Luca Crecco, talento della Lazio Primavera in prestito all’Avellino in Serie B, ha parlato in conferenza stampa di questa sua nuova avventura in Irpinia: “Tesser è uno dei mister più preparati che ho avuto (alla Ternana nel 2014-15) mi sono trovato benissimo con lui, sapevo che l’Avellino mi voleva, e come dicevo ho parlato con lui e mi ha consigliato subito di accettare. Conoscevo Gavazzi e Paghera, il gruppo è fantastico, i ragazzi mi hanno aiutato subito a integrarmi. Anche Frattali mi ha aiutato. La gara contro il Trapani? Sono soddisfatto della scelta del mister che mi ha mandato in campo dal primo minuto, dopo poche settimane che sono qui.”
Come è andato il trasferimento dalla Lazio all’Avellino? La posizione di laterale di centrocampo è la tua idonea? “Sono andato al Trapani questa estate perché mi aveva cercato Cosmi direttamente, voleva un giocatore giovane in quel ruolo. Ma sapevo anche che l’Avellino mi cercava da tre anni, in coppa Italia con il Trapani non sono stato utilizzato e quando si è palesata la possibilità di venire ad Avellino ho accettato subito perché è una grande piazza. Sul ruolo, ho sempre fatto la mezz’ala sinistra ma penso di poter rendere al meglio da quinto di sinistro. Comunque posso fare entrambi i ruoli“.
Ora una serie di partita difficilissime. “Andremo a Verona che viene da un pareggio e una sconfitta, saranno avvelenati e vorranno la vittoria, ma anche noi abbiamo bisogno di punti e andremo lì a fare la nostra partita. Poi ci sarà il Cittadella che è in forma, ma noi siamo una bella squadra. Penso che siamo forti e possiamo fare bene“.

Nella sua carriera scrive oltre mille canzoni, venti sono gli album all’attivo, tante canzoni di successo scritte per altri cantanti, da Ornella Vanoni (“La musica è finita” e “Una ragione di più”) a Mia Martini (“Minuetto”), da Bruno Martino (“E la chiamano estate”) a Fred Bongusto (“Questo nostro grande amore”). Califano si è dedicato anche alla letteratura pubblicando la raccolta di poesie “Voglia di vivere, voglia di morire” e i libri autobiografici “Soli fino al capolinea” e “Il cuore nel sesso”. Torna sulle scene partecipando nel 2005 alle 55ma edizione del Festival di Sanremo con la canzone “Non escludo il ritorno”. L’anno dopo è uno dei protagonisti del reality show canoro di Rai Due “Music Farm”. Malato da lungo periodo Franco Califano muore a 74 anni nella sua casa di Acilia il 30 marzo 2013.
Nel 1961 la carriera di Germi prende una svolta imprevedibile quando comincia a girare commedie grottesche e satiriche. Il suo più importante lavoro è “Divorzio all’italiana” del 1961, grazie al quale riceve due nomination all’Oscar: una per la miglior regia, un’altra a Mastroianni come miglior attore, e riceve una statuetta per il miglior soggetto e sceneggiatura originale, oltre ad altri prestigiosi riconoscimenti. Con “Sedotta e abbandonata” del 1964 torna per l’ultima volta a girare in Sicilia, regione a cui il regista ligure è legato in modo particolare. Nel 1965 cura la regia di “Signore e signori”, con cui vince la Palma d’Oro al Festival di Cannes. Nel 1967 dirige “L’immorale”.
Nel 1968 ottiene uno strepitoso successo di pubblico con “Serafino”, interpretato da Adriano Celentano. Nel 1970 è la volta di “Le castagne sono buone”. Il suo ultimo film è “Alfredo Alfredo” del 1972, con Dustin Hoffman e Stefania Sandrelli. Inizia a lavorare al progetto di “Amici miei” che deve però cedere, perché sofferente di cirrosi epatica, all’amico Mario Monicelli. Pietro Germi muore a Roma il 5 dicembre 1974. Il film “Amici miei” uscirà nelle sale l’anno seguente 1975 e verrà dedicato a lui.
