Con il pareggio di San Siro, salvo ripensamenti o colpi di scena, Pioli si regala il suo quarto derby in carriera. Non era così scontato (e comunque non lo è al 100% nemmeno adesso), perché l’allenatore della Lazio è finito sotto esame dopo la figuraccia conto lo Sparta Praga in Europa League. La società era sul punto di esonerarlo già in quel post-partita, ma si è presa dei giorni per riflettere e parlarne insieme a lui.
PIOLI, MENTE AL DERBY: “È LA PARTITA” – Si è deciso, insomma, di aspettare la partita contro il Milan, per capire se effettivamente ci fossero i presupposti per arrivare insieme almeno fino al termine della stagione. Se la squadra fosse ancora con il tecnico o no. La prestazione sfoderata in casa del Milan sembra rispondere affermativamente al quesito, così almeno per ora si andrà avanti con Pioli. Lui, il tecnico, adesso è già proiettato alla prossima partita, il derby con la Roma. “La partita”, come l’ha definita nell’immediato post-gara di Milano: “Vogliamo finire nel modo migliore una stagione che ci auguravamo diversa. Il derby è la partita, dobbiamo prepararla al meglio. Serve un risultato importante per dare soddisfazione a noi stessi e all’ambiente. L’augurio che mi faccio è di recuperare qualche infortunato, la squalifica di Lulic complica le cose. Spero di ritrovare qualcuno durante la sosta, ma prepareremo la partita nel miglior modo possibile. Sappiamo che le pause sono un po’ particolari per noi, soprattutto adesso perché abbiamo degli infortunati e perderemo tanti Nazionali. La prossima settimana lavoreremo a ranghi ridotti, quella dopo spero che tornino tutti integri per poter lavorare col gruppo al completo”.
Fonte : La Repubblica

Sono molti i volti selezionati per l’edizione di quest’anno della campagna “Salva la goccia”, che testimoniano l’importanza di tutelare le risorse idriche e limitare gli sprechi nella vita di tutti i giorni. Sono molti i volti noti che hanno aderito all’iniziativa: si va dalla conduttrice televisiva Caterina Balivo che sui social rivolgendosi ai suoi fan ha scritto: “Ragazzi, la vita non sempre è semplice come bere un bicchier d’acqua. Ma noi, con il nostro contributo consapevole, possiamo aiutare il pianeta e chi è meno fortunato di noi, che non ha accesso all’acqua potabile”, ai campioni
Daniele Molmenti e Daniele Scarpa che testimoniano l’amore per l’acqua con una foto in canoa e l’emozione delle vittorie conquistate con la maglia azzurra schierandosi in prima linea per difendere la salubrità dei fiumi insieme alla Fick, Federazione italiana canoa kayak. E ancora, la poetessa brasiliana Marcia Theophilo, che canta l’Amazzonia in tutte le sue forme, le grandi visioni d’acqua e la polifonia dei suoni delle foreste, di cui interpreta il grido di dolore in difesa della biodiversità e contro la deforestazione e l’inquinamento.
Quello stesso inquinamento che combatte anche lo scienziato Andrea Zitolo con il centro di ricerca francese Soleil, lavorando allo sviluppo di pile a idrogeno che generano acqua come prodotto di scarto. Poi Tessa Gelisio e Franco Aliberti che calcolano il risparmio di acqua ottenuto da menù a basso impatto e dedicano due ricette speciali a “Salva la goccia”. Perché se è pur vero che 2 litri di acqua potabile al giorno sono sufficienti per dissetarsi, secondo la Fao ce ne vogliono circa 3mila per produrre le esigenze alimentari quotidiane di ognuno di noi. Ad esempio, per ottenere 100 grammi di formaggio occorrono 500 litri di acqua, per un hamburger ce ne vogliono 2.400.
Frutta e verdura invece hanno un impatto inferiore ma comunque rilevante. Basti pensare che per portare una mela a maturazione occorrono 125 litri di acqua. A complicare la situazione i cambiamenti climatici: lunghi periodi di siccità e violente inondazioni hanno impatti terribili sui sistemi di produzione alimentare e gestire le risorse idriche diventa quindi essenziale per la costruzione di una resilienza sociale. Adottare il risparmio idrico nei gesti quotidiani significa contribuire a prevenire il riscaldamento della Terra. Per questo motivo Green Cross chiede a tutti i cittadini di ridurre il consumo di acqua e denunciarne gli sprechi. In che modo? A tavola basta scegliere cibi a ridotta impronta idrica, frutta, legumi e verdura, e inventare ricette da condividere sul web.
Ognuno può diventate un “eroe dell’acqua e del clima” scattando una foto o realizzando un video che ne documenti il risultato, per poi postarlo sui social con l’hashtag 
Tra gli studenti che si trovavano a bordo del bus sono rimaste ferite anche tre giovani ragazze italiane. Le autorità spagnole sono in contatto con i consolati a Barcellona di Bulgaria, Germania, Giappone, Gran Bretagna, Irlanda, Italia, Norvegia, Nuova Zelanda, Palestina, Perù, Polonia, Repubblica Ceca, Svezia, Svizzera, Ucraina e Ungheria per avvertire le famiglie e dare maggiori informazioni sull’incidente.
Sapete cosa sono fondamentali per soddisfare la richiesta d’acqua del nostro Pianeta? Le foreste. I bacini idrografici e le zone umide boscose nel mondo forniscono il 75% dell’acqua utilizzata per usi agricoli, domestici, ecologici e industriali. Oggi, 21 marzo, è la Giornata Internazionale delle Foreste indetta dalle Nazioni Unite. Quest’anno la giornata è dedicata al tema “Foreste e acqua“. Le Nazioni Unite hanno deciso di celebrare il 21 marzo le Foreste e il 22 la Giornata mondiale dell’acqua.
Come spiega la Fao avere acqua di buona qualità contribuisce “in modo significativo alla ricchezza e al benessere delle società umane”, dato che le foreste se vengono gestite in modo sostenibile, oltre a ridurre la minaccia del dissesto idrogeologico, “funzionano” anche come dei filtri naturali per l’acqua. Nonostante i servizi forniti dagli ecosistemi di tutto il mondo, in particolare dalle zone umide, sono in ribasso: una perdita stimata tra il 1997 e il 2011 tra i 4,3 mila e i 20,2 mila miliardi di dollari l’anno dei servizi eco-sistemici.
Senza tra l’altro tener conto che un terzo delle più grandi città della Terra ricavano una buona parte dell’acqua potabile direttamente dalle aree protette boschive. Metropoli come Bogotà, Mumbai, New York, contano sulle foreste per i loro rifornimenti idrici: fenomeno destinato ad aumentare con l’espansione dei centri urbani e l’aumento della popolazione. Secondo la Fao “quasi l’80% della popolazione mondiale è esposto ad un alto livello di rischio per la sicurezza dell’acqua. Entro il 2050 2,3 miliardi di persone vivranno in aree sottoposte a un grave stress idrico: soprattutto in nord e sud Africa, in Asia meridionale e centrale”.