Il difensore Milan Bisevac arrivato solo sei mesi fa nella capitale è già in procinto di lasciare i biancocelesti. Il centrale serbo a causa dei suoi malanni fisici e dei problemi di adattamento non è riuscito ad esprimersi al meglio e ora la sua strada sembra dividersi da quella della Lazio, tanto che il calciatore non è stato neanche inserito nella lista dei convocati per il prossimo ritiro di Auronzo.
Ad annunciare la decisione presa dal club l’agente del giocatore Mateja Kezman, che raggiunto dai microfoni di Lalaziosiamonoi ha dichiarato: “Bisevac dovrà lasciare la Lazio, a prendere la decisione è stato il nuovo allenatore. In ogni modo sono sicuro che non gli mancheranno altre soluzioni“.
Bielsa si è informato sui giocatori della prima squadra e quelli della Primavera e ha comunicato le sue scelte. Bisevac, nel frattempo, è rimasto a Roma per allenarsi con gli altri esclusi dal tecnico argentino ed è in attesa di una squadra che dimostri di credere in lui: “È un giocatore con un trascorso di tutto rispetto. Ci sono diverse società interessate alle sue prestazioni ma in questo momento non posso farne i nomi”, ha aggiunto il suo procuratore.
La Lazio per il cartellino del calciatore, in scadenza il prossimo 0 giugno, chiede almeno 500mila euro. Genoa, Udinese, Basilea e un paio di club greci attendono gli sviluppi della situazione ma non è escluso un suo ritorno in patria.



Nonostante in molti lo definiscono un film di gangster derivato dalle esperienze western di Leone con un po’ di noir “C’era una volta in America” come tutti i capolavori sfugge alle categorizzazioni. Infatti è un film totale perché dentro c’è di tutto: il tempo, la memoria, la nostalgia e l’oblio, ci sono amicizia, amore, ambizione, egosimo, delusione, tradimento. E poi un uomo, David Aaronson, interpretato da Robert De Niro, il personaggio che chiunque inventi storie vorrebbe aver creato, un personaggio che quel genio di Leone, insieme ai suoi collaboratori, è riuscito a estrapolare da un libro mediocre – l’autobiografia di un criminale ebreo di inizio secolo – e trasformarlo in “Noodles“.
