domenica, Maggio 5, 2024

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Scandalo in Premier League, coinvolti anche grandi nomi

Un nuovo scandalo scuote la Gran Bretagna e la Premier League. A quanto emerso da un’inchiesta svolta dal Sunday Times, che avrebbe filmato di nascosto un medico britannico, Mark Bonar, mentre racconta di come abbia prescritto negli ultimi sei anni epo, ormoni per la crescita e steroidi a 150 atleti – non solo britannici – di primo piano, sarebbero coinvolti molti calciatori della Premier League, i cui nomi restano per il momento tenuti segreti. Insieme a loro, giocatori di cricket, tennisti, un campione di boxe ed anche alcuni ciclisti partecipanti al Tour de France, che grazie all’aiuto di prodotti non consentiti hanno ottenuto notevoli miglioramenti sulle loro prestazioni sportive definiti “straordinari”. Le parole del medico, che non sapeva di stare parlando con i cronisti del Sunday Times, faranno molto scalpore e non solo in Inghilterra. Ad esempio, secondo Bonar, Lance Armstrong sarebbe stato l’unico messo alla gogna per il doping mentre invece tutti i suoi colleghi facevano le stesse cose. Per questo motivo, stando sempre a quanto raccontato dai giornalisti del quotidiano britannico, secondo il medico i farmaci nello sport dovrebbero essere legalizzati sotto la supervisione di medici specialisti. Discorsi che faranno discutere ma più che altro saranno i nomi degli atleti tirati in ballo dal 38enne medico inglese a fare molto rumore. Rivelazioni che ora dovranno essere provate e documentate ma l’inchiesta del Sunday Times ha già aperto una nuova pagina sul problema sempre più diffuso del doping. Come dichiarato al quotidiano inglese da John Whittingdale, segretario di Stato della Cultura del Regno Unito, il governo britannico ha ora avviato un’indagine: “Ho chiesto un’indagine indipendente urgente. Non c’è spazio per l’autocompiacimento nella lotta contro il doping e il governo sta valutando se la legislazione vigente in questo settore è adeguata. Se diventa chiaro che sono necessarie sanzioni penali più forti, allora non esiteremo ad agire”.

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