La redazione di Laziochannel.it, vi presenta la scheda di Luis Alberto Romero Alconchel. Il centrocampista offensivo spagnolo del Liverpool è un nuovo giocatore della Lazio. Trequartista naturale, può giocare anche come ala o seconda punta. E’ lui il giocatore che avrà l’arduo compito di far dimenticare Candreva. Dopo aver visto sfumare, nell’ordine, le trattative per Valencia, Thauvin, Ntep e Dirar, la Lazio ha finalmente trovato l’esterno per completare momentaneamente (in attesa di conoscere poi gli sviluppi del caso Keita) il suo reparto offensivo.
Nato a: San Josè del Valle (Spagna) Il: 28 Settembre 1992
Nazionalità: Spagnola
Età: 23
Altezza: 1,82 m
Peso: 73 kg
Posizione preferita: Trequartista Altro ruolo: Ala sinistra, Seconda punta
Piede: destro
In rosa dal: 01 Luglio 2013
Scadenza: 30 Giugno 2018
Carriera: Luis Alberto è un prodotto della “cantera” del Siviglia. In otto stagioni, compie tutta la trafila delle giovanili fino al 2010 quando esordisce con la squadra riserve del Siviglia, il Siviglia Atletico. Il 16 aprile 2011 debutta, per la prima volta, nella Primera División con la prima squadra in occasione del match di campionato con il Getafe. Si è fatto conoscere nella stagione 2012/2013, quando il Barcellona lo ha preso in prestito per dirottarlo nella sua squadra B, in Liga 2. In quel campionato, su 38 partite giocate, Luis Alberto ha segnato 11 gol e servito 18 assist: un buon biglietto da visita notato dai dirigenti del Liverpool, che l’estate successiva hanno speso ben 8 milioni pur di portare l’allora 19enne ad Anfield Road. In Premier League, però, Luis Alberto conclude poco: mette assieme appena 9 presenze e, a fine campionato, va in prestito al Malaga, con cui gioca 15 partite e segna 2 gol. Finito il prestito torna al Liverpool, che decide nuovamente di mandarlo in prestito per la stagione 2015/16 al Deportivo la Coruña, e qui la la sua stagione migliore giocando 31 partite in cui realizza 6 gol e 8 assist. Il resto è storia recente, con lo spagnolo che, questa estate, ha fatto ritorno per l’ennesima volta dalle parti di ‘Anfield Road’. Klopp non lo ha però mai preso in considerazione ed ecco che l’occasione Lazio, per lui, può rappresentare un punto di svolta per potere rilanciare una carriera sin qui andata tra pochi alti e molti bassi, fatta di promesse mai mantenute. Non ha mai avuto ancora il piacere di esordire in Nazionale. Si segnalano solo 2 amichevoli con l’Under-19 nel 2011, senza mai andare in rete.
Caratteristiche tecniche: Luis Alberto è un nome che sicuramente pochi conoscono, al punto da suscitare domande come la seguente: chi è Luis Alberto? Parliamo di un centrocampista offensivo molto giovane, abile a giostrare sulla trequarti, può giocare tranquillamente nel ruolo di esterno offensivo su entrambe le fasce (è lì che Luis Alberto ha trovato al sua vera dimensione). Essendo un destro però, preferisce partire da sinistra e accentrarsi. E’ il movimento che ha fatto più volte con il Deportivo nell’ultima stagione. Era seguito da Benfica, Siviglia e Valencia. Lo spagnolo è dotato di buona tecnica e di un tiro potente e preciso, abile negli inserimenti, veloce ed è dotato di un’ottima propensione all’assist. Sotto vari aspetti ricorda molto Antonio Candreva. Ovviamente è tutto da valutare nel ruolo di esterno nel campionato di Serie A. Candreva oggi era una garanzia) lui un oggetto misterioso. Starà a Simone Inzaghi riuscire a renderlo un’arma preziosa per il suo gioco offensivo. Lui farà di tutto per tornare a sorridere. In Inghilterra si era smarrito, in Serie A potrebbe ritrovare se stesso. Anche se i precedenti in casa Lazio non sono certo rassicuranti: i calciatori spagnoli con la maglia biancoceleste hanno sempre fatto fatica ad esprimersi su alti livelli vedi ad esempio di Gaizka Mendieta o (per rimanere sul recente passato) Javier Garrido.


Si è spento a Stamford, in Connecticut, all’età di 83 anni l’attore americano Gene Wilder, celebre per aver recitato nelle pellicole “Willy Wonka & The Chocolate Factory” del 1971 e nel famoso “Frankenstein Junior”. Da tempo l’attore era affetto dal morbo di Alzheimer e causa del decesso sarebbero state proprio le complicazioni legate alla malattia, come fatto sapere dal nipote.
La sua squadra divenne una delle più conosciute in Irlanda. In occasione di una tournée dello Stade Reims a Dublino le squadre femminili del posto schierarono contro le francesi una rappresentativa cittadina e lei fu utilizzata nel suo ruolo abituale. Pierre Geoffroy, il presidente del club femminile francese rimase impressionato dalla sua prova e le chiese di giocare le altre gare con loro. La nazionale irlandese la schierò per la prima volta in campo contro le pari grado francesi e in quell’incontro venne premiata quale miglior calciatrice in campo. Prima di natale Geoffroy chiese ai genitori di Anne di poterla tesserare e la mamma, a 18 anni non ancora compiuti, le dette il permesso di andare a giocare in Francia. Quando lei arrivò a Reims il campionato non era ancora terminato e perciò vinse subito con lo Stade Reims il primo campionato nel 1973, seguito poi da quelli del 1974 e del 1975. Prese anche parte a una tournée a Guadalupa e a Haiti, giocando contro le squadre maschili in stadi pieni con circa 40-45 mila spettatori di media.
