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Massimo Maestrelli a “I Laziali Sono Qua”: “Quante analogie tra Pioli e mio padre”

Oggi, 7 ottobre, è un giorno sempre speciale per i tifosi biancocelesti. Cade infatti l’anniversario della nascita di uno dei principali artefici dello scudetto del 1974, l’allenatore Tommaso Maestrelli. Un “papà” per quella squadra e per tutti i tifosi laziali ed il figlio Massimo, intervenuto sugli 88.100 di Elle Radio nella trasmissione “I Laziali Sono Qua” condotta da Danilo Galdino e Vincenzo Oliva, ha ricordato la figura del padre e ha parlato anche della Lazio attuale.

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“La Lazio piace perché è piena di giovani,” spiega Massimo Maestrelli, “è una squadra bella in prospettiva, si vede che sta preparando qualcosa che potrebbe portare i suoi frutti anche nei prossimi dieci anni. In tanti vedono in Pioli la figura di mio padre, e devo dire che per certi versi si assomigliano. Hanno un modo simile di intendere il calcio, aggressivo e piacevole, ma anche come persona devo dire che ci sono delle analogie. Pioli è una bella persona e avrà modo di dimostrare tutto il suo talento.”

E fra i tanti giovani della Lazio, Massimo Maestrelli parla di due in particolare: “Keita è la classe, la forza e la velocità pura. Quando ho sentito che poteva andare via ho avuto delle perplessità, per certi versi a vent’anni mi ricorda Vincenzo D’Amico, che aveva forza, potenza e genialità, ma anche cali di tensione e risvolti per certi versi imprevedibili. Cataldi è un giocatore estremamente importante nonostante faccia in campo cose semplici e rischi di passare inosservato in alcuni casi, ma il suo lavoro oscuro è di raccordo, indispensabile alla manovra della squadra.”

Lo scetticismo attorno alla Lazio resta, nonostante le ultime quattro vittorie consecutive: “Purtroppo non è detto che gli investimenti portino successi automatici. Neanche ai tempi della Lazio di Cragnotti si è vinto quello che si poteva vincere. La Lazio non viene considerata, anche ora si parla sempre di Fiorentina e di Napoli, ma non viene dato il giusto rilievo a quanto la squadra di Pioli sta facendo. L’allenatore ha chiesto una squadra “brutta, sporca e cattiva”, ma la verità è che la Lazio attuale in campo è sin troppo bella e pulita.”

Qualcuno ha parlato dei gesti di Keita e Danilo Cataldi dopo il gol del vantaggio col Frosinone, stigmatizzandoli. A molti tifosi invece è piaciuta questa dichiarazione di carattere. “Sono ragazzi giovani e agiscono d’istinto,” spiega Maestrelli, “ma credo che quello che stanno mettendo in campo dimostri che hanno gli attributi, gesti o non gesti.”

Sulla realtà attuale della Serie A: “In campionato sono sicuro che la Juventus rientrerà e, anche se a malincuore, vedo bene la Roma che ha due alternative per ogni reparto. Vedo molto bene anche il Napoli, la Fiorentina sta giocando molto bene ma al momento vedo la Lazio superiore: io spero ci sia una volata tra Juventus, Napoli e Lazio, con l’Inter magari pronta ad inserirsi, anche se i nerazzurri hanno cambiato molto e la loro tenuta va verificata.”

Oggi è il giorno della nascita di Tommaso Maestrelli: per Massimo Maestrelli: “Il momento che ricordo con maggiore affetto è il momento in cui tornavamo a casa in macchina dopo la partita, lasciavamo il pullman a Tor di Quinto e poi rincasavamo con lui. Era un nostro momento speciale: succedeva anche al Foggia, negli spogliatoi, attimi d’intimità che per un figlio sono indimenticabili. E poi ricordo un particolare: quando mio padre era ormai vicino alla fine nella sua malattia, mia madre ci aveva anticipato di voler tornare a Bari, dove c’erano le sue sorelle e tutti i suoi parenti, anche per avere un aiuto per crescerci. Mio padre prima di morire però chiese a mia madre di lasciarci assolutamente a Roma, perché sapeva che la città ci avrebbe amato e cresciuto: lui era sicurissimo dell’affetto della gente laziale.”

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