Sabatino Durante, agente FIFA, è un esperto del mercato brasiliano. L’agente ci dice la sua su Rodrigo Caio, il difensore verdeoro che la Lazio starebbe seguendo per il sostituire De Vrij.
Queste le dichiarazioni di Durante a Radio Olympia: “Rodrigo Caio? E’ un ottimo giocatore ma per me non è un difensore centrale: in Europa lo vedo meglio come mediano difensivo. E’ un ottimo giocatore ma credo che abbia qualche problema fisico. Si dice nell’ambiente che abbia delle ginocchia fragili. Emblematico il fatto che è stato due mesi all’Atletico Madrid e non è stato tesserato. Lo stesso è avvenuto con il Valencia: questo vuol dire che qualche problema c’è. In nazionale gioca nella difesa a 3 a sinistra: è il giocatore che di solito inizia l’azione perché ha piedi buoni. Spendere cifre importanti (San Paolo gioca 15-18 milioni, ndr) sapendo di questi problemi è rischioso e le squadre ci pensano giustamente”.
LE ALTERNATIVE A RODRIGO CAIO
“Jemerson del Monaco per quello che ha fatto mi sembra che valga sui 12-13 milioni. 20 mi sembrano troppi. Qui in Brasile si parla di Balbuena per la Lazio: è un leader, ottimo sulle palle alte, non velocissimo però molto tecnico. Dipende da cosa vuole la Lazio: se vuole un giocatore che ha già giocato in Europa a certi livelli e rischiare meno oppure un calciatore come Balbuena. Costa meno di Rodrigo Caio e per costo-qualità io prenderei il paraguayano. La Lazio non ha mai sbagliato gli acquisti ma una cosa è giocare in Brasile e l’altra in Europa”.
L’OPINIONE SU WALLACE E FELIPE ANDERSON
“Sono partito un po’ prevenuto su Wallace. All’inizio non mi piaceva, lo vedevo troppo lento. In Italia mi è piaciuto, è un buon difensore ma ha sempre dei piccoli difetti. Inzaghi lo ha gestito bene e ha fatto delle buone prestazioni. Felipe Anderson ha dei piedi straordinari e grandi invenzioni. E’ giovane ma non ha continuità. Dipende da lui se vuole rimanere una grande promessa oppure essere decisivo in 34-35 partite l’anno, sopratutto con le grandi. Spero per lui e per la Lazio che possa maturare definitivamente: ha due o tre anni per fare il definitivo salto di qualità”.
