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Lazio, con Sarri si vince: il dato che sorprende i tifosi

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La Lazio è reduce da una bella vittoria ottenuta in quel dello Stadio Marassi di Genova contro i rossoblù guidati in panchina da Patrick Vieira. La formazione di Maurizio Sarri è parsa maggiormente padrona del campo rispetto alle precedenti uscite e il risultato ne è la netta dimostrazione: un categorico 3 a 0 per Mattia Zaccagni e compagni.

Tuttavia, a differenza di come si possa pensare da un inizio di stagione altanenante, nulla è nuovo quando a guidare la squadra c’è in panchina un certo Sarri. Il tecnico toscano, infatti, come riportato da Transfermarkt, noto sito web calcistico tedesco specializzato in percentuali e statistiche sportive, può vantare un bel 55.7% di vittorie ottenute su 336 gare guidate.

Un dato che lo inserisce nella classifica dei migliori quindici allenatori per percentuale di vittorie ottenute nei top cinque campionati europei dagli anni 2000 ad oggi.

Lazio, splendida notizia a Formello: tifosi meravigliati

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La Lazio di Maurizio Sarri ha appena fatto ritorno nella Capitale dopo la bella vittoria ottenuta contro il Genoa per tre reti a zero. A sorprendere maggiormente, è stata l’ottima prestazione fornita da Mattia Zaccagni e compagni, che sembrano essersi lasciati finalmente alle spalle la sconfitta subita nel derby della Capitale contro la Roma.

Tuttavia, un’altra bella notizia è entrata nel Centro Sportivo di Formello. Infatti, ai microfoni di DAZN, nel post-partita, Matteo Cancellieri, autore della rete del momentaneo uno a zero in favore dei biancocelesti, ha rilasciato un’incredibile dichiarazione che ha fatto emozionare tutti i tifosi. Di seguito le parole dell’attaccante:

“AVRò UNA BAMBINA, NON VEDEVO L’ORA DI FARE GOL PER DEDICARLE L’ESULTANZA”

Lazio, il secondo gol di Castellanos visto da una prospettiva speciale: il video

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La Lazio torna finalmente a sorridere. La strada da fare è ancora lunga, ma la squadra capitanata da Mattia Zaccagni ha dato segnali importanti nella vittoria ottenuta ieri sera, tra le mura dello Stadio Marassi di Genova, per tre reti a zero contro i rossoblù di Patrick Vieira.

La società, tramite un video pubblicato sul proprio profilo Instagram ufficiale, dopo un periodo di silenzio mediatico, durato una settimana al seguito della sconfitta nel derby della Capitale contro la Roma, ha voluto regalare a tutti i tifosi biancocelesti una prospettiva inedita della rete di Castellanos, valsa il momentaneo due a zero per la Lazio.

Di seguito il filmato speciale:

 

Calciomercato Lazio, Lotito e quell’incredibile idea per poter fare acquisti a gennaio: le ultime

Calciomercato Lazio

– I biancocelesti, guidati in panchina da Maurizio Sarri, diventato da poco uno dei migliori tecnici al mondo secondo una speciale classifica (leggi qui per maggiori informazioni), sono tornati quest’oggi in quel del Capitale dopo l’importante vittoria ottenuta per tre reti a zero contro il Genoa.

Tuttavia, la rosa necessita di essere puntellata. Per poter affrontare al meglio tutta la durata della stagione, Sarri avrà bisogno di una coperta più lunga. Il tutto si è visto nelle circostanze estreme in cui la squadra di Mattia Zaccagni si è ritrovata allo Stadio Marassi a causa dell’emergenza emersa a centrocampo.

Il DS Fabiani e il Presidente Lotito sono già al lavoro per assecondare nel periodo di gennaio il coro da parte dei tifosi della Curva Nord: “la Lazio vuol vincere, vincere!“.

Calciomercato Lazio, l’idea di Lotito spiazza tutti

Secondo quanto riportato da “Il Messaggero”, quotidiano maggiormente attendibile per quanto riguarda le ultime notizie direttamente dal Centro Sportivo di Formello, il Presidente Lotito starebbe studiando un escamotage per sbloccare il calciomercato.

L’idea della dirigenza sarebbe quella di inserire nella trimestrale (da chiudere entro oggi) un vecchio credito da 12-13 milioni di euro, che pareggerebbe i conti e permetterebbe alla società di poter effettuare acquisti a gennaio. Se il metodo sarà valido o meno lo si potrà capire solamente dalla metà di novembre. Si attendono futuri aggiornamenti…

 

Lazio, Sarri entra nei migliori 15 allenatori del mondo: il motivo

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Transfermarkt, noto sito web calcistico tedesco, pochi giorni fa ha reso nota una classifica molto particolare tramite un post sul proprio account Instagram ufficiale. La graduatoria riguarda la percentuale di vittorie ottenute dagli allenatori dal 2000 ad oggi nelle top cinque leghe europee (Italia, Spagna, Francia, Germania e Inghilterra).

L’Italia è il paese maggiormente rappresentato tra le prime 15 posizioni. Sono infatti ben sei gli allenatori presenti: Conte (terzo), Ancelotti (quinto), Inzaghi (nono), Allegri (undicesimo), Capello (tredicesimo) e Sarri (quindicesimo). Il tecnico toscano ha raggiunto la quota del 55.7% di vittorie su 336 gare dirette.

Di seguito la classifica completa:

 

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Cancellieri a DAZN: “Dovevamo dimostrare il nostro valore, l’esultanza è per la bimba in arrivo”

Cancellieri illumina la serata della Lazio con un gol da ricordare! #Lazio #PrimoGol #EmozioniSulCampo

Immaginate la tensione di un giocatore che attende il suo momento sotto i riflettori, e improvvisamente tutto esplode in una notte di trionfo. Per Matteo Cancellieri, l’esterno biancoceleste, la vittoria della Lazio per 3-0 contro il Genoa a Marassi non è stata solo una boccata d’ossigeno per la squadra, ma un capitolo personale indimenticabile. Quel primo gol tanto atteso con la maglia biancoceleste ha rappresentato una liberazione pura, raccontata con emozione ai microfoni di DAZN.

Nelle sue parole, emerge la determinazione di un gruppo pronto a reagire: «Sapevamo di dover dimostrare qualcosa. L’esultanza è per la bimba che aspetto». Questa citazione cattura l’essenza di una squadra ferita, che ha trasformato la rabbia in azione dopo una delusione recente, aggredendo la partita fin dall’inizio per lasciarsi alle spalle i fantasmi del passato.

Andando più a fondo, Cancellieri ha spiegato la sua carica interiore: «La partita l’abbiamo attaccata, sapevamo di dover dimostrare qualcosa. Ci siamo preparati bene, sapevamo cosa volevamo. L’esultanza? Non vedevo l’ora di fare gol per poter esultare così, aspetto una bimba e sono veramente contento». Queste frasi non solo rivelano l’impegno tattico della formazione, ma aggiungono un tocco personale, trasformando un gol in un gesto di affetto profondo.

Quel momento ha un valore doppio: per la Lazio, ha sigillato una vittoria cruciale, nata da una settimana di preparazione intensa e voglia di riscatto. Per Cancellieri, invece, è stato molto di più – la fine di un’attesa, il primo sigillo con i colori biancocelesti, e una dedica speciale che unisce la gioia del campo a quella della vita privata. In una serata così importante per la stagione, questo gol dolce e significativo segna l’inizio di una storia d’amore duratura con la squadra.

Basic trionfa: “Contentissimo di Sarri, mi aveva già avvertito”

La incredibile rinascita di Toma Bašić: da esubero a eroe inaspettato!

Ma cosa succede quando un giocatore passa dall’essere un nome ai margini a diventare il salvatore della squadra? È proprio questa la storia affascinante di Toma Bašić, il centrocampista croato che ha sorpreso tutti con una prestazione da protagonista, trasformando una serata complicata in una vittoria memorabile. Immaginate la tensione in campo, con la Lazio in piena emergenza, e lui chiamato a fare la differenza: il risultato? Una risposta da vero professionista che ha lasciato tutti a bocca aperta.

A fine partita, Bašić ha condiviso la sua gioia ed emozione, con il pensiero prima di tutto al gruppo. «Sono contentissimo perché la squadra ha fatto un bel lavoro, non era facile trovare la vittoria dopo questo periodo. Siamo contentissimi. Tre punti importantissimi, guardiamo solo avanti». Queste parole non solo trasmettono l’entusiasmo del momento, ma fanno riflettere su quanto il lavoro di squadra possa ribaltare le situazioni più difficili, suscitando curiosità su come abbiano gestito la pressione.

Il suo ritorno in campo è stato una sorpresa per molti, ma Bašić rivela che era tutto parte di un percorso chiaro e preparato. «Rapporto con Sarri? Era tutto chiaro, mi aveva detto che poteva succedere una cosa così. Io ero pronto, ho lavorato sempre perché quando sei un professionista e ami il tuo lavoro non ci sono ostacoli che non puoi superare. Ora sono qui, sono contento. Non voglio parlare tanto di me, ma della squadra che può fare tanto. Sabato c’è il Torino, vediamo». Questa citazione sottolinea la sua determinazione, invitando i lettori a chiedersi cosa significhi davvero essere un professionista nel calcio, e come la preparazione silenziosa possa portare a momenti di gloria.

La vittoria di Genova, poi, è nata da un momento di svolta, con Bašić che evidenzia il ruolo del confronto interno. «Dopo il derby tutti abbiamo parlato tra noi, c’è stata una riunione e tutti hanno capito la situazione. Non era facile questa settimana, ma ognuno di noi quando fa il suo lavoro al 100% succede questo. A chi la dedico? Alla mia famiglia, agli amici e alla mia ragazza. Sono contentissimo». Queste parole aggiungono un tocco personale, rendendo la storia ancora più coinvolgente e facendoci riflettere su come le sconfitte possano trasformarsi in opportunità di riscatto.

In sintesi, la prestazione e le dichiarazioni di Bašić rappresentano una grande iniezione di fiducia per la Lazio, mostrando come un singolo giocatore possa incarnare lo spirito di un’intera squadra. Con professionisti come lui, il futuro sembra promettente, e i tifosi non possono fare a meno di chiedersi cosa riserverà il prossimo match.

Svolta nel Calciomercato Lazio: Lotito gioca l’ultima carta per chiudere l’affare?

#LazioInPolePosition: Lotito gioca la carta decisiva per il calciomercato biancoceleste?

Il mondo del calciomercato Lazio è al bivio: oggi, 30 settembre, si chiude la trimestrale che potrebbe cambiare le sorti del mercato invernale. Il presidente Claudio Lotito ha deciso di alzare la posta, presentando una mossa inaspettata che alimenta curiosità su come il club possa superare i vincoli finanziari. Immaginate un asso nascosto nelle carte, pronto a ribaltare il gioco – e proprio questo potrebbe essere l’elemento chiave per non limitarsi a un bilancio a saldo zero, già assicurato dalle cessioni estive, ma per sbloccare totalmente e definitivamente la capacità di spesa.

Al centro di questa strategia c’è una mossa contabile audace: Lotito è pronto a inserire nel bilancio trimestrale un “vecchio” credito da 12-13 milioni di euro. Si tratta di una somma che, in teoria, potrebbe essere recuperata in seguito, ma la sua inclusione immediata è cruciale per sistemare il parametro del “costo del lavoro allargato”, l’unico ostacolo che sta bloccando le operazioni del club. È come un colpo di teatro in una partita serrata, dove ogni dettaglio conta per tenere il passo con la concorrenza.

Tuttavia, la storia non si conclude qui, alimentando un senso di suspense. Una volta presentata la trimestrale, questa operazione dovrà essere esaminata da una nuova Commissione di controllo, che subentrerà alla Covisoc a partire dal 1° ottobre. Il verdetto arriverà non prima di metà novembre, lasciando la Lazio in una fase di attesa piena di incertezze – un periodo che potrebbe tenere i tifosi con il fiato sospeso.

Intanto, sullo sfondo, c’è un altro fronte da monitorare: la trattativa con una compagnia aerea per il ruolo di main sponsor rimane bloccata. Questo accordo offrirebbe un po’ di “ossigeno” alle finanze, ma non basta per risolvere i problemi di bilancio. Tutta la scommessa di Lotito si concentra su questa mossa finanziaria, un azzardo calcolato che potrebbe trasformare il mercato da semplice routine in un’opportunità da protagonista.

Castellanos: “Emanuele mi ispira i gol, lo porto a Roma la prossima volta”

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L’attaccante della Lazio ruba la scena con una dedica speciale al piccolo Emanuele! Scopri cosa gli dà energia per i gol. #Lazio #Castellanos #Calcio

Valentín “Taty” Castellanos è diventato il simbolo della rinascita della Lazio, guidandola a una vittoria cruciale contro il Genoa a Marassi. Con la sua prestazione stellare, l’attaccante argentino non solo ha illuminato il campo, ma ha anche condiviso un’intervista con DAZN che ha rivelato un mix di gioia, maturità e un tocco personale che affascina i tifosi. Cosa c’è dietro la sua esultanza e come mantiene alta la motivazione? Le sue parole offrono uno sguardo intrigante su ciò che spinge un calciatore al top.

Durante l’intervista, Castellanos ha espresso soddisfazione per il match e condiviso dettagli che catturano l’attenzione: «Siamo contenti per la partita, è stata una settimana buona. Esultanza? Questo stadio mi ispira, Emanuele mi dà energia, l’ho visto ieri in hotel e penso che la prossima volta lo porto a Roma. Marusic? Calciatore importante, abbiamo tanti infortunati e non è una cosa buona, ma dobbiamo continuare a lavorare. Quanti gol potrei fare? Spero tanti, lavoro sempre per la squadra, poi i gol arrivano giocando così ed è più facile perché la squadra lavora bene». Questa citazione non solo evidenzia il suo entusiasmo, ma anche un legame emotivo che potrebbe essere la chiave per future imprese.

Analizzando le sue dichiarazioni, emerge un ritratto di umiltà e dedizione al gruppo. Castellanos sottolinea l’importanza di superare le difficoltà, come l’emergenza infortuni, con un semplice ma potente mantra: “continuare a lavorare”. Curiosità: come fa un giocatore a trasformare l’energia di un tifoso in gol decisivi? Il suo approccio dimostra che i successi personali dipendono dal benessere collettivo, rendendo la sua storia ancora più avvincente per chi segue il calcio.

Al cuore di tutto, c’è un retroscena commovente che aggiunge calore alla narrazione: la dedica a un giovane tifoso di nome Emanuele, fonte di ispirazione per Castellanos. In un momento in cui la Lazio ha bisogno di coesione, le sue parole e azioni tracciano una strada fatta di unità, impegno e quel pizzico di emozione che potrebbe cambiare le sorti della squadra. Cosa succederà la prossima volta che porterà Emanuele a Roma? I fan non vedono l’ora di scoprirlo.

Zaccagni a Sky: La squadra reagisce con vittoria per i tifosi, ma dopo una settimana di rabbia… se giochiamo sempre così?

La Lazio espugna Genova con un 3-0 roboante: Zaccagni parla di rabbia e riscossa per i tifosi #Lazio #Zaccagni #VittoriaCalcio

In un momento di vera crisi per la Lazio, la squadra ha finalmente mostrato il suo vero volto, conquistando una vittoria schiacciante per 3-0 sul campo del Genoa. Questa prestazione carica di orgoglio ha spazzato via, almeno per un po’, le ombre di una settimana complicata, e a esprimere il sentimento dello spogliatoio ci ha pensato il capitano, Mattia Zaccagni. Le sue parole, catturate dai microfoni di Sky Sport, non solo raccontano la reazione del gruppo, ma accendono la curiosità su come una squadra possa ritrovare se stessa dopo le delusioni recenti.

Zaccagni ha messo in luce la reazione collettiva, trasformando la frustrazione in motivazione. «Abbiamo dato una risposta da squadra, quello che cercavamo era questo. È stata una settimana con tanta rabbia e tristezza per il derby perso e per la delusione che abbiamo dato ai nostri tifosi. Noi li ringraziamo anche oggi perché sono venuti a sostenerci, la vittoria è per loro. Il cambio di modulo? Se mettiamo questa cattiveria e questa intensità non fa differenza. Noi dobbiamo sempre scendere in campo così per portare a casa il risultato». Queste frasi, cariche di emozioni, non solo ringraziano i fan, ma invitano a riflettere su cosa davvero conta nel calcio: l’atteggiamento che può fare la differenza in campo.

Oltre alla tattica, Zaccagni sposta l’attenzione su elementi essenziali come la “cattiveria” e l'”intensità”, che erano venuti a mancare nelle partite precedenti. Di fronte a un’emergenza che ha costretto a ridisegnare la squadra, il capitano chiarisce che il successo non dipende dai moduli, ma da questa ritrovata energia aggressiva, un dettaglio che incuriosisce e fa pensare a quanto il mindset possa ribaltare le sorti di una stagione.

Questa vittoria, dedicata ai tifosi che hanno sostenuto la squadra anche in trasferta, non è solo un sollievo per la classifica, ma un segnale di rinascita. Zaccagni ha tracciato la via: la Lazio ha riscoperto il suo spirito combattivo e la connessione con i propri sostenitori, rendendo questa serata a Genova un punto di partenza per il futuro. Ora, la squadra sa esattamente quale strada seguire per tornare ai livelli che tutti aspettano.

Genoa Lazio. Tutti i 3 gol dell’incontro di Marassi

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Eccoli tutti e 3 i gol della Lazio realizzati ieri allo stadio Marassi di Genova. Un tre a zero che non lascia spazio a dubbi sulla netta vittoria dei capitolini.

Le reti di Cancellieri, Castellanos e Zaccagni, ridanno tranquillità alla squadra di Sarri che ora dovrà affrontare il Torino dell’ex Marco  Baroni.

 

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Una Vittoria che scaccia tante paure. Un 3 a 0 netto che riporta la Lazio in alto

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Meno male! Genoa Lazio era importante, molto importante per tantissime ragione che conosciamo tutti.

Vincere a Marassi per tre reti a zero, non era poi cosa così scontata, soprattutto contro una squadra che cerca ancora la prima vittoria in campionato e che invece è stata dominata dal primo all’ultimo minuto.

Fra i protagonisti del match c’è sicuramente l’MVP dell’incontro, Matteo Cancellieri che, oltre allo splendido gol, ha dimostrato di essere un giocatore importante che di sicuro darà il suo contributo in questa stagione.

 

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Sarri in conferenza: “Taglio Dele-Bashiru? Dipende dai tempi di recupero, e mantengo la promessa con Basic”

Rivela le tattiche e i retroscena del tecnico dopo la vittoria!

Scopri cosa ha detto il mister in conferenza stampa, dai moduli di gioco agli infortuni, con parole che lasciano spazio a intriganti sviluppi per la squadra. Preparati a un’analisi che potrebbe cambiare le prospettive del campionato! #Lazio #Calcio #ConferenzaStampa #TatticheSegrete

Il tecnico ha affrontato vari temi dopo la larga vittoria esterna, offrendo insight che potrebbero incuriosire i fan sulla strategia della squadra. Le sue dichiarazioni rivelano un approccio flessibile, capace di adattarsi alle sfide del campo e mantenere l’equilibrio tra attacco e difesa.

Sul tema del doppio attaccante, ha spiegato: “Una situazione alternativa lo è, anche durante la preparazione abbiamo dedicato allenamenti a questo modulo. Per quel che conta il modulo, perché poi quando giochi con quest’applicazione, questa determinazione, quando i quattro giocatori offensivi fanno questo tipo di prestazione, giocare col vertice basso o col vertice alto non penso faccia la differenza. Però è un’alternativa da tenere in forte considerazione”. Queste parole suggeriscono una tattica che potrebbe essere chiave per future partite, tenendo i tifosi con il fiato sospeso su come si evolverà.

Tornando al passato, il discorso si è esteso a confronti storici: “Baroni? Io questo modulo l’ho fatto dal 2002 al 2016. Ci dirà il tempo se questo è il nostro vestito migliore o no. È tutto da vedere se con questo tipo di soluzione si mantiene anche equilibrio. Vediamo, sicuramente durante la stagione ci tornerà utile. Se sarà il vestito che utilizzeremo di più, non so ancora dirtelo”. Un’affermazione che invita a riflettere su come le esperienze pregresse influenzeranno il presente, alzando l’asticella dell’interesse per gli appassionati.

Un altro punto di curiosità riguarda un giocatore offensivo: “Io sono più contento se fa gol in maniera… lui ne può fare tanti, ha qualità fisiche, tecniche, a livello realizzativo può crescere. Venendo fuori a giocare ha qualità anche per mandare i compagni. Lo sa fare piuttosto bene. Però è un giocatore che anche in area può essere pesante”. Questa descrizione dipinge un profilo versatile, lasciando spazio a speculazioni su come questo elemento possa impattare le prossime sfide.

Sull’aggiornamento degli infortuni, le parole sono state caute: “In questo momento ti so dire poco. Marusic sembra essere un risentimento su una vecchia cicatrice. Se è solo infiammato è poca roba, se sulla cicatrice è successa qualche lesione, è un’altra storia. Piccola distorsione per Pellegrini, anche lì bisogna valutare domani”. Tali dettagli tengono i lettori in attesa, chiedendosi come questi imprevisti influenzeranno la formazione.

Per un altro elemento della rosa: “Ha cominciato a fare piccole parti dell’allenamento col gruppo però non era assolutamente pronto per scendere in campo. Rivalutiamo durante la settimana, penso sia più probabile dopo la sosta”. Questa affermazione solleva interrogativi sul timing del recupero e sul potenziale ritorno, un aspetto che potrebbe essere decisivo per il morale della squadra.

Riguardo alle difficoltà psicologiche: “Il più in difficoltà a livello psicologico ero io, i giocatori hanno aiutato me, hanno fatto una settimana di alto livello. Loro sono usciti dal derby sicuramente meglio di me. A livello tattico abbiamo fatto una full immersion settimanale, ci sono venute fuori palle gol sulle situazioni su cui avevamo lavorato. Questo ci dà sicuramente soddisfazione”. Un’ammissione che aggiunge un tocco umano, rendendo la storia più relatable e intrigante.

Sulle scelte di formazione: “Io e il direttore abbiamo fatto una riunione con i medici, ci siamo fatti dare i tempi di recupero di tutti gli infortunati. Chi aveva la possibilità di stare a fermo più a lungo più elevata era Dele, abbiamo fatto questo cambio in attesa che guarisca e rimetterlo in lista vedendo poi chi togliere in base all’evoluzione della situazione che ci saranno nei prossimi venti-trenta giorni. Per lui si parlava di più di trenta giorni”. Questa decisione, descritta con precisione, fa crescere la curiosità su come gestirà la rosa nei prossimi match.

Infine, un momento di omaggio: “Ne stavamo parlando stamattina. So che era uno di noi, facciamo le condoglianze. Le porto io a nome del direttore, del presidente, di tutta la società a tutta la famiglia. Se ne va uno di noi”. E concludendo con un giocatore rientrato: “L’ho visto bene e mi fa piacere. Io il 31 di agosto, quando abbiamo fatto le liste, l’ho chiamato e gli ho detto che andava fuori lista ma non fuori rosa. Si doveva tenere pronto, durante l’anno c’erano due slot per cambiare le liste e quindi aveva anche possibilità di rientrare dentro. È successo, mi fa piacere di aver mantenuto la parola spesa a fine agosto. Mi fa piacere soprattutto la risposta del ragazzo. Fisicamente e mentalmente non aveva mai mollato. Anche stasera la squadra ha alternato accelerazioni, verticalizzazioni, attacco degli spazi a qualche momento di palleggio. La partita più che sul palleggio era preparata sugli attacchi degli spazi, quindi va bene così”. Queste riflessioni finali sottolineano la resilienza e l’adattabilità, lasciando i lettori con spunti su cosa attendersi dalla squadra in futuro.

Riforma epocale nel calcio italiano: Figc rivoluziona arbitri e governance!

La FIGC rivoluziona gli arbitri: un passo verso un calcio italiano più trasparente e moderno? #FIGC #RiformaCalcio #Arbitri

Il calcio italiano è pronto per un cambiamento che potrebbe ridefinire il gioco, partendo proprio dal cuore delle partite: gli arbitri. Con la FIGC che accelera sulla riforma, l’attenzione si concentra su un sistema arbitrale da anni al centro di dibattiti accesi. Immaginate un futuro dove gli arbitri di vertice, quelli che decidono le sorti di Serie A e Serie B, operano in un contesto più professionale e trasparente – è questo il quadro che il presidente Gabriele Gravina ha delineato in una recente riunione a Roma.

Al centro della proposta c’è l’idea di separare gli arbitri di alto livello dal controllo diretto dell’AIA, creando un nuovo organismo gestito congiuntamente da FIGC, Lega Serie A e Lega Serie B. COMUNICATO – Sì è riunito oggi, presso la sede della FIGC a Roma, il tavolo delle componenti federali per affrontare alcune tematiche urgenti per il movimento calcistico italiano. Questo passaggio non solo eleva il livello di professionalizzazione, ma mira anche a garantire una maggiore trasparenza, ispirandosi ai modelli organizzativi più avanzati a livello internazionale. Cosa significherà per le prossime stagioni? Potrebbe essere la chiave per ridurre controversie e aumentare la fiducia dei tifosi.

L’obiettivo è duplice e ambizioso: da una parte, professionalizzare ulteriormente la categoria arbitrale; dall’altra, adottare un approccio più moderno che risponda alle esigenze del sistema. Durante l’incontro, Convocati dal presidente Gabriele Gravina, hanno preso parte all’incontro Ezio Maria Simonelli per la Lega Serie A, Paolo Bedin per la Lega B, Matteo Marani della Lega Pro, Giancarlo Abete della Lega Nazionale Dilettanti, Umberto Calcagno per l’AIC, Renzo Ulivieri in rappresentanza dell’AIAC e Antonio Zappi per l’AIA. Si è discusso di sostenibilità economica, investimenti e, soprattutto, una rivisitazione dei servizi arbitrali, con un focus sulla valorizzazione e professionalizzazione degli arbitri di vertice.

La proposta specifica riguarda la CAN (Commissione Arbitri Nazionale), con l’idea di costituire una realtà indipendente che coinvolga FIGC, Lega Serie A e Lega Serie B. Diversi i temi affrontati con al centro la sostenibilità nella sua accezione più ampia, quindi quella economico-finanziaria, ma anche le attività per agevolare nuovi investimenti e maggiori patrimonializzazioni, sempre più formazione manageriale, una rivisitazione della politica dei servizi arbitrali e una nuova organizzazione degli arbitri di vertice, con lo scopo di valorizzarne e professionalizzarne l’operato. Questo nuovo ente assorbirebbe l’attuale organico della CAN, supportandolo con strutture tecniche, organizzative e di marketing, liberando risorse per lo sviluppo della categoria. È un’evoluzione che, se implementata, potrebbe rendere il calcio italiano più competitivo e equo, rispondendo alle pressioni per una maggiore responsabilizzazione.

Mentre i dettagli verranno affinati nelle prossime settimane, questa riforma apre scenari intriganti per il futuro del calcio. Con un’attenzione anche alle attività giovanili e dilettantistiche, come il doppio tesseramento calciatore-arbitro e la figura del dirigente-arbitro, la FIGC sta delineando un percorso che potrebbe finalmente portare a un sistema più solido e apprezzato da tutti. Come evolverà questa storia? Il mondo del calcio italiano è in attesa di scoprire i prossimi passi.

Genoa-Lazio, le dichiarazioni di Sarri post partita: cosa ha davvero detto il tecnico?

Le dichiarazioni del tecnico biancoceleste dopo la vittoria schiacciante sul Genoa

Cosa ha detto l’allenatore biancoceleste dopo il 3-0 in Serie A? Una prestazione dominante che evidenzia crescita e determinazione, suscitando curiosità su come la squadra possa proseguire. Scopriamo le sue riflessioni nel post partita, che rivelano il dietro le quinte di una settimana complicata. #Lazio #SerieATim #PostPartita

Dopo una vittoria netta e convincente, l’allenatore si è presentato ai microfoni di Sky Sport con un sorriso che trasmette fiducia. La squadra ha mostrato compattezza e cinismo, superando un momento delicato della stagione. Queste dichiarazioni non solo ripercorrono la partita, ma anche le sfide recenti, lasciando i tifosi curiosi su cosa riserverà il futuro. Ecco cosa ha evidenziato nei suoi commenti.

Sul sistema, l’allenatore ha sottolineato: «Se giochiamo con questa determinazione, possiamo adottare qualsiasi modulo. Non è quello la variabile decisiva. Fa piacere che, in una settimana piena di difficoltà, sia arrivata una prestazione del genere. La vittoria è meritata, forse il risultato è un po’ troppo largo». Queste parole accendono l’interesse, mostrando come la mentalità sia più importante della tattica.

Riguardo a cosa ha detto dopo il derby, ha condiviso: «Io avrei accettato di venire qui in altre condizioni. La scelta era stata fatta e mi sembrava un tradimento tirarmi indietro di fronte a una difficoltà, soprattutto nei confronti dei tifosi. Abbiamo perso un derby in maniera discutibile e la nostra classifica andava risollevata subito». Questa riflessione aggiunge un tocco personale, incuriosendo sui legami emotivi con i sostenitori.

Sulla sconfitta nel derby, ha ammesso: «Non dipende dal ruolo che ricopri nel club, ma dal rapporto che hai con i tifosi. Per me è stata dura: ho passato una settimana difficile». Queste parole dipingono un quadro autentico, invitando i lettori a riflettere sull’impatto psicologico delle sconfitte.

Parlando di Gotti, ha rivelato: «Era la mia fonte, Luca è un ragazzo molto intelligente, capisce ambienti e situazioni più velocemente di me e aveva quasi sempre ragione, io sono più “animale”». Un commento che stuzzica la curiosità sui rapporti professionali e le dinamiche interne.

Infine, su Basic, ha spiegato: «Io con Basic ho parlato chiaro il 31 agosto, rimaneva momentaneamente fuori dalla lista ma lo consideravo in rosa. Si è sempre allenato con noi con grande impegno, quello che gli avevo detto si è poi avverato e mi ha fatto piacere la risposta seria. Per lui non era una serata semplice». Questa dichiarazione chiude con un’occhiata alle performance individuali, lasciando i fan entusiasti per le prossime sfide. Con queste insights, la stagione della squadra appare più intrigante che mai.

Genoa, Ottolini non sottovaluta la Lazio: “Assenze relative, resta una squadra fortissima”

Il DS del Genoa sfida la Lazio: assenze o no, è una formazione da non sottovalutare! #Genoa #Lazio #SerieA

Nel prepartita della partita tra Genoa e Lazio, valida per la Serie A e in programma allo stadio Luigi Ferraris, il direttore sportivo del Genoa, Marco Ottolini, ha parlato ai microfoni di Sky Sport, focalizzandosi sulla necessità di migliorare il gioco offensivo della sua squadra. Le sue parole riflettono l’ambizione del Grifone di trovare nuove strategie per aumentare la pericolosità in attacco, nonostante le difficoltà recenti.

«Tutta la nostra fase offensiva deve fare meglio, abbiamo nuove dinamiche da trovare. Speriamo di essere sulla strada giusta per entrare più dentro l’area e avere più occasioni, ci stiamo lavorando. Le tante assenze della Lazio sono relative, resta una squadra veramente forte che conosciamo bene. Qui a Marassi abbiamo faticato contro di loro negli ultimi anni e vorremmo rifarci stasera».

Queste dichiarazioni di Ottolini evidenziano come il Genoa stia lavorando per superare le lacune in fase offensiva, specie dopo prestazioni non all’altezza. Pur riconoscendo le assenze che pesano sulla formazione biancoceleste, lui insiste sulla sua forza complessiva, dipingendola come un avversario temibile.

La gara assume un’importanza cruciale per entrambe le squadre, con il Genoa a caccia di punti per uscire dalla zona critica della classifica, mentre la Lazio mira a un posto in Europa. Con il Grifone determinato a invertire il trend negativo contro i biancocelesti, la sfida di Marassi promette emozioni e potrebbe segnare una svolta per i rossoblù, offrendo ai tifosi una serata piena di tensione e speranze.

Genoa-Lazio: I migliori e i peggiori della sfida di Serie A!

Le pagelle di Genoa-Lazio: sorprese e delusioni dalla quinta giornata di Serie A!

Le pagelle del match tra Genoa e Lazio, valido per la quinta giornata del campionato di Serie A 2025/2026, offrono uno sguardo intrigante su chi ha brillato e chi ha faticato in campo. Ti starai chiedendo: quali giocatori hanno lasciato il segno e chi invece ha deluso le aspettative? Scopriamolo insieme, analizzando i voti che rivelano le vere storie dietro questa partita.

I VOTI ci portano dritti al cuore dell’azione, evidenziando le performance individuali che potrebbero influenzare il prosieguo della stagione. Per il Genoa, i risultati sono un mix di alti e bassi, con alcuni elementi che non hanno convinto del tutto.

Per i rossoblù, ecco i voti dettagliati: Leali 5.5; Norton-Cuffy 5.5, Ostigard 6, Vasquez 5, Martin 5 (84’ Venturino s.v); Masini 5.5 (68’ Stanciu 5.5), Frendrup 5; Ellertsson 5.5, Malinovskyi 5.5 (69’ Ekhator 5), Vitinha 5.5 (68’ Carboni 5.5); Colombo 5 (69’ Ekuban 5). Chissà se questi numeri cambieranno il morale della squadra per le prossime sfide?

Passando alla squadra biancoceleste, le pagelle mostrano qualche nota positiva che potrebbe sorprendere i fan. I voti per la Lazio sono: Provedel 6; Marusic 6.5 (31’ Hysaj 6), Gila 6 (84’ Patric s.v), Romagnoli 6.5, Pellegrini 6 (69’ Nuno Tavares 6); Basic 6, Cataldi 6.5 (84’ Pedro s.v), Cancellieri 7.5, Dia 6, Zaccagni 7; Castellanos 7.5 (84’ Provstgaard s.v). Queste valutazioni fanno riflettere: chi tra questi è pronto a diventare il protagonista delle prossime gare?

In sintesi, queste pagelle non solo riassumono una partita, ma accendono la curiosità su cosa riserverà il futuro per Genoa e Lazio in questa stagione di Serie A, con tanti interrogativi su recuperi e conferme.

Lazio, Marusic verso il Montenegro: la convocazione che agita la sosta nazionale

Lazio chiama l’Europa: Marusic in Nazionale, cosa ci aspetta in questa pausa?

I tifosi della Lazio sono sempre in fibrillazione quando arriva la pausa per le Nazionali, e stavolta non fa eccezione. Immaginate i giocatori che lasciano Formello per volare verso nuove avventure: sarà un periodo di attesa e curiosità, con la squadra biancoceleste che rischia di perdere pezzi importanti per impegni internazionali. Ma chi sarà il protagonista stavolta? #Lazio #Nazionali #Marusic

La Lazio si trova di fronte a giorni cruciali, con diversi calciatori pronti a rispondere alle convocazioni delle loro nazionali. È quel momento delicato in cui gli allenatori devono gestire assenze e incognite, come viaggi estenuanti o possibili infortuni, ma che per i giocatori rappresenta un’opportunità unica per brillare su un palcoscenico globale. Chissà se questa sosta porterà sorprese inaspettate o confermerà le stelle della rosa?

Tra i convocati spicca Adam Marusic, l’esterno classe 1992 che è un pilastro sia per la Lazio che per il Montenegro. Questo difensore versatile, capace di giocare su entrambi i lati, è stato chiamato dal commissario tecnico montenegrino per le sfide di ottobre contro Isole Far-Oer e Liechtenstein, parte del cammino verso le qualificazioni europee. Arrivato a Roma nel 2017, Marusic è uno dei veterani della squadra, con oltre 50 presenze internazionali all’attivo – un record che fa pensare: riuscirà a ispirare la sua nazionale come fa con la Lazio?

Ma la pausa non coinvolge solo Marusic; altri elementi della rosa potrebbero ricevere chiamate dalle rispettive federazioni, lasciando la squadra a lavorare con un organico ridotto. Sarà intrigante vedere come il gruppo biancoceleste gestirà questa situazione, concentrandosi su recuperi e affinamenti tattici nei prossimi giorni. I fan si chiederanno: quali novità emergeranno da Formello in assenza di questi giocatori?

Per la Lazio, questa interruzione è un vero banco di prova: da una parte, mantenere la forma di chi è in Nazionale; dall’altra, sfruttare il tempo per raffinare i meccanismi di gioco. In particolare, Tudor potrà approfittare di questo periodo per rafforzare la fase difensiva, un’area dove la squadra ha ancora margini di crescita e che potrebbe fare la differenza al ritorno in campionato.

Con Marusic impegnato in Montenegro e altri compagni lontani, la Lazio dimostra ancora una volta il suo dna internazionale. I tifosi seguiranno con passione le imprese dei loro beniamini, sperando che tornino a Roma carichi e in salute, pronti a infiammare la stagione. Chissà quali storie nasceranno da questa pausa?

Genoa-Lazio: Crisi in difesa, Pellegrini costretto al cambio improvviso!

Infortunio per Luca Pellegrini: il terzino Lazio zoppica via dal campo e il confronto con l’allenatore accende i dubbi. Prime sensazioni positive o rischio emergenza? #Lazio #Calcio #Infortuni

La serata si complica per la Lazio, con il terzino Luca Pellegrini che abbandona il campo zoppicando, aggiungendo tensione a una squadra già provata. Dopo la sostituzione forzata di Adam Marušić, ecco un altro stop per il laterale sinistro, cresciuto nelle giovanili romaniste e arrivato in estate per rafforzare la difesa.

Questo doppio colpo solleva interrogativi sui piani della formazione biancoceleste, alle prese con un calendario intenso tra campionato e coppe. Le condizioni dei due difensori saranno chiare solo dopo gli esami strumentali, ma le prime sensazioni raccolte a bordocampo lasciano intravedere un cauto ottimismo, come riportato dalle fonti vicine alla squadra.

Secondo quanto emerso, Pellegrini ha avuto un lungo colloquio con l’allenatore subito dopo l’uscita: il difensore avrebbe manifestato la volontà di proseguire la gara, ritenendo l’infortunio una semplice contusione. Tuttavia, è stata scelta la prudenza per evitare rischi, specialmente dopo il caso di Marušić, evidenziando quanto sia cruciale gestire le energie in una stagione così densa.

L’episodio sottolinea la vulnerabilità del reparto difensivo della Lazio, che ha spesso dovuto affrontare assenze chiave negli ultimi anni. Con due esterni out, le opzioni si riducono, spingendo verso alternative come l’impiego di Manuel Lazzari o l’adattamento di giocatori più offensivi per colmare il gap.

Dal punto di vista mentale, la squadra dovrà mostrare resilienza e flessibilità, specialmente dopo prestazioni altalenanti. La Lazio non può permettersi ulteriori intoppi se vuole rimanere in lizza per le zone europee della classifica.

Nelle prossime ore, gli esami medici saranno decisivi: se per Pellegrini si tratta solo di una botta, il suo ritorno potrebbe essere rapido, mentre la situazione di Marušić resta più incerta a causa dei suoi precedenti problemi muscolari. La speranza è che entrambi tornino presto, evitando che questo momento difficile si trasformi in una vera crisi difensiva.

Debutto da sogno: Cancellieri segna il primo gol e sblocca Lazio-Genoa!

Il talento di Cancellieri brilla: primo gol per la Lazio che decide subito contro il Genoa! #Lazio #SerieA #CalcioGiovani

La Lazio ha finalmente celebrato il primo gol di Matteo Cancellieri, un esterno offensivo di 22 anni arrivato in squadra nell’estate del 2022 dal Verona. Questo giovane talento romano, apprezzato per la sua velocità e abilità nel superare gli avversari, ha rotto il ghiaccio con la maglia biancoceleste, segnando dopo appena quattro minuti dall’inizio della partita contro il Genoa.

L’azione che ha portato al gol è stata il risultato di un bel gioco di squadra: Taty Castellanos, l’attaccante argentino, ha fornito un assist preciso che ha permesso a Cancellieri, con la numero 22 sulle spalle, di superare il portiere e firmare la sua prima rete ufficiale. Si tratta di un traguardo atteso da tempo, arrivato dopo la sua 34ª presenza con la Lazio.

Un gol che vale più di una rete

Per Cancellieri, questo non è solo un gol, ma un passo significativo nella sua crescita. Dopo una stagione di adattamento e diverse entrate in campo da subentrato, ha dimostrato di poter fare la differenza anche sotto porta, mostrando le sue qualità in dribbling e costruzione, ma finalmente traducendole in un risultato concreto.

In un momento chiave per la Lazio, che sta lottando per posizioni di vertice in Serie A e per confermarsi in Europa, il contributo di giovani come Cancellieri è essenziale. Offre profondità alla squadra e alternative preziose per i titolari, aiutando a mantenere la competitività.

Con questa rete, Cancellieri entra nella storia recente della Lazio, regalando ai tifosi una gioia che potrebbe essere solo l’inizio di un percorso promettente e ricco di successi.