La Lazio la squadra che l’ha lanciato e in cui si è consacrato, il Milan la squadra che l’ha reso un campione. Il cuore di Alessandro Nesta è per metà biancoceleste e per metà rossonero. Non è un caso che a poche ore dal match di San Siro, l’ex difensore della Nazionale ha twettato “Milan Lazio: le mie due maglie…”. Poche parole intrise d’amore.
MilanLazio: le mie due maglie… #SerieATim 🔴⚫⚪🔵 @SerieA_TIM pic.twitter.com/AwKHYD3B6f
— Alessandro Nesta (@Nesta) 20 marzo 2016

Due coniugi modenesi si sono resi protagonisti di un gesto meraviglioso. I due, Otello Burani e Maria Giovetti, hanno regalato un intero reparto al policlinico di Modena: “Un gesto di riconoscenza verso la nostra terra”, la motivazione. Grazie a una maxidonazione di due milioni di euro hanno donato una degenza chirurgia oncologica e un centro trapianti con ben 28 posti letto: “Non avendo avuto la fortuna di avere figli, ci siamo a lungo chiesti come avremmo potuto impiegare al meglio i frutti del nostro lavoro”, hanno raccontato. Per tutta la vita i due donatori hanno lavorato nel settore delle vernici per le carrozzerie, conquistandosi negli anni ’60 anche la fiducia di Enzo Ferrari, con il quale hanno iniziato un’assidua frequentazione nello stabilimento di Maranello.
Nel 2014 la decisione: regalare un pezzo di ospedale nuovo ai pazienti del policlinico. Ieri, con una grande festa, è avvenuta l’inaugurazione. Grazie all’investimento economico dei due benefattori i numeri sono davvero importanti: 1.150 metri quadri di superficie, 28 letti, 13 camere da 2 posti ciascuna di cui 2 attrezzate per pazienti disabili, 2 camere singole e 2 ambulatori medici.
SEBASTIANO SIVIGLIA – Il difensore fu uno dei primi acquisti di Lotito. Nella prima stagione indossò la numero 5, poi dalla stagione 2005/2006 ci fu la scelta di indossare la numero 13. Per lunghi 5 anni Sebastiano Siviglia giocò con la 13 sulle spalle. Difensore titolare in quegli anni, che con tanta grinta e tanto cuore che contribuì alla vittoria della Coppa Italia e della Supercoppa Italiana. Per i tifosi laziali fu un colpo al cuore vedere al centro della difesa biancoceleste quel numero portato per anni da un calciatore che non fosse Nesta.
IL PUNTO PIU’ BASSO… BISEVAC – Ma la decadenza definitiva ancora non era del tutto arrivata. Ci ha fatto attendere ma alla fine nel gennaio 2016 ha deciso di arrivare. Ecco un difensore sul viale del tramonto di nome Bisevac che decide di scegliere il numero 13, forse anche ignaro delle conseguenze a cui andava incontro. Di certo la SOCIETA’ LAZIO, non ha aiutato il nuovo acquisto e non lo ha consigliato sulla scelta del numero. Ma dopotutto la mancanza di rispetto verso un numero che è stato STORIA, dalle parti di Formello, è andata avanti per lunghi 12 anni.