E’ uno dei decani degli allenatori italiani. Consulente di mercato in Inghilterra ed attentissimo osservatore del mondo del calcio. Ma il suo nome è anche legato alla storia del Napoli e ai tempi dell’arrivo nella città partenopea di Diego Armando Maradona. Essendo gli azzurri i prossimi avversari della Lazio in campionato, la trasmissione radiofonica di riferimento di tutti i tifosi biancocelesti, “I Laziali Sono Qua“, condotta da Danilo Galdino e Vincenzo Oliva ogni mattina sugli 88.100 di Elle Radio ha contattato Gianni Di Marzio per parlare del match di domenica sera.
L’analisi parte però dal match di stasera che la Lazio dovrà affrontare a Dnipropetrovsk: “Il Dnipro non gioca un buon calcio,” spiega Di Marzio, “è una squadra molto difficile da affrontare. Hanno un classe ’90, Danilo, naturalizzato belga, da tenere d’occhio, ma hanno perso il bomber Kalinic, passato alla Fiorentina. Il giocatore più importante a centrocampo è Rotan, perno di un 4-1-4-1 molto solido, difficile da forzare offensivamente. E’ una squadra che gioca molto sugli esterni, sfruttando il loro nuovo centravanti, Selyeznov, molto forte fisicamente. L’anno scorso con il raggiungimento della finale hanno fatto registrare un grande exploit in Europa League, ma il fatto che si giocherà senza pubblico potrebbe rappresentare un vantaggio, senza ombra di dubbio, per la Lazio. Che dovrà sfruttare le lacune dei difensori del Dnipro, muscolari ma limitati tecnicamente.”
Parlando invece del Napoli, Di Marzio parla sulla base della sua eccellente conoscenza dell’ambiente partenopeo. “Io vivo a Padova e lavoro in Inghilterra, ma sono a Napoli ogni lunedì per fare il punto sulla squadra azzurra in una trasmissione televisiva. E’ una squadra che seguo sempre per una questione affettiva. Ho conosciuto Maradona nel 1978, quando aveva sedici anni, e posso dire che è stato il più grande fuoriclasse mai conosciuto sicuramente a livello personale, ma penso si possa dire anche nell’intera storia del calcio. E se Maradona dice qualcosa sul Napoli, lo fa con cognizione di causa, perché ama Napoli. Se ha espresso perplessità su Sarri, ci sono motivi seri. Io stimo molto l’attuale tecnico dei partenopei, ma al di là delle responsabilità del mister mi sembra che quest’anno al Napoli manchi proprio un progetto studiato. Una volta scelta la scommessa-Sarri, De Laurentiis doveva costruire una squadra adatta alle sue caratteristiche. Sarri ha dei capisaldi: linea di difesa altissima, pressing sui centrocampisti avversari asfissiante. Molti giocatori che non hanno sulle corde questo gioco si sono dovuti adattare e stanno facendo fatica. Andavano presi anche difensori centrali adatti a questo tipo di impostazione tattica: quelli attuali non sono all’altezza di una squadra che ha il progetto di arrivare almeno al terzo posto. Manca un equilibrio: il Napoli è in condizione di fare tre gol, e contestualmente subirne quattro.”
Sulla Lazio Gianni Di Marzio spiega: “Mi aspettavo qualche acquisto più idoneo agli obiettivi stagionali immediati che la squadra biancoceleste doveva perseguire.Potrebbe interessarti
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Sulle protagoniste del campionato, Di Marzio ha le idee chiare: “Sarà un torneo anomalo, non c’è più un padrone. La Juventus non ha sostituito adeguatamente i giocatori importanti che sono partiti, anche se Allegri a Manchester ha dimostrato di stare trovando la strada tattica giusta. Io vedo ancora i bianconeri con la Roma e l’Inter in prima fila. La Lazio, assieme al Napoli e al Milan, dovrà puntare ad inserirsi in questo terzetto. Adesso che ha ritrovato l’attaccante, può sperare di riassestarsi ai livelli di gioco e di risultati della passata stagione.”

