sulla panchina in un difficile momento per la squadra. Sono certo che con la sua grinta e il suo lavoro farà uscire la Società da questa crisi di risultati, con lo stesso spirito che ci ha portato dalla serie B alla serie A. Mantenere la categoria sarà come un’altra promozione. Forza Beppe e in bocca al lupo!”.

MEA CULPA VERSO I TIFOSI“Sarà necessario il massimo sostegno della splendida tifoseria palermitana, che con la sua passione ed energia dovrà aiutare la squadra in questo difficile momento. Perciò, chiedo perdono per questo mese di caos, che eventi paradossali hanno provocato, con l’auto allontanamento di Ballardini e Schelotto: spero che non tutti i mali vengano per nuocere poiché il caos, dovuto anche a mie errate valutazioni ed incomprensioni con Iachini, ha permesso di ricomporre un matrimonio con lo stesso Beppe, che spero, con la massima collaborazione di entrambi, ci riporti ai successi che Palermo merita”.

TEMPI BELLI – La fata turchina non era turca

Pioli ha fatto un sogno, si trovava proprio in mezzo al mare. Lo ha fatto dopo Lazio-Verona, in un Olimpico che sembrava una distesa d’oceano, seggiolini azzurri a perdita d’occhio e nessuno che sembrava davvero interessato a una partita che di importanza invece ne aveva, eccome. Perché la Lazio è la Lazio e non può finire la stagione a febbraio, ma soprattutto perché non si può staccare la spina in campionato e pretendere di presentarsi reattivi all’unico appuntamento che può ancora nobilitare una stagione che è stata più Pinocchio che Libro Cuore.

Quest’ultimo era il copione dell’anno scorso: grande sentimenti, grandi speranze e cuori oltre gli ostacoli, fino all’epilogo di Napoli. Poi si è arrivati alle promesse mancate da parte di tutti, si è parlato di inizio di una nuova era, e poi ci si è ritrovati inchiodati alle poltroncine a guardare sempre lo stesso film. Repliche indigeste anche dentro lo spogliatoio, le promesse di Mangiafuoco per una fascia da capitano contesa forse anche troppo rispetto al suo reale peso stagionale. “Ma non avrete mica litigato?” “No!” E intanto il naso si allungava

Dentro la balena al momento ci sono finiti i tifosi e questo è un fatto. Il mio fratello laziale è figlio unico, dimagrito, declassato, sottomesso, disgregato. Io ti amo, Pinocc… ehm, Mario. Sono le bugie degli altri ad averti fatto male, forse tu ci hai messo del tuo perché sei uno strano animale, che se si sente tradito non riesce ad aspettare il cadavere del nemico in riva al fiume, ma si butta a testa bassa, con tutta l’energia che ha, per trovare una soluzione ora, subito, adesso.

Pioli però ha fatto un sogno, metà Geppetto e metà capitano Achab come siamo tutti, sospesi tra la bestia e il superuomo, come diceva Nietzsche. Per dire, siamo capaci di grandi eroismi e delle peggiori miserie, tutte racchiuse nello stesso individuo. E partire con l’idea di sentirsi eroi è bello e nobile, ma poi bisogna fare i conti con la realtà: citando lo stesso autore, fa sentire epici starsene a dondolare sul ciglio del burrone a guardare l’abisso, il problema è quando l’abisso guarda te. E se fossi proprio tu, mister, a liberare il mio fratello laziale dentro la balena? Istanbul è una terra straniera e la Fata Turchina non era turca: per cui, comunque vada, guardiamoci in faccia e niente bugie, o l’abisso ci risucchierà.

Fabio Belli

De Martino, mancati investimenti. Ecco la sua risposta

 

De Martino replica così a Stefano Fiore, circa le recenti dichiarazioni da parte dell’ex centrocampista della Lazio, in cui asserisce che la società non investe negli italiani, e che probabilmente dovrebbe farlo di più.

Queste la dichiarazioni del capoufficio biancoceleste: “Invito a Formello queste persone, come chiunque abbia avuto un ruolo in passato all’interno della Lazio, perché con i tifosi già lo facciamo e lo possiamo ripetere”.

Fonte: Corriere dello Sport

VIDEO – Messi come Cruyff, il rigore che non ti aspetti

Al minuto 81 del secondo tempo, il Barcellona sta battendo per 3-1 il Celta Vigo, in un match a senso unico. A quel punto Leo Messi che non sa più come stupire il mondo del pallone e non, s’inventa un rigore di seconda.

SOPRESA – Quando l’arbitro Alejandro Hernandez assegna il penalty ai padroni di casa sul dischetto si presenta Leo Messi, che ha segnato il momentaneo pareggio nel primo tempo, ma succede qualcosa di insolito. L’argentino decide di battere “appoggiando” la palla per Suarez, che si avventa e mette la palla nel sacco.

ERA IL 1982 – “Amarcord” per i più “grandi” che hanno rivisto quel Johan Cruyff, che nel 1982 fu il primo ad inventarsi un rigore assist con l’Ajax, segnando all’Helmond Sport e chiudendo lo scambio in area con Olsen.

Tare ammette: “Abbiamo sbagliato…”

Giovedì la Lazio sarà impegnata in Europa League, una partita molto importante per gli uomini di Pioli, che contro il Galatasaray devono dare seguito alla vittoria contro il Verona. La squadra turca attualmente non sta esprimendo un calcio eccellente, ma è sempre una compagine molto importante nell’Europa che conta. L’odierna edizione del “Corriere dello Sport” ha riportato delle dichiarazioni di Igli Tare che parla delle principali tematiche.

MERCATO –È stato un errore non cedere un big, abbiamo rifiutato offerte per 150 milioni con la speranza di dare forza al progetto”,  poi ha continuato,“Con l’innesto dei giovani abbiamo creato le basi di una squadra con un grande futuro davanti. Non credo che Biglia e Candreva abbiano l’idea di andare via. E per lasciare devono trovare di meglio”.

TIFOSI – “Li capisco, ma devono starci vicini”, ribadisce il direttore sportivo. In chiusura una battuta sulle ultime accuse che vedevano un Tare troppo isolato a Formello: “La Lazio non è di Tare, è di tutti quanti”.

RASSEGNA STAMPA – Lazio in Europa: il piano di Pioli

E’ l’Europa il chiodo fisso della Lazio in questo momento. Su due fronti. Uno da giocare, affrontando il Galatasaray e uno da conquistare attraverso il campionato. Il tecnico Pioli passa dai rilanci alle ricadute. Ora la Lazio è settima con 36 punti e i risultati degli anticipi sono stati favorevoli. L’Empoli ha perso, il Sassuolo ha pareggiato e in classifica sono alle spalle dei biancocelesti. Pioli adesso punta il Milan: il 20 marzo ci sarà l’incontro coi rossoneri che peraltro sono in corsa in Coppa Italia: se arriveranno quinti e vinceranno il trofeo si apriranno nuovi scenari. Ma prima del 20 marzo ci sono da superare altri ostacoli: Frosinone, Sassuolo, Torino, Atalanta. La stagione può essere salvata, l’aggancio al treno europeo può valere come consolazione. Non sarà facile salirci, bisognerà vivere quattro mesi a cento all’ora, tra campionato e Coppa, sperando nei passi falsi dei concorrenti diretti.

Fonte : Il Corriere dello Sport

RASSEGNA STAMPA – Lazio, da esubero a pedina essenziale. La rinascita di Konko

Forse sarebbe meglio dirlo sottovoce, in una città scaramantica come Roma non si sa mai. Ma è un dato di fatto che tra i segreti dei miglioramenti della Lazio dell’ultimo periodo, ci sia il prezioso apporto di Abdoulay Konko. In pochi se lo sarebbero aspettati a inizio anno un simile sviluppo: già, perché il terzino destro francese era reduce dalla sua peggior stagione in assoluto, chiusa con appena 5 presenze all’attivo per un totale di 373 minuti.

KONKO, DA ESUBERO A ESSENZIALE – Era ai margini del progetto Pioli, che in lui non vedeva nemmeno in allenamento lo spirito giusto di chi ha voglia di mettere in difficoltà il proprio tecnico. Ha trascorso la stagione facendo la spola tra la panchina e l’infermeria, una triste abitudine per un giocatore che fisicamente ha sempre avuto qualche problema di troppo. Basta considerare i suoi quasi 5 anni da giocatore della Lazio: su 1689 giorni complessivi da biancoceleste, Konko ne ha passati 401 (addirittura il 23,74% del totale) alle prese con problemi fisici. Proprio in quella che probabilmente sarà la sua ultima stagione alla Lazio (il suo contratto è in scadenza a giugno e difficilmente sarà rinnovato), però, il francese ha trovato una continuità mai vista prima. Complici gli infortuni di Basta e Radu, associati alla scarsa considerazione delle alternative Patric e Braafheid, Konko – indifferentemente a destra o a sinistra a seconda delle esigenze – è arrivato alla 13esima partita consecutiva da titolare.

Fonte : La Repubblica

RASSEGNA STAMPA – La Lazio recupera Radu

Un giorno di relax e poi di nuovo in campo, la Lazio torna ad allenarsi a Formello dopo la vittoria con l’Hellas Verona e con l’Europa League nel mirino. Infatti giovedì sera a Istanbul, i biancocelesti affronteranno il Galatasaray nella gara di andata dei sedicesimi di finale, un appuntamento da non fallire. E dal campo arriva subito una buona notizia per il tecnico Pioli: Radu è tornato a lavorare con il resto del gruppo e ha ottime chance di recupero per il prossimo impegno europeo. Il romeno aveva riportato una lesione di primo grado al bicipite femorale dopo la partita contro il Chievo Verona del 24 gennaio scorso, è fermo da quattro gare ma il suo rientro è dietro l’angolo.

Fonte : Il Tempo

SERIE A – I risultati del 25esimo turno

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Una 25esima giornata di campionato decisamente lunga: iniziata giovedì sera con la vittoria della Lazio contro l’Hellas Verona per 5-2 e proseguita con la vittoria esterna della Roma sul campo del Carpi di venerdì (1-3); continuata con le partite di sabato, Empoli-Frosinone (1-2), Chievo Verona-Sassuolo (1-1) e il big match di Torino vinto di misura (1-0) dalla Juventus contro la ormai ex capolista Napoli.

La domenica di Serie A si è aperta con il lunch match di San Siro tra il Milan di Mihajlovic e il Genoa di Gasperini: 2-1 per i rossoneri il risultato finale, con reti decisive di Bacca in apertura e di Honda nella ripresa con un gran tiro dalla distanza. Inutile la rete della bandiera nei minuti di recupero dell’ex Cerci, utile solo a regalare un pizzico di suspence al finale ed una sonora arrabbiatura all’allenatore serbo del Milan. Rossoneri che con questa vittoria si portano a 43 punti, in piena corsa per l’Europa. Genoa fermo a quota 25, lontano solo 3 punti dalla zona retrocessione.

Solamente 3 partite giocate alle ore 15: Palermo-Torino, Sampdoria-Atalanta e Udinese-Bologna.

Torino-Palermo 3-1Il Torino di mister Ventura espugna il Renzo Barbera grazie alla doppietta di Ciro Immobile e all’autorete di Gonzales, che ribaltano il momentaneo 1-0 per i rosanero firmato da Gilardino in apertura di partita. I granata si portano così a 31 punti, lontani dalla zona critica. Il Palermo, all’ennesimo cambio di panchina, rimane fermo a 26 punti, pericolosamente vicino al terzultimo posto. Ulteriore tegola per i rosanero la prematura uscita dal campo del portiere e capitano Sorrentino, infortunatosi nel corso del primo tempo.

Sampdoria-Atalanta 0-0Pareggio a reti bianche al Marassi di Genova tra blucerchiati e neroazzurri: un buon risultato per l’Atalanta di mister Reja, molto meno buono per la squadra di Montella, che appaia il Genoa a quota 25 punti, solamente a +3 dal terzultimo posto occupato dal Frosinone.

Udinese-Bologna 0-1Sesta vittoria esterna per i rossoblu (la quinta con Donadoni in panchina), che battono a domicilio l’Udinese per 0-1. Decisiva la rete di Destro, all’ottavo centro in campionato. Bologna che viaggia tranquillo a 33 punti, Udinese, senza vittorie ormai da ben 6 partite, che rimane ferma a quota 27 punti e con più di un piede nel marasma della lotta retrocessione.

Chiude il quadro di questa 4 giorni di campionato il posticipo dell’Artemio Franchi tra Fiorentina e Inter: la Fiorentina – come riporta il portale ansa.it – batte l’Inter 2-1 (0-1) al Franchi nel posticipo della 25/a giornata del campionato di Serie A. Avanti i nerazzurri con Brozovic (26′ pt), pari viola di Borja Valero (14′ st) e 2-1 finale firmato Babacar al 46′ st dopo una grande azione di Mauro Zarate.
La Fiorentina va al terzo posto scavalcando la Roma portandosi a quota 49 punti a +2 dai giallorossi e a +4 dall’Inter.

Formello – La seduta domenicale dei biancocelesti

I biancocelesti si sono ritrovati in campo ieri alle 15 presso il Centro Sportivo di Formello per iniziare la preparazione in vista della trasferta in terra turca di giovedì prossimo in Europa League contro il Galatasaray. Agli ordini di Pioli sono tornati  anche Bisevac e Radu. Il difensore serbo, reduce da una contrattura, ha lavorato a parte; il terzino invece è sembrato completamente recuperato e ha lavorato con il gruppo. Da valutare Gentiletti, assente da qualche giorno. Ancora fuori Basta. Giovedì in Turchia potrebbe partire titolare dal primo minuto ancora una volta Stefano Mauri, in un 4-3-3 con Candreva dal primo minuto e probabile panchina per Felipe Anderson. In attacco nonostante la buona prova di Matri con il Verona il favorito dovrebbe essere Djordjevic. In porta Marchetti probabilmente rileverà Berisha. Keita squalificato non sarà della gara. Per gli uomini di Stefano Pioli prima un leggero riscaldamento iniziale con corsa blanda e scatti e poi esercizi di recupero palla in inferiorità numerica. Seconda parte dell’allenamento incentrata su cross e conclusioni in porta. Al termine della seduta partitella a campo ridotto. Oggi le prime vere prove tattiche.

TENNIS – Decimo titolo per la campionessa pugliese

Decimo titolo per Roberta Vinci. La tennista pugliese si è imposta nel torneo Wta di San Pietroburgo regalandosi il decimo titolo in carriera. Regalo anticipato in vista del suo 33esimo compleanno del 18 febbraio. La tennista italiana ha vinto il “St. Petersburg Ladies Trophy“, battendo in finale per 6-4, 6-3, in un’ora e 19 minuti di partita, la 18enne stellina svizzera Belinda Bencic, numero 11 Wta e prima testa di serie del tabellone. Per la Bencic – alla sua sesta finale Wta in carriera – la consolazione di essere entrata per la prima volta tra le top-ten. Dopo questo ulteriore ottimo risultato conquistato la tarantina potrebbe decidere di non smettere a fine stagione: “Non giocherò sicuramente altri due o tre stagioni ma magari un’altra si”, le sue parole dopo la vittoria. “La Bencic è una grandissima giocatrice, è giovane e sbaglia pochissimo. Io ho servito alla grande e questa probabilmente è stata la chiave del match. Difendere il titolo il prossimo anno? Beh, perché no…”, ha aggiunto la Vinci.