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Cancellieri segna doppietta da record e guida la Lazio al trionfo contro il Torino

Esplosione di talento all’Olimpico: Cancellieri realizza una doppietta storica e batte un record! #Lazio #SerieA #Calcio #Record

All’Olimpico di Roma, il match tra Lazio e Torino ha offerto una serata piena di emozioni e colpi di scena, con il risultato finale fissato sul 3-3. Nel secondo tempo, la gara si è animata grazie alle reti dei granata Adams e Coco, che hanno risposto con determinazione alla straordinaria doppietta di Matteo Cancellieri, il numero 22 biancoceleste, protagonista di una prestazione che ha lasciato tutti a bocca aperta. A chiudere il pareggio ci ha pensato il gol su rigore di Cataldi, rendendo la sfida un vero e proprio spettacolo da non perdere.

Il record di Cancellieri: il più giovane con una doppietta in Serie A con la Lazio
Quello che rende questa partita indimenticabile è il nuovo traguardo raggiunto da Cancellieri. Secondo i dati di Opta, con la doppietta contro il Torino, è diventato il calciatore più giovane della Lazio a segnare due gol in una singola partita di Serie A, superando un record che apparteneva a Sergej Milinković-Savić, l’ex simbolo della squadra capitolina. È un momento che fa riflettere su quanto il calcio possa riservare sorprese inaspettate.

Questa impresa non solo conferma la rapida ascesa del giovane attaccante, arrivato alla Lazio con aspettative alte, ma lo consacra finalmente come protagonista in una partita di alto livello, dimostrando che il talento puro può fare la differenza nei momenti cruciali.

Cancellieri segna doppietta da record e guida la Lazio al trionfo contro il Torino

Esplosione di talento all’Olimpico: Cancellieri realizza una doppietta storica e batte un record! #Lazio #SerieA #Calcio #Record

All’Olimpico di Roma, il match tra Lazio e Torino ha offerto una serata piena di emozioni e colpi di scena, con il risultato finale fissato sul 3-3. Nel secondo tempo, la gara si è animata grazie alle reti dei granata Adams e Coco, che hanno risposto con determinazione alla straordinaria doppietta di Matteo Cancellieri, il numero 22 biancoceleste, protagonista di una prestazione che ha lasciato tutti a bocca aperta. A chiudere il pareggio ci ha pensato il gol su rigore di Cataldi, rendendo la sfida un vero e proprio spettacolo da non perdere.

Il record di Cancellieri: il più giovane con una doppietta in Serie A con la Lazio
Quello che rende questa partita indimenticabile è il nuovo traguardo raggiunto da Cancellieri. Secondo i dati di Opta, con la doppietta contro il Torino, è diventato il calciatore più giovane della Lazio a segnare due gol in una singola partita di Serie A, superando un record che apparteneva a Sergej Milinković-Savić, l’ex simbolo della squadra capitolina. È un momento che fa riflettere su quanto il calcio possa riservare sorprese inaspettate.

Questa impresa non solo conferma la rapida ascesa del giovane attaccante, arrivato alla Lazio con aspettative alte, ma lo consacra finalmente come protagonista in una partita di alto livello, dimostrando che il talento puro può fare la differenza nei momenti cruciali.

Lazio-Torino Sarri arrabbiato con la squadra?

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Al termine di Lazio-Torino (3-3), Maurizio Sarri ha di nuovo abbandonato lo stadio in fretta e furia. Stando a quanto trapelato nelle ore successive al triplice fischio, a causa di un malore, ma in realtà potrebbe esserci ben altro.

Lazio-Torino, Sarri arrabbiato con la squadra?

Cosi come accaduto al termine di Sassuolo-Lazio, Maurizio Sarri sarebbe di nuovo arrabbiato con la sua squadra per via della prestazione messa in campo. Che la Lazio non abbia giocato una buona partita d’altronde, non è un mistero, nonostante il risultato finale. A consenire ai biancocelesti di acciuffare il pareggio in piena zona Cesarini è stato infatti il calcio di rigore procurato da Noslin e realizzato da Cataldi. Altrimenti, il Torino avrebbe portato a casa tre punti pesanti, guadagnati grazie a un ottimo secondo tempo, in cui la Lazio ha creato davvero poco.

Lazio, il vero motivo delle sostituzioni di Dia e Tavares: i dettagli inediti

Lazio agguanta un pareggio al cardiopalma contro il Torino: cosa c’è dietro i cambi decisivi? #LazioTorino #SerieA #Calcio

Immaginate la tensione allo Stadio Olimpico: la Lazio trova il pareggio all’ultimo respiro, al minuto 102, grazie al rigore trasformato da Danilo Cataldi. In una partita ricca di colpi di scena per la sesta giornata di Serie A, il numero 32 biancoceleste non ha esitato dagli undici metri dopo un lungo controllo VAR, fissando il risultato sul 3-3 e regalando un punto prezioso ai suoi tifosi.

La gara è stata un alternarsi di emozioni, con il Torino che sembrava aver chiuso i conti nel recupero grazie al colpo di testa di Saúl Coco, difensore centrale spagnolo. Guidati da un tecnico esperto come Marco Baroni, gli ospiti avevano ribaltato la situazione, ma la Lazio ha mostrato resilienza, strappando il pari davanti al proprio pubblico e lasciando tutti con il fiato sospeso.

Al termine della sfida, in conferenza stampa, non era presente l’allenatore della Lazio, fermato da un lieve malessere. Al suo posto, ha parlato il vice allenatore Marco Ianni, che ha chiarito le motivazioni dietro i cambi effettuati nel secondo tempo, svelando come queste scelte abbiano influenzato il corso della partita.

«Toma Basic, centrocampista croato, ed Elseid Hysaj, terzino albanese, non giocavano da molto tempo. Era importante dare loro minutaggio. Allo stesso tempo, Nuno Tavares, esterno portoghese, e Boulaye Dia, attaccante senegalese, erano stanchi. Dovevamo cercare di segnare il terzo gol per poi gestire la partita», ha spiegato Ianni, offrendo un insight affascinante sulle strategie adottate.

Queste parole evidenziano l’approccio audace della squadra, mirato a mantenere un equilibrio offensivo nonostante le fatiche fisiche. Una decisione che, alla fine, ha portato a un risultato agrodolce, con il pareggio conquistato in extremis che lascia interrogativi su cosa avrebbe potuto essere.

Lazio-Torino, Ianni svela: “Partita durissima, ecco cosa è successo a Sarri”

Le dichiarazioni esclusive di Marco Ianni dopo Lazio-Torino: cosa ha rivelato sul match? #SerieA #Lazio #Calcio

Dopo una partita intensa di Serie A tra Lazio e Torino, il vice allenatore biancoceleste Marco Ianni ha parlato ai microfoni di Dazn, offrendo insights affascinanti su quanto accaduto in campo. Le sue parole non solo svelano i dietro le quinte, ma anche la resilienza di una squadra che ha lottato fino all’ultimo minuto, lasciando i tifosi curiosi su cosa potrebbe riservare il futuro.

Sulle condizioni del mister, Ianni ha chiarito con trasparenza: «Il mister si scusa ma non si sentiva bene, ha avuto giramenti di testa. Il finale di partita ha influito». Questa ammissione aggiunge un tocco di mistero a una gara già ricca di emozioni, facendoci chiederci come abbiano influito questi fattori sul risultato.

Analizzando l’andamento della partita, Ianni ha espresso un misto di soddisfazione e rimpianto: «Tutta la partita è stata provante. Siamo stati bravi nel crederci fino alla fine. Il rammarico è che c’è stato un momento in cui eravamo padroni della gara e potevamo fare di più per chiuderla, ma pareggio giusto». Queste riflessioni invitano a ripensare ai momenti chiave, stimolando l’interesse su dove la squadra abbia perso l’opportunità di dominare.

Sul tema degli infortuni, che hanno pesato non poco, Ianni ha dimostrato ottimismo e realismo: «Gli infortuni non devono essere un alibi. Non è facile sopperire a tante assenze, ma la squadra non si è creata un alibi ha fatto partita tosta e di carattere. Dobbiamo recuperare giocatori. Una volta recuperati è chiaro che mantenendo questa cattiveria che i ragazzi stanno dimostrando arriveremo a esprimere un calcio migliore. Alla base serve questo spirito che ci ha portato a raggiungere questo risultato». È intrigante vedere come questa mentalità possa trasformarsi in prestazioni ancora più solide, un aspetto che tiene i fan con il fiato sospeso.

Infine, sulla possibilità di migliorare, Ianni ha offerto una prospettiva pratica e stimolante: «Si può sempre migliorare. Nei momenti della gara importanti, serve cercare di aggredire la partita quando va fatto e gestirla meglio nella circolazione della palla quando dobbiamo rallentare i tempi. Parlerei più di gestione dei tempi della partita più che di condizione fisica. Non incontravamo una squadra facile». Queste parole lasciano intravedere un potenziale per raffinare la strategia, alimentando la curiosità su come la Lazio possa evolversi nelle prossime sfide e continuare a sorprendere.

Cancellieri domina Lazio-Torino: doppietta da record all’Olimpico!

Un giovane talento fa la storia: doppietta da record in Lazio-Torino! #Lazio #Torino #SerieA #Record

Immaginate una serata allo Stadio Olimpico di Roma che regala emozioni a non finire: la partita tra Lazio e Torino si conclude con un pareggio thrilling sul 3-3. Nel secondo tempo, i granata rispondono con le reti di Adams e Coco, mostrando freddezza per pareggiare i conti dopo la doppietta del promettente Matteo Cancellieri, il numero 22 biancoceleste, che ha dipinto una prestazione da incorniciare. Infine, il gol su rigore di Cataldi sigilla il risultato, lasciando tutti con il fiato sospeso fino all’ultimo minuto.

Ma c’è un motivo in più per cui questa gara resterà negli annali: Cancellieri ha appena scritto una pagina di storia. Secondo i dati di Opta, con quella doppietta contro il Torino, è diventato il più giovane calciatore della Lazio a segnare due gol in una singola partita di Serie A. Un primato che fino a oggi apparteneva a Sergej Milinković-Savić, l’ex centrocampista serbo che per anni è stato il simbolo della squadra capitolina – un’eredità che ora passa a questo giovane fenomeno.

Questa impresa non fa che evidenziare la crescita costante di Cancellieri, arrivato alla Lazio tra grandi aspettative e ora finalmente al centro di una sfida di alto livello. Con prestazioni come questa, ci si chiede cosa riserverà il futuro a questo talento emergente nella Serie A.

Hysaj si confida su Lazio Style: “Non è facile giocare poco, ma…”

Hysaj si confida dopo il pareggio thrilling della Lazio: emozioni a mille e riflessioni profonde! #Lazio #SerieA #Hysaj

Immaginate il tumulto di emozioni in un match che finisce in un rocambolesco 3-3: è proprio questo il racconto della Lazio contro il Torino, con colpi di scena fino al 97′ che lasciano il fiato sospeso. Tra i protagonisti, il terzino Elseid Hysaj emerge con una analisi matura e riflessiva, offrendo uno sguardo sincero su una partita che ha mescolato rimpianti e resilienza. Le sue parole, catturate dai microfoni, non solo dipingono il quadro di una squadra in costante lotta, ma anche incuriosiscono per la sua capacità di vedere oltre la delusione immediata.

Hysaj non nasconde il lato amaro di una vittoria sfiorata, eppure trasforma il tutto in una lezione di ottimismo. «C’è rammarico perché potevamo gestire meglio la gara ma dobbiamo essere contenti perché potevamo perderla e invece l’abbiamo pareggiata. Sosta? Vedere che anche quelli che entrano danno qualcosa in più ci darà qualche risultato in più. Dobbiamo continuare così e provare a recuperare velocemente qualche punto». Queste frasi, cariche di realismo, invogliano a riflettere su quanto la Lazio stia imparando a navigare tra alti e bassi, trasformando un pareggio in un potenziale slancio per il futuro.

Passando al suo ruolo personale, Hysaj rivela le sfide di chi resta in panchina, ma con una professionalità che cattura l’attenzione di ogni tifoso. «Non è facile ma è il nostro lavoro io devo essere a disposizione della squadra e del mister e fare il massimo quando vengo chiamato in causa. Cerco sempre di dare una mano anche se non è facile quando giochi poco». È un commento che aggiunge profondità al suo personaggio, mostrando come la dedizione possa essere un’arma vincente anche nei momenti di ombra, e fa sorgere la curiosità su come questi sacrifici possano influenzare l’equilibrio della squadra.

Infine, le sue parole si trasformano in un vero e proprio messaggio di speranza, un invito all’unità che lascia il lettore con un senso di anticipazione. «Come ho detto prima se tutti siamo disponibili per la squadra e per il mister sicuramente faremo qualcosa di buono». Questa disamina da leader silenzioso sottolinea i limiti attuali della Lazio, ma anche la convinzione che il sacrificio collettivo possa superare ogni ostacolo. Il punto conquistato contro il Torino non è solo un risultato, ma una piattaforma solida per ripartire con rinnovata energia dopo la sosta, alimentando l’interesse su cosa riserverà il prossimo capitolo.

Curva Nord in rivolta: Tifosi Lazio contro Lotito con cori e striscioni durante il match con Torino, e quella citazione che fa discutere

Tifosi della Lazio in rivolta: cartelli “Lotito Vattene” e una citazione di Proietti per contestare la dirigenza #LazioTorino #SerieA #ProtesteTifosi

La partita di Serie A tra Lazio e Torino all’Olimpico di Roma non è stata solo una sfida sul campo, ma un vero e proprio teatro di emozioni, con i tifosi che hanno trasformato gli spalti in un palcoscenico di dissenso. Immaginate la scena: prima del fischio d’inizio, la Curva Nord erompe in una protesta che ha catturato l’attenzione di tutti, mescolando rabbia e passione in un modo che fa riflettere su quanto il calcio vada oltre il gioco.

Al centro della contestazione, numerosi cartelli con la scritta inequivocabile “Lotito Vattene”, un messaggio diretto e tagliente contro il presidente Claudio Lotito, in carica dal 2004 e spesso al cuore di tensioni con la tifoseria. Questa non è solo una scritta, è un grido che rispecchia frustrazioni accumulate, rendendo chiaro quanto i supporter vogliano dire la loro sulla gestione della squadra.

Ma non si è fermata ai cartelli: i tifosi hanno alzato anche uno striscione ispirato a una frase celebre dalla canzone “Nun je da retta Roma”, resa immortale da Gigi Proietti nel film “Tosca” di Luigi Magni. Con il suo tono ironico e popolare, questa citazione diventa un simbolo di resistenza e pazienza, un modo astuto per esprimere dissenso mentre si ribadisce l’amore per la Lazio – un dettaglio che aggiunge un tocco culturale e intrigante a tutta la storia.

La protesta, come promesso dai tifosi nei giorni precedenti, è durata esattamente i primi 15 minuti della partita, un tempismo preciso che dimostra organizzazione e autocontrollo. Una volta passato quel momento, la Curva Nord è tornata a incoraggiare la squadra con cori e applausi, sottolineando come il malcontento verso la dirigenza non intacchi l’appoggio incondizionato ai giocatori. È un equilibrio delicato, che rende questa vicenda un esempio di come il calcio sappia unire critica e lealtà in un’unica narrazione appassionante.

Lazio, la pausa nazionali rilancia gli infortunati? Le novità dal ritiro

La Lazio trasforma la pausa in un’opportunità d’oro: occhi puntati sui recuperi per l’Atalanta!

La pausa della Serie A per le nazionali offre alla Lazio un momento ideale per ricaricarsi e preparare il terreno per il prossimo match. Dopo il pareggio con il Torino, la squadra biancoceleste sta lavorando intensamente per tornare in forma, con un’attenzione particolare ai giocatori in recupero, in vista della sfida a Bergamo. Chissà se questi rientri faranno la differenza in campo?

Tra le novità che potrebbero entusiasmare i tifosi, spicca il possibile ritorno di Matías Vecino, il centrocampista uruguaiano assente da settimane. Insieme a lui, potrebbero essere pronti Adam Marušić, terzino montenegrino fermato da una lesione muscolare al bicipite femorale sinistro, e Luca Pellegrini, laterale sinistro romano alle prese con una distorsione al ginocchio destro. Questi recuperi importanti in vista dell’Atalanta potrebbero rafforzare la rosa e cambiare le dinamiche della squadra.

Tuttavia, non tutto è rose e fiori: le condizioni di Mattia Zaccagni, uno degli esterni più incisivi, rimangono incerte dopo un fastidio agli adduttori durante l’allenamento. Lunedì arriveranno gli esami per chiarire l’entità del problema. Non ci sarà invece Fisayo Dele-Bashiru, centrocampista nigeriano che doveva rientrare ma resterà ai box per una lesione muscolare, mentre per Nicolò Rovella, giovane regista ex Monza e Juventus, la pubalgia potrebbe richiedere un intervento chirurgico, con decisioni in arrivo nei prossimi giorni. Situazioni da monitorare che tengono i fan con il fiato sospeso.

Infine, alcuni giocatori laziali sono in partenza per gli impegni internazionali: Christos Mandas come portiere della Grecia, Elseid Hysaj per l’Albania, Gustav Isaksen con la Danimarca e Boulaye Dia per il Senegal. I nazionali in partenza torneranno a Formello solo dopo le gare, lasciando la squadra a lavorare su questi inattesi ma preziosi recuperi. Che effetto avrà tutto questo sulla prossima partita? Non resta che aspettare e vedere.

Ianni nega passo indietro: “Il nostro errore è stato altro, ecco perché”

La Lazio rimonta al 97′: Ianni rompe il silenzio sulle difficoltà della squadra #LazioTorino #SerieA #Calcio

In una partita che ha tenuto tutti col fiato sospeso fino all’ultimo istante, la Lazio ha strappato un pareggio thrilling contro il Torino, culminato con un rigore di Cataldi al 97′ che ha reso il match un vero rollercoaster di emozioni. Con l’allenatore assente per un lieve malore, è stato il vice, Marco Ianni, a prendere la parola in conferenza stampa, offrendo insights affascinanti su come la squadra abbia navigato tra alti e bassi.

La prima curiosità ruota intorno alle condizioni dell’allenatore e al confronto con la recente vittoria. Ianni ha affrontato subito la questione, spiegando: «Può fare chiarezza sull’assenza del mister? Passo indietro rispetto a Genova?» «Il mister si scusa ma sarà assente per dei giramenti di testa. Non credo sia un passo indietro, era una partita difficile. Il Torino aveva sempre perso per episodi sfortunati. Strada facendo abbiamo perso dei giocatori, la squadra ha dimostrato di non pensarci ma è stata una problematica sopratutto a gare in corso. Forse rispetto a Genova ci siamo abbassati troppo dopo il vantaggio e non abbiamo chiuso la partita. Io guardo la reazione che ha avuto la squadra, non era assolutamente facile». Queste parole aggiungono un tocco di intrigo, lasciando intendere che, nonostante le sfide, il team ha mostrato resilienza che meriterebbe un’analisi più profonda.

Passando al tema dell’equilibrio tattico, Ianni ha riflesso sulle debolezze emerse con il nuovo modulo, alimentando la curiosità su come la Lazio stia evolvendo. Rispondendo a una domanda diretta, ha dichiarato: «Oggi non si è vista una Lazio equilibrata, cosa ne pensa?» «Durante il ritiro estivo e in queste settimane abbiamo allenato questo modulo ma vedendolo sempre come opzione a gare in corso. Dobbiamo trovare equilibrio e non concedere. Per farlo dobbiamo crescere nella gestione della palla. Oggi era un 4-2-3-1 molto offensivo, avevamo messo in preventivo il fatto di concedere. Il ritorno di alcuni giocatori ci aiuterà molto». Questa citazione sottolinea quanto il setup offensivo sia un’arma a doppio taglio, invitando i fan a chiedersi se questi aggiustamenti porteranno a un futuro più stabile.

Infine, il focus si sposta sul gol decisivo e sulla gestione del vantaggio, un elemento che accende l’immaginazione su cosa potrebbe riservare il prossimo turno. Ianni ha condiviso: «Quanto morale vi da il gol di Cataldi? Sul 2-1 è mancato ordine?» «A livello di morale ci da tanto. Nel pre-sosta trovare il pareggio in questo modo ti da modo di affrontare queste due settimane con più energia. Dopo il 2-1 la sensazione è che si poteva fare il 3-1, sapendo che molti ragazzi non giocando da tanto potessero calare nel tempo». Con queste riflessioni, emerge un ritratto di una squadra che, tra errori e rimonte, sta costruendo una mentalità da non sottovalutare.

Dalle parole di Ianni, si delinea una formazione in divenire, piena di potenziale e determinazione, che potrebbe sorprendere nei prossimi impegni e tenere i tifosi con gli occhi fissi sul campo.

Lazio fa la storia: il rigore di Cataldi al 103′ è il gol più tardivo mai segnato in Serie A!

Il gol record di Cataldi che scrive la storia della Lazio! Un momento epico che fa palpitare i cuori biancocelesti. #Lazio #RecordDelCalcio #SerieA

Immaginate una partita che sembra ormai persa, con il tempo che scivola via implacabile, e poi… un lampo di genio che cambia tutto. È esattamente ciò che è accaduto alla Lazio, che ha strappato un pareggio amaro eppure memorabile grazie al rigore di Danilo Cataldi al minuto 103. Questa rete non ha solo evitato la sconfitta, ma ha anche segnato un capitolo unico negli archivi del club romano, lasciando i tifosi a chiedersi fino a dove possa spingersi il destino in un match di Serie A. “è il più tardivo biancoceleste in Serie A, il dato non mente!”, una frase che riecheggia come una conferma inesorabile di un’impresa straordinaria.

Al centro di questa storia c’è Danilo Cataldi, il centrocampista romano cresciuto nel vivaio biancoceleste e ormai simbolo di fedeltà per la squadra. Con il suo gol al minuto 102:36, ha non solo dimostrato freddezza sotto pressione, ma ha anche stabilito un record personale che lo lega per sempre alla Lazio. Classe 1994, Cataldi incarna l’essenza di un giocatore che vive e respira per i colori della sua città, trasformando un momento critico in un trionfo che i fan ricorderanno per anni. È proprio questa sua eredità, costruita passo dopo passo, a rendere il suo contributo ancora più affascinante e degno di curiosità.

Ma andiamo oltre: come si posiziona questo gol nel contesto più ampio della Serie A? Secondo i dati Opta, la rete di Cataldi si piazza al terzo posto tra i gol più tardivi di sempre nel campionato. Davanti a lui, c’è Lazar Samardzic, che ha segnato al minuto 103:34 con l’Udinese contro l’Empoli il 19 maggio 2024, e Daniel Ciofani, autore di un gol al 102:43 con il Frosinone contro il Parma il 3 aprile 2019. Questi numeri non sono solo statistiche; raccontano di un calcio sempre più imprevedibile, dove i minuti di recupero estesi regalano emozioni che tengono incollati allo schermo fino all’ultimo secondo.

Insomma, il calcio moderno sta evolvendo in un teatro di sorprese, con gol come quello di Cataldi che simboleggiano come ogni partita possa riservare colpi di scena inimmaginabili. Questo trend di reti oltre il 90° minuto non fa che aumentare l’adrenalina per i appassionati, rendendo ogni incontro una storia da seguire con il fiato sospeso.

Lazio, record negativo: più pareggi casalinghi di qualsiasi squadra in Europa

La Lazio e i record dei pareggi: un segnale che fa riflettere?

La squadra biancoceleste sta facendo parlare di sé per un primato non proprio invidiabile nel 2025: ben 8 pareggi su 13 partite in casa all’Olimpico, posizionandosi al vertice tra i club dei top 5 campionati europei. Ma cosa c’è dietro questa statistica? #Lazio #Pareggi #SerieA #Calcio2025

In una partita che sembrava ormai persa, la Lazio è riuscita a strappare un insperato pareggio all’ultimo istante. Il momento clou è arrivato grazie a un’ispirata azione di Tijjani Noslin, l’attaccante olandese arrivato in estate e già noto per la sua velocità e imprevedibilità, che ha permesso di guadagnare un calcio di rigore decisivo.

Dal dischetto, è intervenuto Danilo Cataldi, il centrocampista romano e vero cuore della squadra, che con la sua freddezza ha trasformato il rigore in un pareggio che ha fatto esultare i tifosi. “Troppi pareggi all’Olimpico: un campanello d’allarme”, come emerge dai dati, sottolinea come questo risultato, pur positivo per lo spirito, evidenzia una tendenza preoccupante.

Per la Lazio, quel punto conquistato in extremis rappresenta un segnale di carattere e reazione nei momenti critici. Tuttavia, guardando ai numeri della stagione, il quadro è meno roseo: secondo le statistiche, sono già 8 i pareggi casalinghi su 13 gare, un record che la pone in cima alla classifica tra le squadre dei principali campionati europei.

Questo accumulo di pareggi all’Olimpico non può essere ignorato, perché rischia di compromettere gli obiettivi principali: la qualificazione europea e un posto stabile ai vertici della Serie A. La capacità di dominare il gioco c’è, ma trasformare quella superiorità in vere vittorie rimane la sfida da affrontare per il resto della stagione.

Lazio, record negativo: più pareggi casalinghi di qualsiasi squadra in Europa

La Lazio e i record dei pareggi: un segnale che fa riflettere?

La squadra biancoceleste sta facendo parlare di sé per un primato non proprio invidiabile nel 2025: ben 8 pareggi su 13 partite in casa all’Olimpico, posizionandosi al vertice tra i club dei top 5 campionati europei. Ma cosa c’è dietro questa statistica? #Lazio #Pareggi #SerieA #Calcio2025

In una partita che sembrava ormai persa, la Lazio è riuscita a strappare un insperato pareggio all’ultimo istante. Il momento clou è arrivato grazie a un’ispirata azione di Tijjani Noslin, l’attaccante olandese arrivato in estate e già noto per la sua velocità e imprevedibilità, che ha permesso di guadagnare un calcio di rigore decisivo.

Dal dischetto, è intervenuto Danilo Cataldi, il centrocampista romano e vero cuore della squadra, che con la sua freddezza ha trasformato il rigore in un pareggio che ha fatto esultare i tifosi. “Troppi pareggi all’Olimpico: un campanello d’allarme”, come emerge dai dati, sottolinea come questo risultato, pur positivo per lo spirito, evidenzia una tendenza preoccupante.

Per la Lazio, quel punto conquistato in extremis rappresenta un segnale di carattere e reazione nei momenti critici. Tuttavia, guardando ai numeri della stagione, il quadro è meno roseo: secondo le statistiche, sono già 8 i pareggi casalinghi su 13 gare, un record che la pone in cima alla classifica tra le squadre dei principali campionati europei.

Questo accumulo di pareggi all’Olimpico non può essere ignorato, perché rischia di compromettere gli obiettivi principali: la qualificazione europea e un posto stabile ai vertici della Serie A. La capacità di dominare il gioco c’è, ma trasformare quella superiorità in vere vittorie rimane la sfida da affrontare per il resto della stagione.

Cataldi: “La Lazio è la mia vita”. L’annuncio che emozionerà i tifosi

Danilo Cataldi: Un eroe inaspettato sul campo e nei microfoni

Hai mai visto un giocatore trasformare un semplice rigore in un simbolo di passione pura? Ecco Danilo Cataldi che, con un gol all’ultimo secondo, evita la sconfitta alla Lazio e poi si apre con parole che fanno palpitare i cuori. #Lazio #Cataldi #CalcioEmozioni

Nel cuore dello Stadio Olimpico, Danilo Cataldi è diventato l’eroe della serata con un calcio di rigore decisivo che ha fissato il risultato sul 3-3, salvando la squadra da una delusione cocente. Non è solo il gol a rendere questa storia intrigante, ma il modo in cui il centrocampista ha parlato dopo la partita, mostrando un’analisi lucida e un affetto profondo per la sua maglia. Le sue parole ai microfoni di DAZN non celebrano solo il pareggio, ma rivelano un leader che pensa al futuro della squadra.

Cataldi, tornato a essere il fulcro del centrocampo, non nasconde la sua amarezza per una vittoria sfuggita, eppure ribadisce un legame indissolubile con i colori biancocelesti. “Gol? Pesava tanto, è stata una partita strana, ritmi alti, volevamo proseguire con un’altra vittoria, dobbiamo accontentarci del pareggio. Lo sanno tutti che la Lazio per me è tutto, sono contento di essere tornato a indossare questa maglia, è una cosa meravigliosa, vorrei poter dare alla gente quello che merita, tornare in Europa, quello che ci compete. Dobbiamo fare di più”. Questa citazione non solo sottolinea il suo orgoglio, ma invita i compagni a spingere oltre, facendoci riflettere su quanto un singolo giocatore possa incarnare lo spirito di un’intera tifoseria.

Queste parole di Cataldi suonano come quelle di un vero capitano, un “tifoso in campo” che mescola gioia e consapevolezza. “Dobbiamo fare di più” è un richiamo severo, non un semplice sfogo, che accende la curiosità su come la squadra possa evolversi. È affascinante vedere come, in un momento di incertezza, lui indichi la strada con un mix di emozione e ambizione.

In un frangente difficile, Cataldi – il ragazzo cresciuto nel vivaio – non si limita al gol che evita la sconfitta, ma infonde orgoglio con le sue dichiarazioni. Le sue frasi, piene di lazialità, ricordano che il calcio va oltre i risultati: è un monito a non accontentarsi, spingendo la squadra verso i traguardi che merita.

Cancellieri a DAZN: “Ho sudato per il comeback, la Lazio stupirà tutti”

Matteo Cancellieri: la stella nascente della Lazio che sta accendendo la curiosità dei tifosi! #Lazio #Calcio #Cancellieri

Matteo Cancellieri è il protagonista assoluto in un momento altalenante per la Lazio. Con la sua doppietta contro il Torino, ha dimostrato di essere il nuovo catalizzatore della squadra, segnando tre gol in sole due partite. Questa performance esplosiva ha affascinato i fan, anche se non è bastata a evitare la delusione di un pareggio sfumato all’ultimo.

A fine match, ai microfoni di DAZN, l’attaccante giovane ha condiviso riflessioni mature e profonde, mettendo in evidenza il suo rammarico per il risultato più che l’entusiasmo personale. «Penso che potevamo portare la vittoria a casa, è un pareggio che ci sta un po’ stretto, il primo tempo una grande Lazio, nel secondo siamo calati ma ci può stare, miglioreremo in settimana su questi cali. Era quello che speravo tornare, ho lavorato anche per farlo, mi sento soddisfatto, lavoro e lavoriamo bene. Ci teniamo questo pareggio e ci leveremo molte soddisfazioni poi. Non ci dobbiamo focalizzarci su questo. Su cosa mi sento cresciuto? Tanto, fa maturare prima il calcio. Mi sento migliorato, sento di crescere, di seguire quel che chiede il mister».

Queste parole di Cancellieri rivelano un mix intrigante: da un lato, il ruolo di leader deluso per i punti persi e pronto a lavorare sui difetti della squadra; dall’altro, il profilo di un talento in ascesa, soddisfatto del suo percorso e determinato a evolversi. In un contesto in cui la Lazio cerca stabilità, la sua esplosione è un elemento che cattura l’attenzione e fa riflettere sul potenziale futuro.

Ora, con Cancellieri come nuova risorsa affidabile, unita a qualità e umiltà, la squadra ha una base solida su cui costruire. Quel pareggio contro il Torino “sta stretto”, ma potrebbe essere l’inizio di una serie di sorprese che tengono i tifosi con il fiato sospeso.

Serie A celebra Sarri con un post speciale: un traguardo incredibile per Mau

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La Lazio di mister Sarri ha pareggiato la sfida dello Stadio Olimpico per 3 a 3 contro il Torino dell’ex biancoceleste Marco Baroni. Il match, valido per la sesta giornata di Serie A 2025-2026, ha regalato moltissime emozioni ai tifosi appassionati: sono state ben due le reti segnate durante i minuti di recupero finali.

Una di queste, cioè quella realizzata da parte di Danilo Cataldi su calcio di rigore, ha regalato un finale al cardiopalma a tutti i fan biancocelesti presenti allo Stadio e non. Infatti, lo stesso Sarri ha avuto un lieve malore al seguito del penalty segnato.

Mau, inoltre, ha appena toccato la quota delle 300 partite guidate in Serie A. La Lega italiana ha voluto celebrarlo in questo modo tramite un post sui propri canali social ufficiali:

 

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Malore per Sarri dopo Lazio Torino: come sta adesso Mau?

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Finale al cardiopalmo in quel dello Stadio Olimpico di Roma con Lazio e Torino che hanno trovato ben due reti nei minuti di recupero finali della sfida terminata 3-3 tra i biancocelesti e gli uomini guidati in panchina da Marco Baroni.

Emozioni che hanno avuto delle conseguenze anche sulla salute di Maurizio Sarri, non presentatosi ai microfoni di DAZN per la consueta intervista post-gara. Partita, inoltre, speciale per Mau: raggiunta quota 300 partite in Serie A.

Lazio Torino, è successo per la prima volta in stagione: nuova arma sbloccata?

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Si è conclusa una partita incredibile: la doppietta di Cancellieri annulla il vantaggio dei granata, capaci, nella ripresa, di ribaltare con Coco e Adams. Nei minuti di recupero succede di tutto: rissa, Var, calcio di rigore e gol del pareggio finale da parte di Cataldi.

Un punto a testa per entrambe le compagini allo Stadio Olimpico. Il risultato sembra essere giusto per quanto le squadre hanno proposto durante i 90 minuti di gioco; poteva succedere realmente di tutto.

La Lazio di positivo può portarsi a casa la prima rete realizzata da fuori area in questo inizio di stagione, oltre che ad un’altra grandissima prova da parte di Matteo Cancellieri, a segno per la seconda gara consecutiva.

Maurizio Sarri continua a prendere in giro la Lazio: tifosi spazientiti

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Ciò che sta accadendo al margine della partite della Lazio, nei vari post-partita, sta sfiorando il “ridicolo”. Maurizio Sarri – ancora una volta – non si è presentato ai microfoni DAZN per la consueta intervista post-gara.

L’episodio è stato prontamente giustificato da Fabrizio Del Rosso, vice-allenatore del tecnico toscano, intervenuto ai microfoni al suo posto, con la seguente frase:

il mister si scusa per non essere qui, ma sta male

I tifosi si sono scordati la voce di Sarri: ed ora come si fa?

Ora basta, è da Sassuolo-Lazio che i tifosi biancocelesti non hanno la possibilità di sentire ai microfoni le parole del proprio mister nei post-partita. Ogni volta la scusa cambia, ma la sostanza rimane la stessa: i tifosi sono spazientiti.

Lazio Torino, Cataldi entra nella storia: il motivo è clamoroso

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Si è appena conclusa una sfida al cardiopalmo, in quel dello Stadio Olimpico di Roma, tra la Lazio di Maurizio Sarri e il Torino di Marco Baroni. Il match ha regalato a tutti i tifosi appassionati momenti da immortalare: sono state ben due le reti segnate nei minuti di recupero, che hanno sancito il risultato di 3 a 3 finale.

Secondo tempo pazzo col pareggio di Che Adams per il momentaneo 2 a 2, prima del ribaltone di Coco al 92′ e il contro-pareggio di Cataldi su calcio di rigore al minuto 103. Un’ingenuità dello stesso Coco, autore del 3 a 2 temporaneo per i granata, autore di un goffo intervento in aerea di rigore su Noslin, regala un punto alla squadra biancoceleste.

Tuttavia, quest’oggi la squadra – o per meglio dire Cataldi – ha scritto una pagina che resterà impressa nei libri di storia della società biancoceleste. Infatti, quello di Danilo Cataldi al minuto 102:36 è il gol più tardivo della storia della Lazio in Serie A.