Ci siamo il derby è alle porte, stasera Lazio e Roma giocheranno la sfida di ritorno in Coppa Italia. Gli ex giocatori biancocelesti analizzano la gara alla luce del piccolo vantaggio che la Lazio ha conseguito all’andata.
Per discutere di questo evento Felice Pulici è intervenuto ai microfoni di Radio Olympia: “Questa sfida è importantissima perché può valere l’accesso all’Europa oltre al valore stesso della stracittadina. Fermo restando che questa partita sarebbe sentita anche con in palio un trancio di pizza. Alla mia epoca non era facile. Solitamente si muoveva Bob Lovati che poi relazionava Maestrelli. Non c’erano le cassette o i dvd per vedere le gare comodamente da casa come oggi. L’aspetto comune è che si vinceva anche a quel tempo segnando, mettendo la palla in rete”. Sul Derby: “Non è solo una partita di calcio. Incontri gli avversari della tua città con i tifosi che marciano con te per avere un predominio parziale. La Roma è sempre stata un 2/3 della città, la Lazio aveva una bellissima tifoseria ma più limitata dal punto di vista numerico. Nel periodo di Chinaglia si verificò qualcosa di straordinario. Iniziò così un periodo di aggregazione dei giovani, perché senza tifoseria non si va lontano”.
INVITO AI TIFOSI
Contestazione alle spalle: “Faccio un invito ai tifosi di Roma e Lazio di essere ordinati e sereni nell’esprimere la loro passione, in modo da evitare reazioni o focolai che vengono poi ingigantiti”. Via le barriere: “Non si poteva andare avanti così. La società deve mettersi nella condizione di stare a contatto con i tifosi, facendoli sentire protagonisti. La partecipazione sarà così più intensa e importante“.
CONSIGLI AD INZAGHI
“Dobbiamo evidenziare i punti di vantaggio della Lazio. Ha il 2-0. Ha lo 0 della Roma fuori casa. Ha il vantaggio, dovesse finire 2-0, di avere i supplementari col gol in trasferta in canna. I biancocelesti devono essere ordinati e lasciar fare la partita ai giallorossi. Si dice in bocca al lupo anche col derby? Diciamo in becco all’aquila”.
Alzi la mano chi non ha un rito scaramantico prima di una partita importante. Il derby di stasera è una partita fondamentale che non può sfuggire a questa statistica. Anche i giocatori della Lazio sembrano pensarla così e allora vediamo come si stanno preparando alla stracittadina.
Riti e scaramanzie, il derby di Roma è anche questo. Piccoli gesti che a volte diventano vere e proprie tradizioni. Prendiamo ad esempio Felipe Anderson, che dopo il 2-0 rifilato all’andata ha deciso di non mettere più mano ai capelli. Oppure Simone Inzaghi che si toglie il giaccone solamente quando arriva ben vicino alla panchina. Ciro Immobile preferisce ascoltare la musica: la playlist preferita, però, è sconosciuta a tutti, anche alla moglie Jessica. E Lotito? Il patron biancoceleste è solito rifugiarsi in una chiesa del centro di Roma prima di ogni partita serale. Senza dimenticare Marco Parolo: il centrocampista non raggiunge i compagni se prima non ha mangiato il dolcetto preparatogli dalla consorte Caterina.
SCARAMANZIE DELL’ALTRA SPONDA DEL TEVERE
Anche dall’altra parte del Tevere, non mancano le scaramanzie. Uno dei più abitudinari è Daniele De Rossi che, nel momento di entrare in campo, si fa per tre volte il segno della croce prima di battere il cinque ai compagni. Spalletti si affida al rosario che non toglie mai dal collo, Pallotta ha dichiarato di seguire le partite della sua Roma a casa da solo, con un vessillo giallorosso addosso. I più devoti, come Manolas e Bruno Peres, preferiscono affidarsi alle preghiere, mentre Rudiger, che ha un’ossessione per la musica, scarica la tensione ballando negli spogliatoi.
Che quella per portare Lucas Alario nella Capitale fosse per la Lazio una trattativa molto difficile era una cosa su cui c’erano pochi dubbi, sin da quando la notizia ha iniziato a circolare. Ora, a confermarlo, intervengono anche le parole dell’agente del giocatore.
L’attaccante classe ’92 del River Plate infatti quasi certamente la prossima estate compierà il grande salto dall’Argentina al vecchio continente. Che vesta la maglia della Lazio è un’idea che rischia però di tramontare definitivamente, complice un prezzo del cartellino (18 milioni di euro) al momento fuori portata per le casse biancocelesti. A confermarlo, ai microfoni di ‘Tuttomercatoweb.com’, l’agente del giocatore, Pedro Aldave: “Alario è sicuramente pronto per il salto in Europa. Attualmente è il miglior prospetto del calcio argentino, giovane e comunitario, già nel giro della Nazionale. Che dire di più? Ci sono tante squadre interessate, ogni volta che scende in campo lo seguono osservatori di tutto il mondo. Il River Plate però in questo momento non è disposto a venderlo, l’operazione è molto difficile“. E sull’interesse della Lazio: “Ai biancocelesti piace non poco, questo è indubbio. Sono un club storico e prestigioso, ma la valutazione del suo cartellino è molto importante“.
È sicuramente il punto più fermo e imprescindibile della difesa della Lazio. Stefan de Vrij non si è lasciato frenare dall’infortunio al ginocchio patito la scorsa stagione, ma è tornato in campo garantendo le solite perfette prestazioni. Proprio di come è riuscito a ritornare in perfetta forma l’olandese ha parlato in un’intervista rilasciata a metronieuws.nl.
“Le persone sono sorprese che sto così bene dopo l’infortunio al ginocchio. Lo trovano abbastanza clamoroso, ma per me è normale. Sono cose che al di fuori del campo non devono influenzare, ma vanno trattate da persona matura. Questo ti dà una prospettiva diversa su determinate situazioni. Ho imparato a conoscere meglio me stesso e ora sono più felice. Sono sicuro che, se mi fosse successo due anni fa, non lo avrei affrontato così bene“.
IL SEGRETO
“Per fortuna, io sono una persona curiosa. Cerco sempre di migliorare, forse ancora più come persona che come giocatore. Infatti, la vita fuori dal campo si riflette in quella dentro il campo. Ho letto determinate cose e sono venuto in contatto con Bouke de Boer. Lui è il proprietario di un istituto di allenamento mentale in Olanda: si tratta di Programmazione Neuro-Linguistica (PNL), che aiuta a essere più efficaci nella vita di ogni giorno. Con Bouke mi incontro spesso per discutere di determinate cose. Abbiamo un ottimo rapporto e ho appreso molto da lui. Gli ho mostrato degli aspetti del mio comportamento. Per esempio, per me era molto difficile dire di no. Volevo aiutare tutti, ma ho dovuto imparare a darmi dei limiti. Un atleta professionista a volte deve pensare a se stesso. Naturalmente è necessario trovare un equilibrio tra le due cose”.
IL CALCIO ITALIANO
“La Serie A è stata una buona esperienza di apprendimento, è stato uno dei motivi per cui ho deciso nel 2014 di lasciare il Feyenoord per scegliere l’Italia. Questa è la terra dei difensori, il paese delle tattiche. Qui ho potuto migliorare me stesso. La mia più grande qualità? Forse è che so leggere bene determinate situazioni durante la gara. Penso avanti, spesso già so cosa accadrà. È una cosa che ho sempre avuto e che in Italia è molto utile. Io mi sono adattato alla grande”. Poi, sulla nuova tendenza del campionato italiano: “C’è stato un cambiamento: si è verificato nel processo di pensiero degli italiani. Il calcio è diventato molto di più un divertimento. Le gare sono aperte, si segnano più gol. Prima era obbligatorio vincere, il modo non importava, adesso vincere è ancora importante, ma è aumentata anche l’importanza di intrattenere il pubblico“.
TATTICA DA LEADER
“Vogliamo costruire e fare un pressing alto, quindi spesso giochiamo con un sacco di spazio alle nostre spalle, perché la difesa rimane avanti. Bisogna comunicare. Io chiamo quando va fatta la pressione e parlo con i miei compagni. Lo faccio per loro e per me stesso, perché voglio evitare guai. Ho imparato questo da Louis van Gaal, che mi ha martellato molto su questa cosa, e poi da Guus Hiddink. Prima pensavo ‘meglio non dire niente, perché devo prima a guardare me stesso’, invece ora sento di poter applaudire o rimproverare i miei compagni perché loro mi ascoltano”.
Ci siamo: manca pochissimo, una manciata di ore al derby Roma-Lazio, valido per il ritorno della semifinale di Tim Cup.
Cresce l’attesa in casa delle due tifoserie, tra un po’ di (comprensibile) paura e tanta voglia. Voglia di vincere, di eliminare i rivali di sempre e staccare il pass per la finale del torneo. Dopo settimane di chiacchiere, finalmente questa sera sapremo la verità: Lazio o Roma? Curva Nord o Curva Sud? Chi andrà in Paradiso? Nell’attesa del verdetto del campo, i tifosi laziali si scaldano, offrendo un piccolo assaggio di quella che sarà la coreografia pensata e realizzata per questa sera. Nella notte è stato infatti esposto il seguente striscione al Colosseo: poche parole, ma un concetto chiaro.
L’ex Giancarlo Oddi è intervenuto a Radiosei per esprimere le sue sensazioni sul derby di questa sera. Ecco le sue parole
LE SENSAZIONI SU ROMA LAZIO
“Sono tranquillo per il derby di domani, non vedo dall’altra parte una squadra che non possa prendere un gol. Sono una buonissima squadra e può succede di tutto, questo è vero. Non abbiamo subito gol in casa e ne abbiamo fatti due quindi abbiamo un ottimo vantaggio anche se in queste partite può succedere di tutto. In questo periodo siamo anche abbastanza fortunati quindi speriamo che tutto vada come deve. La Roma dovrebbe scendere in campo e fare un gol subito e poi un altro senza subirne. Quindi sono moderatamente tranquillo“.
L’OPINIONE SUL MODULO TATTICO
“Il 352 che mette in campo Inzaghi è dovuto al fatto che Spalletti giocherà con 3 difensori. Radu fuori dai titolari? Ci sta, Inzaghi farà giocare quelli che hanno giocato l’andata. Ci stiamo facendo impaurire da questa gara solo perché è una stracittadina, se fosse una partita diversa sarebbe stato tutto diverso. La Lazio deve avere i nervi a posto, non dobbiamo cadere nelle provocazioni, nei trabocchetti“.
Le parole dell’ex Agostinelli, sull’imminente derby Roma – Lazio. Ecco le sue parole a Radiosei
L’ANALISI DI AGOSTINELLI SU ROMA – LAZIO
“Sicuramente l’atmosfera di Formello ora è di tensione ma anche di soddisfazione, perchè sono questi i momenti belli da vivere. Ora si staranno studiando anche i piccoli dettagli. I derby sono sempre gare che si giocano mentalmente. Tutto quello che si dice ora conta zero, alla fine si dicono sempre le stesse cose. Ognuno si crea la propria nella testa, poi nei ritiri arrivano le dichiarazione dei due tecnici, ma spostano poco. La Lazio arriva a questo derby bene, con il Sassuolo non mi è piaciuta. Essendo una squadra forte ha vinto malgrado le difficoltà e questo è un bel segno. Adesso è pronto per giocarsi questo derby, anche se qualche problemino del dopo sosta l’ho notato. Il derby riattiva tutto, è particolare anche per questo motivo“.
Mancano poco meno di ventiquattrore al derby di ritorno di Coppa Italia. L’ansia aumenta a dismisura tra i tifosi e i protagonisti. Una gara che vuol dire tanto e che può valere una stagione. La Lazioforte del 2-0 dell’andata ha un leggero vantaggio ma in sfide come questa è vietato fare calcoli.
Per parlare della gara di questa sera è intervenuto alla TV Biancoceleste di Perform l’ex biancoceleste HernanCrespo: “La Lazio, come dimostrato nel derby di andata, è in ottima forma. Per la Roma rimontare nonsarà facile ma la squadra giallorossa ha le qualità per farla. Nel derby romano può succedere di tutto. La Roma può ribaltare il risultato, ma la Lazio ha le capacità per non farsi rimontare”.
Quattro anni trascorsi alla Lazio non si dimenticano facilmente. Lo sa bene LorikCana, attualmente svincolato dopo la stagione passata nelle file del Nantes. L’albanese conosce bene l’ambiente biancoceleste per averlo vissuto in prima persona. Per il Guerriero, questo il suo soprannome, tante sfide all’ombra del Colosseo. Tutte gare giocate con il coltello tra i denti contro gli avversari di turno e non solo. Anche contro la piazza stessa che spesso non ha apprezzato a pieno il suo apporto. Nel suo bagaglio anche diversi derby all’Olimpico, partite che sono rimaste scolpite nella memoria di Cana. E proprio per parlare della stracittadina l’ex biancoceleste è intervenuto ai microfoni di Radio Incontro Olympia.
SUL DERBY
“Sicuramente la partita non va preparata sapendo del vantaggio. E’ poco probabile fare la partita dell’andata. Credo che la Roma abbia imparato tanto da quella sfida. Scenderà in campo con giocatori differenti, sia nel modo di leggere che di giocare la partita. La Lazio ha ampiamente la possibilità di andare in finale, ma serve una squadra di grande valore. Il mister ha dimostrato di saper sfruttare bene le partite e studiare l’avversario. Avrà fatto così anche in vista della sfida di domani. Ogni tanto può sbagliare, ma ha la capacità di leggere bene le partite. Improntare una sfida più sull’attesa, poi, non significa che non si possano schierare giocatori offensivi. Mi auguro passi la Lazio. In percentuale credo che i biancocelesti abbiano il 60% di possibilità di andare in finale“.
SU KEITA, FELIPE E PAROLO
“Due anni fa Anderson ha mostrato tutto il suo talento, con la sfortuna che, un po’ insieme al collettivo, è calato nella scorsa stagione. E’ una debolezza della nostra squadra. Quest’anno si sono rimessi a lavorare. Anche se non trova esattamente quello che aveva dimostrato vedo un Felipe più maturo. Ma è ancora al suo 50% del potenziale. Deve trovare continuità e non perdere palloni facili. Resta un valore aggiunto. Keita è uguale. Deve sentirsi importante nell’ambiente, deve sentire la fiducia. Sa che non gioca a tennis e che ha bisogno di tutti. Ti fa un po’ di amarezza vederlo entare e fare la differenza, perché vuol dire che se solo fosse sempre così sarebbe un fuoriclasse. Quando gli parlavo io, lui mi ascoltava. E’ furbo, ascoltava quelli che gli facevano comodo e un po’ paura (ride, ndr). Ma gli voglio tanto bene, a lui e Felipe. Con loro ho passato dei bellissimi momenti, gli auguro abbiano la carriera che meritano. Parolo è un elemento importante. A volte non vediamo il suo lavoro, ma in fase offensiva può essere pericoloso. Sicuramente domani mancherà!”.
FAME DA GUERRIERO
“Voglia di giocare domani? Tanta! Già quando ho visto la gara a Palermo tra Albania e Italia avevo tanta voglia di mettere la mia grinta in campo. Fare un po’ male a Immobile con un po’ di sana cattiveria (ride, ndr). Sono felice che la Lazio abbia un attaccante forte: lo merita. Avendo vissuto tanti derby e avendone vinti di più rispetto a quelli persi, li ricordo come se fossero ieri“. Sul derby del 26 maggio:“Rende fieri noi giocatori e tutto l’ambiente, ma deve servire a dare ancora più voglia di vincere. Purtroppo dopo quella stracittadina non ne abbiamo vinte nessun altra a parte l’ultima di Coppa Italia, per questo sarà importantissimo il risultato di domani: serve per andare in finale e provare a vincere un titolo, ciò che auguro alla Lazio quest’anno”.
UN DERBY DA STRANIERO
“Spesso sono i giocatori che non nascono a Roma a far la differenza: un conto è capire quanto sia importante, altro discorso è essere troppo presi perché questo ti limita tanto. Io non sono nato tifoso della Lazio, se qualcuno mi chiedesse quale squadra tifo, risponderei l’Olympique Marsiglia. Ma avendo vissuto cose belle qui è normale tifare Lazio in Italia. Non saremo mai come il tifoso nato a Roma: non significa che non ci sia attaccamento alla maglia o che non si faccia di tutto per quei colori. Ma un giocatore che viene da fuori dicendo che è più tifoso del tifoso, non dice la verità”. Non una partita uguale alle altre: “Certamente quelli che c’erano alla Lazio da tanto, come Mauri o Ledesma, sentivano il derby in maniera diversa. Ma anche Radu, che i giorni prima cambia tantissimo. A parte il derby in cui vincevamo 2-0, due anni fa, prima che Radu rimanesse negli spogliatoi, non ricordo perché (scherza, ndr), è sempre uno che fa il suo lavoro, un grande professionista sul quale si più sempre contare. Ho giocato spesso accanto a lui, ti dà tranquillità, ti copre bene. E’ sempre bello giocare con Stefan”.
SUL SUO PRESENTE
“Sono in famiglia in Albania, sono tornato a salutare la mia gente e portare avanti dei progetti personali. Avendo smesso con il calcio giocato posso occuparmi di tante cose, come della mia fondazione di beneficenza, mirata alla promozione di cultura e sport, attraverso la quale vogliamo aiutare i giovani e costruire campetti. In più sto continuando con la mia formazione: studio per allenare e per un futuro da dirigente. E’ un peccato lasciare il mondo dello sport, ci manca il calcio giocato, ma abbiamo fatto il nostro tempo. Voglio continuare a qualificarmi per poter provare a vedere, un giorno, se mi piace allenare. Dirigente alla Lazio? Assolutamente no! L’ambiente è troppo complicato, serve tanta esperienza. Diventare da giovani dei dirigenti in un grande club è complicato, infatti grande merito a Tare! Se ci aggiungi che poi essere albanese è quasi un tabù, questo può mettere dei freni, anche se adesso in Italia siamo già alla terza generazione e qualcosa è cambiato. Ma lui è diventato tra i migliori in Italia“.
Le parole di Mario Rui a RomaTv. Il terzino giallorosso analizza il derby, tra insidie e speranze
LAZIO, LA FORZA NEL COLLETTIVO
“È stata una brutta sconfitta, sicuramente non meritavamo di perdere con due gol di scarto. Sappiamo che possiamo ribaltare il risultato. Prepara una gara così è molto facile. Siamo sotto di due gol quindi l’unica possibilità è cercare la vittoria e di fare gol il prima possibile. La Lazio? E’ forte tutta la squadra, ha buoni giocatori. Penso comunque che la loro forza sia il collettivo. Penso che il ritorno della Curva Sud sia molto importante, si è visto già contro il Lione. Anche se eravamo sotto di due reti, con la loro forza, ci hanno dato la forza di continuare a spingere per cercare il risultato. Con il loro appoggio sarà più facile perché abbiamo qualche forza in più”.
Nelle Semifinali di ritorno della TIM CUP 2017, i giocatori scenderanno in campo a fianco alla Campagna #sfidAutismo di FIA – Fondazione Italiana per l’Autismo
SFIDA ALL’AUTISMO
Allo stadio Olimpico di Roma e al San Paolo di Napoli sarà esposto a centrocampo uno striscione per sostenere il Progetto “Giocando si impara”. Dalle ultime stime degli Stati Uniti un bambino su 68soffre di sindrome dello spettro autistico, un dato cresciuto di 10 volte negli ultimi 40 anni. Il numero dei maschi con autismo è di 4-5 volte superiore a quello delle femmine. I farmaci specifici contro questo disturbo non esistono. La sindrome dello spettro autistico è caratterizzata da deficit nella interazione, nella comunicazione sociale e da comportamenti ripetitivi e interessi ristretti. All’autismo si aggiungono spesso comportamenti problematici.
COME ADERIRE
Tutti i tifosi saranno invitati a sostenere la Campagna di FIA. Dal 27 marzo al 8 maggio con un SMS Solidale al 45541 – 2 Euro da cellulare personale. Wind Tre, TIM, Vodafone, PosteMobile, Coop Voce e Tiscali, 5 Euro da rete fissa Vodafone, TWT e Convergenze. Di 5 o 10 Euro da rete fissa TIM, Infostrada, Fastweb e Tiscali. Grazie ai fondi che verranno raccolti si potranno sostenere vari progetti. Rivolti all’istruzione, alla formazione degli operatori della scuola. Della sanità e dei servizi sociali ed alla ricerca, sia nel campo biomedico che in quello pedagogico. La lista dei progetti vincitori del bando 2017 e oggetto di finanziamento è pubblicata sul sito www.fondazione-autismo.it
E’ terminata da pochi minuti la sfida tra Inter e Sampdoria che ha chiuso il 30 esimo turno di Serie A Tim. A San Siro i nerazzurri cercavano di rimanere in scia a Lazio e Atalanta nella volata che vale un posto per l’Europa.
PRIMO TEMPO
Inter che gestisce bene il pallone, con Icardi che però si fa trovare spesso in fuorigioco. All’improvviso acuto della Sampdoria, con Quagliarella che colpisce il palo con un bello ed improvviso tiro da fuori area. Passano pochi minuti e l’Inter, su azione di calcio d’angolo, trova impreparata la difesa blucerchiata e fa 1-0. D’Ambrosio il marcatore (35′). Ancora buone trame della squadra di Pioli ma a tempo scaduto sono gli uomini di Giampaolo a sfiorare il pareggio: la conclusione di Bruno Fernandes è forte e precisa, ma è ancora il palo a negare la gioia del goal ai blucerchiati. Sulla respinta del legno Schick non trova la porta.
SECONDO TEMPO
Si riparte e la Sampdoria trova subito, meritatamente, la rete dell’1-1 con Schick che dalla linea non può sbagliare sfruttando la sponda di testa di Silvestre su azione di calcio d’angolo. La reazione dell’Inter c’è, ma le occasioni non arrivano. Ci prova Perisic al 16′ con un colpo di testa, ma è bravo Viviano a respingere. Sul capovolgimento di fronte è Quagliarella a mettere in difficoltà Handanovic. Poi è Icardi a fallire il goal del vantaggio. Al 39′ punizione dal limite per la Sampdoria: il tiro di Ricky Alvarez viene deviato in barriera con il braccio da Brozovic ed è calcio di rigore. Dal dischetto Quagliarella non sbaglia ed è 1-2. I nerazzurri cercano il pareggio, ma in maniera disordinata. La Samp regge ed espugna San Siro. L’Inter rimane a -5dalla Lazio e a -9 dal terzo posto del Napoli che vale la Champions League. La Doria sale a 44.
Domani sera andrà in scena la semifinale di ritorno di Tim Cup. Ma non una sfida come le altre, bensì del DerbyRoma-Lazio. I ragazzi di Inzaghi partono dal 2-0 ottenuto nella gara di andata. Un grande ex biancoceleste ha voluto incoraggiare la sua ex squadra rispondendo ad un tweet della pagina ufficiale della Lazio.
MEO AMIGO CONCEICAO
Sergio Conceicao, indimenticata ala destra dello Scudetto del 2000 ed attuale allenatore del Nantes, ha pubblicato tramite il proprio profilo Twitter parole di incoraggiamento verso la sua ex squadra per il delicatissimo Derby di domani sera. “Dai ragazzi, vinciamo il derby!“, la frase che campeggia sopra una sua foto che lo ritrae con la maglia con l’aquila sul petto. La Lazio non è certo sola. Oltre al suo immancabile pubblico, anche gli ex idoli biancocelesti stanno facendo sentire il proprio sostegno.
Sono 22 i calciatori convocati dal tecnico della Roma, Luciano Spalletti in vista della sfida di domani contro la Lazio. La gara è valida per le semifinali di ritorno di Tim Cup. C’è De Rossi.
LA LISTA COMPLETA
Portieri: Alisson, Lobont, Szczesny; Difensori: Manolas, Emerson, Mário Rui, Fazio, Vermaelen, Bruno Peres, Juan Jesus, Rudiger;
Centrocampisti: Gerson, De Rossi, Perotti, Strootman, Grenier, Paredes, Nainggolan; Attaccanti: Salah, El Shaarawy, Totti, Dzeko.
E’ stato varato il piano-sicurezza in vista del Derby di ritorno di Tim Cup tra Roma e Lazio in programma domani allo Stadio Olimpico.
PIANO-SICUREZZA DA…STASERA
Scatterà già da stasera il piano di sicurezza per il derby di Coppa Italia Roma-Lazio. Secondo quanto riportato da IlMessaggero.it, da oggi verranno effettuati controlli e bonifiche, anche per monitorare il comportamento degli eventuali tifosi di squadre straniere che potrebbero giungere nella capitale per assistere all’incontro. Nel pomeriggio in Questura si è tenuto un tavolo tecnico, presieduto dal questore Guido Marino, in cui sono state messe a punto tutte le misure per il derby di domani. Vietata la vendita di bevande in bottiglia nelle zone adiacenti l’impianto capitolino.
APERTURA CANCELLI E PARCHEGGI
I cancelli saranno aperti alle 18. La Questura che invita i tifosi a raggiungere l’impianto sportivo con i mezzi pubblici. Per chi invece arriverà all’Olimpico con la propria auto sono state disposte due aree parcheggio. Per i sostenitori biancocelesti sono indicate l’area «XVII Olimpiade» e l’area «Tor di Quinto». Per quelli giallorossi l’area «Clodio» e l’area «Cipro». Qui gli steward effettueranno un servizio di accoglienza e indirizzamento degli spettatori verso l’itinerario di afflusso al settore di appartenenza.
Nuovo appuntamento con Laziali Fuori Porta, la rubrica che settimanalmente aggiorna i nostri lettori sulle prestazioni dei giocatori della S.S. Lazio attualmente in prestito ad altre squadre italiane o straniere.
Ecco i nostri Laziali Fuori Porta: Berisha (Atalanta), Cataldi (Genoa) Guerrieri (Trapani), Ronaldo, Luiz Felipe e Minala (Salernitana), Filippini (Virtus Entella), Prce (Brescia), Palombi e Germoni (Ternana), Rozzi (Lupa Roma), Pollace (Racing Roma), Mauricio (Spartak Mosca). Elez (Rijeka), Oikonomidis (Aarhus), Perea (Lugo), Kishna (Lille), Morrison (QPR).
SERIE A
Berisha: nuovo, roboante exploit per l’Atalanta di Gasperini, che batte con un sonoro 5-0 il Genoa a Marassi e rimane in scia della Lazio sognando l’Europa. Ancora un clean sheet per Etrit Berisha. Il portiere albanese viene impegnato poco, ma tuttavia si fa trovare pronto negando ai rossoblu il goal della bandiera con una gran parata tutta d’istinto su un tiro ravvicinato di Izzo. Chapeau.
Cataldi: fortunatamente assente Danilo Cataldi nell’umiliante sconfitta interna del Genoa contro l’Atalanta. Il centrocampista, rientrato in settimana dagli impegni con l’Under 21 azzurra, era nella lista dei convocati ma non si è seduto nemmeno in panchina. Per lui qualche problema fisico.
SERIE B
Luiz Felipe, Ronaldo e Minala: continua la scalata della Salernitana, ormai a soli due punti dalla zona playoff. I granata si impongono 0-1 sul campo del Pisa, ottenendo la quarta vittoria di fila. Bollini schiera Minala dal primo minuto. Il camerunense sfodera l’ennesima ottima prova. E’ il faro del centrocampo granata. Bravo tatticamente, impressionante dal punto di vista fisico e quando vuole sa essere anche elegante. Ronaldo entra in campo a 10 dalla fine al posto di Odjer per mantenere il possesso palla ed il risicato vantaggio. Panchina per Luiz Felipe.
Guerrieri: dopo due vittorie consecutive cade il Trapani, sconfitto a domicilio dal Verona di Pecchia per 0-2. Tra i siciliani confermato in porta Pigliacelli, con Guerrieri che, come in tutte le gare da gennaio a questa parte, si accomoda in panchina.
Prce: terzo pareggio di fila per Gigi Cagni alla sua terza partita sulla panchina del Brescia. Al Rigamonti contro la Virtus Entella finisce 2-2, con i padroni di casa che acciuffano il pari a tempo più che scaduto. Panchina per il difensore croato Franjo Prce.
Filippini: torna titolare Lorenzo Filippini nella gara della sua Virtus Entella in casa del Brescia, terminata 2-2. Il terzino soffre la rapidità di Ferrante che lo mette in difficoltà fin da subito. Commette tanti falli che portano l’arbitro alla fine ad ammonirlo. Innervosito e a rischio espulsione nella ripresa diventa un po’ timido. Deve maturare.
Palombi e Germoni: seconda vittoria di fila per la Ternana. Le Fere stavolta si impongono sul difficile campo del Novara per 1-2 e si lasciano alle spalle l’ultimo posto in classifica. Hombre del partido? Simone Palombi! Freddezza, determinazione, prontezza, freschezza. Palombi rappresenta tutto questo per i suoi. Sua la doppietta del successo rossoverde al Piola. Gioca sempre con il coltello tra i denti, con pressing intenso sulla retroguardia piemontese. Terzo goal in due partite da tiolare per lui e due vittorie della Ternana. Al rientro dalla squalifica torna titolare anche Germoni. Il terzino conduce il suo match senza strafare, sufficientemente utile alla squadra per portare a casa il bottino pieno.
LEGA PRO
Rozzi: buon 1-1 esterno per la Lupa Roma sul campo del Livorno. Come consuetudine da ormai tante partite, Antonio Rozzi non è nella lista dei convocati di Di Michele. Di lui si sono perse le tracce.
Pollace: perde allo scadere la Racing Roma sul campo della Pro Piacenza. Sconfitta fatale per Giannichedda, che al termine del match rassegna le proprie dimissioni. Solo panchina, l’ennesima, per l’ex capitano della Lazio Primavera Pollace.
RUSSIAN PREMIER LEAGUE Russia
Mauricio: solo panchina per Mauricio nella sfida appena terminata e vinta in modo rocambolesco dallo Spartak Mosca in casa contro l’Orenburg. La squadra di Carrera, in vantaggio per 2-0, si fa recuperare nel giro di un minuto dai goal di Popovic e Duric tra 70′ e 71′. Poi al 96esimo Promes regala ai suoi il 3-2 finale. Resta dunque di 6 lunghezze il vantaggio dei moscoviti sulle dirette inseguitrici, Zenit e CSKA.
PRVA HNL Croazia
Elez: bella vittoria esterna per il Rijeka, che asfalta il Cibalia con un secco 0-3. La squadra di Fiume mantiene così 4 punti di vantaggio sulla Dinamo Zagabria. Confermatissimo al centro della difesa Josip Elez. Per il difensore solita prova solida e priva di sbavature.
SUPERLIGAEN Danimarca
Oikonomidis: sono iniziati i playout della Superligaen danese, e l’Aarhus ha vinto la prima gara del suo girone a 4 squadre. 2-4 il risultato sul campo del Viborg. Indisponibile Oikonomidis, ancora fermo per la lussazione alla spalla.
LIGUE 1 Francia
Kishna: vince il Lille, che espugna il campo del Bastia grazie ad un goal di De Preville. Convocato Kishna, il quale però siede solo in tribuna. A questo punto si fa sempre più difficile un suo riscatto a fine stagione. Il prossimo tecnico dei transalpini, Marcelo Bielsa, non sembra essere stato colpito dalle opache prove dell’olandese.
CHAMPIONSHIP Inghilterra
Morrison: perde 1-0 il QPR sul campo del Derby County nell’anticipo di venerdì del campionato di Championship. Ravel Morrison è fuori dalla lista dei convocati a causa di un problema alla schiena.
SEGUNDA DIVISION Spagna
Perea: vince di misura il Lugo tra le mura amiche contro il Reus Deportiu. Nessuna novità per quanto riguarda Brayan Perea: il colombiano scalda per l’ennesima volta il posto in tribuna dello stadio dei galiziani.
E’ stato l’unico acquisto del mercato di gennaio della Lazio, Abukar Mohamed. Il giovane finlandese, alla sua seconda gara con la Primavera di Bonatti però, ha rimediato un brutto infortunio che lo ha costretto a lasciare il terreno di gioco dopo appena 20 minuti.
RECUPERO LUNGO
L’infortunio occorso al classe ’99 è sembrato subito abbastanza grave. Nella giornata di oggi gli esami strumentali hanno confermato l’entità del problema. Lesione muscolare del bicipite femorale destro. Tempi di recupero? Solitamente per una lesione muscolare di questo tipo non si torna in campo per almeno 40 giorni. Un brutto colpo per Abukar, ma anche per Bonatti, che perde un prezioso neo titolare.
In occasione del derby di domani sera è intervenuto ai microfoni di LazioStyleChannelPaoloBeruatto. L’ex difensore ha parlato della stracittadina e di alcuni elementi biancocelesti.
“Non so chi sceglierà Inzaghi per il derby, ma al momento in difesa vedo molto bene deVrij e Radu. Il tecnico piacentino vorrà schierare una formazione particolarmente abile nel gioco aereo. L’allenatore dei biancocelesti ha sempre preparato le gare al meglio, sono sicuro che farà le scelte migliori per questa gara importante. Potrebbe sorprendere la squadra avversaria, con un vantaggio alle spalle, proprio sul piano delle scelte.
La Lazio ha una sua identità di gioco ben precisa. Ha dimostrato di non difendersi mai, quando lo ha fatto è andata incontro a brutte sorprese. I biancocelesti saranno pronti a ripartire, hanno dei giocatori molto forti nei contropiedi. La squadra è completa e ha delle armi molto efficaci da schierare anche a gara in corso. Strutturalmente la Lazio è un buon gruppo e sta vivendo un ottimo periodo”.
POI SUI SINGOLI
“Keita è un attaccante molto forte, risulta sempre determinante. E’ un punto di forza della Lazio. Sarà interessante vedere come le due squadre affronteranno psicologicamente la partita. La gara di domani deve confermare la crescita e la maturità del gruppo guidato da SimoneInzaghi. Parolo è un giocatore cardine per la Lazio, sarà difficile da sostituire. Interpreta bene entrambe le fasi. Stiamo parlando di un giocatore fondamentale sia per i biancocelesti che per la Nazionale italiana.
Biglia è un giocatore importantissimo per la Lazio, deve essere l’equilibratore della squadra. E’ il regista della formazione biancoceleste. Ha fatto registrare dei numeri che sono sopra la media ed è un altro punto di forza della compagine di Inzaghi. Contro il Sassuolo la Lazio ha provato sempre a vincere la gara riuscendoci; il gruppo è maturo ed è stato padrone del Mapei Stadium. I biancocelesti hanno rischiato pochissimo e hanno vinto la gara meritatamente. Queste vittorie lasciano acquisire alla squadra consapevolezza ed ottimismo. Mi è piaciuta molto la formazione biancoceleste.
Lombardi è un ragazzo laziale, è la pedina in più del il tecnico piacentino. Si sta rivelando una rivelazione della Serie A. Inzaghi ha la forza, nei momenti decisivi, di inserire in campo tanti giovani. Diventerà un giocatore di primo livello, sta percorrendo la giusta strada. Domani potrebbe giocare anche Murgia”.
Si avvicina l’appuntamento con il derby. Domani sera all’Olimpico andrà in scena la gara di ritorno di Coppa Italia. Per la Laziononostante il vantaggio di due reti uno scoglio non facile da superare. Contro i giallorossi Inzaghi dovrà fare a meno di Parolo squalificato. Le intenzioni del tecnico sono quelle di confermare la difesa a tre. In campo gli stessi uomini, con Radu fuori dal giro dei titolari. Il modulo probabilmente sarà il 3-5-1-1.
Strakosha in porta. Marchetti si è allenato con Grigioni ma il suo obiettivo sembra essere la gara di domenica con il Napoli. La linea difensiva dovrebbe essere composta da deVrij centrale, Bastos a destra e Wallace a sinistra. A centrocampo ballottaggio tra Lukaku e Murgia, con il primo in vantaggio. Anche perché il suo inserimento permetterà a Lulic di agire da mezzala. Basta si muoverà sulla destra. Milinkovic sul centrodestra formerà il reparto con Lulic e Biglia. FelipeAnderson è in vantaggio su Keita alle spalle di Immobile. L’attaccante senegalese spera ma quasi certamente verrà inserito nella ripresa. L’attaccante napoletano e Lombardi, entrambi affaticati, hanno saltato la rifinitura ma domani saranno regolarmente a disposizione.
DaniloCaravello è intervenuto ai microfoni di Radiosei. L’agente di LucaGermoni ha parlato del suo assistito, attualmente in prestito alla Ternana, di SimonePalombi e del tecnico della Lazio.
SUI DUE RAGAZZI
”Non credevo potessero fare così bene alla prima esperienza fuori dal settore giovanile. Entrambi hanno giocato molto, Germoni quasi sempre. Palombi ha già all’attivo sei reti. Sono tutte e due in prestito con diritto di riscatto e controriscatto. Ternana e Lazio hanno già iniziato a parlare. Soprattutto dopo l’arrivo di Pagni. Il nuovo ds ha contatti sia con Tare che con Lotito“.
SUL TECNICO BIANCOCELESTE
“Inzaghi è un vero e proprio mentore per i ragazzi. Anche se era ritenuto solo un ripiego sta dimostrando di meritare il posto che occupa. E’ un tecnico che punta molto sui giovani. Non ha avuto paura di lanciare, anche in gare particolari come il derby, Crecco, Murgia, Rossi e Strakosha. Rappresenta una garanzia per i giovani. Molti allenatori preferiscono i risultati e non danno fiducia ai giovani. Lui invece ha avuto il coraggio di valorizzarli“.
SUL FUTURO DI GERMONI
”Luca ha appena venti anni, bisogna avere pazienza. Il ruolo di terzino sinistro in Italia è molto osservato. Come lui ci sono solo DiMarco e Pezzella. In futuro vogliamo un club per vincere la Serie B o una squadra di A. La Lazio nel suo ruolo è coperta. Il ragazzo ha il contratto in scadenza nel 2018. Bisognerà valutare se rinnovare o cercare altre vie. A Terni è cresciuto e maturato. L’arrivo di Liverani li ha aiutati molto. Lui è come un fratello maggiore, ciò che non era Gautieri. Il salto nel professionismo non è facile. I primi mesi sono d’ambientamento. Ha attraversato periodi meno brillanti, ma può capitare. La B è un campionato lungo e imprevedibile“.
SU PALOMBI
”Sta risolvendo molti problemi alla Ternana. Anche se era stato richiesto fortemente da Carbone all’inizio non giocava mai. Successivamente, subentrando dalla panchina, ha spesso risolto la gara. Gautieri poi lo ha di nuovo messo da parte. Ora sta tornando in auge. Credo che per lui sia lo stesso discorso di Germoni. E’ importante che giochi e vinca il più possibile. Palombi è un attaccante destinato a fare tante reti. E’ una dote innata”.