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Fabio Poli: “Pioli non deve snaturarsi per fare punti: serve il sostegno della società!”

Fabio Poli, autore dello storico gol che permise alla Lazio di scacciare lo spettro della Serie C nello spareggio contro il Campobasso del 1987, è intervenuto sugli 88.100 di Elle Radio nella trasmissione “I Laziali Sono Qua” per parlare dell’attuale momento dei biancocelesti.

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Su Bologna-Lazio, scontro tra squadre di cui Poli ha vestito la maglia: “Ho visto solo alcune immagini perché non sono riuscito a seguire la partita nella sua interezza. Un tempo per uno, nel primo tempo il Bologna non ha fatto giocare la Lazio, ma poi la classe dei biancocelesti è venuta fuori, e ai ragazzi di Pioli è mancato veramente poco per vincere la partita. Il risultato mi è sembrato più che giusto, anche se è chiaro che il maggior rammarico è del Bologna, visto che si era trovato in doppio vantaggio in meno di venti minuti.

Perché la Lazio fatica a trovare continuità in questa stagione? “Sicuramente è strano alla luce di quanto i biancocelesti hanno fatto vedere l’anno scorso. Mancano i giocatori che l’anno scorso erano riusciti a fare la differenza, basti pensare a Felipe Anderson che per un periodo ha risolto letteralmente da solo molte partite. Anche l’assenza di De Vrij ha avuto un peso enorme, ma è difficile individuare una spiegazione certa sul calo della Lazio.

La mancanza di un titolare inamovibile come centravanti può aver contribuito a disorientare la squadra? “La continuità è fondamentale per il rendimento di un attaccante: servirebbe un punto di riferimento che contribuisse a far svanire un po’ di confusione che inevitabilmente c’è nel reparto offensivo.

Il mister Stefano Pioli meriterebbe maggiore considerazione? “Si tratta sicuramente di una persona per bene, bisognerà vedere quanto carattere abbia, anche a livello di spogliatoio. Sicuramente la società deve sostenerlo in tutto e per tutto, dargli forza e garantire che nessuno si permetta di metterlo in discussione. Sicuramente Pioli non deve ripetere gli errori compiuti a Bologna, quando ha snaturato un po’ il suo modo di giocare per rincorrere quei punti che servivano a tutti i costi. L’anno scorso la Lazio giocava a memoria, deve ritrovare quegli automatisimi.

Quali sono gli innesti che più servirebbero alla Lazio? “A mio avviso occorrerebbe l’innesto di più di un calciatore. Sicuramente un centrale, quindi inserimenti mirati dove serve aumentare la qualità del gruppo. La difesa mi sembra al momento il reparto più bisognoso, poi bisognerebbe finalmente reperire un attaccante di grande livello. Il rinnovo di Lulic a livello di prospettive può essere un buon segnale, sicuramente per competere per grandi obiettivi è necessario trattenere i giocatori più importanti.

Domani sera ci sarà la grande sfida di Coppa Italia contro la Juventus. Proibitiva sulla carta, ma potenzialmente capace di offrire un trampolino di lancio per il gruppo bianoceleste. “Una partita importante come quella di domani sera può essere fondamentale: anche offrire una prestazione importante contro una squadra reduce da dieci vittorie consecutive in campionato potrebbe regalare grande fiducia. Difficile capire al momento come si possa battere questa Juventus: ci vorrà la serata perfetta ed anche un pizzico di fortuna che da un po’ di tempo non assiste più i biancocelesti. La rincorsa in campionato potrebbe distrarre un po’ i bianconeri, che hanno però la qualità per competere al massimo su più fronti. La Juventus ha la mentalità per vincere il quinto scudetto di fila, forse questo conta più dell’individualità più importante del campionato, che al momento è espressa dal Napoli con Higuain. Anche l’Inter può far bene anche se è all’inizio di un nuovo ciclo, l’outsider migliore è sicuramente il Sassuolo.

Un ultimo pensiero sull’impresa di Angelo Adamo Gregucci sulla panchina dell’Alessandria: “Ora deve incontrare una corazzata come il Milan, sicuramente i grigi hanno fatto già la storia e sono molto contento per lui. Poi sognare non costa nulla: certamente quando con piccole squadre si ottengono certi risultati, vuol dire che si hanno valori importanti, umani e professionali.

Fabio Belli


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