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CONFERENZA – Inzaghi: “Un plauso a Patric e Luiz Felipe”. Poi su Nani e Anderson

Simone Inzaghi in conferenza stampa ha elogiato la prestazione della Lazio dopo la rotonda e netta vittoria contro il Verona.

Queste le parole di mister Inzaghi:

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Oggi è andato tutto bene…

“Vedere una squadra in emergenza giocare così è il massimo. Sono orgoglioso di questi ragazzi, ma ero sereno ieri e dopo la gara col Napoli perché avevano fatto benissimo. Ai ragazzi giovedì avevo detto che l’autostima doveva crescere dopo aver giocato così col Napoli. Oggi ho sentito parlare di campo semplice ma siamo stati noi bravi a renderlo tale segnando subito e chiudendo il primo tempo sul 2 a 0. Siamo stati anche maturi a gestire la palla”. 

Hai confermato la difesa a 3…

“Ho voluto tenere questo assetto. Ammetto che ho pensato di passare alla difesa a 4 ma sapevo che 3 difensori li avrei trovati. Voglio fare un plauso a Patric che rientrava oggi ma sapevo che ci avrebbe dato tantissimo anche in una posizione non sua, come ci ha dato tanto Luiz Felipe che non ci scordiamo che è un ’97 proveniente dalla serie B. Bravi, dall’inizio del ritiro che stanno dando il massimo”.

Nani e Felipe Anderson?

“Mi piacerebbe avere problemi di abbondanza. Per quanto riguarda Nani e Felipe Anderson penso che il più vicino al rientro sia il portoghese che sta crescendo di condizione. Vedremo giovedì se lo farò giocare uno spezzone di partita. Si sta allenando al meglio ma si porta dietro l’infortunio del 21 luglio. Si sta integrando al meglio e speriamo di utilizzarlo per uno scampolo di partita in Europa League, sicuramente non giocherà dall’inizio, non è ancora pronto. In generale cercheremo di recuperare Milinkovic e tutti i difensori. Poi ci sono i due ragazzi portoghesi che si stanno cercando di ambientare e capire il nostro calcio. Tocca a loro dimostrare il loro valore e imparare la lingua in fretta. Ho dimostrato già la passata stagione che se i giovani dimostrano di meritare spazio non glielo nego”.

Immobile ormai è sempre più leader di questa Lazio:

“Lo conoscevo come giocatore e non come persona. E’ un leader, un trascinatore. Sapevo che era un goleador ma mi ha sorpreso lo spirito, il senso di appartenenza che ha per la Lazio nonostante sia arrivato da poco. Incita e incoraggia tutti i ragazzi, ecco perché l’ho scelto come terzo capitano dopo Lulic e Parolo. Se l’è meritato. A fine primo tempo gli ho chiesto come stava. Avrei potuto toglierlo, o toglievo lui o Leiva o Radu perché sono i giocatori che hanno giocato di più”.

La Lazio è all’altezza delle 4 squadre che lottano per la Champions?

“Alla viglia del campionato nessuno diceva questo, dovremo essere bravi a rimanere in alto. Le nostre competitor si sono attrezzate, ma abbiamo dimostrato l’anno scorso che siamo arrivati davanti a squadre più attrezzate di noi. Speriamo di riuscirci anche quest’anno anche se abbiamo meno tempo per lavorare sul campo dato che abbiamo l’Europa League che onoreremo al meglio perché abbiamo fatto il massimo per arrivarci nella scorsa stagione”.

Pecchia e Pazzini?

“Pazzini l’ho visto bene, coinvolto, cercava di far salire la squadra. E’ stato accerchiato dai nostri difensori e non ha trovato spazio. Il Verona è arrivato in serie A grazie a Pecchia. La B è difficile e Pecchia è stato uno degli artefici della promozione insieme ai suoi giocatori. Quest’anno dovrà lottare per rimanere in A, è all’altezza delle altre. Ne verrà fuori, bisogna dare tempo a Pecchia perché ha buonissime idee”.

Fabrizio Piepoli

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