News Genoa: Tutti a disposizione per Gian Piero Gasperini, che potrà contare sulla formazione migliore per la delicata sfida di domani contro laLazio. L’unico acciaccato, infatti, è Munoz: se non dovesse farcela è pronto a sostituirlo De Maio. Il modulo sarà ancora una volta il 3-4-3 con il rientro dal 1′ di Burdisso. Confermatissimi Ansladi e Laxlat sulle corsie esterne, con Rincon e Rigoni (anche se Dzemaili potrebbe riuscire nel sorpasso) nel cuore del centrocampo. Davanti a Perin quindi, il terzetto difensivo sarà composto da Munoz o De Maio, Izzo e Burdisso. I quattro di centrocampo, invece, saranno Ansaldi, Rincon, Rigoni e Laxalt. Davanti ci sarà l’esordio dal primo minuto per il tridente formato da Suso–Cerci–Pavoletti.
News Lazio: Pioli può respirare un po’ con i ritorni di Milinkovic-Savic e di Danilo Cataldi dalla squalifica, anche se la situazione (tra infortuni e squalifiche) rimane comunque negativa. Basti pensare che a Marassi l’unico centrocampista a disposizione sarà Stefano Mauri. Davanti a Marchetti quindi verrà riproposta la stessa difesa della sfida con il Napoli: Basta e Konko saranno i terzini, al centro trova continuità la coppia Mauricio-Hoedt. I tre in mezzo al campo saranno, infatti, Milinkovic-Savic, Cataldi e Parolo, col numero 32 fresco di rinnovo riproposto nel ruolo di vice-Biglia. Grandi rivoluzioni in attacco. Come già anticipato in mattinata dalla nostra redazione, i grandi esclusi della gara dovrebbero essere Lulic e Keita Balde Diao. Al loro posto sembra che Pioli abbia deciso di schierare Stefano Mauri e Filip Djordjevic in un 4-3-3, due calciatori alla ricerca della forma migliore. Il buon momento dell’attaccante spagnolo non sembra esser servito ad ottenere le preferenze di Pioli, che avrebbe deciso di relegarlo in panchina nonostante l’ex Barcellona abbia tirato in porta in questa stagione 32 volte (le stesse collezionate dagli altri 3 attaccanti: Klose 11, Djordjevic 12 e Matri 9).
Queste le probabili formazioni di Genoa-Lazio, 24° giornata di Serie A. Sabato 06/02 ore 20.45:
Genoa (3-4-3): Perin; Munoz (De Maio), Burdisso, Izzo; Ansaldi, Rincon, Rigoni (Dzemaili), Laxalt (Gabriel Silva); Suso, Pavoletti, Cerci. A disp. Lamanna, Marchese, De Maio, Gabriel Silva, Fiamozzi, Tachtsidis, Donnarumma, Dzemaili, Ntcham, Capel, Lazovic, Pandev, Matavz. All. Gian Piero Gasperini
Squalificati: –
Indisponibili: –
Diffidati: Dzemaili, Izzo, Rincon
Lazio (4-3-1-2): Marchetti; Basta, Mauricio, Hoedt, Konko; Milinkovic-Savic, Cataldi, Parolo; Mauri, F. Anderson, Djordjevic. A disp. Berisha, Guerrieri, Braafheid, Gentiletti, Patric, Lulic, Klose, Keita. All. Stefano Pioli.
Squalificati: Matri
Indisponibili: De Vrij, Kishna, Biglia, Radu, Bisevac, Morrison, Candreva, Onazi
Diffidati: Parolo
Arbitro: Orsato (Sez. di Schio)
Assistenti: Di Liberatore – Fiorito
IV uomo: Alassio
Addizionali: Mazzoleni – Chiffi

primo si sta rivelando un grandissimo bomber (con i suoi 10 gol stagionali) e il fatto che sia da 3 gare a secco lo rende ancora più affamato di gol, sopratutto contro una difesa fragile come è in questo momento quella della Lazio. Si, perchè Leonardo Pavoletti cose straordinarie le sta facendo davvero e tradotto nella lingua degli attaccanti, queste cose straordinarie si chiamano gol. Già 11 le reti segnate in stagione in 16 presenze, anzi in 1.239 minuti, una rete ogni 112 minuti. Il numero 19 rossoblù è il calciatore italiano che ha segnato di più senza ricorrere a tiri dagli undici metri. La stagione in corso è quella della consacrazione ed è quella che potrebbe portarlo a coronare un sogno: la Nazionale. Antonio Conte ha dimostrato una certa coerenza nell’applicazione della regola meritocratica in ottica convocazioni, e se
l’attaccante livornese continuerà a segnare con questa frequenza, l’ex allenatore della Juventus non potrà che tenerlo in considerazione. Il portiere invece è da anni ormai uno dei migliori in Serie A, Perin quando vede la Lazio in particolare si esalta molto e diventa un vero e proprio muro in grado di parare l’impossibile. E’ stato uno dei principali ostacoli che hanno impedito la vittoria dei biancocelesti contro in Grifoni negli ultimi tempi. All’andata non c’era (fu sostituito da Lamanna), e infatti la Lazio ha vinto. Solo un caso?
al 24’ della ripresa di Lazio-Napoli l’arbitro Irrati sospende per 2 minuti la gara, per i cori sul Vesuvio che giungono dagli spalti; contemporaneamente sempre da una parte della tifoseria biancoceleste arrivano anche gli ululati per Koulibaly. Ora, tutto questo non dovrebbe accadere, perché questa è maleducazione, cafonaggine ma non lo reputiamo razzismo. Chi lo fa non è razzista ma è spinto soltanto dall’intento di innervosire l’avversario, perché da sempre questa è la realtà del tifo italiano, che a volte magari travalica anche il limite del goliardico, ma reputare un gesto razzista ci sembra esagerato. Questo lo si può evincere anche dal fatto che il tifoso laziale non ne fa una questione nè di pelle nè di appartenenza territoriale, bensì dal fatto che ogni domenica lo stesso tifoso incita Onazi, esulta ai gol di Keita, batte le mani a Konko quando corre sulla fascia, e ancora oggi ha nel cuore un napoletano d.o.c. come Willy Stendardo.
Vogliamo solo ricordare a quei moralisti sempre pronti a sputare fango sul nostro modo di essere, e che oggi si sentono indignati per quanto accaduto, dove erano quando buona parte della tifoseria partenopea fischiava il minuto di silenzio dedicato a Giorgio Chinaglia.
