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Odissea Atac, monta la rabbia dei laziali e non solo : “Vergognoso”

Il trasporto pubblico a Roma, gestito da Atac, continua a rappresentare una sfida per cittadini e tifosi. Il 1 ottobre, alle ore 13:10, a Piazzale Flaminio la pensilina dell’autobus sostitutivo del tram 2 era piena di tifosi della Lazio, tutti in attesa di un mezzo che li avrebbe portati verso Ponte Milvio e, infine, allo stadio Olimpico per assistere alla partita Lazio Empoli. Tuttavia, l’autobus non si vedeva all’orizzonte, lasciando gli utenti delusi, sconsolati e ammassati.

Atac e L’attesa infinita: Un problema

Il problema dell’attesa dei mezzi di Atac, purtroppo, non è nuovo. Gli orari incerti e le lunghe attese continuano a creare malumore tra i romani. In questo caso, l’autobus per Ponte Milvio è arrivato dopo un’attesa di oltre 40 minuti, quando ormai l’orario di inizio della partita si avvicinava sempre più. Gli utenti presenti aumentavano man mano, contribuendo a creare un’atmosfera di frustrazione.

La Rabbia dei Tifosi e Degli Utenti

Quando finalmente l’autobus è arrivato, la situazione a bordo è diventata insostenibile. Il mezzo era sovraffollato, con persone ammassate una sopra l’altra, trasformando il viaggio in un vero e proprio incubo. Molti dei tifosi, alcuni dei quali erano appena usciti dal lavoro, hanno espresso la loro rabbia. “È vergognoso aspettare così tanto” ha commentato un lavoratore. “Se avessi saputo che sarebbe andata così, non avrei nemmeno acquistato il biglietto”, ha affermato una coppia di tifosi di mezza età.

Disagi per i Turisti e Città

Il malcontento non è limitato solo ai tifosi. Anche i normali utenti dei mezzi pubblici, che non erano interessati alla partita, hanno vissuto un’esperienza altrettanto negativa. Due signore indiane, cercando di uscire dall’autobus, hanno dovuto letteralmente fare lo slalom tra la folla. Un padre e una figlia stranieri, venuti a Roma per vedere la partita, si sono trovati immersi in questa situazione, commentando con un affranto “It’s very hot”.

Atac e la Mobilità Pubblica: Una Sfida per il Giubileo

Con l’avvicinarsi del Giubileo, Roma si trova di fronte a una sfida cruciale: rendere i mezzi pubblici efficienti e all’altezza di una capitale mondiale. Gli episodi come quello descritto evidenziano quanto ci sia ancora da fare per migliorare il servizio. Uscire di casa ore prima per un evento e passare più tempo sui mezzi pubblici che all’evento stesso è una problematica che rischia di allontanare i tifosi dagli stadi.

Soluzioni e Considerazioni

Per evitare situazioni simili in futuro, sarebbe necessario potenziare le corse degli autobus in occasioni speciali come le partite di calcio, garantendo un servizio che inizi almeno due ore prima dell’inizio dell’evento e continui anche dopo. Questa inefficienza non solo danneggia l’immagine della città e dell’Atac, ma influisce negativamente anche sulle società calcistiche come Lazio e Roma.

La mobilità sostenibile, come le biciclette elettriche e i monopattini, non è ancora accessibile a tutti. E mentre la passione calcistica rimane forte, anche il più fervido tifoso può perdere la pazienza di fronte a un servizio pubblico così carente. Il miglioramento del trasporto pubblico di Atac è non solo un obbligo nei confronti dei cittadini, ma un passo necessario per mantenere la città Roma competitiva e accogliente agli occhi di tutti.

Federico Terenzi.

Maestrelli Lazio, Inzaghi: «Oggi sarebbe stato il giorno del suo compleanno». Il RICORDO del mister

Il discorso di Simone Inzaghi al CONI

Durante un evento al Salone d’Onore del CONI, Simone Inzaghi ha tenuto un discorso toccante in occasione del ricevimento del premio Manlio Scopigno. Inzaghi, attualmente tecnico dell’Inter, ha colto l’occasione per riflettere sul suo passato legato alla Lazio, condividendo emozioni e ricordi che riguardano tanto la sua carriera da calciatore quanto quella da allenatore.

Riflessioni di Inzaghi sul suo passato

Inzaghi ha espresso la sua profonda gratitudine per aver avuto l’opportunità di ricevere questo prestigioso riconoscimento. Ha ricordato con affetto di aver vinto questo premio sia quando allenava la squadra primavera, sia ora come allenatore della prima squadra. Nel suo intervento, ha menzionato due figure di grande rilevanza per lui: Manlio Scopigno, a cui è intitolato il premio, e Tommaso Maestrelli, il cui compleanno ricorreva proprio quel giorno. Inzaghi ha dedicato un pensiero speciale al figlio di Maestrelli in sala, sottolineando quanto questo ricordo sia significativo per lui.

Un tributo a Felice Pulici

Nel corso del suo intervento, Inzaghi ha voluto rendere omaggio anche a Felice Pulici, figura incisiva nella sua carriera. Riflettendo sul suo arrivo alla Lazio nel 1999, Inzaghi ha ricordato il supporto ricevuto da Pulici e da Governato, entrambi dirigenti della società all’epoca. Ha descritto Felice Pulici come una persona fondamentale che lo ha assistito nei suoi primi passi nel mondo del calcio professionistico, cambiando il corso della sua carriera. Ha concluso il suo discorso condividendo il premio con tutto lo staff, i giocatori e la società che lo hanno accompagnato in questo percorso di successo.

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Romulo: «Ho un legame particolare con la LAZIO e la FIORENTINA…»

Romulo, ex calciatore noto per le sue esperienze con Lazio, Fiorentina e Verona, ha recentemente espresso le sue emozioni e pensieri dopo aver assistito come tifoso a due partite importanti. Ha parlato ai microfoni di Radio Firenze Viola, evidenziando il suo legame speciale con le squadre che lo hanno visto crescere professionalmente. Recentemente, si trovava al Franchi per tifare per la sua amata Fiorentina, e, solo pochi giorni prima, era presente all’Olimpico per assistere alla partita dei biancocelesti contro il Nizza, occasione in cui ha ricevuto calorosi applausi dai tifosi.

Le Parole di Romulo

Romulo ha sottolineato quanto le squadre siano simili a una famiglia, un contesto in cui sacrifici e dedizione creano legami duraturi. "Quando dai tutto per una squadra – ha dichiarato – questa diventa una famiglia per te". La Fiorentina, in particolare, ha avuto un impatto significativo sulla sua crescita, aiutandolo a diventare uomo e instaurando un legame speciale con Firenze. Esprime profonda gratitudine verso la città e la squadra per avergli aperto le porte dell’Italia.

Esperienze e Passioni in Italia

Durante l’intervista, Romulo ha spiegato quanto le sue esperienze con il Verona e la Lazio abbiano contribuito alla sua formazione. A Verona, non solo ha trovato una dimensione professionale importante, ma ha anche ricoperto l’onorevole ruolo di capitano. A Firenze, oltre alla crescita calcistica, ha imparato ad apprezzare la cultura italiana, sviluppando un particolare interesse per la lingua e la cucina, con piatti preferiti come la bruschetta al pomodoro e la bistecca.

Il suo racconto, ricco di emozioni e ricordi, riflette un percorso calcistico segnato da affetti e legami indissolubili. Romulo dimostra di aver vissuto appieno le sue esperienze italiane, non solo come professionista del calcio, ma anche come individuo che ha trovato una seconda casa in Italia.

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Campionato di Serie A: due giocatori della squadra biancoceleste selezionati nella formazione ideale.

La Serie A ha recentemente annunciato la Top XI per la settima giornata di campionato, mettendo in luce le prestazioni eccezionali dei calciatori. In questa formazione ideale, spiccano due giocatori della Lazio, che hanno attirato l’attenzione per le loro giocate decisive.

Prestazioni Eccezionali e Curiosità

Tra i protagonisti della settimana, il portiere De Gea si è distinto per aver parato ben due rigori, dimostrando ancora una volta la sua abilità tra i pali. Sul fronte offensivo, Marcus Thuram e Mateo Retegui hanno messo a segno una tripletta ciascuno, rendendo la loro presenza indispensabile per le rispettive squadre. Scott McTominay ha sorpreso tutti segnando un gol fulmineo dopo appena 26 secondi di gioco.

Nuno Tavares, sulla fascia sinistra, continua a fare la differenza: ha fornito il suo quinto assist stagionale, rafforzando il suo ruolo in classifica come uno dei migliori nel suo ruolo. In compagnia di Zaccagni, ricrea una sinergia d’attacco che risulta spesso vincente.

Lazio in Prigione: Chi Sono i Selezionati?

La Lazio, nota per il suo gioco dinamico, ha visto due dei suoi giocatori guadagnarsi un posto in questa prestigiosa selezione. Grazie alle prestazioni brillanti nel corso della settimana, la squadra romana continua a dimostrare il suo valore nel campionato. La loro inclusione nella Top XI è un riconoscimento del contributo significativo di questi giocatori al successo della squadra.

La lista completa dei giocatori selezionati e ulteriori dettagli sulla settimana calcistica sono disponibili tramite i collegamenti esterni forniti, permettendo di approfondire le performance individuali e delle squadre coinvolte.

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Scomparsa di Neeskens: il leggendario giocatore dell’Arancia Meccanica muore a 73 anni.

Il mondo del calcio è in lutto per la scomparsa di Johan Neeskens, noto come “l’altro Johan” dell’indimenticabile squadra dell’Arancia Meccanica e del leggendario Ajax degli anni ’70. L’ex centrocampista olandese è morto all’età di 73 anni. La notizia è stata diffusa dalla federazione calcistica olandese, la KNVB.

Carriera e successi di Johan Neeskens

Neeskens aveva vestito la maglia dell’Ajax, una delle squadre più prestigiose dei Paesi Bassi, contribuendo a scrivere alcune delle pagine più gloriose nella storia del calcio mondiale. Inoltre, era stato un elemento chiave della Nazionale olandese durante il memorabile Mondiale del 1974, quando la squadra fu soprannominata “Arancia Meccanica” per il suo gioco rivoluzionario e spettacolare.

Ricordo da parte della federazione olandese

L’annuncio della sua morte è stato dato con profonda tristezza dalla KNVB. Il messaggio ufficiale recitava: “È con grande tristezza che abbiamo appreso della morte inaspettata di Johan Neeskens. Johan è stato uno dei nostri più grandi. Ci mancherà enormemente.” Alla moglie Marlis, ai figli Christian, Tamara, Bianca e Armand, e ai nipoti, così come a tutti i familiari e amici, vanno le condoglianze e l’augurio di forza per affrontare questo momento di grande dolore. “Riposa in pace, Johan”, ha concluso la federazione.

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Il dramma di Tacconi: «Ecco la mia esperienza durante il doloroso percorso della malattia»

Una battaglia personale

Stefano Tacconi, ex portiere di fama della Juventus, ha recentemente ripercorso il difficile viaggio che ha affrontato dopo essere stato colpito da un aneurisma cerebrale nel 2022. Durante un’intervista concessa a Sportweek, Tacconi ha raccontato dettagliatamente la sua esperienza e le sfide incontrate durante la sua riabilitazione.

Le difficoltà iniziali

Nel corso dell’intervista, Tacconi ha descritto il periodo critico iniziale del suo calvario: "Non capivo niente, e avevo perso trenta chili. Non riuscivo a tenere la testa su, non potevo camminare, balbettavo", ha ricordato. I medici avevano detto a sua moglie che la sua condizione era paragonabile a quella di un bambino di tre anni. Questa situazione lo ha costretto a re-imparare ogni singolo gesto della vita quotidiana. Nonostante tutto, il supporto della famiglia è stato fondamentale. Sua moglie, seguendo diligentemente le istruzioni del professor Barbanera, non ha mai smesso di credere nella sua guarigione.

Il percorso verso la ripresa

Tacconi ha raccontato di essere stato trasferito in un centro riabilitativo a Milano dopo un primo periodo ad Asti, dove il percorso riabilitativo si è dimostrato particolarmente duro. Inizialmente desiderava la solitudine, ma col tempo è riuscito a creare legami con altri pazienti. Un episodio emblematico della sua graduale ripresa è stato quando sua moglie non lo trovò in camera: lui si era unito agli altri degenti per giocare a briscola, ricordandone perfettamente le regole. Questo momento ha segnato un passo importante verso la normalità e ha dimostrato che, nonostante le difficoltà, era sulla strada giusta per la ripresa.

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Anna Falchi: «Confesso di essere stata una vedova di Sarri, ma il gioco di Baroni mi ha fatto cambiare opinione. Ecco la ragione»

Anna Falchi, nota attrice e presentatrice, ha recentemente rilasciato un’intervista a Radiosei, durante la quale ha condiviso il suo punto di vista sulla squadra di calcio della Lazio, di cui è una tifosa appassionata. Durante l’intervista, la Falchi ha offerto un’analisi dettagliata e appassionata delle performance della squadra, con un focus particolare sull’allenatore Sarri e su alcune recenti decisioni societarie.

L’Analisi di Anna Falchi sulla Lazio

Anna ha sottolineato come la Lazio stia mantenendo un andamento positivo, evidenziando la partita recente come un esempio di grande determinazione e voglia di vittoria da parte della squadra. Ha osservato una forte reazione dopo aver subito un gol, evidenziando anche la performance di Castellanos. Nonostante un rigore sbagliato, Castellanos ha saputo riscattarsi fornendo un assist decisivo a Pedro, un calciatore che Anna ammira profondamente. Ha descritto Pedro come una sorta di asso nella manica, elogiandone l’esperienza e la condizione fisica, sebbene quasi sempre in vantaggio in quanto età rispetto ad altri giocatori.

Le Decisioni della Società e il Gioco di Baroni

La conduttrice ha poi espresso la sua opinione sulle scelte effettuate dalla dirigenza della Lazio, in particolare dall’ex presidente Claudio Lotito. Ha lodato le decisioni che, seppur impopolari, si sono rivelate spesso vincenti. Inoltre, ha commentato positivamente il nuovo acquisto Dia, definendolo “sorprendente”. Anna Falchi ha confessato il suo rimpianto come “vedova di Sarri”, un chiaro riferimento al fatto di aver accettato con difficoltà il distacco dall’allenatore. Tuttavia, ha aggiunto che ora trova il calcio di Baroni molto divertente. Ha anche ricordato con affetto il tecnico Inzaghi, un ex calciatore che aveva saputo rappresentare la squadra con grande valore.

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Lazio e Roma, Perrotta: «Le formazioni sono pronte per ottenere risultati positivi, ma attraversano PERIODI totalmente DIFFERENTI»

Le parole di Simone Perrotta, ex centrocampista della Roma, mettono in luce il momento opposto delle due squadre capitoline. Da un lato c’è la Roma, che vive un clima teso e di contestazione dalla partenza di De Rossi, sostituito da Juric. Dall’altro lato, troviamo una Lazio che ha iniziato col piede giusto il campionato, suscitando entusiasmo tra i tifosi. Ecco un’analisi delle dichiarazioni di Perrotta.

Situazione della Roma

Simone Perrotta, intervistato da Vocegiallorossa, ha commentato la situazione della Roma dopo il cambio di allenatore. Con l’esonero di De Rossi, la squadra vive un periodo di incertezza. L’arrivo di Juric porta un diverso stile di gioco che sta generando discussioni tra i tifosi. I giallorossi, infatti, si trovano a dover affrontare una fase di transizione che non è del tutto accettata dalla piazza.

Prospettive della Lazio

In contrasto, la Lazio si sta mostrando una compagine solida e ben avviata in questa stagione di campionato. Secondo Perrotta, inizialmente sembrava che la squadra potesse essere meno competitiva rispetto agli anni precedenti. Tuttavia, i risultati sul campo raccontano una storia diversa, con la squadra che si sta imponendo e mantiene alto il morale tra i suoi sostenitori.

La contrapposizione tra le due squadre di Roma evidenzia quanto rapidamente la situazione di una squadra possa cambiare nel mondo del calcio. Mentre la Roma cerca stabilità e coesione, la Lazio continua sulla sua scia positiva, crescendo nell’entusiasmo collettivo della tifoseria.

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Roma, la sosta per decidere il futuro della panchina : Juric è già in bilico ?

La Roma si è fermata sul pari (1-1) contro il Monza, in una partita che ha deluso le aspettative dei tifosi giallorossi. La squadra di Ivan Juric, subentrato a Daniele De Rossi in panchina, non è riuscita a superare il Monza guidato dall’ex laziale Alessandro Nesta. Nonostante il tecnico croato abbia difeso la prestazione della sua squadra ai microfoni di DAZN, definendola “la miglior prestazione da quando sono qui”, il pubblico romanista sembra avere un’opinione differente.

Critiche a Juric: i tifosi chiedono il ritorno di De Rossi

Mentre Ivan Juric cerca di mantenere la calma e difendere il proprio operato, il clima intorno alla Roma si fa sempre più teso. Sui social, infatti, l’hashtag “Esonero Juric” è subito diventato virale, con molti tifosi che reclamano a gran voce il ritorno di Daniele De Rossi, esonerato poche settimane fa. Il malcontento è evidente e già durante il match contro il Monza è apparso uno striscione di contestazione esposto dalla Curva Sud: “Società fantasma, ‘na squadra de zombie”, un segnale chiaro del disappunto dei tifosi.

La situazione complicata della Roma e la sosta per riflettere

La sosta delle nazionali arriva forse nel momento giusto per la Roma, permettendo alla società di riflettere su una situazione che appare sempre più complessa. Il pareggio contro il Monza ha messo in evidenza le difficoltà della squadra giallorossa nel trovare continuità e identità di gioco sotto la guida di Juric. La società, guidata dal presidente Dan Friedkin, dovrà ora prendere decisioni cruciali per il futuro del club, valutando se confermare la fiducia al tecnico croato o assecondare le richieste dei tifosi, sempre più insistenti nel chiedere il ritorno di De Rossi.

L'INDISCREZIONE - Panchina Milan, Fonseca sulla graticola ! Il Milan avrebbe bloccato l’ex Lazio

Maurizio Sarri, dopo due anni e mezzo alla guida della Lazio, potrebbe presto tornare su una panchina di Serie A. Secondo quanto riportato da Ilario Di Giovanbattista sul suo profilo X, il Milan starebbe valutando la possibilità di esonerare Paulo Fonseca, tecnico arrivato in estate , e sostituirlo proprio con l’allenatore toscano. L’ipotesi di vedere Sarri alla guida del club rossonero sembra prendere forma, con il Milan che riflette su un cambio in panchina dopo un inizio di stagione altalenante.

Fonseca in bilico: il Milan pensa a Sarri

Paulo Fonseca, giunto al Milan nella sessione estiva di mercato, non ha ancora convinto del tutto dirigenza e tifosi. I risultati ottenuti finora non sono all’altezza delle aspettative di una squadra che punta a lottare per lo scudetto e per andare avanti in Europa.

A fronte di queste incertezze, il nome di Maurizio Sarri è tornato prepotentemente sul tavolo della dirigenza rossonera. L’ex allenatore della Lazio, noto per il suo calcio organizzato e offensivo, potrebbe rappresentare una soluzione capace di dare una svolta decisiva alla stagione del Milan.

Sarri alla ricerca di un nuovo progetto

Maurizio Sarri, dopo aver lasciato la Lazio, pare abbia detto di no alla Roma dopo l’esonero di De Rossi, è ora in cerca di un nuovo progetto stimolante, su di lui anche l’interesse di un club di Premier.

Il tecnico toscano, che in passato ha allenato squadre del calibro di Napoli, Chelsea e Juventus, è considerato uno dei migliori interpreti del calcio moderno in Italia e in Europa.

Il Milan, con una rosa giovane e talentuosa, potrebbe essere il contesto ideale per Sarri per tornare a competere ai massimi livelli. L’eventuale arrivo sulla panchina del Milan segnerebbe per Sarri una nuova sfida, in una delle piazze più prestigiose del calcio italiano.

IL RETROSCENA - Calciomercato Lazio, Nuno Tavares è il rimpianto di 2 top club italiani e noi ora ce lo godiamo

L’arrivo di Nuno Tavares durante l’ultima sessione di calciomercato Lazio ha destato molto interesse tra gli appassionati e gli addetti ai lavori. Il terzino portoghese, approdato a Roma per 5 milioni di euro, sta dimostrando di essere uno dei migliori acquisti del campionato, se non il migliore. Con cinque assist nelle prime partite della stagione, Nuno Tavares ha superato le prestazioni di nomi illustri come Theo Hernandez, Di Marco e Robin Gosens, diventando una pedina fondamentale nello scacchiere di Baroni.

Calciomercato Lazio – L’impatto di Nuno Tavares sulla Serie A

La stagione di Nuno Tavares è iniziata col botto. Giocando come terzino sinistro, ha già fornito cinque assist nelle prime gare di campionato, un risultato che lo posiziona in cima alle classifiche di rendimento tra i difensori della Serie A, ma che rimane comunque inaspettato.

Calciomercato Lazio – Il percorso prima di sbarcare a Roma

Prima di approdare alla Lazio ad un costo “ridicolo”, Nuno Tavares ha avuto un’esperienza altalenante in Premier League con l’Arsenal e po il Nottingham Forest, dove non è riuscito a lasciare il segno. La stagione precedente, con la maglia dell’Olympique Marsiglia, il portoghese aveva iniziato con ottime prestazioni, salvo poi calare drasticamente nel corso del campionato. Nonostante ciò, l’Arsenal, suo club di appartenenza, credeva ancora nel suo potenziale, tanto da non volerlo cedere a cifre basse.

Calciomercato Lazio – Le trattative con Atalanta e inter

Nuno Tavares è stato molto vicino a vestire altre maglie della Serie A prima di firmare con la Lazio come riporta TMW. L’Atalanta era stata la prima squadra a trattare con l’Arsenal per il terzino portoghese, ma le negoziazioni si sono arenate su un punto cruciale: i nerazzurri volevano un diritto di riscatto, mentre l’Arsenal era disposto solo a cedere il giocatore in prestito secco, con una valutazione di 35 milioni di euro per l’eventuale riscatto. Una cifra fuori portata per la maggior parte delle squadre italiane, compresa l’Atalanta, che ha quindi abbandonato la trattativa.

Anche l’Inter ha mostrato interesse per Nuno Tavares, soprattutto prima di virare su Carlos Augusto. Tuttavia, anche in questo caso, le richieste economiche dell’Arsenal erano considerate troppo elevate, e i nerazzurri hanno preferito ingaggiare l’ex Monza.

Calciomercato Lazio, arrivano buone notizie da Berardi

Negli ultimi giorni, il direttore sportivo del Sassuolo, Giovanni Carnevali, ha rilasciato dichiarazioni importanti ai microfoni di Radio24, dove ha fatto il punto sulla situazione di Domenico Berardi, uno dei nomi più chiacchierati nel calciomercato Lazio. Il capitano neroverde, ridotto da una stagione complicata a causa di un infortunio, sembra ora pronto per una nuova avventura, e tra le squadre interessate al suo profilo spicca anche la Lazio di mister Baroni.

Calciomercato Lazio – Le parole di Carnevali

Carnevali ha confermato che, dopo mesi di stop, Berardi ha completato il suo percorso di recupero fisico e ora è di nuovo pronto per competere ai massimi livelli, ma non solo, ha parlato anche della sua possibile cessione.

Calciomercato Lazio – il rientro in campo di Berardi

La Lazio, ha già espresso il suo interesse per Berardi in passato. L’attaccante classe ’94 rappresenta un profilo ideale per Baroni. La capacità di Berardi di giocare sia come ala destra che come trequartista lo rende un’opzione molto flessibile per i biancocelesti.

Con l’infortunio ormai alle spalle, la buona notizia è che Berardi è tornato in campo nel weekend (16 minuti più recupero), durante la vittoria per 6-1 del Sassuolo contro il Cittadella, fornendo anche un assist a Thorstvedt, segno che sta riprendendo confidenza con il campo.

L’operazione, tuttavia, non sarà semplice, considerando che il Sassuolo difficilmente si priverà del suo capitano a un prezzo di saldo. La palla ora passa alla Lazio, che dovrà valutare se investire su un giocatore che, seppur talentuoso, ha avuto problemi fisici negli ultimi mesi.

Lazio celebra i 102 anni dalla nascita di Tommaso Maestrelli: il tributo del club al “MAESTRO” biancoceleste.

Lazio: 102 Anni Dalla Nascita di Tommaso Maestrelli

Oggi, la Lazio rende omaggio a Tommaso Maestrelli in occasione del 102° anniversario della sua nascita. Maestrelli, figura leggendaria del club biancoceleste, è ricordato non solo come un eccezionale calciatore, ma soprattutto per il suo ruolo di allenatore che ha segnato la storia della squadra. Nato il 7 ottobre 1922, a Pisa, Maestrelli ha lasciato un’impronta indelebile sulla Lazio e nel mondo del calcio italiano.

Da Calciatore ad Allenatore

Tommaso Maestrelli ha trascorso anni preziosi sul campo prima di intraprendere la carriera da allenatore. Dopo una lunga gavetta che ha avuto inizio a Lucca, ha accumulato esperienze significative, tra le quali la più importante è stata quella con il Foggia. Questa tappa fondamentale della sua carriera si è rivelata un preludio al suo futuro a Roma con la Lazio. Nel 1971, Maestrelli è arrivato sulla panchina biancoceleste, portando subito la squadra verso traguardi importanti.

Il Trionfo Storico della Lazio

Con Maestrelli al timone, la Lazio ha rapidamente scalato le classifiche del campionato italiano. La sua influenza è stata determinante nel processo di crescita che ha culminato nella stagione 1973/74, quando la “Banda Maestrelli” ha conquistato il suo primo storico Scudetto. Questo successo rappresenta uno dei momenti più gloriosi nella storia del club. Anche se Maestrelli non è più tra noi, la sua eredità continua a vivere nei cuori dei tifosi e nei successi della Lazio.

Oggi, nel ricordare il suo 102° anniversario della nascita, la Lazio rivolge un pensiero affettuoso al “Maestro” biancoceleste. “Buon compleanno Maestro”, è il messaggio che, con orgoglio e nostalgia, i tifosi dedicano a questa figura insostituibile.

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Lazio, il fattore casa determinante : solo una squadra ha fatto meglio

La Lazio di Marco Baroni continua a brillare davanti al proprio pubblico. Allo Stadio Olimpico, i biancocelesti mantengono un rendimento impeccabile, risultando imbattuti sia in Serie A che in Europa League. Con 4 vittorie e 1 pareggio in tutte le competizioni, il cammino casalingo dei capitolini dimostra solidità e carattere.

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Rendimento in Serie A: 10 punti in casa

Concentrandosi esclusivamente sulla Serie A, la Lazio ha raccolto 10 punti nelle prime quattro partite giocate all’Olimpico. Le vittorie sono arrivate contro il Venezia, l’Hellas Verona e l’Empoli, squadre alla portata della formazione biancoceleste, ma che la squadra di Baroni ha saputo affrontare con grande determinazione. Un pareggio prezioso è stato ottenuto contro il Milan, una delle formazioni più competitive del campionato. Nonostante le prime tre avversarie siano considerate meno impegnative rispetto ai rossoneri, il percorso in casa della Lazio resta comunque estremamente positivo.

Solo il Napoli meglio della Lazio in casa

In termini di punti conquistati in casa, solo una squadra è riuscita a fare meglio dei ragazzi di Baroni: il Napoli di Antonio Conte. I partenopei hanno totalizzato 12 punti tra le mura amiche, mantenendo un rendimento perfetto nelle gare casalinghe. Il Milan, invece, ha attualmente disputato tre partite a San Siro, ottenendo risultati positivi. I rossoneri potrebbero raggiungere i biancocelesti vincendo il loro prossimo impegno casalingo.

Di Canio: «Baroni? Nessuno si aspettava un inizio così. Ma aspettiamo a esprimere giudizi, ecco il motivo»

Paolo Di Canio ha condiviso i suoi pensieri sull’allenatore della Lazio, Marco Baroni, durante la Mediolanum Padel Cup. L’ex giocatore biancoceleste ha sottolineato come il percorso intrapreso da Baroni e la sua squadra abbia sorpreso molti. Di Canio ha enfatizzato il lavoro intenso e silenzioso dell’allenatore, il quale, con serietà e dedizione, ha saputo mettere i giocatori in condizione di rendere al meglio.

Successo Inaspettato

«Siamo soliti preferire i nomi importanti perché evocano grandi possibilità,» ha spiegato Di Canio. «Tuttavia, se un allenatore raggiunge un certo status, è perché ha portato risultati. Per la Lazio, questa aspettativa è ancora più rilevante: negli ultimi anni, la squadra ha ottenuto ottimi risultati sia in campionato sia in coppa, arrivando seconda con Sarri. Con Baroni, c’è stato un cambiamento radicale tecnico-tattico che nessuno si aspettava. Nonostante ciò, il lavoro serio e dedicato ha pagato.»

La Nuova Fisionomia della Squadra

Di Canio ha continuato descrivendo la Lazio come “una squadra veloce, muscolare, con qualità e intraprendenza.” Pur non avendo molta fantasia, l’applicazione tecnica dalla tre quarti in su li rende un’unità coesa, paragonabile a una squadra consolidata nel tempo con uno schema di gioco ben definito. «Quando situazioni di questo tipo si manifestano, c’è stupore, ma è importante attendere e vedere come si evolve la stagione, che è ancora lunga,» ha aggiunto.

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Lazio, che attacco, solo l’Inter ha fatto meglio : Il dato confrontato con le passate stagioni

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La Lazio ha iniziato la stagione 2024/25 di Serie A con un ritmo impressionante in fase offensiva, mettendo a segno ben 14 gol nelle prime 7 giornate di campionato. Questo dato risulta particolarmente significativo se paragonato a quello delle altre squadre: solo l’Inter ha fatto meglio finora, con 16 reti all’attivo. Per i biancocelesti si tratta di un netto miglioramento rispetto alla scorsa stagione, con una media di 2,2 gol a partita, superiore rispetto alla media di 1,28 registrata nel campionato 2023/24.

Il confronto con le annate di Maurizio Sarri

Per capire l’evoluzione dell’attacco biancoceleste, è utile tornare alle prime due stagioni con Maurizio Sarri alla guida. Nella prima annata, quella del 2021/22, la Lazio aveva segnato addirittura 16 gol nelle prime 7 giornate, anche grazie alla vittoria schiacciante per 6-1 contro lo Spezia. Nonostante i numeri leggermente superiori, la Lazio di Marco Baroni presenta diverse analogie con quella di Sarri in termini di capacità realizzativa e gioco offensivo.

Lazio: reti realizzate negli ultimi tre campionati

Per avere una panoramica più chiara dell’evoluzione dell’attacco della Lazio, è interessante osservare i gol segnati dopo le prime 7 giornate nei campionati recenti:

2021/22: 15 gol fatti
2022/23: 13 gol fatti
2023/24: 7 gol fatti

Come si può vedere, la stagione 2023/24 rappresenta un’anomalia in negativo, con solo 7 reti segnate nelle prime sette sfide. Tuttavia, l’attuale campionato mostra segni di netta ripresa, con la Lazio che ha quasi raddoppiato il bottino rispetto alla scorsa stagione, riportandosi su livelli simili alle migliori annate sotto la guida di Sarri.

Un attacco in crescita

Il rendimento offensivo della Lazio in questo inizio di stagione è frutto di un collettivo sempre più affiatato e di una strategia d’attacco che punta alla creazione di molteplici occasioni da gol. Con una media di 2,2 gol a partita, la squadra di Baroni ha trovato un equilibrio che le consente di essere pericolosa su più fronti, sfruttando sia la qualità dei singoli che il gioco di squadra. Questo miglioramento è indicativo della crescita complessiva del gruppo, che punta a consolidarsi nelle zone alte della classifica.

Le prospettive per il futuro

Con 14 gol già segnati, la Lazio si pone come una delle squadre più prolifiche della Serie A 2024/25, con l’obiettivo di mantenere questa media realizzativa nel prosieguo del campionato. La competizione con l’Inter, al momento la miglior squadra in fase offensiva, rappresenta uno stimolo ulteriore per i biancocelesti. Il lavoro di Marco Baroni sta dando i suoi frutti, e i tifosi possono essere fiduciosi che l’attacco della Lazio continuerà a essere una delle armi principali nella lotta per un piazzamento importante.

Lazio, Baroni doppia Sarri : il confronto con la scorsa stagione

La Lazio ha ottenuto un altro successo importante, battendo l’Empoli per 2-1 in una gara sofferta ma decisiva per il cammino in campionato. I tre punti conquistati dai ragazzi di Baroni portano i biancocelesti a quota 13 in classifica, a pari merito con Juventus e Udinese, posizionandosi alle spalle di Napoli e Inter. Un risultato che evidenzia la crescita della squadra guidata da Marco Baroni rispetto alla scorsa stagione.

Lazio – Un cammino in crescita rispetto alla scorsa stagione

Con 13 punti nelle prime sette giornate, la Lazio ha già migliorato sensibilmente il rendimento rispetto alla stagione 2023/24. Dopo la settima giornata dello scorso campionato, i biancocelesti si trovavano infatti al sedicesimo posto con soli 7 punti, una situazione ben diversa da quella attuale. Questo cambiamento non passa inosservato, soprattutto considerando il fatto che la squadra ha mantenuto un rendimento costante e ha saputo gestire anche partite complicate come quella contro l’Empoli.

Nazionale, Rovella e gli altri laziali meritavano la convocazione ? Le parole di Baroni sulle scelte di Spalletti

La Lazio ha conquistato una vittoria importante contro l’Empoli, imponendosi per 2-1 in una partita in cui Nicolò Rovella è stato tra i protagonisti. Il giovane centrocampista ha offerto una prestazione di grande qualità, confermando il suo ottimo inizio di stagione. Tuttavia, nonostante il rendimento positivo, Rovella non è stato convocato dal CT Luciano Spalletti per i due impegni dell’Italia in Nations League. Una decisione che ha sollevato alcune critiche tra i tifosi, soprattutto considerando anche l’esclusione di altri due laziali, Provedel e Zaccagni.

Le prestazioni di Rovella: un talento in ascesa

Nella vittoria della Lazio contro l’Empoli, Nicolò Rovella ha confermato ancora una volta il suo valore, dimostrando di essere uno dei giocatori più in forma del momento. Il centrocampista si è distinto per la sua tecnica, la sua visione di gioco e la capacità di recuperare palloni, contribuendo in modo determinante al controllo del centrocampo biancoceleste. Nonostante il suo grande inizio di campionato, la sua mancata convocazione in Nazionale ha fatto discutere, soprattutto tra i tifosi laziali che vedono in Rovella un possibile protagonista anche con la maglia azzurra.

Critiche dei tifosi all’esclusione dei laziali

L’esclusione di Rovella dalla lista dei convocati di Spalletti ha suscitato molte reazioni negative sui social, con i tifosi della Lazio che hanno espresso il loro disappunto. Non è la prima volta che i sostenitori biancocelesti criticano le scelte del CT, visto che anche Provedel e Zaccagni, entrambi in grande forma, sono stati lasciati fuori dalle convocazioni. Rovella, Provedel e Zaccagni sono tre elementi fondamentali per la Lazio e le loro esclusioni sono state interpretate da molti come decisioni ingiuste, considerando il rendimento attuale dei giocatori.

Le parole di Baroni sulle scelte di Spalletti

In conferenza stampa, dopo la vittoria contro l’Empoli, il tecnico della Lazio, Marco Baroni, ha commentato la mancata convocazione di Rovella, esprimendo rispetto per le scelte di Luciano Spalletti: “Ho rispetto per Spalletti, lui sa scegliere i migliori. Rovella gioca nel suo ruolo, lui e Guendo sono mediani, abbina tecnica, mobilità e qualità”. Baroni ha voluto sottolineare la qualità di Rovella, riconoscendo il valore del suo centrocampista, ma ha anche difeso le scelte del CT azzurro, evitando di alimentare polemiche.

La mobilità e l’aggressività del centrocampo biancoceleste

Baroni ha poi evidenziato alcuni aspetti tattici che apprezza nel gioco della sua squadra, sottolineando l’importanza della mobilità a centrocampo e dell’aggressività dei terzini: “A me piace la mobilità del centrocampo, come l’aggressività dei terzini, è vero che a volte rischiamo, ma non mi piacciono le partite bloccate”. Queste parole dimostrano la fiducia che Baroni ripone in Rovella e negli altri componenti del centrocampo della Lazio, apprezzandone la versatilità e la capacità di adattarsi alle varie situazioni di gioco.

Juventus Lazio, dopo la sosta a Torino arriva lo scontro Scudetto ?

Dopo la vittoria per 2-1 contro l’Empoli, la Lazio di Marco Baroni può godersi qualche giorno di meritato riposo prima di concentrarsi sulla prossima sfida in campionato, ovvero Juventus Lazio. Il tecnico biancoceleste, in vista della sosta per le Nazionali e del doppio impegno dell’Italia in Nations League contro Belgio e Israele, ha concesso due giorni di riposo ai giocatori non convocati. Questo periodo di pausa sarà fondamentale per ricaricare le energie in vista della partita del 19 ottobre a Torino, un appuntamento che si preannuncia cruciale.

Juventus Lazio: una delle prime sfide “Scudetto”?

Anche se è ancora presto per parlare di una vera e propria sfida Scudetto, i numeri parlano chiaro: la Lazio occupa il quarto posto in classifica a pari merito con la Juventus di Thiago Motta. La gara del 19 ottobre, in programma alle 20:45 allo Stadium di Torino, potrebbe rappresentare un test importante per le ambizioni di entrambe le squadre. Con i bianconeri considerati tra i favoriti per la vittoria finale del campionato, la Lazio di Baroni, pur essendo vista come “outsider”, ha dimostrato di poter tenere testa alle big.

Due rose a confronto: Juventus favorita, ma la Lazio non molla

È innegabile che la rosa della Juventus sia qualitativamente superiore a quella della Lazio. I bianconeri, grazie a una profondità di squadra che consente al tecnico Thiago Motta di avere molte opzioni, partono favoriti non solo per il match di sabato, ma anche per la corsa allo Scudetto. Tuttavia, la Lazio di Baroni, con il suo spirito combattivo e la capacità di sapersi adattare a situazioni difficili, non starà a guardare. Vincere a Torino sarà complicato, ma non impossibile.

Juventus Lazio – Un messaggio importante per la corsa Champions

Anche se non dovesse essere una vera e propria sfida Scudetto, Juventus Lazio sarà un’occasione per la squadra biancoceleste di lanciare un messaggio chiaro, almeno per la corsa alla Champions League. Con una vittoria a Torino, la Lazio potrebbe dimostrare di essere una delle principali contendenti per un posto tra le prime quattro. E, chissà, magari con il tempo, potremmo anche vedere la squadra di Baroni puntare ancora più in alto. Sarà il campo, come sempre, a dare le risposte definitive.

Lazio, chi è il rigorista ? Baroni svela ogni dubbio

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La Lazio ha conquistato una preziosa vittoria per 2-1 contro l’Empoli, ma il match non è stato privo di emozioni. Tra gli episodi salienti, spicca il rigore sbagliato da Taty Castellanos, che avrebbe potuto mettere al sicuro il risultato con maggiore anticipo. Nonostante l’errore dal dischetto, il tecnico biancoceleste Marco Baroni ha mostrato comprensione verso l’attaccante e ha fatto chiarezza sulla gestione dei rigoristi all’interno della squadra.

La vittoria della Lazio contro l’Empoli

La Lazio è riuscita a imporsi sull’Empoli grazie a una prestazione convincente, nonostante qualche difficoltà in fase di finalizzazione. Dopo il vantaggio iniziale, i biancocelesti hanno avuto l’opportunità di chiudere la partita con un rigore calciato da Castellanos, ma il portiere avversario è riuscito a neutralizzare il tiro. Nonostante ciò, la squadra ha continuato a spingere e ha trovato il gol della vittoria, dimostrando grande carattere e determinazione.

Il rigore sbagliato da Castellanos

Uno degli episodi chiave della partita è stato il rigore fallito da Castellanos, un’occasione che avrebbe potuto permettere alla Lazio di gestire con più tranquillità il resto del match. In conferenza stampa, Baroni ha affrontato l’argomento, spiegando la situazione riguardo alla scelta dei rigoristi: “Io ho sempre una lista, ma il rigorista va anche a momenti”. Con queste parole, il tecnico ha sottolineato che, pur esistendo una gerarchia, le decisioni possono variare in base alla situazione e alla fiducia del giocatore.

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Le parole di Baroni sul rigorista

Baroni ha continuato a esprimere il suo pensiero sulla gestione dei calci di rigore all’interno della squadra: “A me piace il fatto che la squadra non sia egoista, come non lo è stato a Torino nel gol di Dia”. Il tecnico ha elogiato lo spirito di squadra e la mancanza di egoismi tra i giocatori, un aspetto che considera fondamentale per il successo collettivo. Baroni ha inoltre difeso Castellanos, affermando che l’attaccante ha comunque calciato bene il rigore: “Taty ha calciato un buon rigore e glielo ha preso con il piede, ne ritirerà sicuramente”. Questa dichiarazione mostra la fiducia del mister nei confronti del suo attaccante, che continuerà a essere uno dei rigoristi della Lazio.