Oggi al Foro Italico (ore 16) biancocelesti in vasca contro i campioni d’Italia e d’Europa. Match quasi proibitivo ma serve una reazione in vista degli scontri diretti. Auguri a Cannella e Lapenna, l’ex: “Difficile festeggiarlo domani, partita importante in chiave futura”. Gara in differita su Lazio Style
ROMA- Impresa sulla carta impossibile per la SS Lazio Nuoto
Oggi per la seconda giornata di ritorno di A1, gli uomini di Formiconi affronteranno i campioni d’Italia e d’Europa in carica della Pro Recco. Fischio d’inizio alle 16 al Foro Italico. La Lazio è al terzultimo posto, reduce dalla sconfitta di Napoli contro l’Acquachiara, mentre la formazione ligure, capolista a pari merito con il Brescia, ha vinto nettamente in campionato contro il Sori, ma ha perso in settimana in Europa contro lo Szolnoki, dopo una striscia di 35 successi consecutivi. In casa biancoceste Mele e Charuto hanno appena recuperato dall’influenza, mentre Colosimo e Di Rocco sono ancora febbricitanti. Verranno comunque convocati entrambi.
COMPLEANNI- Oggi tanti auguri a Giacomo Cannella e Federico Lapenna che festeggiano rispettivamente 19 e 28 anni. Proprio Federico Lapenna, ex della partita, ha parlato alla vigilia dell’incontro: “Vorrei festeggiare il compleanno con una vittoria ma sarà praticamente impossibile, ancora di più dopo la loro sconfitta di coppa, verranno arrabbiati, per noi sarà importante in chiave futura, giocare con gente molto più forte aiuta a preparare le sfide che sono più alla nostra portata. All’andata mi hanno accolto alla grande, ho molti amici a Recco, con loro ho vissuto momenti unici, amicizie che vanno al di là del lato sportivo. Il nostro problema è la difficoltà a fare gol con l’uomo in più, basta guardare le statistiche, un fattore determinante nella pallanuoto, prendiamo più superiorità degli avversari ma non solo non facciamo gol ma siamo riusciti addirittura a prenderli. In più quando non arrivano i risultati diventa tutto più complicato, dobbiamo tirar fuori la cattiveria agonistica. L’obbiettivo a questo punto è la salvezza, magari uscendo dalla griglia play out ma dobbiamo essere realisti perché in questa posizione ciò che conta è vincere a Sori. Come calendario siamo stati anche sfortunati, per ora abbiamo avuto solo scontri diretti fuori casa e un inizio di gironi con le più forti“.
ECO I CONVOCATI
Convocati: Radic (P), Ferrante, Colosimo (C), De Vena, Charuto, Di Rocco, Giorgi, Cannella, Leporale, Lapenna, Maddaluno, Mele, Vespa (P)
DOVE VEDERLA
MEDIA E TV – Grazie alla collaborazione con la Lazio Calcio, la partita tra S.S. Lazio Nuoto e Pro Recco verrà trasmessa in differita su Lazio Style Channel, canale 233 del bouquet di Sky, mercoledi 17 febbraio alle 14 e venerdi 19 febbraio alle 21. La gara verrà trasmessa in diretta streaming, basterà collegarsi 10 minuti prima dell’inizio sul sito:www.sslazionuoto.it. Per info e notizie seguici su: www.sslazionuoto.it o sulla nostre pagine Facebook e Twitter, Lazio Nuoto
Campionato Serie A1 maschile
Girone di RITORNO
2^ Giornata
Roma, Piscina Foro Italico, ore 16:00
S.S. LAZIO NUOTO – PRO RECCO N e PN
Arbitri: Gomez e Zedda
Delegato: Taormina

ue parole sulla sua bellissima avventura romana e non solo: “Ho tantissimi di bei ricordi per tutti i club in cui ho giocato. Ma non dimenticherò mai di essere stato capocannoniere della Serie A con la Lazio durante la stagione 2000-01″. Per quanto riguarda il suo caro amico Veron: “Io dico sempre che Juan Sebastian è stato il miglior giocatore di sempre nel fare ‘l’ultimo passaggio’. Si metteva sempre nelle migliori condizioni per realizzare un assist, riuscendo a tirare fuori il meglio dai suoi compagni di squadra. Infatti, quando ho giocato con lui, ho avuto le mie migliori stagioni come attaccante. I gol di tacco? Erano anche merito suo, come quella volta contro la Juve. Il difensore più forte che ho affrontato? Sono tanti: Samuel, Terry, Maldini, Nesta…Ma il mio motivo d’orgoglio più grande è aver segnato a Franco Baresi”.
Gli spettatori presenti per la 25esima di campionato erano 9 mila e questa ennesima assenza quasi totale deve far riflettere e non poco chi, fino ad ora, ha finto di non sapere cosa stiano passando i tifosi della Lazio. Vero è che per la gara contro i gialloblu era stata comminata una squalifica ai danni dei settori: curva nord, distinti nord (est ed ovest). Ma questo non va ad inficiare su quanto appena detto sul calo spettatori perché, questo abbassamento dei paganti avviene ormai da inizio stagione ed i motivi sono molteplici: calciomercato estivo fallimentare, eliminazione nei preliminari di Champions League, le barriere divisorie in curva, una squadra che non ha mai convinto per voglia e determinazione, collezionando alcune figuracce purtroppo incancellabili dalla mente dei tifosi. L’ultima squalifica, con ricorso respinto, inflitta dal giudice sportivo per i cori discriminatori ha evidenziato ancor di più quanto si stia (come detto anche dal mister Pioli) facendo di tutto per allontanare il tifo dagli spalti dell’Olimpico. I numeri non mentono mai, e paragonando questi dati che accentuano il declino del popolo laziale, alle presenze della stagione scorsa, tutto appare più chiaro.
Senza barriere, con buone scelte di mercato e una squadra che buttava il cuore oltre l’ostacolo i tifosi hanno sempre presenziato lo stadio facendo registrare una media di 33.511 spettatori, mentre in questa stagione la media è ferma a 20.042 tifosi. Anche il dato degli abbonati nelle due stagioni a confronto rende ben visibile la differenza e se nel primo anno di Pioli le tessere sottoscritte erano pari a 17.400, in questo campionato la Lazio (salvo contestazione) avrebbe potuto contare sui “soli” 13800 abbonati. Non sono tantomeno paragonabili gli ultimi due Lazio-Verona giocati tra le mura amiche, visto che nelle ali dell’entusiasmo dello scorso anno e con l’assenza di ogni problema sopraccitato, i tifosi il 22 marzo 2015 si presentarono in 40.134, mentre dopo solo 11 mesi si è dovuto assistere a un desolante spettacolo di uno stadio con 9.000 spettatori. Tutto questo deriva quasi totalmente dal “genocidio” attuato dal presidente Lotito nei confronti del popolo laziale, che da sempre è la forza motrice di questa società. Se questa società, avesse come obbiettivo primario un roseo avvenire, tornerebbe immediatamente sui suoi passi, capendo che tutto o quasi dipende dall’entusiasmo che i tifosi emanano ogni domenica e che il loro sostegno può essere l’ago della bilancia (vedi la scorsa stagione). Ma tutto ciò con questa società siamo stati abituati, negli anni, a sperarlo più che a viverlo, ma nonostante tutti questi anni avversi il laziale non ha mai allentato la presa, essendo sempre vigile su qualsiasi accadimento non andasse per il verso giusto e per storia e tradizione ci sentiamo di poter assicurare che così sarà anche in futuro, nonostante ora il cielo biancoceleste sia oscurato da tante nubi, “dietro ogni nuvola, per quanto sia nera, c’è sempre un raggio di sole”.