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FOTO – La polisportiva Lazio festeggia 118 anni. Presenti anche Lotito e Malagò

Serata di festa per la polisportiva Lazio, che nella giornata di ieri ha festeggiato i suoi 118 gloriosi anni di storia.

Come ogni anno si è svolta la consueta cena di gala della Polisportiva Lazio, per festeggiare i 118 anni del sodalizio.
Tra gli ospiti della serata il presidente del Coni Giovanni Malagò, Claudio Lotito e stelle dello sport e dello spettacolo.
I premi “Bigiarelli” sono stati consegnati nel lussuoso circolo Canottieri Lazio che ha ospitato la serata.

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Giovanni Malagò polisportiva Lazio                                       

 

Orsi: “Non sarà un dramma perdere De Vrij, fidiamoci di Tare”

L’ex portiere della Lazio, Fernando Orsi, ha parlato ai microfoni di Radio Radio. Di seguito riportiamo le sue parole riguardanti la situazione De Vrij.

“Di tutti i nomi che escono, non verrà nessuno. Tare è abituato alle sorprese. Secondo me bisogna vedere cosa farà la Lazio il prossimo anno – spiega Orsi – se Europa League o Champions. Subotic ad esempio potrebbe servire più per la Champions, data l’esperienza. L’acquisto è in base alla posizione che tu hai. Secondo me la Lazio ha fatto offerte a de Vrij e lui ha sempre declinato, la Lazio è memore degli errori con Keita, non penso voglia rifarli con l’olandese. In ogni caso non sarà un dramma prenderlo, per una volta fidiamoci del direttore sportivo.”

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LAZIO UDINESE — Tutte le info sull’utilizzo dei tagliandi

In vista di Lazio Udinese, gara valida per il recupero della 12esima giornata, sono state disposte le seguenti direttive in merito all’utilizzo dei biglietti

In vista di Lazio Udinese, gara valida per il recupero della 12esima giornata in programma mercoledì 24 gennaio alle 18.30, sono state disposte le seguenti direttive in merito all’utilizzo dei biglietti.

– I titoli di ingresso acquistati dagli abbonati di Curva Nord e validi per la gara Lazio – Udinese del 05/11/2017 non consentono l’ingresso allo Stadio Olimpico in occasione del recupero della stessa gara. Pertanto l’accesso allo Stadio sarà consentito tramite regolare utilizzo del relativo abbonamento stagionale;
– Coloro i quali, non abbonati stagionali, avessero acquistato titoli di ingresso per la gara Lazio – Udinese del 05/11/2017, avranno l’opportunità di effettuare le seguenti operazioni:

I biglietti della gara Lazio – Udinese del 05/11/2017 sono validi per l’accesso allo stadio in occasione della gara

di recupero. Si evidenzia che la matrice rimasta in loro possesso costituisce valido titolo di ingresso. (vedi

Comunicato Ufficiale del 05.11.17).

2) I biglietti della gara Lazio – Udinese del 05/11/2017 sono soggetti a cedibilità e il cambio nominativo potrà

essere effettuato on line nel sito della S.S. Lazio Spa alla sezione Biglietteria “cambio nominativo” attenendosi alle

seguenti istruzioni: scegliere la prima sezione “Cambio Supporto” per coloro che hanno acquistato i tagliandi con

la tessera del tifoso; scegliere la seconda sezione “Cambio Utilizzatore” per i tagliandi cartacei acquistati nei punti

vendita e su internet. In entrambi i casi, è necessario stampare la videata del cambio effettuato.

3) Per i tifosi non abbonati che hanno acquistato un biglietto del settore Curva Maestrelli, valido per la gara tra

Lazio e Udinese del 05/11/2017, è consentito sostituire tale tagliando con uno del settore Curva Nord o Distinti.

Tale sostituzione potrà essere effettuata presso i punti vendita Lazio Style di Via Calderini e Roma Est dalle ore

16.00 dell’11.01.2018 alle ore 19.00 del 18.01.2018 consegnando il biglietto del settore Curva Maestrelli ed

esibendo il documento di identità

STEAUA BUCAREST, PARLA L’EX ROMA 

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Steaua, parla Bălașa: “Proveremo a battere la Lazio. Sappiamo essere pericolosi”

A un mese dalla sfida tra Steaua Bucarest e Lazio, valida per i sedicesimi di Europa League, ha presentato il match il difensore rumeno Mihai Bălasa

A un mese dalla sfida tra Steaua Bucarest e Lazio, valida per i sedicesimi di Europa League, ha presentato il match il difensore rumeno classe ’95 Mihai Bălasa, ex Crotone e Trapani con un passato nelle giovanili della Roma. Giocare contro la Lazio non sarà semplice, tuttavia potrebbe essere un bene. Gare come questa portano sempre numerosi stimoli e grandi motivazioni. Oltretutto affrontare e magari eliminare un avversario meno impegnativo non ci avrebbe valorizzato come grande squadra. Battere la Lazio invece, significherebbe che siamo una squadra di valore. Sarebbe un’ottima cosa per noi e per la nazione.

Un eventuale passaggio del turno ai danni della Lazio ci darebbe maggior consapevolezza dei nostri mezzi e sarebbe fondamentale per il morale. Ci consentirebbe di affrontare il resto della stagione con più convinzione, al fine di ottenere punti importanti per la qualificazione in Champions League. Sappiamo che sarà difficile ma scenderemo in campo al massimo della concentrazione, ci proveremo fino alla fine. Loro sono una grande squadra ma non sarà semplice batterci. Quando giochiamo da gruppo unito sappiamo essere pericolosi”.

VAR, LE PAROLE DI DE SANTIS 

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Var, parla l’ex fischietto De Santis: “Gli arbitri non hanno imparato a utilizzarlo”

In seguito alle recenti polemiche in merito a sviste arbitrali, ha detto la sua riguardo il Var l’ex fischietto Massimo De Santis, intervenuto ai microfoni di Radio Cusano Campus

In seguito alle recenti polemiche in merito a sviste arbitrali, ha detto la sua riguardo la Var l’ex fischietto Massimo De Santis, intervenuto ai microfoni di Radio Cusano Campus. “L’utilizzo della tecnologia dovrebbe migliorare le cose, riducendo il margine d’errore arbitrale e portando la massima oggettività possibile in campo. Ho la sensazione che non stia andando esattamente così. Gli arbitri non hanno imparato a utilizzarla, o probabilmente non hanno le capacità per farlo. Bisogna avere quella consapevolezza interiore per saper fare marcia indietro ed eventualmente cambiare la propria decisione attraverso il Var. Occorre maggiore umiltà sotto questo punto di vista.

Il fallo di mano di Bernardeschi a Cagliari, ad esempio, era visibile anche a velocità normale. Il giocatore muove il braccio in maniera non naturale e impedisce al pallone di passare. Con l’arbitro lontano sarebbe stato un errore grave ma comprensibile negli anni passati. Con la tecnologia però non capisco come si possa non intervenire. Lo stesso è accaduto in Lazio Torino e in Crotone Napoli. Nonostante siano stati corretti numerosi errori tramite il Var, ci sono ancora delle incongruenze, soprattutto in merito all’utilizzo. C’è chi ne fa uso frequente, chi si fida solo dei propri occhi. Serve un metro di giudizio comune”.

LEDESMA SUL MOMENTO ATTUALE DELLA LAZIO 

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Ledesma: “La Lazio ha raggiunto la consapevolezza dei propri mezzi”

Nella giornata di ieri l’ex capitano biancoceleste Cristian Ledesma è intervenuto ai microfoni di Radiosei per omaggiare la società nel giorno del suo 118 compleanno. Quindi un’analisi sul momento attuale della squadra

Nella giornata di ieri l’ex capitano biancoceleste Cristian Ledesma è intervenuto ai microfoni di Radiosei per omaggiare la società nel giorno del suo 118 compleanno. Quindi un’analisi sul momento attuale della squadra.“Questa è una giornata molto importante. La Lazio è una grande società e l’ambiente deve restare compatto. Bisogna festeggiare perché la storia di questi colori merita di essere ricordata. Mi auguro solo che si trovi un equilibrio tra tifoseria e proprietà, non deve più esserci distanza tra le parti. Io ho tanti ricordi meravigliosi della mia permanenza alla Lazio. Sicuramente ricordo con particolare emozione il primo derby in seguito alle complicazioni con la società. Lì è scattato qualcosa in me, non so cosa ma ho giocato quella partita con sensazioni mai provate prima.

La Lazio adesso è una grande squadra, i risultati e la classifica lo dimostrano. Già nella passata stagione era stato fatto un grande lavoro, ma l’impressione è che ora la squadra abbia raggiunto la piena consapevolezza del proprio valore. Si sono verificati degli episodi che hanno penalizzato i biancocelesti ma i ragazzi sono subito riusciti a voltare pagina e hanno dimostrato in campo di essere un gruppo solido. Lulic capitano?  Non vedo profilo migliore, rispecchia la lazialità. Porta nel cuore questi colori e i tifosi lo celebreranno in eterno, per quella finale, per la grinta e per il sacrificio con cui onora la Lazio.  Leiva? Non lo conosciamo certo adesso. Si tratta di un grandissimo giocatore che ha saputo dare dimensione al centrocampo biancoceleste. Oltretutto la sua esperienza internazionale non può che essere un’arma in più per Inzaghi” ha concluso Ledesma.

LE PAROLE DI KHEDIRA SULLO SCUDETTO E L’ELOGIO ALLA LAZIO 

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CALCIOMERCATO – Lazio al lavoro per il dopo de Vrij: tutti i nomi

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Lazio al lavoro sul mercato in vista di un eventuale dopo de Vrij.

La Lazio attende (ancora) una risposta da de Vrij sul rinnovo, ma intanto starebbe già ispezionando il mercato alla ricerca di un valido sostituto. Tanti i nomi, vecchi e nuovi, che Igli Tare ha segnato sul proprio taccuino. Tra essi, sarebbe tornato di moda quello di Rodrigo Caio, brasiliano classe ’93 del San Paolo, oro olimpico a Rio 2016 con Felipe Anderson. Il suo costo si aggira al momento sui 13 milioni di euro, ma potrebbe lievitare per l’interesse concreto di altri club. Cercato in passato anche da Inter, Milan e Roma, giorni fa era stato infatti dato vicino allo Zenit di Mancini, voce non confermata però dal Brasile. In possesso del passaporto italiano e con un contratto in scadenza nel 2021, Caio ha le caratteristiche ideali del sostituto di de Vrij, ma non convince del tutto. Un pò per l’inesperienza nel palcoscenico europeo, un pò (soprattutto) per le condizioni fisiche (in passato ha avuto spesso problemi con la cartilagine).

ALTRI NOMI

In Europa, invece, si potrebbe percorrere la pista che porta a Jozo Simunovic, classe ’94 del Celtic Glasgow. Alto 1,91, in scadenza anche lui nel 2021, è croato ma naturalizzato bosniaco. Il suo nome era circolato in orbita Lazio già lo scorso giugno, senza particolari sviluppi. Più sullo sfondo invece l’ipotesi Diego Reyes del Porto, in scadenza a giugno e ai ferri corti con i lusitani: il messicano non è infatti ritenuto un degno erede di de Vrij e in più il suo agente ha già smentito le voci di approdo nella Capitale. Ma sempre dai Dragoes la Lazio potrebbe pescare Ivan Marcano, spagnolo alto 1,89. Potrebbe essere un’opportunità, vista l’esperienza data dai 30 anni già compiuti e il fatto che anche lui si libera a giugno. Così come Neven Subotic, serbo 29enne, alto 1,92. Con il Dortmund ha totalizzato 263 presenze, ma quest’anno ha visto pochissimo il campo e a fine stagione dirà addio.

LEGGI ANCHE GLI AUGURI ALLA LAZIO DI MALAGO’

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LAZIO 118 – Gli auguri del presidente del CONI Giovanni Malagò

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Anche il mondo dello sport, con il presidente del CONI Giovanni Malagò, ha voluto fare alla Lazio gli auguri per i suoi 118 anni.

Queste le parole di Malagò durante la festa per i 118 anni della Polisportiva, tenuta ieri sera presso il Circolo Canottieri Aniene: “Auguro vita infinita ed eterna a questa Polisportiva che ha portato tanti risultati sia ai vostri colori che allo sport italiano. Giusto ricordare questa storia questa sera. Viva lo sport italiano e viva la Polisportiva Lazio. A 118 anni non mi sembrate proprio dei ragazzini, ma li portate alla grande. La più antica e nobile Polisportiva che c’è in Europa e nel Mondo“.

LEGGI ANCHE LA NUOVA AVVENTURA PER SIMONE PALOMBI

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UFFICIALE – Nuova esperienza in prestito per Simone Palombi

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Ora è ufficiale: Simone Palombi lascia (temporaneamente) la Lazio e si appresta a vivere una nuova avventura.

La notizia era nell’aria da qualche giorno, ma adesso ha assunto anche i crismi dell’ufficialità: Simone Palombi lascia la Lazio e si trasferisce in prestito alla Salernitana. A comunicarlo, lo stesso club campano tramite il proprio profilo Twitter: “L’U.S. Salernitana 1919 comunica di aver raggiunto l’accordo con la S.S. Lazio per il trasferimento a titolo temporaneo dell’attaccante classe ’96 Simone Palombi“.

Il giocatore ha poi affidato a Instagram le sue prime parole da ‘granata’: “Fiero e orgoglioso di poter iniziare questa avventura in maglia granata, ringrazio società e tifosi per la grande accoglienza con l’augurio di ripagarvi sul campo con gol e sudore!! Forza Salernitana!“.

https://www.instagram.com/p/Bdvf0PVhLlh/

LEGGI ANCHE LE PAROLE DI ZOFF

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Zoff: “Quello che sta facendo Inzaghi è degno di nota. La Lazio può…”

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Anche Dino Zoff ha voluto fare gli auguri alla Lazio per il suo 118esimo compleanno.

Queste le parole di Zoff a ‘Radio Incontro Olympia’: “La cosa importante è che la Lazio festeggi il compleanno nel migliore dei modi. Quest’anno la squadra si sta comportando alla grande. Per me è stata una parentesi importante per la mia vita nell’ambito dello sport: nei primi tempi il club veniva fuori da una situazione non bellissima, ma poi è stato un crescendo. Per risultati la parentesi di Cragnotti è inarrivabile ma non scinderei il campo dalla fede”.

DA ALLENATORE A PRESIDENTE

Io sono sempre stato aziendalista e nel momento in cui la società ha voluto il cambio da allenatore a presidente ho detto di sì. Mi faceva anche piacere ovviamente, altrimenti non l’avrei fatto. Facevo il mio compito, quando c’era da andare a parlare in Uefa dicevo la mia perché il mio comportamento è sempre stato adeguato a chi credeva nei valori dello sport”.

LA LAZIO DI INZAGHI

Nel periodo in cui ho allenato Inzaghi non si poteva parlare di futuro perché era giovanissimo. Però quello che sta facendo è degno di nota, non segue le mode ed è un allenatore con tutti i canoni giusti. La Lazio può battersela con chiunque e senza qualche disavventura arbitrale poteva essere anche più avanti. Se rimane umile come ora, ha grandi potenzialità”.

L’ITALIA

Dopo Italia-Svezia non sono rimasto sorpreso, perché l’aria era quella. Ci è andata particolarmente male, però succede che quando le cose non vengono fatte in modo importante si diventi sfortunati. C’erano anomalie, riunioni senza l’allenatore, i segni premonitori c’erano tutti”.

LEGGI ANCHE LE PAROLE DI KHEDIRA

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Khedira: “Lo Scudetto sarà difficile, tante squadre in corsa, anche la Lazio”

Sami Khedira centrocampista della Juve parla ai microfoni di Sky Sport delle pretendenti allo scudetto, anche la Lazio

La Lazio ormai sembra quasi tagliata fuori dalla corsa Scudetto visto i punti di distacco dal Napoli e della Juve. Ma molti giocatori non la pensano così, come Khedira
Le parole di Khedira: “Lo scudetto? Quest’anno è differente dagli altri anni, in cima alla Serie A ci sono tanti top team, ovviamente il Napoli, ma anche Inter, Roma, Lazio, naturalmente la Juventus, per questo dovremo lottare ancora di più perché è difficile vincere lo Scudetto, dobbiamo lavorare più duramente per provare a vincerlo, è importante restare concentrati, ma secondo me quest’anno sarà più difficile ripetersi”. 

LEGGI GLI ALLENAMENTI ANCHE DURANTE LE VACANZE PER I CALCIATORI

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I calciatori si godono le vacanze ma devono svolgere i compiti differenziati. Il piano…

I giocatori della Lazio si stanno godendo le vacanze meritate dopo l’impresa di questa stagione

Le mete più ambite sono state le Maldive ma c’è anche chi ha deciso di ritornare a casa e passare le vacanze con la propria famiglia. Una settimana di vacanza è stata concessa e durante questa il professor Ripert ha dato dei compiti singolari da svolgere per non perdere la forma con lavori di prevenzione, recupero e integrazione. Un modo per tenere i giocatori allenati e in condizione. Dovranno svolgere un’ora al giorno di allenamento n modo da farsi trovare pronti per il ritorno degli allenamenti a Formello del 15 gennaio.

PARTITE RAVVICINATE

Come tutti sappiamo, al rientro dalla sosta la Lazio sarà costretta ad un vero e proprio tour de force. Per la Lazio in programma ben 4 partite in 10 giorni. Il 21 la partita casalinga contro il Chievo e sempre in casa il 24 ci sarà la partita di recupero contro l’Udinese rinviata per maltempo. Ed infine il doppio turno di fuoco. Bisognerà affrontare il Milan il 28 gennaio a San Siro dopodiché ci sarà la tanto attesa sfida della semifinale di Coppa Italia sempre con il Milan, 3 giorni dopo, il 31 gennaio. Probabilmente si ritornerà a Roma per poi tornare a Milano, ma ancora non è stata presa una decisione. Poi domenica 4 ci sarà la sfida di Campionato contro il Genoa. Per questo Inzaghi non vuole che la squadra si faccia trovare fuori forma.

LEGGI IL RINNOVO DI LUIS ALBERTO COME QUELLO DI MILINKOVIC

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La Lazio blinda i gioielli, per Luis Alberto un rinnovo alla Milinkovic

Luis Alberto è la vera sorpresa stagionale della Lazio. Grazie a lui i biancocelesti sono in ottima posizione

Luis Alberto con Ciro Immobile forma una delle coppie più belle e prolifiche della Serie A. Quando i due giocano in tandem, l’altro sa sempre che dovrà fare una giocata che lo porterà davanti la porta. Ora lo spagnolo è pronto a rinnovare con la Lazio. Al rientro dalle vacanze s’incontrerà con la dirigenza per mettere la firma sul rinnovo e prolungarlo fino al 2022 come successo per Milinkovic ad aprile. Proprio come lui, Luis andrà a guadagnare 1,5 milioni più bonus legati al rendimento alla pari di Serej ed entrambi con scadenza 2022. Un bel segnale da parte della Lazio che quest’anno come mai sta cercando di non ripetere gli errori passati (come De Vrij) e cerca di prolungare i contratti ai suoi gioielli.

SQUADRE INTERESSATE

Quest’anno è fiorito ed esploso e si è guadagnato la sua priva convocazione con la maglia della Nazionale spagnolo facendo anche l’esordio. Numeri altissimi in stagione, 6 reti e 7 assist di cui 4 da palla inattiva con 52 occasioni create in Campionato. Per questo ha suscitato l’interesse di molti club che ultimamente si stanno affacciando alla porta della Lazio. In Spagna l’interesse è molto alto, si vocifera anche di un interessamento da parte del Barcellona sua ex squadra mentre in Italia, Sarri va pazzo per il mago. Ora Luis è concentrato sulla Lazio e sulla convocazione per il Mondiale Russia 2020, sarebbe una grande chance per lui con la speranza che in quel tempo abbia già il contratto con scadenza 2022…

LEGGI I CALCIATORI COSTOSI D’EUROPA

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I calciatori più costosi d’Europa: primo Neymar, Immobile…

Il CIES Football Observatory ha calcolato il valore di trasferimento dei giocatori nei cinque principali campionati europei. L’Osservatorio ha stilato la classifica dei 100 calciatori con la quotazione maggiore. Primo Neymar, Ciro Immobile fra i primi 50.

La valutazione tiene conto dei criteri utilizzati dagli operatori di mercato. Esempio la durata del contratto, l’età, le performance, la posizione, lo status internazionale, ecc. Neymar (213 milioni di euro) è in testa alla graduatoria davanti a Lionel  Messi (202) e Harry Kane (195). Nelle prime 10 posizioni la metà è occupata da giocatori che giocano in Premier LeagueHarry Kane infatti è 3°, Dele Alli (6°), Kevin de Bruyne (7°), Romelu Lukaku (8°) e Paul Pogba (10°). Solamente questi cinque hanno un valore complessivo di 846,1 milioni di euro. I valori più alti tra numeri uno e difensori sono di due giocatori del Barcellona. Il portiere MarcAndré ter Stegen (96 milioni) e il difensore  Samuel Umtiti (101). Paulo Dybala (175) è in testa alla classifica per quanto riguarda la nostra Serie ARobert Lewandowski (107) invece detiene la cifra più alta tra i giocatori della Bundesliga.

Restando nel nostro paese in 19esima posizione troviamo Gonzalo Higuain, valutato 113 milioni di euro. In 22esima Mauro Icardi (104,5). Seguono i partenopei Insigne (102) e Mertens (89,8). Al 46esimo posto il laziale Ciro Immobile (85,2). Questi giocatori si trovano tutti curiosamente davanti a Cristiano Ronaldo. Il valore del portoghese (80,4) risente infatti dell’avanzamento dell’età. Considerando la Serie A altri giocatori in graduatoria sono Nainggolan (77,1), Hysaj (70,5), Belotti (70,4), Chiesa(65,1), Dzeko  (64,3), Koulibaly (62), Perisic (58,4), Milinkovic-Savic (58,2), Zielinski  (54,7), Donnarumma (51) e Pellegrini  (50,6 in penultima posizione). Diciassette giocatori “italiani” sui 100 dei primi cinque campionati europei con il valore di mercato maggiore.

NUOVA AVVENTURA IN PRESTITO PER LUCA GERMONI

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LEGGI ANCHE LE PAROLE DI DIACONALE

Il combattuto rapporto tra il Var e le big della nostra Serie A

La pausa del campionato permette di tracciare un primo bilancio sull’utilizzo del Var. Il Corriere dello Sport ha pubblicato una lunga analisi su come si sono comportati gli arbitri con l’aiuto della tecnologia.

In tutto le chiamate corrette dei direttori di gara con l’utilizzo del Var sono state 58 su 84. Scorporando i dati per ogni singola squadra si scoprono numeri interessanti. Questi quelli relativi alle big del nostro campionato.

NAPOLI E JUVENTUS

La squadra di Sarri ha avuto solo quattro episodi. Il primo con il Sassuolo, il secondo con il Milan, il terzo con la Sampdoria. In tutti e tre i casi gli arbitri hanno preso la decisione più opportuna. Non viene considerato il mani di Mertens a Crotone: l’arbitro Mariani non ha visto l’episodio e quindi non c’è stato il ricorso al Var. Quindici invece i casi riguardanti i bianconeri. In otto il Var ha determinato una chiamata corretta, in sette una decisione sbagliata. La partita più ricca di episodi è quella di Udine finita 2-6 per i bianconeri: nei quattro episodi in cui è stata chiamata in causa la tecnologia l’utilizzo è sempre stato sbagliato.

INTER E LAZIO

Entrambe le squadre hanno avuto due episodi riletti con il Var che si sono rivelati sbagliati. Per quanto riguarda le chiamate positive i nerazzurri sono a quota cinque, i biancocelesti a quattro. Uno di questi casi riguarda proprio lo scontro diretto della 19esima giornata: al 62′ Skriniar tocca con il braccio la palla dopo una scivolata nella sua area di rigore. L’arbitro Rocchi prima assegna il rigore ma poi si corregge con l’utilizzo del Var.

ROMA E MILAN

Anche qui i numeri sono molto simili: nove chiamate corrette per entrambe. Due quelle sbagliate per i giallorossi, tre per i rossoneri.

SCUDETTO 1915: L’HASHTAG DIVENTA VIRALE

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GARLASCHELLI ANALIZZA IL MOMENTO LAZIO

CALCIOMERCATO – Fiorentina-Badelj: il ds biancoceleste Tare alla finestra

Prima che riprenda il campionato si svolgerà un confronto tra i dirigenti della Fiorentina, Milan Badelj e il suo agente. Il ds biancoceleste Tare alla finestra.

Scopo dell’incontro, come riporta La Nazione, proporgli un’ultima volta il rinnovo del contratto. Il no da parte del giocatore è quasi scontato, quindi in estate sarà libero di accasarsi altrove a costo zero. Il ds Tare da tempo ha mostrato un serio interesse per le prestazioni del calciatore viola. E, a detta dei ben informati, al momento la Lazio è nettamente favorita sulle altre pretendenti. Un affare a basso costo e il profilo giusto per la linea mediana dei biancocelesti. Per il momento l’arrivo del centrocampista croato è ostacolato dalle norme ma il piano del ds biancoceleste sarebbe quello di reintegrare in rosa Federico Marchetti al posto di Ivan Vargic. Il croato verrà ceduto lasciando il posto al suo connazionale. Nel frattempo su Instagram il centrocampista Walace, già accostato in passato al club capitolino, ha commentato con una serie di applausi la foto del connazionale  Felipe Anderson, in cui il laziale festeggia il compleanno del club. Un segnale per la dirigenza biancoceleste? Il giocatore in Germania non è riuscito ad ambientarsi ed è fuori dai piani dell’Amburgo. Potrebbe tornare d’attualità in caso di mancato arrivo di Badelj.

RINNOVO DE VRIJ: SPUNTA LA PETIZIONE DEI TIFOSI

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INFO E PREZZI DI MILAN-LAZIO DI TIM CUP

Lotito: “Orgogliosi di appartenere a questa società. La Lazio un punto di riferimento…”

Il presidente della Lazio, Claudio Lotito parla della squadra durante il festeggiamento per i 118 anni

Lotito era presente al Circolo Canottieri per festeggiare la Lazio con lui Antonio Buccioni, presidente della Polisportiva.
Queste le sue parole: “La Lazio è diventata punto di riferimento per tanti giovani, questo è un gruppo bellissimo, esempio di sacrificio e voglia di emergere. Come sappiamo, non conta solo il denaro ma bisogna sapere spendere bene, investire e puntare non solo sul calciatore ma anche sull’uomo. Amo sempre dire che abbiamo importato una nuova filosofia: allenare fisico e mente, allietando lo spirito. Servono molte qualità, da me sempre citate e fatte notare di moralità e compatibilità economica, su questo non ho mai sbagliato. Molte squadre molto più blasonate di noi hanno investito molto denaro e sulla carta risultavano più forti. Oggi invece stanno raccogliendo molto meno rispetto a quello investito perché non hanno puntato sulle persone. Noi investiamo sull’uomo, sulla nostra storia e ringraziamo i tifosi. Siamo una famiglia allargata che viaggia di pari passo, con molte difficoltà, ma sempre con orgoglio di appartenere alla Lazio e ai suoi valori. In questa società non interessa solo il materiale, ma vogliamo che la società in cui viviamo cambi grazie ai nostri valori”.

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Tra gli arbitri e gli addetti ai lavori diversi pareri contrari al Var

Dirigenti, allenatori, ex giocatori, arbitri. Questi i vari componenti del numeroso partito anti-Var. Le polemiche delle ultime settimane in Italia hanno riacceso il dibattito sulla “moviola in campo”.

Gli errori commessi durante Crotone-Napoli e CagliariJuventus, dopo quelli fatti più volte a danno della Lazio, hanno in qualche modo aiutato i conservatori che vorrebbero un passo indietro. A livello internazionale la prima grande polemica scoppiò al Mondiale per club, con il Real Madrid che, da Zidane a Bale, mostrò le proprie perplessità malgrado fosse stato salvato proprio dal video nella semifinale contro l’Al Jazira, alla quale venne annullato il 2-0 in fuorigioco. Collina, pochi giorni dopo, precisò che non era affatto scontato l’utilizzo del Var al Mondiale. La decisione sarà presa a marzo dall’Ifab, il board che stabilisce le regole del calcio. Se in Russia ci si dovesse affidare solo all’occhio umano il progresso verrebbe bloccato. E a quanto pare molti direttori di gara ne sarebbero felici.

LE PAROLE DI DIACONALE SUL 118° COMPLEANNO DELLA LAZIO

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La bandiera con il volto di Aldrovandi di fatto vietata negli stadi

Il 25 settembre 2005 il diciottenne Federico Aldrovandi, studente di Ferrara, perse la vita mentre rientrava dopo una serata trascorsa con alcuni amici in un locale di Bologna.

IL CASO

Fatale fu una colluttazione con dei poliziotti di pattuglia a poche centinaia di metri da casa sua. Una serata maledetta costata ai quattro poliziotti prima una condanna a 3 anni e 6 mesi di reclusione (nel luglio 2009) e poi una condanna confermata dalla Cassazione (nel giugno 2012) a 6 mesi per applicazione dell’indulto. Un caso tornato purtroppo alla ribalta nell’ultimo mese. L’elemento scatenante risale a Roma-Spal 3-1 dello scorso 1 dicembre, quindicesima giornata di Serie A. Le forze dell’ordine in quell’occasione impedirono ai tifosi ospiti di entrare nel settore a loro riservato con una bandiera raffigurante il volto di Federico Aldrovandi. Per tutta risposta i sostenitori ferraresi rimasero in silenzio e senza sventolare bandiere per tutta la partita.

LA SPAL E IL CALCIO

I pensieri fissi di Federico (che nel cassetto dei ricordi conservava tante foto con la maglia a strisce biancoblù) e suo padre Lino, che a maggio, per la storica promozione in Serie A, aveva dedicato a suo figlio una struggente lettera postata su Facebook. Questo il testo:

“’Cos’ha fatto oggi la Spal papà?’
Era una domanda che Federico usava spesso farmi, ogni domenica sera, prima di quel maledetto 25 settembre 2005. Era una domanda che guarda caso mi poneva solo quando la Spal vinceva, perché conosceva la mia forte passione per quei colori bianco e azzurro, compagni a me inseparabili dall’età di 6 anni. Sorrido ora a ripensarlo, e soprattutto a quella domanda che oggi Federico mi rifarebbe più che mai, per farmi felice. Guardo questa immagine con quei colori ad avvolgergli il cuore, ascoltando una famosa e bella canzone che parla di un cielo pieno di stelle…, e mi viene forte la voglia di abbracciare i ragazzi della Curva Ovest con Pietro in testa, da sempre cuore e anima di quei colori, e non solo. Di questa città, la città di Federico, che non potrò mai smettere di amare, senza dimenticare minimamente tanti “altri” colori, che da quell’assurda maledetta domenica mattina di 12 anni fa hanno impreziosito quel percorso comune, verso una piccola giustizia, per rispetto di quella parola troppe volte lesa e calpestata in questa nostra Italia, che risponde al nome di ‘vita’. Penso a tante cose mio ‘piccolo per sempre’, e a quello che non è stato e di quello che avremmo potuto fare insieme…, pur nei dolori e nelle ‘gioie’. Ma bisogna andare avanti, e stasera più che mai anche con un sorriso, per l’avverarsi di un sogno di una favola sportiva, la promozione in serie A della mia (nostra) Spal, ringraziando chi l’ha realizzato. Questa notte guarderò con calma, come ogni notte, il cielo pieno di stelle, nell’attesa però di ascoltare magari ancora quelle parole, da quella voce. Quella voce forse arriverà, anche se maledettamente sarà portata solo dal vento.
Buona notte Federico.
Buona notte dolce c……a di un tempo.
Buona notte stelle…
Buona notte…

Lino”.

LA MOTIVAZIONE DEL DIVIETO

Parole d’amore di un padre nei confronti del proprio figlio. Stridenti con il modo in cui il giudice sportivo Pasquale Marino ha definito la ragione del divieto di introduzione negli stadi di bandiere con il volto di Federico inteso come “comportamento provocatorio nei confronti delle forze dell’ordine”.

LA SOLIDARIETA’ DELLE ALTRE TIFOSERIE

Dal 25 settembre di 13 anni fa il volto di Federico Aldrovandi è diventato l’icona di un cold case all’italiana. Il veto posto ai tifosi della Spal allo stadio Olimpico di Roma ha rappresentato la scopertura del vaso di Pandora. Diverse tifoserie (Atalanta, Parma, Prato, Robur Siena, Sampdoria, Torino e Viareggio) sono state multate e hanno incassato diffide per aver imitato per solidarietà i colleghi estensi. In occasione di Roma-Spal la Questura capitolina aveva offerto una spiegazione tecnica dei fatti: “Quella bandiera non era autorizzata in quanto nessuno aveva chiesto l’autorizzazione per l’ingresso”.

GENOVA

Testimonianze di vicinanza alla famiglia Aldrovandi, che hanno vissuto il loro momento più tangibile in occasione di Sampdoria-Spal 2-0, giocata sabato scorso a Genova. Nonostante il controllo serrato di bandiere e stendardi i tifosi doriani sono riusciti a esporre uno striscione dedicato a Federico: “Per qualcuno un provocatore per noi un ragazzo”.

LA LEGISLAZIONE

Può uno striscione essere vietato con tanta semplicità? La legislazione in materia è complicata e soggettiva nelle interpretazioni. Una testimonianza recente è arrivata durante Napoli-Atalanta di martedì scorso per i quarti di finale di Coppa Italia. Alcuni tifosi bergamaschi hanno esposto una bandiera con l’immagine dello studioso Marco Ezechia Lombroso, noto come Cesare, che nella seconda metà dell’800 era stato il padre delle teorie razziste anti-meridionali. Ebbene quell’immagine è rimasta in bella vista per tutta la partita.

IL MESSAGGIO DI ILARIA CUCCHI

Può invece l’immagine di Federico Aldrovandi rappresentare una provocazione? Un interrogativo sollevato sui social anche da Ilaria Cucchi, la sorella di Stefano, anche lui protagonista di un’altra vicenda giudiziaria ben nota. Su Facebook Ilaria aveva espresso la sua vicinanza ai genitori di Federico  proprio dopo la partita della Spal a Roma. Questo il testo:

“Federico Aldrovandi aveva 18 anni appena compiuti.
Sappiamo tutti come è morto.
La bandiera con il suo volto non è stata fatta entrare allo stadio per la partita Roma-Spal.
Io sono con lui. Senza di lui io non sarei mai arrivata fin qui.
Roma è la mia città, e io amo la mia città, ma io sto con Aldro.
Un abbraccio a Patrizia e Lino”.

“PAPA’ CHE HA FATTO LA SPAL?”

Nell’epoca in cui il calcio vuole rilanciare la propria dimensione sociale riportando le famiglie allo stadio fanno rumore le parole rilasciate a La Repubblica da Lino Aldrovandi. Suo figlio Federico non c’è più da 12 anni e quattro mesi e ora il suo volto non può nemmeno essere ricordato negli stadi. O almeno questo quanto verificatosi negli ultimi mesi: “I ragazzi della Spal e delle altre tifoserie introducono negli stadi assieme al volto di Federico un messaggio di pace e di fratellanza. Non c’è violenza, non c’è odio, non c’è alcun sentimento negativo.  Ogni multa della Figc è una coltellata al cuore. Il problema è pensare che il volto di Federico divida. Quando ho visto la bandiera, ho pianto. Chiedeva: ‘Papà, che ha fatto la Spal?’.

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SCUDETTO 1915 – L’hashtag dell’Avv. Mignogna diventa virale

L’Avv. Mignogna ha fatto il punto a Radiosei sull’hashtag lanciato nel web per portare lo scudetto 1915 alla Lazio ex aequo con il Genoa.

“Questo hashtag è già tra i top. Questa idea è nata proprio in collegamento con Radiosei: ora è diventato virale. Molte sono infatti le persone che lo stanno condividendo. L’utilizzo dei social ha una grande importanza e nel giorno del 118 anniversario dalla fondazione della Lazio era importante il lancio. Tutti devono postarlo, deve andare oltre i nostri confini regionali. E’ l’unico modo per continuare a parlare dell’assegnazione dello scudetto 1915. Il 29 gennaio sarà eletto il nuovo presidente federale, il cui consiglio sarà chiamato a decidere in via definitivo dopo il parere positivo della commissione dei saggi. La mia personale sensazione è che questo scudetto rappresenti la vera patata bollente in ambito federale. Ora ci saranno le elezioni, chi sarà eletto dovrà esserlo con una certa convergenza, noi dobbiamo essere pronti a farla affrontare. Per cento lunghissimi anni la documentazione è stata nascosta, ora non può più essere ignorata”.

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