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Tare: “Dobbiamo rincorrere, siamo in ritardo. Per Felipe Anderson in estate rifiutati…”…

Ai microfoni di Mediaset Premium è intervenuto il Direttore Sportivo biancoceleste Igli Tare. Il Ds ha parlato del momento della Lazio e anche di mercato. In questo momento la squadra è di fronte ad un bivio: “Siamo sinceri, se la stagione finisse oggi sarebbe un fallimento, siamo in ritardo, dobbiamo rincorrere questo è un dato di fatto. Per fortuna abbiamo ancora tempo per recuperare. Stasera speriamo in una risposta positiva, solitamente nelle partite decisive ci facciamo sempre trovare pronti, mentre purtroppo spesso sbagliamo le partite sulla carta più semplici. L’unica cosa che conta, in questo momento, è la partita di stasera”. I biancocelesti non riescono a dare continuità ai risultati: “La continuità di risultati è un problema evidente, non riusciamo a confermare i nostri risultati. Dalla sconfitta con l’Atalanta abbiamo perso fiducia. Non voglio puntare il dito contro un reparto in particolare, ma in difesa abbiamo difficoltà. Le qualità ci sono, basti pensare allo scorso anno, il nostro valore è molto diverso da quello che dice la classifica. Ci sono molte partite da giocare, in tutte e tre le competizioni. Dobbiamo cercare di arrivare in fondo su tutti i fronti”. Chiusura sul calciomercato, che in questi giorni sta entrando nel vivo, e su Felipe Anderson, al centro di insistenti voci: “Per ora non c’è nessuna offerta del Manchester United per Felipe Anderson. Oggi è in panchina per scelta tecnica, non sta passando un bel periodo e ne abbiamo parlato anche con lui in settimana. Sono certo che lui ha le capacità per uscire da questo momento delicato. Il 27 agosto abbiamo ricevuto un offerta del Manchester di 50 milioni di Euro per lui e abbiamo rifiutato. Io credo nel suo valore e ad oggi per noi non è cambiato nulla. In estate abbiamo rifiutato tante offerte per i nostri calciatori, più di 100mln di offerte, perchè crediamo nel progetto e abbiamo voluto confermare il gruppo dello scorso anno, con l’innesto di giovani importanti”.

 

 

G. Rodriguez: “Vogliamo vincere, sarebbe bello essere campioni d’inverno”

Gonzalo Rodriguez è stato intercettato per una breve battuta in zona mista a pochi minuti dall’inizio di Fiorentina-Lazio. Con una vittoria la Fiorentina potrebbe addirittura laurearsi campione d’inverno: “Sarebbe bello finire il girone d’andata in testa alla classifica. Dobbiamo vincere per prendere 3 punti che sarebbero importantissimi. Giochiamo davanti al nostro pubblico e questo è uno stimolo in più, dobbiamo vincere per i tifosi“.

Konko: “Non sarà facile, ma oggi abbiamo uno stimolo in più!”

A meno di un’ora dall’inizio di Fiorentina-Lazio, ai microfoni dei cronisti in zona mista è intervenuto Abdoulay Konko. Queste le sue parole: “Oggi non sarà certamente una gara facile, l’avversario è molto tosto, dobbiamo dare il massimo per riuscire a fare risultato. Contro il Carpi non siamo andati bene, ma adesso pensiamo solo alla partita di oggi, affrontiamo partita dopo partita“. Oggi la Lazio compie 116 anni, sicuramente sarà un motivo per fare ancora meglio: “Oggi certamente abbiamo uno stimolo in più. L’anniversario della Lazio è la motivazione in più per dare il massimo per la nostra maglia“. Ultimamente le prestazioni di Konko lo stanno facendo emergere nel piattume generale: “Sono felice del mio buon rendimento. Spero sempre di continuare a dare il massimo per questa maglia, ma penso soprattutto al gruppo, a raggiungere i nostri obiettivi e a dare tutto in campo“.

FORMAZIONI UFFICIALI di Fiorentina-Lazio

Ecco le formazioni ufficiali per Fiorentina-Lazio, 19esima ed ultima giornata del girone di andata di Serie A Tim, Stadio Artemio Franchi di Firenze:

Fiorentina (3-4-2-1):  Tatarusanu; Roncaglia, Rodriguez, Astori; Blaszczykowski, Vecino, Badelj, M. Alonso; B. Valero, Mati Fernandez; Kalinic. A disp. Sepe, Bagadur, Tomovic, Gilberto, Pasqual, Suarez, Ilicic, Baez, Verdù, Rebic, Rossi, Babacar. All. Paulo Sousa

Indisponibili: –
Squalificati: Bernardeschi
Diffidati: Alonso,  Badelj, Rodriguez, Vecino

Lazio (4-3-3): Berisha; Konko, Mauricio, Hoedt, Radu; Parolo, Biglia, Milinkovic-Savic; Candreva, Djordjevic, Keita A disp. Guerrieri, Braafheid, Patric, Bisevac, Prce, Onazi, Cataldi, Mauri, Klose, F. Anderson, Matri. All. Stefano Pioli

Indisponibili:  De Vrij, Lulic, Kishna, Basta, Gentiletti, Marchetti
Squalificati: –
Diffidati: 
Lulic, Milinkovic-Savic

Arbitro: Nicola Rizzoli di Bologna

Lotito: “Noi depositari immensità di Roma”

In occasione del 116° anniversario della Lazio anche il Presidente della gloriosa società romana, Claudio Lotito, tramite un comunicato, ha fatto gli auguri alla società e all’ambiente ricordando che «siamo gli unici ad aver ereditato la magnificenza e l’immensità di Roma e tale eredità la custodiamo con vanto e dignità». Il testo inizia ripercorrendo le tracce della fondazione, il 9 gennaio 1900, della polisportiva più grande d’Europa: «La S.S. Lazio festeggia oggi i suoi 116 anni. Era il 9 gennaio del 1900 quando nove giovanotti, guidati dal bersagliere podista Luigi Bigiarelli, decisero di fondare una società sportiva aperta a tutti gli sport. Si scelse un nome, Lazio, a testimoniare la grandezza di un club che superasse gli orizzonti della stessa capitale, i colori che rimandano alla Grecia olimpica e ai valori fondamentali alla base dello sport, e un simbolo che portiamo nel cuore con fierezza: l’aquila, icona di Giove padre di tutti gli dei e delle legioni». Si scelse un motto di «assoluta verità: concordia parvae res crescunt, nell’armonia anche le piccole cose crescono. In questi 116 anni infatti la Lazio è diventata una delle realtà calcistiche più importanti a livello internazionale, spinta da una passione a cui hanno contributo tutti, dalla squadra alle dirigenze, fino ai tifosi». In 116 anni la storia della Lazio, «importante e piena di valori, di successi ma anche di sofferenze, costituisce un esempio per i più giovani: all’insegna dei valori di rispetto dell’avversario, del superamento degli steccati di carattere sociale, culturale, economico e razziale e della valorizzazione del merito e dello spirito di sacrifico». Concludendo, il presidente biancoceleste sottolinea che «il nostro rafforzamento, sia a livello nazionale che internazionale, è frutto di un lavoro quotidiano che ci rende orgogliosi e che ci spinge a fare sempre di più per centrare obiettivi e risultati sempre più avvincenti, nel rispetto di tali valori».

Fonte: Ansa

Garlini: “La Lazio ha un pubblico eccezionale. Tra squadra e tifosi si crea…”

Per fare gli auguri alla società biancoceleste è intervenuto ai microfoni di Lazio Style Radio l’ex Oliviero Garlini: Indossare questa maglia è una sensazione incredibile soprattutto per i tifosi che sono speciali. Tra loro e la squadra si crea un’unione eccezionale, il loro è un amore viscerale difficilmente, se non impossibile, da riscontrare in altre piazze. Ho molti momenti belli da ricordare, il primo che mi torna in mente è l’aver conosciuto Giorgio Chinaglia. Tornando a oggi, nel calcio partite come quella con il Carpi possono capitare. L’importante per un giocatore è la convinzione di aver dato tutto ciò che può, la palla è rotonda e può succedere di tutto, ma ciò che conta è uscire dal campo a testa alta. Con la Fiorentina  i biancocelesti dovranno impostare una partita di attesa pronti a colpire in contropiede, come hanno già fatto a Milano con l’Inter. La squadra viola non ti permette di giocare e, se possono, sanno come fare male. Il centrocampo e l’attacco sono i reparti dove giocano meglio, sono bravi negli inserimenti e gli attaccanti danno pochi punti di riferimento, però in difesa possono concedere qualcosa. I biancocelesti ci devono mettere qualcosa in più, sarà un match difficile ma bisogna pensare positivo, se scenderanno in campo con la mentalità giusta e la fame potranno portare a casa un risultato positivo”.

Belleri: “Un onore vestire quella maglia”

Per fare gli auguri alla Lazio ai microfoni di Lazio Style Radio è intervenuto Manuel Belleri. L’ex giocatore biancoceleste ha dichiarato: Per la Lazio e tutti i suoi sostenitori quella di oggi è una giornata importante. Sono orgoglioso di aver fatto parte di questa grande famiglia, l’aver giocato con questi colori è stato per me un grande onore. Il ricordo più bello che ho è quello del mio primo gol con questa maglia, una gioia infinita; un altro bel momento è stato quando, due anni dopo, abbiamo raggiunto la qualificazione alla Champions. Sono tutti bellissimi ricordi, riviverli mi da una gioia incredibile. Questa maglia è qualcosa di unico e speciale, sono fiero ed orgoglioso di averla indossata. Nonostante sia passato tanto tempo il legame con la città, la società ed i tifosi, è rimasto anche se non è che io sia stato un giocatore eccellente. In questo ambiente si crea un legame unico e particolare. La partita di oggi è molto complicata ma la squadra di Pioli ha la qualità per disputare un’ottima gara. Sta attraversando un momento particolare, sarà importante l’approccio e la concentrazione ma il tecnico ha saputo trasmettere ai giocatori le giuste motivazioni. Ora bisogna cambiare marcia per indirizzare la stagione sui binari giusti. La Lazio si deve ritrovare ma ha la forza di imporsi, deve scendere in campo concentrata e credendo di più nelle sue possibilità, cosa che ultimamente è mancata. Marchetti finalmente ha rinnovato il contratto, è un elemento importante, ha spesso disputato ottime partite con un buon rendimento e in più ha un grande senso di appartenenza. Solo chi indossa questa maglia può capire la gioia che si prova, io ci sono riuscito e per questo mi reputo un uomo fortunato.

FOTO – “Il meglio deve ancora venire”, parola di Anderson

Anche Felipe Anderson ha voluto fare gli auguri alla Lazio per il suo 116° compleanno. Questo il tweet del brasiliano: Buon compleanno LAZIO. Sono orgoglioso di aver vissuto tanti bei momenti insieme. E il meglio deve ancora venire”.

 

Sergio: “Auguri alla gloriosa Lazio”

Nel giorno del 116° compleanno della Lazio sono tanti i messaggi di auguri rivolti alla società biancoceleste. Tra i tanti anche quelli dell’ex Raffaele Sergio, che intervenendo ai microfoni di Lazio Style Radio ha dichiarato: Tanti auguri alla mitica e gloriosa Lazio. Quella con i biancocelesti per me è stata un’esperienza meravigliosa. Sarò sempre grato alla società e all’ambiente che mi hanno permesso di giocare a grandi livelli. Ciò che ricordo con più piacere è il momento quando sono stato scelto, venivo dalla C e realizzai un sogno, provai una gioia straordinaria. I tifosi mi hanno fatto sentire sempre a mio agio, li ringrazio perchè ciò mi ha dato una grande sicurezza nei miei mezzi. Tornando alla squadra di Pioli bisogna dire che quello con il Carpi è stato un passo indietro. I biancocelesti avevano terminato l’anno vincendo e convincendo, poi c’è stato questo passo falso. Ciò che manca veramente è la continuità dei risultati. Per oggi la penso come Pioli, quella con i viola sarà una gara difficile perché la Fiorentina sta attraversando un buon momento di forma. Però i biancocelesti hanno dimostrato che con le grandi riescono a trovare stimoli e concentrazione. A Milano la Lazio ha fatto vedere che, se sta bene, può giocarsela con tutti. Se trova continuità potrà dare una svolta alla sua stagione”.

Lotito e Ferrero, che siparietto a cena! E il Pres. della Lazio lancia una frecciatina…

Due Presidenti accomunati da caratteristiche che li contraddistinguono dall’ordinario mondo del calcio. Battute e parole fuori dagli schemi, frasi e risposte che spaziano dalla semplice ironia sino ad arrivare a spingersi quasi oltre. Claudio Lotito e Massimo Ferrero, romani dalla nascita, si frequentano spesso, anche oltre quel che riguarda la sfera lavorativa. I due infatti come riportato da Il Tempo, sarebbero andati a cena fuori giovedì scorso e i presenti hanno potuto assistere ad un simpatico siparietto. Il Presidente blucerchiato avrebbe esordito così verso Lotito“Io quest’uomo lo amo” E Lotito di tutta risposta sembrerebbe aver offerto qualche consiglio al collega: “Devi puntare sui giovani come faccio io, così li fai crescere e poi arrivano ad avere grande valore, come i miei, vedi: Keita, Candreva, Djordjevic, Lulic, Cataldi, Onazi, Milinkovic. E poi c’è Morrison, è giovane. Cresce, quando me lo rivendo te ne accorgi chi c…o è Morrison”. Poi la velata (neanche troppo) punzecchiatura all’altro collega De Laurentiis, con cui ha avuto più di qualche divergenza: “La mia è una squadra, altro che il Napoli, togligli Higuain e vedi che fine fa”.

Fiore: “Che emozione indossare la maglia biancoceleste! Lazio, se vinci stasera…”

A poche ore dal match che vedrà Fiorentina e Lazio protagoniste è intervenuto ai microfoni di Lazio Style Radio Stefano Fiore, ex biancoceleste che ha voluto parlare della sua esperienza nella capitale e del momento che sta vivendo la Lazio: “Ho sempre avuto difficoltà nell’esprimere la fortuna che si ha indossando la maglia della Lazio. Avrei voluto giocare più tempo con i biancocelesti, ma comunque aver fatto parte per 3 anni di un club così importante è motivo di grande orgoglio.  Sono emozioni che ti restano una vita intera. Sono legato a un gol che segnai al Lecce, ma anche ai trofei, come ad esempio la finale con la Juve che è stata bellissima. Il mio augurio è che la Lazio riesca con piccoli passi a creare qualcosa di importante. Poi parla del 2015 della Lazio: “E’ stato un anno a due facce, è arrivato il terzo posto, piazzamento che inizialmente risultava quasi impensabile, poi un inizio di stagione dove non c’è stata la conferma di quanto si potesse pensare ad inizio campionato”. Infine parla della partita di quest’oggi contro la Fiorentina:Stasera l’augurio è che la squadra metta in campo una prestazione diversa da quella vista contro il Carpi. Pioli ha le possibilità per tirare su la squadra e ha fatto fino ad ora un ottimo lavoro. Un’ottimo risultato su un campo così ostico, potrebbe far bene alla Lazio”.

Ecco i convocati di Sousa per la sfida contro la Lazio

Mancano poco meno di 4 ore alla delicata sfida di Firenze per la Lazio. Nel giorno del 116esimo compleanno della società biancoceleste, i tifosi vorrebbero ricevere dai calciatori lo stesso regalo che gli fu donato prima di natale contro l’Inter. Non sarà cosa semplice visto che di fronte ci sarà la squadra di Sousa, attualmente la più in forma del campionato. L’allenatore dei viola ha da poco diramato i convocati per la sfida del Franchi, di seguito l’elenco:

PORTIERI: Tatarusanu, Sepe, Lezzerini,

DIFENSORI: Alonso, Astori, Bagadur, Pasqual, Gonzalo Rodriguez, Roncaglia, Tomovic

CENTROCAMPISTI: Badelj, Blaszczykowski, Borja Valero, Mati Fernandez, Gilberto, Ilicic, Suarez, Vecino, Verdù

ATTACCANTI: Babacar, Baez, Kalinic, Rebic, Rossi

Venturin: “La Fiorentina non è imbattibile, per risalire in classifica serve…”

Ha vestito la maglia della Lazio per 5 anni, ha fatto parte di quella Lazio che si apprestava, da li a qualche anno, ad essere consacrata come miglior squadra nel panorama calcistico. Giorgio Venturin è intervenuto ai microfoni di Lazio Style Radio per parlare della sua avventura a Roma e della partita di oggi: “Mi ritengo molto fortunato di aver giocato ed aver dato il mio contributo in una delle società più importanti d’Italia. Per chi ha avuto il privilegio di giocare in questo club, è un’avventura che ti rimarrà sempre nel cuore. Da sempre la forza di questa società sono i tifosi, sono loro il motore che manda avanti tutto, è fondamentale il loro sostegno anche in trasferta“. Infine una battuta sulla difficile sfida delle 18:00 contro la Fiorentina: “E’ senza dubbio una partita difficile, ma lo era anche quella contro l’Inter. Per risalire la classifica la squadra deve dare continuità ai risultati”.

Klose su Twitter, messaggio di fedeltà alla Lazio…

Nel giorno del 116esimo anniversario della nascita del club biancoceleste, Miroslav Klose ha voluto mandare un messaggio di fedeltà alla sua squadra attraverso il profilo Twitter della Lazio: “Ho una grande sensazione nel vestire la maglia della Lazio, questo club mi ha dato la possibilità di vivere un’esperienza unica nella Capitale del mondo. Una città magnifica, un club di grande tradizione.

PRIMAVERA – Lazio-Palermo (Tim Cup): presentazione e probabili formazioni

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Dopo aver visto la Supercoppa volare in quel di Torino, per salvare l’onore, la Lazio Primavera deve mantenere a Formello almeno la Coppa Italia. Sarà dunque questo l’obiettivo questo pomeriggio, quando al ‘Fersini’ arriverà il Palermo per la gara valida per i quarti di finale. Che costituirà un’occasione importante per saldare ulteriormente il feeling con la competizione (vinta nelle ultime due edizioni) e ripetere l’exploit degli ottavi con l’Empoli. Attenzione però, perché gli uomini di Bosi sognano la rivincita dopo la doppia eliminazione dello scorso anno, in Coppa, sempre ai quarti, e nei playoff scudetto, in semifinale.

I rosanero arrivano al match sull’onda degli ultimi tre successi consecutivi, che li rende consapevoli di riuscire in un’impresa già sfiorata in campionato (quando, alla seconda giornata, bloccarono gli avversari sullo 0-0. Servirà la gara perfetta, nonostante le assenze di Pirrello, La Gumina Pezzella, aggregati alla prima squadra. Al loro posto, spazio dunque in avanti alla coppia Cassini-Lo Faso, che avranno il compito di regalare al tecnico siciliano una doppia gioia.

In casa biancoceleste, invece, sorride Inzaghi per il recupero di Palombi, che tornerà a guidare l’attacco dell’aquila proprio contro la sua ‘vittima’ preferita. In regia spazio a Borecki, anche lui perfettamente abile e che sarà affiancato da Murcia e Folorunsho. In difesa, invece, out Germoni, gioca Cinti sulla sinistra. Da segnalare infine la prima convocazione per Sarac e Petro (che hanno ottenuto il transfert dall’Uefa) e per l’ultimo arrivato Irlian Ceka, chiamati a dare anch’essi il contributo necessario per dimenticare definitivamente le tribolazioni di inizio stagione e lanciarsi verso una seconda parte ricca di gioie e soddisfazioni.

Probabili formazioni (ore 14, stadio “Fersini” – Formello)

Lazio (4-3-3): Matosevic; Dovidio, Mattia, Quaglia, Cinti; Murgia, Borecki, Folorunsho; Manoni, Rossi, Palombi  All. Inzaghi

Palermo (4-4-2): Marson; Maddaloni, Tafa, Punzi, Giuliano; Grillo, Ferchichi, Toscano, Bonfiglio; Lo Faso, Cassini  All. Bosi

UFFICIALE – Marchetti ha rinnovato fino al 2018

AGGIORNAMENTO 9/1 ORE 12:25 – Mancava solo l’ufficialità ed è finalmente arrivata in questi minuti. Ecco il comunicato della società biancoceleste: “La S.S Lazio comunica che il calciatore Federico Marchetti ha rinnovato il proprio contratto con la società biancoceleste fino al 2018“. 

AGGIORNAMENTO ORE 19:12 – Secondo SportItalia, Federico Marchetti ha firmato il prolungamento del contratto fino al 2018. Si attende l’ufficialità da parte della Lazio.

Dopo l’anticipazione data nei giorni scorsi dal suo agente Beppe Bozzo (“A breve firmerà il contratto, non ci saranno problemi“), finalmente il giorno della firma sul rinnovo di Federico Marchetti potrebbe essere arrivato: secondo infatti quanto rivela ‘Tuttomercatoweb’, nelle prossime ore il numero uno veneto metterà nero su bianco un nuovo accordo con il club biancoceleste fino al 2018. Marchetti resterà dunque nella Capitale almeno altri due anni, visto che il suo precedente contratto era in scadenza il prossimo giugno.

Cragnotti: “Il calcio di oggi sta dimenticando il senso di appartenenza”

Sugli 88.100 di Elle Radio, nella trasmissione “I Laziali Sono Qua“, nel centosedicesimo anniversario della Lazio e nel giorno del suo compleanno è intervenuto Sergio Cragnotti. L’uomo che ha cambiato la storia biancoceleste ha parlato di Lazio nella data fatidica del 9 gennaio.

Cragnotti di cosa ha nostalgia del mondo Lazio? “Posso dire che mi mancano le imprese, il calcio delle grandissime partite e delle trasferte più emozionanti in cui abbiamo fatto conoscere il nome della Lazio in tutta Europa. Devo dire che la cosa che più mi colpisce è l’affetto, ovunque io vada i tifosi laziali mi fermano per abbracci, fotografie e ricordi da condividere: un supporto morale che non è mai venuto meno da quando ho lasciato la Lazio“.

Quello “cragnottiano” è un modello che in molti stanno cercando di emulare, quasi mai con gli stessi risultati. Non era venuto però a mancare, in un sistema manageriale d’avanguardia, il senso d’appartenenza. “Io credo che al momento si stia vivendo un’epoca diversa nel mondo del calcio. Un momento particolare e anche difficile, in cui una grave crisi politica ed economico-finanziaria si risente anche nello sport, limitando la costruzione di progetti importanti. E’ difficile anche costruire uno stadio, che dovrebbe essere visto come la casa comune di tutti i tifosi. Si tratta di cicli storici in parte anche fisiologici, che portano a dimenticare anche cose che prima facevano parte saldamente della nostra vita, come il senso di appartenenza, l’amore per la maglia e la condivisione di certi valori.

Impossibile dimenticare l’immagine dello scudetto conquistato nel 2000. Cosa sta mancando per far rivivere un tale entusiasmo al popolo laziale? “A mio avviso il problema centrale è quello dello stadio, come dicevo la mancanza di una casa comune nella quale ritrovarsi. Un sistema che quasi nessuna società è riuscita a creare: solo la Juventus, dove si assiste al match come se si fosse al teatro dell’Opera, piena di gente che vuole condividere un’emozione e senza quella mescolanza di gente che a volte vuole distruggere e portare negatività. In questa mancanza c’è anche grande responsabilità della politica, che non ha alimentato questi investimenti“.

Dopo un favoloso terzo posto, la Lazio non è comunque riuscita ad accedere alla Champions eliminata ai prelimiari dal Leverkusen. Una competizione che i biancocelesti hanno disputato soltanto una volta nell’era Lotito: “Io non conosco la realtà nello specifico, bisogna fare i conti con delle regole finanziarie e di bilancio a volte molto rigide. Oggi il mercato è diventato un movimento globale, per crescere servono investitori e aiuti esterni che possano concretizzare grandi progetti. Se la coperta è corta bisogna aprirsi ai grandi mercati e farli entrare nel mondo sportivo“.

Tornando alla passata stagione, l’ex Presidente biancoceleste commenta: “Il terzo posto dell’anno scorso è stato un momento assolutamente importante. Poi i cambiamenti estivi e forse qualche problema nella preparazione non hanno permesso di vivere ancora quei momenti positivi della scorsa primavera.

Tornando al passato, Cragnotti rivela di quando tentò di riportare Vieri alla Lazio dopo la conquista dello scudetto: “Se ne discusse ma era una questione più legata all’affetto piuttosto che alla valutazione tecnica. Poi prendemmo Crespo che si laureò capocannoniere ed era il massimo rispetto a quello che c’era in quel momento.

Un ultimo saluto ai tifosi della Lazio: “Li abbraccio e li ringrazio per il loro affetto incancellabile, che non diminuisce mai nonostante il passare degli anni.

Fabio Belli

Lazio, Pin avverte: “Fiorentina nelle migliori condizioni dopo la sosta”. E sul Galatasaray…

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C’è la Fiorentina questo pomeriggio sul cammino della Lazio: non certo l’avversario migliore per i biancocelesti, reduci dal pareggio interno con il Carpi che ha aggiunto delusione ad una stagione già piuttosto complicata. Della sfida ha parlato, ai microfoni de ‘lalaziosiamonoi’, Gabriele Pin, uno che conosce bene entrambe le squadre (oltre ai suoi trascorsi nella Capitale da giocatore, ricordiamo la sua esperienza in panchina come vice di Prandelli nella prima Viola dei Della Valle). Queste le sue dichiarazioni: “La Fiorentina è certamente la squadra che si è presentata nelle migliori condizioni dopo la sosta. In un periodo delicato come questo, che tante squadre utilizzano per fare i richiami fisici che poi pagano nelle prime partite, i viola sembrano già molto brillanti sotto il profilo fisico, in questo momento credo abbiano destato l’impressione migliore. Da Prandelli a Montella e Sousa, credo che ognuno abbia posto le fondamenta della storia della Fiorentina degli ultimi anni. L’idea della società è sempre stata quella di prendere allenatori che insegnino calcio, un po’ come fa l’Empoli seppur a livelli differenti. Sono sempre stati coerenti in questo e giustamente raccolgono anche risultati. La Lazio? Sicuramente ha fatto errori, ma ci sono anche aspetti positivi: è impegnata su tre fronti e nelle coppe sta andando bene. In campionato invece ha pagato la sconfitta nel preliminare e una rosa forse non all’altezza di tre competizioni, che sono quattro per i nazionali. Rispetto ai miei tempi, il calcio è molto cambiato: i giocatori vanno e vengono più frequentemente, è difficile che qualcuno rimanga per anni nella stessa società. Poi, con i giocatori che vengono da tutte le parti del mondo, è anche difficile creare un’empatia. Quindi c’è più difficoltà rispetto al mio periodo, quando il 90% dei giocatori era italiano e i pochi stranieri che arrivavano si adeguavano subito. Secondo me, se si riesce a portare avanti un progetto per due-tre anni, si creano legami nel gruppo, che riesce così a dare qualcosa in più per la maglia, i tifosi e la città. Contatti con Prandelli per sostituire Pioli? No, noi aspettiamo, ma credo che la Lazio sia in ottime mani. Pioli è un amico e un ottimo allenatore, le difficoltà ci stanno e possono capitare a qualsiasi allenatore. Il Galatasaray? Sì, credo sia alla portata della Lazio. In questo momento sono in difficoltà, hanno avuto un altro esonero. Molto è cambiato dalla vittoria del campionato dell’anno scorso e anche la tifoseria, che è molto attaccata se le cose vanno bene, al momento ha un distacco dalla società che rende la squadra migliore da affrontare. Perché lo stadio non sarà pieno e non metterà pressione agli avversari come di solito fa. La Lazio può dunque giocarsela, ma prima deve risolvere i suoi problemi, che sono sopratutto di carattere mentale“.

RASSEGNA STAMPA – Lazio, Bisevac come Nesta: ha scelto la maglia numero 13

Sto bene fisicamente, anche se ho perso un po’ di energie mentali per il trasferimento. Non vedevo l’ora che si concretizzasse il trasferimento di concentrarmi nuovamente sul campo“. Così il nuovo difensore della Lazio, Milan Bisevac, nella conferenza stampa di presentazione andata in scena a Formello.

Fonte : Il Corriere dello Sport

UEFA – Ecco la squadra ideale del 2015. C’è anche un giocatore della nostra Serie A…

C’è tanto Barcellona nella squadra ideale 2015 stilata sulla base dei voti degli utenti di Uefa.com, il sito della Federcalcio europea: sono Dani Alves, Pique, Iniesta, Neymar oltre all’onnipresente Leo Messi che, non è una novità, è risultato il giocatore più votato in assoluto con il 70% delle preferenze (448.445 voti). Nell’undici ideale figura anche uno spicchio di Serie A, con Paul Pogba (56% e 361mila voti) scelto nel centrocampo ideale, insieme a Iniesta e James Rodriguez. Dopo il Barca, la squadra più rappresentata è il Real Madrid con tre giocatori (oltre al colombiano anche Sergio Ramos e Cristiano Ronaldo), poi il Bayern Monaco con due (il portiere Neuer e Alaba) e, come detto, la Juventus con il francese.

Fonte: ANSA