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Onazi, ancora tu: tocca all’uomo delle giornate storiche

Nella Lazio dei 71 gol segnati, delle 8 vittorie consecutive, della rinascita di un popolo, nessuno lo avrebbe mai detto. Nella Lazio dell’esplosione di FA7 (ora FA10), del cecchino Marco Parolo, della migliore stagione in termini realizzativi di Stefano Mauri, nessuno lo avrebbe mai pensato. Nella Lazio di Antonio Candreva, orgoglio Nazionale, e di Stefan De Vrij asceso al ministero della difesa una volta appartenuto ad Alessandro Nesta, nessuno avrebbe osato immaginarlo.

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E invece: il gol-Champions, nella scorsa stagione e nella folle notte di Napoli, è stato di Eddy Onazi. La rete che racchiude tutta un’annata, tutta una rincorsa ad un terzo posto che da ben otto anni non veniva centrato.

PENSIERO STUPENDO – Chissà se Stefano Pioli ogni tanto ci pensa. Noi crediamo di , visto che anche stasera toccherà a lui. Onazi che era arrivato in Italia grazie a una dritta di Taribo West. Proprio lui, l’impetuoso difensore dell’Inter alla fine degli anni novanta, amato dai tifosi proprio per la sua irruenza. Che appesi gli scarpini al chiodo, è tornato in patria, in Nigeria, ed è diventato ministro religioso. Un reverendo molto conosciuto in Africa, T.B. Joshua, lo ha preso sotto la sua ala protettiva e gli ha chiesto di aiutarlo a gestire la sua scuola calcio, la My People Academy, con la quale si occupa di togliere dalla strada i giovani. E West chiamò la Lazio: “Ci sono due ragazzi molto, molto promettenti.” In Primavera arrivarono Sani Emmanuel, rapidissima ala fermatasi però alle soglie del professionismo, e Eddy. Che dimostrò di avere subito un altro passo a centrocampo.

TOTTI IN FACCIA – Il primo a credere veramente in lui nel calcio che conta è stato Vladimir Petkovic. Che ha iniziato ad utilizzarlo sempre con maggiore insistenza, fino all’investitura da titolare nel giorno della gloria. 26 maggio, Onazi a centrocampo segue come un’ombra il capitano avversario, che non tocca praticamente palla nel suo derby più brutto. E in quello più bello per i colori biancocelesti, che alzano al cielo una Coppa Italia che resterà nella storia. Onazi sembra pronto per la gloria, il sogno e la vittoria. Ma il declino di Petkovic lo investirà. Un’involuzione alla quale Stefano Pioli, nella stagione successiva dopo i sei mesi di transizione del Reja-bis, non crede. E all’occorrenza, rilancia il giovane scoperto da un reverendo cristiano.

DEA EUROPA – All’andata, contro il Bayer Leverkusen, qualcuno si è stupito di averlo visto titolare. Ma il feeling di Eddy con l’Europa è cosa nota. A Stoccarda, ormai due anni e mezzo fa, ha realizzato il suo gol più bello, una cavalcata dal sapore maradoniano. Esatto, proprio in Germania: dove stasera Onazi sarà chiamato ad un altro appuntamento con la storia, come quello del 26 maggio, come quello di Napoli. E se stupire è diventato il suo mestiere, allora forse non è un caso che Pioli, al di là del cambio di modulo, lo consideri un punto fermo per la Lazio pronta a partire all’assalto dell’Europa.

Fabio Belli

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