Giorno di presentazione in casa Lazio. Nella sala stampa di Formello sono stati presentati i 5 acquisti: Wallace, Bastos, Leitner, Luis Alberto e Vargic. Queste le parole del direttore sportivo Igli Tare che gli ha presentati, partendo dai due centrali di difesa: “Siamo qui per presentare, anche se con un po’ di ritardo, i nuovi acquisti di questa stagione, in primis Wallace e Bastos. Parto dal brasiliano, è un giocatore che seguivo dallo scorso anno con il Monaco. E’ giovane e di grande prospettiva. Ha caratteristiche che possono essere molto utili alla nostra squadra, sono sicuro possa crescere molto nel calcio italiano. Sono felice di averlo con noi, ho avuto modo di vederlo lavorare con il gruppo e sono certo che alla lunga farà molto bene con la nostra squadra.
Anche Bastos lo seguiamo dalla scorsa stagione, protagonista di una grande stagione con il Rostov. Potevamo prenderlo molto prima, ma con la vicenda Bielsa abbiamo dovuto ritardarne l’acquisto. Siamo comunque felici di aver concluso questa trattativa e di averlo con noi. Le sue caratteristiche sono molto diverse dagli altri difensori presenti in rosa, è per questo che ho voluto fortemente portarlo alla Lazio. Può aiutare la squadra a giocare anche con un modulo diverso come la difesa a 3. Auguro a entrambi il meglio e che aiutino la Lazio ad arrivare più in alto possibile“.
Arriva poi il turno dell’acquisto più discusso della sessione estiva di mercato: “Adesso è la volta di Leitner, giocatore di cui si è parlato molto ai tempi del suo acquisto. Su di lui sono state dette cose non vere. Il suo acquisto è stato preso come un acquisto inutile, in realtà sono convinto che è una cosa positiva. Ha un’esperienza internazionale importante nelle fila del Borussia Dortmund. Lui stesso sa che negli ultimi due anni non ha fatto il percorso che desiderava, abbiamo avuto modo di confrontarci con lui e insieme abbiamo scelto di intraprendere questo percorso. Ha caratteristiche importanti, può essere utilizzato in diversi ruoli. Ha l’età dalla sua parte e la determinazione di voler dimostrare a tutti di essere un ottimo giocatore”.
Intriga molto l’arrivo di Luis Alberto, che nella passata stagione ha ben impressionato nelle fila del Deportivo La Coruna. Tuttavia, Tare precisa: “La partenza di Candreva ha lasciato un vuoto e per colmarlo avevamo due opzioni. Abbiamo deciso di optare per lui perché è un giocatore che ti dà anche la possibilità di giocare sia all’esterno che dietro le punte. Ha ottime qualità tecniche, anche se viene da un periodo di 2 mesi di lavoro a parte. Gli daremo il tempo necessario per trovare la condizione giusta. Ha nel suo bagaglio anche l’ultimo passaggio, fondamentale per il gioco in velocità della nostra squadra”. Infine su Vargic: “E’ una grandissima persona, con una grande umiltà. E’stato acquistato come un’alternativa importante e di esperienza, sia con la squadra di club che con la Nazionale croata. Ci dà molte garanzie in caso di necessità”.

ntro il Milan. Una frattura spiroide scomposta del malleolo peroneale destro lo costringe all’intervento chirurgico e ai box fino al 4 maggio. Il finale di stagione è il suo sliding doors: in pochi secondi ha acquisito e perduto il titolo di eroe dei tifosi biancocelesti. Il suo bolide nella finale di Coppa Italia si spegne sul doppio palo della porta di Storari e la Juventus, alla fine, fa suo il trofeo grazie alla zampata di Matri. Pazienza, nel calcio si vince e si perde, ma un pensiero fisso echeggiava nel popolo biancoceleste (euforico per la qualificazione ai preliminari di Champions League): Filip è tornato, la Lazio deve ripartire da lui.
Il fascino irresistibile e quell’aria un po’ intellettualoide e così “British” che si porta addosso come un marchio sono il suo marchio di fabbrica. Tutto bene, se non che qualche anno fa, è stato protagonista di uno scivolone clamoroso che ha rischiato di compromettergli la carriera quando venne trovato dalla polizia in automobile con una prostituta di colore e finì dentro con l’accusa di atti osceni in luogo pubblico. Difficile capire come avesse fatto a finire con una donna di strada quando era fidanzato con la splendida Elizabeth Hurley. Domanda che si sarà posta anche la bella Liz se è vero che pensò di lasciarlo. E dire che qualche mese prima i due parlavano di matrimonio. La coppietta non romperà mai del tutto anzi insieme danno vita alla “Simian Films”, società di produzione che ha prodotto pellicole come “Extreme Measures” e “Mickey Occhi Blu”.
Hugh, complice l’episodio della prostituta, si scrolla di dosso quella patina da bravo ragazzo. Il risultato è che Roman Polansky lo chiama per il morboso “Luna di Fiele” mentre Hollywood lo chiama per la brillante commedia “Quattro matrimoni e un funerale”. Dopo un periodo di appannamento il suo rilancio arriva grazie all’ennesima commedia “Notting Hill” del 1999. Dopo “Il diario di Bridget Jones” del 2001, Hugh Grant è stato impegnato sui set di film come “About a Boy” e “Two weeks Notice – Due settimane per innamorarsi” nel 2002, “Love actually – L’amore davvero” del 2003, “Che pasticcio Bridget Jones” del 2004, “Scrivimi una canzone” del 2007, “Che fine hanno fatto i Morgan?” del 2009, “Professore… per forza” del 2014 e “Florence Forest Jenkins” del 2016.
