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Nicolo Fagioli, giocatore della Juventus, è ancora sottoposto a squalifica per essere stato coinvolto in un caso di scommesse.

Fagioli si è presentato all’ex teatro Araldo di Torino per il terzo degli dieci appuntamenti pubblici previsti per il suo percorso di riabilitazione. Durante l’evento ha parlato del suo percorso di recupero e della sua esperienza personale.

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Fagioli ha affermato di stare molto meglio rispetto a un anno fa, che descrive come il periodo più difficile della sua vita. L’aiuto di Paolo Jarre, l’esperto che lo sta assistendo nel suo percorso di recupero, è stato cruciale. Attualmente, trova conforto nel supporto della sua famiglia e degli amici e nello sport. Fagioli ha confessato di aver iniziato a scommettere per la prima volta quando aveva sedici anni, e inizialmente lo vedeva come un gioco. Tuttavia, col tempo è diventato una dipendenza per lui.

A un certo punto, il rapporto di Fagioli con la sua famiglia e i suoi amici era cambiato, preferendo passare il tempo da solo piuttosto che con loro. Questa è una delle cose che, secondo lui, è cambiata di più nella sua vita. Durante quel periodo era sempre nervoso e l’unico sfogo che aveva era giocare la partita, poiché non riusciva ad allenarsi come avrebbe dovuto e non stava dando il 100% in campo.

Fagioli ha rivelato di passare tra le 10 e le 12 ore al giorno al telefono per giocare. Adesso, invece, non gioca più e usa il telefono solo per 3-4 ore al giorno. Nonostante giocasse ai videogiochi per un paio d’ore al giorno, non li considera un fattore di rischio per sviluppare una dipendenza dal gioco. Secondo lui, la disponibilità economica non incide troppo.

Nonostante la sua squalifica, Fagioli è desideroso di tornare in campo. Lui considera la sua squalifica come una punizione che ha reso le cose ancora più difficili per lui. Ciononostante, è stato obbligato ad accettarla altrimenti non sarebbe mai più tornato a giocare. Attualmente, Fagioli si considera sulla buona strada, soprattutto perché ha ricominciato ad apprezzare il tempo trascorso con la sua famiglia e i suoi amici.

Infine, Fagioli ha ringraziato i suoi compagni di squadra e la società per averlo sostenuto durante questo periodo difficile. Nonostante gli fosse difficile essere lontano dal campo e non poter partecipare alle partite e alle trasferte, Fagioli si è concentrato su come evitare ulteriori problemi e scandali.

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