Le classifiche lasciano sempre il tempo che trovano. Ma sono anche un modo divertente per aprire l’album dei ricordi. Per cui, ecco a voi la top 15 dei gol realizzati della Lazio nel derby, con parametri inconfutabili…
INDICE CLASSIFICA: Quanto il gol è stato importante per gli obiettivi stagionali
INDICE TECNICO: La bellezza del gesto tecnico
INDICE COPPANFACCIA: Quanto ha fatto male agli avversari
INDICE BESTEMMIA: Quanto ha fatto saltare le coronarie a chi era in Curva Nord
(di Fabio Belli)
15. Igor Protti
Un derby con gli avversari quasi in B, strappando un pareggio all’ultimo minuto che a te serve a poco ma che manda loro fuori di testa. E poi…. trenino! Il massimo dello sfarzo in un assolato pomeriggio di primavera, roba da ricchi.
INDICE CLASSIFICA: 2/10
INDICE TECNICO: 7/10
INDICE COPPANFACCIA: 10/10
INDICE BESTEMMIA: 9/10
14. Guerino Gottardi
“Tranquilli, state su scherzi a parte.“
INDICE CLASSIFICA: 7/10
INDICE TECNICO: 8/10
INDICE COPPANFACCIA: 10/10
INDICE BESTEMMIA: 10/10
13. Cristian Ledesma
Ancora una volta, dovevano demolirci. Come spesso accade, nei derby in cui gli altri si presentarono a passo di carica, il risveglio fu particolarmente brusco e doloroso. E partì da uno dei gol più belli mai visti sul prato dell’Olimpico.
INDICE CLASSIFICA: 10/10
INDICE TECNICO: 10/10
INDICE COPPANFACCIA: 9/10
INDICE BESTEMMIA: 8/10
12. Valon Behrami
In uno dei momenti di maggiore astio della rivalità cittadina, la rimonta-scudetto degli altri sull’Inter si strozzò su una rete incredibile, inaspettata, nel recupero. “Testa e cuore”, l’esultanza dello svizzero-kosovaro fu una delle più belle della storia del derby.
INDICE CLASSIFICA: 10/10
INDICE TECNICO: 8/10
INDICE COPPANFACCIA: 10/10
INDICE BESTEMMIA: 9/10
11. Aldo Nicoli
Uno dei gol più beffardi della storia del derby. Un carneade che si è ritagliato un posto nella storia della Lazio, in una stracittadina contrassegnata dal maxi-striscione “VE MANNAMO IN B”, evocativo quanto basta. Dopo quel gol, pensarono di andarci davvero.
INDICE CLASSIFICA: 9/10
INDICE TECNICO: 7/10
INDICE COPPANFACCIA: 10/10
INDICE BESTEMMIA: 10/10
10. Giorgio Chinaglia
L’ultimo gol in un derby per una leggenda non si scorda mai. Nella sua biografia Long John ricordò che Corsini dovette accordargli un permesso per raggiungere la famiglia in America: la giusta ricompensa per quel dito puntato per l’ennesima volta sotto la Sud.
INDICE CLASSIFICA: 9/10
INDICE TECNICO: 8/10
INDICE COPPANFACCIA: 10/10
INDICE BESTEMMIA: 9/10
9. Roberto Mancini
Un capolavoro, un ricamo, una Lazio Epica che vinse giocando tutto il derby in inferiorità numerica. Un’impresa d’altri tempi, come quando Piola li stese con la testa fasciata a Testaccio. Ma stavolta, col vezzo della Mondovisione.
INDICE CLASSIFICA: 9/10
INDICE TECNICO: 10/10
INDICE COPPANFACCIA: 9/10
INDICE BESTEMMIA: 8/10
8. Miroslav Klose
Dopo cinque sconfitte di fila, fu un incantesimo che si spezza nella maniera più insperata, e quindi più bella.
INDICE CLASSIFICA: 9/10
INDICE TECNICO: 9/10
INDICE COPPANFACCIA: 9/10
INDICE BESTEMMIA: 10/10
https://www.youtube.com/watch?v=dtiXF_aTqBo
7. Lucas Castroman
Probabilmente la rimonta più bella in un derby, per il valore e la solidità dell’avversario, ma anche per il significato simbolico di un gol che dimostrò come la Lazio fosse sempre lì, qualsiasi cosa accadesse mai dall’altra parte.
INDICE CLASSIFICA: 7/10
INDICE TECNICO: 9/10
INDICE COPPANFACCIA: 9/10
INDICE BESTEMMIA: 1000/10
6. Paolo Di Canio
Mancava da tanti anni, la vittoria nel derby. Mancava da tre anni la Lazio in Serie A. Mancava da quindici anni qualcuno che puntasse l’indice sotto la Sud. Che dire… fu il jackpot.
INDICE CLASSIFICA: 9/10
INDICE TECNICO: 7/10
INDICE COPPANFACCIA: 10/10
INDICE BESTEMMIA: 10/10
5. Juan Sebastian Veron
Un capolavoro assoluto, realizzato al culmine di una rimonta eccezionale, scacciando i fantasmi dei due derby precedenti, che erano iniziati esattamente come questo. Che fu decisivo per lo scudetto, mica bruscolini…
INDICE CLASSIFICA: 10/10
INDICE TECNICO: 10/10
INDICE COPPANFACCIA: 9/10
INDICE BESTEMMIA: 7/10
4. Franco Nanni
Fu il gol che “sdoganò” la Lazio di Maestrelli e fece tornare i colori biancocelesti preponderanti a Roma, dopo il decennio buio dei sessanta. Dall’altra parte fu una doccia fredda che rappresentò forse il seme per tutto l’astio degli ultimi quarant’anni in termini di rivalità cittadina.
INDICE CLASSIFICA: 10/10
INDICE TECNICO: 10/10
INDICE COPPANFACCIA: 10/10
INDICE BESTEMMIA: 7/10
3. Bruno Giordano
Un pezzo di bravura pazzesco, forse tecnicamente la rete più bella della storia dei derby per costruzione, preparazione, finalizzazione. Indice supplementare: il “Sandreani”, in onore di colui che da quel giorno soffre di labirintite cronica
INDICE CLASSIFICA: 8/10
INDICE TECNICO: 10/10
INDICE COPPANFACCIA: 9/10
INDICE BESTEMMIA: 10/10
2. Paul Gascoigne
L’immagine delle bandiere in Sud che sventolavano furiosamente. Si abbassarono tutte, di botto, quando videro saltare in alto Gazza come nessun altro giocatore aveva mai fatto. “Una misura strappalacrime ottenuta dall’ultimo grande ventralista della storia“
INDICE CLASSIFICA: 8/10
INDICE TECNICO: 10/10
INDICE COPPANFACCIA: 10/10
INDICE BESTEMMIA: 10/10
1. Senad Lulic
Vabbè, che cazzo ve lo dimo a fa’.
INDICE CLASSIFICA: 10/10
INDICE TECNICO: 10/10
INDICE COPPANFACCIA: 10 π/10
INDICE BESTEMMIA: RICHARD BENSON


Paolo Di Canio non ha perso l’abitudine di fare gol. Nonostante l’età il talento è sempre lo stesso. La voglia e il fisico magari qualche volta vengono meno ma il talento no, quello non si discute. L’ex giocatore biancoceleste si è imbarcato sulla “macchina del tempo” ed è tornato indietro di qualche anno per fare urlare di gioia, ancora una volta, tutto il popolo del West Ham come faceva ai tempi belli.
Convocato da Mark Noble, capitano degli Hammers, per il suo match celebrativo, Paoletto assieme a dei “vecchi compagni” ha dato spettacolo incrociando i tacchetti con i ragazzi eredi oggi della grandissima storia pallonara dei Cockneys. Protagonista assoluto è stato Dean Ashton che, grazie a una rovesciata impeccabile, ha messo a segno una rete spettacolare nella porta degli avversari. Avversari per modo di dire dal momento che si sfidavano il West Ham di oggi e quello di ieri e che, durante l’incontro, le squadre si sono mischiate.
Paoletto nostro ha messo in mostra la proverbiale grinta che lo ha sempre contraddistinto e un’invidiabile condizione atletica. All’84’ ha preso palla sulla sinistra dell’area di rigore e, grazie a una finta e un’accelerazione, se l’è portata fino al vertice destro alto dell’area piccola, dopodichè l’ha depositata alle spalle del portiere. Gol e maglia strappata di dosso, per la gioia dei sostenitori degli Hammers. Comunque a prescindere dal risultato finale, che poco conta, è stata una grande festa. In campo tante vecchie glorie che hanno reso il West Ham, una delle squadre più amate e seguite dell’intero paese. Sul terreno di gioco si sono rivisti personaggi che hanno scritto la storia del club come Rio Ferdinand, Dean Ashton, Teddy Sheringham e Paolo Di Canio e tutti sono stati ancora una volta grandi protagonisti. Sicuramente il modo migliore per ringraziare Mark Noble, nato e cresciuto a pochi chilometri dallo stadio e da sempre fedele agli Hammers.
