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Simone Inzaghi: “Ci è mancato l’ultimo passaggio, ma miglioreremo”

Il tecnico della Lazio Primavera Simone Inzaghi ha commentato, a margine del pari 0-0 dei biancocelesti contro il Palermo, l’esordio al “Fersini” deli suoi ragazzi:

Zero a zero è un risultato inusuale per la Lazio Primavera, ma sapevamo che il Palermo era una diretta rivale per l’alta classifica. Oggi c’erano tanti giocatori all’esordio in Primavera la Fersini, siamo stati un po’ contratti ma lavoreremo per migliorare. In altre occasioni abbiamo giocato meglio, ma con un pizzico di cattiveria in più avremmo trovato il gol. L’infortunio di Collarino ci ha privato di una soluzione offensiva in più, la prestazione di Manoni mi ha soddisfatto così come era accaduto a Pescara ma ci è mancato il guizzo giusto. Valuteremo le alternative in attacco, oggi per una ventina di minuti abbiamo provato anche Rossi e Calì, che sono due prime punte, assieme. La prestazione del centrocampo mi ha soddisfatto, siamo mancati nell’ultimo passaggio se devo trovare un difetto. La condizione di Murgia credo crescerà, oggi lo abbiamo ritrovato in campo ed è importante. Parlando dei singoli, Matosevic si è fatto trovare pronto, ed è un aspetto molto importante perché ci vorrà ancora un po’ di tempo per il ritorno di Borrelli.

Sarà un campionato molto competitivo, secondo me ce la giocheremo con Roma, Palermo ed Empoli per l’alta classifica. La soddisfazione è che in questi anni di ricambio generazionale siamo sempre rimasti ai vertici e abbiamo vinto tanto: per ripeterci quest’anno dovremo cercare di crescere ancora, a partire dai nuovi elementi che sono arrivati dagli Allievi. Sono positivo, vedo una grande disponibilità da parte dei ragazzi e questo è importante.

Fabio Belli

Podavini: “La Lazio è in fase di crescita, Milinkovic è una sorpresa, con il Napoli sarà una partita delicata”

L’ex biancoceleste, Gabriele Podavini, è intervenuto ai microfoni di Lazio Style Radio 89,3 per commentare il momento delicato della squadra di Pioli.

Si parte dalla trasferta ucraina in Europa League:

“A parte il risultato finale che non le ha reso onore per come è andata la partita, la Lazio mi è piaciuta, si vede che è in fase di crescita. Anche le altre squadre del girone hanno pareggiato quindi ci si può accontentare. Il calcio è questo, puoi dominare per 90 minuti ma poi se sbagli troppo puoi incorrere in spiacevoli episodi che possono condizionare l’esito finale. Alla squadra manca ancora qualcosa per fare il salto di qualità, come l’anno scorso riesce a passare in vantaggio, gioca bene ma manca la cattiveria necessaria per chiudere la partita”.

Giovedì scorso sul campo del Dnipro, Sergej Milinkovic, ha segnato il suo primo gol “italiano”:

“Per me è una scoperta, non lo conoscevo. E’ giovane, ha le doti giuste, può migliorare e crescere molto. Mi piace come sta lavorando la società, puntare sui giovani può essere una risorsa importante. La piazza romana ha un tifo importante ed esigente. In squadra ad aiutare i ragazzi a crescere servono almeno tre punti fermi che li guidino e la Lazio ce li ha, il problema in questo momento è che sono infortunati.

Domani la Lazio sarà impegnata a Napoli:

“La squadra di Sarri, grazie al successo in Europa League, sarà euforica perchè le vittorie, specialmente con 5 reti di scarto, alzano il morale della squadra e dell’ambiente. Quella del San Paolo sarà una partita importante per capire fino a che punto i biancocelesti sono cresciuti, sarà un test interessante per capire la condizione della squadra. Tra l’altro i partenopei vorranno vendicarsi dell’incontro della scorsa stagione, ma sarà anche per loro un incontro difficile. Anche quella di Napoli è una piazza molto esigente, non sarà facile per il tecnico napoletano, se i giocatori lo seguiranno e lo aiuteranno sarà più semplice altrimenti sarà dura per lui. I successi sono la cura più importante per risolvere i problemi, si costruiscono durante la settimana e nello spogliatoio ma sono i giocatori a scendere in campo e a fare la differenza”.

Primavera, Germoni: “Volevamo vincere ma ci è mancato il cinismo”

Con il portiere Matosevic è stato il migliore in campo nel pareggio senza reti contro il Palermo, nella seconda giornata del campionato Primavera. Luca Germoni ai microfoni di Lazio Style Radio ha commentato così la prestazione della Lazio: “Sono un po’ rammaricato come tutta la squadra, perché il pareggio ci va stretto. Ora però dobbiamo archiviare questo risultato e pensare alla prossima partita col Bari. Nel primo tempo eravamo un po’ bloccati ed abbiamo sofferto anche il caldo, ma nel secondo tempo abbiamo creato più occasioni. Ci è mancato il cinismo sotto porta, fondamentale quando gli avversari non concedono molto. Il Palermo è una squadra difficile da affrontare, che chiude molto bene gli spazi. Loro d’altronde potevano contare anche su un affiatamento notevole, essendo per otto undicesimi la squadra dello scorso anno. Noi però sappiamo di essere superiori, avremmo dovuto trovare lo spunto giusto anche se non perdiamo fiducia. Inzaghi nel primo tempo ci ha spronato perché ha visto che non avevamo giocato al cento per cento.

Sulle prospettive personali e di squadra, Germoni ha le idee chiare: “Personalmente penso di essere cresciuto e più sicuro, voglio dimostrarlo in campo e offrire un contributo maggiore anche in fase offensiva. Noi laziali sappiamo sempre che si può migliorare, anche rispetto a una stagione come quella scorsa: non siamo mai soddisfatti perché vogliamo sempre il massimo. Non vediamo l’ora di affrontare di nuovo il Torino, in Supercoppa, per provare a vendicare la sconfitta nella finale scudetto che ci ha amareggiato molto. Parlando di vendette, non dimentichiamo poi che la settimana prossima affronteremo il Bari, che nella scorsa stagione ci ha battuti sia all’andata che al ritorno. Sarà un’importante opportunità di riscatto.

Fabio Belli

CONVOCATI LAZIO – Out Candreva, in Djordjevic

Domani sera alle 20,45 la Lazio scenderà in campo al San Paolo dove troverà un Napoli avvelenato, alla ricerca di una rivincita nei confronti dei biancocelesti, che nella stagione scorsa raggiunsero il preliminare Champions proprio espugnando il San Paolo. Al termine della seduta odierna l’allenatore biancoceleste ha diramato la lista dei calciatori convocati per la non semplice trasferta in terra napoletana. Oltre agli infortunati Biglia, De Vrij, Klose e Morrison (leggi perché qui) alla lista degli indisponibili si aggiunge Antonio Candreva a causa di un infortunio alla caviglia riportato durante la seduta di ieri a Formello. Ventitre i giocatori convocati dal tecnico biancoceleste.

Portieri: Marchetti, Berisha, Guerrieri;

Difensori: Basta, Braafheid, Gentiletti, Hoedt, Konko, Mauricio, Patric, Radu;

Centrocampisti: Cataldi, Felipe Anderson, Lulic, Mauri, Milinkovic-Savic, Oikonomidis, Onazi, Parolo;

Attaccanti: Djordjevic, Keita, Kishna, Matri.

Stop per la Lazio Primavera: il Palermo impone il pari senza reti al Fersini

LAZIO-PALERMO 0-0

LAZIO (4-3-3): Matosevic; Dovidio, Mattia, Quaglia, Germoni; Murgia, Borecki, Rokavec (75′ Bezziccheri); Palombi, Rossi (61′ Folorunsho), Manoni (57′ Calì). A disp. Lazzari, Bernardi, Cinti, Cardelli, Pedrazzini, Cardoselli, Nolano, Cotani. All. Inzaghi

PALERMO (4-2-3-1) : Marson; Pezzella, Pirrello, Punzi (81′ Dalia), Giuliano; Toscano, Costantino; Grillo (90′ Plescia), Ferchichi, Palmisano (72′ Pane); La Gumina. A disp. Di Franco, Maddaloni, Gattabria, Lo Faso, Maniscalchi, Tafa. All. Bosi.

ARBITRO: Dionisi (sez. L’Aquila). ASS.: Rotondale- Sante Marinenza.

NOTE. Ammoniti: 36′ Pezzella (P), 60′ Germoni (L), 68′ Punzi (P), 72′ Folorunsho (L), 74′ Mattia (L), 85′ Quaglia (L). Recupero:1′ pt, 4′ st.

Dopo il roboante 4-0 sul campo del Pescara, esordio casalingo per la Lazio Primavera di Simone Inzaghi. Di fronte c’è l’indisioso Palermo, col bomber Ferchichi e l’imprevedibile La Gumina pericoli numeri uno. Il tecnico biancoceleste recupera Rossi in attacco e Borecki a centrocampo. Rispetto alla trasferta abruzzese, conferme per Manoni nel tridente offensivo, mentre Cardelli lascia spazio a Quaglia al centro della difesa, al fianco di Mattia. L’autore del primo gol in campionato biancoceleste ha accusato infatti dei fastidi fisici che ne hanno sconsigliato l’impiego.

Il match inizia a ritmi piuttosto blandi, con la Lazio che occupa comunque con una certa costanza la metà campo rosanero. Al 12′ arriva il primo timido tentativo su punizione dei siciliani, ma Matosevic lascia scorrere tranquillamente il pallone. Sul capovolgimento di fronte è Borecki che si fa pericoloso, ma sul tentativo del centrocampista laziale è provvidenziale per il Palermo il recupero di Pirrello.

Forse anche a causa dell’alta temperatura, tipicamente estiva, ma la prima metà del primo tempo non è memorabile. Si combatte molto a centrocampo, ma le due squadre semplicemente non trovano sbocchi. L’asse Toscano-La Gumina crea qualche grattacapo alla difesa di Inzaghi, ma Matosevic si dimostra molto attento nelle uscite. Il portiere biancoceleste è bravissimo al 28′ a sventare una conclusione di La Gumina che da ottima posizione sembrava destinato a sbloccare il risultato. Al 41′ è Grillo a trovare il varco giusto per la conclusione, ma da buona posizione il pallone manca nettamente il bersaglio. Dopo un minuto di recupero si chiude un primo tempo avaro di emozioni, con entrambe le formazioni capaci di annullarsi a vicenda.

Nel secondo tempo la Lazio prova ad accelerare: subito Palombi si rende protagonista di una buona iniziativa personale, ma viene stoppato dalla difesa rosanero. La manovra però resta prevedibile: al 12′ Inzaghi prova a dare una sferzata al suo tridente offensivo inserendo Calì al posto di Manoni. Matosevic continua a fare buona guardia sui numerosi traversoni che arrivano dalle fasce, mentre Simone Inzaghi, per ovviare a questa debolezza emersa a centrocampo, toglie Alessandro Rossi ed inserisce un centrocampista, Folorunsho.

Si arriva al 20′ della ripresa ancora a reti bianche: rinfoltire il centrocampo è una mossa che aiuta Inzaghi a rischiare un po’ meno, ma i ritmi rallentano, se possibile, ancora di più. Di fatto nei primi tre quarti di match l’unica vera occasione da gol risulta essere quella mancata da La Gumina nel primo tempo grazie ad un grande Matosevic. Ma la partita a scacchi tra i due allenatori finisce inevitabilmente per penalizzare un po’ lo spettacolo.

In questa concitata fase centrale della seconda frazione di gioco, il direttore di gara Dionisi è costretto a ricorrere al cartellino giallo per placare l’irruenza di Punzi da una parte, e di Folorunsho e Mattia dall’altra. Su una punizione di Toscano, nel frattempo, Matosevic si fa trovare pronto per l’ennesima volta. Alla mezz’ora il tecnico biancoceleste si gioca l’ultimo cambio, inserendo Bezziccheri per Rokavec.

Germoni, autore di una prestazione sopra le righe, prova la cavalcata personale: l’azione si avvia e termina col pallone tra i piedi di Calì, che trova l’intervento di Pezzella proprio al momento della battuta a rete. D’altronde nelle ultime battute del match solo una prodezza individuale può essere risolutiva. Prova a trovarla Murgia, ma per quanto il suo gesto tecnico sia apprezzabile, non trova fortuna sotto porta. Allo scadere però un brivido lo procura il neo entrato Plescia, che su un cross di Ferchichi manda a lato da pochi passi. Caldo e dispendio di energie costano care ai giocatori in campo, e i crampi non risparmiano i protagonisti. Si chiude però senza reti, con la Lazio che lascia per strada i primi punti della stagione, troppo poco incisivo in attacco contro un avversario comunque estremamente solido e determinato.

Fabio Belli

CONFERENZA – Pioli: “Basta errori banali! Candreva out”. Poi parla di Morrison, Hoedt e Anderson

La beffa del 93’30” è stata forte. La Lazio ha disputato un ottimo match contro la finalista della scorsa Europa League, ma una distrazione, unita ad una disattenzione arbitrale, è costata l’1-1 finale. Per fortuna, però, in questo periodo non c’è tempo da perdere e piangersi addosso. La Lazio torna lì dove lo scorso anno ha compiuto due imprese. In coppa Italia prima ed in campionato poi, al San Paolo si sono viste due delle più belle Lazio di stagione. Queste le parole del mister Pioli in conferenza stampa alla vigilia del match contro i partenopei.

Qual è il primo ricordo che le viene in mente di Napoli?

“È stata una serata piena di tensione prima ed emozione, ma domani è il passato”.

Quanto è diversa la Lazio dallo scorso anno?

“Ci stiamo avvicinando a quello che eravamo, abbiamo avuto un po’ di problemi, ma vedo nei miei giocatori la voglia di tornare a vincere”.

Candreva?

“Ieri ha avuto un infortunio alla caviglia, non ci sarà. Indipendentemente dagli uomini voglio vedere la voglia che avevamo giovedì. Non voglio però errori come quello contro il Dnipro. La fine della partita la fischia l’arbitro, che ha sbagliato  a non fischiare prima, ma dobbiamo essere concentrati fino alla fine! Abbiamo avuto tante lezioni, ora se siamo intelligenti da queste lezioni impariamo”.

Cosa manca a questa Lazio ?

“Facciamo troppi errori, raccogliamo meno di ciò che seminiamo. Dobbiamo smettere di fare errori che compromettono il risultato, sono quelli che ti danno la condizione psicofisica ideale per avere una continuità di prestazione. Basta errori banali!”

Morrison?

“Sarebbe stato tra i convocati se non avesse avuto un problema alla caviglia. Non mi interessa cosa si sia detto, ma l’unico motivo di esclusione era il problema alla caviglia”.

Come sta vedendo Radu?

“Sta crescendo di condizione, credo che potra dare di più nei prossimi mesi”.

Soddisfatto di Hoedt?

“Molto, è giovane ed ha qualità. Se la Lazio ha comprato un giocatore sono certo che ha qualità, ma forse così pronto non me lo aspettavo neanche io”.

Consigli a Felipe Anderson?

“Deve continuare a lavorare come sta facendo, e fidarsi delle persone che vogliono il loro bene. Con costanza ed umiltà tornerà quello dello scorso anno”.

Senza Candreva si pensa al cambio di modulo?

“Nelle ultime gare sono arrivate risposte confortanti, certo è che non sono  gli schemi a decidere le partite. Dobbiamo più che altro capire le condizioni di chi ha giocato giovedì. Un po di turn over è inevitabile”.

Il Napoli?

“Non so se è più o meno forte dello scorso anno. È difficile capirlo ora, ha cambiato tanto ma è stato costruito per vincere. Hanno grande qualità! Non so quale Napoli sara più difficile affrontare, se quello di Sarri o quello di Benitez. Per Benitez parla la carriera, Sarri è un ottimo allenatore che è arrivato tardi nella massima categoria ma ha idee e competenze che alla fine ti dà risultati. Le somme poi le tirerà il campo”.

Quanto pesa la partita di domani?

“Tutte le partite possono essere quella della svolta. Quella di domani sarà importante perché cerchiamo continuità di prestazione e risultati”.

Milinkovic-Savic?

“Giovedi ha fatto un’ottima prestazione, le qualità sono visibili a tutti. Credo possa essere un giocatore completo. Ieri era stanco ora vediamo per domani, ma sono sicuro che ci darà grosse soddisfazioni”.

Dal nostro inviato a Formello
Stefano Gaudino

La riproduzione parziale o totale dell’articolo è possibile soltanto previa citazione della fonte

 

 

 

Il doppio ex Buso: “La Lazio è l’avversario peggiore che il Napoli potesse incontrare”

Ha indossato la maglia del Napoli per 3 stagioni dal ’93 al ’96, prima di passare nella Lazio con cui ha disputato una sola stagione con 16 presenze e una rete. Il doppio ex Renato Buso ha parlato sul portale calcionapoli24.it della sfida di domenica del San Paolo: “Il Napoli e l’Inter possono ambire allo scudetto: hanno qualità e mezzi per lottare, sono sullo stesso piano. La partenza conta ma il Napoli può rientrare a cominciare dalla partita con la Lazio, che non sta attraversando un periodo non semplice nonostante la vittoria di domenica scorsa. Forse è una delle peggiori avversarie in questo momento, non sarà una partita facile ma spero in una gara spettacolare”.

 

Passaggi completati, Lazio di bronzo con Radu

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La Lazio vince una medaglia di bronzo. Lo fa con Stefan Radu, il quale si è piazzato al terzo posto nella speciale classifica, stilata questa mattina dal quotidiano Tuttosport, dei giocatori di serie A con più passaggi completati all’attivo. Per la cronaca, sono 198 quelli messi a segno dal terzino romeno, meglio del quale hanno fatto solo l’interista Medel, secondo a quota 220, e il napoletano Hamsik, capofila con 250.

BIGLIETTO CANDREVA – L’Atac precisa: “Nessun accordo con la Lazio”

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AGGIORNAMENTO 19/09/2015 – Per ora l’Atac non emetterà i biglietti con l’immagine del calciatore della Lazio Antonio Candreva. Lo precisa in una nota l’azienda dei trasporti, sottolineando che “non è stato ‘siglato’ alcun contratto Lazio Bit e lo stesso potrà essere formalizzato solo dopo la finalizzazione delle trattative”. Dopo l’iniziativa dedicata a Francesco Totti in occasione del suo 39/o compleanno, ieri si era diffusa la notizia che l’Atac avrebbe lanciato i ticket in omaggio a un altro romano, il laziale Candreva. Fonte: Ansa

Dopo Totti, l’Atac celebra anche Antonio Candreva. A riferirlo l’ANSA, secondo cui l’Agenzia del trasporto autoferrotramviario del Comune di Roma avrebbe siglato con la S.S. Lazio un accordo per la stampa di 500mila biglietti con l’effigie del numero 87 biancoceleste, vero e proprio idolo della tifoseria dell’aquila. I biglietti saranno messi in circolazione dalla fine di ottobre, vale a dire pochi giorni prima del derby, in programma l’8 novembre, e saranno disponibili in 4 diverse versioni, ognuna con un immagine del centrocampista di Tor de’ Cenci.

Napoli-Lazio: i precedenti e le statistiche

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A Napoli lo scorso 30 maggio si consumò il sogno terzo posto Champions. Da Napoli ora la Lazio riparte alla ricerca di quella continuità bruscamente interrotta dal pareggio di Dnipro, per dare ulteriore slancio ad una stagione fin qui con troppi alti e bassi. Missione non semplice, dal momento che di fronte ci sarà un team Sarri desideroso di regalarsi il primo acuto stagionale dopo aver conquistato la miseria di un punto in tre giornate (frutto di 2 sconfitte e 1 pareggio). E che avrà dalla sua numeri alquanto incoraggianti.

Nelle 123 sfide disputate in serie A tra le due compagini, infatti, gli azzurri si sono imposti ben 43 volte contro le 36 dei capitolini e i 43 pareggi. Non va diversamente per quanto riguarda le sfide in Campania, dove il bilancio recita 29 vittorie dei locali, 16 pareggi e solo 9 affermazioni degli ospiti. Da segnalare che, con il 4-2 del maggio scorso, i biancocelesti posero fine ad un’astinenza di vittorie al San Paolo che durava dal 2-0 firmato dalla doppietta di Rocchi nella stagione 2008-09. L’ultimo pareggio risale invece al novembre 2011, 0-0 con protagonista Marchetti autore di numerosi interventi miracolosi che mantennero inviolati i pali capitolini. Inoltre, la Lazio ha conquistato appena 5 punti negli ultimi 6 incroci di campionato con i partenopei e nelle ultime 4 sfide i palloni sono stati spediti in fondo al sacco ben 19 volte, una media di 4,75 a partita.

Per quanto riguarda invece i due allenatori, Pioli e Sarri si sono incrociati finora 3 volte, con un bilancio favorevole al parmense per due vittorie a una. Il tecnico laziale sorride anche nel conto delle 13 sfide ai campani, in cui ha ottenuto 6 successi, 4 pari e soltanto 3 ko ed è in serie positiva (2 vittorie e 1 pareggio) nelle ultime tre. Bilancio in parità invece per il ‘collega’ contro gli aquilotti, con una vittoria (in casa) e una sconfitta (in trasferta) ottenute entrambe nella scorsa stagione alla guida dell’Empoli.

E passiamo infine agli uomini gol. In casa Lazio, Matri è il vero e proprio giustiziere del Napoli, con 5 sigilli inflitti ai partenopei, l’ultimo dei quali risale tuttavia al 2011. Occhio anche a Parolo, che ha gonfiato quattro volte la porta azzurra, a Lulic, Candreva, Mauri, Klose e Onazi, fermi a quota 2, e a Basta e Keita. Da segnalare che il bosniaco, il tedesco e il nigeriano hanno realizzato reti decisive, rispettivamente per la finale di Coppa Italia e per il terzo posto. Nel Napoli, invece, un occhio di particolare riguardo dovrà essere rivolto a Higuain, che ha all’attivo 9 reti realizzate in 7 match tra campionato e Coppa Italia. Buoni anche gli score di Hamsik, autore di tre sigilli, e di Callejon, Gabbiadini Mertens, anch’essi in rete contro i capitolini.

 

Pruzzo: “Napoli Lazio gara più intrigante della giornata”

Intervenuto a Radio Radio, l’ex beniamino della Roma Roberto Pruzzo ha parlato della gara di domenica sera: “Sono curioso di vedere come Sarri si risveglierà dopo i 5 gol al Bruges. Il mister ha lasciato fare ai giocatori e non sempre può andarti bene. Napoli Lazio sarà la gara più intrigante di giornata”. 

 

Callejon sfida la Lazio: “Abbiamo il dente avvelenato per la gara della scorsa stagione”

Dopo il 5 a 0 al Brugge, il Napoli ha rialzato la testa e si è caricato in vista della gara di domenica. Il gol di Onazi in quel di San Paolo brucia ancora, e il club partenopeo non vede l’ora di potersi riscattare. Come ha spiegato Callejon a Radio Kiss Kiss Napoli: “Con la Lazio abbiamo il dente avvelenato dopo l’ultima giornata dello scorso campionato. Sarà una partita importante e difficile, ma vogliamo riprenderci la Champions”

 

Dnipro Lazio: a fine gara Hunter è “scappato” dallo stadio

Il Corriere dello Sport racconta un curioso aneddoto riguardante Hunter, l’arbitro di Dnipro Lazio reo di aver fischiato la fine della gara con 12″ di ritardo. Fine partita: il ds Tare passeggia nervosamente nella zona-mista, fa fatica a trattenere la rabbia per un vittoria sfumata in modo pazzesco. E allora il diesse albanese si ferma davanti gli spogliatoi, vorrebbe vedere l’arbitro e magari parlarci. Ma Hunter riesce ad evitare il contatto con il dirigente e uscito dagli spogliatoi fila via dallo stadio ad alta velocità. Ha permesso al Dnipro di continuare l’azione oltre il tempo regolamentare, la sfera dopo il calcio d’angolo era uscita dall’area d rigore e il gioco è continuato. Si deve essere reso conto a posteriori di aver sbagliato. E non potendo scusarsi o ammettere l’errore, è fuggito via a passo rapido. E’ successo allo stadio come in albergo, quando Hunter alla presenze di giornalisti italiani è scappato nella sua camera.

De Martino: “Le Monde? Attacco ingiustificato. A breve presenteremo importanti novità”

In una lunga intervista al Corriere dello Sport, il responsabile della comunicazione Lazio, Stefano De Martino ha affrontato diverse tematiche, partendo dall’accusa di Le Monde alla Lazio di aver fatto delle maglie (quelle dell’Europa League) che richiamano al fascismo. Ecco le parole di De Martino: “L’articolo si è caratterizzato per un attacco nei confronti del blasone della Lazio. Non ha nessuna giustificazione. Ha indignato la società e i suoi tifosi. Rispediamo con forza al mittente queste considerazioni, abbiamo protestato fortemente. In Europa spesso l’immagine biancoceleste è accostata, con riferimenti storici che contesto, a momenti che non sono calcistici ma politici, non considerando però che il club e la sua gente si sono sempre caratterizzati per l’impegno sociale e rispetto delle diverse etnie. Per restare nei confini francesi, voglio ricordare l’iniziativa che ci fece recapitare i complimenti di tutta Europa per la nostra vicinanza alla tragedia di Charlie Hebdo.

De Martino è fresco di rinnovo, sarà il responsabile della comunicazione per altri 3 anni: “Il lavoro si innesta in un solco di lavoro cominciato nel 2008 quando la Lazio ha voluto fortemente strutturarsi nella comunicazione. Da qui la nascita della rivista ufficiale, del canale telematico e soprattutto direi la nascita pioneristica della radio ufficiale. Gente lontana per Lotito? La difficoltà non sta nella figura del presidente, uomo di grande carisma e con un carattere marcato. La difficoltà sta nel muoversi in un sistema romano fatto di tante realtà e di tante voci diverse. Con la scorsa stagione si è chiusa la prima parte del progetto comunicativo condiviso con la società. Si apre ora la seconda e la più delicata parte del progetto che vedrà la collaborazione di partnership tra carta stampata, radio e tv per accorciare le distanze con il mondo biancoceleste. Allo stesso tempo combatteremo chi in modo pretestuoso punta a mistificare la realtà, portando fuori strada i tifosi. Nel prossimo triennio sbarcheremo prepotentemente sul web con il lancio imminente del nuovo sito che diventerà un vero e proprio portale interattivo. L’affiliazioni con portali esteri che vedono transitare quotidianamente milioni di tifosi biancocelesti come per esempio quelli asiatici. Sarà una Lazio che parlerà molte lingue per continuare nel processo di internalizzazione. Negli ultimi anni abbiamo conquistato le copertine di importanti settimanali come So foot e Kicker. In un processo di crescita ci sono varie fasi e qualcuna può creare distanze. La Lazio dal 2004 ha cominciato un processo di ristrutturazione. Nelle prossime stagioni le distanze saranno colmate e la lingua laziale, più che romana, sarà ben compresa da tutti. Errori? Di errori se ne sono commessi e magari se ne commetteranno, ma ogni azione della società ha avuto come comune denominatore l’esclusiva volontà di migliorare offrendo ai suoi tifosi la possibilità di essere informati con verità spesso non dette”.

De Martino spiega la decisione della società di non mettere on chiaro Lazio style channel sulla piattaforma sky: “Quella di Sky era una proposta per poter accedere a immagini e contenuti relativi alla Champions. E anche quella di poter usufruire dell’archivio storico della Lazio. La società ha deciso di non seguire Roma e Juventus per accordi pregressi e poi per un progetto in divenire che consentirà di migliorare e raggiungere sempre più telespettatori che vogliano vivere la Lazio 24 ore su 24. E’ in corso un progetto di digitalizzazione di tutto l’archivio storico. Stiamo lavorando su altre importanti novità, arriverà il momento giusto per parlarne”. Infine De Martino parla di una bella iniziativa: Nelle prossime settimane la Lazio presenterà una Fondazione di carattere internazionale e solidale che agirà in tutto il mondo andando ad affiancarsi a chi già opera per portare sollievo a chi soffre. Una Fondazione della Lazio. Iniziativa fortemente voluta dal presidente Lotito. A capo della Fondazione ci sarà la moglie Cristina Mezzaroma, donna di grande capacità comunicativa e morale”.

L’AVVERSARIO DI TURNO – Sarri cerca continuità dopo la vittoria di ieri. Dubbi sul modulo

La vittoria in Europa League per 5-0 contro il Club Brugge ha dato sicuramente fiducia ed entusiasmo al Napoli, sensazioni che da un mese a questa parte sembravano perse, complice i pessimi risultati in campionato con appena 2 punti in 3 partite (frutto della sconfitta alla prima con il Sassuolo e dei pareggi con Sampdoria ed Empoli).
Ora però, chiusa la prima giornata europea, è già tempo di tornare al Campionato e domenica sera i ragazzi di Sarri affronteranno la Lazio, cioè la squadra che appena 3 mesi fa distruggeva i sogni champions del Napoli proprio in casa dei partenopei (diretti concorrenti dei biancocelesti nella corsa alla Champions League). Inutle dire che la gara sarà pervasa da una grande voglia di rivincita.

QUALE MODULO? – Il 4-3-3, utilizzato per la prima volta in stagione da Sarri e che ha permesso di dare spettacolo contro il Club Brugge, potrebbe essere riposto anche nella delicata sfida contro la Lazio di Pioli. Tale modulo sembrerebbe essere più compatibile con le caratteristiche dei suoi attaccanti – Mertens e Callejon che ieri hanno ritrovato la loro vena realizzativa, mettendo a segno una doppietta a testa –  ma nelle ultime ore  la tentazione di Sarri può essere quella di tornare al 4-3-1-2 (modulo a cui il tecnico è più legato e che ha incantato tutti quando era alla guida dell’Empoli) con Insigne, Higuain e Gabbiadini.
Se decidesse di confermare il nuovo shcieramento tattico (il 4-3-3), avrebbe un ampia scelta in avanti, con appunto il belga e lo spagnolo come prima opzione e con Gabbiadini e Insigne come alternative. Il punto fermo centrale resterebbe Gonzalo Higuain (autentica bestia nera della Lazio) ma nel caso Sarri volesse farlo rifiatare sarebbe lo stesso Gabbiadini a essere l’indiziato numero uno per la sua sostituzione. L’unico interprete offensivo della rosa napoletana che ha giovato del cambio di modulo è stato Insigne che nell’inedita posizione di trequartista sembra essere particolarmente a suo agio. 

IL PUNTO DEBOLE: DIFESA DA BRIVIDI – Se la Lazio deve preoccuparsi dell’eventuale presenza di Higuain, sicuramente la difesa di Sarri non dormirà sonni tranquilli, anzi  la difesa napoletana potrebbe essere un’alleata per la partita di domenica: con sei gol subiti il Napoli ha terza peggior difesa del campionato alle spalle solamente di Carpi ed Empoli. La coppia di centrali fin qui formata da Albiol e Chiriches ha destato molte perplessità e nella partita di ieri Sarri ha provato Koulibaly al fianco dell’ex Real Madrid. Il difensore spagnolo nonostante le continue incertezze delle quali si è reso protagonista sembra godere di una stima incondizionata da parte dei suoi allenatori. Allora Sarri domenica potrebbe riproporre nuovamente la coppia impegnata ieri in Europa League. Non proprio un ostacolo insormontabile.

PROBABILE FORMAZIONE: In caso di ritorno (molto probabile secondo i media) al 4-3-1-2: davanti a Pepe Reina ci saranno a destra Maggio poi Albiol e Koulibaly centrali ed infine Ghoulam sul versante mancino. A centrocampo ritornano Allan e Valdifiori al fianco di Marek Hamsik con Insigne trequartista. La coppia d’attacco sarà formata da Gabbiadini e Higuain.

Marco Lanari

Gregucci è ottimista: “La Lazio gioca bene, vincerà il girone e può vincere questa Europa League”

L’ex difensore biancoseleste Angelo Gregucci, nonostante la beffa rimediata ieri sera con il Dnipro, è intervenuto ai microfoni di Lazio Style Radio palesando un contagioso ottimismo non solo sull’eventuale qualificazione della Lazio nel suo girone, ma addirittura ritenendo il potenziale degli uomini di Pioli così elevato da poter ambire alla vittoria del trofeo europeo:

RIMPROVERO  “L’unico rimprovero da fare alla squadra per la prestazione di ieri è l’ingenuità. La gara è stata dominata dalla Lazio, il pareggio non pregiudica nulla sulla qualificazione, ma sotto il profilo dell’autostima sì. 

IL MATCH  “Match dominato dalla Lazio, il Dnipro è una squadra che ha fatto la finale di questa competizione, a sprazzi ho visto i biancocelesti della passata stagione.

MILINKOVIC-SAVIC – “La linea della società è chiara, c’era stata la richiesta di un fuoriclasse, Tare guarda giocatori di talento, molto giovani con discreta esperienza. Savic e Kishna  ce l’hanno, il profilo che la società dà è magnifico. Stiamo giocando bene da questo punto di vista, si sta dando lungimiranza a questo progetto. Il salto di qualità lo fai solo con determinate gare, a noi è servita la sconfitta del Leverkusen, abbiamo toccato la porta del paradiso e siamo tornati”. 

Poi ritorna sul match e la beffa alla Dnipro Arena:
“E’ inammissibile prendere il gol in quel modo, a tempo scaduto con una palla su calcio piazzato devi essere feroce, non conta l’esperienza. Dobbiamo crescere in mentalità. Abbiamo palesato tutta la nostra disattenzione visto che c’erano più attaccanti avversari pronti a castigarci. Siamo più forti, sono sicuro che vinceremo quel girone. La mentalità che ha portato Pioli e il suo staff è lodevole, era da tanto che alla Lazio non vedevamo un calcio di proposta. Vorrei vedere un giocatore come Felipe Anderson cambiare mentalità, bene i dribbling e le giocate, ma serve continuità e cattiveria. Dobbiamo tirare su il profilo del calcio italiano attraverso l’Europa League, dobbiamo guadagnare un posto in più in Champions, l’Inghilterra è in palese difficoltà. La Lazio deve e può vincere questa Europa League”. 

Verona – Lazio, info e prezzi dei biglietti

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Il 27 settembre alle ore 15.00 la Lazio sarà di scena al Bentegodi per sfidare l’Hellas Verona. La stessa società ha diramato un comunicato con tutte le info riguardanti la vendita dei tagliandi. Si potranno acquistare i biglietti da lunedi al costo di 20 euro piì i diritti di prevendita.

Per informazioni più dettagliate consulta il sito ufficiale della S.S.Lazio cliccando QUI.

FORMELLO – Si lavora in vista del Napoli. Djordjevic verso il forfait

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La Lazio e Pioli non si prendono pause. Nonostante la lunga trasferta con ritorno a Roma nel primo pomeriggio, la truppa biancoceleste è scesa subito in campo per le prove anti Napoli. Pioli ha fatto svolgere lavoro di scarico e defatigante per chi è sceso in campo ieri sera. Per gli altri seduta standard. Tra gli osservati speciali Djordjevic e Hoedt. Se per il serbo è difficile andare anche in panchina al San Paolo, per Hoedt ci sono stati dei controlli fisici per una botta ricevuta nel match di ieri. L’olandese non preoccupa ma potrebbe lasciare il posto al rientrante Mauricio. Per il resto tanti e soliti dubbi. Il modulo sarà il 4-2-3-1, ma gli interpreti sono ancora da individuare Domani se ne saprà di più.

Napoli Lazio, Venturin: “Sarà spettacolo”

In tanti preannunciano un Napoli Lazio cinematografico come la storia calcistica recente insegna. Un ritorno al futuro per i tifosi, si torna al San Paolo, scene al cardiopalma quella sera, ultima di campionato, il cuore in gola mentre el Pipita spara il pallone al cielo stellato di Napoli e la speranza che via via si fa sempre più viva.

Entrambe le squadre hanno sofferto nei primi match di questa stagione, ma l’Europa League ha regalato segnali confortanti ad entrambe le tifoserie, calcio a tratti irresistibile. Manita per il Napoli contro il Bruges, La Lazio domina a Dnipro contro i vice campioni di Europa League per 90 minuti, quello che è successo nel recupero è tanto cinematografico quanto il più classico dei Napoli Lazio.

Venturin, doppio ex, ha lasciato  le sue impressioni per questo attesissimo match:

Il Napoli deve crescere e non ha ancora risolto i propri problemi. Ora serve regolarità.

E anche equilibrio di squadra?

Il Napoli è sempre stato una squadra molto ben attrezzata da metà campo in avanti, mentre dietro ha avuto qualche difficoltà. l’equilibrio si trova tutti insieme, la fase difensiva va fatta tutti insieme.

La Lazio che impressione le ha fatto?

In Europa ha buttato tre punti ma c’è ugualmente la possibilità di passare il girone. in campionato così così, il ko col Chievo brucia ancora. I biancocelesti comunque hanno adesso più certezze rispetto al Napoli. E Matri è il giocatore che mancava.

Napoli-Lazio come sarà?

Offrirà grande spettacolo. Ci sono tanti giocatori di qualità in campo, di livello internazionale. Sarà un match che non tradirà le attese.

Due giorni al ritorno a Napoli per i bianco celesti, aspettiamo trepidanti i fuochi d’artificio al San Paolo.

 

Lorenzo Centioni

LAZIO, SEGNALI DI CRESCITA

Possiamo dirlo, dalla Dnipro Arena esce una Lazio più forte. Ingenua sì, ma è pur vero che neanche Roma fu costruita in un giorno. Quel gol di Seleznyov ci ha tolto il sorriso, però tutto sommato può anche andarci bene così. Sulla carta il Dnipro è pur sempre testa di serie del girone G. Non avrà fatto sicuramente un buon mercato estivo, privandosi sia di Kalinic, arrivato in Italia, sia di Konoplyanca, venduto al Siviglia, ma prima di ieri sera, molti avrebbero sperato di uscire da Dnipropetrovsk con dei punti. Ieri Pioli, per la prima volta, ha messo nell’undici iniziale un giovane di belle speranze, Milinkovic-Savic, che è risultato all’unanimità il migliore fra i ventidue in campo. Una prestazione con gol – in campo europeo – è sempre un segnale incoraggiante. Personalità, piedi raffinati,  discreta velocità, prestanza fisica (basti osservare come riesce a liberarsi di Douglas, che poi frana al suolo), insomma, chi più ne ha, più ne metta. Oggi tutti i maggiori quotidiani celebrano la prestazione del serbo classe ’95, che ieri sera ha svolto con onore il suo compito in una Lazio vestita in abito scuro. Decisamente elegante.

Ma il buon pareggio di ieri sera è sicuramente il frutto di tutta un’interpretazione tattica che il coach sta dando a questa squadra. Oltre al serbo, anche  Eddy Onazi ieri sera ha disputato un buon match, ricordando quello dell’esordio in serie A, quando su di lui erano riposte maggiori speranze. Per non parlare poi delle prestazioni di Hoedt e Konko: il primo ha inanellato un’altra prestazione importante. Sicurezza, senso tattico e un buon fisico sono le caratteristiche che stanno venendo fuori da quest’altra giovane promessa di casa Lazio. Per ciò che riguarda Konko, già il fatto che non si sia infortunato è un motivo di felicità per i sostenitori capitolini, considerando la sua perenne lungodegenza.

Concludendo, la squadra vista ieri sera sembra aver ritrovato lo smalto e la verve della passata stagione. Dopo la vittoria contro l’Udinese e lo sfortunato pareggio in Ucraina, possiamo dunque affermare che la Lazio è in crescita e ora si  può pensare alla sfida contro il Napoli, con la consapevolezza di aver ritrovato un gruppo capace di poter sbancare il San Paolo.