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Difensore, un franco-mauriziano se fallisce Doria?

Arriva ancora dalla Francia l’ultimo nome per il ruolo di secondo difensore centrale della Lazio: si tratta di Lindsay Rose, classe ’92 francese (ma di origine mauriziana) di proprietà di quell’Olympique Lione da cui i biancocelesti hanno appena prelevato Bisevac. Come rivela alfredopedulla.com, infatti, nonostante le smentite del patron dei transalpini Aulas, potrebbe essere lontano dalla Francia il futuro del giocatore, che non riesce a trovare spazio nell’OL e che spinge per sbarcare nel nostro campionato. Dove è seguito con molta attenzione anche dal Verona, che nella giornata di venerdì dovrebbe incontrare il suo entourage. La Lazio però non molla e, nel caso dovesse fallire l’assalto all’obiettivo principale, che resta il brasiliano del Granada (ma di proprietà del Marsiglia Doria), farebbe partire l’affondo per portare subito nella Capitale il giocatore. Il quale non è un nome nuovo dalle parti di Formello: la sua candidatura era già stata avanzata a dicembre, dopo che in estate si era fatta avanti la Fiorentina, alla quale era giunta in risposta una richiesta di 4 milioni di euro. In quell’occasione ai biancocelesti Rose fu proposto in prestito con diritto di riscatto. Chissà che ora non sia proprio questa la formula con cui il giocatore potrebbe vestire il biancoceleste…

Janich: “Tare? Grande talent scout, ma deve staccarsi dalla poltrona accanto al presidente…”

Novantatré presenze (e la prima storica Coppa Italia conquistata nel 1958) con la maglia della Lazio, ben duecentonovantaquattro (e uno scudetto) con quella del Bologna durante la sua carriera da calciatore. Chi meglio di Franco Janich può commentare l’avvicinamento all’appuntamento del ‘Dall’Ara‘ di domenica prossima? L’ex dirigente sportivo, classe ’37, è intervenuto sugli 88.100 di Elle Radio nella trasmissione “I Laziali Sono Qua” per commentare anche il momento biancoceleste dopo la brillante vittoria di Firenze.

Da doppio ex mi aspetto una partita brillante. La Lazio l’ho vista estremamente migliorata rispetto ad alcune fa, ma anche il Bologna mi sembra estremamente rinforzato, molto più sicuro rispetto all’inizio del campionato. Non mi chiedete però pronostici perché dopo i miei trascorsi la notte non so se andare a dormire col pigiama biancoceleste o con quello rossoblu.

Aprendo l’album dei ricordi, quali sono gli episodi più cari a Janich? “Sicuramente il ricordo dei presidenti Siliato ed Ercoli. Ricordo che una volta Siliato ci disse: qui sopra c’è il mio appartamento, ci sono gli armadi, prendete quello che volete. Io riuscii solo a prendere una cravatta! Erano comunque altri tempi. Nella mia esperienza da dirigente ricordo la semifinale di Coppa Italia come maggior successo.

E della Lazio di adesso cosa piace a Janich, e cosa pensa del mister Stefano Pioli? “Pioli ha dato una grande serenità all’ambiente, una persona che oltre a un gran senso del calcio ha anche un grande senso di umanità. Io ricordo in una partita Sampdoria-Milan che l’allenatore dei blucerchiati Bernardini perse la partita perché Delfino non prese in consegna Rivera. Quando Lino Cascioli, il grande giornalista, chiese perché non avesse marcato adeguatamente Rivera, Bernardini rispose: “Ah Lino, Rivera lo vedo due volte l’anno, vuoi farmelo godere!” In Pioli rivedo questo spirito.

Da calciatore Janich è un ottimo difensore: qual è il suo pensiero sulla retroguardia biancoceleste? “La mancanza di De Vrij è la causa fondamentale dei problemi della difesa laziale. Nel campionato italiano i difensori di qualità scarseggiano, questo perché non si allenano più i difensori come una volta. Si allenano i difensori come se fossero attaccanti.

E invece da ex direttore sportivo qual è il pensiero di Janich su Tare? “Ha scovato giocatori di grande talento e di questo bisogna dare atto. Non condivido che Tare stia sempre lì a vedere le partite col presidente: un vero DS deve girare il mondo, scoprire giocatori ancora non noti al grande pubblico che possano fare la differenza. Così a Bari scoprimmo Gerson, andai personalmente a vederlo quando era completamente sconosciuto.

Ma la Lazio dove può arrivare? “Bisogna crederci sempre, con lo spirito che è proprio dei tifosi laziali. Io penso che il periodo più buio in questa stagione sia già passato, l’ottimismo è fondamentale.

Fabio Belli

PRIMAVERA – Tim Cup, date e orari della doppia semifinale con l’Inter

Dopo la vittoria di misura ottenuta sabato pomeriggio contro il Palermo nei quarti, la Lazio Primavera di Simone Inzaghi si prepara ad affrontare la semifinale di Coppa Italia. Avversario di turno sarà l’Inter allenata da Stefano Vecchi, che ha fatto fuori ‘a domicilio’ la Roma di Alberto De Rossi. Il match si disputerà in doppia sfida di andata e ritorno e, secondo il sorteggio avvenuto ieri, il primo atto avrà luogo mercoledì 27 gennaio alle ore 14.30 a Formello, mentre il secondo si giocherà, allo stadio ‘Breda‘ di Sesto San Giovanni, martedì 9 febbraio, con fischio d’inizio previsto anche stavolta per le 14.30. Ricordiamo che, in caso di esito positivo, le due squadre affronteranno la vincente dell’altra semifinale tra Fiorentina Juventus.

Adani: “Lazio, alti e bassi? Normali…”

La Lazio quest’anno altalena gare molto buone ed altre meno. La classifica, infatti, punisce i biancocelesti, noni in graduatoria, che vedono il terzo posto lontano ben 12 lunghezze. Per molti addetti ai lavori, visto gli tanti innesti di giocatori giovani in estate, è normale questo sali e scendi. Ne è convinto l’ex giocatore Daniele Adani, ora commentatore per Sky: “La Lazio continuerà ad alternare prestazioni buone ed altre meno buone – le sue parole ai taccuini di tuttomercatoweb.com – l’anno passato è andata sopra media grazie al lavoro di Pioli ma è una squadra giovane e non mi stupiscono grandi prestazioni e qualche calo di tensione“.

La Germania nel futuro di Onazi?

Onazi, chiuso alla Lazio da gente come Biglia, Parolo e Cataldi, chiede spazio. Sul nigeriano dunque gli occhi delle squadre europee ed in particolare quelle del Werder Brema – come scrive quest’oggi il Tempo – i quali hanno presentato già un offerta ufficiale. La Lazio chiede circa 10 milioni di euro ed i tedeschi hanno offerto solo la metà, una cifra non sufficiente, secondo Lotito, per lasciarlo partire. In Premier League invece è vivo l’interesse per Onazi da parte di squadre come il Cristal Palace, lo Stoke City, il Leicester City e lo Swansea.

Ag. Candreva annuncia il futuro del laterale all’Inter?

Si accende il mercato e si riaccende l’interesse delle altre squadre per i gioielli della Lazio. Antonio Candreva è un nome caldo: “Ogni anno riceve 2-3 offerte importanti – ha rivelato il suo agente Federico Pastorello – che Lotito rispedisce al mittente con l’ok del giocatore che vuole restare. Quello che può succedere tra 6 mesi, però, non lo so. Se arriveranno nuove proposte ne parleremo col presidente perché i giocatori vivono momenti che non possono essere per sempre. Anche Del Piero è andato via dalla Juventus e non so se in estate sarà giusto trattenere ancora Candreva alla Lazio”.  Fra le squadre italiane interessate a Candreva più volte è uscito il nome dell’Inter: “Se piace a Mancini bisogna chiederlo a lui, ma vedendo giocare l’Inter credo che Candreva sia perfetto per il suo gioco”.

OLTRECONFINE – Premier League: continua la favola Leicester

Continua la favola del Leicester di Claudio Ranieri, che vince sul campo del Tottenham (prossima avversaria della Fiorentina in Europa League) e raggiunge l’Arsenal in testa alla classifica della Premier League con 43 punti. La squadra di Wenger viene bloccata da un pari pirotecnico per 3-3 in casa del Liverpool. La rete decisiva per la squadra di Ranieri è stata realizzata da Huth all’83’. Pari sotto la neve a Liverpool tra la squadra di Klopp e l’Arsenal, con il 3-3 dei padroni di casa raggiunto in extremis da Allen.

BLOCCATE LE BIG – Pareggio casalingo a reti inviolate per il Manchester City, che non va oltre un pari contro l’Everton e perde una buona occasione per mantenere il passo delle prime. Pari in casa anche per il Chelsea di Hiddink, che non va oltre il 2-2 contro il West Bromwich. Gardner risponde alla rete di Azpilicueta e nel finale McClean a quello del momentaneo 2-1 arrivato per via di un’autorete.

GLI ALTRI MATCH – Importante vittoria del Southampton di Graziano Pellè (in campo negli ultimi 10′) che ha battuto 2-0 il Watford orfano di Diamanti passato all’Atalanta. Lo Stoke City batte in casa 3-1 il Norwich City raggiungendo il settimo posto in classifica. In coda, incoraggiante vittoria esterna del Sunderland di Borini (uscito nel finale) che vince 4-2 in casa dello Swansea, in dieci per oltre un tempo. Protagonista Defoe, autore di una tripletta che ridà coraggio alla squadra di casa nella lotta per la salvezza.

Fonte: Sky Sport

GLI ANTICIPI – Esordio amaro per Iturbe. L’attaccante in prestito dalla Roma entra al 50′ della sfida con ilWest Ham, con il Bournemouth in vantaggio 1-0, ma la sua squadra crolla e perde 3-1. Al gol di Arter nel primo tempo risponde Payet al 67′. Gli Hammers ribaltano il risultato e chiudono il conto grazie alla doppietta di Valencia (74′ e 84′). Negli anticipi della 21ª giornata del campionato inglese fa rumore il rocambolesco pareggio del Manchester United in casa del Newcastle: lo United passa due volte in vantaggio (la prima addirittura con due gol di scarto), ma si fa recuperare. Rooney Lingard fanno sperare Van Gaal, poi Wijnaldum Mitrovic (su rigore al 67′) pareggiano il conto. Il nuovo vantaggio di Rooney, al 67′, sembra spianare ancora la strada ai Red Devils, ma al 90′ Dummett segna la rete del definitivo 3-3.Completa il quadro la vittoria dell’Aston Villa in casa contro il Crystal Palace (1-0, gol di Lescott), tre punti che consentono al fanalino di coda della Premier di tornare a sperare nella salvezza.

Fonte: Corriere dello Sport

RASSEGNA STAMPA – Keita ai tifosi: «Abbiamo bisogno di voi»

“Abbiamo bisogno del supporto dei nostri tifosi: l’Olimpico deve essere una bolgia, tutti uniti. In questo modo sarà difficile per tutti batterci”. Ai microfoni di Lazio Style Radio, Keita lancia un appello ai tifosi della Lazio e commenta la sua esperienza in biancoceleste: “Spero di arrivare oltre le 100 presenze con questa maglia addosso.  Mi sento bene e vedo bene anche la squadra. Gol a Firenze? E’ stato bello, Djordjevic è stato fantastico nel premiare il mio movimento”.

Fonte : Il Corriere dello Sport

RASSEGNA STAMPA – Keita vuole restare: “Obiettivo 100 presenze. Ma l’Olimpico torni una bolgia”

Tra la Lazio e Keita è risbocciato l’amore. Almeno fino al termine della stagione. Quello tra il club biancoceleste e il giovane senegalese, in eterna attesa del passaporto spagnolo, è sempre stato un rapporto pieno di alti e bassi. Non c’è sessione di mercato in cui non si prospetti la possibilità di divorzio, così come non sono mai mancate voci diffuse (talvolta ad arte, come succede spesso nel calciomercato) riguardo squadre interessate, dopo qualche panchina di troppo nella Lazio.

KEITA VUOLE RESTARE: “VOGLIO ARRIVARE A 100 PRESENZE” – I “problemi” sono iniziati un anno e mezzo fa, con l’arrivo di Pioli. Keita si è visto trasformato da “salvatore della patria”, quale era diventato nel Reja-bis, in alternativa di lusso. Da qui i vari malumori, conditi da frecciate polemiche: “Pioli dice che non mi alleno bene? Allora mi facesse giocare di più”, disse l’anno scorso dopo l’ennesima panchina. Non le manda certo a dire, Keita. Perché a dispetto della sua carta d’identità così leggera (8 marzo 1995), ha già una personalità forte e ingombrante. Se ne sono accorti pure al Barcellona, dove è cresciuto. Lì lo mandarono in punizione al Cornellà (per l’ormai celebre scherzo del ghiaccio sotto il cuscino del compagno) e lui rispose segnando gol a raffica e rifiutando il rientro alla base. È proprio in quell’occasione che nacque per la Lazio l’opportunità di assicurarsi le prestazioni di quel talento e il ds Tare riuscì nell’intento. Keita ha fatto sfracelli in Primavera, si è guadagnato di entrare in pianta stabile in prima squadra con Reja e, dopo qualche incomprensione tattica con Pioli, è riuscito a conquistarsi un posto pure con lui. Ecco perché è risbocciato l’amore, confermato dal diretto interessato qualche settimana fa e ribadito anche oggi ai microfoni di LazioStyleRadio: “Spero di arrivare oltre le 100 presenze con la maglia della Lazio”. Considerando che è a quota 83, significa che la Lazio potrà stare tranquilla almeno fino al termine della stagione e che i tentativi di Monaco, Watford e Swansea possono essere rispediti al mittente.

Fonte : La Repubblica

RASSEGNA STAMPA – Bologna vietata, la rabbia dei laziali

S’è scatenata la rabbia dei tifosi laziali, ha colpito un popolo intero, al 99% la trasferta di Bologna sarà vietata. C’è grande attesa per il verdetto dell’Osservatorio, è slittato a questa mattina (era previsto per ieri sera), la sentenza in ogni caso sembra scontata. Il blocco dei tagliandi per il settore ospiti del Dall’Ara è arrivato dalla Questura, decisione presa dopo i Daspo comminati a 28 sostenitori biancocelesti al Franchi di Firenze, rei di aver lanciato petardi e fumogeni, portati in commissariato e poi identificati. Le forze dell’ordine emiliane temono il bis domenica prossima, hanno chiuso le porte in anticipo e attendono con ansia l’ok del Viminale. Non bastavano le barriere in curva, i tifosi adesso dovranno rinunciare anche alla prossima gara lontano dall’Olimpico (in questa stagione era già accaduto a Verona contro il Chievo, Napoli e Saint-Etienne), la protesta si è alimentata attraverso i social: «È una vera ingiustizia – hanno provato a spiegare i laziali attraverso Facebook – la Tessera del Tifoso allora per quale motivo l’abbiamo sottoscritta?». Domanda interessante. Nessun provvedimento invece nei confronti dei tifosi viola, colpevoli di aver aggredito con caschi e bottiglie – al termine della partita tra Fiorentina e Lazio – tre biancocelesti di sedici anni (la trasferta a San Siro contro il Milan per loro sarà regolarmente aperta).

Fonte : Il Tempo

RASSEGNA STAMPA – Lazio in ansia per Biglia: assente, ha dolore a una spalla

Dovrebbe farcela per domenica a Bologna. Era squalifato col Carpi, ha già sopportato il dolore in campo al Franchi. Ma ora cresce l’ansia per Biglia, si trascina una forte contusione alla spalla destra da San Siro. Tutta colpa dell’entrata killer di Melo, poi punita con l’espulsione. Ieri mattina Lucas era in campo per i test atletici a Formello, assente invece nel pomeriggio dopo un consulto ortopedico. Così l’allarme rimane: nelle prossime ore nuovi accertamenti per capire qualcosa di più. Adesso Pioli e tutta la Lazio incrociano le dita.

Fonte : Il Messaggero

L’amarcord di Raffaele Sergio: “Che emozione quel Lazio-Foggia con lo stadio pieno…”

Dopo il Presidente della Polisportiva Antonio Buccioni,  è intervenuto alla trasmissione Il Nido delle Aquile, trasmessa su Radio Roma Futura anche l’ex difensore biancocelese (ora allenatore) Raffaele Sergio. La sua era la Lazio di Pin, Doll, Ruben Sosa, Sclosa, Stroppa, Riedle, Gregucci, Bergodi (fine anni’80 inizio anni ’90): “Era una Lazio che stava ripartendo e dettando le basi per diventare qualcosa di importante. Era una squadra con delle basi effettive e sopratutto era una Lazio con tanti italiani in campo, cosa che ormai si vede poco nei campi di calcio. La mia Lazio aveva tanti italiani in campo e qualche straniero veramente forte, adesso invece ci sono tanti stranieri e pochissimi italianiA proposito di quella Lazio, all’ex terzino biancoceleste gli viene chiesto di parlare di un giocatore che ha fatto innamorare tantissimi tifosi biancocelesti, Thomas Doll: “Thomas Doll è stato uno dei talenti più grandi che abbia mai giocato, aveva qualità enormi e se non avesse avuto infortuni sarebbe diventato uno dei giocatori più forti d’europa se non del mondo. Era una mezza punta importante, piedi straordinari, aveva forza fisica…quindi io credo che senza infortuni la sua carriera poteva essere ben diversa. Secondo me è stato uno degli stranieri più forti con cui abbia mai giocato”. A Raffaele Sergio viene poi chiesto cosa ha significato per lui arrivare in quel lontano 1989 alla Lazio: “Devo ringraziare Zoff, Carlo Regalia e sopratutto Peppe Materazzi che, per me che venivo dalla Serie C,  è stato una guida importantissima. Devo ringraziare queste persone che mi hanno aiutato a fare questo grandissimo salto di qualità, perché senza di loro credo che avrei avuto una carriera completamente diversa”.
Indimenticabile il primo e unico gol con la maglia biancoceleste in quel Lazio-Foggia (5-2) con un bellissimo tiro dai 30 metri: “Era il primo Foggia di Zeman. Fu una partita bellissima e Sì fare gol è sempre importante…poi la mia specialità era andare sul fondo e crossare, poi io non sono sinistro, ero destro di piede quindi sono venuto dentro, ho stretto il campo e ho fatto un bel gol. Quindi Sì è stata una gioia straordinaria ma la gioia più grande è quello che all’epoca tu eri a un Lazio-Foggia e allo stadio c’eran 45/50.000 persone, lo stadio era pieno. Il rammarico più grande di oggi è che la gente si è allontanata dagli stadi. Troppe leggi sbagliate, poi la tessera del tifoso, i prezzi alti, troppe partite i televisione, gli stadi non sono sicuri…non si è avuta la capacità in questi 25 anni di rifare gli stadi più comodi e che rendano più partecipi i tifosi. Io ho avuto la fortuna di giocare il primo anno al Flaminio….ed ERA uno STADIO DA CALCIO, dove il tifoso veniva con gioia. L’Olimpico invece ti mette una distanza straordinaria dal campo. Non ci siamo adeguati allo stile inglese, tedesco e spagnolo, se andiamo a vedere queste tre dimensioni loro si sono adeguati e noi invece ci siamo arrangiati. Dopo più di 20 anni c’è bisogno andare sul privato, la Lazio deve avere il suo stadio di proprietà, come ha fatto la Juventus con lo Juventus Stadium o l’Udinese che ora ha uno stadio completamente nuovo. Facendo strutture completamente nuove sicuramente si può dare un futuro migliore alle società.

Cagni fiducioso: “A Bologna prevedo una bella Lazio”

Intervistato da Radiosei, Gigi Cagni ha parlato della Lazio: “Il calcio è questione di nervosismo, basta che un giocatore non sia al top e la squadra non gira. Ad esempio i portieri se non sono sereni possono compiere degli errori”. Sul discorso calciomercato Cagni non è molto fiducioso: “Se si vuole rispettare il fair play finanziario è giusto puntare sui giovani. Dal mercato non mi aspetto molto. Inoltre pochi colpi possono davvero spostare gli equilibri. Bisevac? Vorrei giudicarlo nel campionato italiano che è molto difficile”. Sul campionato altalenante della Lazio Cagni ha detto: “Tutto parte dall’eliminazione dal preliminare di Champions. Andando a vedere le statistiche degli scorsi anni si nota che tutte le squadre che hanno giocato i preliminari hanno poi avuto difficoltà nella stagione e tanti infortuni. A Firenze però ho visto una buona Lazio. D’altronde la Lazio è la terza squadra per possesso palla, bisognerebbe abbinare anche velocità”. 

Sulla gara di domenica: “Il Bologna è uscito dalla crisi di inizio stagione. Donadoni fa giocare bene le sue squadre. La Lazio sembra essersi ripresa e prevedo che farà una bella partita in Emilia. Sul discorso giovani: “E’ difficile far capire ai giovani che devono pure difendere. Su questo punto Keita deve migliorare. Anche Felipe Anderson deve entrare nella mentalità del sacrificio. Nei settori giovanili dovrebbe essere insegnare per prima cosa la professionalità”. In chiusura Cagni parla del prosieguo del campionato dei biancocelesti: “Se la squadra sta bene può arrivare tra le prime 5. Per lo scudetto scommetto sulla Juve che se la giocherà con Inter e Napoli. La Roma ormai è fuori dai giochi”.

MERCATO – Doria, l’agente apre alla Lazio

Dopo l’acquisto di Bisevac, il ds Tare ha assicurato l’arrivo di un altro difensore. Tanti i nomi accostati ogni giorno alla Lazio, ma nelle ultime ore sta girando insistentemente il nome di Matheus Doria Macedo meglio conosciuto come Doria, difensore 21enne del Granada ma di proprietà del Marsiglia che nell’estate del 2014 lo strapparono proprio alla Lazio convincendo il Botafogo con un’offerta di 9 mln. Dopo l’esperienza negativa in Francia e quella altalenante in Spagna, Doria potrebbe approdare in biancoceleste. D’altronde il suo agente contattato da lalaziosiamonoi.it ha definito la Lazio una soluzione gradita.

Pollace: “Lazio punta sul gruppo”

Pur giocando nella Salernitana, Pollace porta sempre la Lazio nel cuore. Ecco le sue parole ai microfoni di Lazio Style Radio: “La Lazio Primavera è una buonissima squadra. Ci sono molti ’98 e questo fa capire che la società crede nei giovani. Tutti danno sempre il massimo, anche se, ovviamente, non tutti gli anni si possono raggiungere determinati obiettivi. Occorre puntare sul gruppo. Quando c’è quest’ultimo i risultati arrivano sempre”.

Importante, secondo il giovane terzino, l’aspetto caratteriale: “Dove non si arriva con la tecnica, si arriva con la testa e con il cuore. Ho spiegato ai più grandi che la differenza la fanno loro. Devono aiutare i giovani ad inserirsi ed integrarsi. Quello della Primavera è un calcio totalmente diverso rispetto agli Allievi. La cosa più difficile è capire i meccanismi e ambientarsi. Poi però pian piano ci si ambienta. E alla fine nascono anche delle belle amicizie”. Indimenticabili per Pollace lo Scudetto e la Coppa Italia: “Porto nel cuore lo Scudetto per il gruppo che c’era, per come me l’hanno fatto sentire. E poi la Coppa Italia vinta contro la Roma. Di più non si può proprio chiedere.

 

Keita: “Tifosi, vi aspettiamo allo stadio!”

Il gol di Firenze ha rilanciato le quotazioni e le ambizioni di Keita Baldè Diao. Il giovane attaccante biancoceleste ha parlato ai microfoni di Lazio Style Radio: “Stiamo bene. Siamo consapevoli di quello che facciamo. La gente deve credere di più in noi e darci maggiore supporto. Ai tifosi dico che li aspettiamo allo stadio. L’Olimpico, quando giochiamo in casa, deve essere una bolgia”.

In trasferta la Lazio sembra come trovarsi più a suo agio: “A Firenze vedevamo la gente che ci supportava. E’ stata una cosa positiva. L’Olimpico deve essere più accanto alla squadra, anche se si sbaglia. Dobbiamo essere tutti uniti, sia dentro che fuori. Non stiamo andando così male, anche se possiamo fare di più”. L’abbraccio di Keita con Pioli è una delle immagini più belle della vittoria sulla Fiorentina: “C’era gioia ed orgoglio. La vita è fatta di momenti e le foto ti aiutano a ricordarli. Infine, un appunto sul ruolo in cui il prodotto della cantera del Barcellona si trova meglio: “Sull’esterno mi trovo più a mio agio, perché mi muovo meglio e posso accentrarmi“.

FORMELLO – Basta a parte, Hoedt assente. In difesa testati Mauricio-Bisevac

Dopo la seduta basata sulla parte atletica di questa mattina, la squadra si è ritrovata nel pomeriggio per un lavoro prettamente tecnico con il pallone. Assenti Biglia (controllo strumentale alla spalla per lui), e Hoedt (a riposo per l’intera giornata). Solo palestra per Dusan Basta, ancora alle prese con i fastidi della pubalgia: il laterale destro ha effettuato tutti i test atletici della mattinata, ma si preferisce non forzarne il ritorno. Impossibile la sua presenza a Bologna. Seduta completa invece per Senad Lulic che dopo lo sfortunato incidente alla mano occorsogli nei primi giorni di Dicembre, ha partecipato quest’oggi anche alla fase di possesso palla e alla partitella a campo ridotto, con l’utilizzo di un tutore sulle dita operate. Per lui qualche possibilità di convocazione per la trasferta sul campo dei felsinei. L’assenza di Wesley Hoedt ha permesso a Stefano Pioli di provare e studiare con attenzione la coppia Mauricio-Bisevac al centro della retroguardia: un tempo ciascuno sul centro-destra ed uno sul centro-sinistra. Si potrebbe profilare un ballottaggio tra i due per affiancare l’olandese al centro della difesa nella trasferta del Dall’Ara. Nei prossimi giorni si avranno maggiori informazioni in merito. Si torna in campo domani: la seduta è prevista nel pomeriggio.

 

Stirpe: “Rispetto Lotito, con lui ho un rapporto cordiale”

Questa mattina il presidente del Frosinone, Maurizio Stirpe, ha tenuto una conferenza stampa di presentazione del master in Marketing e Management dello sport presso l’università di Tor Vergata: “Sul bando per la costruzione del nuovo stadio c’è scritto che il termine per il completamento è il 20 agosto 2016, ma ci sembra un termine troppo vicino, non sono così sicuro che ci si possa riuscire per quella data. Credo che a fine 2016 sia più credibile”. Poi un commento sul presidente della Lazio: “Con Lotito ho un rapporto cordiale, lo stimo e lo rispetto sia come persona che per le idee che porta avanti. Sulla famosa telefonata con Iodice ognuno rimarrà della propria idea ma tra noi il rapporto rimane aperto”.

PAIDEIA – Controlli per il centrocampista biancoceleste

Come anticipato in mattinata, Lucas Biglia è arrivato alla clinica Paideia per effettuare controlli strumentali e quindi non ha preso parte alla sessione pomeridiana di allenamento. Il problema sembra essere alla spalla, un dolore che affligge il centrocampista argentino addirittura dalla trasferta di San Siro contro l’Inter. Probabile che il dolore sia la conseguenza dell’entrata scomposta e sconsiderata di Felipe Melo, poi espulso per quell’intervento.  Tuttavia questa complicazione non dovrebbe pregiudicare la presenza del capitano biancoceleste per la partita di domenica sul campo del Bologna.

Di Vaio: “Contento di rivedere Pioli ma abbiamo bisogno di punti”

Nella conferenza stampa della presentazione di Floccari presente anche il club manager Marco Di Vaio. Il dirigente rossoblu ha preso la parola per commentare il mercato e l’incontro di domenica prossima con i biancocelesti.

Sugli obiettivi di mercato ha confermato le voci dell’interessamento nei confronti di Gaston Ramirez: “Ho sentito, assieme al direttore Corvino, il giocatore per telefono per sapere come stava. La società ha intenzione di intavolare una trattativa. Lui ci ha confermato di stare bene e che ora è concentrato sulla nascita del primo figlio. Per il resto bisogna rivolgersi al suo procuratore. A me interessava sapere cosa volesse fare, era molto sereno. Non è il nostro unico obiettivo, ci stiamo guardando intorno. Per concludere un affare serve l’assenso di tre parti”.

Sul momento dei rossoblu: “Nelle ultime partite stavamo facendo benino, Atalanta, Roma e Napoli sono stati grandi risultati. L’Empoli è la squadra che ha giocato meglio qui a Bologna, mentre quella contro il Chievo è una sconfitta che ritengo fortuita, quelle da cui bisogna trarre il maggior insegnamento possibile. A volte bisogna accontentarsi, anche un punto poteva essere importante per dare valore alla vittoria di Milano.

Domenica il ritorno di Pioli: Stefano qui ha fatto grandi cose sia dal punto di vista tecnico che umano, siamo contenti di rivederlo ma ci servono i punti. La Lazio è in ripresa, verranno a Bologna euforici e carichi dopo il successo di Firenze ma noi dobbiamo riscattare la sconfitta con il Chievo. Dobbiamo ancora lavorare molto per raggiungere i nostri obiettivi”.