Si è giocata oggi la finale del WTA Premier di Dubai, incontro che vedeva la nostra Sara Errani impegnata contro Barbora Strycova. La Strycova, per raggiungere la finale, ha battuto nell’ordine Pironkova, Goerges, Ivanovic e la francese Garcia, mentre l’azzurra ha sconfitto Zheng, Shvedova, Brengle e Svitolina. Per la tennista ceca è stata la prima finale a livello Premier, mentre per la nostra connazionale è stata la quarta. I precedenti tra le due finaliste raccontano di un 5-1 in favore della nostra Errani, ma sul cemento le due giocatrici sono uno pari, con la Strycova vincente a Stoccarda 2008 e la Errani vittoriosa a Tokyo 2010. Le altre quattro vittorie di Sara sono state conquistate una sul sintetico, due su terra ed una su erba. Per la nostra Sarita questa è stata la diciannovesima finale, mentre per la ceca è la quinta finale, di cui una sola vinta. L’ultima finale disputata dalla Errani risale a Bucarest dell’anno scorso, in luglio, partita persa contro la Schmiedlova mentre, sempre contro la stessa avversaria, risale l’ultimo successo dell’azzurra al torneo di Rio dell’anno scorso.
La finale odierna ha visto la nostra Sara Errani prevalere 6-0 6-2. Risultato dovuto ad una giornata perfetta della nostra atleta e di una molto sottotono per la ceca. Il primo set è un monologo dell’azzurra. Anche il secondo set, leggermente più combattuto, ha visto la Errani grande protagonista. Per la Strycova una giornata da dimenticare, mentre per la nostra tennista una grande prova. La Errani, grazie al successo conseguito – il nono in carriera – da lunedì prossimo salirà al numero 17 della classifica generale femminile.
Le parole di Sara Errani al termine dell’incontro: “Sono felice per me, per la mia famiglia, per il mio team. Lei può fare tante cose in campo ma ho cercato di essere concentrata su ogni punto. Ho provato a non pensare troppo a quello che stava succedendo. Soprattutto alla fine ero molto nervosa. È davvero incredibile essere qui”.

SANNO ESSERE UNA SQUADRA. Una squadra che se si mette in testa di essere brutta, sporca e cattiva può contrastare ogni avversità: un ambiente caldo come quello turco, un campo difficile come quello del Galatasaray, ma sopratutto può vincere se stessa, reagendo alla grande all’ennesimo svantaggio iniziale. Una Squadra con la S maiuscola, e si sa…quando hai una Squadra niente è precluso. Purtroppo le avversità hanno impedito di tornare a casa con una vittoria, ma un pareggio con gol in trasferta è comunque un buonissimo risultato che da un discreto vantaggio per la gara di ritorno dove, sinceramente, questo Galatasaray non può e non deve fare paura. Per la partita di ritorno di Europa League però bisognerà aspettare ancora qualche giorno, perchè l’immediato futuro dice che è ora di pensare al campionato, e nello specifico al “rigenerato” Frosinone di Stellone. I gialloblù, dopo la bella vittoria in trasferta ad Empoli, cercano al Matusa la seconda vittoria di fila contro la Lazio, ma fino ad ora i ciociari non sono mai riusciti ad ottenere due successi consecutivi. Hanno bisogno di punti per inseguire il sogno della salvezza, e anche se sulla carta la sfida sembra essere proibitiva i ragazzi di Stellone
(come detto più volte dalla dirigenza gialloblù) vogliono cominciare a fare punti anche con le big, come la Lazio. I biancocelesti d’altro canto necessitano di punti per inseguire un obiettivo completamente diverso, la qualificazione europea, e sanno benissimo che non possono più permettersi di sbagliare. Vincere domenica al Matusa darebbe anche ulteriore carica di energia per la sfida di giovedì. Non resta che aspettare domenica pomeriggio allora, e vedere se la Lazio cadrà nell’ennesimo tabù (quello di non vincere mai al ritorno da una trasferta europea) o dimostrare che finalmente ha imparato la lezione e che sa come tornare ad essere la (ormai famosa) squadra che era capace di far sognare ad occhi aperti i suoi tifosi.