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Lazio-Hellas Verona, i convocati di Pioli

Al termine dell’allenamento odierno il tecnico biancoceleste Stefano Pioli ha diramato la lista dei convocati in vista della sfida di domani contro l’Hellas Verona (ore 20:45) allo Stadio Olimpico di Roma. Tornano Kishna, dopo un lungo infortunio, Biglia e Matri, dopo due turni di squalifica. Non recuperano Radu e Bisevac. Ecco l’elenco completo:

Portieri: Marchetti, Berisha, Guerrieri;

Difensori: Braafheid, Hoedt, Konko, Mauricio, Patric;

Centrocampisti: Biglia, Candreva, Cataldi, Felipe Anderson, Kishna, Lulic, Mauri, Milinkovic, Morrison, Onazi;

Attaccanti: Djordjevic, Keita, Klose, Matri.

Calori: “Lazio, punta all’Europa League”

Un suo gol in quell’indimenticato ed indimenticabile Perugia-Juventus ha regalato il secondo scudetto alla Lazio. Alessandro Calori fa, senza alcun dubbio, parte della storia biancoceleste. L’ex allenatore del Novara e del Brescia è intervenuto ai microfoni di Lazio Style Radio, dicendo la sua sul momento dei capitolini. Ecco le sue parole: “E’ difficile puntare ad un piazzamento valido per l’Europa in campionato. Rispetto allo scorso anno, alcuni giocatori cardine, come Felipe Anderson, sono venuti meno. In più è mancata continuità. Il Verona giovedì non avrà nulla da perdere e deve dare il tutto per tutto. I biancocelesti dovrebbero puntare sull’Europa League. In Europa c’è meno tatticismo e, con la velocità che ha la Lazio nel ribaltare l’azione e la qualità dei suoi esterni, potrebbe fare bene e ritrovare entusiasmo”.

Lo storico marchio italiano verso il Sol Levante

Il gruppo giapponese Asahi è pronto ad offrire 3,5 mld di dollari (circa 3,1 mld di euro) per rilevare da SabMiller i marchi Peroni e Grolsch. L’indiscrezione è riportata dal quotidiano Nikkei che la definisce “la più grande acquisizione oltreoceano” per il produttore giapponese di birra. La cessione, per SabMiller, è contestuale al piano di fusione con Anheuser Busch, un deal che dovrebbe creare il più grande produttore mondiale di birra, tale da avere una quota pari a quasi il 30% del mercato globale.

FONTE: ADNKRONOS

CLAMOROSO! Mourinho verso una big europea?

Dopo la rescissione con il Chelsea, Josè Mourinho è stato accostato a numerose panchine. L’ultima indiscrezione ha però davvero del clamoroso. Infatti, secondo quanto riportato dal Daily Mail, il portoghese avrebbe già un accordo per la prossima stagione con il Manchester United. Lo Special One al posto di Van Gaal e pronto a duellare nuovamente con Guardiola, ingaggiato dai rivali del City: è questa la bomba che arriva da Oltremanica. Se corrisponde a verità lo scopriremo solo vivendo.

Radu fa una scelta di vita…

Il difensore biancoceleste Stefan Radu ha dato l’addio per l’ennesima volta alla Nazionale del suo paese. Per risalire alla sua ultima apparizione bisogna risalire al 2013 ma da allora il giocatore non si è mai pronunciato ufficialmente sulla questione. Ora però, intervenuto ai microfoni di Gazeta Sport, ha dichiarato la sua posizione: É difficile ma dico no alla Nazionale. Dopo che sono stato contattato dal presidente della Federazione Burleanu e da un suo vice ci ho pensato, ma ora sono convinto. I due dirigenti sono venuti in Italia per cercare di convincermi ma non ce l’hanno fatta, oltre che con me hanno parlato anche con Lobont e Tatarusanu. Non sono più giovane, ho quasi 30 anni, preferisco pensare solo al club. La Serie A è un campionato che impegna molto, non posso impegnarmi su due fronti”.

Seric: “Vargic? Bel colpo per la Lazio!”

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I suoi trascorsi nella Lazio non sono certamente tra i migliori ricordi dei tifosi biancocelesti: Anthony Seric fu uno dei primi acquisti dell’era Lotito ed ora, dopo aver appeso gli scarpini al chiodo, ha intrapreso la carriera di procuratore. L’ex fluidificante sinistro è stato contattato dal portale LaLazioSiamoNoi per parlare del neo portiere biancoceleste Vargic, in arrivo a giugno: “Ivan Vargic è stato un bel colpo. Non sono un grande esperto di portieri, ma è considerato tra i migliori in Croazia. Alla Lazio era stato offerto anche Kalinic, ma alla fine è arrivato Vargic. Non farà brutta figura né a livello umano né calcistico“.

Scandalo pedofilia: giocatore di Premier League si dichiara colpevole!

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Scandalo pedofilia in Premier League: già arrestato nel marzo scorso, e poi liberato su cauzione, il centrocampista del Sunderland e della nazionale inglese Adam Johnson è apparso questa mattina davanti alla Corte di Bradford, dichiarandosi colpevole di aver adescato su internet una studentessa di 15 anni tra il 30 dicembre 2014 e il 26 febbraio 2015 e di aver avuto rapporti intimi con lei, pur consapevole della sua età.
Il 28enne ha ammesso la sua colpevolezza solo per due dei capi di accusa che gli sono stati mossi. Alla domanda: “Ha toccato sessualmente la vittima sapendo che aveva meno di 16 anni (l’età minima per il consenso ai rapporti sessuali, n.d.r.)?”, il giocatore ha risposto in modo affermativo dopo una breve consultazione con il proprio legale. Dopo l’ammissione parziale di colpevolezza, oltre al provvedimento giudiziario, si attende la reazione del Sunderland.

FONTE: GazzettaDelloSport

Filippini: “Di Francesco uomo giusto nel caso di addio di Pioli”

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In mattinata il portale Tuttomercatoweb.it ha riportato un’indiscrezione secondo la quale l’attuale tecnico del Sassuolo, Eusebio di Francesco, sarebbe in cima alla lista dei desideri di Lotito in caso di addio a Stefano Pioli a fine stagione. Proprio il portale di informazione sportiva ha contattato l’ex giocatore biancoceleste Antonio Filippini, che ha voluto esprimere la propria opinione a riguardo: “E’ un tecnico emergente, sta facendo benissimo a Sassuolo. I neroverdi giocano bene anche grazie al mister. Ha giocato nella Roma, c’è rivalità ma adesso ricopre un’altra carica. Per il dopo Pioli, se quest’ultimo dovesse salutare la Lazio, Di Francesco sarebbe importante“. Una battuta anche sull’ennesimo cambio di panchina in casa Palermo, dopo l’addio di Schelotto: “E’ una stranezza che una squadra prenda un allenatore senza patentino, ovviamente ci sono delle regole e bisogna rispettare tutti i tecnici in possesso dei requisiti necessari. Da quello che so, Schelotto non poteva rilasciare interviste, non poteva allenare appieno. Non esercitando completamente il ruolo per il quale era stato preso, ha preferito salutare“.

Brocchi: “Europa ancora possibile. Io tecnico biancoceleste? Mi piacerebbe ma per ora…”

Per parlare della sua carriera da allenatore e del momento che stanno attraversando i biancocelesti ai microfoni di Radiosei è interventuto Cristian Brocchi, ex centrocampista laziale e attualmente tecnico della Primavera del Milan.

Sulla carriera da allenatore: “Come tecnico mi piace confrontarmi con i miei giocatori, mi piace instaurare un rapporto con loro e fargli capire quali sono le mie idee e cosa voglio da loro. Sono tre anni che alleno, mi piace farlo. Mi piace proporre un calcio offensivo, quando giocavo e la squadra si faceva trovare sotto la linea della palla soffrivo. Da allenatore voglio sempre che la mia squadra comandi il gioco. Ora rispetto a quando giocavo mi sento più gratificato, quando scendiamo in campo sono molto più coinvolto. Questo è il mio ventesimo anno al Milan, ho iniziato qui quando avevo 9 anni. Nonostante abbia trascorso diversi anni lontano da Milano mi sento parte di questa famiglia. E credo che per l’ambiente sia lo stesso nei miei confronti”.

Sugli anni trascorsi alla Lazio: Quella biancoceleste è una piazza alla quale mi sento legato moltissimo, dopo essere andato via dall’ambiente rossonero non mi sarei mai aspettato di trovare un’altra famiglia come quella che avevo appena lasciato. Sono molto riconoscente ai colori biancocelesti. Quando arrivai a Roma il mio obiettivo era fare bene e conquistare una piazza non facile, ho ricevuto molto dai sostenitori laziali mi ci sento molto legato. Anche con la dirigenza ho un buon rapporto da sempre nonostante le controversie che ha con i tifosi. Ho sempre affrontato separatamente le due cose, piacere ai tifosi non significa andare contro la società. Bisogna sempre dimostrare di essere professionisti”.

Allora in caso di esonero di Pioli…: “Per ora sono solo state voci, so che mi stanno seguendo e che mi stimano ma non c’è mai stato niente. Sanno che mi piacerebbe fare un’esperienza del genere. Secondo me la Lazio può giocarsela con il Milan per un posto in Europa, ci sono ancora tante partite. Sino a ora quella biancoceleste è stata una stagione particolare: l’anno scorso praticavano il miglior calcio in Italia, ma ora per vari fattori non si riesce a trovare continuità, ma la squadra di Pioli può ancora fare bene”.

Il trofeo più bello alla Lazio?La vittoria della Coppa Italia. Nonostante tanti anni trascorsi al Milan, ed aver vinto tantissimi trofei a livello internazionale e nazionale, anche se ero un titolare non potevo essere considerato un protagonista. Sono stato al fianco di Gattuso e Pirlo al massimo della forma. Aver vinto un trofeo da vero protagonista con la Lazio è stato un grande successo personale, un riconoscimento del mio valore come calciatore. Al mio arrivo in biancoceleste le cose nello spogliatoio non erano molto tranquille. Per alcuni giocatori, considerati più vicini alla società, ci sono state difficoltà di inserimento. Io ho avuto la stima dei magazzinieri e degli addetti ai lavori, che sono i veri e unici a conoscere la verità. Avere ancora oggi rapporti con loro è la risposta a questa questione”.

Sul fallo di Matuzalem che lo ha portato al ritiro: “E’ sempre stato un giocatore focoso, per lui è stata una cosa normale, non è intervenuto in quel modo con l’intenzione di farmi male o per vendetta. Non ce l’ho con lui, lo stimo e siamo in buoni rapporti, abbiamo sempre parlato, riso e scherzato. Io ho sempre dichiarato che era il centrocampista più bravo che mi fossi trovato accanto alla Lazio. E’ stato un incidente. Evidentemente la mia carriera doveva finire così. Ci siamo anche rivisti, ma senza problemi. Lo stimo sia come calciatore che come persona”.

Sulla Supercoppa vinta a Pechino: “Quella Supercoppa l’abbiamo voluta vincere con tutto il cuore. Eravamo consapevoli di avere davanti una grande squadra. L’Inter aveva appena vinto il Triplete, quindi sapevamo di non essere in grado di imporre il nostro gioco. Sapevamo che potevamo vincere ma per farlo l’unico modo era comportarsi da squadra vera. Siamo stati bravi, abbiamo sofferto senza mai disunirci. Quella vittoria a Pechino non ha avuto i riconoscimenti e il valore che avrebbe meritato”.

Europa League, Muslera, Zarate e Lichtsteiner – “L’Europa League finalmente ha il valore che merita, mentre prima veniva snobbata. L’unica scocciatura è che è molto faticosa: le trasferte al giovedì portano via molte energie, però è bellissimo giocarci. Quest’anno la Lazio non è riuscita a ripetersi, tutti si aspettavano la chance di giocare in Champions ma la mancata qualificazione ha pesato molto psicologicamente sulla squadra. La rosa però è ampia: basta vedere Konko che sta facendo bene. Mi auguro che Felipe Anderson torni quello dello scorso anno e che il mio fratellino Matri segni tanti gol. La festa a piazza di Spagna? Auguro a ogni giocatore della Lazio di vivere quell’emozione che ho vissuto io lì. Su Muslera c’è poco da dire, ha dimostrato tutto il suo valore. Lichtsteiner è un bravissimo ragazzo, ha un carattere particolare, non è un gran compagnone negli spogliatoi ma non molla mai un centimetro. Zarate era troppo giovane, la Lazio aveva il desiderio di trovare un idolo. A causa di vari problemi non è riuscito a confermare quello che aveva fatto il primo anno”.

 

 

 

 

CONFERENZA- Pioli:”Domani fondamentale vincere. Su Biglia….”

Un giovedì di campionato, data anomale per la serie A, ma poco importa, bisogna fa punti a tutti i costi. Il Verona vive un buon momento di forma dopo aver trovato la prima vittoria stagionale ed essere andata ad un passo dal battere anche l’Inter. La Lazio non può farsi intimorire però, i tre punti sono quasi un obbligo. Il mister Pioli lo sa, queste sono le sue parole in conferenza stampa.

Imperativo vincere?

L’imperativo è fare bene, quindi vincere. Troveremo una squadra tosta, ma vogliamo vincere.

Lei crede all’Europa, ma la squadra?

Si, decisamente. Nonostante il momento difficile i miei ragazzi si impegnano tantissimo in allenamento.

Qualche riposo in vista della trasferta in Turchia?

La partita di domani è fondamentale, per l’Europa League manca una settimana.

Candreva?

Sta bene, si sta allenando bene e credo sia a disposizione.

Si nota poco il gioco sulle fasce, perchè?

Sinceramente credo che se ci sia una cosa che non manca a questa squadra è il gioco sulle fasce. Siamo la squadra che crossa di più, ci manca tanto, ma non questo.

Poca incisività, perche?

Stiamo segnando poco con il centravanti, è vero. Però per il nostro modo di giocare i gol li devono fare anche altri.

Crede nel progetto Lazio? Il suo futuro?

In questi giorni ho letto tante cose che mi hanno stupito. Ho detto che le somme le tireremo a fine stagione, perchè è giusto così, sono soltanto concentrato su questa di stagione. Siamo indietro alle mie aspettative, cerchiamo di recuperare. Ripeto, parlo solo di cose oggettive, a Genova abbiamo fatto una buonissima partita, poi i risultati contano, è ovvio. Fino a che la matematica non ci farà cambiare idea lottiamo per l’Europa.

Le prossime partite sono fondamentali per restare in corsa per l’Europa?

E’ il momento dove nel girone d’andata abbiamo fatto parecchi punti, replichiamolo. Voglio molta attenzione per battere un avversario che lotta ancora.

Perchè non si trova il Felipe Anderson dello scorso anno?

L’anno scorso ha fatto delle prestazioni fantastiche, ma è anche il contesto che gli permetteva di esprimersi al massimo. Il singolo ha responsabilità, ma il contesto serve.

Del Neri ha detto “Con lo stadio chiuso sono avvantaggiati, sennò venivano fischiati”…

Il nostro ambiente non è quello ideale, è sotto gli occhi di tutti. Preferisco uno stadio pieni ma polemico che giocare in uno stadio mezzo vuoto. Del Neri? E’ un ottimo allenatore, cercherà di mettere in campo la squadra migliore per vincere, come me…

La mancanza di lucidità è allenabile?

Ci stiamo lavorando, tre partite senza segnare è un dato molto negativo. Fin da domani voglio cambiare questo dato…

Biglia?

Lucas è recuperato, giocherà perchè non ha nessun problema. Ha anzi bisogno di giocare e trovare il ritmo giocando.

 

Lazio-Verona, saranno rimosse le auto parcheggiate fuori lo stadio…

Più si va avanti e più sembra logico affermare che si sta facendo tutto il possibile perché lo stadio Olimpico diventi un’ attrazione da guardare solo dall’esterno, magari per quei turisti che non sanno come invece è ridotto lo stesso all’interno. Dopo barriere, perquisizioni interminabili, multe e squalifiche, sta per diventare poco vivibile anche l’esterno della stessa struttura. Infatti, domani sera (ore 20:45) a Roma andrà in scena Lazio-Hellas Verona e per questo evento, sono state rese note alcune disposizioni relative alla viabilità e all’ordine pubblico, infatti come si può leggere da muoversiaroma.it i veicoli parcheggiati nell’area circorstante all’impianto saranno rimossi, mentre ci sarà il divieto di fermata in: Piazzale dello stadio Olimpico, via dello stadio Olimpico, via Edmondo De Amicis, via del Campeggio, lungotevere Maresciallo Cadorna, via Roberto Morra di Lavriano, viale dei Gladiatori, viale delle Olimpiadi, piazzale Maresciallo Giardino e via Caporati.

Del Neri: “Andiamo a Roma per vincere”. Poi sullo stadio vuoto…

Alla vigilia della sfida contro la Lazio, è intervenuto in conferenza stampa, il tecnico dell’Hellas Verona Luigi Delneri parlando così della sfida contro i biancocelesti: “Non possiamo pensare di andar li e difendere tutta la partita, andremo a Roma per vincere. Non ci sono calcoli da fare, la Lazio è più forte e quadrata di noi, ma vincere o pareggiare sarebbe importante per la nostra classifica”. Poi incalzato su un Olimpico deserto dichiara: “Lo stadio vuoto non so se sia meglio o peggio. La Lazio sarà più serena visto che non troverà i fischi dei suoi tifosi. Stiamo bene, ma anche la Lazio ha l’obbiettivo di raggiungere l’Europa. Noi dal canto nostro quando incontriamo queste squadre, sappiamo sempre farci valere”.

Lazio-Verona, i convocati gialloblu…

Lazio ed Hellas Verona, Dopo aver portato a casa un punto a testa nell’ultima giornata di campionato, si ritroveranno l’una di fronte l’altra domani all’Olimpico, per la 25a giornata di Serie A TIM,in programma giovedì 11 febbraio ore 20.45, Da pochi minuti il mister Del Neri ha diramato la lista dei convocati per la gara contro i biancocelesti.

Portieri: Coppola, Gollini, Marcone;

Difensori: Bianchetti, Helander, Gilberto, Moras, Pisano, Samir;

Centrocampisti: Checchin, Emanuelson, Furman, Greco, Ionita, Romulo, Wszolek;

Attaccanti: Fares, Gomez Taleb, Jankovic, Pazzini, Toni.

Di Vaio: “Tenendo i big la società ha compiuto un grande sforzo. Col Verona fondamentale l’approccio.”

Ospite d’eccezione nella trasmissione “I Laziali Sono Qua“, condotta ogni mattina sugli 88.100 di Elle Radio da Danilo Galdino e Vincenzo Oliva. E’ intervenuto infatti un ex attaccante da sempre amatissimo dal pubblico biancoceleste, Marco Di Vaio, campione d’Italia Primavera nel 1995 e da sempre vicino alle vicende laziali. Nel corso della sua carriera il bomber romano ha militato anche nell’Hellas Verona, prossima avversaria della Lazio nell’anticipo di campionato di domani sera. Di Vaio ha iniziato a fare il punto sul momento della squadra di Pioli parlando proprio della sfida contro gli scaligeri. Senza dimenticare però una parola sul suo lavoro di club manager a Bologna, che sta portando grandi frutti.

A Bologna cerchiamo di programmare il lavoro in maniera seria. Lo facevamo anche in precedenza con Delio Rossi, ma i tanti cambiamenti per affrontare il campionato di Serie A ci hanno un po’ disorientati. Ora stiamo raccogliendo quanto seminato.

Sulla Lazio: “I biancocelesti non stanno riuscendo a ripetere quanto fatto l’anno scorso, anche se il valore del tecnico e dei giocatori è sotto gli occhi di tutti. Gli infortuni hanno avuto il loro peso, ma in generale è il rendimento di alcuni elementi chiave ad essere venuto meno. Il Verona al momento è una squadra molto difficile da affrontare, l’approccio alla gara per la Lazio sarà importantissimo perché se la partita non sarà sbloccata presto potrebbe diventare molto complicata. Per riagganciare l’Europa la Lazio dovrebbe centrare un filotto di vittorie, un finale di stagione molto importante che si potrebbe realizzare solo trovando una continuità che finora è mancata. Vanno rimessi in piedi giocatori come Felipe Anderson e Klose, i loro gol stanno mancando rispetto alla scorsa stagione.

I tre centravanti biancocelesti hanno finora realizzato solamente cinque reti in campionato: “Mi aspettavo una stagione diversa da Djordjevic che ha grandi potenzialità. Anche Matri ha sempre segnato, il problema riguarda quindi secondo me tutta la squadra e non solo i singoli. Il parco attaccanti della Lazio lasciava presagire ben altri risultati.

Su Pioli: “A Bologna ha lasciato un ottimo ricordo, si tratta di una persona preparata, seria e corretta. Il lavoro dello scorso anno è stato perfetto con la squadra valorizzata al massimo e capace di produrre il più bel gioco della Serie A. Questi valori dovranno uscir fuori prima o poi, perché il tecnico ha dimostrato cosa sa fare in condizioni ottimali.

Su Cataldi: “E’ un centrocampista di prospettiva e di grande qualità. E’ ancora molto giovane e deve vivere ancora la sua piena maturazione, ma la possibilità di crescere al fianco di giocatori importanti sicuramente lo valorizzerà.

Sulle prospettive della Lazio: “La società ha mantenuto l’organico della scorsa stagione in blocco, e non è semplice rifiutare grandi offerte per i propri giocatori. In questo la responsabilità della società mi sembra davvero piccola, rispetto agli scarsi risultati ottenuti: nella gestione dei problemi quotidiani sui tifosi non posso entrare non vivendola quotidianamente.

Domenica ci sarà il big match tra Napoli e Juventus, poi riprenderanno le coppe europee con la Lazio protagonista in Europa League: “Per sabato sera prevedo un pareggio; la Lazio ritengo possa dire la sua in Europa League a partire dal match contro il Galatasaray. Contro i turchi sarà difficile ma i biancocelesti hanno la qualità per ottenere il passaggio del turno.

Fabio Belli

Tim Cup Primavera, la rabbia e l’orgoglio di Folorunsho e Murgia

Niente terza finale di Coppa Italia consecutiva per la Lazio PrimaveraA giocarsi il trofeo, nell’ultimo atto contro la vincente tra Juventus e Fiorentina, sarà l’Inter, il cui gol all’andata con Pinamonti ha spezzato in maniera netta le ali nel conto dei 180′ ai baby aquilotti. Nei quali la rabbia per aver visto svanire l’obiettivo, ma anche l’orgoglio per essersela giocata praticamente alla pari, sono molto forti, come mostrano le parole postate su Instagram da Michael Folorunsho: “Il calcio a volte è amaro! Ce l’abbiamo messa tutta, abbiamo dato tutto, ma era destino che dovessero essere loro ad andare in semifinale. Usciamo consapevoli di aver dato del filo da torcere ad una delle Primavere più forti d’Italia e di essere una grande squadra“. Al centrocampista si è poi unito, sempre su Instagram, il compagno di reparto Alessandro Murgia: “Abbiamo lottato, ci abbiamo creduto. Usciamo a testa altissima, perché è nelle grandi battaglie che si formano i grandi uomini“. Rabbia ed orgoglio dunque: sentimenti che ora si spera di vedere in campo anche nel prossimo impegno di campionato, per iniziare la risalita verso un finale di stagione roseo e ricco di soddisfazioni.

Un ex romanista per sostituire Pioli il prossimo anno?

Un ex romanista sulla panchina della Lazio. È questa la clamorosa indiscrezione rivelata in questi minuti da ‘TMW’, secondo cui il patron biancoceleste Claudio Lotito starebbe pensando a Eusebio Di Francesco come allenatore per la prossima stagione. L’attuale tecnico Stefano Pioli, infatti, difficilmente verrà riconfermato, visti i deludenti risultati ottenuti in questa stagione, e allora ecco che per la sostituzione ha preso fortemente quota il nome del mister del Sassuolo ed ex calciatore giallorosso. Sul quale non ci sono però soltanto i capitolini: anche la Fiorentina, secondo lo stesso portale, ci starebbe facendo un pensierino in caso di divorzio a fine stagione da Paulo Sousa, mentre al club emiliano il pescarese potrebbe essere rimpiazzato dall’ex palermitano Iachini.

RASSEGNA STAMPA – C’è Mauri. Lulic torna in difesa

E’ confermato: Biglia è pronto, può giocare domani sera contro il Verona. Pioli sembra aver sciolto le riserve, è troppo forte la tentazione di lanciarlo subito nella mischia, quando l’ha avuto a disposizione non ci ha mai rinunciato. Il capitano è stato provato al centro del ring ieri pomeriggio. Ci sono pochi dubbi, s’annidano in attacco, tanto per cambiare riguardano il centravanti di turno. In difesa e a centrocampo è più facile scegliere. Marchetti sarà al suo posto, davanti a lui si piazzeranno Konko, Mauricio, Hoedt e Lulic. Il francese le sta giocando tutte da dicembre, ha tappato i buchi a destra e a sinistra. Tornerà a destra al posto dell’infortunato Basta (un mese di stop). Konko oggi sembra un robot, ma conoscendo il suo passato andrebbe gestito, dovrà giocare anche a Istanbul il 18 febbraio. A Patric non è bastata la prova di Genova (è entrato in corsa) per convincere l’allenatore a utilizzarlo contro il Verona. In Europa non è schierabile, non fa parte della lista Uefa. Lulic dovrà arretrare in difesa, farà di nuovo il terzino. Radu è in ripresa, ma continua a lavorare a parte. Il romeno ieri s’è recato in Paideia insieme a Bisevac, sperano di essere a disposizione per il match di andata con il Galatasaray.

Fonte : Il Corriere dello Sport

RASSEGNA STAMPA – Barriere forse via dal prossimo campionato

Un teatrino grottesco firmato (e filmato) dalle Iene, con Lotito protagonista. Ma anche una decisa mano tesa ai tifosi di Roma e Lazio  per superare l’anno nero del tifo romano. Il comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza, riunito a Palazzo Valentini, ha firmato un protocollo d’intesa per riuscire a venire a capo delle criticità dello stadio Olimpico. Curve vuote, contestazioni, scioperi e figuracce: in pochi mesi si è potuto assistere all’intero campionario. Con il risultato di un impianto ormai tristemente deserto. Da oggi però qualcosa potrebbe cambiare. Perché il prefetto Gabrielli e il questore D’Angelo si sono impegnati firmando un accordo di programma con le società di Roma e Lazio per migliorare la situazione organizzativa dello stadio romano. Presenti il dg romanista Baldissoni e il presidente laziale Lotito, c’era il Coni (con Diego Nepi, Direttore Marketing e Sviluppo di Coni Servizi) e i delegati alla sicurezza delle due società.

Fonte : La Repubblica

RASSEGNA STAMPA – Felipe Anderson: «Voglio restare»

Difficilmente andrà via, resterà almeno un altro anno. La rivoluzione è in atto, ma non toccherà Felipe Anderson, paradossalmente è così. Rialzarlo in fretta, renderlo di nuovo protagonista, aiutarlo a ritrovarsi, l’obiettivo è sempre lo stesso. La società farà di tutto per trattenerlo, ma offerte da 50 milioni questa volta non arriveranno, la premessa è d’obbligo. Il costo del cartellino dell’ex Santos è in netto calo, le ultime prestazioni parlano chiaro, c’è bisogno di una svolta immediata per non compromettere il futuro. Eppure Felipe non ha dubbi, ha sposato il progetto, ama la città, non ha intenzione di muoversi (per il momento): «A Roma mi trovo benissimo – ha spiegato il brasiliano ieri mattina nel consueto tour settimanale della Lazio nelle scuole – mi piace giocare in questo club, quando ho avuto la possibilità di firmare non ci ho pensato un secondo. Seguivo già da tempo la squadra, non potevo prendere decisione più giusta».

Prestazioni deludenti; lo scorso anno è lontano, numeri impressionanti e giocate da fuoriclasse illuminarono e trascinarono la Lazio in Champions League. Ora la storia è cambiata, in questa stagione ha realizzato soltanto 6 gol in 32 partite, le difficoltà sono evidenti: «Nello sport capita di perdere – spiega il numero 10 – ma bisogna subito cercare nuove motivazioni, non si deve mai abbassare la testa. Giocando a calcio abbiamo la possibilità di conoscere tutto il mondo, ci sono chiaramente dei lati positivi e dei lati negativi. La lontananza dalla famiglia pesa, è normale, ma siamo dei professionisti e dobbiamo reagire sul campo. Quando usciamo sconfitti c’è sempre tensione, ma fortunatamente i compagni più esperti prendono la parola nello spogliatoio e cercano di aiutarci».

Fonte : Il Tempo

Palermo, problemi anche per Schelotto

Sembrerà assurdo ma Barros Schelotto lascia la panchina del Palermo. Secondo quanto riportato da Gialucadimarzio.com, alla base dei problemi che hanno portato l’ormai ex allenatore del Palermo all’allontanamento dal club siciliano ci sono le troppe rogne burocratiche nel prendere il patentino da allenatore. La comunicazione a Zamparini è avvenuta nella notte. Schelotto oggi saluterà la squadra e dopo aver fatto le valigie, tornerà in Argentina.

In panchina ci sarà Tedesco, affiancato da Bosi, allenatore della primavera. Non si esclude il ritorno di Iachini, ancora sotto contratto con la società. Ma al momento Zamparini vuole andare avanti così, in quanto la scelta di lasciare è stata dello stesso Schelotto. Troppe difficoltà nello svolgere il ruolo di allenatore (nessuna intervista, nessun discorso ai giocatori). Una giravolta di allenatori, questa che non fa sicuramente bene all’ambiente palermitano in crisi di risultati e di classifica.