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ESCLUSIVA – Keita perde contro Savini

Si è chiuso il procedimento che ha visto l’ex punta della Lazio contro il suo procuratore Savini.

Non è la prima volta che siano di fronte a una lite di carattere economico tra un procuratore e calciatore. Questa volta però il match è andato a Savini che ha vinto un procedimento contro Keita sulla vertenza fra il giocatore del Monaco Keita Balde e il suo ex agente Ulisse Savini. Keita ha deciso di ricorrere alla Commissione dei Procuratori Sportivi contro il suo agente Savini che aveva richiesto, ed ottenuto, dal Tribunale di Tivoli un’ingiunzione di pagamento di € 117.600,00 dovuta quale compenso per le prestazioni di procuratore sportivo. Keita ha, infatti, proposto tale ricorso perché, a suo dire, il suo ex agente non avrebbe adempiuto all’obbligo di adire il collegio arbitrale per il recupero delle prestazioni di procuratore sportivo.

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Spiace rilevare, invece, che nella condotta del Savini non è configurabile alcuna violazione! L’Agente Savini, nell’adire la giustizia ordinaria, ha adottato una procedura legittima per il recupero delle somme per prestazioni professionali; l’esposto che ha dato origine al procedimento disciplinare n. 2/PS – S.S. 17- 18 a carico dell’Agente Savini Ulisse, secondo la Commissione, deve essere archiviato”. La norma relativa alle vertenze economiche tra giocatore e calciatore è, infatti, cambiata da quando il Consiglio Federale della F.I.G.C, (Com.Uff. n. 142/a del 3.3.2011) prendeva atto della sentenza del T.A.R. Lazio – sentenza 33427/2010 – che ha dichiarato illegittimo l’art. 24 del Regolamento Agenti Calciatori/2010 nella parte in cui impone all’Agente l’arbitrato quale strumento di risoluzione delle controversie nascenti con calciatori o società.

La Commissione presieduta dal Presidente Ottorino Giugni ha pertanto respinto la richiesta del calciatore Keita con la seguente motivazione “La Commissione, come già in passato aveva rilevato, ha dato atto dell’ avvenuta abrogazione della disposizione che prevedeva la competenza del Tribunale Nazionale di Arbitrato per lo sport presso il CONI per le controversie tra calciatori e procuratori/agenti relativi al mandato conferito”. Per questo motivo la Commissione in relazione al procedimento disciplinare posto a carico di Savini ha provveduto all’archiviazione ritenendo consentito il ricorso del medesimo al Tribunale Ordinario per l’ottenimento del decreto ingiuntivo a carico dell’ex punta della Lazio. Una bella soddisfazione per Savini, un po’ meno per Keita che dovrà sborsare un bel po’ di soldi.

Stefano Di Santo

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